Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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martedì 18 maggio 2021
domenica 14 marzo 2021
Torino-Inter: 1-2. Lautaro!
Eriksen parte dalla panchina, gioca Gagliardini. Torino chiuso e pronto a ripartire con Verdi e Sanabria. Inter imprecisa con Barella, stanco già da un paio di settimane, e Lukaku, che mostra tutti i suoi limiti nei fondamentali di controllo del pallone. La migliore occasione capita al Toro: palla sul palo. Al 55' entrano Eriksen e Young per Gagliardini e Perisic. Da una giocata di prima di Eriksen scambio tra Lukaku e Lautaro, atterrato in area granata. Rigore per l'Inter, che Lukaku trasforma. Angolo per il Toro e, nella confusione, Sanabria pareggia. Esce Brozovic per Sanchez. Inter con tre punte ed Eriksen in regia. Cross di Sanchez e favoloso, davvero favoloso gol di testa di Lautaro Martinez, che indirizza il pallone sul palo lontano. Escono Hakimi e lo stesso Lautaro per Darmian e Vecino, che rivede il campo dopo mesi. L'Inter vince.
giovedì 25 febbraio 2021
Storia dell'Inter: 6^. Lo scudetto del 1940, la guerra, la presidenza Masseroni
All'inizio della stagione 1939/40, Giuseppe Meazza, icona, simbolo, asso e trascinatore dell'Inter ha un problema. Di circolazione al piede sinistro. Si parla di sindrome da piede congelato. Vengono consultati i migliori specialisti del tempo. Possibile che debba finire, così, improvvisamente e inspiegabilmente, la carriera del capitano dell'Inter (Ambrosiana-Inter ancora) e della nazionale italiana? Fatto sta che Meazza non può giocare e, nessuno l'avrebbe detto, i nerazzurri non ne risentono, arrivando a conquistare il quinto scudetto della propria storia, il secondo con Pozzani presidente. Fari della squadra sono l'ala destra Annibale Frossi e la mezzala sinistra Attilio Demaria, autore di 12 gol. La rivelazione è il giovane centravanti, classe 1919, Umberto Guarnieri. L'Inter vince lo scudetto con 44 punti, tre più del Bologna, secondo, otto più della Juve, terza. Questo del 1939-40 sarà, per un lustro, l'ultimo campionato di pace. L'Europa è già in guerra e l'Italia, sebbene vincolata dal Patto d'Acciaio con la Germania nazista, si dichiara non belligerante. Formula politica più ipocrita che astuta, che reggerà fino al 10 giugno del 1940. Quando ci sarà la sciagurata dichiarazione di guerra a Francia e Inghilterra, annunciata da Mussolini a Palazzo Venezia. Nella stagione successiva, 1940-41, l'Inter è seconda dietro al Bologna, per terminare invece addirittura dodicesima nel 1941-42, quando la Roma conquista il suo primo storico scudetto. Il nuovo presidente dell'Inter è Carlo Masseroni Nella stagione 1942-43, c'è il primo dei cinque scudetti consecutivi del Torino e l'Inter è quarta. Il girone unico si sospende per due anni, mentre la guerra infuria e l'Italia è occupata. Alla ripresa, a dominare c'è sempre il Torino di Loik e Valentino Mazzola. L'Inter vive un periodo di crisi e ottiene due decimi posti consecutivi. In particolare nel 1947, si salva con difficoltà. Il grande Meazza, dopo aver vestito, cosa di cui poi si pentirà, anche le maglie di Milan e Juve, torna per il passo d'addio da capitano-giocatore, regalando le ultime magie ai suoi appassionati tifosi. Meazza resta sulla panchina per la stagione successiva. Ma, la squadra non gira. Esordisce il giovane centravanti toscano, scattante e scattoso, Benito Lorenzi, che diverrà una bandiera nerazzurra. Per il resto, Meazza viene sostituito da Carcano e Carcano da Astley: c'è un amaro dodicesimo posto finale.
Benito Lorenzi |
Masseroni ha ben altre ambizioni e prova l'assalto al capitano granata Valentino Mazzola, il miglior giocatore del mondo dell'epoca. Più del declinante Pedernera. E più degli emergenti Di Stefano e Puskas. Ma non riesce a portarlo a Milano. Dove arrivano il mediano Bearzot, poi CT della nazionale campione del mondo di Spagna 1982, Amadei dalla Roma, l'ala destra Gino Armano, ma soprattutto un fuoriclasse apolide, Istvan Nyers.
Istvan Nyers |
Ala sinistra, dalla progressione irresistibile e dal tiro tremendo. Nyers sarà capocannoniere della serie A 1948-49 con 26 gol e l'Inter seconda dietro il Grande Torino, che perirà tragicamente a Superga il 4 maggio del 1949. (cfr. 1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata)
martedì 23 febbraio 2021
Serie A 20/21: il punto dopo la 23^ giornata. Inter, prove tecniche di fuga
Derby stravinto dall'Inter e prove tecniche di fuga dei nerazzurri. Conte, diciamolo, è stato aiutato dalle difficoltà finanziare. Non potendo fare mercato, ha dovuto riconsiderare la sua ostilità tattica nei confronti di Eriksen e anche di Perisic. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: ora anche la cosiddetta catena di sinistra dell'Inter funziona a meraviglia.
Per il resto, il campionato è ancora lungo. E passi falsi sono sempre possibili. La Juve ha vinto a Crotone e deve recuperare la partita contro il Napoli. A me non pare granché quest'anno e non ho motivo di cambiare idea, allo stato. Però, restano da giocare ancora 15 partite.
Le due squadre più in forma, Lazio e Atalanta, hanno vinto ma il loro ritardo in classifica è significativo. Sconfitto, proprio dai bergamaschi, il Napoli di Gattuso, mentre la Roma non è riuscita ad espugnare il campo del Benevento.
Boccata d'ossigeno per il Toro, che ha superato il Cagliari - esonerato Di Francesco - con gol di Bremer. A proposito, è stato un errore, per i sardi, aver congedato Zenga.
lunedì 7 dicembre 2020
Il punto dopo la 10^ di Serie A 2020/21
Fioccano i paragoni con il Milan, fortunatissimo di Zaccheroni, che approfittò dell'esonero improvvido di Simoni, della crisi improvvisa della Juve di Lippi e del generoso, ripeto, sostegno della buona sorte. Il Milan attuale un poco gli somiglia, sì. Buona squadra, senza grandi lacune, compattezza e fiducia. Potrebbe anche durare. Io penso di no, ma pensavo lo stesso del Milan del '98/'99, per la verità.
L'Inter batte il Bologna e si conferma seconda in classifica: è bastato arretrare di una decina di metri, schierando in linea i centrocampisti, per ritrovare l'equilibrio smarrito.
Bella vittoria del Napoli contro il Crotone ultimo in classifica. Bellissimo il primo gol di Insigne. Tutti sanno che farà quella giocata, ma Insigne la esegue lo stesso. Robben, più veloce però, faceva lo stesso rientrando dalla parte opposta.
La Juve vince il derby della Mole, ma è più il Toro, a lungo in vantaggio, a perderlo. La squadra di Pirlo ha una manovra lenta ed involuta, che molti critici pretendono di spiegare con la ritenuta complessità del modello di gioco proposto dal nuovo allenatore. Non mi pare.
Pareggi per Verona e Cagliari, Parma e Benevento e Roma e Sassuolo, mentre la Lazio espugna il campo dello Spezia.