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mercoledì 9 dicembre 2015

Recoba maestro del dribbling: grandi prodezze contro Nesta e Thuram, Zanetti e Simeone, Cafu e Vieira, Gattuso e De Rossi. Il giudizio di Veron su Recoba: non fu il migliore al mondo solo perché non volle

Ritiratosi lo scorso giugno, di Recoba capita di leggere e di sentir parlare sempre meno. Per ricordare il talento più puro degli ultimi 20 anni, sebbene non abbia dato il frutto sperato, segnalo una raccolta di dribbling, finte e giocate a sensazione messe in mostra contro i migliori difensori e centrocampisti della sua generazione, da Nesta a Samuel, da Maldini a Bergomi, da Gattuso a Cafu, da Cordoba a Vieira, da Desailly a Demichelis, da Davids a Thuram, da De Rossi a Simeone, da Montero a Zanetti ad Ayala. Tutti saltati, scherzati, disorientati: uno due, accelerazioni, tunnel e sombreri. Fateci caso: Recoba era una mezzala, partiva spesso dalla propria metà campo. Eppure è stato quasi sempre schierato da attaccante e giudicato soltanto dai gol segnati. Un errore. Di Recoba si è detto e scritto tutto ed il contrario di tutto, ma penso che il giudizio più avveduto su di lui l'abbia dato Juan Sebastian Veron: "el Chino no fue el mejor del mundo porque no quiso" (il Chino non fu il miglior al mondo perché non volle"). Dacché i mezzi per esserlo li aveva tutti.

domenica 9 febbraio 2014

L'Inter batte il Sassuolo 1-0, gol di Samuel. E' la prima vittoria del 2014

Segna Samuel, classe 1978, e tanto basta ad ottenere all'Inter la prima vittoria del 2014. A farne le spese un volenteroso Sassuolo. La supponenza di Mazzarri esclude Kovacic dai titolari, come se fosse stato responsabile della disfatta contro la Juve. Torna Guarin, che dura appena un tempo, esordisce Hernanes, che è un grande giocatore e lo dimostrerà. Il suo debutto è comunque confortante. Per il resto, Milito ha perduto lo scatto, Palacio continua a non segnare. Jonathan è tornato al passato. Kuzmanovic non è da Inter. Mi ha di nuovo impressionato Ruben Botta, davvero in possesso di una tecnica di primissimo ordine. Poi, tira dal limite due metri sopra la traversa e mi ricordo che Recoba gioca in Uruguay ora. Comunque, questo Ruben Botta è forte.

lunedì 29 ottobre 2012

L'Inter espugna Bologna, la Juve vince tra le polemiche, respira il Milan

Lo schieramento a tre ha conferito alla retroguardia nerazzurra una solidità notevole: i sette successi consecutivi nascono da questa scelta. Ranocchia, a segno su assist di Cambiasso, sta giocando a livelli mai toccati lo scorso anno, Samuel è il muro che conosciamo, laddove Juan Jesus possiede una straordinaria forza fisica che compensa piedi poco raffinati per essere un brasiliano. Rifiata il Milan grazie ad El Shaarawi. Ma, la notizia di giornata è la fortunosa vittoria della Juve a Catania: i bianconeri sono stati favoriti da un clamoroso errore arbitrale. Siamo alle solite? Il tempo dirà. Tiene il passo il Napoli, rallenta la Lazio superata da una bella Fiorentina: bellissimo il gol di Toni. La Roma di Zeman perde in casa ancora una volta. Altro che scudetto!

giovedì 11 ottobre 2012

I dieci migliori stopper della storia

Veniamo agli stopper, chiarendo da subito che fra di loro ci sono molti difensori centrali tipici del gioco a zona, come il leggendario capitano inglese Bobby Moore, a mio giudizio il più forte di tutti. Segue la classifica, con molti italiani, perché la scuola nostrana è stata a lungo un riferimento per il ruolo. Cosa ne pensate?
Aggiornamento del 24 ottobre 2022: provvedo ad inserire in classifica il grande Santamaria, leggendario stopper uruguaiano del Real Madrid di Di Stefano: una dimenticanza.  Ed estendo la classifica fino alla trentaduesima posizione.

