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venerdì 6 gennaio 2023

Un saluto a Gianluca Vialli

Si congeda a 58 anni, Gianluca Vialli, vinto da una lunga malattia. Classe 1964, formò con Roberto Mancini una mitica coppia da gol che portò la Sampdoria di Mantovani e Boskov fino alla finale di Coppa dei Campioni del 1992, poi persa con il Barcellona. Prima c'erano state le Coppe Italia, la Coppa delle Coppe del 1990, lo storico scudetto del 1991. Passò quindi alla Juve e, nel 1996, al Chelsea, dove fu anche allenatore. Il primo Vialli, stella dell'Under 21 di Vicini, che poi seguì nella nazionale maggiore, già frequentata con Bearzot, fu un grande giocatore. Tra il 1985 e il 1988, si sprecarono i paragoni con Riva. Vialli era un 11 dalla corsa facile, la progressione potente, il tiri forte e rare doti acrobatiche. Alla vigilia degli Europei del 1988 - andate a rileggere i giornali dell'epoca - la sua reputazione internazionale era forse pari a quella di Van Basten. Che poi avrebbe spiccato il volo proprio in quella competizione in Germania. Fallì ad Italia '90: un rigore sbagliato, nessun gol e la maglia di centravanti titolare ceduta a Schillaci. Si era, infatti, Vialli trasformato in un 9, capace di vincere il titolo di capocannoniere nell'anno dello scudetto blucerchiato. Divenne simbolo della Juve di Lippi, anche nelle polemiche a distanza con Zeman. Sebbene non abbia mantenuto tutte le promesse d'inizio carriera, ha avuto un posto eminente nella storia del nostro calcio. Se n'è andato troppo presto.

giovedì 31 ottobre 2013

La Roma batte il Chievo con gol di Borriello: dieci vittorie consecutive nelle prime dieci giornate. E' record

Borriello, al gol n. 71 in serie A, regala alla Roma un sofferto successo contro il Chievo. Per i giallorossi si tratta della decima vittoria nelle prime dieci giornate di campionato. Record! Tornano a cinque punti le più immediate inseguitrici, Napoli e Juventus. Desta davvero impressione il rendimento difensivo della Roma: un solo gol subito in dieci giornate. In pochi mesi, da Zeman a Garcia, passando per Andreazzoli, la difesa della Roma è diventata invulnerabile. Il gol di Borriello, invece, che avrei voluto all'Inter, dimostra la qualità del reparto offensivo della Roma, che attende il rientro non solo del capitano Totti e di Gervinho, ma anche di un grande talento ancora da valorizzare come Destro. Roma favorita per lo scudetto.

sabato 2 febbraio 2013

Zeman esonerato dalla Roma. Fatale la sconfitta con il Cagliari. Giallorossi affidati ad Andreazzoli

E' finita nel peggiore dei modi la seconda avventura di Zeman alla guida della Roma: esonero dopo 23 giornate di campionato. Fatale è stata la sconfitta, l'ennesima, che i giallorossi hanno conosciuto ieri sera con il Cagliari. Una difesa mediocre, una fase difensiva all'insegna dell'approssimazione. Il tecnico boemo è stato sopraffatto dai suoi soliti, storici, errori. Oltre che da una qualità media della rosa non particolarmente elevata. Errori sul mercato: Destro, fortissimo ed ora infortunato, serviva davvero essendoci già un centravanti di ruolo come Osvaldo? Il gioco sulle fasce è mancato, soprattutto la spinta dei terzini. Del resto, Piris è Piris, non è Cafu, non è Maicon, non è Lahm. De Rossi è stato emarginato e ridotto al rango riserva per fare posto a Tachsidis, che è modesto piuttosto che no. Goicoechea, ieri autore di una papera colossale, è stato voluto propriamente da Zeman ed è costato parecchie sconfitte. Insomma, tante cose sono andate male. E Zeman non ha saputo e, forse, neppure voluto correggere il tiro, confermando quei limiti che ne avevano impedito la consacrazione durante gli anni '90. Finisce così una stagione. Nessuno spettacolo, nessuna gloria. Triste, solitario y final. La squadra, per adesso, viene affidata ad Andreazzoli. Si parla di Giampaolo come traghettatore e di Blanc, sopravvalutato, per la prossima stagione.

