Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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mercoledì 17 maggio 2023
Manchester City - Real Madrid 4-0
sabato 28 maggio 2022
Liverpool-Real Madrid 0-1: Vinicius
Liverpool più intraprendente nel primo tempo. È Courtois a salvare il Real Madrid su Salah e soprattutto su Mané. La ripresa comincia allo stesso modo. Fino a che Valverde va in progressione sulla destra e serve Vinicius che, dimenticato da Alexander-Arnold, segna a porta vuota. Poco dopo ancora intervento decisivo di Courtois sul mancino a giro di Salah. Più tardi, il portiere belga devia un destro ravvicinato di Salah. Vince il Real Madrid, che conquista la sua quattordicesima Champions League (Coppa dei Campioni). È la quarta da allenatore per Ancelotti: un primato.
mercoledì 4 maggio 2022
Real Madrid - Manchester City 3-1. Real in finale
Ritorno della semifinale di Champions League tra Real Madrid e Manchester City. Il gioco, che stimo sempre sopravvalutato, di Guardiola contro il miedo escenico del Santiago Bernabeu e il pragmatismo, spesso coadiuvato dalla buona sorte, di Ancelotti. E poi tanti grandi giocatori, da Benzema a De Bruyne, in tutte e due le squadre. Si parte dal 4-3 dell'andata in favore degli inglesi.
La partita si sblocca solo al 73', quando Mahrez sorprende Courtois sul suo palo. Ancelotti cambia e proprio dal subentrato Rodrygo salta fuori una clamorosa doppietta in extremis che manda le due squadre ai supplementari, incendiando di passione il Bernabeu. Poco prima il City era andato vicino al gol due volte con Grealish. Dopo pochi minuti del primo tempo supplementare, Benzema si procura e trasforma il rigore del 3-1. Che più tardi esce per Ceballos. Giganteggia Camavinga. Foden impegna Courtois di testa, Fernandinho non riesce a ribadire in rete. Secondo tempo supplementare. Il risultato non cambia. Guardiola ancora in finale. Real Madrid in finale per la diciassettesima volta. Sfiderà il Liverpool.
martedì 26 aprile 2022
Manchester City - Real Madrid 4-3. Benzema!
Prima semifinale d'andata della Champions League 21/22: il Real Madrid di Ancelotti rende visita al Manchester City di Guardiola. Sfida che si annuncia brillante e che resta aperta a ogni pronostico. Ma, se dovessi scommettere due lire, al netto di come andrà stasera, penso che il turno lo passerà il Real. Vediamo.
La cronaca.
Subito in vantaggio il City con De Bruyne che raccoglie di testa un cross delizioso di Marhez. Approfittando di un pasticcio di Alaba, raddoppia Gabriel Jesus. La partita pare segnata. E la qualificazione anche. Ma al 33' accorcia Benzema per il Real: 13 gol in Champions come Lewandowski. Nella ripresa, allunga il City con Foden, ma dopo due minuti i madrileni replicano con Vinicius. Al 74', Bernardo Silva trova il 4-2. Benzema, cucchiaio su rigore, fissa il punteggio sul 4-3: 14 gol in questa Champions, scavalcato Lewandowski. La qualificazione si deciderà al ritorno al Bernabeu. Vedo sempre il Real favorito.
mercoledì 6 aprile 2022
Chelsea-Real Madrid 1-3, Villareal-Bayern Monaco 1-0
Seconda giornata dei quarti di finale di Champions League. Il Villareal, giustiziere della Juve agli ottavi, ospiti i tedeschi del Bayern Monaco, mentre il Chelsea, campione in carica, riceve il Real Madrid di Ancelotti.
Villareal - Bayern Monaco
Spagnoli in vantaggio con Groeneveld. A ben vedere, il centrocampo dei bavaresi non è granché. Vince il Villareal.
Chelsea - Real Madrid
Benzema riprende da dove aveva lasciato: tre gol anche al Chelsea dopo la tripletta al Psg. Per lui, non solo grande realizzatore, sono 82 i gol in Champions. Cristiano Ronaldo, il miglior goleador della storia ha segnato dappertutto, ma con la media di un gol a partita solo al Real. E con lui giocava Benzema. No, non è stato un caso. Per i Blues a segno il tedesco Havertz. Continuo a pensare che Tuchel sia un tecnico sopravvalutato. Nella ripresa entrano Kovacic, che avrei schierato prima, e Lukaku, che sbaglia un gol clamoroso. Finisce 3-1 per il Real (altra prova sontuosa del trentaseienne Modric), il Chelsea avrà bisogno di un'impresa al ritorno.
mercoledì 9 marzo 2022
Real Madrid-Psg 3-1. Mbappé, Benzema (3). Un altro fallimento di Messi
Stasera, stadio Santiago Bernabeu, Real Madrid contro Psg, ritorno degli ottavi di finale di Champions League. I francesi giocano forti del successo dell'andata firmato da Mbappé. I giocatori di Ancelotti cercano una difficile rimonta.
