Batistuta, centravanti tremendo della Fiorentina e dell'Argentina, fu a lungo un pallino di Moratti. Che decise di portarlo all'Inter a 34 anni, un anno e mezzo dopo che Batistuta aveva regalato il terzo scudetto della sua storia alla Roma. Fu un mezzo fallimento. Perché Batistuta era logoro. Non funzionò. E ricordo Forlan, assai meno forte di Batistuta, e meno forte anche di Cavani, intendiamoci, ma che era pur sempre stato due volte capocannoniere della Liga: arrivò in un'Inter declinante, a 32 anni, recitando da comparsa. Ora si parla di Cavani all'Inter. Arriverebbe a 33 anni e mezzo. Dopo 15 anni di professionismo ai massimi livelli. E dopo un grave infortunio. Goleador magnifico, attaccante totale. Fuoriclasse. Non dico di no. Però, 33 anni e mezzo non sono 30 o 31. Lecito avere dei dubbi. Non ci giro intorno. Con tutto il rispetto per Cavani, riprenderei Icardi!
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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domenica 24 maggio 2020
mercoledì 11 giugno 2014
Storia dei mondiali di calcio: 20^ puntata (2010, in Sudafrica trionfa la Spagna)
Innumerevoli successi con le squadre di club. Nessuno con la nazionale, tolto l'Europeo del 1964. Fino al 2008, quando, eliminata l'Italia di Donadoni ai quarti dal dischetto, la Spagna rivince il titolo europeo, acquista sicurezza, conta su una generazione irripetibile di campioni, su un centrocampo stellare e trionfa ai mondiali del 2010 in Sudafrica. Dove l'Italia con un Lippi di ritorno rimedia schiaffi e pernacchie uscendo al primo turno. Imbarazzante. Lippi lascia a casa Totti, Cassano e Balotelli. Quando si dice la lungimiranza. A casa! Molti pensano che possa essere il mondiale di Messi, che però non è Maradona, che a quei mondiali guida l'Argentina. La Germania travolge la rappresentativa Albiceleste 4-0. I tedeschi, innervati dal talento del giovane Muller, che, con Podolski ed Ozil, agisce alle spalle del centravanti Klose, si fermano in semifinale, come l'Uruguay del fortunatissimo Tabarez. La finale è Spagna contro Olanda. Gli olandesi sperano di vincere quel titolo sfuggito per un soffio nel 1974 e nel 1978. E ci vanno ancora vicinissimi. Ma, Robben, che forma un trio delle meraviglie con Sneijder e Van der Vaart, sbaglia due gol clamorosi davanti a Casillas. Ai supplementari, il fantastico centrocampo spagnolo formato da assi come Xavi, Iniesta e Xabi Alonso prende il sopravvento. E' un gol di Iniesta a decidere la vittoria del mondiale per la Spagna, mai andata prima oltre il quarto posto del 1950. Prima la Spagna, seconda l'Olanda, terza la Germania, quarto l'Uruguay. Capocannonieri Thomas Muller, autore di cinque gol, come Forlan, Sneijder e Villa. (1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata, 11^ puntata, 12^ puntata, 13^ puntata, 14^ puntata, 15^ puntata, 16^ puntata, 17^ puntata, 18^ puntata, 19^ puntata)
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giovedì 19 aprile 2012
Forlan e Branca via dall'Inter
Forlan deve lasciare l'Inter. Perché ha avuto un rendimento scadente, che dimostra ingiustificato il suo ricchissimo ingaggio. Avere pensato di sostituire un asso come Eto'o con un giocatore a fine carriera come Forlan è la prova della confusione che regna in casa Inter. Branca, intanto, oggi duramente attaccato da Muntari in un'intervista concessa al Corriere della Sera, seguita a rimanere al suo posto. Ed invece dovrebbe andarsene insieme a Forlan, che lo stesso Branca ha inspiegabilmente voluto all'Inter. Non sono i soli responsabili, Branca e Forlan, ma certamente i simboli della stagione fallimentare dell'Inter. Moratti ne tragga le dovute conseguenze.
