Sta mostrando fragilità difensive, di fase difensiva, la Juve. Non da poco. Contro la Samp subisce un gol imbarazzante, salvo poi riacciuffare il risultato, pieno alla fine, con Dybala e Cristiano Ronaldo: che vola a segnare un magnifico gol di testa. Anni fa proposi una classifica dei migliori colpitori di testa della storia, situando Cr7 al quarto posto assoluto. Penso che abbia guadagnato, nella mia personale classifica, almeno una o due posizioni: 128 gol di testa, in carriera, sono un'enormità. Detto questo, vince bene l'Inter contro un Genoa troppo ingenuo. Il Milan è travolto, 5-0!, dall'Atalanta. Mentre la Roma passeggia sul campo della Fiorentina, provocando il, tardivo, esonero di Montella e aumentando i rimpianti dell'Inter per il pareggio subito in extremis contro i viola. La Spal batte il Torino meno criticato della storia, perché molta stampa non vuol dispiacere all'editore Cairo. Bello il gol ferrarese di Petagna, che considero sottovalutato. Forte e completo. Il Napoli coglie una vittoria preziosa sul campo del Sassuolo. La Lazio, che ha vinto la Supercoppa italiana contro la Juve, dovrà recuperare la partita con il Verona. Pausa. Si riprenderà dopo Natale e Capodanno.
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lunedì 23 dicembre 2019
lunedì 9 dicembre 2019
Serie A 2019/20: il punto dopo la 15^ giornata. Juve sconfitta dalla Lazio. Che gran giocatore è Luis Alberto!
Arriva sul campo della Lazio la prima sconfitta della Juve di Sarri. Sconfitta molte altre volte, in questa serie A, evitata con fortuna, nei minuti finali. Per di più, la Lazio, che s'inserisce nella lotta per il titolo, è in salute e ha grandi giocatori: su tutti, Luis Alberto, dalla limpida visione di gioco, cui unisce una tecnica sopraffina: lo spagnolo, stranamente poco considerato dalla nazionale di casa sua, alterna una conduzione rapida e lineare a uno o due tocchi a giocate molto ardite e, soprattutto, sempre funzionali alle caratteristiche dei compagni. L'Inter, fermata sul pareggio dalla Roma al Meazza, allunga di un punto in testa alla classifica. Continua la crisi del Napoli, che strappa un solo punto a Udine, nonostante la clausura del ritiro. Pareggia il Cagliari contro il Sassuolo. Il Milan batte il Bologna in trasferta e rifiata. Successo esterno anche per il Brescia, di nuovo affidato a Corini dopo la disastrosa conduzione di Grosso, sul campo della Spal: segna Balotelli. Un gol facile ma decisivo. Il Torino supera 2-1 la Fiorentina. La panchina di Montella traballa. Da quando è tornato a Firenze, ha raccolto davvero pochissimo.
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lunedì 2 dicembre 2019
Serie A 2019/20: il punto dopo la 14^ giornata. Inter capolista
Sorpasso dell'Inter sulla Juve, in cima alla classifica. I bianconeri vengono fermati in casa dal Sassuolo, complice anche una papera di Buffon. Perché Sarri lo fa ancora giocare? Cristiano Ronaldo fatica, al netto del rigore segnato. Zidane, con lui goleador, vinse tre Champions, lasciandolo riposare in molte partite di campionato. Ad una certa età, il problema di un atleta è il recupero. I tempi si allungano. E Cristiano Ronaldo va per i 35 anni. L'Inter di Conte, si diceva, ora tira il gruppo, dopo una sofferta ma meritata vittoria contro la Spal: squadra compatta, ottima intesa tra Lukaku e Lautaro. Continua a non convincermi Skriniar a sinistra. Meglio a destra, in una linea con De Vrij e Bastoni. Vincono Lazio - ma quanto è forte Luis Alberto?-, che potrebbe anche inserirsi nella lotta per il titolo, e Roma. Affonda in casa il Napoli, superato dal Bologna. La sensazione è che la squadra non segua più Ancelotti. Trema la panchina di Montella a Firenze, dopo la sconfitta interna della Fiorentina contro il Lecce.
