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venerdì 17 maggio 2024
La Juve e Allegri
La sfuriata di Allegri tiene banco dappertutto: in televisione, alla radio, sui giornali, nel web e nei bar. Che abbia esagerato, non ci sono dubbi. Ma, il punto che mi interessa è un altro. Come va valutato il suo lavoro negli ultimi tre anni? Quanto vale come allenatore? Io penso che la sua carriera sia stata abbastanza fortunata. Calciatore non di prima fascia, ha avuto presto l'occasione di allenare un Milan forte, vincendo uno scudetto e perdendone un altro. Poi, ha sostituito Conte in una Juve che aveva un vantaggio competitivo inestimabile, dipeso dalla crisi finanziaria e societaria contemporanea delle rivali tradizionali, Inter e Milan. E ha vinto cinque scudetti di fila più altri trofei e raggiunto due finali di Champions League. Quando lo mandarono via nel 2019, l'illusione era quella di un calcio brioso, che Allegri non offriva e nemmeno desiderava. Lo richiamarono due anni dopo e Allegri, tra crisi, difficoltà e ridimensionamento, ha portato un solo trofeo, la Coppa Italia, e qualificazioni alla Champions. Non tanto, nemmeno poco.
Detto questo, torno alle domande.
Allegri negli ultimi tre anni ha fatto discretamente, non benissimo, ma discretamente, soprattutto la passata stagione, quando un'altra guida tecnica, meno esperta e decisa della sua, sarebbe crollata nella bufera delle penalizzazioni e delle dimissioni. La sua Juve ha giocato spesso male, ma è anche vero che aveva un centrocampo tra i meno talentuosi della Serie A. Quanto invece al suo spessore tecnico in assoluto, io penso che lui vada paragonato al Prost della Formula Uno o al Biaggi della Moto 250. Con la macchina o la moto migliore loro vincevano sempre, facendo gara di testa. Sapevano arrivare tranquilli al successo. Questa è stata la grande abilità di Allegri. Un'abilità non scontata e non di tutti, intendiamoci. Negli ultimi tre anni, però, non aveva più la macchina o la moto migliore, per restare in metafora. E Allegri non è il Brian Clough del Nottingham Forest o il Mourinho del Porto. Allegri ricorda un poco Capello: uno che con la rosa migliore generalmente vince. Solo che Capello ha un altro stile, è più riflessivo e diplomatico. Dimenticavo: anche il celebratissimo Guardiola ha bisogno della squadra più forte per vincere. In provincia non lo vedrete mai allenare. Ma, questo, la stampa amica e adorante non lo ricorda e finge di non saperlo.
mercoledì 15 maggio 2024
Coppa Italia: Atalanta - Juventus 0-1
Stadio Olimpico di Roma, ore 21:00, va in scena la finale di Coppa Italia tra l'Atalanta, che ha i favori del pronostico per la grande stagione e la condizione brillante, e una delle Juventus più anonime della storia recente. Gasperini va alla caccia del primo trofeo. Juve, presto in vantaggio con Vlahovic, subito nella situazione tattica di conforto. L'Atalanta attacca, ma con poca precisione. Il risultato non cambia più. Coppa Italia alla Juve. Così Allegri si congeda con un trofeo.
lunedì 13 maggio 2024
La 36^ giornata di Serie A '23/'24: Bologna e Juve in Champions League
Arrivano altri verdetti dalla 36^ giornata di Serie A: Bologna, corsaro a Napoli, e Juve, fermata sul pareggio dalla Salernitana, conquistano la certezza di partecipare alla prossima Champione League. Ma, se il rendimento della squadra di Thiago Motta è stato straordinario e sorprendente, la Juve di Allegri ha toccato il punto più basso di un triennio deludente. Intendiamoci, la Juve attuale non è quella dei cinque scudetti consecutivi con il tecnico livornese, ma è anche vero che, soprattutto in questa stagione, Allegri ha aggiunto poco al rendimento di giocatori poco all'altezza.
Torna al successo, largo, l'Inter. Che batte il Frosinone 5-0 e ritrova anche il gol del capocannoniere Lautaro, oltre al primo in nerazzurro di Buchanan.
