La Juventus pareggia a Bologna, addio scudetto! Ha segnato presto Marco Di Vaio, grande ex, capace sempre di esaltarsi nelle partite di cartello. Del resto, la difesa bianconera, da destra a sinistra, Lichtesteiner, Caceres, Bonucci e De Ceglie, anche sulla carta, è più debole dell'attacco formato da Di Vaio, Ramirez e Diamanti. Nella ripresa, Vucinic si risveglia da un lungo letargo e trova il gol del pareggio. La Juve è in crisi di gioco e di identità, più di così non può fare. Conte lo sa da tempo. Il Milan resta in testa, la Juve segue a due punti. Ma, lo scudetto andrà alla Lazio.
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
Elenco blog personale
Visualizzazione post con etichetta Di Vaio. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Di Vaio. Mostra tutti i post
mercoledì 7 marzo 2012
venerdì 17 febbraio 2012
Inter travolta dal Bologna: clamorosa sconfitta interna (0-3). Ranieri va esonerato. Moratti va via prima
Vergogna! Una sconfitta memorabile, l'ennesima, anzi ad essere precisi la decima, in un campionato disgraziato. Quest'Inter non è all'altezza dell'Inter, della sua storia, del suo prestigio, del suo blasone. Dopo il rovescio interno con il Novara, arriva ancora una sconfitta casalinga con il Bologna. Di Vaio segna una doppietta e cala il sipario su un gruppo sfiatato, zanettiano, cioè appunto sfiatato come Zanetti, cambiassiano, cioè appunto sfiatato come Cambiasso. Ma, soprattutto privo di talento. Ranieri va esonerato di corsa, perché ci vuole fantasia per immaginare Faraoni fantasista: molta fantasia, laddove il mestiere del tecnico è esercizio di raziocinio. Per non dire di Forlan, che non sa fare alcunché, anzi no, sa sbagliare un gol che nemmeno il Pancev dell'inverno del '92. La difesa è ridicola. E Nagatomo scarsissimo: non conosce i fondamentali di difesa. Un birillo è più reattivo e meno disponibile ad abboccare alla prima finta. E siccome il 2-0 non bastava, segna pure Acquafresca, altro interista del vivaio lasciato andar via con troppa fretta. Tre ceffoni in pieno volto. Poi, la partita, per fortuna, finisce. Bisogna mandare la primavera in campo, i titolari a zappare. E Branca ... lasciamo stare. Ranieri ha concluso la sua avventura all'Inter. Moratti è andato via a partita in corso, ma le sue responsabilità in questa caduta dell'Inter sono innegabili.
lunedì 9 gennaio 2012
Milan e Juve ancora in testa, torna al gol Totti
Ma, quanti rigori ha tirato Ibrahimovic in questo campionato? La sensazione è che siano stati troppi. Quello che ha sbloccato la gara con l'Atalanta m'è sembrato molto generoso. Vittoria di misura della Juventus a Lecce, con Matri, subentrato all'infortunato Quagliarella. Le prime della classe viaggiano a pieno ritmo, ma neppure dietro scherzano. Alla sonante vittoria dell'Inter hanno, infatti, risposto Napoli, con un Cavani notevole, e Roma, trascinata da Totti: doppietta su rigore, dopo quasi otto mesi di astinenza. Dal dischetto, 59 reti su 74 tentativi in serie A per il capitano giallorosso (media di trasformazione: 0,79), secondo dietro Roberto Baggio, autore di 68 gol su 91 esecuzioni (media di trasformazione: 0,75). Vince pure l'Udinese, terza in classifica, nella quale segna sempre Di Natale. Imitato da Di Vaio, quanto ai gol stagionati, nel successo del Bologna contro il Catania. Domenica prossima, derby meneghino: una vittoria dell'Inter riaprirebbe la lotta per il titolo.
lunedì 12 dicembre 2011
L'Udinese torna in testa, vince la Lazio, rallentano Milan e Napoli
Segna sempre Di Natale, anche di testa, sebbene il portiere avversario fosse vistosamente fuori posizione. Dieci gol per il capitano dell'Udinese, che torna in vetta alla classifica, profittando anche del mezzo passo falso del Milan, costretto al pareggio dal Bologna di un grande Di Vaio, ancora in rete, e di un grandissimo Diamanti: mancino umbratile ma di talento finissimo. Anzi, i rossoneri si sono avvantaggiati di almeno due clamorose sviste arbitrali, una delle quali ha portato al gol su rigore di Ibrahimovic. Lazio corsara a Lecce, trascinata da Klose, autore di una doppietta: il centravanti tedesco si conferma uno dei migliori goleador degli ultimi quindici anni, sembra giocare da sempre in Italia, ispira e conclude con naturalezza. Se la Lazio, come credo, lotterà fino alla fine per il titolo, molto del merito sarà stato di Klose. E di chi l'ha scelto, nonostante i due anni in panchina con Van Gaal al Bayern. Il Napoli, che continua a stentare prima e dopo le partite di Coppa, non va oltre il pari con il Novara del bravo Rigoni. Stasera, Roma - Juventus. Bianconeri favoriti, ma, nella Roma torna Totti. Che segnerà, prevedo. Sicché, insomma, potrebbe saltar fuori anche la vittoria dei giallorossi.