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lunedì 27 novembre 2017
Serie A 2017/18: il punto dopo la 14^ giornata. Montella esonerato, Milan a Gattuso
Napoli sempre capolista, ma con qualche affanno. Del resto, comprensibile. Vince di misura a Udine e si prepara ad ospitare la Juve, che prevale, da pronostico, sul Crotone. L'Inter vince a Cagliari, mentre il Milan del sopravvalutato Montella non va oltre il pareggio casalingo contro il Torino: la stagione rossonera è, senza attenuanti, fallimentare. Almeno, in campionato. Il Milan ha appena esonerato Montella, affidando la squadra a Gattuso, la cui carriera da allenatore è stata, finora, piuttosto scarsa. Frenano le romane, il Genoa pareggia contro la Roma, in una partita guastata dallo schiaffo di De Rossi e dalla successiva simulazione del capitano giallorosso. Simulazione decisamente peggiore dello schiaffo, peraltro. Espulsione più che giusta. Vincono Chievo, che domenica farà visita all'Inter, e Verona, corsaro contro un Sassuolo sempre più in crisi. Dopo quattordici giornate di campionato, la sensazione è che lo scudetto se lo giocheranno, nell'ordine, Napoli, Inter e Juve.
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lunedì 6 novembre 2017
Serie A 2017/18: il punto dopo la 12^ giornata
Una punizione a foglia morta di Ciciretti, che ha talento, illude il Benevento. La Juve rimonta, anche grazie ad Higuain, che nei campionati resta un signor goleador. E sorpassa l'Inter, fermata dal Torino sul pari al Meazza: D'Ambrosio, Nagatomo e Miranda fanno malissimo. La Roma batte una Fiorentina sprovveduta e si avvicina alla Lazio, in vista del derby capitolino, in programma alla ripresa dopo la sosta per le nazionali. Entrambe le squadre di Roma hanno una partita in meno, poiché il maltempo ha impedito che si giocasse Lazio-Udinese. Bel campionato della Sampdoria di Giampaolo, che supera il Genoa nel derby della Lanterna: Zapata è un grande giocatore. Assurdo che il Napoli l'abbia lasciato andare. Ora, gli servirebbe eccome. Ieri, complice la stanchezza assommata in Champions, gli azzurri di Sarri non sono andati oltre il pareggio a reti bianche sul campo del Chievo, ma restano in testa alla classifica. Vince, infine, il Milan di Montella contro un Sassuolo in disarmo. Ora, pausa per la nazionale, che, contro la Svezia, si gioca l'accesso ai mondiali di Russia 2018.
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lunedì 23 ottobre 2017
Serie A 2017/18: il punto dopo la 9^ giornata. Napoli in testa
Il Napoli resta in testa, dopo il pareggio a reti bianche contro l'Inter. Squadra ormai matura, che segna, tuttavia, troppo poco e quasi solo con Icardi. Trovasse qualche gol in più potrebbe davvero ambire a vincere il titolo. Sebbene il Napoli resti favorito. La Juve batte l'Udinese in rimonta, grazie ad una rondine autunnale, così può definirsi la tripletta di Khedira. Che, però, è giocatore di vaglia internazionale. E quando gioca, si nota. La Juve ha perduto quell'invulnerabilità difensiva, altri due gol subiti ieri, che ne ha fatto, oltre al resto, la fortuna negli ultimi anni. Vince la Roma a Torino, con gol di Kolarov e vince la Lazio di Simone Inzaghi, grazie ad una doppietta di Immobile: con la Lazio, Immobile, in campionato, ha giocato finora 45 partite segnando 36 gol, alla media straordinaria, da anni '30 o da primi anni '50, di 0,80 gol a partita. Vince anche la Fiorentina del solito Thereau. Sempre in crisi il Milan, che pareggia in casa, con Bonucci espulso e Montella in bilico. Si ricomincia subito, causa turno infrasettimanale. Domani sera, l'Inter ospiterà la Sampdoria di Giampaolo, una delle realtà migliori del campionato. Nella quale brilla Zapata. Se il Napoli l'avesse ripreso, avrebbe vinto con certezza lo scudetto e fatto strada in Champions. Potrà riuscirci, comunque. Ma, sarà più difficile.
