Elenco blog personale

Visualizzazione post con etichetta Juventus. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Juventus. Mostra tutti i post

lunedì 7 gennaio 2013

Icardi, Di Natale, Bojan, Cavani e la qualità realizzativa

Il gioco del calcio, in qualsiasi modo si voglia guardarlo, vive di una regola semplicissima e, spesso, forse a cagione di cotanta semplicità, sottovalutata. Si vince segnando un gol più degli avversari. Segnare è la cosa più importante, sicchè altrettanto importante è capitalizzare al massimo le occasioni  da rete. Ciò che non ha fatto Palacio, ma Di Natale in Udinese - Inter. Ciò che ha fatto Bojan, un campione potenziale grandissimo, in Milan - Siena, ciò che ha fatto Icardi, bella scoperta, in Juventus - Sampdoria, ciò che, per una volta, non ha fatto Destro in Napoli - Roma, ciò che nella stessa partita, e sempre da due anni a questa parte, ha fatto Cavani. Il resto conta meno. Un grande attaccante su tre occasioni da rete, segna almeno un gol. In mancanza, non è un grande attaccante. Nell'Inter, in assenza di Milito, la freddezza sotto porta appartiene soltanto a Cassano, tuttavia costretto, anche da fermo, a creare gioco sulla fascia sinistra. Anche perché, visto il centrocampo dell'Inter, Cassano è l'unica fonte di gioco della squadra.

martedì 18 dicembre 2012

La Juve ha già vinto il campionato

Il campionato rischia di finire che ancora non è cominciato il girone di ritorno. La Juventus ha già accumulato un vantaggio considerevole, non soltanto in termini di punti ma anche da un punto di vista psicologico. Nel senso che le dirette concorrenti perdono troppo spesso e considerano i bianconeri fuori della loro portata. Insomma, a nemmeno metà della corsa, hanno già ceduto di testa. La sola possibilità di invertire la tendenza è data dal mercato di gennaio, ultimamente però poco decisivo. L'Inter dovrebbe rinforzare il centrocampo, il Napoli l'attacco. La squadra messa meglio mi sembra la Lazio, a condizione che Klose tenga per tutto il campionato: la qual cosa, a quasi 35 anni non è scontata.

mercoledì 21 novembre 2012

Gli errori arbitrali contro l'Inter

Tanti, tantissimi errori arbitrali. Contro l'Inter? Non soltanto. Al riguardo, segnalo un sapido post di Maurizio Crippa sul suo blog "zeru tituli" pubblicato sul foglio.it. Che ne pensate? A me viene da pensare alle stagioni 1997/98 e 2001/2002, quando il testa a testa tra Inter e Juventus si risolse, tra mille polemiche ed infiniti errori arbitrali, a favore dei bianconeri. Che la storia si ripeta? Ora una svista, ora una valutazione sbagliata, ne corrono di punti!

giovedì 1 novembre 2012

Cassano trascina l'Inter alla vittoria sulla Samp, Roma in crisi nera, la Juve la spunta alla fine con Pogba

Antivigilia di derby d'Italia. L'Inter farà visita sabato sera alla Juventus: distacco immutato dopo il turno infrasettimanale. Quattro punti. La squadra di Stramaccioni vince in rimonta contro la Sampdoria: difesa a quattro questa volta, ma, Alvaro Pereira si rivela a sinistra uno dei tanti errori di Branca. Guarin, a segno,  sta tornando a buoni livelli. Decisivo, come al solito, Cassano nei panni classici di uomo assist: il genio barese gioca con una semplicità straordinaria e conferma, ancora, una volta, che la tecnica fa premio sulla corsa nel calcio. Splendido l'assist che regala a Palacio. La Juve vince all'ultimo con un gol di Pogba, destinato ad una bella carriera. Cede di schianto la Roma contro il Parma sopra un campo onestamente impraticabile: peggiore difesa del campionato per i giallorossi di Zeman. Il tecnico boemo resta fedele al suo credo, ma, in difesa, non ha giocatori all'altezza del compito. O sceglie un atteggiamento più prudente oppure, come si dice, non mangia il panettone. Il Napoli è sfortunato a Bergamo: Insigne è forte, ma la ferocia agonistica di Cavani manca eccome. Senza convinzione, il talento da solo non basta e non può bastare. O Insigne lo capisce oppure è destinato a rimanere un campione incompiuto. Sabato, Juventus - Inter. Bianconeri favoriti? Secondo me, hanno paura di perdere l'imbattibilità. Stramaccioni, però, non potrà regalare un tempo ai bianconeri come ha fatto con i blucerchiati.

