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lunedì 18 settembre 2023

Inter a punteggio pieno: il punto dopo la 4^ di Serie A 23/24

L'Inter di Thuram e Mkhitaryan, capitanata da un Lautaro ormai maturo, travolge il Milan per 5-1, mantenendo un costante controllo della partita e colpendo i rossoneri con contropiede tanto veloci quanto efficaci. I nerazzurri sono a punteggio pieno e devono ancora far esordire giocatori del calibro di Pavard e Klaassen. L'impressione di forza è notevole. Pioli, dal tono delle dichiarazioni dopo la partita, sembra non aver capito le ragioni del quinto derby perso nel 2023.


La Juve batte la Lazio, che paga l'inadeguatezza di Casale e Romagnoli, troppo lenti per giocare assieme, tanto più in una squadra allenata da Sarri. Per quanto riguarda i bianconeri, Vlahovic e Chiesa non si integrano granché e giocano per conto proprio, ma hanno tanti gol nelle gambe.


La Roma travolge l'Empoli per 7-0: Dybala sugli scudi. Uno dei suoi gol mi ha ricordato quelli che segnava Roberto Baggio.


Il Napoli, indebolito dalla partenza di Kim e ancora frastornato dallo scudetto stravinto, non va oltre il pareggio contro un buon Genoa. Garcia ha un compito difficilissimo.


Il Frosinone batte in rimonta il Sassuolo, vanificando la doppietta iniziale di Pinamonti, sul quale Spalletti dovrebbe puntare per la nazionale. La Fiorentina, sempre in rimonta, supera l'Atalanta.


Pareggiano Monza e Lecce e Cagliari e Udinese. In serata, la Salernitana ospita il Torino, mentre il Bologna fa visita al Verona.

 

sabato 3 settembre 2022

Milan-Inter 3-2: Inzaghi confuso

Inter in vantaggio con Brozovic che batte Maignan dopo bellissimo inserimento su assist di Correa e precedente gran controllo di Lautaro. Pochi minuti dopo, una palla orizzontale di Calhanoglu, di rara leggerezza, è intercettata da Tonali che serve Leao. Tiro di sinistro e gol. Skriniar non chiude. Handanovic non para. Nella ripresa, si osserva subito tutta la differenza che c'è, perché c'è, tra Sinone Inzaghi e la sua capigliatura da figlio dei fiori in una manifestazione anni '60, e allenatori come il Trap, Mourinho e lo stesso Conte. Sì, mi tocca elogiare pure Conte. Una squadra spaesata e spaurita, che sembra Bardamu nella giungla prima che lo vendano come rematore, per tutta la seconda metà del primo tempo, non può rientrare così molle nella ripresa. Che ha detto Inzaghi negli spogliatoi? A Skriniar e Dumfries per esempio? C'è da pensare che gli abbia detto niente. Così Giroud, solo in area, raddoppia su assist di Leao. Che più tardi inventa un gran gol, mandando a spasso De Vrij con una finta. E l'Inter debosciata ed evanescente resta a guardare. Entrano Dzeko, Mkhitaryan e Dimarco per Correa,  Barella, oggi un fantasma, e Bastoni. Dzeko segna, servito da un volitivo Darmian. E l'Inter potrebbe persino pareggiare se Maignan non compisse almeno due grandi interventi, prima su Lautaro poi su Calhanoglu. Conta il portiere. Ma noi che ne possiamo sapere se giochiamo con Handanovic? Due sconfitte in cinque partite sono troppe. Manca, ex coeteris, la personalità. Anzitutto dell'allenatore. Poi di tanti giocatori che oggi hanno a lungo scambiato la partita, un derby, per un'esibizione di balletto.  Che imbarazzo!

martedì 1 marzo 2022

Milan-Inter 0-0. Debutta Gosens

Derby d'andata delle semifinali di Coppa Italia. Partita i cui esiti finiranno per riverberarsi sul resto della stagione. L'Inter, dopo la beffarda sconfitta patita in campionato, è andata in crisi. Oggi vorrebbe rilanciarsi. Dovrebbe rilanciarsi. Deve rilanciarsi. Non si tratta soltanto d'ipotecare l'accesso alla finale o di conquistare un derby, ma d'imprimere la svolta decisiva ad una stagione dagli esiti ancora imprevedibili.

La cronaca. 

