Prima di campionato, squadra profondamente rinnovata, tutti aspettano il primo gol italiano di Luis Nazario da Lima, in arte Ronaldo. L'Inter allenata da Gigi Simoni ha patito non poco durante la preparazione, mostrando limiti patenti di gioco. Al Meazza, il Brescia passa in vantaggio con Hubner, cannoniere di lungo corso, finalmente giunto nella massima serie. Ripresa, entra Recoba, a non molto dal termine. Calcia da trenta metri, di sinistro, incrociando: il pallone, uti saetta, da sinistra verso destra corre verso l'incrocio dei pali. Rete. Recoba si presenta a questo modo ai tifosi interisti ed al calcio italiano tutto, che francamente non lo conosceva. Non finisce qui. Tramonto della partita, calcio di punizione per l'Inter. Tira Recoba, trenta metri ancora dalla porta avversaria, barriera superata, traiettoria assurda ma perfetta, stavolta da destra verso sinistra, pallone che si deposita ancora all'incrocio dei pali, l'altro. Prodezza "agostiniana", irreale, da quel motto mistico di Sant'Agostino: credo quia absurdum. L'Inter vince 2-1, Simoni resta sulla panchina dell'Inter. Gli interisti scoprono Recoba, mentre cercavano Ronaldo. 3^ puntata (cfr. 1^ puntata, 2^ puntata; 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata).
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