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martedì 18 maggio 2021

Il Toro è salvo: Lazio-Torino 0-0

Pareggio stentato contro la Lazio, con Sirigu sugli scudi e un rigore che Immobile spreca sul palo. Si salva il Torino, con una giornata d'anticipo, rendendo una formalità l'ultima partita contro il Benevento, che sarebbe altrimenti stata una sfida drammatica. Nicola ha portato a termine il suo compito, dopo la partenza disastrosa di Giampaolo. Detto questo, credo che il Toro, come i suoi tifosi e la sua storia, meriti un presidente diverso da Cairo.

domenica 14 marzo 2021

Torino-Inter: 1-2. Lautaro!

Eriksen parte dalla panchina, gioca Gagliardini. Torino chiuso e pronto a ripartire con Verdi e Sanabria. Inter imprecisa con Barella, stanco già da un paio di settimane, e Lukaku, che mostra tutti i suoi limiti nei fondamentali di controllo del pallone. La migliore occasione capita al Toro: palla sul palo. Al 55' entrano Eriksen e Young  per Gagliardini e Perisic. Da una giocata di prima di Eriksen scambio tra Lukaku e Lautaro, atterrato in area granata. Rigore per l'Inter, che Lukaku trasforma. Angolo per il Toro e, nella confusione, Sanabria pareggia. Esce Brozovic per Sanchez. Inter con tre punte ed Eriksen in regia. Cross di Sanchez e favoloso, davvero favoloso gol di testa di Lautaro Martinez, che indirizza il pallone sul palo lontano. Escono Hakimi e lo  stesso Lautaro per Darmian e Vecino, che rivede il campo dopo mesi. L'Inter vince.

giovedì 25 febbraio 2021

Storia dell'Inter: 6^. Lo scudetto del 1940, la guerra, la presidenza Masseroni

All'inizio della stagione 1939/40, Giuseppe Meazza, icona, simbolo, asso e trascinatore dell'Inter ha un problema. Di circolazione al piede sinistro. Si parla di sindrome da piede congelato. Vengono consultati i migliori specialisti del tempo. Possibile che debba finire, così, improvvisamente e inspiegabilmente, la carriera del capitano dell'Inter (Ambrosiana-Inter ancora) e della nazionale italiana? Fatto sta che Meazza non può giocare e, nessuno l'avrebbe detto, i nerazzurri non ne risentono, arrivando a conquistare il quinto scudetto della propria storia, il secondo con Pozzani presidente. Fari della squadra sono l'ala destra Annibale Frossi e la mezzala sinistra Attilio Demaria, autore di 12 gol. La rivelazione è il giovane centravanti, classe 1919, Umberto Guarnieri. L'Inter vince lo scudetto con 44 punti, tre più del Bologna, secondo, otto più della Juve, terza.  Questo del 1939-40 sarà, per un lustro, l'ultimo campionato di pace. L'Europa è già in guerra e l'Italia, sebbene vincolata dal Patto d'Acciaio con la Germania nazista, si dichiara non belligerante.  Formula politica più ipocrita che astuta, che reggerà fino al 10 giugno del 1940. Quando ci sarà la sciagurata dichiarazione di guerra a Francia e Inghilterra, annunciata da Mussolini a Palazzo Venezia. Nella stagione successiva, 1940-41, l'Inter è seconda dietro al Bologna, per terminare invece addirittura dodicesima nel 1941-42, quando la Roma conquista il suo primo storico scudetto. Il nuovo presidente dell'Inter è Carlo Masseroni Nella stagione 1942-43, c'è il primo dei cinque scudetti consecutivi del Torino e l'Inter è quarta. Il girone unico si sospende per due anni, mentre la guerra infuria e l'Italia è occupata. Alla ripresa, a dominare c'è sempre il Torino di Loik e Valentino Mazzola. L'Inter vive un periodo di crisi e ottiene due decimi posti consecutivi. In particolare nel 1947, si salva con difficoltà. Il grande Meazza, dopo aver vestito, cosa di cui poi si pentirà, anche le maglie di Milan e Juve, torna per il passo d'addio da capitano-giocatore, regalando le ultime magie ai suoi appassionati tifosi. Meazza resta sulla panchina per la stagione successiva. Ma, la squadra non gira. Esordisce il giovane centravanti toscano, scattante e scattoso, Benito Lorenzi, che diverrà una bandiera nerazzurra. Per il resto, Meazza viene sostituito da Carcano e Carcano da Astley: c'è un amaro dodicesimo posto finale.