venerdì 5 ottobre 2012

Conte tornerà ad allenare il 9 dicembre. Ridotta di sei mesi la squalifica, così ha deciso il Tnas

Notizia di agenzia. Antonio Conte, tecnico sospeso della Juventus, potrà tornare ad allenare ufficialmente il 9 dicembre 2012. E sedersi in panchina al posto che Carrera gli ha tenuto caldo sino ad ora. Ancora non si conoscono le motivazione della clamorosa decisione assunta dal Tnas, che ha drasticamente ridotto la squalifica di Conte. La Juventus ci guadagnerà, perché Conte possiede un carisma che, nelle gare cruciali, potrà risultare decisivo per la tenuta psicologica della squadra. Quanto alla giustizia sportiva, non so più cosa pensare. E' successo tutto ed il contrario di tutto. Almeno, ora, i bianconeri la smetteranno di piangere. Nei panni delle vittime sono credibili come il burattino di Collodi.

sabato 25 agosto 2012

Comincia il campionato: l'Inter debutta a Pescara. Non convocato Maicon

Comincia oggi il campionato di serie A 2012/13: uno dei più poveri, tecnicamente, della storia. Ricordo che, dopo i mondiali vittoriosi del 1982, la serie A radunava i migliori assi della pelota. Falcao già c'era, poi, arrivarono, Platini e Boniek, Junior e Cerezo, Dirceu e Rummenigge, Zico, l'innarrivabile Maradona, quindi Gullit, Van Basten, Matthaus, Voeller. Una strepitosa sequela di fuoriclasse. Oggi, i migliori, con qualche eccezione, sono tutti altrove ed il tasso tecnico del nostro campionato è minore di quello della Premier League e della Liga, forse anche della Bundesliga. Meno soldi, ma, anche minori idee. La Juventus, campione in carica, parte favorita, il Milan, nonostante tutto, dirà la sua. La sorpresa potrebbe essere la Roma di Zeman: Totti tornerà a fare faville. L'Inter, invece, resta un'incognita. Cassano, Gargano e Pereira portano nuova linfa, ma Maicon quasi certamente andrà via. Domani, nella trasferta di Pescara, il brasiliano non ci sarà. E tutti capiscono perché.

domenica 20 maggio 2012

Il Napoli vince la Coppa Italia: sconfitta la Juventus 2-0. Segnano Cavani, su rigore provocato da Lavezzi, ed Hamsik

Un grande Napoli batte la Juventus all'Olimpico nella finale di Coppa Italia 2012. Primo trofeo della gestione De Laurentis. E' stato Lavezzi a spaccare la partita, una sua formidabile accelerazione dopo rimessa laterale ha costretto Storari al fallo da rigore, trasformato da Cavani. Lavezzi viene poi sostituito da Pandev, che ispira il gol in contropiede di Hamsik. Prima e dopo una partita intensa, sofferta, palpitante. Nella quale ha prevalso la strategia di Mazzarri sul tatticismo di Conte, che ha spedito in campo tutti gli attaccanti a disposizione, dopo avere sostituito Del Piero all'ultima partita ufficiale con la Juve. Il Napoli ha giocato con ordine e passione, monumentale Inler in mezzo al campo. Quagliarella, molto nervoso anche per i fischi dei suoi vecchi tifosi, viene espulso al tramonto della partita. La Juventus ha perso ed è stata la prima ed unica sconfitta della stagione. Trionfo, meritatissimo, del Napoli.

mercoledì 11 aprile 2012

Del Piero 320 gol in carriera

Probabilmente, a questo punto, Conte aveva davvero ragione. Quando, intendo dire, lasciava Del Piero in panchina, centellinandone l'impiego e causando qualche malumore tra i tifosi juventini. E' stato ripagato da gol decisivi del capitano bianconero, giunti nei momenti topici della stagione. Basti pensare alla Coppa Italia. Del Piero è arrivato questa sera a 320 gol tra i professionisti. La rete contro la Lazio potrebbe rivelarsi decisiva per lo scudetto. Allora, aggiorniamo le statistiche dei goleador italiani di ogni tempo. Piola 364, Meazza 338, Del Piero 320, Baggio 318, Inzaghi 315, Altobelli 298, Vialli 286, Totti 282.