1. Bobby Moore
2. Nesta
3. Santamaria
4. Sanchis
5. Kohler
6. Sergio Ramos
7. Thiago Silva
8. Van Dijk
9. Samuel
10. Cannavaro
11. Godin
12. Ferri
13. Gyula Lorant
14. Desailly
15. Aldair
16. Hummels
17. Puyol
18. Marquinos
19. Karlheinz Foster
20. Piquet
21. Vierchowod
22. Stam
23. Lucio
24. Jack Charlton
25. Ernst Happel
26. Guarneri
27. Rio Ferdinand
28. Rosato
29. Buchwald
30. Metzelder
31. Campbell
32. Ricardo Carvalho
33. Kompany
34. Materazzi

domenica 7 ottobre 2012

L'Inter batte il Milan 1-0. Gol di Samuel. Molti errori, espulso Nagatomo. Allegri esonerato?

Decide un gol di Samuel su punizione dalla sinistra di Cambiasso, dopo una manciata di minuti. Milito, poco dopo, potrebbe chiudere la gara, se soltanto riuscisse a mettere a frutto un clamoroso errore di Abbiati, ma, il centravanti argentino sbaglia, due volte!, e non ci sono parole per restituire l'enormità dell'occasione sprecata. L'Inter si rintana in difesa, i rossoneri tengono le redini del gioco senza tuttavia incidere. Coutinho non vede palla e, questa volta, anche Cassano latita abbastanza. Segna Montolivo a gioco fermo. La partita s'infiamma, nella ripresa secondo a giallo a Nagatomo, che viene espulso. Il Milan reclama poi un rigore su Robinho, che forse c'è. L'Inter trema anche perché Handanovic sa lanciare con le mani fino a metà campo, parerà pure i rigori, ma ha fondamentali scadenti e non blocca un tiro che sia uno, smanacciando addosso agli avversari, che non ne approfittano. Nel frattempo Cassano è uscito per Pereira e, prima di lui, Coutinho ha lasciato il posto a Guarin. Lo spartito non cambia: il Milan attacca, l'Inter, senza un regista, arranca. Palacio, subentrato a Milito potrebbe chiudere, ma tira debolmente. Finisce 1-0 per l'Inter, tra polemiche infinite. La direzione di gara è stata davvero scadente. Ho la sensazione che Allegri sarà esonerato. Stramaccioni, senza lo straccio di un'idea, ha la fortuna di vincere il suo secondo derby.

martedì 25 settembre 2012

Stramaccioni vara la difesa a tre contro il rischio di esonero? La fiducia di Moratti è a tempo. Branca va licenziato

La difesa dell'Inter fa acqua da tutte le parti. Manca un'adeguata protezione del centrocampo, sebbene imbottito di mediani. Moratti ha confermato Stramaccioni, ma, credo si tratti di fiducia a tempo. Il rischio di un esonero si fa sempre più concreto. Così, Stramaccioni sta pensando di varare una difesa a tre, approfittando del rientro di Chivu. Basterà? Il problema è la condizione atletica dei singoli difensori ed il loro valore. In entrambi i casi, siamo a livelli piuttosto bassi. Manca un fuoriclasse: Samuel, 34 anni, ha smesso di esserlo per raggiunti limiti anagrafici. Ranocchia non lo è mai stato. Silvestre è un gregario. Chivu un polivalente, più generico che eclettico. Le cose migliori, all'Inter, le ha mostrate da terzino sinsitro con Mourinho. Insomma, con questi giocatori, che sia a tre oppure a quattro, l'Inter avrà sempre una difesa scadente. Mi sorprenderei se Stramaccioni rimanesse sulla panchina dell'Inter ad ottobre.
Post scriptum: Palacio, geniale colpo di Branca!!!, è ancora assente dalla lista dei convocati per la partita di domani sera contro il Chievo. Branca va licenziato.

