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Visualizzazione post con etichetta Fiorentina. Mostra tutti i post
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venerdì 19 gennaio 2024

Inter-Lazio 3-0: Thuram, Calhanoglu, Frattesi

Sfida tra Inter e Lazio, per decidere chi affronterà il Napoli, ieri vincitore contro la Fiorentina, nella finale di quest'edizione barocca, araba e barocca, della Supercoppa italiana. Inter subito dominante. Sblocca il risultato con Thuram, smarcato da un tacco di Dimarco. Barella colpisce la traversa. Si va al riposo con un 1-0 che va stretto all'Inter. A inizio ripresa, i nerazzurri raddoppiano con un rigore di Calhanoglu  procurato da Lautaro. Che poco dopo centra la traversa. È il subentrato Frattesi a fissare il punteggio sul 3-0 per l'Inter, che sfiderà il Napoli in finale. Dimenticavo: Inzaghi ha impartito una lezione di calcio a Sarri. E, a distanza, anche ad Allegri.

domenica 3 settembre 2023

Inter-Fiorentina 4-0: Thuram, Lautaro (2), Calhanoglu

Partita bloccata nei primi venti minuti. Inter in vantaggio con il primo gol nerazzurro di Marcus Thuram: gran colpo di testa ravvicinato su cross di Dimarco. Thuram fallisce poi, sotto porta, altre due comode occasioni in spaccata. Ma, gioca con tecnica e intelligenza. Intervallo. Ad inizio ripresa, raddoppia Lautaro, servito in contropiede da Thuram. Che più tardi si procura un rigore trasformato da Calhanoglu. Inzaghi cambia. Frattesi per Barella, Cuadrado per Dumfries, Carlos Augusto per Dimarco, Arnautovic per Thuram. Raddoppia Lautaro con tocco di destro in anticipo sul primo palo: il suo marchio di fabbrica. Vittoria brillante per l'Inter: ora, dopo la pausa per le nazionali, il derby. 

mercoledì 7 giugno 2023

Fiorentina-West Ham 1-2. Il West Ham vince la Conference League

Finale di Conference League, a Praga, tra Fiorentina e West Ham, due squadre non prive di blasone europeo. I viola furono finalisti in Coppa dei Campioni nel 1957, perdendo dal Real Madrid di Di Stefano. Vinsero la prima edizione della Coppa delle Coppe nel 1961 e persero la Coppa Uefa in finale, dalla Juve di Zoff, nel 1990. Il West Ham vinse la Coppa delle Coppe nel 1965 e fu secondo nella medesima competizione nel 1976, sconfitto dai belgi dell'Anderlecht.  

Biraghi colpito alla testa da un oggetto tirato dalla tifoseria inglese: pessimo episodio che risveglia brutti ricordi. Per la cronaca, inglesi in vantaggio con rigore di Benrahma. Pareggio viola con gran destro di Bonaventura dopo controllo volante di sinistro. In contropiede il West Ham segna con Bowen, allo scadere, il gol della vittoria: la difesa della Fiorentina schierata a centrocampo! Un gol simile a tanti altri subiti in stagione dalla squadra di Italiano. E l'ennesima dimostrazione che non basta comandare il gioco per vincere le partite. Occorre anche equilibrio e prudenza e concentrazione. 

mercoledì 24 maggio 2023

Fiorentina-Inter 1-2. L'Inter vince la Coppa Italia 2023

Finale della Coppa Italia 2023, tra Fiorentina e Inter. Che poi avranno entrambe un'altra finale da giocare: in Conference League in viola, in Champions League i nerazzurri. 

La cronaca. 