domenica 8 aprile 2012

Gli strafalcioni di Stramaccioni

Luna di miele brevissima, dopo avere rischiato molto con il Genoa, l'Inter di Stramaccioni pareggia a stento contro il Cagliari, andando due volte sotto. Molti gli strafalcioni di Stramaccioni: da Forlan, impresentabile,  titolare nonostante fatichi a reggersi in piedi, a Zanetti, pure titolare, che lascia Pinilla saltare indisturbato come se la faccenda non lo riguardasse. Nessuno promosso dalla Primavera, nessuna convincente idea di gioco. Mi aspettavo di più. Il Milan viene superato dalla Fiorentina in casa: segna persino Amauri. Sembra davvero l'anno della Juventus, corsara a Palermo. Il Siena passa a Bergamo: Destro è fortissimo, il suo gol pregevole. La Lazio, che ricorda con commozione Giorgio Chinaglia, portentoso centravanti del primo scudetto biancoceleste, batte agevolmente un Napoli in disarmo: davvero bella la rovesciata di Mauri. La Roma di Luis Enrique, da esonerare, altro che progetto!, prende quattro gol dal Lecce. Sicché, per il terzo, posto, la sola vera rivale della Lazio è l'Udinese, nella quale torna al gol Di Natale.

lunedì 2 aprile 2012

Chi vincerà tra Milan e Juve? Continua il testa a testa per lo scudetto

Il Milan con la testa a Barcellona pareggia contro l'ottimo Catania di Montella: gol non gol di Robinho, il Milan recrimina, ma nel girone d'andata parecchie decisioni hanno favorito i rossoneri, sicché mi pare che ci sia un certo bilanciamento tra vanatggi e svantaggi. La Juve batte il Napoli per 3-0 ed accorcia le distanze dalla vetta: due soli punti. Il Milan è più forte nei singoli, ma i bianconeri mi sembrano sorretti da una volontà incrollabile, che potrebbe alla fine risultare decisiva. Il terzo posto scotta, tanto che perdono anche Udinese e Lazio. Si avvicina la Roma, che travolge il Novara e persino l'Inter dopo la vittoriosa girandola di gol con il Genoa. La Fiorentina rischia seriamante di retrocedere dopo la sconfitta interna di ieri. Delio Rossi sta facendo peggio di Mihailovic.

giovedì 22 marzo 2012

Juventus - Inter: l'Inter non può perdere. Ranieri andava esonerato

Domenica sera, Juventus - Inter. I bianconeri, qualificati alla finale di Coppa Italia, ultimo trofeo vinto dall'Inter, sono in lotta per lo scudetto con il Milan. Vorranno vincere. Ma, l'Inter non può perdere. Lo sa Moratti, lo sa Ranieri, credo lo sappia anche Branca. Dopo una stagione così sciagurata, culminata nell'eliminazione contro lo scarso Marsiglia di Deschamps, l'Inter ha il dovere morale e sportivo di uscire imbattuta da Torino. Invece di fare proclami, i vari Zanetti, Cambiasso e Forlan, per citare quelli che sopporto di meno, dovranno battersi con risolutezza, per evitare a se stessi l'ennesima figuraccia ed ai tifosi l'ennesimo dispiacere. Quella con la Juventus, per mille ragioni, non è una partita come le altre. Una brutta sconfitta decreterebbe l'esonero di Ranieri. Anche se, a quel punto, non servirà più a nulla. Ranieri avrebbe dovuto essere esonerato almeno un mese fa.

