Elenco blog personale

sabato 5 ottobre 2024

Inter-Torino 3-2: l'Inter vince soffrendo

Il Torino resta presto in dieci. Inter in vantaggio con un gran colpo di testa di Thuram, che più tardi raddoppia, sempre di testa, su assist di Bastoni. Poi, distrazione generale, Bisseck smarrito, e gol di Zapata. Dopo un quarto d'ora della ripresa, Thuram. trova anche il terzo gol con un tiro schiacciato. A 5 minuti dal novantesimo, altra disattenzione nerazzurra: Calhanoglu provoca un rigore, che Vlasic trasforma. Nel recupero, il subentrato Taremi fallisce da due passi il 4-2. L'Inter vince con qualche affanno: nove gol subiti,  in sette partite, sono troppi. 

Giro dell'Emilia 2024: vince Pogacar

Trionfa Pogacar in maglia iridata al Giro dell'Emilia 2024, eguagliando l'impresa di Bugno nel 1992. Parte lungo la prima ascesa al San Luca, a 37 km dal traguardo, per reagire a un timido allungo di Evenepoel. Non lo prendono più. Pogacar, rispetto agli avversari, sembra praticare un altro sport. 

venerdì 4 ottobre 2024

Giro di Lombardia 2024: favoriti

Sabato 12 ottobre il Giro di Lombardia 2024 offrirà ai rivali di Pogacar, annichiliti a Zurigo, l'occasione di una prestigiosa rivincita. L'asso sloveno cerca il poker nella classica delle foglie morte. Dovrà guardarsi dal connazionale Roglic e da Remco Evenepoel, soprattutto. Ecco il borsino dei favoriti.

  1. Pogacar *****
  2. Evenepoel ****
  3. Roglic ***
  4. Pidcock ***
  5. Adam Yates **
  6. Carapaz **
  7. Simon Yates *
  8. Alaphilippe *

martedì 1 ottobre 2024

Inter - Stella Rossa 4-0

Inter presto in vantaggio con una gran punizione di Calhanoglu, che si giova di una leggera deviazione della barriera. Dopo una decina di minuti della ripresa, raddoppia Arnautovic, smarcato da un altruista Taremi. Escono Mkhitaryan, Arnautovic e De Vrij per Frattesi, Lautaro e Acerbi. Poi esce Asllani per Calhanoglu. Taremi ruba palla e serve Lautaro, che di sinistro realizza il gol del 3-0 per l'Inter. Poi, Lautaro si procura un rigore, che cede a Taremi: gol.

lunedì 30 settembre 2024

Serie A 24/25, 6^ giornata: Napoli capolista

Dopo la sesta giornata della Serie A 2024/25, cambia ancora la capolista. Ora è il Napoli di Conte, vittorioso ieri contro il Monza, a comandare la corsa scudetto. Gli azzurri, a parte la trasferta contro la Juve, non hanno avuto un calendario impegnativo, ma la squadra è solida e determinata. Può arrivare in fondo. 


Torna al successo l'Inter, che mostra evidenti lacune difensive, individuali e d'assieme, ma la forza offensiva, ritrovato anche Lautaro, autore di una doppietta, è sempre notevole.


Il 4-4-2 audace di Fonseca premia il Milan, che supera largamente il Lecce; la Juve, con doppietta di Vlahovic, ha ragione di un Genoa davvero in difficoltà, dentro uno stadio deserto.


La Lazio passa 3-2 sul campo del Torino, la Roma batte in rimonta il Venezia. Pareggi tra Bologna e Atalanta, preoccupate dalle imminenti partite di Champions League e nel derby toscano tra Empoli e Fiorentina.


