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mercoledì 4 giugno 2014

L'Italia di Prandelli non sa più vincere: pareggio anche contro il Lussemburgo

Non sa più vincere l'Italia di Prandelli, costretta a rimpiangere Montolivo, neanche fosse Giovanni Ferrari oppure Antognoni. Contro il Lussemburgo emergono tutti i limiti tecnici e di personalità di una squadra avara di fuoriclasse. Soltanto l'ingresso di Cassano nella ripresa accende la luce nella penombra di una mediocrità diffusa. Da Cassano e da Balotelli dipenderà il mondiale azzurro in Brasile. Come Chiellini possa giocare, con quei piedi, in nazionale, resta poi un mistero assoluto. Fu disastroso, ve lo ricordate?, contro la Spagna nella finale degli Europei del 2012. Stasera ha stentato anche contro il Lussemburgo. Diversamente dal vino, il suo rendimento, invecchiando, peggiora. Brutta prova anche di De Rossi e dei due terzini meno forti di sempre: De Sciglio ed Abate. Insomma, l'Italia non sta messa granché bene. 

martedì 12 marzo 2013

Barca - Milan: remuntada. Milan eliminato, Barcellona ai quarti

Secondo me il Barca travolgerà il Milan. Escludo che i rossoneri possano ripetere l'impresa dell'andata, laddove invece i catalani temono la fine di un ciclo e si batteranno per allungare almeno di qualche mese una storia leggendaria. Parecchio dipenderà dalla prova di Montolivo, chiamato a dirigere la manovra e, contemporaneamente, a contrastare gli assalti dei centrocampisti avversari. Soprattutto quelli di Iniesta, che graviterà nella sua zona d'influenza. E' soltanto una sensazione, ma credo che la remuntada riuscirà, con il Milan eliminato ed il Barca ai quarti di Champions.
Pronostico azzeccato: il Milan è fuori, travolto dal 4-0 del Barcellona. Messi, Messi, Villa, Jordi Alba. Remuntada, come contro il Deportivo La Coruna, per tacere del Liverpool. 

domenica 24 febbraio 2013

Inter - Milan 1-1: El Shaarawi e Schelotto

Centrocampo scarso quello dell'Inter, specialmente nei due centrali, Cambiasso, che cammina, e Gargano che ricorda molti amatori del calcetto: piedi a banana. Sicché la mediana del Milan prende il sopravvento, Montolivo dirige il gioco da campione consumato, prediligendo i cambi di campo a sinistra, dove De Sciglio ed El Shaarawi scherzano Guarin, confusionario, e Nagatomo, scarso. El Shaarawi porta in vantaggio il Milan e Balotelli, sopraffatto dalla tensione e questa volta peggiore in campo, spreca parecchie comode occasioni da rete, per quanto ci metta del suo anche il macchinoso Handanovic, oggi più reattivo del solito. Nella ripresa, il giapponese passa a sinistra con Zanetti che va a destra. Entra Schelotto per Cambiasso. E lo stesso Schelotto, che ha piedi di legno, trova di testa il gol del pareggio. Stramaccioni ha giocato male la partita, con l'eccezione dell'idea di Cassano centravanti arretrato. Troppo poco. Finisce in pareggio ma è il Milan ad avere più da recriminare.

lunedì 26 novembre 2012

Milan di rigore sulla Juve, Montolivo è ormai un leader. Vince la Roma con Destro, successo per le genovesi

Rigore discutibile, quello poi trasformato da Robinho. Ma, il Milan ha giocato meglio della Juventus, i cui centrocampisti sono stanchi ed i cui attaccanti poco prolifici. Il resto è chiacchiericcio sterile. Tra i rossoneri, Montolivo, ieri con la fascia di capitano, è diventato il leader tecnico: ci ha messo del tempo, oggi però Montolivo è il miglior centrocampista italiano. Seconda vittoria consecutiva per la Roma, con prova magistrale del solito Totti, e gol di Destro. Vincono le genovesi, ma la partita più bella è quella finita pari tra il Torino di Ventura, che schiera, con Cerci, la migliore ala del campionato, e la Fiorentina del bravo Montella. Questa sera, l'Inter, senza Sneijder escluso dall'aziendalista Stramaccioni, rende visita al Parma. Temo che l'assenza di Cassano peserà.

domenica 4 novembre 2012

Il Milan di El Shaarawi capocannoniere risorge con il Chievo, travolta la Lazio a Catania, appena un punto per il Napoli