Benito Lorenzi

Masseroni ha ben altre ambizioni e prova l'assalto al capitano granata Valentino Mazzola, il miglior giocatore del mondo dell'epoca. Più del declinante Pedernera. E più degli emergenti Di Stefano e Puskas. Ma non riesce a portarlo a Milano. Dove arrivano il mediano Bearzot, poi CT della nazionale campione del mondo di Spagna 1982, Amadei dalla Roma, l'ala destra Gino Armano, ma soprattutto un fuoriclasse apolide, Istvan Nyers.

Istvan Nyers

Ala sinistra, dalla progressione irresistibile e dal tiro tremendo. Nyers sarà capocannoniere della serie A 1948-49 con 26 gol e l'Inter seconda dietro il Grande Torino, che perirà tragicamente a Superga il 4 maggio del 1949. (cfr. 1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata, 5^ puntata)

martedì 23 febbraio 2021

Serie A 20/21: il punto dopo la 23^ giornata. Inter, prove tecniche di fuga

Derby stravinto dall'Inter e prove tecniche di fuga dei nerazzurri. Conte, diciamolo, è stato aiutato dalle difficoltà finanziare. Non potendo fare mercato, ha dovuto riconsiderare la sua ostilità tattica nei confronti di Eriksen e anche di Perisic. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: ora anche la cosiddetta catena di sinistra dell'Inter funziona a meraviglia. 

Per il resto, il campionato è ancora lungo. E passi falsi sono sempre possibili. La Juve ha vinto a Crotone e deve recuperare la partita contro il Napoli. A me non pare granché quest'anno e non ho motivo di cambiare idea, allo stato. Però, restano da giocare ancora 15 partite.

Le due squadre più in forma, Lazio e Atalanta, hanno vinto ma il loro ritardo in classifica è significativo. Sconfitto, proprio dai bergamaschi, il Napoli di Gattuso, mentre la Roma non è riuscita ad espugnare il campo del Benevento.

Boccata d'ossigeno per il Toro, che ha superato il Cagliari - esonerato Di Francesco - con gol di Bremer. A proposito, è stato un errore, per i sardi, aver congedato Zenga. 

lunedì 7 dicembre 2020

Il punto dopo la 10^ di Serie A 2020/21

Fioccano i paragoni con il Milan, fortunatissimo di Zaccheroni, che approfittò dell'esonero improvvido di Simoni, della crisi improvvisa della Juve di Lippi e del generoso, ripeto, sostegno della buona sorte. Il Milan attuale un poco gli somiglia, sì. Buona squadra, senza grandi lacune, compattezza e fiducia. Potrebbe anche durare. Io penso di no, ma pensavo lo stesso del Milan del '98/'99, per la verità.

L'Inter batte il Bologna e si conferma seconda in classifica: è bastato arretrare di una decina di metri, schierando in linea i centrocampisti, per ritrovare l'equilibrio smarrito. 

Bella vittoria del Napoli contro il Crotone ultimo in classifica. Bellissimo il primo gol di Insigne. Tutti sanno che farà quella giocata, ma Insigne la esegue lo stesso. Robben, più veloce però, faceva lo stesso rientrando dalla parte opposta.

La Juve vince il derby della Mole, ma è più il Toro, a lungo in vantaggio, a perderlo. La squadra di Pirlo ha una manovra lenta ed involuta, che molti critici pretendono di spiegare con la ritenuta complessità del modello di gioco proposto dal nuovo allenatore. Non mi pare.

Pareggi per Verona e Cagliari, Parma e Benevento e Roma e Sassuolo, mentre la Lazio espugna il campo dello Spezia. 

domenica 5 luglio 2020

Derby alla Juve, crolla la Lazio contro il Milan

Nessuna traccia del "vecchio cuore granata". Da anni, il Torino è la pallidissima copia della squadra che la Juve soffriva di più. Ieri, c'è stata partita per una ventina di minuti, tra il rigore trasformato da Belotti e la punizione segnata da Cristiano Ronaldo.