Il Milan dilaga con il Cagliari. La Lazio supera l'Empoli.
Importante vittoria dell'Atalanta sulla Roma: i bergamaschi, autori di una prova superba, avrebbero potuto mettere a referto ben più dei due gol segnati. Sugli scudi De Ketelaere, autore di una doppietta e lontanissimo parente del giocatore anonimato osservato nella passata stagione.
Si complica la posizione del Sassuolo, che perde, con il Genoa nonostante il vantaggio iniziale di Pinamonti: 11 gol in campionato e 40 in Serie A in carriera.
Il Torino rimonta e batte il Verona. Oggi Lecce-Udinese e Fiorentina-Monza.
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Serie A 23/24
martedì 2 aprile 2024
Serie A 23/24: 30^ giornata
L'Inter torna al successo e, a otto giornate dal termine, conserva quattordici punti di vantaggio sul Milan, che supera la Fiorentina: non capisco per quale ragione Italiano si ostini a tenere la linea difensiva nei pressi del centrocampo.
La Lazio batte di misura, nel finale, una Juve in caduta libera: appena sette punti in nove partite. Stupisce che Allegri non abbia dato le dimissioni.
La Roma pareggia a Lecce, il Napoli è travolto in casa dall'Atalanta di Koopmainers, con Barella il miglior centrocampista del campionato: l'olandese, però, segna di più.
Il Torino batte il Monza, pareggi tra Sassuolo e Udinese, Genoa e Frosinone e Cagliari e Verona. Bellissimo il vantaggio veronese con tacco volante di Bonazzoli. Che, per me, resta l'attaccante italiano tecnicamente più forte.
lunedì 18 marzo 2024
Il racconto della 29^ giornata di Serie A 23/24
L'Inter pareggia, subendo la rimonta del Napoli: i nerazzurri accusano stanchezza, anche mentale, dopo l'evitabile eliminazione in Champions League, ma hanno comunque 14 punti di vantaggio sul Milan, vittorioso a Verona, che stacca la Juve.
I bianconeri, fermati sullo 0-0 in casa dal Genoa, hanno raccolto appena 7 punti nelle ultime 8 partite e il nervosismo di Allegri testimonia la sfiducia di una squadra, che ora mostra tanti limiti prima nascosti dai risultati.
La Roma di De Rossi, ancora con Pellegrini sugli scudi, batte il Sassuolo: il dopo Sarri della Lazio comincia con il successo esterno a Frosinone.
Il Monza - a segno ancora Daniel Maldini - batte il Cagliari, il Bologna vince a Empoli, continuando a inseguire la qualificazione alla prossima Champions.
Successi esterni per il Lecce a Salerno e per il Torino a Udine. Rinviata Atalanta-Fiorentina.
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lunedì 20 marzo 2023
Il punto dopo la 27^ giornata di Serie A 22/23
Continua la corsa lanciatissima del Napoli, che vince 4-0 sul campo del Torino, con Osimhen, autore di una doppietta, e l'indomabile Kvaratskhelia ancora sugli scudi. Gli azzurri di Spalletti, oltre a uno spartito mandato a memoria ed eseguito con naturalezza, conquistano tutti i palloni contesi. Hanno una voglia di vincere paragonabile a quella del Nottingham Forest di Brian Clough.
Il derby d'Italia, viziato da tre consecutivi tocchi di mano di Rabiot e Vlahovic, sfuggiti ad arbitro e Var, finisce alla Juve di Allegri, mentre l'Inter, pur penalizzata, annaspa tra una condizione atletica scadente, un gioco monocorde, infortunati e svogliati. Se non ci fosse la Champions, Inzaghi sarebbe stato esonerato da un pezzo.
Un gol di Zaccagni regala alla Lazio il derby capitolino. Sconfitta una Roma troppo rinunciataria, rimasta in dieci presto per l'espulsione di Ibanez.
Il Milan cade a Udine, l'Atalanta batte l'Empoli. Continua il buon momento di Sassuolo e Fiorentina che superano, rispettivamente, Spezia e Lecce.