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lunedì 2 ottobre 2017
Serie A 2017/18: il punto dopo la 7^ giornata. Napoli solo al comando
Si ferma la Juve a Bergamo. Ed è una notizia. L'Atalanta rimonta, complice anche una papera del sopravvalutato Buffon, e spiana la strada al primo allungo del Napoli di Sarri, che travolge il Cagliari e gioca sempre meglio, in attesa degli imminenti scontri diretti, con Roma ed Inter, destinati a precisare le ambizioni scudetto degli azzurri. Vittoria larga della Lazio contro il Sassuolo, molto indebolito. Simone Inzaghi ha il pregio di cavare fuori il meglio dai suoi giocatori. Ieri doppietta di Luis Alberto, che ha tecnica e gioca a testa alta. Ottimo giocatore. La Roma batte comodamente il Milan a San Siro. Montella traballa sulla panchina rossonera. Si gioca tutto nel derby prossimo venturo. Pareggio interno contro il Verona per il Torino di Mihajlovic e la tegola di un infortunio per Belotti. L'Inter batte a fatica il Benevento. Icardi giù di corda, Borja Valero al passo, D'Ambrosio e Nagatomo spaesati. Spalletti ha da lavorare. Ora, la pausa per le qualificazioni a Russia 2018.
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lunedì 25 settembre 2017
Serie A 2017/18: il punto dopo la 6^ giornata
Un piccolo Milan riceve una puntuale lezione di gioco dalla Sampdoria di Giampaolo. Squadra troppo rinnovata, quella rossonera, e priva di una guida sicura. Montella è sopravvalutato. A Genova, proprio sponda Sampdoria, si salvò solo con i punti raccolti da Zenga prima di un assurdo esonero. La Juve travolge il Torino. Baselli sbaglia, ma sbaglia di più Mihajlovic, convinto che la garra sia tutto nel calcio. E così non è. Si riveda il derby vinto dal Toro del compianto Bersellini. La Roma travolge l'Udinese, che si è indebolita molto, privandosi di Thereau. La Lazio vince, come vince il Napoli sul campo di una Spal, che gioca un bel calcio e, secondo me, riuscirà a salvarsi. L'infortunio occorso a Milik, però, complica i piani di Sarri. E' stato un errore rinunciare a Zapata, più che a Pavoletti. L'Inter stenta parecchio, ma fa bottino pieno. Ha scoperto un fuoriclasse, sì, mi sbilancio, ormai da un paio di mesi: Karamoh.
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domenica 5 febbraio 2017
Perde ancora il Milan del sopravvalutato Montella
Sconfitta interna contro la Sampdoria, che non ha giocatori più forti del Milan. Montella sopravvalutato. Lo scorso anno, la Sampdoria da lui allenata si salvò grazie ai punti di Zenga nelle prime dodici giornate.
lunedì 8 febbraio 2016
#Zenga "doppia" #Montella: in dodici partite, Zenga 16 punti, Montella 8. Il grande errore di Ferrero
Quando Zenga fu esonerato, per ragioni tecnicamente insondabili, la più parte della critica si schierò in favore dell'ingaggio di Montella, ritenuto tecnico più preparato, in nome di una petizione di principio, che ha incontrato, nei fatti e nei freddi numeri, una secca smentita. Nelle dodici partite con Zenga in panchina, la Sampdoria aveva raccolto 16 punti e navigava tranquilla a centro classifica. Nelle successive dodici partite, con Montella al timone, la Samp è riuscita a raccogliere appena la metà dei punti, alla media scoraggiante, e da retrocessione, di 0,66 punti a partita. Se i doriani hanno cinque punti di vantaggio sulla terzultima, il merito è di Zenga.