Inter in affanno come nelle ultime uscite. Brozovic, marcato a uomo da Krunic, perde brutti palloni. Che Handanovic si ostina ad affidargli. Barella cammina e Leao lo sorprende spesso, mettendo in ambasce anche Skriniar. L'Inter migliora leggermente nel finale del primo tempo. Intervallo. Leao tira subito. Intervento goffo di Handanovic, ma gli va bene. Entrano Vidal e Sanchez per Barella, irriconoscibile, e Lautaro. A dieci minuti dal termine, entra, dopo una lunga assenza, anche Correa per Dzeko. Poi Darmian per Dumfries e il debuttante Gosens per Perisic. Finisce 0-0. Brutta partita, raccontata malissimo in televisione. 

martedì 8 febbraio 2022

Serie A 21/22: il punto dopo la 24^ giornata

Il derby va al Milan, dopo una partita a lungo dominata dall'Inter e decisa prima dai cambi sbagliati da Inzaghi che dalla doppietta di Giroud. Non parlerei di campionato riaperto, perché mai era stato chiuso. L'Inter resta favorita, è più forte, ma non nettamente più forte come nella seconda parte della passata stagione. Continua a vincere il Napoli, che ritrova Osimhen, a segno, al centro dell'attacco. Vince la Lazio a Firenze, pareggia la Roma in casa con il Genoa: Mourinho protesta per il trattamento riservato a Zaniolo. La Juve batte il Verona orfano di Simeone e Caprari con gol dei nuovi arrivati Vlahovic, gran giocatore, e Zakaria. L'Atalanta continua a perdere punti in casa e viene superata dal Cagliari, che spera nella salvezza. Ampio successo della Sampdoria contro il Sassuolo. L'Udinese batte il Torino nel finale. Pareggio a reti inviolate tra Bologna ed Empoli, mentre finisce 2-2 tra Salernitana e Spezia, con due grandi gol su punizione di Verdi. Delle partite da recuperare, ancora nessuna notizia.

sabato 5 febbraio 2022

Inter-Milan 1-2. Perdono Inzaghi, Sanchez e Handanovic

Inter: Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, Lautaro. 

Milan: Maignan; Calabria, Kalulu, Romagnoli, T. Hernandez; Tonali, Bennacer; Saelemaekers, Kessie, Leao; Giroud. 

La cronaca. 

Dopo dieci  minuti, l'Inter sfiora il gol: sinistro di Brozovic deviato e parata d'istinto di Maignan. Al 25', un tiro di Barella, servito da Lautaro, esce di poco. Due minuti dopo, Lautaro libera Dumfries a centro area: tiro forte ma centrale che esalta Maignan. Inter in vantaggio con Perisic che calcia di sinistro al volo su angolo di Calhanoglu. Intervallo. Ripresa di controllo iniziale per l'Inter. Rovina tutto Inzaghi con i soliti cambi, sempre gli stessi. Fuori un grande Lautaro per Sanchez, che poco dopo viene scaraventato a terra dopo contrasto di gioco, il Milan riparte, gol di Giroud con Skriniar a fissare il vuoto. Più avanti palla in area a Giroud, che scherza De Vrij e calcia senza forza.  Solo che Handanovic si tuffa tardi e non tiene la palla: il milionesimo errore della sua carriera nerazzurra. Il Milan è stato ordinato, l'Inter ha sciupato troppo, Maignan vale due volte Handanovic. Inzaghi i cambi non sa farli. Sapete perché è uscito Perisic? Perché doveva togliere l'ammonito Calhanoglu- lui gli ammoniti li toglie sempre - e allora gli serviva Dimarco per battere gli angoli. Forse Giroud ha commesso un intervento irregolare su Sanchez. Che però ha fatto un tocco in più, un tocco di troppo. Ci casca sempre. E i campioni si vedono dal tocco in meno, non dal tocco in più. Lautaro difende palla cento volte meglio del cileno. Inzaghi questo lo sa? Che strategia è la sua nei cambi, che tutto possono prevedere? Inaccettabile. Perché l'Inter è più forte del Milan. Eppure ha perso. 

domenica 7 novembre 2021

Milan-Inter: 1-1

L'Inter ha bisogno di vincere per fermare la fortunosa fuga rossonera. 

L'Inter passa in vantaggio con un rigore che Calhanoglu, motivatissimo, si procura e trasforma. Da una punizione regalata da Barella e calciata da Tonali, autogol goffo di De Vrij. Poi lancio di Lautaro per Darmian, che entra in area e viene atterrato da Ballo-Tourè. Secondo rigore per l'Inter, che Lautaro però sbaglia. Barella sbaglia un gol clamoroso, con mezza porta vuota, dopo grande assalto a sinistra di Bastoni. Poco dopo Lautaro commette un altro grave errore, calciando a lato da dentro l'area. Appena è calata la pressione del Milan, l'Inter è venuta fuori. Intervallo. Nella ripresa, predominio nerazzurro. Tanti calci d'angolo non sfruttati. Esce Barella, infortunato e dopo una brutta partita, per Vidal. Che sbaglia due conclusioni dentro l'area poco dopo. Esce Dzeko, stremato, sostituito da Correa. Dumfries rileva Darmian. Poi Dimarco e Sanchez subentrano a Bastoni e Lautaro. Ritorno di fiamma del Milan negli ultimi minuti di gara. Palo di Saelemaekers, con Kessie che sulla respinta manda fuori. Finisce 1-1. Simone Inzaghi continua a non vincere gli scontri diretti. 

giovedì 14 marzo 2019

Inter-Eintracht: partita della svolta?