Pareggi tra Monza e Cremonese e Salernitana e Bologna. In coda, successo importante della Sampdoria di Stankovic contro il Verona: decide una doppietta di Gabbiadini.
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venerdì 13 gennaio 2023
Il Napoli travolge la Juve 5-1
Il Napoli impartisce alla Juve una severissima lezione di calcio. Panico nelle redazioni sportive. L'immancabile rimonta, favoleggiata ad arte, finisce qui. Ogni tanto, le partite bisognerebbe guardarle.
martedì 11 ottobre 2022
Il punto dopo la 9^ giornata di Serie A: Napoli in testa
Resta al comando il Napoli, che, d'altra parte, aveva avuto un inizio folgorante anche durante lo scorso campionato, salvo poi subire un acuto crollo di rendimento. La sensazione è che ora, invece, gli azzurri possano durare sino al termine della stagione. Il che non vuol dire che ci riescano necessariamente, ma ne hanno senz'altro la possibilità. La rosa è migliorata ed è forse la più completa della Serie A: è un privilegio poter fare entrare dalla panchina, a turno, Raspadori o Simeone, per esempio.
Terza vittoria consecutiva per 4-0 della Lazio di Sarri, che pratica un calcio piacevole, nel quale anche Vecino, sempre altelenante all'Inter, diventa un prezioso interprete, messo a proprio agio da uno spartito ormai mandato a memoria. Milinkovic-Savic continua ad offrire grandissime prestazioni e Luis Alberto parte addirittura dalla panchina.
Il Milan batte la Juve, con il secondo gol, quello di Diaz, che fotografa il momento sportivamente drammatico dei bianconeri. Bonucci non può più giocare, ormai è fermo. Vlahovic mostra la corda di una personalità non soverchiante, per adoperare un eufemismo, il centrocampo, nel suo complesso, ha poca qualità e meno visione. Allegri non riesce a tirar fuori di più da questo gruppo, cui continuano a mancare Chiesa e Pogba e nel quale il solo Di Maria ha la caratura tecnica e tattica per fare la differenza. Stagione già compromessa, a meno di imprevedibili sorprese.
L'Inter batte il Sassuolo: giocando più coperta, difende meglio e rischia meno. Decisiva la doppietta di Dzeko. La Roma supera a fatica il Lecce, ma perde Dybala, infortunatosi calciando un rigore!
La Salernitana batte il Verona, il Monza supera lo Spezia. Finisce in pareggio lo scontro al vertice tra Udinese e Atalanta, come quello tra le pericolanti Sampdoria - debutto come tecnico di Stankovic - e Bologna.
Il gol della giornata lo segna, in rovesciata, Mattia Destro, nel pareggio che l'Empoli strappa sul campo del Torino.
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lunedì 19 settembre 2022
Il punto sulla Serie A dopo la 7^ giornata: Napoli e Atalanta in testa
Napoli e Atalanta in testa alla classifica dopo 7 giornate di Serie A, arrivandoci in modo diverso. Gli azzurri di Spalletti con un gioco brillante, tanta qualità tecnica sparsa per il campo e la conferma di una campagna di rafforzamento di rara intelligenza. Il limite di questa squadra resta, lo so, è un mio pregiudizio, la conduzione di Spalletti, eccellente per un piazzamento nobile, meno sicura per la vittoria. Il successo di ieri sul Milan, che senza Leao perde la metà del suo potenziale offensivo, è stato comunque importantissimo. I bergamaschi, invece, giocano meno bene, ma con più pragmatismo, da provinciali, insomma. Il che, dal mio punto di vista, è un complimento. E hanno anche fortuna, ora. Ieri, la Roma avrebbe potuto segnare 5, 6 gol. E invece no.
Crisi per Inter e Juve. Mi pare più grave quella bianconera, non per i due punti di differenza in classifica, ma perché la Juve attuale mi pare che più di così non potrebbe fare. Manca freschezza atletica e personalità in molti interpreti. Senza Pogba, comunque declinante, Di Maria, 35 primavere, e Chiesa, lungodegente, i limiti della rosa sono evidenti. E non c'è più Dybala, che considero sempre minore di Recoba, ma che qualche invenzione sapeva regalarla. Allegri, secondo me, sbagliò a tornare lo scorso anno. L'ambiente non ha fiducia in lui. E forse dovrebbe dimettersi, ma non penso che lo farà, anche perché sa che, con questi giocatori, prima dei ritorni dei ridetti Pogba e Chiesa, si potrebbe far poco di più.
