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martedì 29 ottobre 2013

L'Inter pareggia a Bergamo con l'Atalanta. Ad Alvarez risponde Denis

Alvarez è diventato, con Palacio, il leader di questa Inter di basso profilo che manca, a Bergamo, l'occasione di riavvicinarsi alla vetta della classifica. L'argentino segna il gol del vantaggio, pareggiato una decina di minuti dopo dal connazionale Denis. L'Inter subisce troppi gol, perché il centrocampo guidato dall'imbolsito Cambiasso non assicura adeguata protezione e perché non ha campioni dietro. Samuel, al rientro, non è più quello di una volta. In mezzo al campo, Kovacic accentra il gioco, salta spesso l'uomo, qualche volta esagera nel dribbling e perde palla, ma pochi compagni si muovono senza palla e così il compito del regista si fa arduo. Nella ripresa, una grandissima giocata di Icardi subentrato ad un irritante Guarin finisce sul palo. Mentre Alvarez sfiora l'incrocio con un gran tiro dalla distanza. L'Atalanta, sul proprio campo, è un avversario ostico per tutti, ma l'Inter spreca comunque un'occasione preziosa. Mazzarri deve inventarsi qualcosa, specialmente a centrocampo. Avrei schierato Taider al posto dell'indisciplinato Guarin, mentre Icardi merita una maglia da titolare.

domenica 27 ottobre 2013

Inter - Verona 4-2: i nerazzurri risalgono al quarto posto

Partita decisa su calcio d'angolo: dalla bandierina, complici la disattenzione della difesa veneta ed una certa dose di sfortuna della medesima, nascono tre dei quattro gol nerazzurri. Kovacic gioca finalmente e giocherebbe anche meglio se non si trovasse tra i piedi Cambiasso, detto "don rimpallo", perché  la palla in area gli rimbalza sempre addosso e qualcuno lo scambia per l'asso che non è mai stato. Convincente Jonathan ed il macchinoso Rolando, che segna pure, ma in difesa denuncia limiti evidenti di concentrazione. Considerato che il Verona di Mandorlini era reduce da parecchie belle prestazioni, la vittoria di ieri sera è un buon segno per l'Inter. Con Kovacic ed Alvarez, la palla la tengono di più i nerazzurri. La difesa, però, va registrata. A tal proposito mi chiedo: Andreolli che fine ha fatto?

sabato 26 ottobre 2013

Inter - Verona: decide Kovacic? Torna da ex Mandorlini

Andrea Mandorlini venne all'Inter come terzino sinistro dall'Ascoli, anno 1984. Sulla fascia, tuttavia, non brillò molto e l'Inter provò a sostituirlo l'anno dopo con Marangon, vittima di infortuni a ripetizione e poi, nel 1987, con Nobile. Allora, Mandorlini divenne mediano, ma i risultati migliori li ottene nel ruolo di libero che Trapattoni gli cucì addosso nelle stagioni 1988-89 e 1989-90: arrivarono lo scudetto dei primati e la supercoppa italiana. Si capì allora che aveva la stoffa dell'allenatore. Soltanto la sfortuna e, forse, un carattere fumantino ne hanno impedito l'ascesa. Fino a quest'anno, perché il suo Verona gioca un bellissimo calcio e redditizio per giunta. Stasera Mandorlini torna al Meazza da avversario, ma gli interisti attendono Kovacic, che con Mazzarri ha finora trovato poco spazio. E' il giocatore più forte in rosa, sebbene diciannovenne, sarebbe ora che lo dimostrasse. Mazzarri permettendo, s'intende.

domenica 20 ottobre 2013

L'Inter pareggia in 10 con il Torino: difesa scarsa. Grande Cerci

Handanovic non è da Inter, espulsione a parte, para soltanto quando gli tirano addosso. Detto questo, Carrizo non fa granché meglio, perché il rigore che para è Cerci a sbagliarlo e prende un gol da dilettante su punizione defilatissima di Bellomo. Nel mezzo, il Torino va due volte in vantaggio, perché Rolando è scarso e Jonathan pure e da quella parte arrivano i maggiori pericoli nel primo tempo. Mazzarri, che pure stimo, non riesce a proporre una marcatura del solo fuoriclasse del Torino: Cerci. Che, novello Bruno Conti, fa quello che vuole anche prima della precoce espulsione di Handanovic. L'Inter è salvata dalla prodezza di Guarin e dalla doppietta del solito Palacio. Buona la prova del subentrante Belfodil, pessima quella del subentrante Wallace. Finisce 3-3 tra Inter e Torino. Sabato prossimo l'Inter giocherà con il Verona di Mandorlini che, è vero!, ha un punto di più. Dimenticavo, sono scarsi anche Ranocchia e Juan Jesus. Vale a dire tutta la difesa schierata questa sera.