martedì 31 gennaio 2012

Parma - Juventus: si gioca a dispetto della neve. Anzi no

I turni infrasettimanali sono una novità abbastanza recente del campionato di serie A. E, senza dubbio, sono troppi. Giocare di sera, a gennaio, a febbraio, significa sfidare i rigori del gelo, nemico giurato dei muscoli. Non per caso, i calciatori s'infortunano con maggior frequenza in questo periodo dell'anno. Eppure si gioca ugualmente. Per le televisioni a pagamento, sebbene lo spettacolo offerto in queste condizioni climatiche difficilmente possa essere gradevole. A Parma nevica da ore, la temperatura bivacca sotto lo zero. Eppure, stando alle ultime agenzie, Parma - Juventus si giocherà comunque. Il business innanzitutto, questo è il comandamento del tempo della crisi. Un tempo brutto.
Post scriptum: alla fine non si è giocato. Confermo, per il resto, il tenore del post.

sabato 28 gennaio 2012

La Juventus batte l'Udinese sotto la neve: 2-1

Juventus sempre tenacissima, Udinese prudente e preoccupata di giocare di rimessa, senza però il miglior Di Natale, quanto mai impreciso al tiro. Decide una doppietta di Matri, che rende inutile il gol del momentaneo pareggio del centravanti più spettacolare del campionato, Floro Flores, uno che dovrebbe giocare di più. Il secondo gol di Matri si vede raramente in serie A, il difensore avversario lo marca a distanza, proprio non lo marca, permettendogli di girarsi comodamente. Così Matri fa la figura del Van Basten, che, beninteso, non è, nemmeno per sogno. Insomma, a questa Juve va tutto bene. Durerà?

lunedì 16 gennaio 2012

La Juventus da sola in testa, l'Inter è in risalita

La sconfitta del Milan nel derby attutisce gli effetti del pareggio casalingo della Juventus contro il Cagliari. I bianconeri, a mio modo di vedere, hanno sino ad ora giocato al di sopra delle proprie possibilità e cominciano a pagare dazio alla stanchezza. Molto bello il gol del pareggio cagliaritano firmato da Cossu. Vince il Cesena contro il Novara: doppietta per Mutu, che si iscrive al club dei cannonieri centenari della Serie A. Si ferma l'Udinese, superato con merito dal Genoa. Continua, invece, la crisi della Fiorentina, sconfitta in casa: forse serve un centravanti di ruolo, uno che segni i gol facili, che Jovetic non ha nel repertorio. Pareggio momentaneo tra Catania e Roma, perché la pioggia ferma la partita a venti minuti dalla fine. Si riprenderà da lì. Stasera, tocca al Napoli. Il verdetto di giornata, però, c'è già: l'Inter può vincere lo scudetto

lunedì 12 dicembre 2011

L'Udinese torna in testa, vince la Lazio, rallentano Milan e Napoli

Segna sempre Di Natale, anche di testa, sebbene il portiere avversario fosse vistosamente fuori posizione. Dieci gol per il capitano dell'Udinese, che torna in vetta alla classifica, profittando anche del mezzo passo falso del Milan, costretto al pareggio dal Bologna di un grande Di Vaio, ancora in rete, e di un grandissimo Diamanti: mancino umbratile ma di talento finissimo. Anzi, i rossoneri si sono avvantaggiati di almeno due clamorose sviste arbitrali, una delle quali ha portato al gol su rigore di Ibrahimovic. Lazio corsara a Lecce, trascinata da Klose, autore di una doppietta: il centravanti tedesco si conferma uno dei migliori goleador degli ultimi quindici anni, sembra giocare da sempre in Italia, ispira e conclude con naturalezza. Se la Lazio, come credo, lotterà fino alla fine per il titolo, molto del merito sarà stato di Klose. E di chi l'ha scelto, nonostante i due anni in panchina con Van Gaal al Bayern. Il Napoli, che continua a stentare prima e dopo le partite di Coppa, non va oltre il pari con il Novara del bravo Rigoni. Stasera, Roma - Juventus. Bianconeri favoriti, ma, nella Roma torna Totti. Che segnerà, prevedo. Sicché, insomma, potrebbe saltar fuori anche la vittoria dei giallorossi.