mercoledì 11 aprile 2012
Stramaccioni come Ranieri? Ancora la vecchia guardia contro il Siena
La luna di miele con i tifosi dell'Inter mi pare già finita. Stramaccioni il fortunato non ha portato novità. Né nelle convocazioni, nessuno promosso dalla Primavera, né in campo. L'Inter continua a subire un sacco di gol: sei in due partite con Stramaccioni. I senatori giocano sempre, come Forlan, il cui ingaggio resta una delle più sfortunate operazioni di mercato degli ultimi 20 anni. Mi pare che Stramaccioni si stia giocando male la grandissima occasione capitatagli dopo l'esonero di Ranieri. Del quale sta ripetendo tutte le scelte, con l'eccezione di Zarate. Stasera, contro il Siena, sapremo di più sul futuro di Stramaccioni. Scommetto, però, che non sarà sulla panchina dell'Inter.
domenica 8 aprile 2012
Gli strafalcioni di Stramaccioni
Luna di miele brevissima, dopo avere rischiato molto con il Genoa, l'Inter di Stramaccioni pareggia a stento contro il Cagliari, andando due volte sotto. Molti gli strafalcioni di Stramaccioni: da Forlan, impresentabile, titolare nonostante fatichi a reggersi in piedi, a Zanetti, pure titolare, che lascia Pinilla saltare indisturbato come se la faccenda non lo riguardasse. Nessuno promosso dalla Primavera, nessuna convincente idea di gioco. Mi aspettavo di più. Il Milan viene superato dalla Fiorentina in casa: segna persino Amauri. Sembra davvero l'anno della Juventus, corsara a Palermo. Il Siena passa a Bergamo: Destro è fortissimo, il suo gol pregevole. La Lazio, che ricorda con commozione Giorgio Chinaglia, portentoso centravanti del primo scudetto biancoceleste, batte agevolmente un Napoli in disarmo: davvero bella la rovesciata di Mauri. La Roma di Luis Enrique, da esonerare, altro che progetto!, prende quattro gol dal Lecce. Sicché, per il terzo, posto, la sola vera rivale della Lazio è l'Udinese, nella quale torna al gol Di Natale.
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domenica 1 aprile 2012
Inter - Genoa 5-4: esordio fortunato di Stramaccioni
Un rigore per l'Inter, tre per il Genoa, due espulsioni per parte, nove gol complessivi. Una partita rocambolesca e divertente, due difese tra le più scarse del campionato. La mano di Stramaccioni si è notata nella maggiore reattività dell'Inter: gli esercizi sulla rapidità qualche frutto l'hanno dato. Però, Zanetti è in disarmo: perché schierarlo? Ha fatto appena meglio Cambiasso, scortato dal possente Guarin, non sempre preciso, ma, per dirla con il linguaggio del basket, fisicamente dominante. Milito, in forma come ai tempi belli, ha segnato una tripletta decisiva, cui si sono aggiunti i gol di Samuel e Zarate, autore di una prova opaca, riabilitata da un grandissimo gol a giro. Pessima, invece, come al solito la prestazione di Forlan. Mi aspetto più coraggio da Stramaccioni, più giovani in campo e maggior cura della fase difensiva. Troppe volte i giocatori di Marino si sono ritrovati a tu per tu con Julio Cesar, costretto all'intervento da rosso su Palacio. Una cosa, però, la possiamo dire, Stramaccioni è fortunato. Comincia con una vittoria. Che non era scontata.
martedì 27 marzo 2012
Stramaccioni va sostenuto da tutta l'Inter
A scelta avvenuta, una scelta cha ha spiazzato e sorpreso, ora bisogna mostrare determinazione e coerenza. Stramaccioni è il nuovo tecnico dell'Inter. Alla primissima esperienza nel calcio professionistico: impensabile che abbia la dovuta esperienza ed il necessario carisma. Ma, a quanto pare, sa di calcio, ha idee precise di gioco, ha vinto con la Primavera, sicché merita fiducia. Una fiducia piena, che deve significare appoggio costante da parte della dirigenza e disponibilità da parte dei giocatori. Insomma, Stramaccioni deve essere libero di dire a Zanetti, Cambiasso, Stankovic, Lucio, Forlan: signori, voi vi accomodate in panchina. Oppure giocate qualche volta e, ove ce ne sia bisogno, vi sostituisco. Sarà libero Stramaccioni di decidere la formazione e gli schemi di gioco in piena autonomia? Se sì, penso che l'Inter potrà riprendersi presto. Se no, altro tempo sarà stato sprecato. Molto dipenderà da Moratti: ora che ha scelto Stramaccioni, non deve abbandonarlo al suo destino. Mi pare comunque urgente rimuovere Branca dal suo incarico. Ranieri ha commesso i suoi errori, ma, Branca ne ha commessi di più.