domenica 6 ottobre 2013

Inter messa male in campo, la Roma vince 3-0 al Meazza, superlativo Totti

Esecuzione magistrale dalla distanza, pallone colpito di esterno collo, radente il suolo, Handanovic immobile; rigore forte e preciso; poi un gioco di prestigio che propizia il contropiede che chiude la partita. C'è la firma di Totti, autore di una doppietta, sulla vittoria della Roma contro l'Inter al Meazza. Prima sconfitta in campionato per i nerazzurri, settimo successo su sette partite per la Roma capolista. Mazzarri, troppo affezionato al proprio modulo, sbaglia ad escludere dall'undici titolare Kovavic come sbaglia a schierare Pereira, travolto da Gervinho, e Rolando, sconclusionato, ancora preferito ad Andreolli. Poi, l'Inter è anche sfortunata, come dimostra la traversa colpita da Guarin e la vasta mole di gioco non premiata neppure da un gol. Può succedere. Il resto, per la Roma, lo fa Totti.

giovedì 26 settembre 2013

Inter - Fiorentina 2-1. Rimonta dei nerazzurri che agguantano Napoli e Juve al secondo posto. L'Inter si candida per lo scudetto

Al rigore di Giuseppe Rossi l'Inter sfiduciata di Stramaccioni non avrebbe saputo replicare e magari avrebbe subito ancora. Quella di Mazzarri ha ben altra tempra. Segna Cambiasso, che pure ha la mobilità di un impiegato ministeriale e firma il sorpasso Jonathan, già miniatura di Maicon, che sta diventando sempre più padrone della fascia destra. Napoli e Juve acciuffate al secondo posto, l'Inter pone la propria candidatura alla conquista dello scudetto. Con il nuovo Alvarez ed un posto da titolare per Kovacic, dico che è possibile.

sabato 14 settembre 2013

Inter - Juve: 1-1. Mazzarri imbriglia la squadra di Conte, Alvarez domina in mezzo al campo. Napoli in vetta, Milan pari di rigore

Altro che Stramaccioni! Mazzarri sì che conosce il mestiere: indovina tutte le scelte, con l'eccezione del passeggiatore solitario, Cambiasso, che dirige la manovra come farebbe un vigile sotto il sole agostano. Con lentezza esasperante. Ad ogni modo, partita equilibrata, tesa, intensa. Nella ripresa, l'Inter prende il sopravvento territoriale, salvo esporsi a qualche contropiede di troppo, orchestrato dalla sapienza calcistica di Tevez. Ma, è Alvarez a spaccare la partita, contrasto vinto, progressione, dribbling e passaggio preciso per Icardi, che è un fuoriclasse, e lo sostengo da tempo, ed uccella Buffon in uscita: il giovanotto argentino sta imparando, perché l'esperienza ancora gli manca, sicché fa bene Mazzarri a centellinarne l'impiego. Ma, insomma, se la memoria non mi inganna, è già il quarto gol contro i bianconeri. Icardi ha stoffa, insomma. La stessa di Kovacic, che avrei schierato prima al posto di Cambiasso. Per la cronaca, immediato il pareggio di Vidal, uno che ha l'istinto del rapace, su dormita della difesa nerazzurra. Del pareggio al derby d'Italia approfitta il Napoli di Benitez, che vola solitario in testa alla classifica: quello di Callejon, che ho definito miniatura del grande Raul, è stato un grande acquisto. Il Milan gioca male contro il Torino del solito, grande Cerci, e pareggia soltanto grazie al solito rigore di Balotelli, il ventunesimo trasformato consecutivamente. Quando si dice la freddezza!

