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sabato 21 ottobre 2023

Torino-Inter 0-3: Thuram, Lautaro, Calhanoglu (r)

Inter in grande difficoltà contro una squadra aggressiva e concentrata come il Torino. Darmian mai visto a destra, Mkhitaryan in affanno in mezzo. Gioco lento e prevedibile dei nerazzurri, con i granata che costringono Sommer a due parate importanti. Intervallo. Nella ripresa, i cambi di Inzaghi - Dumfries, per Pavard, con Darmian che scala in difesa, Frattesi per Barella e Carlos Augusto per Dimarco - cambiano la partita. Sblocca il risultato Thuram, su cross basso di Dumfries, raddoppia Lautaro di testa, triplica nel finale Calhanoglu su rigore provocato da Mkhitaryan. 

sabato 3 giugno 2023

Torino-Inter 0-1: Brozovic

Un gol di Brozovic regala all'Inter il successo nell'ultima partita di campionato, chiuso con un dignitoso terzo posto. Ora, testa alla finale di Champions League contro il Manchester City. 

sabato 10 settembre 2022

Inter-Torino: 1-0. Brozovic

Vittoria soffertissima ma preziosissima dell'Inter. Decide allo scadere Brozovic su assist di Barella. Partita di grande sacrificio di Lautaro, il vero leader di quest'Inter.

sabato 21 maggio 2022

Giro d'Italia 2022: a Torino vince Simon Yates

Quattordicesima tappa del Giro d'Italia 2022, da Santena a Torino, per 147 km. Quattro Gpm di seconda categoria, due volte Superga, due volte il Colle della Maddalena. Arrivo in discesa: sarebbe stata la tappa adatta a Bardet. Vediamo se proverà un attacco Nibali.

La cronaca. 

Tappa scoppiettante, la prima di quest'edizione del Giro. È Carapaz a sferrare un attacco deciso lungo la seconda ascesa della collina di Superga. Nella discesa che conduce al Colle della Maddalena, mantiene il vantaggio, che poi si assottiglia grazie al forcing di Nibali, seguito da Hindley. Ripresa Carapaz, rientra anche Simon Yates, mentre affonda la maglia rosa di Lopez Perez. È Yates, ormai attardato in classifica, a staccare gli altri tre battistrada, vincendo la sua sesta tappa al Giri. Secondo Hindley, terzo Carapaz, quarto Nibali. Carapaz è la nuova maglia rosa, con 7" su Hindley e 30" su Joao Almeida. Landa, oggi in difficoltà, è quarto con un ritardo di 59".

lunedì 2 maggio 2022

Il punto dopo la 35^ di Serie A: vincono Inter e Milan

Il Milan resta in testa alla classifica, sebbene sia l'Inter ad avere il miglior attacco e la miglior difesa. Tanto hanno contato le due vittorie colte in extremis dai rossoneri, contro la Lazio, errore di Acerbi, ieri contro la Fiorentina, errore di Terracciano. L'Inter, che dal canto suo paga la disfatta di Bologna, espugna il campo dell'Udinese, con la solita sofferenza finale, figlia di una cattiva gestione del doppio vantaggio. Tutto può ancora succedere, ma la strada del Milan sembra più facile. Se la fortuna durerà. 

La Juve, doppietta di Bonucci, supera il Venezia e si assicura la qualificazione alla Champions, come il Napoli che travolge il Sassuolo: la squadra di Spalletti è quella che deve avere i maggiori rimpianti.

La Lazio batte lo Spezia dopo una partita rocambolesca, con un gol Acerbi in fuorigioco, la Roma pareggia con il Bologna. Il Torino, tripletta di Belotti, espugna il campo dell'Empoli, il Verona quello del pericolante Cagliari. Questa sera, l'Atalanta ospita la Salernitana che crede ancora nella salvezza.

domenica 13 marzo 2022

Torino-Inter: 1-1. Ma non è finita

Inter alla ricerca dei tre punti per rispondere alle vittorie di giornata di Juve, Milan e Napoli. Giocano Ranocchia, Darmian e Vecino al posto di De Vrij, Dumfries e Brozovic. 

La cronaca.