domenica 1 aprile 2012

Inter - Genoa 5-4: esordio fortunato di Stramaccioni

Un rigore per l'Inter, tre per il Genoa, due espulsioni per parte, nove gol complessivi. Una partita rocambolesca e divertente, due difese tra le più scarse del campionato. La mano di Stramaccioni si è notata nella maggiore reattività dell'Inter: gli esercizi sulla rapidità qualche frutto l'hanno dato. Però, Zanetti è in disarmo: perché schierarlo? Ha fatto appena meglio Cambiasso, scortato dal possente Guarin, non sempre preciso, ma, per dirla con il linguaggio del basket, fisicamente dominante. Milito, in forma come ai tempi belli, ha segnato una tripletta decisiva, cui si sono aggiunti i gol di Samuel e Zarate, autore di una prova opaca, riabilitata da un grandissimo gol a giro. Pessima, invece, come al solito la prestazione di ForlanMi aspetto più coraggio da Stramaccioni, più giovani in campo e maggior cura della fase difensiva. Troppe volte i giocatori di Marino si sono ritrovati a tu per tu con Julio Cesar, costretto all'intervento da rosso su Palacio. Una cosa, però, la possiamo dire, Stramaccioni è fortunato. Comincia con una vittoria. Che non era scontata.

martedì 13 marzo 2012

Inter eliminata dal Marsiglia all'ultimo minuto: fine ingloriosa di una stagione fallimentare. Ranieri esonerato subito

Sneijder deve lasciare immediatamente l'Inter: la sua prova scandalosa non merita commenti. La sua e quella di Ranieri sono la faccia smunta di una disfatta annunciata. L'Inter riesce a farsi eliminare da un Marsiglia scarso che più scarso non si può. Fatali gli errori iniziali di mira dell'ineffabile Sneijder e di Milito, che pecca di sufficienza, colpendo di petto invece che di testa. Un vantaggio precoce avrebbe mutato il volto della partita. Che sembra cambiare nel secondo tempo, quando Obi e Pazzini rilevano l'olandese stanco e Forlan: il peggiore acquisto del dopo Gresko. Ad un quarto d'ora dalla fine, da una mischia nasce il gol di Milito, l'Inter attacca, ma alla rinfusa, Maicon fa finalmente la differenza. Due punizioni sprecate fanno pensare ai supplementari. Ma l'Inter, vecchia, con Cambiasso che è stanco appena entrato, non sta più in piedi. Rinvio del portiere francese, Lucio e Samuel, esausti dopo una prova valorosa, commettono un imperdonabile errore di posizione. Brandao stoppa, si gira e tira. Julio Cesar è beffato, come milioni di tifosi nerrazzurri incolpevoli. Una stagione disastrosa si chiude in modo amarissimo. Inutile rigore del 2-1 di Pazzini, che avrebbe dovuto giocare dall'inizio. Inter fuori da tutto. Ora, fuori i responsabili. Ranieri, Moratti, Branca, Sneijder, quello di questa sera, i senatori imbolsiti. Ultima notazione: Nagatomo è troppo basso e troppo scarso. Ultimissima notazione: quanto mi scoccia che Deschamps debba andare ai quarti. Non lo sopportavo da giocatore, della Juve manco a dirlo, figuriamoci da allenatore. 

lunedì 12 marzo 2012

Inter - Marsiglia: rimonta?

L'avversario è resistibile e reduce da parecchie sconfitte consecutive. Tuttavia, l'1-0 dell'andata è un risultato scomodissimo. Bisogna evitare di subire gol: la presenza di Samuel, in questo senso, conforta non poco. Mi aspetto molto da Sneijder, Maicon e Milito. I novanta minuti potrebbero non bastare, ma, l'Inter ha il dovere lottare con tutte le forze per la qualificazione.Anche strappandola ai rigori. Non si può uscire dalla Champions per mano di questo Marsiglia, per di più allenato dallo juventino Deschamps. Ranieri e la vecchia guardia sono all'ultima spiaggia. E lo sanno benissimo.

venerdì 9 marzo 2012

L'Inter batte il Chievo 2-0: segnano Samuel e Milito. I nerazzurri tornano alla vittoria dopo due mesi