L'Inter affronterà, stasera, ritorno degli ottavi di Europa League, i tedeschi dell'Eintracht Francoforte con una formazione largamente rimaneggiata. Icardi sull'Aventino, Lautaro Martinez squalificato, ci sarà Politano a guidare l'attacco. E Skriniar giocherà a centrocampo, come fa con la nazionale slovacca e dove potrebbe ben figurare. Non sarà facile passare il turno.


sabato 15 aprile 2017

Inter-Milan 2-2: Pioli sbaglia tutto

Via subito Pioli dall'Inter. Un abisso di errori la sua partita. Cominciata con Nagatomo in campo sebbene sia il più scarso terzino del campionato. Proseguita con la solita fortuna e l'insipienza di De Sciglio, il secondo terzino più scarso del campionato, che facilita il gol di Candreva. Raddoppia Icardi. E la partita sarebbe chiusa ma Pioli comincia una girandola di cambi dannosi, dettati o da paura, vedasi Murillo, o da incompetenza, vedasi Biabiany. L'Inter raccoglie il messaggio ed arretra. Ancora ricordo Mourinho in un derby, con l'Inter in nove, ordinare di attaccare. Perché il coraggio se uno non ce l'ha, non se lo può dare. Il Milan, alla fine, pareggia. Proprio alla fine, ma pareggia. Purtroppo, l'avevo previsto, non il pareggio, ma il fallimento della gestione di Pioli. Pioli se ne vada. Con Ausilio e Nagatomo.

domenica 4 dicembre 2016

Lazio-Roma: 0-2

Vince la Roma nel derby contro la Lazio. Strootman e Nainggolan regalano il secondo posto alla squadra di Spalletti.

lunedì 21 novembre 2016

Milan-Inter 2-2: Pioli la mediocrità al potere

Mediocre allenatore con buona stampa. Un Mancini con meno capelli. Ansaldi e Nagatomo preferiti a Santon: incompetenza allo stato puro. Suso a sinistra fa quel che vuole e pure due gol. Kondogbia gioca alla solita maniera, Joao Mario, d'evidenza un interno, viene costretto sulla trequarti, per fortuna Candreva s'inventa un gran gol e la buona sorte, già grande alleata di Sacchi, permette il pareggio in extremis di Perisic. Non perdo tempo: Pioli vattene. Il Milan è una squadretta, che si doveva battere.

sabato 19 novembre 2016

domenica 20 marzo 2016

#Higuain, 29 gol, tiene vive le speranze scudetto del Napoli, Juve favorita da errori arbitrali nel derby

Una strepitosa doppietta di Higuain, 29 gol in campionato, permette la rimonta del Napoli contro il Genoa e lo tiene in corsa per lo scudetto, a 3 punti dalla Juve, aiutata da un arbitraggio davvero scadente nel derby con il Toro.  Lottare punto a punto con la Juve è, tradizionalmente, difficilissimo per chiunque, nel campionato italiano. Chissà perché?

domenica 31 gennaio 2016

#Mancinivattene: disfatta dell'Inter nel derby. Vince il Milan 3-0

Tutta colpa di Mancini, le cui reazioni scomposte, durante e dopo la gara, sono la sintesi di un naufragio sportivo. La partita viene persa a centrocampo, perché Mancini si ostina a schierare tre fantasisti dietro Eder, preferito ad Icardi che poi sbaglierà nella ripresa il rigore che avrebbe potuto cambiare la partita. Giocano tutti male, anche Santon, beniamino di questo blog, che paga la lunga assenza dal campo: non giocava dal 27 ottobre. Ecco i risultati dell'esasperato turn over di Mancini: giocatori tesi ed impauriti, nessuna trama di gioco. Una sconfitta imbarazzante. Stagione compromessa, Mancini ha fallito. #Mancinivattene

#Mancinivattene: derby ultima spiaggia

Morata, dopo mesi difficili, ha segnato due doppiette consecutive. Alla Juve, l'hanno aspettato ed ora si godono i frutti di un'avveduta pazienza. Il contrario di quello che fa Mancini all'Inter. Boccia giocatori su giocatori, ne parla male pubblicamente, ha logorato lo spogliatoio, soltanto Nagatomo, scarso, gioca sempre. Il derby di stasera è l'ultima spiaggia. #Mancinivattene

venerdì 29 gennaio 2016

#Mancinivattene: Eder all'Inter già pronto per il derby. Mancini, al solito, è stato accontentato