Torino subito aggressivo. Da angolo una palla deviata arriva a Bremer che, solo in area piccola, segna l'1-0 per i granata. Difesa nerazzurra immobile come un presepe. L'Inter ha un'occasione con Lautaro, di testa. Ma Berisha para. Episodio dubbio in area nerazzurra con intervento al limite di Ranocchia su Belotti. L'arbitro non dà il rigore (riviste le immagini, il rigore c'era). Brutta Inter, che paga duramente l'assenza di Brozovic. Pessima prestazione di Vecino, che avrebbe dovuto ereditarne i compiti. Intervallo. Escono Bastoni, peraltro ammonito, e Perisic per Dimarco e Gosens. L'Inter inizialmente migliora. E ha due grandi occasioni sciupate da Dimarco e Dzeko. Poi torna fuori il Torino che sfiora il gol, ma para Handanovic su colpo di testa di Izzo. Fuori Vecino e Lautaro per Vidal e Sanchez. Vidal va al tiro, centrale, e Berisha si rifugia in angolo. Entra Correa per Calhanoglu. Dzeko nel finale fallisce un altro facile colpo di testa su cross di Dimarco. Nel recupero il disordinato forcing nerazzurro per una volta si fa razionale: da Vidal a Dzeko a Sanchez e gol. Tutto in tre tocchi. Pareggio deludente per i nerazzurri contro un Torino davvero intenso. Partita preparata da male da Inzaghi. Davvero male. Lo scudetto si allontana. Ma non è finita. Devono ripeterselo fino allo sfinimento società, allenatore e giocatori. Perché nessuna delle prime vincerà tutte le partite che restano. 

giovedì 10 febbraio 2022

Coppa Italia 1982: il terzo trionfo dell'Inter

Fu l'ultimo anno di Eugenio Bersellini alla guida tecnica dell'Inter: in un lustro, con lui in panchina, vennero due Coppe Italia (1978 e, appunto, 1982) e lo storico scudetto del 1980, il dodicesimo della storia nerazzurra. In campionato, nella stagione 1981-82, l'Inter giunse quinta, a 11 punti dalla Juve campione d'Italia per la ventesima volta, dopo un duello innervato da polemiche durissime con la Fiorentina di Antognoni e Graziani. In Coppa Italia, invece, l'Inter, dopo aver vinto il girone eliminatorio, superò la Roma ai quarti di finale, il Catanzaro in semifinale, e il Torino in finale, giocata pure quella su due turni. All'andata, al Meazza, gol della vittoria di Aldo Serena, al ritorno pareggio con reti di Cuttone per i granata e Altobelli per l'Inter. Fu, quella sollevata dal capitano Graziano Bini, la terza Coppa Italia conquistata dall'Inter nella sua storia.

Graziano Bini

Altobelli risultò, con 9 gol, anche il capocannoniere della manifestazione, di cui è, ancora oggi, il massimo goleador assoluto, con 56 gol in 95 partite. Primato destinato a rimanere imbattuto anche per la formula attuale della Coppa Italia, che prevede non più di cinque partite a stagione per le squadre migliori. All'epoca, invece, se ne dovevano giocare, per vincere, almeno il doppio.

mercoledì 22 dicembre 2021

Inter-Torino: 1-0. Dumfries! Vittoria importante per i nerazzurri

Ultima giornata del girone d'andata, con l'Inter già matematicamente campione d'inverno. Nerazzurri al completo. Manca solo lo squalificato Barella tra i titolari. 

La cronaca.

Fatica non poco l'Inter nella prima mezz'ora, con il Toro che difende bene e riparte. È un contropiede orchestrato da Brozovic e rifinito da Dzeko a portare Dumfries alla conclusione di prima in area: destro preciso e gol sul palo lontano. Il Torino non si disunisce. E nella ripresa diventa anche pericoloso. Nerazzurri improvvisamente stanchi, Brozovic impreciso. Inzaghi toglie Calhanoglu e Lautaro per Vecino e Sanchez. Più tardi escono anche Vidal e Dumfries per Sensi e D'Ambrosio. L'Inter commette tanti errori di misura, che vanificano numerose ripartenze. Stanchezza ma anche eccesso di confidenza nei propri mezzi. Sensi libera Sanchez allo scadere, ma il cileno sbaglia. Vittoria particolarmente sofferta - pertanto importante - per l'Inter, che ha patito la grande forza fisica e la buona organizzazione dei granata. Le vacanze arrivano al momento giusto per la squadra di Simone Inzaghi. 