Importante successo del Como sul Verona, con doppietta di Cutrone. In serata, Parma-Cagliari.


domenica 29 settembre 2024

Pogacar campione del mondo

Parte a 100 km dal traguardo, resta presto da solo, e vince in modo straordinario il campionato del mondo di Zurigo 2024, Tadej Pogacar. E lo fa dopo aver conquistato, in stagione, anche Giro d'Italia e Tour de France. Come già Merckx e Roche. Impresa leggendaria. Alle sue spalle, staccato di una quarantina di secondi, Ben O'Connor. Terzo Mathieu Van der Poel. Solo quinto Remco Evenepoel, meno brillante di quanto mi aspettassi. La gara a cronometro, vinta, gli ha forse tolto qualcosa. Detto questo, Pogacar può già oggi considerarsi uno dei maggiori corridori della storia del ciclismo. Classe cristallina e coraggio da ciclismo eroico, oltre a una grandissima versatilità. 

sabato 28 settembre 2024

Udinese-Inter 2-3: doppietta di Lautaro

Inter subito in vantaggio: Darmian premia un inserimento di Frattesi, che batte il portiere avversario, non proprio reattivo nell'occasione. Il raddoppio sfuma per errori di Thuram, Lautaro e lo stesso Frattesi. L'Udinese pareggia con un colpo di testa di Kabasele. Allo scadere del primo tempo, Lautaro tocca un cross basso di Dimarco. Gol. E nuovo vantaggio nerazzurro. Lautaro, servito da Thuram, raddoppia a inizio ripresa con un bel destro incrociato. L'Inter amministra. Anche troppo. A pochi minuti dal termine, errore a centrocampo e contropiede di Lucca, che accorcia le distanze. L'Inter vince. Importante la doppietta di Lautaro, che ha finalmente interrotto un lungo digiuno. Destano preoccupazione, invece,  le disattenzioni difensive, che causano una certa apprensione nel finale.

venerdì 27 settembre 2024

Il Brasile dei mondiali del 1978: i dualismi

Alla vigilia dei mondiali d'Argentina del 1978, il Brasile allenato da Claudio Coutinho era indicato tra i principali favoriti, assieme all'Olanda, pur orfana di Cruijff, e alla squadra di casa. Il calcio migliore finì, a sorpresa, per giocarlo l'Italia di Bearzot, innervata dalla freschezza dei debuttanti Cabrini e Paolo Rossi, ispirata dalla regia atipica di Antognoni, dall'estro di Causio sulla fascia, dall'acume tattico di Zaccarelli, dall'elegante difesa di Scirea e dalla verve di Tardelli. I verdeoro, invece, pur chiudendo al terzo posto finale, attraversarono il torneo in mezzo a una tempesta di polemiche. Zico, il Pelé bianco, 10 di rara fantasia, dal dribbling stretto incontenibile, non era al meglio fisicamente e giocò spesso da subentrante. Fu messo in competizione dal tecnico e dalla stampa amica, con Mendonca, già centravanti poi arretrato sulla trequarti, stilisticamente squisito ma non sempre concreto, e Rivelino, unico superstite del meraviglioso Brasile del 1970, ala funambolica e  persino con Dirceu, che era più una mezzala dal sinistro al fulmicotone e che fu il migliore dei suoi. La regia della squadra era affidata a Batista, tecnico e tenace, che poi avrebbe per lo più deluso, specialmente il secondo anno, nella sua esperienza italiana alla Lazio. Ai fianchi di Batista giostravano un giovane Cerezo, mediano di grandi qualità e proprio Dirceu. In avanti, un altro dualismo, tra Reinaldo, una specie di Romario ante litteram, solo più alto e meno prolifico, e Roberto "Dinamite", goleador massimo, potente e molto solista. Il risultato di tanta confusione, anche dovuta a un eccesso di talento difficile da governare, produsse una mezza delusione. Poco calcio bailado, gioco per niente fluido, vittorie sofferte. E, come dicevo, un terzo posto finale dal sapore beffardo, considerata la vittoria finale, quanto mai discussa, dei rivali storici argentini, che superarono l'Olanda in finale, dopo i tempi supplementari. Il mondiale, che avrebbe dovuto consacrare Zico, incoronò invece il capocannoniere dell'Albiceleste, Kempes.