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martedì 14 novembre 2023

Mazzarri è il nuovo allenatore del Napoli

De Laurentiis ha scelto Walter Mazzari, per sostituire Garcia sulla panchina del Napoli. Il tecnico toscano torna ad allenare gli azzuri dopo il felice quadriennio 2009/2013: un sesto posto da subentrante, poi, un terzo, un quinto e un secondo posto. Era il Napoli di Lavezzi, Hamsik e Cavani. Ora, avrà Osimhen, Kvaratskhelia e Zielinski (o Raspadori). Sono convinto che farà bene, a dispetto dei suoi detrattori. 

lunedì 4 gennaio 2016

Lavezzi può arrivare, Santon deve restare

L'avrei ingaggiato nel 2012, Lavezzi. Quando aveva ancora 27 anni ed era all'apice della carriera. Al Psg, in ogni caso, pur giocando parecchio, non è sempre stato titolare, e, pertanto, non si è spremuto troppo. Sebbene pratichi un gioco dispendioso, ritengo che possa ancora fare la differenza per un paio di stagioni. Di lui all'Inter ho scritto un mucchio di volte, e, dopotutto, confermo quei giudizi. Sicché, dovesse arrivare all'Inter, per conto mio, Lavezzi sarebbe il benvenuto. Meglio lui di Biabiany, o no? Detto questo, mi auguro che l'Inter non lasci partire Santon. Il migliore della nutrita pattuglia di terzini nerazzurri. Giocherei sempre con lui a destra e Telles a sinistra. Che avrà in mente lo stratega dalle mille sciarpe?

lunedì 24 agosto 2015

Lavezzi all'Inter: stavolta si chiude?

Lo considero un fuoriclasse e l'ho scritto molte volte. Uno straordinario facitore di gioco, l'ho scritto molte volte. E mi piacerebbe vederlo con la maglia dell'Inter, Lavezzi. A Mancini, che un gioco alle proprie squadre non sa darlo, Lavezzi servirebbe eccome. I due scudetti che Mancini vinse con l'Inter, nel 2007 e nel 2008, videro passare la più parte del gioco da Maicon ed Ibrahimovic. Lavezzi, mutatis mutandis, potrebbe agire in modo analogo, per ribaltare le azioni velocemente e custodire i palloni scottanti. Stiamo a vedere, perché, a mia memoria, è almeno la quarta volta in tre anni che il passaggio di Lavezzi all'Inter è dato per imminente. Molto dipenderà dal Psg.

sabato 3 gennaio 2015

Shaqiri o Lavezzi?

La mia predilezione per Lavezzi è nota: lo considero un fuoriclasse ed un uomo squadra. Però, Lavezzi dà il meglio come attaccante esterno in un 4-3-3 oppure da seconda punta. In un 4-2-3-1, Shaqiri si farebbe preferire perché è un'ala classica. Mancini come vuol giocare? Il punto è questo. Poi, osservo che Shaqiri non ha esperienza da titolare, ed il talento potrebbe non bastare, poiché all'Inter, nel suo ruolo, hanno fallito giocatori già affermati come Sergio Conceicao e Van der Meyde. 

giovedì 4 dicembre 2014

Si riparla di Lavezzi all'Inter

Da oltre due anni si parla dell'arrivo di Lavezzi all'Inter. Il giocatore è di comprovata caratura internazionale, è tra i pochi capaci di incidere in maniera profonda su una squadra e, considerato il livello piuttosto basso del campionato italiano oggi, potrebbe far compiere il salto di qualità a qualunque squadra riuscisse ad ingaggiarlo. Persino all'Inter. Non so se arriverà. Mi piacerebbe se arrivasse, l'ho scritto tante volte. Tuttavia, osservo che a Mazzarri non è stato dato Lavezzi. Voglio vedere se ora accontenteranno Mancini. Il grande tecnico per definizione, non mia, vuole Lavezzi. Perché? Sarà perché Lavezzi fa da solo il gioco, in avanti, di mezza squadra. Mancini ha sempre avuto bisogno di grandi facitori di gioco, per nascondere la pochezza dei suoi schemi. Tra il 2006 ed il 2008, le partite si possono rivedere, la metà e più del gioco dell'Inter passava da Ibrahimovic e da Maicon. Lavezzi, che ca va sans dire gioca in un altro ruolo, accentra e sviluppa il gioco come quei due totem della prima Inter di Mancini. Gennaio si avvicina. E la classifica langue. 