Totti 223 gol in serie A, 293 in carriera

Nella disfatta casalinga con il Cagliari, che forse avvicina l'esonero di Zeman, Totti ha segnato, palla toccatagli su punizione e tiro rasoterra sul palo del portiere, il gol n. 223 in serie A. Nordahl dista due sole lunghezze ormai. In carriera, i gol del capitano giallorosso sono 293, preceduto nella speciale classifica dei cannonieri italiani di ogni tempo da Piola, 364 gol, Meazza, 338, Del Piero, 321 (Australia esclusa), Roberto Baggio, 318, Inzaghi, 315 ed Altobelli, 298.

venerdì 16 novembre 2012

Serie A: 13^ giornata. Juventus - Lazio, Napoli - Milan ed il derby della Lanterna

Sia il Milan che la Juve rischiano una precoce eliminazione dalla Champions. Sicché domani, c'è da scommetterci, scenderanno in campo condizionate dalla preoccupazione europea. Il Milan andrà a Napoli e, con ogni probabilità, perderà. Perché gli uomini di Mazzarri sono in forma, perché il miedo escenico del San Paolo gremito è sempre notevole, perché i rossoneri sono complessivamente deboli ed Allegri sta aggrappato alla panchina da troppo tempo, a dispetto delle rassicurazioni della dirigenza. La Juve ospiterà la Lazio, che è forte con Klose, assai meno senza: il tedesco, oltre a trovare la porta con assiduità, ha il dono di far giocare bene i compagni, costituendo un punto di riferimeno su tutto il fronte di attacco. Se ci sarà, il colpaccio dei biancocelesti merita una buona quotazione. Drammatico derby della Lanterna: sia la Sampdoria che il Genoa stanno vivendo momenti difficili. Delicato il compito dell'arbitro. L'Inter aspetta il Cagliari, deve riscattare la caduta di Bergamo e può riavvicinarsi alla Juve. Parecchio dipenderà dall'estro di Cassano, ultimamente appannato. Lunedì, poi, Roma - Torino. Credo che Zeman non possa più sbagliare.

lunedì 12 novembre 2012

Quagliarella brilla nella Juve, De Rossi inguaia la Roma. Infinita la crisi del Milan, Cavani trascina il Napoli

Assorbita la sconfitta casalinga con l'Inter, la Juve, grazie ad un grande Quagliarella, maramaldeggia a Pescara. Confermando l'inadeguatezza tecnica di un campionato a 20 squadre, troppe. Tornare, non dico a 16, ma, almeno a 18 squadre, sarebbe necessario per restituire competitività ed attendibilità alla massima serie italiana. La Lazio vince, con pieno merito, il derby di Roma. Segna Klose, formidabile, come al solito. Hernanes è il miglior centrocampista del campionato. Quale fu, per qualche tempo, De Rossi. Oggi divenuto un peso per la Roma. La sua espulsione ha deciso la partita di ieri e, probabilmente, scritto la parola fine sulla sua carriera in giallorosso. Troppo lento e compassato per brillare nel centrocampo di Zeman. Resta un mistero Piris: sempre fuori posizione, sempre approssimativo negli interventi difensivi. Ha sulla coscienza molti gol subiti dalla Roma in questa stagione. Infinita la crisi del Milan, superato da un bella Fiorentina al Meazza. Borja Valero è un grande regista. Allegri sarà esonerato. Si tratta soltanto di capire quando. Rimonta vincente, infine, per il Napoli contro il Genoa. Cavani, in questo momento, è il più forte attaccante del mondo. Tecnico, sì, ma anche agonisticamente feroce. Un asso. Juve, Inter e Napoli si giocheranno lo scudetto fino alla fine.

domenica 11 novembre 2012

Lazio- Roma: chi vincerà il derby?

Il derby è il derby, ma, a Roma è più sentito che altrove. Nel mondo, il paragone regge soltanto con il duello Boca Juniors - River Plate a Buenos Aires. Quello di oggi pomeriggio, sarà un derby molto delicato. Perché la Lazio è reduce dalla disfatta di Catania, parzialmente riscattata dalla vittoria in Europa League, laddove la Roma, dacché è tornato Zeman, vive su una giostra di spiazzanti alti e bassi. Per entrambe le formazioni della Capitale, perdere significherebbe precipitare in un pantano di polemiche senza fine. Sicché, il motto sarà "safety first", anzitutto non prenderle. Il centrocampo della Lazio è più forte, con Hernanes, Ledesma ed il nuovo Candreva, pronto anche per la nazionale. La Roma ha più soluzioni offensive ed un Totti in grande spolvero. Prevarrà chi avrà saputo gestire meglio la tensione.