Senza Immobile è Caicedo, la Lazio affronta un Milan ordinato e compatto, che ritrova Ibrahimovic al centro dell'attacco. Vince il Milan, che prevale a centrocampo, con un perentorio 3-0 esterno. La Lazio è stanca. E, come spesso sottolineato, ha una rosa poco profonda. Giocando ogni tre giorni, questo limite è esasperato. Campionato quasi finito. La Juve ha 7 punti di vantaggio a 8 giornate dal termine.

lunedì 28 gennaio 2019

Serie A 2018/19: il punto dopo la 21^ giornata

Gol a grappoli in serie A, parziale medicamento per la noia di un campionato dall'esito scontato. La Juve, sale infatti a +11 sul Napoli, costretto al pareggio sul campo del Milan. I bianconeri vengono messi sotto dalla Lazio, che non trova il gol del 2-0, a causa dell'imprecisione di Immobile. Ribaltano la partita grazie ai cambi. Avere 24 titolari aiuta eccome! Inter pessima e sfiduciata contro il Toro di Mazzarri: sconfitta che può aprire una crisi. Pareggio per 3-3 tra la Roma di un grande Zaniolo, che ritrova anche i gol di Dzeko, e l'Atalanta dallo spirito inglese di Gasperini. La Fiorentina, con Chiesa sugli scudi, batte il Chievo, mentre il Frosinone, in gol anche Pinamonti, viola il campo del Bologna con un eloquente 4-0. Doppietta per il capocannoniere Quagliarella, nel rotondo successo della Sampdoria sull'Udinese. In attesa di Empoli-Genoa, 33 gol in questa ventunesima giornata della serie A 2018/19. D'interessante è rimasta la lotta per il quarto posto.

domenica 27 gennaio 2019

Torino-Inter 1-0: Spalletti in confusione

Partita di rara bruttezza quella giocata, si fa per dire, e persa, meritatamente, dall'Inter  di un timorosso Spalletti sul campo del Torino. Che ha preso le sembianze del suo tecnico: si lamentano e protestano tutti. E finisce espulso invece Politano, subentrato a poco dalla fine, per qualche parola di troppo all'arbitro. Spalletti deve rinunciare a Perisic, ormai, vedasi dichiarazione di Marotta, fuori dal progetto tecnico. E schiera un'inutile e tremebonda difesa a tre, due tra i peggiori terzini della storia nerazzurra, D'Ambrosio e Dalbert, tre centrocampisti e Lautaro Martinez con Icardi. Pochissima qualità. Il Toro passa di testa con Izzo al 35'? mentre Handanovic osserva la parabola come una coppia di innamorati una stella, la notte di San Lorenzo.Imbarazzante. L'Inter non ha la forza e la tecnica per risalire la corrente. Politano entra troppo tardi, colpa di Spalletti, ed esce troppo presto, colpa sua e dell'arbitro. Nel mezzo, una fiera paesana di errori banali, passaggi all'indietro, angoli mosci. Un manifesto alla bruttezza. Mi pare che Spalletti sia giunto al capolinea.

martedì 20 febbraio 2018

Serie A 2017/18: il punto dopo la 25^ giornata. La Lazio sale al quarto posto

Vittoria bianconera nel derby della Mole. Ma, si fatica a credere alla mancata espulsione di Chiellini. Il Napoli supera di misura la Spal, con gol di Allan, che sarebbe titolare nel Brasile, senza la concorrenza di Casemiro e Fernandinho e Paulinho. La Lazio, con doppietta di Immobile, batte il Verona e scavalca l'Inter al quarto posto. I nerazzurri, dopo l'amara sconfitta contro il Genoa, rimpiombano nella crisi. Spalletti sembra non avere più il polso della squadra. Quello che ha, invece, Gattuso, il cui Milan batte la Samp e conferma il buon momento di forma. Ultima notazione: Under, ancora a segno con la Roma, calcia in modo antico. E straordinario. Da anni non mi capitava di vedere un battitore tanto efficace.