Ranieri esonerato, Branca licenziato
Ranieri è stato finalmente esonerato. Ora, va licenziato Branca. Responsabile primo dell'impoverimento di una squadra leggendaria. In un anno e mezzo, ha avallato le partenze di Balotelli, Eto'o e Thiago Motta, illudendosi di sostituirli con Forlan, Alvarez e Palombo. Ha sperperato il patrimonio tecnico proveniente dalla primavera nerazzurra: si pensi alle cessioni di Destro e Santon, cui sono stati preferiti Jonathan e Castaignos. Via Ranieri, ripeto, va subito licenziato Branca. A Stramaccioni si affianchi Oriali.
lunedì 26 marzo 2012
Ranieri esonerato da Moratti, è ufficiale: Inter a Stramaccioni
La notizia era nell'aria, nonostante le smentite cui hanno abboccato i meno avveduti. Ranieri resta? Avevano chiesto a Moratti. La risposta del presidente dell'Inter era stata: penso di sì. Da tradursi, senza se e senza ma, con un no, in "morattiano puro", lingua che in diciassette anni di presidenza abbiamo imparato a conoscere e decifrare. Ranieri esonerato allora, ed era ora, anzi sarebbe stata l'ora un mese e mezzo fa. Al suo posto l'allenatore della Primavera dell'Inter Stramaccioni, reduce dal successo europeo di ieri contro l'Ajax. Ranieri esonerato, Stramaccioni promosso. Finalmente, Moratti riprende le redini di una squadra allo sbando. Il comunicato ufficiale apparso poco dopo le 22 sul sito dell'Inter. Si riparte. E bisognava ripartire. Ranieri, ormai, sconfitta dopo sconfitta, aveva preso l'abitudine di ridacchiare davanti le telecamere: inaccettabile! Stava sbagliando tutto e più di tutto: perché mai togliere Obi contro la Juve, perché mai schierare "belli capelli" Forlan? Giusto cambiare e più giusto sarebbe stato farlo prima. Ora, l'Inter lotterebbe ancora per qualcosa d'importante. Forza Stramaccioni!
Ranieri esonerato dall'Inter: Moratti si decide dopo la sconfitta con la Juve
Sono ore convulse all'Inter. L'esonero di Ranieri, che un mese e mezzo fa avrebbe salvato la stagione, sembra davvero imminente. Moratti sembra essersi deciso. Nessuna riscossa contro la Juve, che, anzi, nel finale di partita ha rischiato di dilagare. Senza Maicon e Julio Cesar, gli ultimi ad arrendersi, la sconfitta avrebbe potuto riuscire più severa. Che dire? Meglio tardi che mai. Ranieri è, da tempo, inadeguato al compito. Meglio esonerarlo e provare a giocare le nove partite che restano provando qualche giocatore della Primavera e panchinando i senatori oltre agli insopportabili Forlan, Nagatomo e Faraoni. L'annuncio ufficiale dell'esonero di Ranieri è atteso in giornata.
Alle 22.06, sul sito dell'Inter, arriva l'annuncio ufficiale. RANIERI ESONERATO, INTER A STRAMACCIONI! ERA ORA!!
Alle 22.06, sul sito dell'Inter, arriva l'annuncio ufficiale. RANIERI ESONERATO, INTER A STRAMACCIONI! ERA ORA!!