Ultima spiaggia per l'Inter in questa stravagante stagione e per Mancini, che comincia a raccogliere dissensi su dissensi dopo la gestione sgangherata degli ultimi due mesi: il derby di domenica sera contro il Milan sarà decisivo. E, pare, ci sarà Eder arrivato oggi dalla Sampdoria. Mancini è stato accontentato ancora una volta. Cominci intanto a tenere in panchina Nagatomo. Mandi in campo uno solo tra Melo e Medel e schieri titolare Santon. Mancini non può perdere e lo sa. #Mancinivattene

domenica 8 novembre 2015

La Fiorentina raggiunge l'Inter, derby alla Roma, Higuain trascina il Napoli

Due vittorie in trasferta, contro Torino e Sampdoria, regalano ad Inter e Fiorentina la testa della classifica. Le due maggiori pretendenti al titolo, però, sono subito dietro. La Roma batte la Lazio nel derby, mentre il Napoli supera l'Udinese grazie al solito, grandissimo, Higuain. Vince, la Juve, pareggia il Milan. 

domenica 13 settembre 2015

L'Inter batte il Milan 1-0: gran gol di Guarin. Guida la classifica a punteggio pieno

Partita equilibrata ma la vittoria dell'Inter, propiziata da una prodezza di Guarin è meritata. Soltanto Balotelli, subentrato a Bacca, ha dato la sensazione di poter riaprire la partita per il Milan: grande giocatore, grandissimo tiro. Per il resto, male Perisic, con l'attenuante dell'esordio e maluccio Icardi, zavorrato dalla fascia di capitano. Notevole Murillo affiancato da un vispo Medel e subito pronto Felipe Melo, sebbene sempre troppo irruento. L'Inter c'è, anche sulle fasce, dove ha brillato Santon. Kondogbia, infine, resta tatticamente grezzo, ma i mezzi tecnici ed atletici sono di primissimo ordine, come ha dimostrato nel finale arroventato. Inter in testa alla classifica a punteggio pieno e la Juve gela a -8.

lunedì 20 aprile 2015

Derby bruttissimo. Mancini cosa aspetta a dimettersi?

La media punti, 1,3 punti a partita, resta inferiore a quella di Mazzarri. Nemmeno contro un Milan versione primi anni '80, l'Inter di Mancini riesce a vincere. #Mancinivattene. 

venerdì 27 febbraio 2015

Ottavi di Europa League: Inter - Wolfsburg, Napoli - Dinamo Mosca, Torino - Zenit, Fiorentina - Roma

Ottavi di finale di Europa League: oggi ci sono stati i  sorteggi. Un derby c'era da aspettarselo e ci sarà: Fiorentina - Roma. Roma favorita, ma di pochissimo, perché la Fiorentina gioca un calcio redditizio ed è in crescita di condizione. Il Torino se la vedrà con lo Zenit San Pietroburgo e ce la può fare, approfittando della pausa invernale, con relativo rilassamento, del campionato russo. Stesso discorso per il Napoli con la Dinamo Mosca. Peraltro, il Napoli ha la squadra, e l'allenatore, per puntare  a vincere l'Europa League. Infine, l'Inter sarà opposta ai tedeschi del Wolfsburg, squadra priva di grandi individualità, ma solida ed addirittura seconda in Bundesliga dietro l'imprendibile Bayern Monaco. Vediamo come se la caverà Mancini: sulla carta, l'Inter ha i giocatori per passare il turno.

lunedì 24 novembre 2014

Mancini non cambia l'Inter: pareggio nel derby, a Menez risponde Obi

Nessuna miracolosa trasformazione. L'Inter resta fedele al triste copione della stagione in corso, da Mazzarri a Mancini. Nonostante la qualità di alcuni interpreti, restano ruoli scoperti. E poco cambia che la difesa sia a 5, come con Mazzarri, oppure a 4, come con Mancini. Dodò, in ogni caso, non è Facchetti e non è Brehme. Nagatomo non è Maicon. Cross degni di questo nome non se ne vedono. Ranocchia e Juan Jesus hanno frequenti cadute di concentrazione, come quella che permetterebbe ad El Shaarawi di chiudere la partita ad un quarto d'ora dal termine dell'incontro. Ci pensa la traversa a salvare Mancini. Nel mezzo, molto possesso palla dell'Inter, ma anche poca incisività. Con Guarin che al solito gioca per conto proprio, mentre Kovacic ha poco spazio per le sue accelerazioni, visto che il Milan gioca una partita sommamente difensiva, tutta in attesa di qualche contropiede. Al gol di Menez, risponde nella ripresa Obi, con un tiro lento ma angolato e preciso. L'Inter non si schioda da metà classifica. L'effetto Mancini è impalpabile.