Non ho visto la partita. Però, alcuni dati sono chiari. Il Parma era reduce dai sei sconfitte consecutive, figlie di una crisi non soltanto di risultati ma anche di gioco. L'Inter aveva bisogno di consolidare quella che sembrava essere una ripresa, per quanto timida, due consecutive vittorie propiziate da due rigori di Icardi. Poi, si gioca, e l'Inter trasforma De Ceglie in Gerd Muller, prende due gol che nemmeno all'oratorio, con il solito Handanovic che impiega una vita a tuffarsi e siamo punto e a capo. Con il Napoli che ha ripreso a correre, il terzo posto si fa più lontano. Ciò che sconcerta sono le dichiarazioni di Mazzarri. Che non si rende conto che un qualunque altro presidente dell'Inter diverso da Thohir l'avrebbe già esonerato. E non solo per il poco che la squadra fa in campo, ma anche e forse di più per come lui, Mazzarri, cerca di giustificarlo. Quel poco. Comunque, Bardi è più forte di Handanovic. Che c'entra? C'entra eccome.
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domenica 2 novembre 2014
giovedì 22 maggio 2014
Destro torna all'Inter
Non so quanto fondata possa essere la notizia che vorrebbe Mattia Destro in procinto di tornare all'Inter. Del resto, il suo cartellino, che l'Inter ha ceduto con una fretta assurda, oggi costa parecchio, quasi 20 milioni di euro. Troppi per le casse esangui di questa Inter ridimensionata. Infatti, si vocifera di Guarin offerto alla Roma a parziale conguaglio. Insomma, sarà difficile che Destro torni. A certi errori del passato non è facile rimediare. Ad ogni modo, l'operazione, ove mai andasse in porto, non sarebbe sbagliata. Anzi, dipendesse da me, riporterei all'Inter anche Bardi, Caldirola e Santon. E perfino Balotelli. A proposito: se l'Inter cerca Destro, vuol dire che in società non si crede già più in Icardi. Quando si dice la programmazione!
domenica 10 novembre 2013
L'Inter batte il Livorno nel giorno del ritorno, inutile, di Zanetti
Brutta partita, bassi ritmi, ma vittoria preziosa. Propiziata da una papera di Bardi, che, da ex interista, avverte la pressione della partita, ma poi si riprende e lascia intravedere grandi potenzialità. Per me, è più forte di Handanovic. L'Inter porta a casa i tre punti, spreca poche energie, registra una buona prova di Kovacic, autore dell'assist del raddoppio di Nagatomo, ma anche il ritorno meno necessario della storia, quello di Saverio Zanetti. Celebrato come avesse realizzato chissà quale impresa. A 40 anni, l'argentino non riesce a smettere con il calcio giocato e rimane attaccato alla parte che più gli riesce, quella del difensore di se stesso. Fosse dipeso da me, avrebbe chiuso la carriera con l'Inter nel 1997, dopo la sfuriata seguita alla sostituzione in favore del grande Nicolino Berti, finale di ritorno di Coppa Uefa persa per un rigore ciabattato da Zamorano. Ed invece, nel 2013, sta ancora in campo insieme a "chioma fluente" Cambiasso. Non condivido.
lunedì 19 agosto 2013
Handanovic non è da Inter
Possibile che il colossale portiere sloveno, il celebrato Handanovic, sia scarso nei fondamentali? Sì, non soltanto è possibile, è drammaticamente vero. Anche ieri, nella partita con il Cittadella, respinte goffe, palloni rigettati verso il centro dell'area, tuffi in ritardo: un campionario di errori dilettanteschi, che soltanto la minor caratura degli avversari ha impedito di capitalizzare contro l'Inter. Se davvero il Barcellona l'avesse voluto per 30 milioni di euro, sarebbe stato saggio accompagnarlo in Catalogna con tutti gli onori, intascare i soldi e puntare su Bardi. Che, tecnicamente, vale assai più di Handanovic.
lunedì 27 maggio 2013
Mazzarri riparte da Kovacic
Mazzarri riparte da Kovacic. E fa bene. A condizione di chiarire una volta per tutte il ruolo del talento croato. A mio modo di vedere, si tratta di una mezzala, dal dribbling naturale e fulmineo. Kovacic sa dirigere la manovra, ma non è un regista classico. Sicché sarebbe utile che condividesse con qualcun altro il peso della costruzione del gioco. Penso a Modric oppure a Fabregas, ma andrebbe bene anche un nome meno noto. Ciò che importa è che l'Inter di Mazzarri si liberi di quei giocatori, e sono molti in rosa, che non sono da Inter. Compreso il sopravvalutato Handanovic, che ha mercato e potrebbe essere sostituito da Bardi, e Guarin, discontinuo, tatticamente anarchico e troppo legato ad una condizione fisica buona, che raramente ottiene e più raramente mantiene. A Cassano darei un'altra occasione. I calciatori di qualità in giro sono pochissimi. E Cassano, al di là di tutto, è uno di questi. Insomma, c'è tanto da fare e, purtroppo, Branca è rimasto al suo posto.
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