Elenco blog personale

Visualizzazione post con etichetta Guarin. Mostra tutti i post
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domenica 4 ottobre 2015

Sampdoria - Inter: 1-1. A Muriel risponde Perisic

Primo tempo equilibrato, ma è la Sampdoria ad andare più vicina alla rete con Correa, provvisto di grandi mezzi tecnici e di altrettanta velocità. Guarin e Kondogbia, bravo nello stretto in fase di possesso, fanno poco filtro, cosicché il contropiede blucerchiato è sempre insidioso. Muriel segna e potrebbe raddoppiare a più riprese: troppo veloce il colombiano. Icardi assente dal gioco fin quando su palla buttata in mezzo da Santon prima tira poi serve Perisic sul secondo palo e gol del pareggio. Il risultato non cambia. Bravo Zenga, la sua squadra gioca bene. L'Inter ritrova, per ora, la testa della classifica.

domenica 13 settembre 2015

L'Inter batte il Milan 1-0: gran gol di Guarin. Guida la classifica a punteggio pieno

Partita equilibrata ma la vittoria dell'Inter, propiziata da una prodezza di Guarin è meritata. Soltanto Balotelli, subentrato a Bacca, ha dato la sensazione di poter riaprire la partita per il Milan: grande giocatore, grandissimo tiro. Per il resto, male Perisic, con l'attenuante dell'esordio e maluccio Icardi, zavorrato dalla fascia di capitano. Notevole Murillo affiancato da un vispo Medel e subito pronto Felipe Melo, sebbene sempre troppo irruento. L'Inter c'è, anche sulle fasce, dove ha brillato Santon. Kondogbia, infine, resta tatticamente grezzo, ma i mezzi tecnici ed atletici sono di primissimo ordine, come ha dimostrato nel finale arroventato. Inter in testa alla classifica a punteggio pieno e la Juve gela a -8.

domenica 14 giugno 2015

Kovacic al Liverpool? L'Inter è allo sbando. Da anni il solito errore: Roberto Carlos, Pirlo, Seedorf, ora Kovacic

Su chi dovrebbe fondarsi la nuova Inter? Su Ranocchia? Su Guarin? Su D'Ambrosio? O magari su Mancini? Il miglior talento della squadra, Kovacic, mezzala dai mezzi straordinari, starebbe per accasarsi al Liverpool. Spero che la notizia sia infondata. L'Inter è sempre più allo sbando: #Mancinivattene!

domenica 1 marzo 2015

Inter battuta dalla Fiorentina: Mancini vattene

Primo tempo di studio e di attesa. Troppo affollata la metà campo perché possa esserci spettacolo. L'Inter paga i piedi poco educati di Campagnaro e di Medel. Podolski giù di tono e Kovacic costretto ad una brutta figura dall'insipienza di Mancini: il croato è una mezzala e non un trequartista. Passa la Fiorentina con Salah: i centrali dell'Inter, si sa, sono scarsi. Errori a ripetizione. Dilettanteschi, come dilettantesca è la conduzione di Mancini, che sostituisce Santon, il migliore con Guarin, e poi parlotta fitto con il suo dimenticabile secondo. Anche per ragioni scaramantiche, torno a scrivere: Mancini vattene: la sua media punti è di 1,35 a partita! E se ne andasse pure Palacio. Ecco le pagelle dell'Inter.
Handanovic: 5. Modesto
Campagnaro: 3. Piedi storti
Vidic: 4. Dorme sul gol viola, falloso. Bollito
Juan Jesus: 4,5. Aitante ma spesso fuori posizione svagato.
Santon: 6. Stanco ma pericoloso negli sganciamenti offensivi. Un gigante se confrontato con i compagni
Guarin: 6,5. Il migliore oggi, scheggia il palo con un tiro dei suoi e lotta fino alla fine. Quasi leader
Brozovic: 5. Involuto
Medel: 4,5. Piedi storti
Icardi: 4. Spettatore non pagante
Podolski: 4,5. Esce rosso per lo sforzo, ma sbaglia tutto
Kovacic: 5. Mancini lo schiera fuori ruolo, ma dovrebbe fare di più
Shaqiri: 6. Entra troppo tardi
Palacio: 4. Sbaglia, per egoismo, un gol assurdo. Parecchio bollito
Mancini: 4. Non sa leggere le partite. Né prima né, soprattutto, durante. Raccomandato. #Mancinivattene

domenica 15 febbraio 2015

L'Inter travolge l'Atalanta: Guarin mattatore

I soliti rischi, Ranocchia non sa comandare la difesa, tanto che l'Atalanta pareggia presto il subitaneo gol di Shaqiri su rigore. Ci vuole una prodezza di Guarin per tornare in vantaggio. Nella ripresa, però, l'Inter cambia passo e dilaga. L'Atalanta resta in dieci, Guarin sorprende il portiere avversario fuori dai pali e Palacio fissa il risultato sul 4-1. Capitolo Mancini: sbagliato tener fuori Kovacic, ma Guarin è stato valorizzato da lui. Infine, altra grande prova di Santon.