L'Inter sta pagando moltissimo l'assenza di Lukaku. Con il belga, potrà giocare più raccolta e ripartire. I giocatori che ha vanno schierati così. Inzaghi ha sbagliato molto: la girandola difensiva di ieri è stata assurda. Ritrovando una guida meno nervosa, continuo a pensare che si possa tornare competitivi. Però, può ancora succedere di tutto. Dipenderà dalla testa. Potrà andare ancora benissimo o malissimo. La volatilità societaria, che i giocatori meno coinvolti emotivamente avvertono, non aiuta. Detto questo, l'Udinese è davvero forte e poche squadre avranno punti facili in Friuli.
Continua a sprofondare la Samp, battuta nel derby ligure dallo Spezia. La Lazio ha ragione della Cremonese, grazie ai soliti Immobile e Milinkovic-Savic. Il Torino perde dal Sassuolo, la Fiorentina ritrova la vittoria contro il Verona.
Citazione per Giovanni Simeone. Attaccante vero - il gol di ieri al Milan è quanto mai significativo delle sue qualità - che tanti continuano a sottovalutare.
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mercoledì 14 settembre 2022
Juve-Benfica 1-2: disfatta bianconera
Una piccola Juve perde in casa contro il Benfica. Al gol iniziale di Milik replicano Joao Mario, su rigore, e Neres. Bravi i portoghesi, dimessi i bianconeri, che avrebbero potuto rimediare un passivo più pesante. Zero punti dopo due partite di Champions per la Juve di Allegri, difeso soprattutto dal suo contratto.
mercoledì 11 maggio 2022
Juve-Inter: 2-4. Trionfo nerazzurro. L'Inter vince la Coppa Italia 2022
La sfida più classica del calcio italiano, per assegnare la Coppa Italia 2022: Juve contro Inter. A Roma, dove si affronteranno, è atteso un grande pubblico. Allegri cerca il trofeo che allieverebbe la sofferenza di una stagione avarissima di soddisfazioni. Inzaghi punta il secondo trofeo, dopo la Supercoppa Italiana conquistata all'esito di un altro derby d'Italia, con l'obiettivo ulteriore di uno scudetto che sembra sfumare, ma è ancora astrattamente possibile.
La cronaca.
Inter presto in vantaggio con un gran tiro a giro di Barella, che termina sul palo alla sinistra di Perin. La Juve cerca il pareggio e lo sfiora con Vlahovic che costringe Handanovic ad un grande intervento. S'infortuna Danilo, rilevato da Morata. Intervallo. Alex Sandro pareggia con la complicità di Handanovic con un tiro da fuori. Inter subito in avanti, frenetica e scomposta e subisce in contropiede il gol di Vlahovic. Inzaghi cambia. Fuori D'Ambrosio e Darmian e Dzeko, dentro Dimarco, Dumfries e Correa. L'Inter prende campo e colleziona angoli. Rigore su Lautaro che prende posizione tra De Ligt e il subentrato Bonucci. Calhanoglu trasforma magistralmente all'incrocio. Inzaghi cambia ancora: dentro Vidal e Sanchez per Calhanoglu e Lautaro. Non sono d'accordo, ma tant'è. Si va ai supplementari. De Ligt atterra De Vrij: il Var richiama l'arbitro. Rigore. Perisic trasforma di destro. Poco dopo, con un mancino favoloso all'incrocio, Perisic chiude i conti. L'Inter vince la Coppa Italia 2022, l'ottava della sua storia. Bravo Inzaghi.
domenica 3 aprile 2022
Juve-Inter 0-1. Calhanoglu (r). L'Inter c'è ancora per lo scudetto
È per l'Inter, per mille note ragioni, il campo tradizionalmente più difficile della Serie A, quello della Juve. Questa sera anche di più, perché qualunque risultato diverso dalla vittoria spegnerebbe le residue speranze di scudetto. Vedremo come avrà preparato la partita Inzaghi.