Etichette:
Bayern Monaco,
Bologna,
Di Natale,
Di Vaio,
Diamanti,
Ibrahimovic,
Juventus,
Klose,
Lazio,
Lecce,
Milan,
Napoli,
Roma,
Totti
lunedì 5 dicembre 2011
Recoba gol scudetto: la seconda giovinezza del Chino
Per non essere un giocatore decisivo, come la stampa parruccona ha sempre insinuato, Recoba ha segnato un fantastico gol, ieri, che ha decretato il successo del Nacional de Montevideo contro il Liverpool, con vittoria del torneo di Apertura. Il che avvalora una tesi che ho sempre sostenuto, Recoba, quando gioca, decide. Eccome se decide. Sicché sbagliò Cuper a sostituirlo con la Lazio, il 5 maggio 2002, perché da Recoba il colpo risolutivo avrebbe potuto giungere fino al termine della partita. Come sbagliò Mancini a sostituirlo nella sfida di ritorno di Champions contro il resistibile Villareal: l'assurdo era che il tecnico jesino si aspettava la giocata vincente da Sinisa Mihailovic. Giocata che, chiaramente, non venne. Se in serie A ancora imperversano Di Vaio, anima del Bologna, classe 1976, e Di Natale, capitano dell'Udinese, classe 1977, non capisco perché non potrebbe tornarci a giocare Recoba, classe 1976, quanto ad anagrafe, classe immensa, quanto a talento. A gennaio, Recoba all'Inter. Altro che Kucka. Vedo bene, assieme al Chino, invece, Schelotto, ala atalantina di ruolo, che punta l'uomo e lo salta.
Lotta a tre tra Juventus, Udinese e Milan, disfatta della Roma a Firenze
La lotta in testa al campionato pare restringersi a tre sole squadre, tutte vittoriose nella quattordicesima giornata di A: Juventus, Udinese e Milan. I bianconeri hanno superato a fatica il Cesena, la squadra ha il temperamento di Conte e trova ancora la rete con Marchisio, che non è al livello di Xavi o di Iniesta, come qualcuno ha incautamente azzardato, ma è certamente un centrocampista di valore. Dell'Udinese vittoriosa sull'Inter s'è detto, ma voglio ancora sottolinerare la grandissima organizzazione difensiva che Guidolin riesce ad insegnare alle proprie squadre. Il Milan ha l'organico più forte ed Ibrahimovic che fa sempre la differenza. Il gol della sicurezza di Nocerino dimostra quanto felice sia stata la scelta d'ingaggiare il mediano, che l'Inter miope s'è lasciata sfuggire. Ancora sugli scudi Di Vaio, che conduce al successo il Bologna e prodezza di Ibarbo con il Cagliari: se sarà all'altezza del gol di ieri, avremo presto un fuoriclasse in più. Netta vittoria anche per il Napoli contro il Lecce: Cavani, ormai, è tornato a segnare con continuità, ma chi impressiona è Lavezzi, che, da solo, vale un terzo abbondante del gioco del Napoli. L'argentino è immarcabile. Credo, infine, che Luis Enrique durerà poco a Roma: la sua conduzione della squadra mi pare presuntuosa e confusa. Borriello in tribuna e Totti in panchina, vera lesa maestà calcistica, sono scelte incomprensibili. Soprattutto dopo il 3-0 rimediato contro la Fiorentina. Secondo me, Giannini, dimissionario a Grosseto, farebbe al caso della Roma. Come Zenga avrebbe fatto e farebbe al caso dell'Inter.
lunedì 31 ottobre 2011
Udinese e Lazio inseguono la Juve
Ibrahimovic, nel campionato italiano, fa sempre la differenza. La doppietta segnata contro la Roma ci mostra che lo svedese sta tornando ai livelli di miglior forma: pregevoli i cross di Aquilani. Il Milan, ne va dato atto a Galliani, ha fatto buone scelte. Quanto ai giallorossi, la sensazione è che non possano ancora fare a meno del talento e del carisma di Totti. Si conferma l'Udinese, che batte il Palermo con gol del solito Di Natale. La Lazio, che raccoglie i frutti di una splendida campagna di rafforzamento, espugna Cagliari. Klose, e lasciatemi dire che l'avevo detto in estate, si sta adattando sempre meglio al nostro calcio, sesta rete per lui ieri. La vittoria del Bologna contro l'Atalanta ha visto il ritorno al gol, su rigore, di Marco Di Vaio, che non trovava la via della porta da quindici partite. Pareggia il Novara di Rigoni e così l'Inter si mantiene appena sopra, un misero punto, la zona retrocessione. Che tempi!
Iscriviti a:
Post (Atom)