domenica 8 febbraio 2015

Inter - Palermo 3-0: doppietta di Icardi che non esulta

Vittoria netta per l'Inter anche se il Palermo ad inizio ripresa manca il clamoroso gol del pareggio con Dybala che spreca a porta vuota. E così al vantaggio di Guarin seguono i due gol di Icardi. Che polemicamente non esulta dopo il bisticcio con i tifosi della scorsa settimana: scommettiamo che chiederà di andar via? Mancini rifiata. Santon, e si sapeva, e Brozovic, sorprendente, hanno aumentato il tasso tecnico e lo spessore tattico della squadra. Prima grande partita di Shaqiri. Resta un errore la panchina per Kovacic.

lunedì 24 novembre 2014

Mancini non cambia l'Inter: pareggio nel derby, a Menez risponde Obi

Nessuna miracolosa trasformazione. L'Inter resta fedele al triste copione della stagione in corso, da Mazzarri a Mancini. Nonostante la qualità di alcuni interpreti, restano ruoli scoperti. E poco cambia che la difesa sia a 5, come con Mazzarri, oppure a 4, come con Mancini. Dodò, in ogni caso, non è Facchetti e non è Brehme. Nagatomo non è Maicon. Cross degni di questo nome non se ne vedono. Ranocchia e Juan Jesus hanno frequenti cadute di concentrazione, come quella che permetterebbe ad El Shaarawi di chiudere la partita ad un quarto d'ora dal termine dell'incontro. Ci pensa la traversa a salvare Mancini. Nel mezzo, molto possesso palla dell'Inter, ma anche poca incisività. Con Guarin che al solito gioca per conto proprio, mentre Kovacic ha poco spazio per le sue accelerazioni, visto che il Milan gioca una partita sommamente difensiva, tutta in attesa di qualche contropiede. Al gol di Menez, risponde nella ripresa Obi, con un tiro lento ma angolato e preciso. L'Inter non si schioda da metà classifica. L'effetto Mancini è impalpabile.

domenica 19 ottobre 2014

Inter - Napoli: 2-2. Mazzarri si salva, forse. Solito errore di Vidic

Basterà il pareggio agguantato in extremis a salvare la panchina di Mazzarri? La partita si accende nel finale del secondo tempo, segna Callejon, pareggia Guarin, ancora Callejon, pareggia al 91' Hernanes. Buona volontà l'Inter ne ha mostrata, ma restano limiti di gioco evidenti e vistose lacune difensive. Nove punti sono pochi, davvero pochi. Insomma, per rispondere alla domanda iniziale, credo che sì la panchina di Mazzarri è salva. Forse. Almeno per qualche tempo. La rosa del Milan, tuttavia, non è migliore di quella dell'Inter. Anzi. Eppure i rossoneri hanno cinque punti in più. Vorrà dire qualcosa? Da segnalare, per la cronaca, il solito errore di Vidic, che propizia il primo gol di Callejon. 

mercoledì 24 settembre 2014

L'Inter batte l'Atalanta 2-0: prodezza di Osvaldo in sforbiciata, grande punizione di Hernanes

Ci vuole una grande conclusione di Osvaldo, sforbiciata funambolica in area su assist di Guarin, per sbloccare la partita. E dire che Osvaldo entra al posto dell'infortunato Icardi. In mezzo al campo, è Kovacic, imprendibile quando accelera, a fare la differenza, mentre Guarin, che parte titolare al posto di Hernanes, fa al solito parecchia confusione. Palacio, in avanti, è tatticamente utile, ma ancora arrugginito dal lungo infortunio. Sbaglia infatti un rigore calciando piuttosto male. Poi, a fine primo tempo, si diceva, prodezza isolata di Osvaldo. Nella ripresa, il ritmo cala. Entra Hernanes per Guarin e sembra cambiare poco perché questo Hernanes è lontano parente di quello ammirato nella Lazio, poi Mazzarri si cautela con M'Vila al posto di un affannato Palacio. L'Inter gioca per difendere lo striminzito vantaggio e fa bene. A tre minuti dal novantesimo, però, soprassalto di orgoglio di Hernanes, che trova la rete del 2-0 con una fantastica punizione spedita all'incrocio dei pali. L'Inter sale ad otto punti in classifica, sempre quattro in meno della coppia di testa, formata da Juve e Roma.