domenica 25 marzo 2012
L'Inter perde anche con la Juve, 2-0 per i bianconeri: Ranieri esonerato
Quante altre scuse dovremo ascoltare? L'Inter gioca con tutte le forze che ha, e non sono molte, va vicina al gol nel primo tempo, due volte con Milito, e poi con Forlan, il peggiore in campo insieme a "sua altezza" Nagatomo, con Obi e con Stankovic. Ma, non segna. Perché non crede in se stessa, ha compreso la fine di un'epoca irripetibile. Nella ripresa, la difesa si addormenta e segna, udite, udite, Caceres, che salta indisturbato tra tante racchie statuine. Vergogna! Poi, Ranieri ci mette del suo, sostituisce Obi e Poli, autori di una buona prova, e manda in campo l'inutile Faraoni e Pazzini. E puntualmente arriva, in contropiede, il gol di Del Piero a calare la saracinesca sulle residue speranze europee dell'Inter peggiore degli ultimi anni. L'Inter è ottava in classifica! Ranieri va esonerato immediatamente. Via Ranieri, via Branca!
giovedì 22 marzo 2012
Juventus - Inter: l'Inter non può perdere. Ranieri andava esonerato
Domenica sera, Juventus - Inter. I bianconeri, qualificati alla finale di Coppa Italia, ultimo trofeo vinto dall'Inter, sono in lotta per lo scudetto con il Milan. Vorranno vincere. Ma, l'Inter non può perdere. Lo sa Moratti, lo sa Ranieri, credo lo sappia anche Branca. Dopo una stagione così sciagurata, culminata nell'eliminazione contro lo scarso Marsiglia di Deschamps, l'Inter ha il dovere morale e sportivo di uscire imbattuta da Torino. Invece di fare proclami, i vari Zanetti, Cambiasso e Forlan, per citare quelli che sopporto di meno, dovranno battersi con risolutezza, per evitare a se stessi l'ennesima figuraccia ed ai tifosi l'ennesimo dispiacere. Quella con la Juventus, per mille ragioni, non è una partita come le altre. Una brutta sconfitta decreterebbe l'esonero di Ranieri. Anche se, a quel punto, non servirà più a nulla. Ranieri avrebbe dovuto essere esonerato almeno un mese fa.
lunedì 19 marzo 2012
Forlan fuori rosa. Ranieri va esonerato, Branca licenziato
Forlan deve immediatamente essere messo fuori rosa. Il rifiuto di entrare in campo, consumatosi ieri contro l'Atalanta, ha pochissimi precedenti nella storia dell'Inter. Ed è inaccettabile. Insubordinazione pura o, più letterariamente, ammutinamento. Le giustificazioni che Ranieri ha dato nel dopo partita sono state patetiche. Forlan non merita lo stipendio che percepisce. Il suo rendimento è stato, sino ad ora, scadente. E si permette anche di fare i capricci. Fuori rosa e senza stipendio: questo dev'essere il contrappasso della sceneggiata di ieri. A fine stagione, poi, Forlan deve lasciare l'Inter. Vada a svernare altrove. Con Branca e Ranieri. Tutti via dall'Inter.
Branca via dall'Inter. Ranieri va esonerato
Il caso di Branca merita di essere studiato. Giocatore di qualche talento, ma lontanissimo dall'essere un campione, arrivò all'Inter nel 1995, stagione in corso, al posto di Delvecchio. Fece una buona stagione, nella quale, manco a dirlo, l'Inter vinse niente. L'anno dopo, giocò meno e segnò meno. Infine, nel corso della stagione 1997/98, l'anno di Ronaldo per intenderci, se ne andò. Non rimpianto. Salvo tornare anni dopo con incarichi dirigenziali. Perché? Come dirigente non aveva esperienza. Nella storia dell'Inter aveva contato poco, perché fu chiamato ad occuparsi di mercato? Prima con Oriali, poi, da un anno e mezzo, da solo. Ed i risultati si sono visti. Via Balotelli, Santon, Eto'o e Thiago Motta, dentro Coutinho, Kharja, Alvarez, Jonathan, Palombo e poi Poli e Guarin arrivati infortunati, Forlan, arrivato, e già bastava, senza neppure poter disputare il girone di Champions: ma questa, forse, è stata una fortuna. Non ne ha imbroccata una. Ha dissipato il patrimonio tecnico dell'Inter, non ha strategia e naviga a vista. Branca deve andare via dall'Inter subito, assieme a Ranieri, che non sa ripetere altro che il solito ritornello triste: è una stagione storta. Branca e Ranieri non sono all'altezza del compito. Chiunque altro al loro posto si sarebbe dimesso.