venerdì 22 ottobre 2021

Torino-Genoa: 3-2

Toro avanti con Sanabria al 14'. Raddoppio granata con un mancino di Pobega, che sta confermando quanto di buono mostrato la scorsa stagione nello Spezia. Nella ripresa il Genoa accorcia le distanze con il solito Destro, il Torino allunga ancora con Brekalo, Caicedo, alla prima rete in rossoblu, fissa il punteggio sul 3-2 finale. 

giovedì 23 settembre 2021

Il punto dopo la 5^ giornata: Napoli a punteggio pieno

Napoli travolgente a Marassi contro la Samp. Gli azzurri, trascinati da una doppietta di Osimhen, vincono quattro a zero e guidano la classifica a punteggio pieno dopo cinque giornate. Tiene il passo l'Inter, vittoriosa a Firenze, come il Milan che, non senza affanni, batte in casa il Venezia. Primo successo per la Juve di Allegri, che vince in rimonta sul campo dello Spezia. La fase difensiva bianconera resta, tuttavia, allarmante. Pareggio tra Torino e Lazio. Anche i biancocelesti sembrano molto vulnerabili. L'Atalanta, che migliora, supera il Sassuolo e si appresta a ricevere l'Inter. La Roma di Mourinho, soffrendo, Pellegrini espulso nel finale, soffre ma batte l'Udinese e sale al quarto posto. 

martedì 18 maggio 2021

Il Toro è salvo: Lazio-Torino 0-0

Pareggio stentato contro la Lazio, con Sirigu sugli scudi e un rigore che Immobile spreca sul palo. Si salva il Torino, con una giornata d'anticipo, rendendo una formalità l'ultima partita contro il Benevento, che sarebbe altrimenti stata una sfida drammatica. Nicola ha portato a termine il suo compito, dopo la partenza disastrosa di Giampaolo. Detto questo, credo che il Toro, come i suoi tifosi e la sua storia, meriti un presidente diverso da Cairo.

sabato 8 maggio 2021

Giro d'Italia 2021: Ganna in rosa a Torino

Vola nella cronometro inaugurale di Torino del Giro d'Italia 2021 Filippo Ganna. Superate le incertezze delle ultime esibizioni, il fuoriclasse azzurro rifila 10" ad un ottimo Affini. Tengono bene Joao Almeida, sorpresa della passata edizione, e l'asso belga Remco Evenepoel, al rientro dopo la terribile caduta alla Milano-Sanremo 2020: cedono rispettivamente 17 e 19 secondi. Più in difficoltà gli altri pretendenti al successo finale. 

domenica 14 marzo 2021

Torino-Inter: 1-2. Lautaro!

Eriksen parte dalla panchina, gioca Gagliardini. Torino chiuso e pronto a ripartire con Verdi e Sanabria. Inter imprecisa con Barella, stanco già da un paio di settimane, e Lukaku, che mostra tutti i suoi limiti nei fondamentali di controllo del pallone. La migliore occasione capita al Toro: palla sul palo. Al 55' entrano Eriksen e Young  per Gagliardini e Perisic. Da una giocata di prima di Eriksen scambio tra Lukaku e Lautaro, atterrato in area granata. Rigore per l'Inter, che Lukaku trasforma. Angolo per il Toro e, nella confusione, Sanabria pareggia. Esce Brozovic per Sanchez. Inter con tre punte ed Eriksen in regia. Cross di Sanchez e favoloso, davvero favoloso gol di testa di Lautaro Martinez, che indirizza il pallone sul palo lontano. Escono Hakimi e lo  stesso Lautaro per Darmian e Vecino, che rivede il campo dopo mesi. L'Inter vince.