domenica 31 agosto 2014

Con Lavezzi Inter da scudetto

Non so se possa arrivare o meno, ma se Lavezzi arrivasse, l'Inter scalerebbe la classifica delle pretendenti allo scudetto 2014/15. L'ho scritto due anni fa, l'ho scritto l'anno scorso, Lavezzi fa la differenza, è uno straordinario facitore di gioco, dal moto perpetuo e dalle accelerazioni proverbiali, taglia le difese avversarie, si procura punizioni e rigori, decide le partite impigliate nelle pastoie della tattica. Con lui in campo fino alla fine, è assai probabile che l'Argentina non avrebbe perso il mondiale contro la Germania. In un'Inter che, liberata da Branca, ha saputo finalmente rinforzarsi con criterio, l'innesto di Lavezzi aprirebbe scenari nuovi ed esaltanti. Mazzarri, che l'ha allenato a lungo a Napoli, saprebbe come valorizzarlo.

lunedì 17 marzo 2014

Il miglior Ibrahimovic di sempre: 363 gol in carriera. Quest'anno segna un gol a partita

E' il miglior Ibrahimovic di sempre quello che, a 32 anni e mezzo, fa scintille nel Psg, segnando a ripetizione. Fino ad ora, 40 gol in 40 partite, alla vertiginosa media di un gol a partita, mai raggiunta prima. In carriera Ibrahimovic, diventato decisivo anche in Champions, dieci reti in quella in corso, ha segnato 363 gol, 309 con squadre di club. Oggi, è il miglior centravanti del mondo, perché Cristiano Ronaldo, il solo che segni più di lui, è in realtà un attaccante totale, che spesso muove dalla fasce e si accentra. Insomma, non è un centravanti di ruolo. Ibra è destinato a rivincere il titolo di capocannoniere in Francia e può ambire alla conquista della Champions, anche perché l'intesa con Lavezzi è straordinaria e la qualità media della compagine parigina è altissima. Peccato che Ibrahimovic non sarà al mondiale brasiliano.

mercoledì 29 maggio 2013

Lavezzi all'Inter con Mazzarri

Si riparla insistentemente di Lavezzi all'Inter, dove ritroverebbe Mazzarri, il tecnico che l'ha imposto all'attenzione internazionale. Reduce dalla vittoria dello scudetto in Francia con il Psg, il talento argentino migliorerebbe di molto il gioco offensivo dell'Inter, perché calciatore di personalità, autentica fonte del gioco, contropiedista di valore, capace di brucianti accelerazioni, che fanno rifiatare i compagni e caricano di falli le difese avversarie. E' il primo nome che mi entusiasma in questa campagna di rafforzamento appena avviata. Stiamo a vedere. Anche perché scrissi sostanzialmente le stesse cose lo scorso anno, ma poi Lavezzi all'Inter non venne.

venerdì 15 marzo 2013

Juventus - Bayern Monaco, Psg - Barcellona, Real Madrid - Galatasaray, Malaga - Borussia Dortmund: quarti di Champions 2013

Sorteggiati oggi i quarti della Champions League 2013. La Juventus se la vedrà con i tedeschi del Bayern, favoriti, ma fino ad un certo punto. Il Real di Mourinho, sono sicuro, avrà ragione del Galatasaray. Gli artisti del Malaga se la vedranno con il Borussia Dortmund, che sembra un'edizione aggiornata della Dinamo Kiev di Lobanovsky: pronostico incerto. Il Barca se la vedrà con il Psg. Ibrahimovic è chiamato alla prova della carriera, perché dai quarti in poi, in Champions, ha sempre steccato. I francesi hanno comunque delle possibilità, soprattutto se Lavezzi dovesse presentarsi all'appuntamento in piena forma. L'argentino può scompaginare con le sue spaventose accelerazioni la retroguardia blaugrana.

domenica 20 maggio 2012

Il Napoli vince la Coppa Italia: sconfitta la Juventus 2-0. Segnano Cavani, su rigore provocato da Lavezzi, ed Hamsik

