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martedì 18 ottobre 2011

Storia di Recoba: 1.

Recoba, narrano le fonti, non so quanto agiografiche, voleva smettere con il calcio a diciotto anni. Penarono molto a convincerlo che, palla al piede, avrebbe potuto realizzare tutti i suoi sogni. All'alba degli anni '90, infatti, Recoba, per tutti già il Chino, non aveva quella feroce ambizione, forse necessaria ai più grandi successi, che invece tanti altri calciatori pare avessero agli inizi. Si pensi a Batistuta, arrivato tardi al calcio da altri sport, che si allenava a calciare per ore ed ore. Si pensi ad Inzaghi che, ancora oggi, 38 anni sulle spalle, segue una dieta che nemmeno un frate penitente, si pensi a Nedved, che, durante le vacanze, si appartava per ore a correre nei boschi, temendo che la forma gli scappasse via. Tutta gente decisa ad arrivare. Tutta gente arrivata, alla fine. Recoba no, andava malvolentieri ad allenarsi. E si sarebbe accontentato di un lavoro qualsiasi, lasciando il calcio al posto degli svaghi. Insomma, per indulgere al linguaggio del teatro, nessun sacro fuoco, nessuna vocazione speciale. Soltanto un talento immenso, talmente grande da imbarazzare non soltanto gli altri, ma, anche lui stesso. Debuttò nella Primera Division de Uruguay con il Danubio, una delle tante squadre di Montevideo: stagione 1993-94. Nello spazio di pochi mesi, la reputazione di Maradona oriental, poiché orientali sono per gli argentini tutti gli uruguagi, dimorando ad est del Rio de la Plata, si diffuse in tutto il sudamerica. 1^ puntata (cfr. 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata)

2 commenti:

  1. Ma ci sarà anche una storia 2 e magari una 3?!?!
    Questo blog sta diventando noioso.....

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  2. Le puntate saranno, se Dio vuole, almeno dieci. Tutte da leggere: viva il Chino!

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