martedì 9 marzo 2021

Serie A 20/21: il punto dopo la 26^ giornata

Vincono tutte davanti. L'Inter supera l'Atalanta, accettando una gara soprattutto difensiva, e si conferma al primo posto. Tiene il Milan, che espugna il campo di un Verona stanco, mentre la Juve, con Morata sugli scudi, supera una Lazio in disarmo. Disarmo più psicologico che atletico: cede, sia nel primo che nel secondo tempo, dopo pochi minuti di partita. Tre punti anche per la Roma e per il Napoli, nel quale Insigne ha raggiunto la piena maturità agonistica. Pesante sconfitta del Torino sul campo del Crotone: i granata rischiano sul serio di retrocedere. 

mercoledì 24 febbraio 2021

Giro d'Italia 2021: il percorso dell'edizione n. 104

Presentato il percorso del Giro d'Italia 2021, edizione numero 104 della corsa rosa. Da Torino, per ricordare i 160 anni dall'unità d'Italia, a Milano. Da sabato 8 a domenica 30 maggio. La prima e l'ultima frazione si svolgeranno a cronometro. In tutto, i corridori dovranno affrontare 3.450,4 km. Alla partenza, dovrebbero presentarsi Nibali e Bernal, Thibaut Pinot e Vlasov. E il nuovo dominatore mondiale contro il tempo, Filippo Ganna. 

1^ tappa, 8 maggio: Torino-Torino, 9 km 🕐 
2^ tappa, 9 maggio: Stupinigi-Nichelino, 173 km
3^ tappa, 10 maggio: Biella-Canale, 187 km
4^ tappa, 11 maggio: Piacenza-Sestola, 186 km🌄
5^ tappa, 12 maggio: Modena-Cattolica, 171 km
6^ tappa, 13 maggio: Grotte di Frasassi-Ascoli Piceno, 150 km🌄
7^ tappa, 14 maggio: Notaresco-Termoli, 178 km
8^ tappa, 15 maggio: Foggia-Guardia Sanframondi
9^ tappa, 16 maggio: Castel di Sangro-Campo Felice, 160 km 🌄
10^ tappa, 17 maggio: L'Aquila-Foligno, 140 km
18 maggio: giorno di riposo
11^ tappa: 19 maggio: Perugia-Montalcino, 163 km
12^ tappa: 20 maggio: Siena-Bagno di Romagna, 209 km
13^ tappa: 21 maggio: Ravenna-Verona, 197 km
14^ tappa: 22 maggio: Cittadella-Monte Zoncolan, 205 km🌄
15^ tappa: 23 maggio: Grado- Gorizia, 145 km
16^ tappa: 24 maggio: Sacile-Cortina D'Ampezzo, 211 km🌄
25 maggio: secondo giorno di riposo
17^ tappa: 26 maggio: Canazei-Sega di Ala, 193 km🌄
18^ tappa: 27 maggio: Rovereto-Stradella, 228 km
19^ tappa: 28 maggio: Abbiategrasso-Alpe di Mera 178 km🌄
20^ tappa: 29 maggio: Verbania-Valle Spluga (Alpe Motta), 164 km
21^ tappa: 30 maggio: Senago-Milano, 29,4 km🕐
 

lunedì 14 dicembre 2020

Il punto dopo l'11^ giornata. Serie A 2020/21

Rallenta il Milan, come previsto, almeno sulle colonne di questo blog. Squadra solida ed equilibrata ma di non grande qualità, tolti Ibra, ora assente, Donnarumma e Theo Hernandez. Vincono in rimonta Inter e Napoli, che, mercoledì sera, daranno vita alla prima sfida da scudetto del campionato. Successi anche per Roma e Juve, contro avversari poco probanti. Sconfitta interna per la Lazio ad opera del coriaceo Verona di Juric. Continua la crisi di Fiorentina e Torino, che pure avrebbe,  in Belotti e Bonazzoli, la coppia di attaccanti meglio assortita del campionato. 

domenica 22 novembre 2020

Inter-Torino 4-2: via Conte e Marotta!