Cambiasso finalmente in panchina, mentre Zanetti gioca. L'Inter parte decisa a riconquistare la vittoria, ma il sortilegio che dura da un paio di mesi sembra impossibile da spezzare, quando Milito si fa parare il rigore da Sorrentino: siamo al 14° minuto del primo tempo. Il Chievo gioca un partita attenta in difesa e riparte in contropiede, soprattutto con Pellissier. Primo tempo in archivio a reti inviolate. Nella ripresa, solito spartito, Lucio spesso in affanno, Forlan, improponibile esce per Pazzini. Finché Samuel, vecchio guerriero, trova il gol del vantaggio. Poi, addirittura, raddoppia Milito. L'Inter torna alla vittoria. Questa sconosciuta. Qualche timida speranza di rimontare il Marsiglia si affaccia all'orizzonte. Ranieri, per adesso, salva la panchina. E si commuove. Segno di nobiltà d'animo. Lo riconosco, dopo tutte le critiche che gli ho rivolto e che confermo.

mercoledì 22 febbraio 2012

Marsiglia - Inter: se l'Inter perde, Ranieri è esonerato

Il Marsiglia non è il Barcellona. Diciamolo subito, a sgomberare il campo da possibili equivoci. L'Inter è, ultimamente, molto giù di corda, è una squadra disunita e logora, ma contro il Marsiglia, che non è il Barcellona, ha comunque il dovere di provare a vincere. Fra due ore, sarà importante giocare con la massima concentrazione. Ci vuole saggezza nel gioco, prudenza in difesa, perché, in vista del ritorno, anche un pareggio potrebbe bastare. L'importante è non imbarcare acqua come nelle ultime uscite di campionato. Ranieri, e lo sa, potrebbe essere all'ultima panchina nerazzurra. Mi auguro che schieri la migliore formazione possibile. Anche se, figuriamoci, manderà in campo la premiata ditta Zanetti e Cambiasso. Confido in Samuel e Milito. Ed in Maicon, sperando che abbia voglia di giocare. Per il resto, servirà parecchia fortuna. Ma, ripeto, si sappia che il Marsiglia non è il Barcellona.

domenica 15 gennaio 2012

L'Inter batte il Milan: decide Milito

Ranieri ha molti meriti nel successo dell'Inter nel derby. Decide per una strategia di attesa, lasciando ai rossoneri l'iniziativa del gioco. Eppure, dopo cinque minuti, arriva il gol dell'Inter: Thiago Motta esegue un perfetto terzo tempo su punizione di Maicon. L'arbitro annulla per un fuorigioco, che non c'è. Cambiasso, che ormai quasi non corre più, mostra però la concentrazione dei tempi belli, catturando tutti i palloni vaganti, Motta dirige il gioco di rimessa con la solita sapienza, Lucio e Samuel mettono il bavaglio ad Ibrahimovic, mentre Pato se lo mette da solo. Soffre Alvarez a sinistra, costretto a correre e rincorrere, come Recoba ai tempi di Cuper. Per sua fortuna, Nagatomo, che gli sta dietro, è più disciplinato di Gresko. Il mancino argentino migliora accentrandosi, sebbene sbagli un gol fatto a due passi da Abbiati. Il primo tempo finisce con la traversa di Van Bommel. Nella ripresa, solito copione, il Milan a fare gioco, senza tuttavia incidere granché, e l'Inter pronta al contropiede. Samuel recupera, Zanetti parte in progressione, palla in mezzo, liscio di Abate, Milito stoppa ed avanza, entra in area, sinsitro ad incrociare, esecuzione magistrale, il pallone tuba con il palo e finisce in rete. Allora, è vero che Milito aveva soltanto un problema di motivazioni: tecnicamente, lo ripeto, è il miglior centravanti del campionato italiano. Allegri le prova tutte per recuperare il risultato e manda dentro Robinho, Seedorf ed El Shaarawi, ma il risultato non cambia. L'Inter vince il derby, cosa che non faceva dai tempi di Mourinho. Il Milan dista solo cinque punti, la Juve, costretta al pareggio dal Cagliari, sei. Ora, i nerazzurri sono tornati in corsa per il titolo. Moratti deve puntellare la squadra. Un centrocampista serve. Come serve un cambio in attacco più valido di Forlan. Io, non è una novità, penso a Recoba.

