Allora, Zeman allenerà la Roma. Con il boemo, dopo l'infelice conduzione di Luis Enrique, che l'aveva, a dispetto dell'età, riportato sulla trequarti, scommetto che Totti tornerà ad agire da centravanti. E segnerà una valanga di gol, perché ha mezzi tecnici eccellenti e perché le squadre di Zeman mettono la punta centrale in condizione di calciare a rete molte volte ogni partita. Totti correrà di meno, non ne avrà bisogno, e segnerà di più. Nessuno ha le sue qualità balistiche. Sia di destro che di sinistro. Insomma, con Zeman alla guida della Roma, Totti sarà di nuovo capocannoniere. E, se nel 2006/07, mise a segno 26 gol in campionato, la prossima stagione potrà farne 30. Stiamo a vedere.
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mercoledì 30 maggio 2012
domenica 8 aprile 2012
Gli strafalcioni di Stramaccioni
Luna di miele brevissima, dopo avere rischiato molto con il Genoa, l'Inter di Stramaccioni pareggia a stento contro il Cagliari, andando due volte sotto. Molti gli strafalcioni di Stramaccioni: da Forlan, impresentabile, titolare nonostante fatichi a reggersi in piedi, a Zanetti, pure titolare, che lascia Pinilla saltare indisturbato come se la faccenda non lo riguardasse. Nessuno promosso dalla Primavera, nessuna convincente idea di gioco. Mi aspettavo di più. Il Milan viene superato dalla Fiorentina in casa: segna persino Amauri. Sembra davvero l'anno della Juventus, corsara a Palermo. Il Siena passa a Bergamo: Destro è fortissimo, il suo gol pregevole. La Lazio, che ricorda con commozione Giorgio Chinaglia, portentoso centravanti del primo scudetto biancoceleste, batte agevolmente un Napoli in disarmo: davvero bella la rovesciata di Mauri. La Roma di Luis Enrique, da esonerare, altro che progetto!, prende quattro gol dal Lecce. Sicché, per il terzo, posto, la sola vera rivale della Lazio è l'Udinese, nella quale torna al gol Di Natale.
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martedì 3 aprile 2012
La crisi di Totti
Per la prima volta dal 2003, Francesco Totti rischia di chiudere la stagione senza raggiungere la doppia cifra in serie A, dove ha messo a segno 211 gol, quinto di ogni tempo dopo Piola (274), Nordahl (225), Meazza (216) ed Altafini (216). Il miglior realizzatore dei primi dieci anni del nuovo secolo, conosce la peggiore crisi realizzativa di una strepitosa carriera. Perché? Molte colpe sono da assegnare a Luis Enrique, che gli ha sottratto il ruolo di centravanti di manovra, nel quale le proverbiali doti balistiche del capitano della Roma si erano esaltate. Per altro verso, la squadra non asseconda il gioco di Totti, spesso costretto a ricevere il pallone spalle alla porta. Infine, anche per via di qualche infortunio, Totti non è riuscito in questa stagione a trovare una condizione atletica accettabile. Tuttavia, scommetto che da qui alla fine Totti ritroverà la via della rete con continuità.
lunedì 26 marzo 2012
Milan sempre in testa, la Lazio blinda il terzo posto
Il Milan batte, a fatica, una Roma sconclusionata: Luis Enrique si ostina a trascurare la fase difensiva, come dimostra il secondo gol di Ibrahimovic. Pesante l'errore di Totti dal limite, che cerca un pallonetto invece della conclusione di forza. Non è tutta colpa del capitano giallorosso, però, costretto da Luis Enrique a giocare troppo lontano dalla porta. La Juve, vittoriosa contro l'Inter di Ranieri, da esonerare subito, resta a quattro punti dai rossoneri. Il successo di misura sul Cagliari permette alla Lazio di consolidare il terzo posto. Anche perché l'Udinese pareggia, come il Napoli, che spreca un doppio vantaggio contro il Catania, che, fatte le debite proporzioni, ha la stessa idea di calcio del Barca: giocatori tecnici, possesso palla e ricerca improvvisa della profondità. Bravo Montella, bravissima la società. Vince l'Atalanta contro il Bologna: segna finalmente Gabbiadini, centravanti dell'under 21. Come Destro, in gol per il Siena: Destro, sostengo da tempo, è un attaccante destinato a fare epoca.
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venerdì 23 marzo 2012
Roma - Milan: Totti torna al gol?
