Non è stata una stagione esaltante. Anzi. Tuttavia, l'obiettivo minimo è stato raggiunto con una giornata di anticipo. L'Inter torna in Europa, sia pure dalla porta secondaria dell'Europa League. Quinto posto, dopo il nono dello scorso anno, contrappuntato da una terribile serie di sconfitte. Mazzarri, l'avevo previsto perché troppo facilmente prevedibile, ha comunque fatto meglio di Stramaccioni. Sono tempi grami, ma, almeno la dignità è salva. E' stato decisivo il largo successo colto ieri sera contro la Lazio, un netto 4-1, con doppietta di Palacio e reti di Icardi ed Hernanes. Come sono stati decisivi i pareggi odierni di Parma, Torino e Verona oltre alla sconfitta del Milan. L'Inter ha bisogno di almeno due grandi giocatori. Anzitutto un campione di personalità in difesa, poi un regista basso od arretrato che dir si voglia, al posto di Cambiasso. Magari anche un attaccante di talento. Conforta, se non altro, il rendimento di Kovacic nelle ultime partite: è un fuoriclasse, cui manca soltanto un poco di esperienza. Dimenticavo: si è ritirato Saverio Zanetti. Con due anni di ritardo.
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domenica 11 maggio 2014
domenica 15 dicembre 2013
Inter travolta dal Napoli: 4-2 per gli azzurri di Benitez. Pessima la retroguardia dell'Inter
Difesa colabrodo quella dell'Inter di Mazzarri. Scarsi gli interpreti, da Ranocchia a Rolando. I terzini, Jonathan e Nagatomo, autore del gol del momentaneo 3-2, attaccano con tenacia, sono carenti in fase difensiva. Come insufficiente è il pressing organizzato dal camminatore Cambiasso, egli pure a segno. Mi ricorda il Fresi della stagione 95/96. Bei voti in pagella per lui e rendimento disastroso del reparto arretrato che avrebbe dovuto guidare. La solita miopia della stampa specializzata italiana. Per sovrapprezzo, nella ripresa, viene espulso anche Alvarez in modo piuttosto fiscale, il Napoli dilaga 4-2 con Callejon, che considero da tempo un fuoriclasse autentico. Sbaglia anche un rigore con il subentrato Pandev. L'Inter, dal canto suo, non gioca male in avanti, crea occasioni da rete e molte ne spreca. Ma il problema, non da oggi, persino in Coppa Italia con il Trapani, è la difesa, anzi la fase difensiva nel suo insieme. E qui, bassa qualità dei calciatori a parte, qualche responsabilità di Mazzarri c'è.
domenica 8 dicembre 2013
L'Inter non sa più vincere: 3-3 con il Parma. Che errore scambiare Cassano con Belfodil. Branca va licenziato
Il genio che in estate ha proposto il passaggio di Cassano al Parma per ingaggiare Belfodil chi è? Ho qualche sospetto, intendiamoci, ed è perfino ovvio, ma insomma, dopo questa sera, con Belfodil che sparacchiava da pochi passi un pallone da rimettere in mezzo, dopo che Cassano aveva deliziato la platea plaudente del Meazza con le solite giocate d'autore, ho ripensato ad una delle mosse di mercato più cervellotiche e strampalate degli ultimi anni. Bella prova di Kovacic, finalmente titolare, affiancato dall'anarchico Guarin e dallo spompato Cambiasso. Pessima esibizione di Saverio Zanetti, che ha sulla coscienza il terzo gol del Parma: gioca da 100 anni e non sa tenere la posizione. Mille volte meglio Nagatomo che gli è subentrato. Per il resto, il problema dell'Inter è una difesa scadente, negli interpreti e negli schemi. Se prendi tre gol, non puoi vincere nel campionato italiano. Per fortuna che davanti Palacio vive la miglior stagione realizzativa della carriera. Bella intesa con Alvarez. L'Inter sale, si fa per dire, al quarto posto solitario, ma Juve e Roma sono lontanissime. Più vicino il Napoli, cui renderà visita domenica prossima.