lunedì 26 agosto 2013

Inter: buona la prima di Mazzarri. Napoli e Roma sul velluto

Dopo un primo tempo noiosissimo, l'Inter di Mazzarri riesce ad avere ragione di un buon Genoa. Decisivi gli ingressi nella ripresa di Icardi, che gioca un calcio sfrontato e combattivo, e di Kovacic, il maggior fuoriclasse della rosa attuale dei nerazzurri. Con Cambiasso, la squadra aveva i ritmi del subbuteo. Il primo gol nasce da un cross deviato di Jonathan, che vale la metà della metà della metà del gigantesco Maicon, ammirato ieri con la maglia della Roma. Segna, di testa, ma dai!, Nagatomo: beninteso a porta vuota. Questi due, Jonathan e Nagatomo, devono andarsene. Poi, al tramonto della partita, segna un gran gol, controllo di destro e dolcissimo sinistro incrociato, Palacio. Si vede la mano di Mazzarri. Squdra ordinata, volitiva e non sbandata e debosciata come quella di Stramaccioni. Bella Roma sul campo del Livorno: Maicon, s'è detto, gioca alla sua maniera, Totti sta al calcio come Mozart al pentagramma, De Rossi torna al gol con un tiro maestoso. Certo che la partenza di Lamela peserà. Il Napoli è la squadra favorita per lo scudetto, Hamsik una stella e Callejon è una miniatura del grande Raul. Il gol della giornata è di Hernanes: progressione e conclusione alla Rummenigge. Subito dopo, da segnalare il gol di Cerci: tiro sul palo lontano, con il suo sapiente mancino. Alla Recoba.

mercoledì 10 luglio 2013

Sarà Lavezzi il top player dell'Inter

Un top player, come ama dirsi oggi, all'Inter arriverà, parola di Moratti. E sarà Lavezzi, pupillo di Mazzarri. Lo sostengo da tempo: sarà un affare!

mercoledì 29 maggio 2013

Lavezzi all'Inter con Mazzarri

Si riparla insistentemente di Lavezzi all'Inter, dove ritroverebbe Mazzarri, il tecnico che l'ha imposto all'attenzione internazionale. Reduce dalla vittoria dello scudetto in Francia con il Psg, il talento argentino migliorerebbe di molto il gioco offensivo dell'Inter, perché calciatore di personalità, autentica fonte del gioco, contropiedista di valore, capace di brucianti accelerazioni, che fanno rifiatare i compagni e caricano di falli le difese avversarie. E' il primo nome che mi entusiasma in questa campagna di rafforzamento appena avviata. Stiamo a vedere. Anche perché scrissi sostanzialmente le stesse cose lo scorso anno, ma poi Lavezzi all'Inter non venne.

lunedì 27 maggio 2013

Mazzarri riparte da Kovacic

Mazzarri riparte da Kovacic. E fa bene. A condizione di chiarire una volta per tutte il ruolo del talento croato. A mio modo di vedere, si tratta di una mezzala, dal dribbling naturale e fulmineo. Kovacic sa dirigere la manovra, ma non è un regista classico. Sicché sarebbe utile che condividesse con qualcun altro il peso della costruzione del gioco. Penso a Modric oppure a Fabregas, ma andrebbe bene anche un nome meno noto. Ciò che importa è che l'Inter di Mazzarri si liberi di quei giocatori, e sono molti in rosa, che non sono da Inter. Compreso il sopravvalutato Handanovic, che ha mercato e potrebbe essere sostituito da Bardi, e Guarin, discontinuo, tatticamente anarchico e troppo legato ad una condizione fisica buona, che raramente ottiene e più raramente mantiene. A Cassano darei un'altra occasione. I calciatori di qualità in giro sono pochissimi. E Cassano, al di là di tutto, è uno di questi. Insomma, c'è tanto da fare e, purtroppo, Branca è rimasto al suo posto.

venerdì 24 maggio 2013

Stramaccioni esonerato: annuncio ufficiale a minuti. Branca ha già parlato con Stramaccioni