Domani, Roma - Milan. I rossoneri saranno con la testa al Barcellona. La Roma ha l'occasione di rilanciarsi in classifica. Dovrebbe tornare in campo Totti, che mai come in questa stagione ha faticato a trovare la via della rete. Per via degli infortuni, ma, soprattutto per via della decisione di Luis Enrique di restituirlo al ruolo di trequartista, che costringe Totti più lontano dall'area di rigore, di cui era diventato un infallibile frequentatore negli ultimi anni. Domani, però, scommetto che Totti tornerà al gol. In primavera, e ci siamo, il capitano giallorosso ha sempre fatto vedere il meglio del suo repertorio. E quattro gol in campionato, per Totti, sono troppo pochi.
lunedì 27 febbraio 2012
Juve: colpo gobbo a Milano. Pareggio tra le polemiche. Ranieri va esonerato
Milan ancora in testa, per un punto, ma la Juve deve recuperare una partita. Sabato sera, un errore inaccettabile priva i rossoneri del gol del 2-0, che avrebbe decretato la sconfitta della Juve, capace di recuperare nel finale con Matri. Muntari aveva segnato, ma Buffon smanaccia la palla, oltre la linea per tutti, ad eccezione della terna arbitrale. Come nel '98, ad Empoli, fece Peruzzi. Allora, era l'Inter a contendere lo scudetto ai bianconeri. E sappiamo tutti come andò a finire, con Iuliano che abbattè Ronaldo in area, ma, il rigore, pochi secondi dopo fu assegnato alla Juve. Siamo alle solite. La Roma si scioglie a Bergamo, priva di De Rossi, spedito in tribuna da Luis Enrique: non mi è parsa una grande idea. Splendida, comunque, la tripletta di Denis. Il Genoa trema in casa, salvato dalla doppietta di Palacio. La Lazio, per mezzo del solito Klose, torna alla vittoria. Vincono anche il Lecce di Cosmi ed il Catania di Montella, una delle squadre più in forma del momento, che, domenica renderà visita, manco a dirlo, all'Inter. Che è, purtroppo, la squadra messa peggio ora come ora. Ranieri, per domenica, si sarà schiodato da quella panchina. Sia esonerato subito.
martedì 14 febbraio 2012
Il Napoli vince, la Roma perde
La corsa al terzo posto, difficile per la verità, riprende per il Napoli, vittorioso in casa contro il Chievo, all'esito di una partita non bella. La Roma, invece, conferma tutti i suoi limiti di tenuta, uscendo sconfitta dalla trasferta di Siena. Destro viene atterrato in area da Kjaer, Calaiò trasforma il rigore: decima rete per lui in campionato, per la prima volta in carriera. Troppo debole la Roma sulle fasce: Rosi e José Angel non arrivano sul fondo una volta che sia una. Così il gioco deve svilupparsi per vie centrali, quelle di solito più intasate. Credo che Luis Enrique abbia molto lavoro da fare. Il Napoli, invece, si avvicina a passi lenti alla Champions: può battere il Chelsea. E non solo: gli azzurri, con un poco di fortuna, potrebbero anche arrivare in semifinale.
giovedì 2 febbraio 2012
La Lazio batte il Milan 2-0, torna decisivo il "profeta" Hernanes, il Napoli non vince più
Vittoria sonante quella ottenuta dalla Lazio di Reja ai danni del Milan. La partita si decide nella ripresa, quando nevicano, di questo periodo ci sta bene, occasioni da una parte e dall'altra. Ma, se i rossoneri sono imprecisi alla mira ed evanescenti nel trequartista, un inconcludente Robinho, i biancocelesti mostrano invece compattezza e determinazione. Hernanes, restituito al ruolo di seconda punta, torna a colpire con un'improvvisa battuta a rete, anticipando l'intervento di Nesta: non il primo venuto. Il brasiliano, avvicinato alla porta, offre il meglio del proprio repertorio. Poi, raddoppia Rocchi, prossimo ai 100 gol in serie A. Lo scorso anno l'attaccante veneziano sembrava finito, ora è tornato decisivo. Sicché l'assenza di Klose si è notata pochissimo. Brutta battuta d'arresto per il Milan, di cui potrebbe approfittare la Juventus. Vince l'Udinese, nella quale segna ancora Di Natale, ma, non va dimenticato il lavoro prezioso di Floro Flores costretto ad emigrare sulle fasce. Il Napoli, invece, non vince più: pareggio interno con il Cesena e polemiche sulla direzione arbitrale. Disfatta della Roma a Cagliari. E non è una novità negli ultimi anni. Per quanto mi ci impegni, non riesco a considerare Luis Enrique un grande allenatore. Ieri, i giallorossi hanno lasciato non spazi ma praterie agli avversari. Non si può, non in serie A.