domenica 1 dicembre 2013
L'Inter stecca alla prima di Thohir, pareggio sofferto contro la Samp di Mihailovic
Non bastava Cambiasso, così Mazzarri schiera pure Saverio Zanetti, che riesce nell'incredibile impresa di far rimpiangere Nagatomo. Non sa uscire di scena l'argentino. E che non ci riesca a 40 anni suonati è difficile da capire e da spiegare. La squadra vive delle sporadiche invenzioni di Alvarez. Da una di queste nasce il vantaggio di Guarin, per il resto sempre anarchico in mezzo al campo. Nella ripresa, l'Inter cede troppo campo alla Sampdoria, già combattiva come il suo nuovo allenatore Mihailovic, fino al gol mancino di Renan, che calcia da una ventina di metri, con tutta la calma del caso, atteso che Cambiasso e Mudingayi ci mettono una vita a chiudere su di lui: tiro angolato che rimbalza prima d'infilare Handanovic. Troppo solo Palacio in avanti, non va meglio con l'ingresso di Belfodil. Ha convinto poco anche il subentrato Kovacic, che mi pare in fase involutiva e credo che dipenda dalla poca fiducia che sente intorno a sé. Dispiace perché è un talento vero il centrocampista croato. Per Tohir, alla prima da presidente al Meazza, un debutto in chiaroscuro.
domenica 10 novembre 2013
L'Inter batte il Livorno nel giorno del ritorno, inutile, di Zanetti
Brutta partita, bassi ritmi, ma vittoria preziosa. Propiziata da una papera di Bardi, che, da ex interista, avverte la pressione della partita, ma poi si riprende e lascia intravedere grandi potenzialità. Per me, è più forte di Handanovic. L'Inter porta a casa i tre punti, spreca poche energie, registra una buona prova di Kovacic, autore dell'assist del raddoppio di Nagatomo, ma anche il ritorno meno necessario della storia, quello di Saverio Zanetti. Celebrato come avesse realizzato chissà quale impresa. A 40 anni, l'argentino non riesce a smettere con il calcio giocato e rimane attaccato alla parte che più gli riesce, quella del difensore di se stesso. Fosse dipeso da me, avrebbe chiuso la carriera con l'Inter nel 1997, dopo la sfuriata seguita alla sostituzione in favore del grande Nicolino Berti, finale di ritorno di Coppa Uefa persa per un rigore ciabattato da Zamorano. Ed invece, nel 2013, sta ancora in campo insieme a "chioma fluente" Cambiasso. Non condivido.
martedì 29 ottobre 2013
L'Inter pareggia a Bergamo con l'Atalanta. Ad Alvarez risponde Denis
Alvarez è diventato, con Palacio, il leader di questa Inter di basso profilo che manca, a Bergamo, l'occasione di riavvicinarsi alla vetta della classifica. L'argentino segna il gol del vantaggio, pareggiato una decina di minuti dopo dal connazionale Denis. L'Inter subisce troppi gol, perché il centrocampo guidato dall'imbolsito Cambiasso non assicura adeguata protezione e perché non ha campioni dietro. Samuel, al rientro, non è più quello di una volta. In mezzo al campo, Kovacic accentra il gioco, salta spesso l'uomo, qualche volta esagera nel dribbling e perde palla, ma pochi compagni si muovono senza palla e così il compito del regista si fa arduo. Nella ripresa, una grandissima giocata di Icardi subentrato ad un irritante Guarin finisce sul palo. Mentre Alvarez sfiora l'incrocio con un gran tiro dalla distanza. L'Atalanta, sul proprio campo, è un avversario ostico per tutti, ma l'Inter spreca comunque un'occasione preziosa. Mazzarri deve inventarsi qualcosa, specialmente a centrocampo. Avrei schierato Taider al posto dell'indisciplinato Guarin, mentre Icardi merita una maglia da titolare.
domenica 27 ottobre 2013
Inter - Verona 4-2: i nerazzurri risalgono al quarto posto
Partita decisa su calcio d'angolo: dalla bandierina, complici la disattenzione della difesa veneta ed una certa dose di sfortuna della medesima, nascono tre dei quattro gol nerazzurri. Kovacic gioca finalmente e giocherebbe anche meglio se non si trovasse tra i piedi Cambiasso, detto "don rimpallo", perché la palla in area gli rimbalza sempre addosso e qualcuno lo scambia per l'asso che non è mai stato. Convincente Jonathan ed il macchinoso Rolando, che segna pure, ma in difesa denuncia limiti evidenti di concentrazione. Considerato che il Verona di Mandorlini era reduce da parecchie belle prestazioni, la vittoria di ieri sera è un buon segno per l'Inter. Con Kovacic ed Alvarez, la palla la tengono di più i nerazzurri. La difesa, però, va registrata. A tal proposito mi chiedo: Andreolli che fine ha fatto?