domenica 4 novembre 2012

Il Milan di El Shaarawi capocannoniere risorge con il Chievo, travolta la Lazio a Catania, appena un punto per il Napoli

Juve prima, Inter ad un punto, Napoli terzo a cinque punti. Sì, perché gli uomini di Mazzarri non capitalizzano la grande mole di gioco prodotta contro il Torino e si fanno raggiungere sul pareggio dai granata. Capitola la Lazio sul difficilissimo campo del Catania, ma, il 4-0 finale sa troppo di disfatta. Klose fa sentire tremendamente la sua assenza. Bella vittoria della Fiorentina di Montella, con Jovetic leader, Toni cannoniere ritrovato, e Borja Valero regista, il giocatore più tecnico del campionato dopo Totti e Cassano. Risorge, infine, il Milan contro il Chievo: El Shaarawi, in gol, si conferma capocannoniere. La notizia, però, è la definitiva maturazione di Montolivo che comanda il gioco con la sicurezza di un veterano, qual è del resto, e segna di nuovo. Fra poco più di un'ora, la Roma sfiderà il Palermo. Zeman sa di non poter più sbagliare.

giovedì 1 novembre 2012

Cassano trascina l'Inter alla vittoria sulla Samp, Roma in crisi nera, la Juve la spunta alla fine con Pogba

Antivigilia di derby d'Italia. L'Inter farà visita sabato sera alla Juventus: distacco immutato dopo il turno infrasettimanale. Quattro punti. La squadra di Stramaccioni vince in rimonta contro la Sampdoria: difesa a quattro questa volta, ma, Alvaro Pereira si rivela a sinistra uno dei tanti errori di Branca. Guarin, a segno,  sta tornando a buoni livelli. Decisivo, come al solito, Cassano nei panni classici di uomo assist: il genio barese gioca con una semplicità straordinaria e conferma, ancora, una volta, che la tecnica fa premio sulla corsa nel calcio. Splendido l'assist che regala a Palacio. La Juve vince all'ultimo con un gol di Pogba, destinato ad una bella carriera. Cede di schianto la Roma contro il Parma sopra un campo onestamente impraticabile: peggiore difesa del campionato per i giallorossi di Zeman. Il tecnico boemo resta fedele al suo credo, ma, in difesa, non ha giocatori all'altezza del compito. O sceglie un atteggiamento più prudente oppure, come si dice, non mangia il panettone. Il Napoli è sfortunato a Bergamo: Insigne è forte, ma la ferocia agonistica di Cavani manca eccome. Senza convinzione, il talento da solo non basta e non può bastare. O Insigne lo capisce oppure è destinato a rimanere un campione incompiuto. Sabato, Juventus - Inter. Bianconeri favoriti? Secondo me, hanno paura di perdere l'imbattibilità. Stramaccioni, però, non potrà regalare un tempo ai bianconeri come ha fatto con i blucerchiati.

lunedì 29 ottobre 2012

L'Inter espugna Bologna, la Juve vince tra le polemiche, respira il Milan

Lo schieramento a tre ha conferito alla retroguardia nerazzurra una solidità notevole: i sette successi consecutivi nascono da questa scelta. Ranocchia, a segno su assist di Cambiasso, sta giocando a livelli mai toccati lo scorso anno, Samuel è il muro che conosciamo, laddove Juan Jesus possiede una straordinaria forza fisica che compensa piedi poco raffinati per essere un brasiliano. Rifiata il Milan grazie ad El Shaarawi. Ma, la notizia di giornata è la fortunosa vittoria della Juve a Catania: i bianconeri sono stati favoriti da un clamoroso errore arbitrale. Siamo alle solite? Il tempo dirà. Tiene il passo il Napoli, rallenta la Lazio superata da una bella Fiorentina: bellissimo il gol di Toni. La Roma di Zeman perde in casa ancora una volta. Altro che scudetto!

domenica 30 settembre 2012

Inter terza dopo la vittoria sulla Fiorentina. Crolla la Roma di Zeman. Tripletta di Miccoli nella prima vittoria del Palermo

