Rigore negato a Zaza in Toro-Juve, rigore negato a Pandev in Roma-Genoa. Senza che la Var, o dovrebbe dirsi il Var?, fosse consultata. Nel silenzio assordante della stampa nazionale. La credibilità del campionato italiano di serie A, che da anni va scemando, ha toccato i minimi storici. E mi domando: perché, in sei partite di Champions League, la Juventus ha perso due volte ed è invece imbattuta dopo sedici partite di campionato? Un campionato in cui lo Young Boys, da cui la Juve ha perso in coppa, lotterebbe per non retrocedere!
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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lunedì 17 dicembre 2018
sabato 17 febbraio 2018
Genoa-Inter 2-0: e Spalletti?
A segnare non si segna. Ormai da due mesi. Di gol se ne prendono sempre. Credo che si debba cominciare a parlare di Spalletti.
domenica 7 maggio 2017
Genoa-Inter 1-0: il disastro di Pioli. Da esonero immediato
Gol di Pandev da festeggiare per i tifosi nerazzurri. Non per i ricordi legati al triplete. Ma perché mette fine alla straziante avventura di Pioli sulla panchina dell'Inter. Pioli chi? Uno elogiato da Vialli. Il Genoa privato di un rigore in testa alla partita, vince con merito. Pioli da esonero immediato. A seguire licenziamento per Ausilio e Saverio Zanetti. E Nagatomo. E D'Ambrosio, Eder e Medel.
domenica 29 settembre 2013
Il fuorigioco per la Juve non vale, Toro fregato da un gol di Pogba. Si ferma l'Inter contro il Cagliari, Pandev rilancia il Napoli
Il Napoli è la squadra più attrezzata per il titolo, mi debbo ripetere. Una doppietta di Pandev rilancia gli uomini di Benitez verso la vetta della classifica, per ora condivisa dalla Juve, versione antica. Gol in fuorigioco di Pogba e Torino battuto nel derby della Mole. Capita sempre a loro il colpo gobbo: nomen omen. L'Inter si fa riprendere dal Cagliari: ad Icardi, forte come un peso medio del pugilato, risponde Nainggolan, perché Cambiasso impiega una vita ad opporsi alla conclusione del belga. Taider ci sarebbe riuscito. Cambiasso, però, incassa i complimenti di tutta la stampa nostrana, sulla cui competenza c'è da riflettere. Dimenticavo, scarsissimo Alvaro Pereira. Il Sassuolo dopo le sette sberle rimediate dall'Inter domenica scorsa, strappa un altro punto prezioso, questa volta alla Lazio. Da segnalare il gol di Floro Flores, uno che avrebbe meritato ben altra carriera. Ora, tocca alla Roma, la più accreditata avversaria del Napoli.
domenica 20 maggio 2012
Il Napoli vince la Coppa Italia: sconfitta la Juventus 2-0. Segnano Cavani, su rigore provocato da Lavezzi, ed Hamsik
Un grande Napoli batte la Juventus all'Olimpico nella finale di Coppa Italia 2012. Primo trofeo della gestione De Laurentis. E' stato Lavezzi a spaccare la partita, una sua formidabile accelerazione dopo rimessa laterale ha costretto Storari al fallo da rigore, trasformato da Cavani. Lavezzi viene poi sostituito da Pandev, che ispira il gol in contropiede di Hamsik. Prima e dopo una partita intensa, sofferta, palpitante. Nella quale ha prevalso la strategia di Mazzarri sul tatticismo di Conte, che ha spedito in campo tutti gli attaccanti a disposizione, dopo avere sostituito Del Piero all'ultima partita ufficiale con la Juve. Il Napoli ha giocato con ordine e passione, monumentale Inler in mezzo al campo. Quagliarella, molto nervoso anche per i fischi dei suoi vecchi tifosi, viene espulso al tramonto della partita. La Juventus ha perso ed è stata la prima ed unica sconfitta della stagione. Trionfo, meritatissimo, del Napoli.
venerdì 20 gennaio 2012
Come si batte il Barcellona?
Esercizio di fantasia calcistica: come si batte il Barcellona? Si può battere questo Barcellona? Si può, perché qualche volta perde, soprattutto in campionato, magari da avversari assai meno blasonati. Ma, sono rarissimi incidenti di percorso. Di solito, un paio a stagione. Nelle partite decisive, invece, i blaugrana vincono sempre. Persero con l'Inter di Mourinho nell'andata delle semifinali di Champions del 2010 e con il Real Madrid, sempre di Mourinho, nella finale di Coppa del Re del 2011. Per il resto, da quando c'è Guardiola al timone della nave Barca, soltanto vittorie nelle sfide decisive. Vorrà pur dire qualcosa. Che il Barca è la squadra più forte di sempre non lo so, certamente che il Barca è la squadra più forte di quest'epoca. Sicché, per tornare alla domanda iniziale, come si batte questo Barca? 1. Metodo Mourinho: pressing altissimo, ricordate Eto'o e Pandev?, squadra cortissima, ripartenze improvvise, concentrazione assoluta. Due volte ha funzionato, ma ultimamente ha fatto cilecca, perché qualche distrazione nella partita capita, perché il metodo in commento richiede la migliore condizione atletica di tutti i giocatori, e non sempre c'è. 2. Metodo Zeman: squadra sempre corta, ma, anche fuorigioco ricercato con spavalderia e sistematicità, tattica rischiosissima, perché c'è il pericolo d'imbarcare un mare di reti. 3. Metodo alla viva il parroco: lasciare l'inziativa al Barca, che tanto se la prenderebbe comunque, aspettare ai limiti della propria area, intasando gli spazi centrali, quelli cari a Xavi, Fabregas ed Iniesta, un centravanti possente in avanti, da cercare con lanci lunghi alla prima palla recuperata, pronto ad aspettare che i compagni salgano e, poi, tiro dalla distanza. Contro il Barca bisognerebbe calciare da 25, 30 metri. E calciare bene. Funzionerebbe? Non lo so, ma, tentar non nuoce ed è sempre meglio di aspettare che questa fantastica generazione del Barca invecchi.
mercoledì 30 novembre 2011
Il Napoli pareggia con la Juve, sprecando un doppio vantaggio
La Juve di questi tempi corre, corre molto e tiene il campo con personalità. Ciò nonostante, il Napoli, ieri sera, per due volte ha ottenuto un doppio vantaggio, senza riuscire ad amministrarlo. Si era, persino, ridestato Pandev da un torpore agonistico che durava da quasi due anni: doppietta per l'attaccante macedone e secondo gol da ricordare, con due controlli in palleggio e conclusione a rete senza che il pallone tocchi terra. La prima rete, invece, portava la firma di Hamsik. Non è bastato. La Juventus ha trovato due gol sul lato destro della difesa azzurra con Matri ed Estigarribia. Poi, a dieci minuti dalla fine, il gol di Pepe, autore di una discesa indisturbata di 45 metri, con rimpallo, e tiro appena dentro l'area, per il definitivo 3-3. Credo che Mazzarri avrebbe dovuto e potuto condurre in porto la vittoria. Così il Napoli perde l'occasione di rimontare in classifica, laddove la Juve operaia di Conte supera indenne la seconda delicata trasferta in tre giorni, allunga sul Milan, e comincia a credere davvero nello scudetto.
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