Un grande Napoli batte la Juventus all'Olimpico nella finale di Coppa Italia 2012. Primo trofeo della gestione De Laurentis. E' stato Lavezzi a spaccare la partita, una sua formidabile accelerazione dopo rimessa laterale ha costretto Storari al fallo da rigore, trasformato da Cavani. Lavezzi viene poi sostituito da Pandev, che ispira il gol in contropiede di Hamsik. Prima e dopo una partita intensa, sofferta, palpitante. Nella quale ha prevalso la strategia di Mazzarri sul tatticismo di Conte, che ha spedito in campo tutti gli attaccanti a disposizione, dopo avere sostituito Del Piero all'ultima partita ufficiale con la Juve. Il Napoli ha giocato con ordine e passione, monumentale Inler in mezzo al campo. Quagliarella, molto nervoso anche per i fischi dei suoi vecchi tifosi, viene espulso al tramonto della partita. La Juventus ha perso ed è stata la prima ed unica sconfitta della stagione. Trionfo, meritatissimo, del Napoli.

giovedì 10 maggio 2012

Lavezzi rinforzerà l'Inter

Lavezzi è un campione, peraltro unico nel suo genere. Sa scattare a ripetizione, costituisce un punto di riferimento costante per i compagni di squadra, sa prodursi in accelerazioni irresistibili, segna con regolarità, senza essere un goleador: 8, 9 gol a campionato, tutto sommato, non sono pochi, perché Lavezzi li segna tutti su azione. E perché serve anche tanti assist. Insomma, Lavezzi sa essere una straordinaria fonte di gioco, carica di falli le difese avversarie, permette alla propria squadra di rifiatare tirandosi appresso due o tre marcatori per volta. L'Inter, ingaggiando Lavezzi dal Napoli, farà finalmente un grande affare. Il problema è il centrocampo, dove attualmente la qualità latita.

mercoledì 14 marzo 2012

Napoli eliminato dal Chelsea: finisce 4-1 per gli inglesi

Emozioni galoppanti a Stamford Bridge, Londra. Il Chelsea passa con Drogba, raddoppia con Terry. Inler restituisce al Napoli la qualificazione, che sembrava ipotecata all'andata. Ma, troppe ingenuità in difesa si susseguono, fino al rigore trasformato di forza da Lampard. Tutta la vecchia guardia del Chelsea a segno, a dimostrazione che Villas Boas ci aveva capito pochissimo. Il Napoli tiene, soffre, ma tiene. Cominciano i supplementari. Tensione altissima. Torres fallisce una clamorosa occasione dopo assurda uscita a vuoto di De Santis, poi combinazione tra Ramirez e Drogba, palla al centro dell'area sulla quale si avventa Ivanovic, lasciato colpevolmente solo, rete. Il Chelsea si porta sul 4-1: inglesi qualificati. Delusione tremenda per gli azzurri, che pagano dazio alla maggiore esperienza internazionale degli avversari. 

lunedì 12 marzo 2012

Il Milan allunga in testa, Juve addio allo scudetto

Quanto segna Nocerino! Nono gol per il centrocampista del Milan, che ha il merito di muoversi senza la palla e di tirare con sapiente coordinazione, poi, è chiaro che le sponde di Ibrahimovic sono un privilegio non da poco. Alla vittoria dei rossoneri corrisponde l'ennesimo pareggio della Juve contro il Genoa: i bianconeri possono dire addio allo scudetto. La Lazio si scioglie al cospetto del Bologna di un grande Diamanti, ma l'espulsione di Matuzalem ha condizionato il risultato. Perde anche l'Udinese contro il Novara di Tesser, che ha ripreso il suo posto in panchina dopo l'intermezzo di Mondonico. Della vittoria dell'Inter s'è detto, ma ha vinto e bene anche il Napoli, nel quale Lavezzi vive uno straordinario momento di forma. I tre gol cagliaritani di Larrivey, però, inducono qualche preoccupazione in vista del ritorno di Champions con il Chelsea. Vince, infine, il Catania contro la Fiorentina: Montella sta lavorando benissimo.