domenica 29 settembre 2013
Il fuorigioco per la Juve non vale, Toro fregato da un gol di Pogba. Si ferma l'Inter contro il Cagliari, Pandev rilancia il Napoli
Il Napoli è la squadra più attrezzata per il titolo, mi debbo ripetere. Una doppietta di Pandev rilancia gli uomini di Benitez verso la vetta della classifica, per ora condivisa dalla Juve, versione antica. Gol in fuorigioco di Pogba e Torino battuto nel derby della Mole. Capita sempre a loro il colpo gobbo: nomen omen. L'Inter si fa riprendere dal Cagliari: ad Icardi, forte come un peso medio del pugilato, risponde Nainggolan, perché Cambiasso impiega una vita ad opporsi alla conclusione del belga. Taider ci sarebbe riuscito. Cambiasso, però, incassa i complimenti di tutta la stampa nostrana, sulla cui competenza c'è da riflettere. Dimenticavo, scarsissimo Alvaro Pereira. Il Sassuolo dopo le sette sberle rimediate dall'Inter domenica scorsa, strappa un altro punto prezioso, questa volta alla Lazio. Da segnalare il gol di Floro Flores, uno che avrebbe meritato ben altra carriera. Ora, tocca alla Roma, la più accreditata avversaria del Napoli.
giovedì 26 settembre 2013
Inter - Fiorentina 2-1. Rimonta dei nerazzurri che agguantano Napoli e Juve al secondo posto. L'Inter si candida per lo scudetto
Al rigore di Giuseppe Rossi l'Inter sfiduciata di Stramaccioni non avrebbe saputo replicare e magari avrebbe subito ancora. Quella di Mazzarri ha ben altra tempra. Segna Cambiasso, che pure ha la mobilità di un impiegato ministeriale e firma il sorpasso Jonathan, già miniatura di Maicon, che sta diventando sempre più padrone della fascia destra. Napoli e Juve acciuffate al secondo posto, l'Inter pone la propria candidatura alla conquista dello scudetto. Con il nuovo Alvarez ed un posto da titolare per Kovacic, dico che è possibile.
domenica 10 marzo 2013
Inter sconfitta dal Bologna. Stramaccioni esonerato!
Stramaccioni ormai gioca ad improvvisare. E gli riesce malissimo. Stavolta, contro un Bologna ordinato, schiera inizialmente Benassi, manco a dirlo fuori ruolo, salvo sostituirlo, demoralizzandolo dopo un brutto, ma prevedibilmente brutto primo tempo. Saverio Zanetti, tra i giocatori meno tecnici del campionato un posto lo trova sempre, come lo trova lo svagato Ranocchia, uno che avrebbe bisogno di cinque o sei chili di muscoli. Il resto è il solito pianto, con la mezza eccezione di Stankovic, che almeno gioca di prima e si batte con un qualche vigore. Del gioco, che il "sacchiano" Stramaccioni avrebbe dovuto insegnare alla squadra nemmeno l'ombra. All'inizio della ripresa, entra Cassano per Benassi, poi, entrano anche Kovacic e Cambiasso, ma nel frattempo il Bologna è passato in vantaggio con tiro al volo di Gilardino. Stramaccioni sente un sinistro profumo di esonero e, come sempre in questi casi, si mordicchia il labbro. Tipica posa da condottiero. Ma come osa Gargano calciare una punizione nei pressi dell'area avversaria?! Come siamo ridotti male! Stramaccioni va esonerato. Branca licenziato.