lunedì 22 settembre 2014

L'Inter pareggia a Palermo: passo indietro nel gioco per la squadra di Mazzarri

Nagatomo e Guarin sono quelli di sempre, svagati, tatticamente immaturi, generalmente fuori posto. Nel secondo tempo della partita di ieri, hanno messo parecchie volte il Palermo nella condizione di vincere la partita. La difesa a quattro, cui Mazzarri ha fatto ricorso sul risultato di 1-1, al momento non è praticabile. Per il resto, si registra la crescita costante di Kovacic, vero leader tecnico dell'Inter ed autore del gol del pareggio, dopo quello rosanero propiziato da uno svarione di Vidic. Hernanes, invece, subentrato, non riesce ad incidere. Sono già quattro i punti di distacco dalla vetta, troppi dopo appena tre giornate. Icardi ed Osvaldo non formano una grande coppia. Urge il recupero di Palacio. E pensare che Destro gioca nella Roma!

giovedì 22 maggio 2014

Destro torna all'Inter

Non so quanto fondata possa essere la notizia che vorrebbe Mattia Destro in procinto di tornare all'Inter. Del resto, il suo cartellino, che l'Inter ha ceduto con una fretta assurda, oggi costa parecchio, quasi 20 milioni di euro. Troppi per le casse esangui di questa Inter ridimensionata. Infatti, si vocifera di Guarin offerto alla Roma a parziale conguaglio. Insomma, sarà difficile che Destro torni. A certi errori del passato non è facile rimediare. Ad ogni modo, l'operazione, ove mai andasse in porto, non sarebbe sbagliata. Anzi, dipendesse da me, riporterei all'Inter anche Bardi, Caldirola e Santon. E perfino Balotelli. A proposito: se l'Inter cerca Destro, vuol dire che in società non si crede già più in Icardi. Quando si dice la programmazione!

lunedì 31 marzo 2014

Guarin inguaia l'Inter. Pareggio beffa a Livorno, dopo il doppio vantaggio di Hernanes e Palacio

Fase difensiva imbarazzante, come dimostra il gol di Paulinho su angolo di Benassi: movimento verso la palla del brasiliano e difesa intontita che guarda impotente. E dire che il vantaggio era doppio, firmato da Hernanes, ed era ora!, e da Palacio. Poi, Mazzarri decide di ammutinarsi e manda in campo il giocatore più svagato di ogni tempo Guarin, proprio per Hernanes, ed il vecchissimo Saverio Zanetti, per Jonathan. Frittata servita. Perché Zanetti sta fuori posizione, come sempre, e Guarin, che meriterebbe un licenziamento in tronco per scarso rendimento, passeggia con la palla verso la propria porta, non può alleggerire su Zanetti perché il prode Saverio va per farfalle e così passa indietro una palla racchia come nemmeno certe politiche radicali, sulla quale si avventa Emeghara: 2-2. Imbarazzante. Guarin deve andarsene, senza discussioni. Ha fatto peggio di Morfeo ai tempi di Cuper.

lunedì 24 febbraio 2014

La piccola Inter di Mazzarri pareggia contro il Cagliari

Un altro pareggio, che serve appena a muovere la classifica. Un rigore contro, per ingenuità di Juan Jesus, ed uno a favore che non vuol saperne di arrivare. E la situazione comincia a farsi imbarazzante. Possibile che dall'inizio dell'anno l'Inter non abbia ricevuto un rigore che sia uno, nemmeno quello di ieri su Icardi? E' possibile, perché è successo e la dice lunga sul peso politico dell'Inter attuale. Che, poi, anche in campo tanto forte non è. Mazzarri sbaglia anche in proprio, schiera un Milito fermo sulle gambe, rinunziando alla forza esplosiva di Icardi, forse abulico, ma sempre decisivo in area di rigore. Anche D'Ambrosio al posto di un esausto Jonathan avrebbe aiutato. Ha pesato l'assenza di Hernanes ma più di tutto ha pesato il "sacchismo". Vale a dire, ordine tattico, corsa e forza fisica come pietre angolari del calcio. Che si gioca con i piedi, però. E ce ne sono di colti e di analfabeti. Contro squadre ermeticamente chiuse come il Cagliari, un cross misurato diventa decisivo, invece dei soliti traversoni lenti, mosci e stanchi, sempre preda dei difensori. La differenza sta nei dettagli. Un passaggio o è davvero calibrato oppure arma il contropiede avversario. Quanto avrebbe fatto comodo il genio di Cassano, che è sovrappeso, corre poco, ma sa giocare! Calciare una punizione come fa Guarin è inutile: la sua palla va a due km/h e, soprattutto, viene spedita nel mezzo a casaccio. Sia detto per chiarezza, fermo restando che la squadra è quella che è e la classifica ne rispecchia, grosso modo, il valore.