Segna prestissimo Nico Gonzalez, dimenticato da Dimarco. Inter in difficoltà per il pressing alto dei viola. Dzeko, lanciato da Lautaro, sbaglia un gol clamoroso davanti a Terracciano. Pareggia finalmente Lautaro con un destro incrociato, dopo assist di Brozovic. Lautaro si ripete poco dopo con una girata al volo di destro sul primo palo: uno dei suoi gol. E sono 101 i gol di Lautaro Martinez con l'Inter. Nella ripresa, Fiorentina propositiva e arrembante, Inter in difesa. Escono Bastoni, ammonito, e Dzeko, appannato, per De Vrij, bravo, e Lukaku. Poi Gosens per Dimarco. Infine Gagliardini per un grande Calhanoglu e Correa per uno stremato Lautaro. Il risultato non cambia più. L'Inter vince la Coppa Italia 2023  la nona della sua storia gloriosa. Secondo trofeo stagionale. Quarto in due anni per Simone Inzaghi. Quinto in tre anni per l'Inter. E non finisce qui. Anche se oggi la prestazione nerazzurra è stata appena sufficiente. Quanto bastava.


sabato 1 aprile 2023

Inter-Fiorentina 0-1. Decima sconfitta per Inzaghi

Inter con Lukaku e Correa davanti. Gara aperta, con pochi tatticismi e molte occasioni da entrambe le parti. L'Inter tiene di più il pallone, colleziona contropiede, calci d'angolo e cross. Ma l'ultimo passaggio è sempre sbagliato e Lukaku si dimostra spesso impreciso. Ad inizio ripresa, Lukaku cicca da un metro dalla porta avversaria un passaggio smarcare di Bastoni. Che, pochi minuti dopo, non riesce as opporsi al colpo di testa di Bonaventura, che raccoglie una respinta di Onana dopo zuccata di Cabral. Fiorentina in vantaggio. L'Inter sfiora subito il pareggio: palo colto da Barella. Esce un frastornato Bastoni per De Vrij  mentre Bellanova rileva Gosens. Lautaro per Correa. Bellanova sfiora il gol. Poi fuori Brozovic, ammonito, e Mkhitaryan per Asllani e Dzeko. Il risultato, però, non cambia. Con la regia bassa affidata al mancino di Acerbi! Dzeko che passeggia e Barella che boccheggia. Terza sconfitta consecutiva in campionato. Decima in questa serie A. 

sabato 22 ottobre 2022

Fiorentina-Inter 3-4. Mkhitaryan!

Vantaggio precoce dell'Inter con Barella. Bellissimo raddoppio in contropiede di Lautaro com un sinistro incrociato. Un intervento scomposto di Dimarco su Bonaventura, provoca un rigore che Cabral trasforma. Nella ripresa, Inter meno efficace nel pressing. La Fiorentina pareggia su un mezzo contropiede, con Acerbi che lascia troppo spazio a Ikoné, comunque bravo a trovare l'incrocio alla destra di Onana. Esce Correa dopo la solita prova scialba. Lo rileva Dzeko che libera Lautaro davanti a Terracciano. Dribbling e rigore. Che lo stesso Lautaro trasforma. Qui Inzaghi commette l'errore di sostituirlo con Bellanova. Inter schiacciata dietro e gol del subentrato Jovic, lasciato solo in area. Quando la partita sta finendo, in pieno recupero, Dzeko innesca Barella che crossa da destra: la palla, dopo tocco sfortunato di un giocatore viola, finisce addosso all'accorrente Mkhitaryan. Gol e vittoria nerazzurra per 4-3. Anche con fortuna. L'Inter ha subìto 17 gol finora in campionato. Troppi. Decisamente troppi. Inzaghi deve lavorarci. E tanto. Da sottolineare l'ennesima grandissima partita di Lautaro Martinez. 

sabato 19 marzo 2022

Inter-Fiorentina 1-1. Dumfries!

Inter con Vidal al posto di Brozovic.  D'Ambrosio in difesa sul centrodestra, con Skriniar centrale in luogo di De Vrij. Davanti Dzeko e Lautaro. 

La cronaca. 