lunedì 5 dicembre 2011

Lotta a tre tra Juventus, Udinese e Milan, disfatta della Roma a Firenze

La lotta in testa al campionato pare restringersi a tre sole squadre, tutte vittoriose nella quattordicesima giornata di A: Juventus, Udinese e Milan. I bianconeri hanno superato a fatica il Cesena, la squadra ha il temperamento di Conte e trova ancora la rete con Marchisio, che non è al livello di Xavi o di Iniesta, come qualcuno ha incautamente azzardato, ma è certamente un centrocampista di valore. Dell'Udinese vittoriosa sull'Inter s'è detto, ma voglio ancora sottolinerare la grandissima organizzazione difensiva che Guidolin riesce ad insegnare alle proprie squadre. Il Milan ha l'organico più forte ed Ibrahimovic che fa sempre la differenza. Il gol della sicurezza di Nocerino dimostra quanto felice sia stata la scelta d'ingaggiare il mediano, che l'Inter miope s'è lasciata sfuggire. Ancora sugli scudi Di Vaio, che conduce al successo il Bologna e prodezza di Ibarbo con il Cagliari: se sarà all'altezza del gol di ieri, avremo presto un fuoriclasse in più. Netta vittoria anche per il Napoli contro il Lecce: Cavani, ormai, è tornato a segnare con continuità, ma chi impressiona è Lavezzi, che, da solo, vale un terzo abbondante del gioco del Napoli. L'argentino è immarcabile. Credo, infine, che Luis Enrique durerà poco a Roma: la sua conduzione della squadra mi pare presuntuosa e confusa. Borriello in tribuna e Totti in panchina, vera lesa maestà calcistica, sono scelte incomprensibili. Soprattutto dopo il 3-0 rimediato contro la Fiorentina. Secondo me, Giannini, dimissionario a Grosseto, farebbe al caso della Roma. Come Zenga avrebbe fatto e farebbe al caso dell'Inter.

domenica 27 novembre 2011

Vincono Juventus e Novara, come l'Udinese, pareggia il Napoli a Bergamo

La Juventus vince, e non me l'aspettavo, all'Olimpico contro la Lazio. Vittoria risicata, propiziata da un gol in contropiede di Pepe, centrocampista volentoroso, ma tecnicamente limitato, che incarna meglio di altri lo spirito operaio della Juventus di Conte, come Di Livio incarnava quello della Juve di Lippi. La Lazio avrebbe potuto fare di più, molti biancocelesti erano sotto tono, tolto Hernanes, che ha colpito un palo, ma, forse ha calciato troppe volte a rete. Torna alla vittoria, dopo quella contro l'Inter che costò la panchina a Gasperini, anche il Novara, che supera un buon Parma. Gol decisivo, nel 2-1 finale, di Rigoni, che considero il miglior centrocampista del campionato: sa far tutto, dribblare, lanciare, segnare, ma anche difendere e contrastare. Tutto questo, ieri, che ha visto pure il pareggio tra Atalanta e Napoli. Gol di Denis, capocannoniere, e di Cavani in pieno recupero. Venerdì, l'Udinese aveva invece fermato la Roma, vincendo con gol di Di Natale ed Isla. Non credo, a questo punto, che la Roma si possa più considerare tra le candidate al titolo: troppi alti e bassi. E l'assenza di Totti pesa, pesa eccome.

venerdì 25 novembre 2011

Tredicesima di serie A: spicca Lazio - Juventus

La Lazio è la mia favorita per la vittoria dello scudetto e tale è risultata anche da un sondaggio proposto ai lettori del blog all'inizio del campionato. Domani sera, contro la Juve capolista, i biancocelesti saranno chiamati a confermare questo ruolo. Giocherà Klose, il che già mi pare sufficiente ad indirizzare i favori del pronostico verso la squadra di Reja: la difesa bianconera, infatti, non mi pare attrezzata per contrastare il formidabile centravanti tedesco, rinato in Italia. Al suo fianco, potrebbe giocare Rocchi, in attesa che Cissé trovi la forma. La partita, anche per i suoi risvolti psicologici, è comunque decisiva, anche perché siamo ad un terzo del campionato: i valori in campo si vanno definendo. L'Inter andrà a Siena e non potrà giocare che per la vittoria, sebbene i toscani siano forti. Da osservare Destro, asso del vivaio nerazzurro, che farà sudare parecchio Ranocchia e Samuel, atteso che Lucio starà fuori per un mese. Il Milan ospiterà il Chievo, avversario temibile dopo le grandi fatiche di Champions. Lo stesso dicasi per il Napoli che renderà visita all'Atalanta. Fra poco, invece, la Roma giocherà ad Udine: la partita è importante, perché l'Udinese mi sembra in calo, e la Roma, vincendo, potrebbe rientrare a pieno titolo nella lotta per il campionato. Una cosa non capisco: era proprio necessario spezzare il campionato in tre giorni? Credo di no.

