Era dall'estate 2009, che l'Inter non operava con tanta abbondanza sul mercato. Allora, arrivarono campioni conosciuti ed affermati, come Eto'o, Sneijder, Milito, Luci oltre a Thiago Motta: Mourinho avrebbe raccolto con il triplete i frutti di una semina tanto copiosa e la partenza di Ibrahiomovic per il Barcellona fu dimenticata nel giro di pochi giorni. Ieri, 30 gennaio 2013, l'Inter ha ingaggiato quattro centrocampisti quattro, a dimostrazione che il centrocampo nerazzurro, formato da troppi giocatori in odore di pensione, aveva bisogno di una rivoluzione. soltanto che i nomi sono meno altisonanti di allora. Kuzmanovic, già alla Fiorentina, arriva dallo Stoccarda, ha buon fisico e discreti piedi, ma non è un campione. Lo stesso dicasi per Schelotto, ala di ruolo, che arriva dall'Atalanta, molta corsa, altrattettanta esuberanza, ma i suoi cross non sono quelli di Figo anni '90. Più interessante è il diciottenne croato, Kovacic. Dalle poche immagini di repertorio che circolano in rete, mi è sembrato di riconoscere in lui un potenziale fuoriclasse, che eccelle almeno in un fondamentale, ultimamente trascurato, il dribbling. Gioca da regista e per questo ruolo, per impararne tempi, modi ed astuzie, occorre tempo. Ma, insomma, la qualità tecnica sembra di primissimo ordine. Tanto più che mi pare capace anche di grandi accelerazioni e non va a terra alla prima spinta. L'Inter punti su di lui, da subito. Forse, questa volta, la scelta è indovinata. Sarebbe ora, peraltro. Sogno, a partire da domenica, un'Inter con Zanetti e Cambiasso a scaldare la panchina.