Ci siamo, esonerato Stramaccioni. La decisione è stata comunicata in giornata al tecnico romano da Marco Branca. Siamo in attesa dell'annuncio ufficiale, che dovrebbe comparire a minuti sul sito dell'Inter. Fatale è stata all'ormai ex tecnico nerazzurro, più del campionato deludente ed incompatibile con la grande storia dell'Inter, l'ultima disastrosa parte di stagione, nella quale i giocatori sono andati per conto proprio, dimostrando che il rapporto con il tecnico era ormai saltato. Forse lunedì sarà annunciato l'arrivo di Mazzarri. Così ha deciso Moratti. Con molti mesi di ritardo!

lunedì 20 maggio 2013

Moratti sta decidendo: via Stramaccioni, arriva Mazzarri. O Zenga

La figuraccia contro l'Udinese, e quando mai l'Inter aveva preso cinque gol al Meazza!, pare abbia vinto la riluttanza di Moratti. Stramaccioni via dall'Inter, è questione di ore. Con Mazzarri in pole position per la panchina nerazzurra. L'ex tecnico del Napoli ha competenza, esperienza e carisma per guidare la rifondazione. I tifosi interisti, però, con molte ragioni, sognano il ritorno di Walter Zenga, simbolo dell'Inter quanto altri mai. Si vedrà. Ora, ciò che importa è che Stramaccioni, che ha portato l'Inter ad uno dei punti più bassi della sua storia, vada via. Esonero subito!

mercoledì 15 maggio 2013

Mazzarri è meglio di Stramaccioni. Almeno 500 allenatori italiani farebbero meglio di Stramaccioni.

Magari Mazzarri all'Inter. Non incarna il mio ideale di allenatore, come Mourinho o come, per altre ragioni, Zenga. Ma, insomma, non c'è confronto, per esperienza, conoscenza del gioco, strategia, tattica e carisma. Mazzarri vince di dieci biciclette, la dico così, perché si sta correndo il Giro d'Italia. Insomma, venga Mazzarri, venga Zenga. Venga uno dei tanti bravi allenatori italiani. Se ne vada Stramaccioni. Primatista di sconfitte nerazzurre: 15 in campionato in questa balorda stagione. Moratti decida presto!

martedì 12 marzo 2013

Mazzarri all'Inter? Meglio Zenga

Walter per Walter, meglio Zenga di Mazzarri. Ora che Moratti ha finalmente compreso l'inadeguatezza di Stramaccioni al ruolo di guida tecnica dell'Inter, ora che anche Branca pare destinato ad un dorato esilio dalle terre nerazzurre, occorre guardare al futuro prossimo ed alla necessaria rifondazione con prudenza e circospezione. Anzitutto, va scelto bene il nuovo allenatore. Lascerei stare il polemico Mazzarri, che usa un linguaggio ora criptico ora involuto ed immagina sempre complotti a proprio danno, il cui schema migliore, negli ultimi anni, è stato palla a Lavezzi. Fino a questa stagione, in cui, partito l'argentino per Parigi, si è arrangiato con l'incredibile media realizzativa di Cavani, finché è durata. Walter per Walter, all'Inter ci vuole Zenga. Che sa di calcio, ha temperamento e gode della fiducia incondizionata dei tifosi. Ed accetterebbe anche un ingaggio meno cospicuo. Quanto alla dirigenza, Leonardo mi pare troppo dandy. Io sceglierei sempre nella vecchia guardia.

domenica 4 novembre 2012

Il Milan di El Shaarawi capocannoniere risorge con il Chievo, travolta la Lazio a Catania, appena un punto per il Napoli

Juve prima, Inter ad un punto, Napoli terzo a cinque punti. Sì, perché gli uomini di Mazzarri non capitalizzano la grande mole di gioco prodotta contro il Torino e si fanno raggiungere sul pareggio dai granata. Capitola la Lazio sul difficilissimo campo del Catania, ma, il 4-0 finale sa troppo di disfatta. Klose fa sentire tremendamente la sua assenza. Bella vittoria della Fiorentina di Montella, con Jovetic leader, Toni cannoniere ritrovato, e Borja Valero regista, il giocatore più tecnico del campionato dopo Totti e Cassano. Risorge, infine, il Milan contro il Chievo: El Shaarawi, in gol, si conferma capocannoniere. La notizia, però, è la definitiva maturazione di Montolivo che comanda il gioco con la sicurezza di un veterano, qual è del resto, e segna di nuovo. Fra poco più di un'ora, la Roma sfiderà il Palermo. Zeman sa di non poter più sbagliare.

