Il triplete lo fa l'Atalanta. Juventus travolta ed eliminata a Bergamo. Zapata, esaltato su questo blog da anni, segna una grande doppietta, dentro una partita che gli uomini di Gasperini comandano dal principio alla fine. Va persino peggio alla Roma, che subisce 7 gol dalla Fiorentina. Le responsabilità di Di Francesco sono evidenti. Per i viola, tripletta di Chiesa e doppietta di Simeone. Ancora in gol Benassi, che riporterei subito all'Inter. Atalanta e Fiorentina in semifinale di Coppa Italia.
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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mercoledì 30 gennaio 2019
giovedì 18 ottobre 2018
Domenica il derby: Inter-Milan
Torna la serie A, con la nona giornata di campionato. Domenica sera, stadio Giuseppe Meazza in San Siro, il derby di Milano: Inter-Milan. Partita per molti aspetti già decisiva. Importante per il Milan, che cerca continuità nei risultati, più che nelle prestazioni, ancor di più per l'Inter, che, risalita in classifica dopo la falsa partenza, vuol dare concretezza alla corsa per il titolo. Perché la Juve non potrà vincerle tutte. Un derby può essere decisivo. In particolare, questo derby può essere decisivo. L'Inter, nel gennaio 2010, Mourinho in panchina, ebbe ragione del Milan, sebbene ridotta in nove uomini. La cavalcata trionfale verso il triplete cominciò allora.
Sandro Mazzola e Gianni Rivera |
domenica 14 maggio 2017
Roma-Juve 3-1: la Juve nel pallone
Triplete? Credo proprio di no. Anzi, la sensazione è che la Juve, a dispetto della stampa amica, finirà con il vincere un bel niente!
sabato 6 giugno 2015
Il triplete lo fa il Barca, Juve sconfitta a Berlino 3-1
Il triplete l'ha fatto il Barcellona. Sconfitta netta per la Juve, nella quale ha brillato soltanto un combattivo Marchisio. Il palleggio bluagrana innervato dalle accelerazioni di Messi e di Neymar ha segnato la partita. Dopo il 1973, il 1983, il 1997, il 1998 ed il 2003, è arrivato il 2015. Sesta finale di Coppa Campioni/Champions persa dalla Juve su otto giocate. Più che una tendenza.
mercoledì 8 aprile 2015
Allegri sta facendo meglio di Conte: Juve in finale di Coppa Italia
Non immaginavo, in estate, che Allegri avrebbe saputo raccogliere l'eredità di Conte, addirittura aumentandone la rendita. La Juve è in corsa su tre fronti, con lo scudetto in tasca, la possibilità di vincere la decima Coppa Italia, dopo la rimonta di ieri sera contro la Fiorentina, ed un posto ai quarti di Champions contro un avversario alla portata quale il Monaco. Non credo al triplete bianconero, perché in Champions ci sono ancora almeno tre squadre più forti della Juve: Real Madrid, Barcellona e Bayern Monaco. Resta, però, il fatto che Allegri ha saputo mantenere competitiva una squadra di cui tanti, e Conte tra questi, intuivano il declino.
martedì 20 agosto 2013
Inter: torna Eto'o, asso da 347 gol in carriera? Oppure arriva Borriello?
Samuel Eto'o, eroe del triplete, tra i più grandi cannonieri della sua generazione, certamente il più prolifico con 347 gol in carriera fino ad ora, sarebbe pronto a rivestire la maglia dell'Inter. Ha un ingaggio altissimo, ma il suo cartellino di fatto non costerebbe alcunché. E' un grande campione, ma gli anni sono 32 ed Eto'o gioca ad altissimi livelli, questo è il punto, da più di dieci anni. Tutto sommato, considerate le sue qualità, tecniche ed agonistiche, l'Inter farebbe bene a riprenderlo. Credo, però, che faticherebbe non poco a coesistere con Palacio: le caratteristiche prevalenti dei due sono vicinissime. Eto'o, in senso assoluto, è più forte. Non mi dispiacerebbe se alla fine, sfumato il ritorno di Eto'o, arrivasse Borriello, che considero un campione con una carriera fino ad oggi al di sotto delle proprie possibilità. Borriello è un centravanti puro. Si obietterà: neppure lui è di primo pelo, perché ha solo un anno meno di Eto'o. E' vero: ma l'Inter di questi tempi non può mettersi a sottilizzare. Belfodil ed Icardi, al momento, non sono pronti, per quanto, in prospettiva, Icardi abbia le possibilità di farcela eccome.
mercoledì 8 maggio 2013
Balotelli in doppia cifra in serie A: è la prima volta in carriera. Ci era già riuscito in Premier League
Dieci gol per Balotelli in questo campionato, anzi, occorre precisare, in questo scorcio di campionato. Prima volta in doppia cifra in serie A. Prima della parentesi inglese, si era issato sino a nove reti nell'anno del triplete. Scommessa vinta quella fatta dal Milan. Perché Balotelli è sempre decisivo ed i 10 gol segnati, scrivo all'inizio del secondo tempo, sono arrivati in appena undici partite. Una media realizzativa da Cristiano Ronaldo. Per le statistiche, aggiungo che Balotelli è arrivato a quota 82 gol in carriera. Non pochi per un giocatore che ancora deve compiere 23 anni.