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mercoledì 14 marzo 2012
Inter zeru tituli: via Ranieri, Branca e senatori
Dal 2005, senza interruzioni, per sette anni consecutivi, l'Inter aveva chiuso la stagione conquistando almeno un trofeo, un titulo per dirla con il grandissimo José Mourinho. L'avventura del riscatto, dopo anni durissimi, era cominciata con la Coppa Italia, culminando con il triplete del 2010, replicato, sia pure in tono assai minore, dal tripletino del 2011. Il 2012, invece, da ieri sera è ufficiale, si chiuderà senza successi per l'Inter. E Ranieri, non scherzo, ha dichiarato di meritare la riconferma, accampando scuse da bar sport per giustificare una caduta verticale di rendimento cominciata a metà gennaio. La rinuncia a Thiago Motta, che qualunque osservatore anche distratto avrebbe giudicato esiziale per le sorti dell'Inter, ha avviato una discesa patetica verso il fondo della classifica in campionato, dissipando quelle ambizioni di scudetto, che si erano appena riaccese. Così, ieri, davanti la difesa, ha giocato l'immobile Stankovic, uno che non corre più, compie entrate scomposte, calcia due metri sopra la porta. Per di più, a gennaio, una squadra degna della storia dell'Inter avrebbe cercato di rinforzarsi, di reperire un attaccante di movimento più efficace del pessimo Forlan. Nulla di tutto questo. Rassegnato immobilismo, conservazione del nulla, basso profilo da basso impero. Di cui il basso Nagatomo preferito a suo tempo al granatiere Santon è l'immagine più nitida. Ranieri deve andarsene, preceduto da Branca e da quei senatori che hanno condizionato, impedendolo, il rinnovamento dell'organico. L'eliminazione patita dal Marsiglia appartiene alla categoria dello scandalo, la pietra d'inciampo dell'incompetenza, della presunzione, dell'incapacità manifesta. Vergogna! Zeru tituli, la felicissima locuzione escogitata da Mourinho, si è grottescamente rivolta contro di noi.
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giovedì 8 marzo 2012
Se l'Inter perde con il Chievo, Ranieri è esonerato
Riuscirà l'Inter a perdere anche con il Chievo? Riuscirà Ranieri a sbagliare di nuovo la formazione come contro il Catania? Dalle dichiarazioni del tecnico romano non emerge la consapevolezza di avere raddrizzato la partita con gli etnei solo per la benevolenza della sorte: vedasi l'errore del portiere sul tiro di Forlan. Perdere, ma anche pareggiare con il Chievo, significherebbe perdere altro terreno in classifica e prepararsi alla sfida con il Marsiglia con il morale sotto i tacchi. Insomma, senza una vittoria a Verona, per mille ragioni, Ranieri andrebbe esonerato. Decisione, del resto, che Moratti avrebbe dovuto assumere da tempo e per tempo.
domenica 4 marzo 2012
L'Inter pareggia con il Catania: Ranieri è esonerato. Una crisi infinita
Ranieri le prova tutte, schiera Palombo in cabina di regia, Forlan dietro Pazzini e Milito, Zanetti e Cambiasso, perché tanto, loro due, si schierano da soli. Immediatamente si capisce che la caratura tecnica del Catania è superiore a quella dell'Inter: Barrientos, Bergessio, Gomez e Lodi danno del tu al pallone, sul quale invece Faraoni e Nagatomo, entrambi improponibili inciampano ogni volta. Il giapponese viene scherzato da Gomez, in occasione del primo gol etneo, come uno scolaretto burlato il primo giorno di scuola: imbarazzante. L'Inter attacca in modo confuso, disarticolato ed arrembante, Forlan calcia da tutte le posizioni, ma senza angolare. Così il Catania controlla il gioco, e, dopo averne sbagliato uno clamoroso, trova il gol del raddoppio con Izco. Il Meazza fischia e fischia, di fronte all'ennesima prova vergognosa di una squadra incapace di giocare alla pari con chiunque. Zanetti passeggia, come il compare Cambiasso. Sono loro due l'immagine emblematica di un fallimento annunciato. Finisce il primo tempo. Nella ripresa, finalmente sostituito Faraoni entra Sneijder, che ha un'idea del calcio. Al '60, udite, udite, esce Cambiasso, ed era ora, per Poli, mentre Obi sostituisce Palombo. Il Catania si disunisce, Forlan azzecca la prima grande giocata stagionale e trova il gol. Più tardi, è Milito con un gran tiro a ristabilire la parità. Pareggio strappato a fatica. Ranieri va esonerato, perché niente di suo c'è in questo striminzito punticino. E' una crisi infinita. Via Ranieri, ci vuole Zenga.