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giovedì 7 marzo 2013
Inter travolta dal Tottenham: 3-0 per gli inglesi. Figuraccia, Stramaccioni esonerato
Figuraccia indegna, scoppola pesantissima, rovescio imbarazzante. L'Inter finisce travolta a Londra, sponda Tottenham, andata degli ottavi di Europa League. Tre a zero per gli inglesi guidati da un Bale incontenibile, che apre le marcature saltando in faccia a "belli capelli", Cambiasso, uno che va a due Km/h da tre anni a questa parte e gioca sempre per ragioni insondabili, come il suo sodale, Saverio Zanetti, piedi di piombo, che sbaglia gli appoggi più elementari, per non dire di Pereira, detto "mamma mia che impressione", di "mastrolindo" Jonathan inutilmente subentrato nella ripresa. Tutti abilmente capitanati dal peggior tecnico della storia nerazzurra dopo Marcello Lippi: il saccente, fastidiosissimo Stramaccioni, detto "brunello". Una serata vergognosa. Stramaccioni va immediatamente esonerato, per manifesta, palese, limpidissima incapacità. Branca va licenziato. Quanto a Moratti, si faccia un esame di coscienza. La squadra che ha allestito è ridicola. O allenta i cordoni della borsa oppure passa la mano.
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domenica 3 marzo 2013
L'Inter rimonta a Catania: Alvarez e due volte Palacio
Inizio scoraggiante, ma, se non altro il doppio vantaggio del Catania sembrava aver calato il sipario sulla dimenticabile esperienza nerazzurra di Stramaccioni. Squadra imbolsita, errori tecnici a ripetizione, Gargano pareva al primo giorno di scuola calcio. Gli avversari, brevilinei e brillanti nel fraseggio, facevano il bello ed il cattivo tempo. Stramaccioni, pensoso come al solito, dopo avere escluso Cassano dalle convocazioni per una lite di cui ho capito poco, si affidava al santo protettore di Arrigo Sacchi, che è luogo poco assolato. E gli andava bene nella ripresa, dentro Stankovic per Kuzmanovic e Palacio per Rocchi, uno che fatica a stare in piedi. Bastava. Stankovic giocava di prima intenzione, valorizzando le sortite offensive di Pereira. Dribbling di Palacio sulla destra, cross e colpo di testa in avvitamento di Alvarez, che non è un asso, ma in questa penosissima Inter può starci eccome. Poi, Palacio su traversone di Pereira pareggiava. Infine, complice anche un Catania piuttosto prodigo, Palacio firmava l'incredibile rimonta su assist dell'ultimo subentrato, Cambiasso. L'Inter vince e va bene. Ma, Stramaccioni che allenatore è?
domenica 24 febbraio 2013
Inter - Milan 1-1: El Shaarawi e Schelotto
Centrocampo scarso quello dell'Inter, specialmente nei due centrali, Cambiasso, che cammina, e Gargano che ricorda molti amatori del calcetto: piedi a banana. Sicché la mediana del Milan prende il sopravvento, Montolivo dirige il gioco da campione consumato, prediligendo i cambi di campo a sinistra, dove De Sciglio ed El Shaarawi scherzano Guarin, confusionario, e Nagatomo, scarso. El Shaarawi porta in vantaggio il Milan e Balotelli, sopraffatto dalla tensione e questa volta peggiore in campo, spreca parecchie comode occasioni da rete, per quanto ci metta del suo anche il macchinoso Handanovic, oggi più reattivo del solito. Nella ripresa, il giapponese passa a sinistra con Zanetti che va a destra. Entra Schelotto per Cambiasso. E lo stesso Schelotto, che ha piedi di legno, trova di testa il gol del pareggio. Stramaccioni ha giocato male la partita, con l'eccezione dell'idea di Cassano centravanti arretrato. Troppo poco. Finisce in pareggio ma è il Milan ad avere più da recriminare.