Juve prima, Inter ad un punto, Napoli terzo a cinque punti. Sì, perché gli uomini di Mazzarri non capitalizzano la grande mole di gioco prodotta contro il Torino e si fanno raggiungere sul pareggio dai granata. Capitola la Lazio sul difficilissimo campo del Catania, ma, il 4-0 finale sa troppo di disfatta. Klose fa sentire tremendamente la sua assenza. Bella vittoria della Fiorentina di Montella, con Jovetic leader, Toni cannoniere ritrovato, e Borja Valero regista, il giocatore più tecnico del campionato dopo Totti e Cassano. Risorge, infine, il Milan contro il Chievo: El Shaarawi, in gol, si conferma capocannoniere. La notizia, però, è la definitiva maturazione di Montolivo che comanda il gioco con la sicurezza di un veterano, qual è del resto, e segna di nuovo. Fra poco più di un'ora, la Roma sfiderà il Palermo. Zeman sa di non poter più sbagliare.

martedì 16 ottobre 2012

L'Italia in dieci batte la Danimarca per 3-1: straordinario Balotelli. In serate come questa, vale Messi e Cristiano Ronaldo

Straordinaria prova di Balotelli, da solo strapazza la difesa avversaria: un'autentica forza della natura. La vittoria, sofferta, che l'Italia di Prandelli ottiene contro la Danimarca sulla via per i mondiali brasiliani del 2014, porta la sua firma. Assist di tacco per il gol di Montolivo: gran tiro dal limite dell'area ad accarezzare il palo. Poi, la rete del 3-1, su lancio di Pirlo, tutta scatto ed astuzia, a chiudere la partita, dopo il gol di De Rossi, la rete danese allo scadere del primo tempo e l'espulsione di Osvaldo all'inizio del secondo. Balotelli, in serate come questa, tiene il confronto con i migliori giocatori del mondo. Messi e Cristiano Ronaldo? Sì proprio loro. Non soltanto talento purissimo, non soltanto uno strapotere atletico con pochi riscontri nella storia del calcio, ma, anche disponibilità a corsa, contrasto e sacrificio, con buona pace dei suoi detrattori.

domenica 1 luglio 2012

La Spagna travolge e mortifica l'Italia 4-0. Prandelli fa scelte sconclusionate ed arriva la disfatta. Le pagelle degli azzurri

Mai vista una finale come questa. Una disfatta senza precedenti, una figuraccia epocale, che giunge, peraltro, inaspettata dopo un Europeo incoraggiante. Prandelli, uno che in carriera ha fatto, e farà, gli stessi risultati di Ranieri, vincere mai!, sbaglia tutte le scelte possibili. Il pingue Chiellini, scherzato da Fabregas in occasione del primo, bellissimo, gol di Silva. Chiellini lascia dopo 20 minuti, perché l'ha schierato? Mistero. Jordi Alba un quarto d'ora dopo fa il 2-0, servito da Xavi, che stasera oscura Pirlo, timido ai limiti dell'imbarazzo come De Rossi. Nella ripresa esce Cassano ed entra Di Natale, che spreca una buona occasione. Poi, esce Montolivo, il migliore dei nostri centrocampisti, per far posto a Thiago Motta. Che, ma guarda un poco!, si fa male, cambi finiti, Prandelli si accarezza il mento per darsi un tono, prendiamo anche il 3-0 di Torres, subentrato a Fabregas ed il 4-0 di Mata, subentrato ad Iniesta. Cala il sipario sugli Europei e cala nel modo peggiore. Spagna invencible armada vince gli Europei per la terza volta, la seconda consecutiva, con l'intermezzo clamoroso del mondiale sudafricano. Applausi ad un gruppo storico che va oltre la Germania Ovest dei metà anni '70.
Buffon 5: personalità da scolaro il primo giorno di elementari. Spaurito
Chiellini 3: non sta in piedi ed esce dopo venti minuti. Immobile
Balzaretti 5,5: entra per Chiellini e fa meglio, ma, niente che meriti di essere ricordato. Modesto
Barzagli 5: fa quello che può e non è molto contro avversari tecnici e brevilinei. Impacciato
Bonucci 5:  come Barzagli. Impacciato
De Rossi 5: in interdizione resta forte, ma per la regia si ripassi le lezioni di Giuseppe Giannini. Mediano
Montolivo 6: non avrebbe dovuto uscire, gioca con personalità. Maturo
Pirlo 4: incontra dei professori e torna studente, non gli riesce una giocata che sia una. Ridimensionato
Marchisio 3: ha giocato? Perché non me ne sono accorto. Non pervenuto
Cassano 6: sostituzione prematura, ma era comunque sulle gambe. Stanco
Balotelli 6: tende a strafare, ma, lotta e recupera palloni, riceve pochissima assistenza dai compagni. Abbandonato
Di Natale 5: sbaglia come contro la Germania una comoda occasione da rete. Inadeguato e provinciale.
Thiago Motta s.v.: si fa male subito. Sfortunato
Prandelli 4: nessuna strategia prima della partita, nessuna tattica durante. Impreparato

giovedì 28 giugno 2012

L'Italia travolge la Germania 2-1 e va in finale contro la Spagna. Balotelli, uber alles, realizza una doppietta strepitosa. Le pagelle degli azzurri