giovedì 4 gennaio 2018

Mihajlovic sopravvalutato: Torino eliminato dalla Juve

La grinta, la garra. Mihajlovic, più a parole che nei fatti, almeno da quando allena, parla sempre di grinta e di garra. Epperò il suo Torino, ieri eliminato da una Juve modesta nei quarti di finale della Coppa Italia, tutto mi sembra tranne che una squadra tosta e gagliarda. Anzi. Lontanissima dai proclami di battaglia del suo tecnico, tra i più sopravvalutati della serie A. Assieme al suo vecchio mentore Mancini. Poca gavetta da tecnico. Risultati, tutto sommato, modesti. Mihajlovic mi pare che reciti una parte, anche le sue espulsioni mi sembrano snodi di una sceneggiatura dove c'è più caricatura che realtà. Poi, per carità, l'arbitraggio, ca va sans dire, ha favorito la Juve ieri sera, nihil sub sole novi. Ma, Mihajolovic cosa ha aggiunto al Toro e ai suoi giocatori? Direi nulla. Quale sarebbe la sua idea di gioco? Mistero. Era un derby. Ho visto il Torino, in tanti derby del passato, mettere sotto la Juve quand'era al meglio. Le parole non servono. Confermo: Mihajlovic è un tecnico sopravvalutato.

sabato 26 novembre 2016

Toro rivale scudetto della Juve

Un Torino così forte e vincente non si ricordava da anni. Mihajlovic guida un gruppo giovane ed affamato di successi. L'attacco con Belotti, Liaijc e Iago Falque, oggi autore della doppietta decisiva contro il Chievo, è di primissimo ordine. Ma c'è qualità anche negli altri reparti. Ed il tecnico ha tutto il carisma, che, per esempio, manca a Pioli. E se fosse proprio il Toro, sistema permettendo, a porre fine all'insopportabile regno bianconero? Sarà fondamentale il prossimo derby della Mole.

lunedì 31 agosto 2015

Torino primo, Juve ultima. I grandi meriti di Ventura

Torino primo, Juve ultima. Chi l'avrebbe detto? Due giornate sono poche e va da sé che la Juve ultima non resterà, sebbene le dimensioni della crisi nella quale sono precipitati i bianconeri non vadano sottovalutate. Il Toro di Ventura, però, è una realtà. Che dura da anni ormai. Gioca un calcio arioso e redditizio, non si abbatte dopo un gol subito e sa organizzare grandi rimonte, che, per certi versi, rievocano quelle memorabili del Filadelfia, quando capitan Valentino Mazzola arrotolava le maniche delle pesanti maglie di lana del tempo e quello era il segno della repentina riscossa. Ecco, quel che più colpisce nel Torino di oggi è la fiducia nei propri mezzi e, con essa, nella possibilità di rimediare ad ogni errore. Questa serenità è figlia della grande cultura sportiva di Ventura, un maestro di calcio alla cui scuola tutti i giocatori crescono e migliorano. Baselli, altro grandissimo gol ieri, è arrivato da poco e sembra il primo Gerrard del Liverpool. Insomma, la Juve qualche posizione di classifica dovrà risalirla, ma il Torino è davvero forte ed in Europa finirà per andarci. 

domenica 29 settembre 2013

Il fuorigioco per la Juve non vale, Toro fregato da un gol di Pogba. Si ferma l'Inter contro il Cagliari, Pandev rilancia il Napoli

Il Napoli è la squadra più attrezzata per il titolo, mi debbo ripetere. Una doppietta di Pandev rilancia gli uomini di Benitez verso la vetta della classifica, per ora condivisa dalla Juve, versione antica. Gol in fuorigioco di Pogba e Torino battuto nel derby della Mole. Capita sempre a loro il colpo gobbo: nomen omen. L'Inter si fa riprendere dal Cagliari: ad Icardi, forte come un peso medio del pugilato, risponde Nainggolan, perché Cambiasso impiega una vita ad opporsi alla conclusione del belga. Taider ci sarebbe riuscito. Cambiasso, però, incassa i complimenti di tutta la stampa nostrana, sulla cui competenza c'è da riflettere. Dimenticavo, scarsissimo Alvaro Pereira. Il Sassuolo dopo le sette sberle rimediate dall'Inter domenica scorsa, strappa un altro punto prezioso, questa volta alla Lazio. Da segnalare il gol di Floro Flores, uno che avrebbe meritato ben altra carriera. Ora, tocca alla Roma, la più accreditata avversaria del Napoli.