domenica 31 gennaio 2016
Montella (#Montella) ha fallito: 7 punti in 10 partite. Spettro della B per la Samp, che andava molto meglio con Zenga
Montella, con il suo gioco proverbiale, ha messo assieme sette punti, e sette sconfitte, in dieci partite. E la retrocessione è oggi, per la Sampdoria, un rischio concreto. Con Zenga, 16 punti in dodici partite, i doriani erano decimi. Errore grottesco quello di esonerare Zenga.
domenica 24 gennaio 2016
Montella media punti da retrocessione: assai meglio Zenga
Sette punti in nove partite: media, da retrocessione, di 0,77 punti a partita. Montella ha fallito alla Sampdoria. Zenga, ingiustamente esonerato, viaggiava alla media di 1,33 punti a partita e la Samp era nella parte destra della classifica. Che errore da parte di Ferrero.
giovedì 17 dicembre 2015
Montella quarta sconfitta in cinque partite: vince il Milan e vola ai quarti di Coppa Italia
Che errore avere esonerato Zenga! Montella infila la quarta sconfitta in cinque partite, l'altra è finita in pareggio. A Marassi, ottavi di Coppa Italia, il Milan vince 2-0, con gol di Niang e Bacca. Ferrero si sarà pentito di aver sostituito Zenga con Montella alla guida della Sampdoria?
domenica 6 dicembre 2015
Montella zero punti dopo tre partite, torna Zenga? Ferrero nervosissimo in tribuna
Infausto l'esonero di Zenga, che stava guidando la Sampdoria ad un onorevole campionato di mezza classifica. Il subentrato Montella ha perso, e male, tre partite su tre. Quella odierno contro il Sassuolo è stata vera e propria disfatta. Ed ora la Sampdoria naviga nelle acque limacciose della zona retrocessione. Ferrero ha preso una cantonata. Nervosissimo ha fatto avanti e indietro dalla tribuna: farà mea culpa pubblicamente? Stasera Montella o si dimette o viene esonerato. Che torni Zenga? Cassano ha corso più oggi che negli ultimi cinque anni. Montella è stato scelta anche per accontentare lui, che con Zenga giocava poco.
sabato 28 novembre 2015
Montella zero punti in due partite: che errore l'esonero di Zenga
Milan batte Sampdoria 4 - 1. Montella resta a zero punti dopo due partite. Nessuna scossa, anzi. La Sampdoria ha sbagliato ad esonerare Zenga. I fatti si incaricheranno di dimostrarlo.
domenica 22 novembre 2015
Montella sconfitto all'esordio: prevedibile e previsto
Svolta tecnica, grande allenatore, Cassano contento, Ferrero pure. Avrà vinto allora la Sampdoria? No, no, sconfitta contro l'Udinese. Però vuoi mettere Montella con Zenga! Sì meglio Zenga e senza dubbio.
domenica 19 maggio 2013
Cinque minuti dalla fine: Fiorentina al terzo posto, arriva la Champions. Il capolavoro di Montella. Delusione Milan, sconfitto a Siena. Poi, Balotelli e Mexes cambiano la storia. E' il Milan ad andare in Champions
Chi l'avrebbe detto? Il Milan manca la Champions, perdendo a Siena. Allegri va via. Tocca alla Fiorentina, che travolge il Pescara agguantare allo sprint il terzo posto, che qualifica ai preliminari di Champions League. Si consuma il capolavoro tattico di Montella, premiato dal miglior centrocampo del campionato: tecnica superiore, gioco di prima intenzione, poca corsa, poca forza, molta testa. Aquilani, Pizarro, Borja Valero e via di questo passo. Altro che doppio mediano. Giusto così. Tutto questo sino a cinque minuti dallo scadere dei tempi regolamentari. Poi, rigore trasformato da Balotelli, 12 gol in 12 partite per lui, e gol di Mexes. Il Milan rovescia il risultato. Sfuma il sogno Champions per la Fiorentina. La spunta il Milan.