Buffon 6,5: due grandi interventi ed un'uscita mezza sbagliata all'inizio. Attento
Chiellini 6: reduce da infortunio, va al piccolo trotto, ma tiene botta con esperienza. Navigato
Balzaretti 5,5: a destra non riesce a spingere, ma difende con ordine, fino al fallo ingenuo da rigore. Inadeguato
Barzagli 7: imperioso ed elegante, sia su Gomez sia su Klose, invecchiando migliora sul serio. Autorevole
Bonucci 6:  si appoggia a Barzagli e tiene alla distanza. Ordinato
De Rossi 7: lotta come un leone, soprattutto in interdizione. Leader
Montolivo 7: grandissima partita, manda in gol Balotelli con lancio al bacio, peccato per un'indecisione sotto porta, esce forse troppo presto.Genietto
Pirlo 7: grande tecnica, regia continua ed ispirata . Direttore d'orchestra.
Marchisio 4,5: tira quando non dovrebbe, egoista, supponente ed impreciso. Juventino
Cassano 7,5: indirizza la partita con una giocata clamorosa, palla tra i piedi è il migliore. Asso
Balotelli 9: la tempesta perfetta si abbatte sulla Germania, imperioso stacco di testa su cross di Cassano, tiro fantastico di controbalzo all'incrocio su lancio di Montolivo, campione fantastico, decide la partita e stavolta esulta eccome. Fuori categoria, predistinato, uber alles
Diamanti 6: stavolta cincischia troppo. Forte comunque
Di Natale 4: sbaglia gol clamorosi, roba da non credere. Inadeguato e provinciale.
Thiago Motta 6,5: subentra e gioca con la solita maestria. Professore
Prandelli 7: indovina la formazione iniziale, meno i primi due cambi, troppo prematuri. Comunque bravo

domenica 24 giugno 2012

Italia in semifinale, battuta l'Inghilterra ai rigori. Le pagelle degli azzurri

Buffon 6: tiene fino ai rigori, para quello di Cole. Attento
Abate 6: meglio del solito, ma esce per infortunio. Volitivo
Maggio 6: rileva Abate e fa la sua parte sulla fascia destra. Pronto
Balzaretti 6: piedi incerti, nessuna idea vincente. Modesto
Barzagli 7: tiene Rooney e non è poco. Autorevole
Bonucci 6:  aiuta Barzagli e lotta con lo scorrettissimo Carroll. Attento
De Rossi 7: lotta come un leone, esce stremato per infortunio. Leader
Montolivo 6,5: grande partita, peccato per il rigore che gli costa mezzo punto.Genietto
Pirlo 7: grande tecnica, beffarda esecuzione dal dischetto come Totti nel 2000 . Temerario
Marchisio 6,5: elegante e coriaceo allo stesso tempo, come al solito. Volitivo
Cassano 6,5: campione vero, gli manca la miglior condizione. Deciso
Balotelli 8: sbaglia due occasioni, è vero, ma resta immarcabile,  terrorizza gli avversari, esecuzione magistrale dal dischetto. Fuori categoria
Diamanti 8: grandissima personalità, grandissimo piede sinistro, ha qualcosa di Recoba, segna il rigore decisivo. Forte
Nocerino 7: stop e tiro da centravanti di razza, corre con intelligenza e segna dal dischetto. Solido
Prandelli 7: indovina ancora la mossa Diamanti. Ispirato