La cronaca.
Parte meglio la Juve. Che sfiora il gol per una clamorosa respinta sbagliata da Handanovic, salvato dalla traversa. Palloni persi da Bastoni e Brozovic. Punte nerazzurri isolate e poco assistite. Ritmi elevati fino alla mezz'ora. Rigore per l'Inter per pestone di Morata a Dumfries, il più combattivo e intraprendente e determinato dei nerazzurri. Calhanoglu tira, Szczesny para: sulla respinta carambola e gol. Interviene il Var e si ripete il rigore: Calhanoglu questa volta trasforma. Vlahovic sfiora il pareggio nel recupero. Si chiude il primo tempo. Da registrare un giallo precoce a Lautaro e poi ammonizioni anche per Rabiot e Locatelli, sostituito da Zakaria. Il risultato premia per ora un'Inter poco convincente e troppo lunga sul campo. Ripresa. Dopo dieci minuti escono Lautaro e Dumfries per Darmian e Correa. Inter coperta dietro, con Bastoni che continua a soffrire Cuadrado. Nella Juve entrano Kean e De Sciglio per Morata e Alex Sandro. Percussione centrale di Zakaria che prende il palo. Cambia di nuovo Inzaghi: fuori Calhanoglu, ammonito, e Brozovic, per Vidal e Gagliardini. L'Inter sfiora il gol con Vidal dopo caparbia azione dil Vidal rifinita da Barella. Poi è Correa sprecare un assist di Darmian. Escono Cuadrado e Rabiot per Bernardeschi e Arthur. Punizione dal limite per la Juve. Dybala calcia alto. Cinque minuti di recupero. Esce anche Dzeko per Gosens. Successo importantissimo per l'Inter dopo una partita di grandissima sofferenza. Può essere stata la partita della svolta.
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martedì 15 marzo 2022
Serie A 21/22: il punto dopo la 29^ giornata
Allunga il Milan, che comincia a ricordarmi quello fortunatissimo di Zaccheroni della stagione 1998/99. Gli basta un gol nei primi minuti contro un Empoli molto impreciso, che pure rischia di pareggiare a più riprese. Se la dea bendata dovesse continuare a concedere i suoi larghi favori al Milan, beh, potrebbe anche succedere che una delle squadre meno forti degli ultimi 30 anni vinca il titolo.
Osimhen regala un prezioso successo esterno al Napoli sul Verona. Gli azzurri hanno tre punti meno del Milan e uno più dell'Inter, fermata sul pari dal Torino, che recrimina, con ragione, per un rigore negato a Belotti.
E d'accordo, ripeto, il rigore c'era. Ma, c'era anche su Lautaro contro il Verona, azione pressoché identica e senza che il difensore gialloblu sfiorasse il pallone, come ha invece fatto Ranocchia. Nessuno s'adontò, allora. Le levate di scudi della stampa unanime sotto le mentite spoglie di una giustificata indignazione, sono un trionfo d'ipocrisia. Non ricordo tante proteste quando Cuadrado, lo scorso anno, si procurò un rigore con un pestone, il suo, a Perisic. E quello sì che fu un errore decisivo.
Rallenta ancora l'Atalanta, che pareggia contro un Genoa sempre ostico da quand'è sotto la nuova direzione tecnica. La Juve può così consolidare il quarto posto dopo la solita partita di puro contenimento contro la Sampdoria, pur vinta 3-1. Allegri, a modo suo, sta facendo il massimo.
Pareggio - e in extremis - anche per la Roma a Udine e vittoria della Lazio sul Venezia: rigore di Immobile. Il Savoldi degli anni 2010/2020. Non perché gli somigli tecnicamente ma perché, i gol che fa, li fa quasi tutti in campionato. Vittoria dello Spezia sul Cagliari e della Fiorentina sul Bologna. Pareggio tra Salernitana, a segno Bonazzoli, beniamino di questo blog, e Sassuolo.