* Aggiornamento del 9 maggio 2013: Balotelli nella ripresa ha segnato ancora. Sicché 11 gol in 11 partite per lui con il Milan nonché 83 gol in carriera.
* Aggiornamento del 9 maggio 2013: Balotelli nella ripresa ha segnato ancora. Sicché 11 gol in 11 partite per lui con il Milan nonché 83 gol in carriera.
domenica 21 aprile 2013
Inter: arriva Zenga
Indiscrezione, intendiamoci. Ma, dopo diciannove anni di esilio, pare che sia davvero tutto pronto per il ritorno all'Inter di Walter Zenga. L'avventura di Stramaccioni all'Inter, cominciata in circostanze di fortuna, è giunta al capolinea. Dodici sconfitte in campionato, eliminazione in Europa League, scoppola in semifinale in Coppa Italia, per mano di Destro, lasciato ai capitolini grazie all'incomparabile lungimiranza di Branca, contestato nel pomeriggio al Meazza. Occorre voltare pagina, anche se oggi l'Inter ha battuto, con un generoso sussidio della buona sorte il Parma, addirittura con gol di Rocchi! Zenga ha l'esperienza, la competenza ed il carisma per lavorare alla necessaria rifondazione di una squadra che, soltanto tre anni fa, era Mourinho, si apprestava a vincere il triplete. Poi, una serie imbarazzante di errori su errori. Ora, ed era ora, pare che Moratti si sia deciso. Torni Zenga!
giovedì 31 gennaio 2013
La nuova Inter: Kovacic, Kuzmanovic e Schelotto
Era dall'estate 2009, che l'Inter non operava con tanta abbondanza sul mercato. Allora, arrivarono campioni conosciuti ed affermati, come Eto'o, Sneijder, Milito, Luci oltre a Thiago Motta: Mourinho avrebbe raccolto con il triplete i frutti di una semina tanto copiosa e la partenza di Ibrahiomovic per il Barcellona fu dimenticata nel giro di pochi giorni. Ieri, 30 gennaio 2013, l'Inter ha ingaggiato quattro centrocampisti quattro, a dimostrazione che il centrocampo nerazzurro, formato da troppi giocatori in odore di pensione, aveva bisogno di una rivoluzione. soltanto che i nomi sono meno altisonanti di allora. Kuzmanovic, già alla Fiorentina, arriva dallo Stoccarda, ha buon fisico e discreti piedi, ma non è un campione. Lo stesso dicasi per Schelotto, ala di ruolo, che arriva dall'Atalanta, molta corsa, altrattettanta esuberanza, ma i suoi cross non sono quelli di Figo anni '90. Più interessante è il diciottenne croato, Kovacic. Dalle poche immagini di repertorio che circolano in rete, mi è sembrato di riconoscere in lui un potenziale fuoriclasse, che eccelle almeno in un fondamentale, ultimamente trascurato, il dribbling. Gioca da regista e per questo ruolo, per impararne tempi, modi ed astuzie, occorre tempo. Ma, insomma, la qualità tecnica sembra di primissimo ordine. Tanto più che mi pare capace anche di grandi accelerazioni e non va a terra alla prima spinta. L'Inter punti su di lui, da subito. Forse, questa volta, la scelta è indovinata. Sarebbe ora, peraltro. Sogno, a partire da domenica, un'Inter con Zanetti e Cambiasso a scaldare la panchina.
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giovedì 10 gennaio 2013
Inter: torna Balotelli!
Sono convinto che Balotelli tornerà all'Inter, esercitando un diritto di prelazione che, quale ultima cautela, fu stabilito nell'estate del 2010: i rumors al riguardo si fanno insistenti e sono di fonte qualificata, la dirigenza nerazzurra. Del resto, il disfacimento dell'Inter del "triplete" era cominciato con il suo trasferimento al City. Un suo ritorno sarebbe da interpretare come il segno di una svolta, dopo due anni e mezzo di vacche magre e di scelte di basso profilo, che hanno condannato l'Inter alla periferia dell'Europa League. Del resto, le dichiarazioni di Berlusconi hanno calato la saracinesca sulla possibilità di un trasferimento del centravanti al Milan. Carattere non facile, ma grandi mezzi tecnici e fisici, Balotelli saprebbe, volendo, fare la differenza e con Cassano ha già dimostrato di saper convivere egregiamente. Già che ci siamo, vorrei vedere tornare anche Santon. E, crepi l'avarizia, Recoba. Regista di poca corsa per regista di poca corsa, mancino per mancino, piuttosto che Lodi, meglio il Chino. Il divario è enorme: è evidente. La classe è classe. Recoba è Recoba!