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domenica 10 febbraio 2013
Inter - Chievo: 3-1. Cassano, Ranocchia e Milito rilanciano l'Inter verso il terzo posto
I pareggi della Lazio con il Napoli e del Milan con il Cagliari, restituiscono qualche speranza di terzo posto ai nerazzurri, che ritrovano Milito al centro dell'attacco. Stramaccioni esclude Kovacic, ripesca Cambiasso e si affida alla corsa di Gargano ed all'equilibrio tattico di Kuzmanovic. Tutto il gioco, ma siamo alle solite, passa dai piedi di Cassano, che trova un gol tanto fortunoso quanto importante: settimo centro in campionato per l'asso barese, che poi distilla il suo gioco spavaldo e fantasioso a piene mani. Pareggia Rigoni su dormita della difesa nerazzurra, ma Ranocchia, con perentorio stacco da centro area su angolo di Cassano, riporta in vantaggio l'Inter. Che nella ripresa fissa il punteggio sul 3-1 con Milito, prezioso per i tanti palloni che stoppa, difende e restituisce ai compagni. Il terzo posto è ancora possibile, ma Zanetti viene saltato da chiunque, bisogna mandarlo in panchina. Kovacic, poi, deve giocare.
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giovedì 31 gennaio 2013
La nuova Inter: Kovacic, Kuzmanovic e Schelotto
Era dall'estate 2009, che l'Inter non operava con tanta abbondanza sul mercato. Allora, arrivarono campioni conosciuti ed affermati, come Eto'o, Sneijder, Milito, Luci oltre a Thiago Motta: Mourinho avrebbe raccolto con il triplete i frutti di una semina tanto copiosa e la partenza di Ibrahiomovic per il Barcellona fu dimenticata nel giro di pochi giorni. Ieri, 30 gennaio 2013, l'Inter ha ingaggiato quattro centrocampisti quattro, a dimostrazione che il centrocampo nerazzurro, formato da troppi giocatori in odore di pensione, aveva bisogno di una rivoluzione. soltanto che i nomi sono meno altisonanti di allora. Kuzmanovic, già alla Fiorentina, arriva dallo Stoccarda, ha buon fisico e discreti piedi, ma non è un campione. Lo stesso dicasi per Schelotto, ala di ruolo, che arriva dall'Atalanta, molta corsa, altrattettanta esuberanza, ma i suoi cross non sono quelli di Figo anni '90. Più interessante è il diciottenne croato, Kovacic. Dalle poche immagini di repertorio che circolano in rete, mi è sembrato di riconoscere in lui un potenziale fuoriclasse, che eccelle almeno in un fondamentale, ultimamente trascurato, il dribbling. Gioca da regista e per questo ruolo, per impararne tempi, modi ed astuzie, occorre tempo. Ma, insomma, la qualità tecnica sembra di primissimo ordine. Tanto più che mi pare capace anche di grandi accelerazioni e non va a terra alla prima spinta. L'Inter punti su di lui, da subito. Forse, questa volta, la scelta è indovinata. Sarebbe ora, peraltro. Sogno, a partire da domenica, un'Inter con Zanetti e Cambiasso a scaldare la panchina.
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domenica 27 gennaio 2013
Inter - Torino: 2-2. Stramaccioni esonerato?
Il Torino per lunghi tratti sembra il Brasile del '58 e non soltanto perché Ventura schiera i granata con il 4-2-4, non soltanto perché Meggiorini fa ballare una samba parecchio ritmata quelle belle statuine che sembrano Chivu, Juan Jesus e Ranocchia, ma, soprattutto perché l'Inter ha le sembianze di una squadretta oratoriale. Di cui è emblematico l'errore marchiano in cui incappa Guarin propiziando il gol di Meggiorini, che pareggia il vantaggio di Chivu, su bella punizione. Il rumeno poi esce per infortunio, ormai gioca dieci partite a stagione. Mudingayi ha una tecnica poverissima, possibile che giochi nell'Inter? Gargano non può fare il regista. Nagatomo ha il fisico di uno scappato dalla fame e sbaglia tutte le giocate. Cassano, sotto tono fisicamente, inventa le uniche giocate decenti. Nella ripresa, arriva il raddoppio di Meggiorini. Pareggia il subentrato Cambiasso servito da Zanetti. Nessuno si inganni, i due camminano per il campo a lungo, soprattutto il buon Saverio. L'Inter non ha gioco ed il suo tecnico, sopravvalutato quanto altri mai, non ha un'idea del gioco. Finisce 2-2, l'Inter è lontanissima dalla Champions. Stramaccioni va esonerato.