Storia di Recoba: 9 (la semifinale di Champions e Zaccheroni)

Ronaldo lascia l'Inter di notte, a fine agosto, da campione del mondo con il Brasile, attratto dalle sirene madrilene. I tifosi nerrazzurri sono sgomenti: un'altra batosta dopo quella del 5 maggio 2002. Nello spazio di pochissimi mesi. Cuper resta al suo posto. L'Inter in campionato prova a contrastare la Juventus e culla a lungo ambizioni di scudetto, destinate però a sfumare con una decina di giornate di anticipo: alla fine sarà soltanto secondo posto. Recoba gioca più spesso da seconda punta, laddove la stagione precedente era stato spesso centrocampista di fascia sinistra: ruolo faticoso ed ingrato per lui, tanto più che alle spalle aveva Gresko. Ora, invece, stagione 2002/03, Cuper lascia Recoba appena più libero di giocare il proprio calcio. Recoba segna uno strepitoso gol contro la Roma nel girone di ritorno, ma, l'Inter, in vantaggio per 3-1, si fa rimontare fino al 3-3, che nasce da una palla persa da Morfeo, subentrato al posto di Recoba, fino ad allora migliore in campo. Il sunto della sua carriera: gli allenatori all'Inter hanno sempre fatto a gara a sostituirlo, per essere smentiti dal campo. Alla fine, per il Chino, saranno dodici i gol, 9 in campionato, 3 in Champions League, dove l'Inter viene eliminata dal Milan del fortunatissimo Ancelotti, con due pareggi, uno a reti bianche, nel quale Recoba mezzo infortunato sbaglia un gol quasi fatto, l'altro per 1-1, nel ritorno in casa, che costa la finale ai nerazzurri. Moratti, ormai, non ha più fiducia in Cuper, ma lo tiene comunque, salvo esonerarlo dopo poche partite della stagione successiva, facendo posto a Zaccheroni. Con il tecnico romagnolo, Recoba gioca spesso attaccante esterno, costretto a quei recuperi che gli sono così ostici: segna comunque 11 reti complessive, alcune bellissime. L'Inter, solo quarta in campionato, nonostante l'arrivo di Adriano dal Parma, che con Recoba si trova bene, cambia ancora direzione tecnica, è la volta di Roberto Mancini. La storia di Recoba all'Inter comincia a prendere i colori del crepuscolo. 9^ puntata (cfr. 1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata)

mercoledì 23 novembre 2011

Federer come Roberto Baggio

Ai tempi del calcio muscolare, che s'impose nei mediocri anni '90, Roberto Baggio fu costretto a lottare contro i pregiudizi che inseguivano tutti gli artisti della pelota che, come lui, giocavano più di tocco che di corsa, più di dribbling che di contrasto: insomma, ci siamo capiti. E dovette sopportare l'onta della panchina, nel Milan di Capello, ma, anche nell'Inter, dove ritrovò Lippi che l'aveva allontanato dalla Juventus. Tuttavia, era evidente come, sul finire delle partite, Baggio cresceva di tono, laddove gli altri calavano. Insomma, all'aumentare della stanchezza, riemergevano i valori della tecnica, che in Baggio avvicinavano l'eccellenza. Così Federer, che, per il secondo anno consecutivo, torna il migliore alla fine della stagione tennistica, quando la forza diminuisce, la resistenza pure, e conta più di tutto il colpo e la sensibilità del colpo. Ecco che allora Federer risale sul trono e Nadal, suo contrario agonistico, non potendo più correre e correre, come fa in primavera, assiste ammirato alla lezione del maestro svizzero, com'è accaduto ieri al Masters di Londra. Nei giochi con la palla, dal calcio al tennis, la tecnica conta sempre più del fisico. A lungo andare, beninteso. Non a caso Baggio ha giocato da protagonista fino a 37 anni, cosa che, mutatis mutandis, potrà fare anche Federer.