Juve prima a pari merito con il Napoli, dopo sei giornate di campionato. I bianconeri passeggiano su una Roma improponibile, che Zeman schiera senza incontristi: il risultato è un passivo di tre reti dopo venti minuti. Imbarazzante. Stekelenburg prende un gol su punizione, sul proprio palo, che nemmeno nelle serie inferiori. O il tecnico boemo cambia spartito o rischia di dover lasciare prima del tempo. Tiene il passo il Napoli con un rigore di Cavani. Vince la Lazio e vince l'Inter, dopo una bella gara contro la Fiorentina. Gigantesca prova di Cassano, al quarto gol con la maglia nerazzura, rete n. 91 in serie A. Prima aveva segnato Milito su rigore, salvo poi sbagliare almeno due comode occasioni. La difesa dell'Inter, però, è in costante difficoltà e Cambiasso ha il fiatone dopo un quarto d'ora. Fermato il Milan sul pari dal Parma: El Shaarawi è un fuoriclasse, farà la storia. Da segnalare la doppietta di Rolando Bianchi nel rotondo successo del Torino sull'Atalanta, la doppietta di Gilardino, rinato a Bologna, e la tripletta di Miccoli nel primo successo del Palermo: il suo terzo gol, volé da quaranta e passa metri a scavalcare il portiere è un'autentica perla.

domenica 16 settembre 2012

La Juve viene aiutata a vincere, Milan in crisi, Roma sprecona. Riscatto per Toni e Gilardino, Insigne è un fuoriclasse

Come abbia potuto perdere la Roma una partita a lungo dominata appartiene a quei misteri zemaniani destinati a rimanere imperscrutabili. Totti ha giocato un primo tempo gigantesco e sfiorato il gol due volte nella ripresa: non è bastato. Perché il tecnico boemo cura poco la fase difensiva e perché i difensori della Roma sono scarsi. Importante la doppietta di un ritrovato Gilardino, bomber di razza come Toni, anche lui a segno con la Fiorentina dopo tanti anni. Bella vittoria della Lazio: Klose ed Hernanes sono tra i migliori giocatori del campionato. Se Petkovic saprà gestire i cambi, la Lazio potrebbe dire la sua anche per lo scudetto. Che molti vorrebbero già assegnato alla Juventus, prima sotto contro il Genoa e poi capace di una rimonta culminata però in un generosissimo rigore trasformato da Vucinic. Allegri verrà esonerato: la sconfitta del Milan contro l'Atalanta è il segno di una crisi profonda. Infine, il Napoli, che vince ancora: la squadra ormai è matura ed Insigne, al primo gol in serie A, è un predestinato.

lunedì 3 settembre 2012

Totti è il più grande giocatore italiano degli ultimi quindici anni

Da Zeman a Zeman, dal 1997 al 2012, Totti è il più grande giocatore italiano degli ultimi quindici anni. Il più completo, il più versatile, il più decisivo. Ha brillato da attaccante esterno, da seconda punta, da trequartista, da centravanti, da regista a tutto campo. Tocco, lancio, tiro, dribbling, visione del gioco, destro e sinistro. Fondamentali eccellenti che a chiunque altro sarebbero valsi uno o più palloni d'oro. Ha vinto in carriera assai meno di quanto avrebbe meritato.

domenica 2 settembre 2012

Disfatta dell'Inter: la Roma di Zeman vince 3-1 al Meazza. Prova superlativa di Totti

Stramaccioni deve farne di strada. Al cospetto del maestro Zeman, si trova ad ascoltare la lezione con tanto di abecedario tra le mani. Schiera Pereira interno sinistro, sebbene sia un terzino. L'impegno c'è, ma soltanto quello. Il solo Cassano, fuoriclasse autentico, gioca con personalità. Sneijder procede al piccolo trotto e sbaglia tutto per tutta la partita. La difesa nerazzurra è patetica. Ho visto tra i dilettanti parecchi giocatori più forti di Silvestre. Si salva Guarin, grande agonista, che cerca spesso la conclusione dalla media distanza senza la necessaria fortuna. Ma, a centrocampo la Roma è superiore. Totti se ne frega di stare a sinistra, tiene il centro del gioco e detta i tempi. La sua classe limpidissima spariglia le carte. Il resto è "zanettismo", vale a dire volontà applicata, il massimo che oggi l'Inter possa offrire. Totti propizia il gol di testa di Florenzi ed il meraviglioso gol di Osvaldo, che vanifica il fortunoso ma meritato pareggio di Cassano. Poi, perché quando una cosa deve andare male ci va, segna pure Marquinho da posizione defilatissima. La Roma di Zeman va sul 3-1 e finisce la partita. Stramaccioni, confuso più che mai, fa entrare anche Coutinho ma la serie A non è un ritrovo scout. Per l'Inter, secondo previsioni, si mette male. Arriverà Stramaccioni alla fine di settembre?