mercoledì 23 gennaio 2013
Roma - Inter 2-1: Florenzi, Destro e Palacio
Semifinale di andata della Coppa Italia 2012/13, stadio Olimpico. Finisce 2-1 per la Roma, all'esito di una partita brillante nel primo tempo ed orribile nella ripresa, quando la stanchezza, per gli impegni ravvicinati delle due squadre negli ultimi otto giorni, ha provocato una serie imbarazzante di errori, anche negli appoggi e nei passaggi laterali. Superba prova di Mattia Destro, autore di uno splendido gol di testa in anticipo su Ranocchia, dopo la rete iniziale, sempre di testa, dell'onnipresente Florenzi. La Roma, nella prima mezz'ora, avrebbe potuto prendere il largo, se non fosse mancata, con Totti e Lamela, la dovuta precisione sotto porta. L'Inter ha giocato di rimessa lanciando di continuo il generoso Palacio, che ha finalmente accorciato le distanze su punizione lenta di Cambiasso, per la distrazione dilettantesca dei centrali giallorossi. Del secondo tempo, che è stato poca cosa, s'è detto. Diversi gli ammoniti, che, diffidati, salteranno la gara di ritorno. Peggiore in campo, Saverio Zanetti.
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sabato 22 dicembre 2012
Inter - Genoa 1-1: Immobile e Cambiasso. Stramaccioni va esonerato
Basta con Stramaccioni, uno dei più sopravvalutati allenatori degli ultimi 30 anni. Non ha saputo insegnare alla squadra alcuno schema, con l'eccezione di quello da abecedario calcistico: palla a Cassano e vediamo cosa succede. Non per niente le azioni più pericolose dell'Inter nascono dalle invenzioni dell'asso barese, compreso il gol di testa con cui Cambiasso, pessimo sino ad allora, pareggia il gol di Immobile. Ranocchia va sempre per terra, lo salta chiunque ed Handanovic, non da Inter, non riesce a respingere una conclusione che tutto pare tranne che irresistibile. Discorso a parte merita Zanetti, che fallisce persino gli appoggi laterali: resta un mistero come abbia potuto avere la carriera che ha avuto un giocatore di tale povertà tecnica. Chivu non può più giocare in serie A, come mai avrebbe dovuto fare Pereira, Palacio ha patito l'emozione di giocare contro gli ex compagni. Livaja ha fallito un gol, che misura le sue possibilità future: via dall'Inter assieme a Stramaccioni!
sabato 15 dicembre 2012
Klose affossa l'Inter. Stramaccioni sbaglia tutto
Primo tempo di studio, Lazio quadrata, Inter pure. Nella ripresa, prende il sopravvento la boria di Stramaccioni, che schiera Palacio per Cambiasso, tornando al tridente, che la squadra dimostra di patire. Gli schemi nerazzurri sono i soliti: accelerazioni di Guarin e dribbling di Cassano. Varco per i biancocelesti, Klose, fuoriclasse assoluto, brucia il macchinoso Ranocchia e trafigge Handanovic con un diagonale incrociato di precisione quasi chirurgica. L'Inter prova a recuperare e forse il pareggio potrebbe scapparci, ma Coutinho, peggiore in campo, sparacchia in tribuna un delizioso assist di Cassano. Finisce 1-0 per la Lazio.
domenica 9 dicembre 2012
Inter - Napoli 2-1: Milito, Guarin e Cavani
Stramaccioni toglie Zanetti dalla fascia, piazza Cambiasso al centro della difesa, così che entrambi abbiano meno da correre, e lascia Palacio in panchina, con Cassano, al rientro, al fianco di Milito. Sana prudenza, dopo parecchi punti gettati via per un'esuberanza tattica del tutto improvvida. Segna Guarin, vero uomo partita, anarchico, è vero, ma le sue accelerazioni lasciano costantemente gli avversari sul posto. Raddoppia Milito, ancora nel primo tempo. Cassano delizia con tanti sapienti tocchi dei suoi, che fanno respirare la squadra. Gli schemi di Stramaccioni, alla fine, sono tutti qui. Secondo tempo di sofferenza, il Napoli preme, accorcia le distanze con Cavani, potrebbe pareggiare, come l'Inter potrebbe, in contropiede, chiudere la partita. Finisce 2-1 per i nerazzurri: ci può stare. L'Inter scavalca il Napoli al secondo posto.
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