giovedì 14 giugno 2012

Italia - Croazia: 1-1. Le pagelle degli azzurri


Buffon 6: amministra fino al gol, ma nell'area piccola il portiere deve uscire. Anonimo
Maggio 5,5: a correre corre, ma i piedi, quelli sono un pianto, distratto sul cross che porta al gol croato. Modesto
Giaccherini 4: un'ala che non sa crossare. Da non credere e pensare che un tempo avevamo Causio, Bruno  Conti, Donadoni. Inadeguato
Chiellini 4: come avrà fatto la Juventus a vincere lo scudetto con questi giocatori è un mistero, si addormenta sul gol. Sbadato
Bonucci 6: partita di onesta fatica. Attento
De Rossi 6: non è Beckenbauer e si vede. Spaesato
Thiago Motta 6: palla al piede resta un professore, lotta e fa sentire il suo peso in mezzo a tanti lillipuziani. Possente
Pirlo 7: grande tecnica, splendida punizione a foglia morta, la squadra ruota tutta intorno a lui. Decisivo
Marchisio 6,5: elegante e coriaceo allo stesso tempo, tra gli ultimi ad arrendersi. Volitivo
Cassano 6: voto di stima, tatticamente fa il suo, ma gli manca lo spunto per i dribbling decisivi. Scarico
Balotelli 6: sbaglia qualche gol, è vero. Ma, andava tenuto in campo: chissà perché Prandelli gli preferisce il paese dei puffi. Appena esce becchiamo il gol del pareggio. Incompreso
Di Natale 5: ora, lo riconosco. Non è giocatore da grandi eventi: il gol con la Spagna è l'eccezione. Provinciale
Giovinco 5: non sta in piedi. Decisamente basso
Montolivo 6: almeno impegna il portiere avversario con un gran tiro da fuori. Poliedrico
Prandelli 5: nemmeno nel 1934, il nostro attacco era tanto basso. E poi un conto è essere Meazza, il massimo calciatore italiano di sempre, un conto è essere Di Natale. Destro andava convocato: i gol di rapina ci mancano come il pane. Assurdo togliere Balotelli, il solo capace di tenere botta contro i marcantoni croati. Sprovveduto.

mercoledì 23 maggio 2012

Branca sta sbagliando tutto

Siamo alle solite. Ma quale campagna di rafforzamento sta programmando l'Inter? E, quindi, Branca? Ingaggiato Palacio, che ha trascorsi illustri nel Boca, che ha fatto bene nel Genoa, ma ha compiuto 30 anni, non si parla di Destro. Anzi, pare che Destro possa finire alla Juventus. Non sia mai detto. Sarebbe un errore strategico capitale. L'Inter ha bisogno di svecchiare la squadra. Sicché Palacio andrebbe anche bene se fosse già stato ingaggiato Destro. Il che ancora non è. A centrocampo, poi, che succederà? Guarin è forte, ma per il resto c'è poco. Zanetti e Cambiasso sono da pensione ed invece resteranno. Poli non ha convinto. Crisetig, che meriterebbe spazio, non mi pare che goda di molta fiducia da parte della dirigenza. Servirebbe un regista classico, sarebbe andato bene anche Montolivo, puntualmente finito al Milan. Andrebbe benissimo Verratti, che potrebbe finire alla Juve. Di Lucas, in avanti, non si parla più. Branca sbaglia tutto da due anni. Meriterebbe di essere sollevato dall'incarico.

lunedì 23 aprile 2012

Juve: mani sullo scudetto. Passo falso del Milan, vince il Napoli. Disfatta del Genoa

La Juventus ha messo le mani sullo scudetto. La Roma scriteriata di Luis Enrique, che lascia inspiegabilmente Totti in panchina, finisce sotto una valanga di reti. Ma quale progetto? E che senso ha schierare De Rossi in difesa, se il suo compagno di reparto è Kjaer? Ora, i punti di vantaggio dei bianconeri sul Milan, fermato in casa da un cinico Bologna, sono tre: parecchi a cinque giornate dalla fine e con il vantaggio dello scontro diretto. Visto ieri Van Bommel, i rossoneri quanto rimpiangeranno Pirlo, artefice delle molte fortune della squadra di Conte? Il terzo posto è come la figlia della sora Camilla, che tutti la vogliono e nessuno la piglia. Sicché alla sconfitta della Roma si sommano i pareggi di Udinese e Lazio, comunque favorita da qui alla fine. Soltanto il Napoli porta a casa i tre punti. L'Inter di Stramaccioni non va oltre il pareggio contro una Fiorentina priva di Jovetic e Montolivo. Si parla di Prandelli per il prossimo anno. Non credo che sia un problema di allenatore. L'Inter va rifondata. Occorrono almeno 50 milioni di euro da impiegare sul mercato. Se ci sono, bene, altrimenti è inutile immaginare una risalita. Per conto mio, comincerei licenziando Branca. Disfatta, infine, del Genoa, travolto in casa dal Siena. Sullo 0-4, parte della tifoseria riesce ad interrompere la partita, che riprende dopo quasi un'ora e finisce 1-4. I rossoblu rischiano seriamente di retrocedere, perchè il Lecce di Cosmi, lontano solo un punto, appare in salute.