È Calhanoglu a tenere i compiti di Brozovic. Buon affondo di Dumfries servito da Lautaro. Poi conclusione mancina di Nico Gonzalez: respinge Handanovic. Tanto equilibrio in campo. Saponara impegna Handanovic.  Occasione per Dumfries sul fronte opposto. Nessuno segna. Intervallo. Vidal calcia, Terracciano respinge, palla a Barella che spreca tirando alto. Lo stesso Barella più tardi perde la marcatura su Torreira, che segna con un piatto da distanza ravvicinata. L'Inter pareggia poco dopo con gran colpo di testa di Dumfries su cross di Perisic.  A un quarto d'ora dal termine, fuori Dzeko e Lautaro per Correa e Sanchez. Entrano pure Dimarco e Gosens per Bastoni e Perisic. Barella spreca un'altra buona occasione dopo un buon inserimento. Finisce 1-1. Altri due punti gettati via ma allo stesso tempo un punto guadagnato perché l'Inter ha anche rischiato di perdere. Simone Inzaghi sta gestendo male la squadra, continuando la sua scolastica rotazione nei cambi. Perché sostituire Lautaro oggi? Perché non osare un tridente prima, con Correa alle spalle dei due attaccanti? Troppo conservativo nelle scelte. Come dimostra il suo taglio di capelli da ventenne. L'Inter sta cedendo lo scudetto ad una squadra meno forte. Quale che potrà essere. E il tecnico ha le sue responsabilità. Insieme alla società, colta impreparata in estate, e ad alcuni giocatori. La stagione di Barella sta risultando, sia detto per esempio, davvero modesta. Nelle ultime 7 partite, l'Inter ha raccolto la miseria di 7 punti. Un rendimento sconfortante, stramaccioniano. Eppure gli avversari restano modesti. Occorrerebbe una scossa. Ma non so se ci sarà. 

venerdì 25 febbraio 2022

L'Italia del calcio piccola in Europa

Considero il campionato di Serie A in crisi da almeno due lustri. I nove scudetti consecutivi della Juve, dal 2011 al 2020, ne sono stati inconfondibili cartine di tornasole. Come gli oltre 200 gol nella massima divisione di Antonio Di Natale - bravo, tecnico, ma fino a un certo punto -, come il titolo di capocannoniere vinto da Toni, a pari merito con Icardi, a 38 anni. Era il 2015. Anche la messe di reti mietuta da Immobile, che in una gradautoria dei migliori centranti della storia della Lazio non va oltre la settima/ottava posizione, ci offre uno spaccato della modestia della Serie A. E cito questi dati, solo per comodità e facilità d'impressione, dacché ce ne sarebbero molti altri. Dopo il successo dell'Inter in Champions League nel 2010, nessuna squadra italiana si è più aggiudicata un trofeo continentale. E ci sono state appena tre finali raggiunte e perse: dalla Juve, in Champions, nel 2015 e nel 2017, dall'Inter in Europa League, nel 2020. L'ultimo turno di coppe, concluso dalla triste sconfitta casalinga del Napoli contro il Barcellona meno competitivo degli ultimi 20 anni, è indicativo di uno stato di salute non brillante del calcio italiano. E dimostra come la nazionale di Mancini abbia vinto l'Europeo anche con il soccorso della fortuna e per una combinazione circostanze che tanti hanno voluto sottovalutare. Il calcio italiano, come l'avevamo conosciuto ed esportato, esiste ancora? Da noi, oggi, si difende male, come reparti e come singoli. Ecco, prima la capacità di saper difendere, di riuscire a contenere gli avversari e, sì, anche di speculare callidamente sul loro gioco e le debolezze di quello, era la cifra del calcio nostrano. Imperniato sulla copertura ma anche sugli uno contro uno e la tecnica appresa sui campetti polverosi o per strada. La copertura è saltata. Gli uno contro uno si vedono ancora nell'Atalanta, nel Verona, nel Torino, in parte nella Fiorentina. Ma, l'equilibrio che le squadre italiane di un tempo è un ricordo sfumato. E in Europa siamo drammaticamente dietro Inghilterra, Spagna e Germania. E valiamo grosso modo l'Olanda e il Portogallo. E non ci sono soltanto ragioni economiche dietro la diminuita competitività. Non abbiamo più grandi difese, non abbiamo più grandi difensori, non abbiamo più grandi numeri 10. Non abbiamo più una nostra identità e, di conseguenza, una nostra forza propria. E, giustamente, non vinciamo più in Europa. A meno di sorprendenti inversioni di tendenza.

venerdì 11 febbraio 2022

Coppa Italia: in semifinale Inter-Milan, Juve-Fiorentina

L'Inter ha battuto facilmente la Roma, la Fiorentina ha confermato la modestia del rendimento atalantino in casa, il Milan ha travolto la Lazio, la Juve ha battuto nel finale il Sassuolo, che l'aveva tenuta a bada a fino a quando Berardi ha giocato. Ecco le semifinali (ci saranno andata e ritorno) della Coppa Italia 2022.