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Serie A 21/22
lunedì 27 dicembre 2021
Serie A 21/22: il punto dopo il girone d'andata
Inter capolista dopo il girone d'andata, dopo che Milan e Napoli avevano a lungo fatto da battistrada, fino a conquistare sette punti di vantaggio. Svaniti in poche giornate. Il Napoli ha pagato dazio a molti infortuni, quello di Osimhen su tutti, il Milan ad una crisi di fiducia nei mezzi, i propri, che erano stati ampiamente sopravvalutati. Detto questo, l'ho scritto spesso, Spalletti e Pioli sono allenatori con dei limiti, che ingigantiscono alle prime difficoltà. Lo dice la loro carriera. E se il Napoli sembra già fuori dai giochi per lo scudetto, il Milan, a -4 dai nerazzurri di Inzaghi, ha ancora qualche possibilità.
L'Atalanta, quarta al giro di boa del campionato, è sempre la stessa. Mai avute, a parer mio, serie possibilità di conquistare il titolo. Potrà piazzarsi. E, come fa da qualche anno, si piazzerà.
La Juve è risalita al quinto posto, ma resta una compagine modesta, nella quale, da qualche partita, il migliore è Bernardeschi! Allegri le sta trovando un equilibrio accettabile, ma penso che, se potesse riavvolgere il nastro, non tornerebbe alla Juve. A questa Juve.
Lazio e Roma hanno avuto alti e bassi. Sarri non ha ancora saputo trarre il meglio dalla rosa a disposizione, Mourinho, a parte qualche rigidità nelle scelte, forse dovuta all'incedere dell'età, mi pare che abbia fatto meglio.
Vlahovic, centravanti dell'ottima Fiorentina di Italiano, è meritatamente capocannoniere del campionato.
Una citazione merita l'Empoli di Andreazzoli. Squadra organizzata, che attacca sempre con cinque o sei giocatori, con un tasso tecnico medio elevato per la provincia e un centravanti, Pinamonti, che considero forte da anni. A dispetto del diffuso scetticismo.
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lunedì 29 novembre 2021
Il punto dopo la 14^ di A: cadono Milan e Juve
Il Napoli torna al successo - non era minimamente detto e men che meno facile, con Osimehn fuori - strapazzando la Lazio per 4-0. Mertens sugli scudi: il belga ha una rara qualità di calcio. Il Napoli scambia la palla ad alta velocità e, quando lo fa alla velocità di ieri sera, è difficile per tutti. Sarri è difeso dal suo ingaggio e dalla prudenza di Lotito, ma non dai risultati, davvero deludenti.
Dell'Inter, vitttoriosa a Venezia, e del Milan, sconfitto in casa dal Sassuolo ho già scritto a parte. Continueranno a contendere al Napoli il primato in classifica. I nerazzurri sono in grande condizione.
Al quarto posto c'è l'Atalanta, che ha espugnato il campo della Juve con gol del solito Zapata. I bianconeri, dopo la goleada subita in Champions, mostrano tutti i limiti già evidenziati in stagione, che il pragmatistmo di Allegri può soltanto attenuare. Poca qualità a centrocampo e, secondo me, anche in attacco. Dybala non vale la metà di Recoba, anche se la narrazione è stata per anni di segno opposto. Morata soffre la marcature strette, Chiesa va a strappi e si è pure infortunato. Si avverte la sfiducia della squadra, che non potrà restare indifferente alle indagini in corso sulla società, perché campeggeranno a lungo sui giornali e in televisione.
Vince invece la Roma di Mourinho contro un buon Torino: segna Abraham. I giallorossi hanno sempre tanti infortunati ma mi pare che abbiano fatto il massimo di quanto possibile, vista la rosa.
Successo esterno del Bologna a La Spezia; vittorie casalinghe per Sampdoria, contro il Verona, ed Empoli, contro la Fiorentina. Pareggiano Cagliari e Salernatina come Udinese e Genoa.
Voglio segnalare i gol di Scamacca, Pinamonti e Bonazzoli. Mancini ha già convocato il primo, dovrebbe seguire attentamente gli altri due da qui a marzo. Pinamonti è un centravanti completo. Che sta acquistando mestiere ed esperienza. Bonazzoli ha un sinistro di prim'ordine, forza fisica e l'eclettismo che, per paradosso, ne ha inizialmente rallentato l'affermazione.