domenica 21 ottobre 2012

Milan a rischio retrocessione, la Juve supera il Napoli, la Lazio punta al titolo

Sono tre anni che la Lazio comincia la stagione in modo esaltante. Quello ammirato in queste prime giornate è il miglior Klose da parecchi anni a questa parte: un centravanti tanto essenziale quanto spettacolare. Di Hernanes di sapeva, è il miglior centrocampista del campionato: dovesse evitare la caduta di rendimento del girone di ritorno dello scorso campionato, la Lazio potrebbe davvero puntare allo scudetto. Petkovic, una grande sorpresa, studia gli avversari nei dettagli più minuti e plasma la sua squadra di conseguenza. Giustamente battuto il Milan, in stato confusionale: Allegri andava esonerato da tempo. La Juventus, più  cinica che mai ha vinto la sfida scudetto con il Napoli: la squadra di Mazzarri, come nel ritorno di Champions con il Chelsea, denuncia limiti di personalità. I bianconeri si confermano favoriti per la vittoria finale.

domenica 20 maggio 2012

Il Napoli vince la Coppa Italia: sconfitta la Juventus 2-0. Segnano Cavani, su rigore provocato da Lavezzi, ed Hamsik

Un grande Napoli batte la Juventus all'Olimpico nella finale di Coppa Italia 2012. Primo trofeo della gestione De Laurentis. E' stato Lavezzi a spaccare la partita, una sua formidabile accelerazione dopo rimessa laterale ha costretto Storari al fallo da rigore, trasformato da Cavani. Lavezzi viene poi sostituito da Pandev, che ispira il gol in contropiede di Hamsik. Prima e dopo una partita intensa, sofferta, palpitante. Nella quale ha prevalso la strategia di Mazzarri sul tatticismo di Conte, che ha spedito in campo tutti gli attaccanti a disposizione, dopo avere sostituito Del Piero all'ultima partita ufficiale con la Juve. Il Napoli ha giocato con ordine e passione, monumentale Inler in mezzo al campo. Quagliarella, molto nervoso anche per i fischi dei suoi vecchi tifosi, viene espulso al tramonto della partita. La Juventus ha perso ed è stata la prima ed unica sconfitta della stagione. Trionfo, meritatissimo, del Napoli.

mercoledì 11 aprile 2012

La Juve sorpassa il Milan: gol decisivo di Del Piero. Vittoria dell'Inter sul Siena e della Roma sull'Udinese. Napoli travolto in casa dall'Atalanta

Del Piero riporta la Juventus in testa alla classifica: battuta la Lazio, che aveva pareggiato con Mauri il gol iniziale di Pepe. Il capitano bianconero si sta congedando nel migliore dei modi: il gol di stasera potrebbe aver deciso le sorti del campionato. L'Inter batte il Siena con doppietta di Milito, che segna come ai tempi del triplete: non mi entusiasma, però, il gioco proposto da Stramaccioni. Apprezzabile il ritorno di Alvarez, almeno sa toccare la palla, per quanto sia lentissimo. La Roma batte l'Udinese, grazie al ritorno al gol del capitano Totti: sono sicuro che da qui alla fine Totti segnerà ancora molto. Il Napoli, che il prossimo anno non sarà guidato da Mazzarri, viene travolto in casa dall'Atalanta. Vittoria esterna del Lecce, che spera ancora, e con ragione, nella salvezza. Cosmi sta svolgendo un lavoro prezioso.

mercoledì 14 marzo 2012

Napoli ai quarti di Champions: Mazzarri sa come domare il Chelsea

Sono sicuro che stasera il Napoli accederà ai quarti di Champions. Non soltanto perché il risultato dell'andata garantisce un approccio sereno alla partita, non soltanto perché il Chelsea, un poco come l'Inter, è una squadra in disarmo, vecchia e sfiatata, ma anche perché Mazzarri, il solo tecnico italiano che mi sento di paragonare a Mourinho, certe partite non le sbaglia. Il Napoli lascerà sfogare gli inglesi e li colpirà in contropiede. Gli azzurri debbono soltanto essere attenti sui palloni aerei. Ma, alla fine, passeranno il turno.