Inter - Milan

Juventus - Fiorentina 

domenica 28 novembre 2021

Milan travolto dal Sassuolo

Poche squadre hanno avuto la buona stampa, che ha accompagnato il Milan di Pioli. Ormai, da due anni. In questa stagione, dopo il profluvio di rigori della precedente, il soccorso ai rossoneri della buona sorte a me era parso evidente. A me e a pochi altri, tuttavia. Così ora, dopo che il Milan ha perso da Fiorentina e Sassuolo e subìto 7 gol in due partite, tra i commentatori del mainstream si sta diffondendo il panico critico. Com'è potuto succedere? Non riescono ad ammettere di averlo sopravvalutato, il Milan. Come il suo tecnico. Al quale è stato da poco rinnovato il contratto. Due parole anche su Ibra: continua a finire in fuorigioco. Non potendo giocare di sponda, contro difese alte, i suoi 40 anni si sentono tutti. 

sabato 20 novembre 2021

Torna la Serie A: 13^ giornata

Riparte, con la tredicesima giornata, la Serie A. Già oggi la Juve farà visita alla Lazio, mentre una Fiorentina rimaneggiata ospiterà il Milan. Domani sera, invece, l'Inter affronterà al Meazza il Napoli di Spalletti. I risultati di queste partite peseranno moltissimo sul campionato.

martedì 21 settembre 2021

Fiorentina-Inter: 1-3. Perisic

Inizio durissimo per l'Inter che patisce il pressing aggressivo della Fiorentina di Italiano. Brozovic e Barella in grande affanno. Ma soffrono anche Darmian e, per la prima volta in stagione, Skriniar. Da un duello da lui perso con Nico Gonzalez nasce il gol facile di Sottil. Ma Handanovic aveva già compiuto almeno due grandi parate. Nella ripresa, dopo una fase di studio, l'Inter pareggia con Darmian e passa in vantaggio con gran colpo di testa di Dzeko su angolo di Calhanoglu. La partita resta vivace e la Fiorentina continua a giocare a viso aperto. Ad una ventina di minuti dal termine, entrano Dumfries, Sanchez e Vecino per Darmian, Dzeko e Barella. Più tardi Nico Gonzalez viene espulso per plateali proteste. L'Inter sfiora il terzo gol con un contropiede di Brozovic. Simone Inzaghi cambia ancora. Dentro Gagliardini per Calhanoglu e Dimarco per Lautaro. Ed è proprio Gagliardini a servire a Perisic la comoda palla per il terzo gol nerazzurro. Vittoria importante su un campo difficile per l'Inter. Di personalità e di fortuna. Anche quella serve. 

venerdì 5 febbraio 2021

Fiorentina-Inter: 0-2. Barella, Perisic

L'Inter torna in campo dopo la dolorosa sconfitta in semifinale di Coppa Italia contro la Juve. Dolorosa per il risultato, dacché, sul campo, l'Inter ha giocato bene e gestito male una superiorità piuttosto evidente, commettendo errori ingenui. Quelli che dovrà evitare questa sera sul campo della Fiorentina, per l'anticipo della 21^ giornata di Serie A. Il Franchi è ultimamente un campo ostico per i nerazzurri, che non vi ottengono bottino pieno dal 2014. Rientrano Luaku e Hakimi. L'Inter passa in vantaggio nel primo tempo con un gran tiro a giro di Barella, che supplisce alla scarsa vena di Lukaku, mentre Sanchez tocca molti palloni senza riuscire a trovare la porta. Come gli succede spesso da 3/4 anni a questa parte. Il portiere viola Dragowski compie alcune parate importanti, anche nella ripresa, quando Hakimi scatena la sua corsa e serve a Perisic la facile rete del 2-0. In campo aperto, i nerazzurri sono a proprio agio né la Fiorentina, priva peraltro di Ribery e Castrovilli, ha la forza di cercare la rimonta. Il risultato non cambia. Inter provvisoriamente in testa alla classifica. 