giovedì 29 novembre 2012
Il caso Sneijder: gli errori dell'Inter
Sulla valutazione della forza di Sneijder, si può discutere a lungo. Che non abbia più ripetuto l'esaltante stagione con Mourinho, culminata con la conquista del "triplete" è un fatto. Che il suo ingaggio sia molto alto, diciamo pure troppo alto rispetto alle altalenanti prestazioni degli ultimi mesi pure è un fatto, o, per dirla alla bizantina, un quasi fatto. E' altrettanto vero, però, che l'Inter gli ha riconosciuto quell'ingaggio, all'esito di una libera trattativa, svolgendo libere valutazioni. Che, nel tempo, si sono dimostrate sbagliate. Sicché, se Sneijder decide di impuntarsi, a rigore di diritto, può farlo. Si è data troppa pubblicità alla vicenda, che ormai ha raggiunto dimensioni internazionali. Il cartellino si è deprezzato, Sneijder andrà via comunque in cambio di poco e l'Inter, nel frattempo, avrà rimediato una figuraccia. Siamo sempre in sfiduciata attesa delle dimissioni di Branca.
mercoledì 11 aprile 2012
La Juve sorpassa il Milan: gol decisivo di Del Piero. Vittoria dell'Inter sul Siena e della Roma sull'Udinese. Napoli travolto in casa dall'Atalanta
Del Piero riporta la Juventus in testa alla classifica: battuta la Lazio, che aveva pareggiato con Mauri il gol iniziale di Pepe. Il capitano bianconero si sta congedando nel migliore dei modi: il gol di stasera potrebbe aver deciso le sorti del campionato. L'Inter batte il Siena con doppietta di Milito, che segna come ai tempi del triplete: non mi entusiasma, però, il gioco proposto da Stramaccioni. Apprezzabile il ritorno di Alvarez, almeno sa toccare la palla, per quanto sia lentissimo. La Roma batte l'Udinese, grazie al ritorno al gol del capitano Totti: sono sicuro che da qui alla fine Totti segnerà ancora molto. Il Napoli, che il prossimo anno non sarà guidato da Mazzarri, viene travolto in casa dall'Atalanta. Vittoria esterna del Lecce, che spera ancora, e con ragione, nella salvezza. Cosmi sta svolgendo un lavoro prezioso.
venerdì 16 marzo 2012
Milan - Barcellona ai quarti: vedremo quanto vale Ibrahimovic
Cedere il cartellino di Ibrahimovic al Barca, nel 2009, resta il più grande affare della presidenza Moratti. Eto'o e 50 milioni di euro in cambio permisero la costruzione dell'Inter del triplete, che superò proprio i bluagrana in semifinale di Champions: Ibra giocò male all'andata ed al ritorno. E fu lasciato partire, nel 2010, dal Barcellona senza grandi rimpianti. Troppo solista lo svedese per suonare nell'orchestra catalano, dove c'era spazio per un solo primo violino, Messi. Ora, il Milan affronterà, contro pronostico, il Barca nei quarti. Ibrahimovic, mai a segno dopo gli ottavi in Champions, sfiderà il suo passato. Quanto vale a livello internazionale? Può aspirare al pallone d'oro 2012? Le due partite con il Barca ci daranno la risposta. Che, per me, anticipo, è negativa.
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mercoledì 14 marzo 2012
Inter zeru tituli: via Ranieri, Branca e senatori
Dal 2005, senza interruzioni, per sette anni consecutivi, l'Inter aveva chiuso la stagione conquistando almeno un trofeo, un titulo per dirla con il grandissimo José Mourinho. L'avventura del riscatto, dopo anni durissimi, era cominciata con la Coppa Italia, culminando con il triplete del 2010, replicato, sia pure in tono assai minore, dal tripletino del 2011. Il 2012, invece, da ieri sera è ufficiale, si chiuderà senza successi per l'Inter. E Ranieri, non scherzo, ha dichiarato di meritare la riconferma, accampando scuse da bar sport per giustificare una caduta verticale di rendimento cominciata a metà gennaio. La rinuncia a Thiago Motta, che qualunque osservatore anche distratto avrebbe giudicato esiziale per le sorti dell'Inter, ha avviato una discesa patetica verso il fondo della classifica in campionato, dissipando quelle ambizioni di scudetto, che si erano appena riaccese. Così, ieri, davanti la difesa, ha giocato l'immobile Stankovic, uno che non corre più, compie entrate scomposte, calcia due metri sopra la porta. Per di più, a gennaio, una squadra degna della storia dell'Inter avrebbe cercato di rinforzarsi, di reperire un attaccante di movimento più efficace del pessimo Forlan. Nulla di tutto questo. Rassegnato immobilismo, conservazione del nulla, basso profilo da basso impero. Di cui il basso Nagatomo preferito a suo tempo al granatiere Santon è l'immagine più nitida. Ranieri deve andarsene, preceduto da Branca e da quei senatori che hanno condizionato, impedendolo, il rinnovamento dell'organico. L'eliminazione patita dal Marsiglia appartiene alla categoria dello scandalo, la pietra d'inciampo dell'incompetenza, della presunzione, dell'incapacità manifesta. Vergogna! Zeru tituli, la felicissima locuzione escogitata da Mourinho, si è grottescamente rivolta contro di noi.