La cronaca breve. Francesi in vantaggio con la solita prodezza del solito Mbappé. Nella ripresa, partita riaperta da un clamoroso errore di Donnarumma: pareggia Benzema. Che poi raddoppia ispirato da un grandissimo Modric. E triplica. Psg frastornato. Sconfitta la politica del Psg. Sconfitto, clamorosamente sconfitto Messi. Che da anni, a dispetto dei premi immeritati, è l'ombra di sé stesso. Il Barca che fu è stato più importante per lui di quanto lui sia stato per quel Barca.
martedì 7 dicembre 2021
Real Madrid - Inter: 2-0. Barella espulso sbaglia tutto
Ultima partita del girone eliminatorio. Stadio Santiago Bernabeu, il Real Madrid di Ancelotti riceve l'Inter di Simone Inzaghi. In palio, il primo posto e la prospettiva di un sorteggio più benevolo agli ottavi di finale. Squadre in salute, partita aperta ad ogni pronostico.
La cronaca.
Inizio tambureggiante dell'Inter, che schiaccia il Real nella propria metà campo per una buona mezz'ora. Ai nerazzurri manca precisione e qualità nell'ultimo passaggio e al tiro. Quello che esegue magnificamente Kroos, di sinistro, per il vantaggio madrileno. Barella non lo marca, però. Nella ripresa, Inzaghi cambia tanto, facendo entrare Dimarco per Dumfries e poi Vecino e Vidal per Brozovic, che avrei tenuto in campo, e Calhanoglu. Barella ha l'occasione del pareggio, ma sbaglia tirando alto davanti a Courtois. Poi di fa espellere per una mezza reazione. Cartellino rosso esagerato ma pessima la prova di Barella. Non è più lui da quasi due mesi. A quel punto, dopo Dzeko, rilevato da Sanchez, esce anche Lautaro, comunque sotto tono, per Gagliardini. In dieci l'Inter subisce il 2-0 di Asensio. Sconfitta che brucia. L'Inter andrà comunque agli ottavi, sperando in un sorteggio benevolo.
mercoledì 15 settembre 2021
Inter-Real Madrid: 0-1. Rodrygo
Partita mai banale, sebbene la posta in palio sia relativa. La scelta dei gironi ha tolto fascino persino a sfide leggendarie. E Inter-Real Madrid è stata sfida leggendaria. A partire dalla vittoria nerazzurra al Prater di Vienna nella finale di Coppa dei Campioni del 1964, quando Sandro Mazzola mostrò al mondo intero di essere degno erede del grande Valentino. Ad ogni modo, stasera si replica, al Meazza. Pronostico aperto. L'Inter sta ancora cercando un nuovo equilibrio, il Real, ora allenato da Ancelotti, è forte ma non fortissimo. Vediamo.
La cronaca.
L'Inter parte meglio del Real. Perisic è in giornata, cosa che in stagione non gli era ancora capitata. Curtois si oppone a Lautaro nel primo tempo e a Dzeko ad inizio ripresa. Anche Brozovic sfiora il gol. Perisic cala e viene sostituito da Dimarco. Entra anche Dumfries per Darmian. Poi, Correa per Lautaro e Vidal per Calhanoglu, sotto tono come contro la Samp. Scende il ritmo della gara. A sette minuti dalla fine entra Vecino per Barella. All'89', la beffa: segna Rodrygo di sinistro, assistito da Camavinga. Non capisco perché Simone Inzaghi abbia tolto Lautaro e non lo sfiatato Dzeko. Non capisco perché abbia sostituito Barella. Sconfitta amara, che Skriniar, migliore dei nerazzurri, ha reso meno pesante. Il buon primo tempo non consola. Anzi.
martedì 1 giugno 2021
Ancelotti torna al Real Madrid
È tornato al Real Madrid, Carlo Ancelotti. Il ricordo della decima Champions vinta con lui in panchina deve avere agito potentemente sulla decisione di Florentino Perez.
lunedì 25 maggio 2020
Recoba serviva più assist di Pirlo
Alvaro Recoba, Inter |
Andrea Pirlo, Juve |
martedì 17 dicembre 2019
Serie A 2019/20: il punto dopo la 16^ giornata
sabato 14 dicembre 2019
Gattuso: male la prima. Il Napoli perde con il Parma
martedì 10 dicembre 2019
Il Napoli esonera Ancelotti! Ecco Gattuso!
lunedì 2 dicembre 2019
Serie A 2019/20: il punto dopo la 14^ giornata. Inter capolista
martedì 5 novembre 2019
Serie A 2019/20: il punto dopo l'11^ giornata
- Undicesima giornata della serie A 2019/20.