domenica 9 febbraio 2014

L'Inter batte il Sassuolo 1-0, gol di Samuel. E' la prima vittoria del 2014

Segna Samuel, classe 1978, e tanto basta ad ottenere all'Inter la prima vittoria del 2014. A farne le spese un volenteroso Sassuolo. La supponenza di Mazzarri esclude Kovacic dai titolari, come se fosse stato responsabile della disfatta contro la Juve. Torna Guarin, che dura appena un tempo, esordisce Hernanes, che è un grande giocatore e lo dimostrerà. Il suo debutto è comunque confortante. Per il resto, Milito ha perduto lo scatto, Palacio continua a non segnare. Jonathan è tornato al passato. Kuzmanovic non è da Inter. Mi ha di nuovo impressionato Ruben Botta, davvero in possesso di una tecnica di primissimo ordine. Poi, tira dal limite due metri sopra la traversa e mi ricordo che Recoba gioca in Uruguay ora. Comunque, questo Ruben Botta è forte.

domenica 26 gennaio 2014

Crisi Inter: Thohir e Moratti assistono all'ennesima figuraccia dell'Inter, inchiodata al pareggio dal Catania

Nemmeno con il Catania più dimesso degli ultimi anni l'Inter riesce a trovare la vittoria. Terribile questo 2014 per i colori nerazzurri. La modestia del gioco, appena innervato dalle giocate di un Alvarez brillante, spiega la crisi nera nella quale l'Inter s'è infilata e dalla quale faticherà ad uscire. Milito, dopo l'infortunio, è ormai un ex giocatore, Palacio è tornato scarico dalle vacanze in Argentina, sicché segnare è un'impresa, che al solito fallisce. A centrocampo si stenta moltissimo con Cambiasso che va a passeggio e Kuzmanovic, che, dopo tutto, faceva panchina a Stoccarda e non capisco perché dovrebbe fare il titolare all'Inter. Uno scialbo 0-0, alla fine, reso più doloroso dalla vittoria in rimonta del Milan a Cagliari, con gol di Balotelli, emulo destro di Corso su punizione, e Pazzini. Due attaccanti che erano dell'Inter. I tifosi sono stanchi. O Thohir mette, con raziocinio, mano al portafoglio oppure è meglio che se ne vada subito. Soprattutto dopo una settimana che passerà alla storia per l'insipienza di una dirigenza che voleva regalare Guarin alla Juve in cambio di un Vucinic in disarmo.

martedì 21 gennaio 2014

Scambio Guarin - Vucinic: si ferma la trattativa. No di Thohir, ma Guarin vuole la Juve

La Curva Nord ferma la trattativa tra Juve ed Inter. Thohir capisce che tira aria tesa ed oppone il suo no. Ma, non è detto che duri, perché Guarin, ansioso della maggior mercede che i bianconeri gli offrirebbero, s'è intestardito. Insomma, dell'Inter non gliene importa alcunché, nessun attaccamento alla maglia. Per conto mio, sarebbe da mettere fuori rosa fino alla fine della stagione. Se poi risultasse confermato che non si allena, un licenziamento ci starebbe tutto. Quel che è certo è che all'Inter regna il caos. E che Branca, per adesso, resta al suo posto.