mercoledì 22 febbraio 2012

Lavezzi trascina il Napoli ad una storica vittoria: Chelsea battuto 3-1

D'accordo, il Chelsea non attraversa un periodo particolarmente brillante, ha molti giocatori infortunati o reduci da infortuni e tuttavia appartiene alla nobiltà europea degli ultimi dieci anni. Sicché la vittoria interna del Napoli di ieri sera merita di essere ricordata. Dopo l'errore di Cannavaro ed il gol di Mata, è stato Lavezzi a trascinare gli azzurri ad una clamorosa rimonta. Doppietta per lui, inframmezzata dalla fortunosa conclusione di un volitivo Cavani. Il risultato finale di 3-1, senza ipotecare il passaggio del turno, rende più tranquilla la trasferta londinese. Quanto a Lavezzi, come ho già scritto molte volte, ha una marcia in più rispetto agli altri, è il regista mobile della squadra, tocca tantissimi palloni e viene atterrato innumerevoli volte. La sua rapidità è fuori del comune, come la sua reattività. Segnando, poi, come sta facendo negli ultimi giorni, può essere considerato uno dei migliori al mondo.

lunedì 20 febbraio 2012

Il Milan torna in testa, disfatta della Lazio

Il Milan torna in testa dopo la vittoria corsara a Cesena. Segna perfino Muntari, appena arrivato dall'Inter. Perché Muntari avrà anche limiti tecnici ed eccessi temperamentali, ma fisicamente tiene botta più di tanti altri. E poi, diciamolo, all'Inter di questi tempi va tutto male. Vince anche la Juve, con fortuna e qualche aiuto: sabato affronterà il Milan in una partita che si annuncia molto tesa, inasprita dalle polemiche delle ultime settimane. Il Napoli, già in forma Champions, scavalca l'Inter, battendo la Fiorentina: doppietta di Cavani, ma quanto è forte Lavezzi! Immarcabile come Messi, peccato che segni così poco. Anche la Roma, ora quinta, scavalca l'Inter, che non vince più. Ai giallorossi basta il gol del valoroso Borini, ma Totti illumina la scena con lanci che solo Suarez sapeva eseguire. Disfatta della Lazio a Palermo: a gennaio non sono arrivati i rinforzi necessari ed ora se ne pagano le conseguenze. Bella vittoria, infine, del Lecce di Cosmi. Ora, la Champions.

lunedì 30 gennaio 2012

Il Milan batte il Cagliari e resta in scia della Juve

Vittoria sonante per il Milan contro il Cagliari: 3-0, aperto dalla prodezza balistica di Ibrahimovic su calcio piazzato. Poi, segnano pure i centrocampisti Nocerino, alla migliore stagione della carriera, ed Ambrosini. Così il Milan resta ad un punto dalla Juve. Dietro, sconfitte Udinese ed Inter, si rifà sotto la Lazio, corsara a Chievo: Klose segna una bella doppietta e conferma l'adattabilità dei calciatori tedeschi al nostro campionato. Il Napoli ha mollato in campionato, dove Mazzarri pare rassegnato, non si agita in panchina, non resta in manica di camicia, e non soltanto per via del freddo pungente. Del resto, il Genoa ritrova un grande Palacio, spettacolare la prima rete dell'argentino, ed un centravanti dal rendimento sicuro come Gilardino. Soltanto la vitalità dirompente di Lavezzi permette agli azzurri di chiudere sul 3-2 una partita che si era messa malissimo. La Roma non va oltre il pareggio contro un Bologna estremamente guardingo: in partite del genere, si nota l'assenza di un centravanti vecchia maniera. L'infortunio di Osvaldo, partito Borriello, comincia a pesare e Totti rende meno quando arretra. Vince anche la Fiorentina, che ha in Jovetic uno dei migliori talenti del campionato. Ma, la nota di merito va a Miccoli: due assist ieri per Budan, di cui il primo, d'esterno, è una delizia autentica. Si rigioca in mezzo alla settimana.

martedì 17 gennaio 2012

Il Napoli si chiama fuori dalla lotta per lo scudetto

Ormai, è un dato di fatto. Ci sono due Napoli, uno spavaldo, arrembante e vincente, quello di Champions, che potrebbe anche sgambettare il Chelsea, l'altro timido, incerto e poco capace di vincere le partite più semplici, quello di campionato, ormai fuori del tutto dalla lotta per lo scudetto, ma forse anche dalla qualificazione alla prossima Champions. Del resto, quando manca Lavezzi, che da solo fa la metà del gioco offensivo degli azzurri, si vede. Ieri sera, nel posticipo del posticipo, pareggio incolore contro il Bologna grazie ad un generoso rigore trasformato da Cavani, dopo il vantaggio avversario propiziato da Acquafresca.