giovedì 10 maggio 2012
Nesta saluta la serie A: è stato uno dei migliori difensori di sempre
Nesta, ai tempi della Lazio, era un fenomeno autentico. Un fuoriclasse della difesa, capace di reggere il confronto con Beckenbauer e Moore. Testa alta, rapidità, forza fisica, tempi esatti d'intervento, tecnica, avvicinava la perfezione. Vicino a lui, persino un Mihailovic appesantito con tanto di pappagorgia, sembrava un asso. Perché Nesta faceva reparto da solo, entrava in scivolata, rigorosamente sul pallone, che intercettava, si rialzava e partiva palla al piede, una finta, avversario disorientato e lancio. Gli infortuni ne hanno limitato il rendimento in nazionale, altissimo solo ad Euro 2000. Dopo la Lazio, di cui è stato capitano e bandiera, il Milan, raccogliendo successi sempre, da biancoceleste e da rossonero. A 36 anni, lascia il Milan e la serie A e merita i complimenti per la saggezza di farsi da parte prima che sia tardi, lasciando intatto il ricordo del grandissimo campione che è stato. In tanti anni, l'ho visto davvero in difficoltà soltanto con il primo Ronaldo nonché, in un famoso derby perso dalla Lazio, con Montella.
lunedì 2 aprile 2012
Chi vincerà tra Milan e Juve? Continua il testa a testa per lo scudetto
Il Milan con la testa a Barcellona pareggia contro l'ottimo Catania di Montella: gol non gol di Robinho, il Milan recrimina, ma nel girone d'andata parecchie decisioni hanno favorito i rossoneri, sicché mi pare che ci sia un certo bilanciamento tra vanatggi e svantaggi. La Juve batte il Napoli per 3-0 ed accorcia le distanze dalla vetta: due soli punti. Il Milan è più forte nei singoli, ma i bianconeri mi sembrano sorretti da una volontà incrollabile, che potrebbe alla fine risultare decisiva. Il terzo posto scotta, tanto che perdono anche Udinese e Lazio. Si avvicina la Roma, che travolge il Novara e persino l'Inter dopo la vittoriosa girandola di gol con il Genoa. La Fiorentina rischia seriamante di retrocedere dopo la sconfitta interna di ieri. Delio Rossi sta facendo peggio di Mihailovic.
lunedì 26 marzo 2012
Milan sempre in testa, la Lazio blinda il terzo posto
Il Milan batte, a fatica, una Roma sconclusionata: Luis Enrique si ostina a trascurare la fase difensiva, come dimostra il secondo gol di Ibrahimovic. Pesante l'errore di Totti dal limite, che cerca un pallonetto invece della conclusione di forza. Non è tutta colpa del capitano giallorosso, però, costretto da Luis Enrique a giocare troppo lontano dalla porta. La Juve, vittoriosa contro l'Inter di Ranieri, da esonerare subito, resta a quattro punti dai rossoneri. Il successo di misura sul Cagliari permette alla Lazio di consolidare il terzo posto. Anche perché l'Udinese pareggia, come il Napoli, che spreca un doppio vantaggio contro il Catania, che, fatte le debite proporzioni, ha la stessa idea di calcio del Barca: giocatori tecnici, possesso palla e ricerca improvvisa della profondità. Bravo Montella, bravissima la società. Vince l'Atalanta contro il Bologna: segna finalmente Gabbiadini, centravanti dell'under 21. Come Destro, in gol per il Siena: Destro, sostengo da tempo, è un attaccante destinato a fare epoca.
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