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Serie A 21/22
lunedì 22 novembre 2021
Serie A 21/22: il punto dopo la 13^ giornata. L'Inter accorcia su Napoli e Milan
Il primo scontro diretto vinto dall'Inter di Simone Inzaghi decreta anche la prima sconfitta stagionale del Napoli, che perde Osimhen, a lui auguri di pronta guarigione, dopo uno scontro fortuito con Skriniar. L'Inter domina l'incontro e soffre solo i cambi sbagliati nel finale. Ora i nerazzurri sono a -4 dalla vetta. Il Napoli dovrà rinunciare ad Osimhen per almeno un mese. Difficile sostituirlo adeguatamente, per quanto Petagna sia un centravanti di valore.
Sabato, c'era stata anche la prima sconfitta in campionato dell'altra capolista, il Milan, battuto 4-3 a Firenze. Continuo a pensare che Ibrahimovic, messo continuamente in fuorigioco dai viola, sia più un peso che una risorsa per i rossoneri. Vuole sempre palla tra i piedi e rallenta la manovra di un Milan, che, sotto ritmo, si normalizza. Penso così, nonostante la doppietta dello svedese. Bellissimo il gol di Saponara, mentre Vlahovic, sale a 10 gol in campionato. Dopo Haaland, tra gli attaccanti della sua generazione, c'è lui.
La Juve batte la Lazio con due rigori di Bonucci. I biancocelesti senza Immobile non pungono davanti. Allegri continua ad ottenere il massimo da una squadra con tante lacune.
Vittoria sul campo del Genoa per la Roma di Mourinho, ripagato dalla fiducia concessa al giovane attaccante Felix. I giallorossi sono ora quinti in classifica. Anche Mourinho sta ottenendo il massimo da questa Roma, condizionata da infortuni e indisponibilità varie.
Il quarto posto provvisorio è invece dell'Atalanta, che travolge 5-2 lo Spezia. Vittoria esterna del Venezia a Bologna e della Sampdoria a Salerno. Pareggiano 2-2 Sassuolo e Cagliari: splendida la rovesciata di Keita Balde.
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sabato 30 ottobre 2021
Verona-Juve 2-1: Allegri non basta più
Mancano 27 partite. Ma difficilmente la Juve, sconfitta dal Verona dopo aver perso con il Sassuolo, potrà raddrizzare questo campionato. Lo scudetto mai è stato alla sua portata, ma ora anche la qualificazione alla prossima Champions appare difficile. Difesa stagionata, centrocampo di poca qualità e attacco non più sorretto da Cristiano Ronaldo. Allegri conosce il mestiere. Ma prima che iniziasse la stagione avevo un dubbio: sarebbe riuscito a far risultato senza la squadra più forte?Partendo in pole position, aveva sempre guidato bene la squadra, come facevano Prost in Formula Uno e Biaggi nel motomondiale. Ma quest'anno, partiva dalla seconda, terza fila: non era e non è la stessa cosa. Sta faticando anche lui. Tanto. Sembrava aver trovato la quadra con partite di rimessa. Ora, non gli riesce più. Oggi, nel primo tempo, il Verona - doppietta di uno scatenato Giovanni Simeone - ha letteralmente dominato. La Juve era spenta. Atteggiamento rassegnato. Che non può non mettersi in conto anche al tecnico. Se non fosse difeso dal suo ingaggio e dalle giravolte tecniche degli ultimi anni sulla panchina bianconera, stasera sarebbe in discussione. Credo che Allegri abbia sbagliato a tornare alla Juve.