mercoledì 30 maggio 2012

Totti capocannoniere con Zeman nella stagione 2012/13

Allora, Zeman allenerà la Roma. Con il boemo, dopo l'infelice conduzione di Luis Enrique, che l'aveva, a dispetto dell'età, riportato sulla trequarti, scommetto che Totti tornerà ad agire da centravanti. E segnerà una valanga di gol, perché ha mezzi tecnici eccellenti e perché le squadre di Zeman mettono la punta centrale in condizione di calciare a rete molte volte ogni partita. Totti correrà di meno, non ne avrà bisogno, e segnerà di più. Nessuno ha le sue qualità balistiche. Sia di destro che di sinistro. Insomma, con Zeman alla guida della Roma, Totti sarà di nuovo capocannoniere. E, se nel 2006/07, mise a segno 26 gol in campionato, la prossima stagione potrà farne 30. Stiamo a vedere.

domenica 20 maggio 2012

Il Torino torna in serie A dopo un lungo purgatorio. Sale anche il Pescara di Zeman

E' finito il purgatorio del Torino, squadra di blasone antico, che torna al proprio posto: in serie A. Vittoria per 2-0 sul Modena, per salutare i cadetti. Era ora. Dopo una lunghissima sequela di illusioni e delusioni, la squadra gloriosa che fu di Valentino Mazzola e di Loik, di Meroni e Claudio Sala, di Pulici e Zaccarelli e Dossena e Ferrante, rivede il proscenio che merita. Bentornato Torino. E bentornato anche al Pescara di Zeman, promosso dopo il successo esterno contro la Sampdoria. Il tecnico boemo ha valorizzato alcuni giovani di talento, come Insigne, Immobile e Verratti, dei quali sentiremo parlare a lungo.

giovedì 2 febbraio 2012

Calcio: quanto conta un allenatore?

Conta molto un allenatore di una squadra di calcio. Nel bene e nel male. Perché, di là dalla tattica da sempre sopravvalutata, decide chi gioca e chi no, ma, sopratutto come un giocatore deve giocare, in quale ruolo, quanto tempo, con quale libertà. E, da quando ci sono le sostituzioni, disattendere un ordine della panchina può costare caro, già a partita in corso. Sandro Mazzola ama raccontare che una volta, ancora giovane, Herrera gli chiese di giocare centravanti, nel ruolo che l'avrebbe consacrato asso della Grande Inter e simbolo del calcio italiano, ma, Mazzola era stato nelle giovanili centrocampista e tale si sentiva. Così giocò, e bene, a centrocampo. Primissimi anni '60, le sostituzioni non erano ancora possibili, Mazzola giocò tutta la partita. Herrera si congratulò per la prova, ricordandogli, però, che da quel momento in poi avrebbe dovuto agire da punta. Oggi, non sarebbe possibile. Ci sono allenatori che sostituiscono anche un subentrato: Capello l'ha fatto più di una volta. Il potere di un tecnico, oggi, è notevolissimo. Certo, c'è tecnico e tecnico. Trapattoni trasformò Matteoli da trequartista incostante a grande regista difensivo nell'Inter dei record, come Berti da ala destra, doppione di Bianchi, in formidabile interno assaltatore. Zeman fece di Totti un grandissimo atleta, spianandogli una carriera leggendaria. Mazzone tolse Pirlo, lento sul passo, da dietro le punte, e ne fece un sontuoso architetto del gioco. Tutto questo nel bene. Altre volte, l'allenatore sbaglia e chiede, pensate a Roberto Baggio con Ulivieri, di coprire come un mediano, salvo ravvedersi alla fine, oppure, pensate sempre a Roberto Baggio con Lippi, tiene l'asso in panchina per fare spazio a Nello Russo. Insomma, l'allenatore conta eccome. A condizione che metta ogni giocatore nella condizione di rendere al meglio. Ci riuscirà Ranieri con Sneijder?