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mercoledì 14 dicembre 2011
Storia di Recoba: 11. (Torino, Panionios, Danubio)
Recoba lascia l'Inter per il Torino, dove ritrova Novellino, il tecnico con cui aveva ottenuto la storica salvezza con il Venezia. Ma, troppa acqua è passata sotto i ponti. Nasce subito un dualismo con Rosina, fantasista mancino che, in campo, tende ad occupare gli spazi più congeniali a Recoba e Novellino, ortodosso sostenitore del 4-4-2, esclude ora l'uno ora l'altro. Recoba segna presto in campionato, un colpo da biliardo, destinato a rimanere, tuttavia, un pezzo unico nella stagione. Subisce molti infortuni e soltanto con la Roma, in Coppa Italia, vive una serata da protagonista, mettendo a segno una grande doppietta, che non servirà al passaggio del turno. A fine stagione, Recoba, deluso, lascia l'Italia per giocare in Grecia nel Panionios: è un'abdicazione al calcio che conta. Segna sei reti (eccone una) in tutto ed a fine 2009 risolve consensualmente il contratto. Si sussurra perfino di un ritorno all'Inter di Mourinho, che di lì a sei mesi sarà quella del triplete. Non se ne fa alcunché e Recoba torna in Uruguay, al Danubio, la squadra dei suoi esordi nel calcio professionistico. Due campionati di clausura ed uno di apertura: mezza classifica, 31 partite e 10 reti. Nella stagione 2010/2011 Recoba comincia addirittura a giocare davanti alla difesa, da regista arretrato, ma, non si diverte. A maggio del 2011, la tentazione di lasciare il calcio si presenta con insistenza. Recoba, però, resiste. Ed a luglio firma con il Nacional, con cui aveva già giocato appena prima di approdare all'Inter. A 35 anni, comincia una nuova avventura. 11^ puntata (cfr. 1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata)
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lunedì 14 novembre 2011
Moratti: "riprenderei Balotelli"
Parole forti quelle usate da Moratti, che, richiesto di un parere su Mario Balotelli, fresco di consacrazione in nazionale, ha rinnovato il suo attestato di stima nei confronti dell'attaccante del Manchester City, dichiarandosi disponibile a riaccoglierlo "domani mattina". Peccato che Balotelli sia stato lasciato partire nemmeno ventenne, sebbene tutti sapessero quale campione sarebbe diventato. Peraltro, contrariamente a quanto si dice ora, non fu il rapporto difficile con Mourinho a propiziarne la fuga inglese. Nemmeno la maglia gettata a terra, errore comunque gravissimo, di cui, tornasse all'Inter, dovrebbe scusarsi cento volte con tutti i tifosi. Si sa che dietro quel gesto ci fu intemperanza di giovanotto e forse qualche cattivo consiglio. Ad ogni modo, dopo quella gara di Champions, l'andata vittoriosa con il Barca, Mourinho reintegrò Balotelli in squadra. E Balotelli ne ripagò la fiducia con una prova maiuscola a Roma, nella finale di Coppa Italia, quando tenne palla per tutto il secondo tempo e fu decisivo per la conquista del primo titolo del "triplete". Credo, anzi, che, fosse rimasto Mourinho, Balotelli sarebbe restato all'Inter da protagonista. Ora, questo è il punto, Moratti ha detto che Balotelli sarebbe un gradito ritorno, dopo che lo stesso Balotelli aveva manifestato, giorni addietro, un mezzo desiderio di tornare. Questo matrimonio si può fare? Sì, se l'Inter trovasse i soldi per assicurarsi il costoso cartellino di Balotelli e se Balotelli si scusasse con tutti gli interisti per "lesa maglia" e smettesse, una volta per tutte, di parlare del Milan. Per tante ragioni, la vedo difficile. Io, comunque, farei tornare Destro: ha la stessa classe dell'indimenticabile Altobelli.
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