Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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domenica 21 maggio 2023
martedì 16 marzo 2021
Serie A 20/21: il punto dopo la 27^ giornata
L'Inter conferma il buon momento, vincendo una partita scorbutica contro il Toro, grazie a Lautaro Martinez, mai così decisivo come nell'ultimo mese. Campione già matura a 23 anni e mezzo.
Il Milan perde in casa dal Napoli, che ritrova un gioco a tratti brillante. Può essere che sui rossoneri abbiano pesato le fatiche dell'Europa League, che potrebbero aver svolto un ruolo anche nella sconfitta della Roma a Parma.
La Juve passa a Cagliari con tripletta di Cristiano Ronaldo, che avrebbe tuttavia meritato una precoce espulsione per un brutto intervento ai danni di Cragno: grave errore arbitrale confermato dal silenzio, inspiegabile, del VAR.
Vittorie nette dell'Atalanta, contro lo Spezia, con solito gran gol di Muriel e della Fiorentina, sul campo del Benevento, con tripletta di Vlahovic.
La Lazio batte il Crotone, il Bologna supera la Sampdoria, pareggio tra Genoa e Udinese.
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mercoledì 16 dicembre 2020
Inter-Napoli: 1-0. Lukaku su rigore
Vittoria sofferta e fortunosa. Il Napoli avrebbe meritato il pareggio. L'Inter vince con gol di Lukaku, a metà ripresa, su rigore provocato da un'incursione di Darmian. Fino ad allora, il belga era stato il peggiore in campo, letteralmente annullato da Koulibaly. Il rigore porta all'espulsione di Insigne, per qualche parola di troppo. Ma, il Napoli in dieci gioca meglio e Conte toglie Lautaro - che pure aveva fallito una facile occasione nel primo tempo - per Hakimi: un messaggio di paura per la squadra. Un errore tattico e di comunicazione che costa all'Inter l'assedio finale del Napoli. Fermato, per una volta, da Handanovic - ma i tiri che prende sono centrali - e dal palo, che colpisce Petagna. Tre punti preziosi, ma l'Inter ha giocato male e in modo troppo compassato. Lozano sembrava Garrincha. Senza dimenticare il timor panico nel finale, segno di scarsa personalità. Pessima partita di Bastoni, ma pure del subentrato Hakimi. Conte non può dirsi contento della partita che ha preparato. Né dei cambi che ha operato.
lunedì 27 novembre 2017
Serie A 2017/18: il punto dopo la 14^ giornata. Montella esonerato, Milan a Gattuso
Napoli sempre capolista, ma con qualche affanno. Del resto, comprensibile. Vince di misura a Udine e si prepara ad ospitare la Juve, che prevale, da pronostico, sul Crotone. L'Inter vince a Cagliari, mentre il Milan del sopravvalutato Montella non va oltre il pareggio casalingo contro il Torino: la stagione rossonera è, senza attenuanti, fallimentare. Almeno, in campionato. Il Milan ha appena esonerato Montella, affidando la squadra a Gattuso, la cui carriera da allenatore è stata, finora, piuttosto scarsa. Frenano le romane, il Genoa pareggia contro la Roma, in una partita guastata dallo schiaffo di De Rossi e dalla successiva simulazione del capitano giallorosso. Simulazione decisamente peggiore dello schiaffo, peraltro. Espulsione più che giusta. Vincono Chievo, che domenica farà visita all'Inter, e Verona, corsaro contro un Sassuolo sempre più in crisi. Dopo quattordici giornate di campionato, la sensazione è che lo scudetto se lo giocheranno, nell'ordine, Napoli, Inter e Juve.
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giovedì 29 settembre 2016
Inter disastro europeo: perde 3-1 con lo Sparta Praga
Due sconfitte in due partite, zero punti e qualificazione a rischio. Disastroso cammino in Europa League per l'Inter di De Boer, che paga assenze e malavoglia dei presenti, da Melo a Banega. Miangue, frettolosamente promosso campione dopo due partite, gioca male a sinistra come D'Ambrosio a destra. Ranocchia si fa pure espellere. Figuraccia imbarazzante. Lo Sparta Praga vince 3-1 e domenica c'è la Roma.
domenica 3 aprile 2016
#Mancinivattene: Inter in nove sconfitta dal Torino in casa: un disastro
Miranda ha subito un'espulsione evitabile, Nagatomo invece è scarso e questo Mancini, che ha preparato malissimo la partita, dovrebbe saperlo. Due centrocampisti sono pochi e l'Inter non li regge. Palacio, Ljajic e Perisic dietro Icardi sono un lusso. Inutile. Contro un maestro di tattica come Ventura, non si scherza. Mancini poi, dopo il pareggio granata e l'espulsione di Miranda, va in confusione con cambi assurdi ed il solito nervosismo. Sconfitta bruciante, terzo posto impossibile. #Mancinivattene
domenica 5 gennaio 2014
La Juve travolge la Roma ed è campione d'inverno: fuga per lo scudetto
Roma travolta. La Juventus prevale con un nettissimo 3-0. Giallorossi in dieci nell'ultimo quarto d'ora, dopo il rosso ad un furente De Rossi, schiacciato dalla tensione di una partita, che i bianconeri indirizzano dopo pochi minuti di difficoltà. Garcia non ha colpe particolari, se non quella di avere preferito l'evanescente Ljajic a Destro, che avrebbe creato ben altri problemi alla coriacea retroguardia di Conte. Ora, sono addirittura otto i punti di vantaggio della Juve sulla Roma. Titolo d'inverno conquistato con un turno d'anticipo e le mani sullo scudetto.