venerdì 25 novembre 2011

Tredicesima di serie A: spicca Lazio - Juventus

La Lazio è la mia favorita per la vittoria dello scudetto e tale è risultata anche da un sondaggio proposto ai lettori del blog all'inizio del campionato. Domani sera, contro la Juve capolista, i biancocelesti saranno chiamati a confermare questo ruolo. Giocherà Klose, il che già mi pare sufficiente ad indirizzare i favori del pronostico verso la squadra di Reja: la difesa bianconera, infatti, non mi pare attrezzata per contrastare il formidabile centravanti tedesco, rinato in Italia. Al suo fianco, potrebbe giocare Rocchi, in attesa che Cissé trovi la forma. La partita, anche per i suoi risvolti psicologici, è comunque decisiva, anche perché siamo ad un terzo del campionato: i valori in campo si vanno definendo. L'Inter andrà a Siena e non potrà giocare che per la vittoria, sebbene i toscani siano forti. Da osservare Destro, asso del vivaio nerazzurro, che farà sudare parecchio Ranocchia e Samuel, atteso che Lucio starà fuori per un mese. Il Milan ospiterà il Chievo, avversario temibile dopo le grandi fatiche di Champions. Lo stesso dicasi per il Napoli che renderà visita all'Atalanta. Fra poco, invece, la Roma giocherà ad Udine: la partita è importante, perché l'Udinese mi sembra in calo, e la Roma, vincendo, potrebbe rientrare a pieno titolo nella lotta per il campionato. Una cosa non capisco: era proprio necessario spezzare il campionato in tre giorni? Credo di no.

martedì 22 novembre 2011

L'Inter pareggia in Turchia e vince il girone

Missione compiuta, qualificazione agli ottavi di Champions League e primato nel girone, grazie al pareggio ottenuto a Trabzonspor ed alla vittoria corsara del Lille a Mosca contro il Cska. I turchi, sospinti da un tifo calorosissimo, giocano con foga, ma vengono colpiti da Alvarez, sempre lento ma in crescita, che sfrutta una felice combinazione con Milito. I turchi pareggiano con un tiraccio deviato da Samuel, che Julio Cesar osserva un poco sorpreso ed un poco disinteressato. Nella ripresa, il risultato non cambia. Ad ogni modo, in Europa, l'Inter compie il suo dovere e può guardare con maggior fiducia al futuro, dopo la necessaria campagna di rafforzamento di gennaio. A proposito, a gennaio, bisognerà trovare una sistemazione, lontano dall'Inter, a Nagatomo.

giovedì 3 novembre 2011

Inter - Lilla: 2-1, Milito sbaglia tutto, poi segna

Partita decisiva, partita vinta. Non possiamo andare troppo per il sottile di questi tempi. L'Inter supera il Lilla in casa, con gol di Samuel, bravissimo al rientro, che potrebbe dare maggiore solidità ad una delle peggiori difese del campionato italiano, e di Milito, che trova la via della rete dopo tre errori di mira, il secondo clamoroso, a mezzo metro dalla porta. Sembrava vittima di un incantesimo l'attaccante argentino eroe del triplete. Peraltro, Milito ha segnato su assist di Zanetti, per una volta, la prima in questa stagione, all'altezza del compito. Temevo che Hazard, con il suo repertorio di finte e controfinte, lo facesse impazzire. Invece, Zanetti ha tenuto bene il fronte, facendosi saltare in poche occasioni. Una rondine, però, non fa primavera. E Zanetti vive l'autunno inoltrato della carriera. Alla fine, vittoria importante per l'Inter, che, guarda caso, quando gioca Thiago Motta porta quasi sempre a casa il risultato. Questione di personalità: al riguardo, sarà utile anche Samuel. Brutto errore di Lucio, in occasione del gol dei francesi, sebbene il brasiliano abbia l'attenuante del risultato acquisito e della solita prova generosa, anche troppo generosa. Sneijder è parso ancora giù di tono, Alvarez, che ha sostituito l'olandese, ha bei colpi. Da fermo. Ora, io non sono un fanatico della velocità, anzi, proprio il contrario. Però, Alvarez è davvero troppo lento. Se vuol giocare, deve almeno migliorare al tiro. Altrimenti, avrà sempre meno spazio. C'è da sperare che l'Inter di Champions, quasi qualificata agli ottavi, si trasferisca in campionato. La trasferta di Genova è fondamentale.