mercoledì 1 febbraio 2012

Il Pescara di Zeman espugna Crotone: è primo in B

Dopo il Foggia, il Pescara. Zeman ha impiegato quasi 20 anni, per restituire al calcio italiano una squadra brillante e spregiudicata, capace di coniugare i risultati con lo spettacolo. Ieri, con il successo esterno sul Crotone, il Pescara ha guadagnato il primo posto solitario in serie B. La cavalcata per la promozione si annuncia ancora molto lunga, ma gli uomini di Zeman hanno concrete possibilità di raggiungere il traguardo della massima serie, senza passare dagli spareggi. Quel che sorprende è la capacità, inedita, di Zeman di ottenere risultati anche nelle giornate di minor condizione dei suoi calciatori. Il Crotone, ad esempio, ha avuto più occasioni da rete del Pescara, che però, senza sbilanciarsi troppo, ha prima difeso la sconfitta, salvo poi pareggiare e vincere. Se avesse mostrato altrettanto pragmatismo in passato, il tecnico boemo avrebbe vinto molto di più. Probabilmente, uno scudetto con la Lazio. Ultima notazione: interessante Immobile, un centravanti possente e tenacissimo, che Zeman sta sgrezzando con sapienza. Ne sentiremo parlare ancora.

lunedì 23 gennaio 2012

Totti re di Roma: 211 gol in serie A con la stessa maglia

Totti ha superato Nordahl. Per i gol segnati in serie A con la stessa maglia, quella della Roma manco a dirlo: 211 gol contro i 210 che il poderoso centravanti svedese seppe realizzare con la divisa del Milan. E pensare che Totti, per tanti anni, non ha giocato da prima punta, trequartista con Mazzone, attaccante esterno, partendo da sinistra, con Zeman, trequartista o seconda punta con Capello. La svolta realizzativa ci fu nella stagione 2005/06 con Spalletti, che decise di spostarlo in avanti per una serie di infortuni nel reparto avanzato. Da quel momento, le medie realizzative di Totti s'impennarono vertiginosamente. Prima di Spalletti, fino al 2005, 311 partite in serie A e 110 gol, media di 0,35 reti a partita. Dopo Spalletti, dal 2005 ad oggi, 175 partite in serie A e 101 gol, media di 0,57 gol a partita. Un progresso evidentissimo. Dove può arrivare Totti, ora? Acciufferà Altafini e l'immenso Meazza a 216 gol in A, di nuovo Noradhl, a 225 gol complessivi. Poi, resterà Piola a 274 reti nella massima serie. Totti non lo dice, ma, il suo vero traguardo è il primato di Piola, che dista 63 reti per l'aggancio, una di più per il sorpasso. Può farcela prima di smettere? Scommetto di sì.

venerdì 20 gennaio 2012

Come si batte il Barcellona?

Esercizio di fantasia calcistica: come si batte il Barcellona? Si può battere questo Barcellona? Si può, perché qualche volta perde, soprattutto in campionato, magari da avversari assai meno blasonati. Ma, sono rarissimi incidenti di percorso. Di solito, un paio a stagione. Nelle partite decisive, invece, i blaugrana vincono sempre. Persero con l'Inter di Mourinho nell'andata delle semifinali di Champions del 2010 e con il Real Madrid, sempre di Mourinho, nella finale di Coppa del Re del 2011. Per il resto, da quando c'è Guardiola al timone della nave Barca, soltanto vittorie nelle sfide decisive. Vorrà pur dire qualcosa. Che il Barca è la squadra più forte di sempre non lo so, certamente che il Barca è la squadra più forte di quest'epoca. Sicché, per tornare alla domanda iniziale, come si batte questo Barca? 1. Metodo Mourinho: pressing altissimo, ricordate Eto'o e Pandev?, squadra cortissima, ripartenze improvvise, concentrazione assoluta. Due volte ha funzionato, ma ultimamente ha fatto cilecca, perché qualche distrazione nella partita capita, perché il metodo in commento richiede la migliore condizione atletica di tutti i giocatori, e non sempre c'è. 2. Metodo Zeman: squadra sempre corta, ma, anche fuorigioco ricercato con spavalderia e sistematicità, tattica rischiosissima, perché c'è il pericolo d'imbarcare un mare di reti. 3. Metodo  alla viva il parroco: lasciare l'inziativa al Barca, che tanto se la prenderebbe comunque, aspettare ai limiti della propria area, intasando gli spazi centrali, quelli cari a Xavi, Fabregas ed Iniesta, un centravanti possente in avanti, da cercare con lanci lunghi alla prima palla recuperata, pronto ad aspettare che i compagni salgano e, poi, tiro dalla distanza. Contro il Barca bisognerebbe calciare da 25, 30 metri. E calciare bene. Funzionerebbe? Non lo so, ma, tentar non nuoce ed è sempre meglio di aspettare che questa fantastica generazione del Barca invecchi.