giovedì 1 marzo 2012

L'Italia ha bisogno di Balotelli: sconfitta di misura con gli Usa

Manca ancora parecchio tempo agli Europei, ma la sconfitta di ieri contro gli Usa di Klisnmann ha lasciato almeno una certezza: manca un fuoriclasse, capace di decidere le partite. In Italia, in questo momento, c'è soltanto Balotelli, non convocato da Prandelli per l'amichevole con gli Stati Uniti. L'infortunio di Cassano ha tolto qualità e fantasia all'attacco azzurro, privato anche della rapidità e della freddezza di Giuseppe Rossi. Matri non è da nazionale, Pazzini è in crisi nera con l'Inter e, comunque, deve essere servito con traversoni dal fondo, Giovinco soffre i giocatori di stazza. Balotelli, insomma, è indispensabile. Forse varrà la pena di convocare anche Di Natale, che, tuttavia, nell'Udinese è il faro e gioca, ormai, da centravanti unico. Francamente, se fosse in condizione fra un paio di mesi, penserei anche a Totti: come trequartista è più decisivo sia di Thiago Motta che di Montolivo.

mercoledì 8 febbraio 2012

Il clan argentino sta affossando l'Inter

Centrocampisti di valore? Nemmeno a parlarne. C'è il veto del clan argentino, costituito da Zanetti e Cambiasso? La voce nella rete circola da parecchio tempo. E ritengo con qualche fondamento. Perché da due anni, dopo la partenza di Mourinho, all'Inter non è arrivato un centrocampista di vaglia. Soltanto figure di secondo piano. Non Mascherano, che ha irrobustito il Barcellona, che di Zanetti e Cambiasso non sembra essere molto amico. Ma, nemmeno Montolivo o Nocerino, finito invece al Milan. Perché Zanetti e Cambiasso, consultati per la scelta di ogni tecnico, ritengono che il centrocampo vada bene così, con loro due titolari. Bisogna finirla con questa storia. Di più, è andato via anche Thiago Motta, rimpiazzato da Palombo, che sa giocare meglio di quanto mostrato domenica, ma, insomma non è un top player. L'Inter va rifondata e la rifondazione deve cominciare dal pensionamento immediato di Zanetti e Cambiasso.

venerdì 13 gennaio 2012

All'Inter non serve Tevez, resti al City

Niente Milan, è ufficiale. Ma, escludo che Tevez venga all'Inter. Perché all'Inter non serve. La manovra di disturbo dei piani del Milan è riuscita. Va bene così. Pazzini e Milito cominciano ad intendersi, Alvarez è migliorato, Sneijder, a condizione di star bene, è sempre un grande giocatore. Non è l'attacco dell'Inter, in questo momento, ad avere bisogno di ritocchi. Ci fossero i soldi, andrebbero spesi per un centrocampista forte e di prospettiva. Farebbe alla bisogna anche Montolivo, sebbene ventisettenne. Poi, per giugno, si dovrebbe far tornare Destro. E, magari, Balotelli, il cui cartellino, però, è difficile da avvicinare. La priorità, tuttavia, sia oggi che a giugno, resta il centrocampo.

martedì 15 giugno 2010

Italia: debutto opaco

Un pareggio stentato, opaco, in rimonta. L'esordio mondiale dell'Italia è stato come ci si poteva aspettare. La squadra è questa. Ed il Paraguay era tutto tranne che irresistibile. Dopo lo svantaggio iniziale, complice un sonnellino della difesa, l'Italia ha provato a far gioco, le cui uniche fonti erano De Rossi, poi autore del gol del definitivo 1-1, e Montolivo. Marchisio non ha talento, passo e visione da trequartista. Pretenderlo in quel ruolo è assurdo. Negativa anche la prova di Camoranesi, subentrato, che un arbitro più risoluto avrebbe espulso al secondo intervento scomposto. Nel complesso, gli azzurri stanno bene fisicamente, e questo conta, ma, la qualità media è molto bassa. E si sapeva. Soprattutto, lo sapeva Lippi, quando ha deciso di lasciare a casa Totti e Balotelli. Tanto per stare ai due nomi più eclatanti. Il girone non è difficile e, comunque, la qualificazione agli ottavi non è scontata. Considerato che il convento questo passa, punterei su Pazzini, più rapido e scattante, al posto dell'emotivo e statico Gilardino e su Bonucci al posto di Cannavaro. Avanzerei Montolivo, al posto di Marchisio, schierando Palombo accanto a De Rossi e, poi, mi raccoglierei in preghiera. Ce n'è bisogno.