giovedì 22 dicembre 2011
Milan e Juve in testa
Pareggio a reti bianche tra Udinese e Juventus, la classifica si accorcia. Guidano Juve e Milan. Perde terreno la Lazio, che viene fermata all'Olimpico dal Chievo. Quando Hernanes è giù di tono, i biancocelesti faticano ad imporre il proprio gioco, mentre continua l'astinenza dal gol di Cissé: questione psicologica e tattica più che tecnica. Roboante vittoria del Napoli sul Genoa per 6-1: gli uomini di Malesani hanno lasciato praterie ai partenopei che avrebbero potuto segnare anche di più. La nuova Roma di Luis Enrique, più orientata al gioco verticale, comandato come solo Totti sa fare, vince in trasferta a Bologna ed avanza in classifica. Buon pareggio per il Catania del bravo Montella e vittoria netta dell'Atalanta, scossa dalle vicende degli ultimi giorni. Il Palermo continua a non vincere in trasferta e viene costretto al pareggio, in rimonta, dal Novara, nel quale brilla sempre Rigoni. Ora, vacanze, in attesa del 2012.
martedì 13 dicembre 2011
Roma e Juve pareggiano: Totti sbaglia un rigore
La Juventus pareggia a Roma ed appaia l'Udinese in testa alla classifica. Giallorossi in vantaggio con De Rossi, servito da un delizioso traversone del rientrante Totti. Dopo pochi minuti dall'inizio. Poi, la Juve comincia a macinare gioco, si vede che i bianconeri hanno più corsa e più grinta, e trovano il pareggio nella ripresa con un'incursione aerea di Chiellini. Due minuti dopo, la Roma potrebbe tornare in vantaggio, ma, Totti dal dischetto calcia come non si dovrebbe, angola poco alla destra di Buffon, con il pallone che viaggia a mezza altezza: per Buffon, comunque bravo, non è difficile parare. Da qui in avanti, Luis Enrique dovrà mettere mano alla difesa, anche ieri sera apparsa troppo vulnerabile.
lunedì 5 dicembre 2011
Lotta a tre tra Juventus, Udinese e Milan, disfatta della Roma a Firenze
La lotta in testa al campionato pare restringersi a tre sole squadre, tutte vittoriose nella quattordicesima giornata di A: Juventus, Udinese e Milan. I bianconeri hanno superato a fatica il Cesena, la squadra ha il temperamento di Conte e trova ancora la rete con Marchisio, che non è al livello di Xavi o di Iniesta, come qualcuno ha incautamente azzardato, ma è certamente un centrocampista di valore. Dell'Udinese vittoriosa sull'Inter s'è detto, ma voglio ancora sottolinerare la grandissima organizzazione difensiva che Guidolin riesce ad insegnare alle proprie squadre. Il Milan ha l'organico più forte ed Ibrahimovic che fa sempre la differenza. Il gol della sicurezza di Nocerino dimostra quanto felice sia stata la scelta d'ingaggiare il mediano, che l'Inter miope s'è lasciata sfuggire. Ancora sugli scudi Di Vaio, che conduce al successo il Bologna e prodezza di Ibarbo con il Cagliari: se sarà all'altezza del gol di ieri, avremo presto un fuoriclasse in più. Netta vittoria anche per il Napoli contro il Lecce: Cavani, ormai, è tornato a segnare con continuità, ma chi impressiona è Lavezzi, che, da solo, vale un terzo abbondante del gioco del Napoli. L'argentino è immarcabile. Credo, infine, che Luis Enrique durerà poco a Roma: la sua conduzione della squadra mi pare presuntuosa e confusa. Borriello in tribuna e Totti in panchina, vera lesa maestà calcistica, sono scelte incomprensibili. Soprattutto dopo il 3-0 rimediato contro la Fiorentina. Secondo me, Giannini, dimissionario a Grosseto, farebbe al caso della Roma. Come Zenga avrebbe fatto e farebbe al caso dell'Inter.
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