mercoledì 23 ottobre 2013
Cristiano Ronado abbatte la Juve. Giusta espulsione per Chiellini. Per Cristiano Ronaldo 58 gol nelle coppe europee, scavalcato Eusebio
Superiore a Messi, lo sostengo da anni. Cristiano Ronaldo ha un repertorio più vasto dell'argentino. Una sua doppietta, gol n. 58 nelle coppe europee, scavalcato il connazionale Eusebio, condanna la Juve di Conte alla prima sconfitta nella Champions 2013/14, dopo due pareggi: la qualificazione agli ottavi diventa sempre più impervia per i bianconeri. In gol con Llorente e lasciati in dieci dal modestissimo Chiellini, uno che in Italia finisce le partite soltanto per via della maglia che indossa. In Europa, altra musica. Non ricordo un difensore tanto assiduamente scorretto, che sbraccia, sgomita, si aggrappa agli avversari e poi tira fuori quell'espressione monocorde che implora la clemenza dell'arbitro. Non lo convocherei più nemmeno in nazionale. Anche per ragioni estetiche.
domenica 20 ottobre 2013
L'Inter pareggia in 10 con il Torino: difesa scarsa. Grande Cerci
Handanovic non è da Inter, espulsione a parte, para soltanto quando gli tirano addosso. Detto questo, Carrizo non fa granché meglio, perché il rigore che para è Cerci a sbagliarlo e prende un gol da dilettante su punizione defilatissima di Bellomo. Nel mezzo, il Torino va due volte in vantaggio, perché Rolando è scarso e Jonathan pure e da quella parte arrivano i maggiori pericoli nel primo tempo. Mazzarri, che pure stimo, non riesce a proporre una marcatura del solo fuoriclasse del Torino: Cerci. Che, novello Bruno Conti, fa quello che vuole anche prima della precoce espulsione di Handanovic. L'Inter è salvata dalla prodezza di Guarin e dalla doppietta del solito Palacio. Buona la prova del subentrante Belfodil, pessima quella del subentrante Wallace. Finisce 3-3 tra Inter e Torino. Sabato prossimo l'Inter giocherà con il Verona di Mandorlini che, è vero!, ha un punto di più. Dimenticavo, sono scarsi anche Ranocchia e Juan Jesus. Vale a dire tutta la difesa schierata questa sera.
venerdì 18 ottobre 2013
Roma: otto vittorie consecutive e le mani sullo scudetto. Battuto il Napoli con doppietta di Pjanic, Totti fuori per infortunio
E' l'anno della Roma, capolista a punteggio pieno, 24 punti, frutto di otto vittorie consecutive nelle prime otto giornate di campionato. Come l'ultima Juve del primo ciclo di Trapattoni, come l'Inter di Simoni. La prematura uscita di Totti per infortunio, poco dopo la mezzora, non toglie ai giallorossi la convinzione nei propri mezzi, contro un Napoli combattivo ma inconcludente. Decide la partita una doppietta di Pjanic, su punizione e su rigore, mentre il Napoli resta in dieci per l'espulsione di Paolo Cannavaro. La vittoria di questa sera ottenuta contro una diretta concorrente per il titolo, conferma tutte le ambizioni della Roma di Garcia. Lo scudetto è possibile, anzi probabile. Onestamente, ad inizio stagione, non l'avrei detto. Anzi, non l'ho detto. Nessuno l'ha detto. I giallorossi hanno il miglior centrocampo del campionato ed una tenuta difensiva sorprendente. Il ritorno di Destro aggiungerà altre soluzioni all'attacco.
martedì 24 aprile 2012
Chelsea in finale: Barcellona eliminato. Finisce 2-2 al Camp Nou. Impresa dei blues di Di Matteo
Camp Nou. Semifinale di ritorno di Champions League. Difesa ad oltranza. Un valorosissimo Chelsea sceglie di aspettare i blaugrana. Barricate intelligenti. I catalani stentano, ma, passano con Busquets. La partita s'infiamma. E l'arbitro ci mette del suo. Esagerata espulsione di Terry, che dà ragione a Mourinho: il Barca gode di una speciale protezione internazionale. L'intervento del capitano dei blues è da tergo, ma un'ammonizione basterebbe eccome. Passano sette minuti e segna anche Iniesta. Soltanto che, nemmeno il tempo di rimettere la palla in gioco, Ramires accorcia le distanze con un grandissimo gol. Si va all'intervallo e la qualificazione è del Chelsea. Passano cinque minuti della ripresa e puntuale arriva un rigore per il Barca. Solo che Lionello Messi spedisce il pallone sulla traversa. La fallibilità umana! Il Barcellona fa ancora la partita ma non trova pertugi nella difesa del Chelsea. Drogba, prova monumentale la sua, lotta come un leone. Al 79' esce proprio Drogba, stanchissimo, e lascia il posto a Fernando Torres. Poco dopo Messi completa la sua collezione di legni e prende il palo. Al 90' segna Torres, che torna il campione di un tempo. La partita finisce 2-2. Apoteosi blues. Il Chelsea di Di Matteo, davvero bravo, va in finale di Champions. Il Barcellona di Guardiola è eliminato. E' finita un'epoca! Che nessuno osi più paragonare Messi a Maradona!
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