giovedì 28 ottobre 2021
Il punto dopo la 10^ giornata di Serie A 21/22. Il crollo della juve
- Ieri sera ancora sentivo ripetere come una stanca cantilena che il gioco difensivo non paga e che bisogna sempre arrembare, una sorta di memento audere semper, che non mi convince minimamente. La Juve ha perso con il Sassuolo perché è una squadra da mezza classifica, va bene va da classifica medio-alta, ma non di più. Ha perso per questa ragione, ma anche perché ha ripudiato per una sera quella tattica accorta, che era la sola ad acconciarsi al suo attuale livello e alle sue attuali capacità. Ed Allegri, nelle ultime partite, aveva ricavato il massimo proprio così, con gioco prudente e di rimessa, da una squadra priva di grandi campioni e soprattutto di quel grandissimo goleador, Cristiano Ronaldo, che l'aveva tenuta a galla negli ultimi anni. Ieri, Allegri ha voluto una formazione più offensiva, con Chiesa e Alex Sandro esterni: Chiesa quel ruolo non può farlo, non lo regge. L'ala sì, l'esterno a tutto campo no. Si tratta di un ruolo usurante, anche da un punto di vista mentale. Che richiede applicazione costante. Il Sassuolo ha giocato meglio e la Juve ha preso gol alla fine. In contropiede!
- Vittoria dell'Inter a Empoli, con tante riserve in campo capaci di disimpegnarsi con autorevolezza: vittoria importante. Nelle prossime tre partite: contro Udinese, Milan e Napoli, i nerazzurri si giocheranno il campionato.
- Altrettanto importante è stato il successo esterno della Roma a Cagliari: Mourinho ha un undici di livello, senza ricambi all'altezza. Ma quegli undici sono dalla sua parte. Ha vinto anche la Lazio contro la Fiorentina, grazie a Pedro, il pupillo tattico di Sarri, che, questa volta, ha schierato Luis Alberto dall'inizio.
- Il Napoli batte 3-0 il Bologna e riaggancia il Milan in testa alla classifica. I rossoneri, nell'anticipo di martedì, avevano avuto ragione del Toro con un gol di Giroud e molta fortuna.
- Vittoria della Salernitana contro il Venezia e dell'Atalanta sul campo della Samp (sempre gran giocatore Zapata). Pareggi tra Spezia e Genoa e tra Udinese e Verona.
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Serie A 21/22
domenica 24 ottobre 2021
Inter-Juve: 1-1. Disastro di Dumfries e Inzaghi
Torna il derby d'Italia. Inter con Darmian e Perisic sulle fasce e Calhanoglu a centrocampo. Nella Juve gioca Kulusevski, con Chiesa in panchina.
La cronaca.
Handanovic rischia la papera su tiro di Morata. Infortunio a Bernardeschi, sostituito da Bentancur. L'Inter va in vantaggio al 18' con Dzeko, che raccoglie il pallone respinto dalla traversa colpita da un gran tiro di Calhanoglu. Il risultato non cambia fino all'intervallo. Nella ripresa, Inter sempre padrona del gioco. Al 60', esce Calhanoglu per Gagliardini. Spreca un bel contropiede Perisic. Nella Juve escono Cuadrado e Kulusevski per Chiesa e Dybala. Che su punizione evidenzia ancora i limiti di Handanovic. Escono Lautaro e Perisic per Sanchez e Dumfries. Che commette intervento da rigore. Scoordinato e scomposto. Dybala segna. Pareggio. Cambi sbagliati di nuovo da Simone Inzaghi. Dumfries ha tecnica da serie C. Handanovic la reattività tipica del dopo lavoro. Partita gettata via dall'Inter. Non ci giro intorno. Ci sono i vincenti e i perdenti. Simone Inzaghi non è un vincente. Perché togliere Perisic, migliore in campo, far cambiare fascia a Darmian e schierare Dumfries? Perché? Certe partite vanno chiuse. E invece non è successo con l'Atalanta. Si è perso male con la Lazio, oggi travolta dal Verona. Sette punti di ritardo da Milan e Napoli. Dipendesse da me e solo da me, Dumfries fuori rosa per manifesta inadeguatezza tecnica. Inzaghi esonerato. Inutile perdere tempo. Spero, tuttavia, di sbagliare. Prendo sempre malissimo le partite con la Juve. Anche perché, a dirla tutta, l'arbitro a due passi aveva giudicato ininfluente l'intervento dell'olandese a palla ormai lontana. E, insomma, il protocollo VAR...boh! Ho visto di peggio in passato comunque per scandalizzarmi e Dumfries resta modestissimo. E Inzaghi non ha ancora vinto uno scontro diretto.
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