Si comincia con le sibilline dichiarazioni di Marotta su Eriksen, che sarebbe in predicato di andar via a gennaio, per volere di Conte. Si prosegue con un primo tempo imbarazzante e il Torino che trova, con Zaza, il gol alla sesta/settima occasione. Nella ripresa, Conte non cambia, fino al 2-0 di Ansaldi, che trasforma un rigore provocato da Young: azione da calcio amatoriale. Cambi. Accorcia Sanchez, inizialmente preferito a Lautaro, pareggia Lukaku, poi ancora il belga trasforma il rigore del sorpasso. Quindi il subentrato Lautaro firma il 4-2. Ciò nondimeno, il tempo di Marotta e Conte mi pare terminato. Per manifesta inadeguatezza. L'Inter ha vinto per l'intrinseca debolezza del Torino. Non per altro. Prima ora di gioco disastrosa, confusione nelle scelte societarie e di campo. Che il risultato finale non cancella! I nerazzurri hanno vinto di rabbia una volta saltati gli schemi. E non mi sembra un fatto secondario. La difesa a 3 iniziale, con D'Ambrosio, Ranocchia e Young è da brividi. Per tacere del centrocampo tutto muscolare. E non si dia la colpa a Gagliardini, che fa il mediano. Ma lui più Barella e questo Vidal stagionato non può funzionare. L'esclusione di Eriksen rimane, allo stato attuale, incomprensibile. E ingiustificabile.

venerdì 20 novembre 2020

Serie A 1984/85: il campionato più ricco di campioni

Ci fu un tempo in cui la Serie A era il centro del mondo calcistico: gli anni '80. E in quel decennio, forse effimero ma prospero, spensierato e gaudente, ci fu una stagione in cui tutti i più forti giocatori del mondo stavano in Italia: 1984/85. Con pochissime eccezioni, che dirò più avanti. L'anno prima, la Juve di Trapattoni aveva conquistato il 21° scudetto, associandovi anche la Coppa delle Coppe, trascinata da Platini. Il 10 francese aveva dominato l'Europeo di casa del 1984, segnandovi nove gol! Tuttora è il capocannoniere di sempre della manifestazione continentale, assieme a Cristiano Ronaldo, che però ha spalmato i suoi gol in quattro edizioni. A Platini, gli stranieri erano due per squadra, si sommava Boniek, attaccante polacco velocissimo, contropiedista fulmineo, che, in realtà, avrebbe saputo interpretare altri tre o quattro ruoli. A Udine, giocava il più amato, se non il più forte giocatore brasiliano dopo Pelé, perché quello è stato Ronaldo, Arthur Antunes Coimbra Zico. Già dall'anno prima. Uno che dipingeva i calci di punizione, che dribblava come avrei visto fare dopo solo a Roberto Baggio, un artista magnifico eppure essenziale. Nel 1983, quando il suo trasferimento all'Udinese pareva saltare, i tifosi esposero uno striscione eloquente, di asburgica nostalgia: "O Zico o Austria". A loro si aggiunse, il più forte di tutti, l'Argentino Diego Armando Maradona, che approdò a Napoli e ne divenne simbolo e sinossi. Titolare di un sinistro fiabesco. Reduce da due stagioni tribolate al Barca, tra tibie rotte ed intossicazioni alimentari, arrivò con la reputazione di nuovo Sivori. Se ne sarebbe andato come il più grande calciatore della storia. All'Inter giunse il capitano della nazionale tedesca e della Germania Ovest, Karl Heinze Rummenigge. Un'apparizione. Quadricipiti erculei, progressione inarrestabile, tiro violento, acrobazie mai viste. Alla Fiorentina, dove la difesa era governata dal Caudillo Daniel Passarella, capitano dell'Argentina campione del mondo nel 1978, approdò Socrates. Mezzala brasiliana, colto e anticonformista, medico ma fortissimo bevitore: elegante in campo, virtuoso del colpo di tacco e, al tempo stesso, del gioco verticale, grande colpitore di testa per via del suo fisico da ala piccola del basket, aveva ispirato la rivoluzione della democracia corinthiana. Poche regole, allenamenti autogestiti, fantasia al potere. In Italia, sarebbe stato poco capito, soprattutto per quell'aria di sufficienza con cui si cimentava nelle imprese del pallone. Un grande fuoriclasse. Come Junior che vestì la maglia del Torino: terzino sinistro naif in nazionale, in Italia divenne regista di movimento, dal dribbling stretto e dal tiro improvviso. Cerezo, altro pilastro del Brasile di Santana che perse dall'Italia a Spagna 1982, affiancava il grande Falcao alla Roma. Cerezo era così forte che, anni dopo, a quasi quarant'anni correva ancora il doppio di un ventenne. E, degli assi verdeoro, in Italia, c'era anche Dirceu, uno che aveva spesso tenuto Zico in panchina ai mondiali argentini del 1978: fantasista sbrigliato come i suoi ricci, con un mancino tonitruante. Quell'anno all'Ascoli, nel girovagare incessante della sua arte calcistica. Al Verona di Bagnoli, quarto nel 1983 e sesto nel 1984, arrivarono il tedesco Briegel, terzino sinistro nella Germania Ovest, che Bagnoli schierò da mediano d'assalto, e il danese Elkjaer. Due assi, che ebbero molta parte nello storico successo gialloblu. Basti dire che Briegel segnò nove gol su azione! Elkjaer, uno che portava a spasso tre difensori alla volta, che accelerava come oggi può fare solo Mbappé, ne segnò otto, ma tutti decisivi. E poi c'erano il centravanti inglese Trevor Francis, alla Samp, fermato da tanti infortuni, il centravanti austriaco Schachner, al Toro, il giovane fantasista danese Michael Laudrup, alla Lazio, l'ariete inglese Hateley al Milan. Una simile ricchezza di assi non c'era stata prima e non ci sarebbe stata dopo. Chi mancava? Schuster, che giocava nel Barca, il giovane Francescoli che brillava al River Plate, forse Lineker, e dico forse perché stava venendo fuori allora come la quinta del Buitre in Spagna. Lo scudetto, si diceva, andò al Verona, con 43 punti, davanti al Toro, 39 punti, e all'Inter, 38.