lunedì 20 gennaio 2014

Il solito colpo di genio di Branca!? Guarin alla Juve, Vucinic all'Inter

Serviva un attaccante, possibilmente giovane e prolifico. Branca, il cui genio sorpassa la mia capacità di comprensione, ha preso, dalla Juve, Vucinic, che gioca spesso lontano dalla porta, segna, ma non troppo e va verso i 31 anni, inchiodato da tempo alla panchina. Per sovrapprezzo, Guarin, che spesso ho criticato per una certa anarchia tattica, va a rinforzare il centrocampo della Juve, dove l'ordine è sovrano, sicché finirà che con la casacca bianconera Guarin potrà diventare un valore aggiunto. Un errore grossolano, dimentico della storia, poiché dalla Juve, non è arrivato all'Inter un campione che sia uno, ma soltanto giocatori a fine carriera, come Anastasi, Tardelli, Schillaci. Una beffa, l'ennesima, per i tifosi nerazzurri. Branca andrebbe licenziato e Thohir dovrebbe tornarsene, anzi restarsene in Indonesia. La crisi dell'Inter è senza fine.

domenica 22 dicembre 2013

Derby all'Inter: decide il tacco di Palacio. Milan a 5 punti dalla zona retrocessione

Partita intensa, giocata tra due squadre che hanno vissuto tempi migliori nella loro lunga  e gloriosa storia. Direzione arbitrale molle nel primo tempo: Muntari avrebbe meritato subito l'espulsione guadagnata soltanto nel recupero. Molta confusione in mezzo al campo, con l'Inter che si sforza di fare la partita ed il Milan che vive degli uno contro uno di Balotelli. Nella ripresa è l'ingresso di Kovacic a cambiare il corso dell'incontro: la supremazia territoriale dei nerazzurri è assoluta. Le occasioni fioccano, spesso sprecate da cattive giocate di Nagatomo, encomiabile sul piano della corsa, ma senza forza al momento di concludere o di servire l'assist. Il gol arriva su passaggio di Guarin e splendido tacco di Palacio: una prodezza autentica, che fissa l'1-0 per l'Inter. Prima vittoria per Thohir. Ed arriva nel derby. L'Inter si rilancia in classifica, il Milan è appena 5 punti sopra la zona retrocessione. Rischia e non poco.

domenica 1 dicembre 2013

L'Inter stecca alla prima di Thohir, pareggio sofferto contro la Samp di Mihailovic

Non bastava Cambiasso, così Mazzarri schiera pure Saverio Zanetti, che riesce nell'incredibile impresa di far rimpiangere Nagatomo. Non sa uscire di scena l'argentino. E che non ci riesca a 40 anni suonati è difficile da capire e da spiegare. La squadra vive delle sporadiche invenzioni di Alvarez. Da una di queste nasce il vantaggio di Guarin, per il resto sempre anarchico in mezzo al campo. Nella ripresa, l'Inter cede troppo campo alla Sampdoria, già combattiva come il suo nuovo allenatore Mihailovic, fino al gol mancino di Renan, che calcia da una ventina di metri, con tutta la calma del caso, atteso che Cambiasso e Mudingayi ci mettono una vita a chiudere su di lui: tiro angolato che rimbalza prima d'infilare Handanovic. Troppo solo Palacio in avanti, non va meglio con l'ingresso di Belfodil. Ha convinto poco anche il subentrato Kovacic, che mi pare in fase involutiva e credo che dipenda dalla poca fiducia che sente intorno a sé. Dispiace perché è un talento vero il centrocampista croato. Per Tohir, alla prima da presidente al Meazza, un debutto in chiaroscuro.

martedì 29 ottobre 2013

L'Inter pareggia a Bergamo con l'Atalanta. Ad Alvarez risponde Denis

Alvarez è diventato, con Palacio, il leader di questa Inter di basso profilo che manca, a Bergamo, l'occasione di riavvicinarsi alla vetta della classifica. L'argentino segna il gol del vantaggio, pareggiato una decina di minuti dopo dal connazionale Denis. L'Inter subisce troppi gol, perché il centrocampo guidato dall'imbolsito Cambiasso non assicura adeguata protezione e perché non ha campioni dietro. Samuel, al rientro, non è più quello di una volta. In mezzo al campo, Kovacic accentra il gioco, salta spesso l'uomo, qualche volta esagera nel dribbling e perde palla, ma pochi compagni si muovono senza palla e così il compito del regista si fa arduo. Nella ripresa, una grandissima giocata di Icardi subentrato ad un irritante Guarin finisce sul palo. Mentre Alvarez sfiora l'incrocio con un gran tiro dalla distanza. L'Atalanta, sul proprio campo, è un avversario ostico per tutti, ma l'Inter spreca comunque un'occasione preziosa. Mazzarri deve inventarsi qualcosa, specialmente a centrocampo. Avrei schierato Taider al posto dell'indisciplinato Guarin, mentre Icardi merita una maglia da titolare.