- Continua il testa a testa tra Juve e Inter. I bianconeri, che continuano a giocare piuttosto male, vincono il derby della Mole con gol di De Ligt, l'Inter rimonta il Bologna con doppietta di Lukaku.
- Prezioso successo della Roma sul Napoli meno competitivo, almeno in campionato, degli ultimi anni. Sugli scudi Zaniolo, autore di un gol splendido, un prodigio di coordinazione, tutto di caviglia, somigliante, mutatis mutandis, a certi passanti tutti di polso di Roger Federer.
- La Lazio vince in casa del Milan, guidata dal capocannoniere Immobile e ispirata dal miglior rifinitore della serie A, Luis Alberto.
- Importante il successo esterno della Sampdoria, gol di Caprari, sul campo della Spal.
- Ancora più importante quello del Cagliari, ora quinto in classifica, sul campo dell'Atalanta: i sardi hanno un centrocampo di grande qualità.
- Il derby del Lago di Garda va al Verona, che batte il Brescia. Inutile, sebbene molto bello, il gol di Balotelli.
giovedì 26 settembre 2019
Serie A 2019/20: il punto dopo la 5^ giornata
giovedì 19 settembre 2019
Champions League: vince solo il Napoli tra le italiane
lunedì 27 maggio 2019
Quanto era sopravvalutato il Milan di Sacchi!
La narrativa calcistica italiana è piena di luoghi comuni. Uno dei più frequentati è il Milan di Sacchi. Cui molti riconoscono una rivoluzione che non ci fu. Prendo spunto dall'intervista, bella comunque, che gli ha fatto Paolo Condò, andata in onda su Sky in questi giorni. Con Sacchi che si annette meriti altissimi, che si atteggia a grande riformatore, una sorta di Martin Lutero del rettangolo di gioco. Che evoca i padri fondatori - quattro annoiati studenti universitari inglesi, poco o punto consapevoli della fortuna che il gioco da loro codificato avrebbe avuto - per sostenere che il calcio dovrebbe essere offensivo, perché così nacque, o non essere. E abbiamo dovuto ascoltare il solito sermone sul catenaccio, che, ho provato a ricordarlo in un altro post, non nacque in Italia ma in Svizzera, sulla mentalità sparagnina degli allenatori italiani di maggioranza e sulla necessità, invece, tutta nordeuropea e modernista, di correre e assaltare e divertire, che, secondo Sacchi, il suo Milan avrebbe messo al centro del villaggio. Ho altri ricordi e alcune obiezioni:
- Il pressing, alto, portato persino dagli attaccanti, lungi dall'essere espressione di calcio offensivo, è invece il paradigma di una difesa perpetua, incessante. E stressante. Il pressing alto, la squadra corta e il sistematico ricorso al fuorigioco furono i canoni del gioco sacchiano. Gioco difensivo per eccellenza!
- L'avvento di Berlusconi al Milan ottenne di sommuovere gli equilibri del calcio italiano, donando ai rossoneri un vantaggio competitivo incomparabile, che principiò nell'era sacchiana e culminò ai tempi di Capello, quando il Milan aveva di fatto due squadre e gli altri una. Sacchi, questo, non lo ricorda? Sacchi aveva uno squadrone, quando vinse contro la Steaua Bucarest, nel 1989: Gullit e Van Basten, Rijkaard e Baresi, Ancelotti e Donadoni e Maldini. E andate a rivedere quei quattro gol rifilati ad una difesa allegra e sbandata. Guardate Gullit, lasciato solo ai limiti dell'area, che stoppa di petto e tira, con tutta calma.
- Quel Milan, in Italia, vinse solo uno scudetto in quattro anni. Grazie al tracollo inaspettato del Napoli di Maradona. Osservate il gol di Van Basten dell'1 maggio 1988 al San Paolo: Gullit si fa 60 metri palla al piede. Epperò non incontra un avversario sul suo cammino. Non uno che provi a fermarlo. Grande progressione, per carità. Ma, il Napoli non c'era più. Da un paio di mesi.
martedì 12 marzo 2019
Serie A 2018/19: il punto dopo la 27^ giornata
Vincono Inter, Milan e Roma. Ma, le ultime due, grazie a decisioni arbitrali assai discutibili. La tecnologia Var continua ad essere usata in modo bizzarro.
Continua il buon momento del Toro di Mazzarri, uno che non ha grande stampa ma sa tanto di calcio, e dell'Atalanta. Nelle retrovie, prezioso successo del Bologna di Mihajlovic.