mercoledì 13 gennaio 2021

Fiorentina-Inter:1-2. Lukaku! Inter ai quarti di Coppa Italia. Sfiderà il Milan

Orario pomeridiano, le 15:00, per Fiorentina-Inter, ottavi di finale della Coppa Italia 2020/21. Nella settimana, che si concluderà con il derby d'Italia contro la Juve, Conte decide, finalmente, di puntare ad un centrocampo di qualità, con Eriksen e Sensi dall'inizio. 

La cronaca: gioca Vidal e non Sensi. E proprio Vidal, autore comunque di una prova anonima, trova il primo gol nerazzurro su rigore trovato da Sanchez dopo respinta del portiere viola su tiro di Eriksen. Intervallo. Comincia la ripresa e subito Lautaro potrebbe raddoppiare ma spedisce a lato da posizione favorevole. Pareggia Kouame per la Fiorentina, dopo mischia confusa in area nerazzurra. Entrano Hakimi, Lukaku e Barella. E Hakimi sfiora due volte il gol. La partita non si sblocca e si va ai supplementari. Esce Vidal per Brozovic. L'Inter attacca ma senza grande ordine. Sanchez non angola un colpo di testa da due passi su cross di Hakimi. Lukaku è molto macchinoso. Bel tiro a giro di Eriksen, palla respinta in angolo da Terracciano. Che più tardi si ritrova tra i piedi un colpo di testa di Lukaku imbeccato da un angolo di Eriksen: grave errore del belga. Che poi si riscatta con un gol di testa, che regala all'Inter la qualificazione ai quarti di finale. In conclusione, partita sofferta, l'Inter spreca energie preziose in vista del derby d'Italia di domenica sera contro la Juve. Una citazione per la partita di Castrovilli: il 10 della Fiorentina è una mezzala classica di grande qualità.

lunedì 14 dicembre 2020

Il punto dopo l'11^ giornata. Serie A 2020/21

Rallenta il Milan, come previsto, almeno sulle colonne di questo blog. Squadra solida ed equilibrata ma di non grande qualità, tolti Ibra, ora assente, Donnarumma e Theo Hernandez. Vincono in rimonta Inter e Napoli, che, mercoledì sera, daranno vita alla prima sfida da scudetto del campionato. Successi anche per Roma e Juve, contro avversari poco probanti. Sconfitta interna per la Lazio ad opera del coriaceo Verona di Juric. Continua la crisi di Fiorentina e Torino, che pure avrebbe,  in Belotti e Bonazzoli, la coppia di attaccanti meglio assortita del campionato. 

sabato 26 settembre 2020

Inter-Fiorentina 4-3. Rimonta di sofferenza. Tanti errori di Conte

Debutto stagionale per l'Inter, stasera,  contro la Fiorentina.  Conte tiene Skriniar in panchina non potendo rinunciare alla tecnica raffinata di D'Ambrosio ( a scanso di equivoci,  il mio è un sarcasmo). Sulle fasce, Perisic a destra e Young a sinistra. Anzi no, il contrario. E Hakimi? Almeno c'è Eriksen. Dopo tre minuti, Fiorentina in vantaggio con Kouamé. Lautaro pareggia allo scadere e ad inizio ripresa propizia l'autogol di Ceccherini. Pareggia Castrovilli per i viola. L'ispiratore è un grandissimo Ribery, che ha 37 anni ma ne dimostra dieci di meno. Poi, sempre il francese serve Chiesa per il 2-3. Inter sofferente e Conte cambia tutto il centrocampo. Pareggia Lukaku, che prima aveva sbagliato almeno tre gol. E addirittura, allo scadere, D'Ambrosio, che aveva propiziato due gol viola, firma il contro sorpasso. L'Inter vince 4-3, nonostante gli errori vistosi di Conte. Fase difensiva pessima. Male i 3 centrali, l'attempato Kolarov, il modesto D'Ambrosio e Bastoni nel mezzo: non può e non sa guidare il reparto. Prova scialba di Lukaku e dei due croati e mi fermo, perché si sono salvati in pochi. Si è vinto e va bene così. Ma ha potuto più il braccetto di Iachini, che ha tolto Chiesa e Ribery delle confuse alchimie tattiche contiane. Positivo l'ingresso di Sanchez, che mette il suo talento nei due ultimi gol dell'Inter. Ecco, da uomo assist il cileno può ancora dire la sua.