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lunedì 27 febbraio 2012
Santon gioca sempre nel Newcastle, che pareggia con il Wolves. Chi ha preferito Faraoni a Santon?
Santon continua a presidiare la fascia sinistra del Newcastle, fresco di pareggio con il Wolves, per 2-2. Il terzino ex interista seguita a fornire prestazioni convincenti e, stando alle ultime indiscrezioni, a marzo tornerà tra i convocati di Prandelli. Agli Europei, vedrete, ci sarà. Soltanto all'Inter di questi tempi, qualcuno poteva pensare che Faraoni, ieri disastroso contro il Napoli, fosse superiore a Santon, sebbene abbia meno corsa, meno tecnica, e meno personalità. E Branca ancora non si dimette! Restando alla Premier, il Man United resta nella scia del City, con i gol di Scholes, classe '74, e Giggs, classe '73, sicché Recoba, classe '76, all'Inter non era un'idea balzana. Però, all'Inter hanno preferito tenersi "belli capelli" Forlan! Peraltro, ieri, al ritorno dopo la squalifica, ha segnato Balotelli il primo gol nella vittoria del City. Fa niente, tanto all'Inter c'è Forlan!
giovedì 23 febbraio 2012
Ranieri si dovrebbe dimettere
Ranieri si dovrebbe dimettere. Anzi, avrebbe dovuto rendere le dimissioni già ieri sera, dopo la sconfitta rimediata a Marsiglia, all'esito di una partita rinunciataria contro avversari piuttosto scarsi, i più scarsi tra quelli approdati agli ottavi di Champions League. Ha rispolverato Zarate, in evidente ritardo di condizione, anche perché non gioca mai. E Forlan, schierato punta unica in spazi vastissimi, nei quali avrebbe potuto brillare il primo Ronaldo oppure l'Eto'o della scorsa stagione, ma, non Forlan, che è una seconda punta e che non ha lo scatto bruciante necessario a fare la differenza. Per di più, entrato Ayew D., che nessuno riusciva a contrastare, avrebbe dovuto mandare in campo Ranocchia, abile se non altro nel gioco aereo. Insomma, Ranieri ha sbagliato tutto il possibile, sia nella strategia di gara, sia nella tattica a partita in corso. Si dimetta. Vogliamo Zenga al suo posto. L'Inter merita di più.
martedì 21 febbraio 2012
Eto'o, Thiago Motta e la smobilitazione dell'Inter
Thiago Motta ha da poco dichiarato che la fine del magico ciclo del "triplete" si è consumata con la partenza di Eto'o, il fuoriclasse della squadra, il giocatore capace di decidere da solo le partite, l'autore, la scorsa stagione, di 37 reti. Motta non ha torto. E non perché Eto'o non potesse partire. Nel 2009, ad esempio, andò via un totem come Ibrahimovic, ma l'Inter capitalizzò la cessione del suo cartellino, ingaggiando proprio Motta, Milito, Sneijder e lo stesso grandissimo Eto'o. Che, invece, quest'estate, non è stato sostituito con un campione di pari forza. Anzi, l'Inter ha virato su Forlan, lo scorso anno appena otto gol nel campionato con le peggiori difese d'Europa, quello spagnolo. Ecco il punto. Per la verità, già nel 2010 era andato via Balotelli, mai rimpiazzato. A gennaio 2012, Thiago Motta, evidentemente non molto attaccato ai colori nerazzurri, di fronte ad una mancata campagna di rafforzamento, ha preferito i soldi del Psg ed è andato via a propria volta. L'Inter è stata smobilitata, smembrata, invecchiata. In una parola, indebolita. Thiago Motta l'ha detto chiaramente. Ed il brutto è che non si può dargli tolto. Sono i grandi campioni, non il sopravvalutato gruppo, a determinare le grandi vittorie. E quando i grandi campioni se ne vanno, tutto il gruppo ne risente. Per il resto, tutte chiacchiere.
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