lunedì 19 ottobre 2020

Serie A 2020/21: il punto dopo la 4^ giornata. Milan primo, Torino ultimo

  • Il Napoli di Gattuso mi pare la squadra più in forma del campionato. Aveva la partita più difficile, contro l'Atalanta travolgente dei primi turni, e l'ha stravinta. Senza Insigne e Zielinski. Lozano è stato recuperato alla causa azzurra, Osimhen è centravanti difficile da marcare, Politano, nel suo ruolo, sa farsi valere. E la difesa tiene di più rispetto allo scorso anno.  
  • L'Inter, per le scelte sciagurate di Conte riesce nell'impresa di far vincere un derby al Milan e a Pioli. Bravo Ibrahimovic, ma i suoi gol sono frutto di errori difensivi nerazzurri. 
  • La Juve mostra tutti i limiti di una rosa che comincia a non essere più all'altezza e di un allenatore che non ha esperienza. L'assenza di Cristiano Ronaldo pesa eccome ed arriva uno stentato pareggio a Crotone.
  • La Lazio, forse con la testa alla Champions, è travolta dalla Samp di Ranieri, mentre la Roma batte in rimonta il Benevento. Grande acquisto quello di Pedro.
  • Va al Sassuolo di Berardi, ormai maturo e decisivo, il derby emiliano con il Bologna.
  • Triste ultimo posto, a zero punti, per il Torino, mai così in difficoltà nelle ultime stagioni, nonostante un ottimo Belotti.

lunedì 13 luglio 2020

Inter-Torino: 3-1

Riuscirà l'Inter di Conte nell'impresa di non battere anche il Torino? Ci sono, a tre ore dall'inizio della partita, ancora dubbi sulla formazione titolare nerazzurra. Comunque, Lukaku, uscito acciaccato dalla gara contro il Verona, dovrebbe partire dalla panchina.

Passa in vantaggio il Torino con Belotti. Inter determinata ma scolastica. Nella ripresa, una torre di Lautaro Martinez libera il destro educatissimo di Young: la tecnica conta. Peccato che l'inglese sia arrivato all'Inter già avanti con gli anni. Gol e pareggio. Poi una combinazione da calcio d'angolo conduce al gol di testa di Godin, seguito dalla rete di Lautaro, aiutato da una deviazione. L'Inter torna alla vittoria, sebbene abbia concesso occasioni al Toro. Ancora insufficiente la partita di Handanovic: papera clamorosa in uscita sul gol granata. Voglio, poi, sottolineare la prova solida di Gagliardini.

L'Inter scavalca l'Atalanta ed appaia la Lazio al secondo posto, a -8 dalla Juventus.  E pensare che avrebbe potuto trovarsi a -1.