mercoledì 22 luglio 2020

Inter-Fiorentina: 0-0. Conte non vince più

Dopo la beffa dell'andata, l'Inter cerca tre punti contro la Fiorentina, per tornare al secondo posto.

Niente da fare. Scialbo 0-0. Lo schema di Conte è sempre quello. O le sue squadre corrono di più oppure è molto prevedibile. Lautaro sembra un altro giocatore. 

Dimenticavo: d'accordo sulla tecnica, ammirevole, sul blasone, è stato un grande giocatore, ma, numeri alla mano, negli ultimi tre anni, la media gol di Sanchez è la stessa di Gagliardini. Vorrà dire qualcosa?

giovedì 2 luglio 2020

Giovanni Simeone: il mestiere del centravanti

Imporsi nel calcio professionistico, portandosi appresso un cognome importante come il suo, non dev'essere stato facile. Giovanni Simeone, figlio di Diego Simeone, già centrocampista assaltatore con più 100 presenze nella nazionale Argentina e da anni allenatore iconico dell'Atletico Madrid, non è un fuoriclasse. Non impressiona, non suggestiona e non ruba l'occhio. Ormai ha 25 anni e probabilmente resterà sempre ai margini delle cosiddette grandi squadre. Eppure è un centravanti di valore che, del centravanti, conosce regole, segreti e astuzie: il mestiere, insomma. A Cagliari, soprattutto con Zenga, che crede in lui, ha ritrovato con regolarità la via della rete. Contro il Bologna ha segnato il decimo gol in campionato, toccando la doppia cifra per la terza volta da quando gioca in Serie A: gli era già riuscito nei primi due anni a Firenze. Ha tutti i colpi. In nessuno eccelle, ma non ci sono punti deboli nel suo gioco. Segnerà ancora tanti gol.

domenica 28 giugno 2020

La Lazio tiene il passo. Di rigore

Frank Ribery ha segnato il gol che Luis Figo sfiorò soltanto. Un capolavoro. Pareggiato da un rigore francamente assurdo, concesso alla Lazio e trasformato da Immobile. La regola 14 del gioco del calcio è applicata con zelo in favore dei biancocelesti in questa stagione. Il contrario di ciò che accadde due anni fa. Poi la Lazio ha vinto con gol di Luis Alberto. Gran giocatore.

domenica 15 dicembre 2019

Fiorentina-Inter: 1-1. Borja Valero, Vlahovic

Inter presto in vantaggio con un gran gol di Borja Valero: una di quelle giocate che faceva, guarda caso, ai tempi della Fiorentina. Nella ripresa, il subentrato Benassi costringe Handanovic ad una grande parata. Lukaku si divora un gol davanti al portiere, come contro il Barca: aveva almeno avuto il merito di costruirsi l'occasione. Esce Lautaro, ammonito, per Politano. Esordio per Agoumè, che rileva Borja Valero, oggi migliore in campo. Vlahovic nel recupero pareggia. Errore di un irriconoscibile Godin nella metà campo avversaria. Vlahovic s'invola sulla fascia sinistra viola, Skriniar lo accompagna gentilmente nella propria area. Partita gettata via da Conte con i cambi: impatto disastroso di Politano e Godin. Poi, hanno pesato gli errori di Lukaku e Skriniar. Inter raggiunta in cima alla classifica dalla Juve.