mercoledì 23 novembre 2011

Il Napoli batte il Manchester City: Lavezzi immenso

Ora, tutti avranno capito la differenza tra Mourinho e Mancini, uno che, in Europa, proprio non riesce a trasmettere alle proprie squadre la giusta convinzione ed un'efficace idea di gioco. Ieri, il Manchester City schierava due attaccanti potenti come Balotelli e Dzeko e non l'agilissimo Aguero, il solo poi capace d'impensierire la difesa del Napoli. Balotelli, autore del gol del momentaneo pareggio, e l'argentino sono una coppia più ragionevole. Sulle fasce, dove gli azzurri sono forti, Mancini ha schierato giocatori poco abituati a difendere, come Silva, pur bravissimo tecnicamente. Insomma, Mancini ha sbagliato la formazione e non è la prima volta in Champions. All'Inter, lo ricordano assai bene. Ad ogni modo, il Napoli doveva vincere, ha vinto e poteva riuscirci anche più largamente, avendo sorpreso molte volte in contropiede la presuntuosa difesa inglese, sempre troppo "alta". Doppietta per Cavani, che si esalta nelle sfide decisive, con la complicità dell'estremo difensore del City, poco reattivo in occasione di entrambe le reti avversarie. Un elogio particolare, oltre al tecnico Mazzarri, merita Lavezzi, immenso. Non so quante volte abbia preso palla, anche nella propria metà campo, per scattare, seminando avversari, creando superiorità numerica ed occasioni per se stesso e per i compagni. Una specie di regia mobile, dinamica la sua, perché tocca tantissimi palloni. Se soltanto ne spedisse qualcuno di più in rete, non sentiremmo parlare sempre di Messi.

domenica 2 ottobre 2011

L'arbitro e Nagatomo affondano l'Inter, Napoli, però, da scudetto

Maggio viene spintonato fuori area, ma, l'arbitro decide in modo visionario per il rigore ed ammonisce l'ingenuo Obi, che protesta e riceve il secondo giallo: espulsione e partita falsata. Inaccettabile, eticamente ed esteticamente! Detto questo, resto del parere che il Napoli avrebbe vinto comunque. Grazie anche al contributo greskiano, termine di conio mio per ricordare l'infausto Gresko, di Nagatomo. Mi ricorda la canzone "Passo di corsa", con la quale i bersaglieri muovono compatti all'alzabandiera: "corri corri che arrivi prima, corri corri che fai più presto". Nagatomo corre, ma che corre a fare?, però si fa bruciare da Campagnaro sulla respinta di Julio Cesar e guarda il cielo quando Mascara innesca Maggio. Nagatomo, lo so, ha molti estimatori tra i tifosi interisti più generosi, io, invece, mi auguro di non vederlo più con la maglia dell'Inter. In campo, almeno. Inler ha giocato una partita sontuosa, mentre il suo dirimpettaio Cambiasso, monumento alla lentezza, ha fatto molto male. Come Alvarez, del resto e "riccioli d'oro" Forlan, che ha lasciato Madrid per svernare a Milano, come un qualunque politico spagnolo di seconda fila nel '600. Bravo Hamsik, che ora vale più di Gerrard e Lampard, bravissimo al solito Lavezzi. Mazzarri è, dopo Mourinho, il miglior insegnante di calcio verticale, altro che stile Barca! Il Napoli in testa al campionato, l'Inter nei bassifondi. Siamo sempre in attesa delle dimissioni di Branca.

venerdì 30 settembre 2011

Lavezzi come Elkjaer?

Lavezzi è un giocatore unico nel panorama contemporaneo. Decide molte partite, ha doti atletiche straordinarie, uno scatto bruciante ed un'insolita, per un calciatore, resistenza alla velocità, che gli permette di scattare più volte nel corso di una partita nonché, lanciato, di cambiare ancora passo. A pensarci bene, sebbene l'asso danese fosse più alto e più attaccante, ricorda, per le galoppate sulle fasce, per i contropiede fulminei, per la generosità prepotente, Elkjaer, protagonista dello storico scudetto del Verona di Bagnoli, terzo e secondo al pallone d'oro, rispettivamente nel 1984 e nel 1985. Ecco, se proprio bisogna trovare una somiglianza al gioco di Lavezzi, il campione argentino ricorda proprio Preben Larsen Elkjaer (guardate che gol faceva!).