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domenica 28 giugno 2020

Parma-Inter 1-2. Gervinho, De Vrij, Bastoni

L'Inter fa visita al Parma e schiera: Handanovic, Godin, De Vrij, Candreva, Barella, Gagliardini, Biraghi, Eriksen, Lukaku, Lautaro. E deve vincere. Perché rischia di finire quarta dietro Lazio e Atalanta.

L'Inter non ha schemi offensivi. Il Parma aspetta e riparte. Tre passaggi e arriva al tiro. Lo fa dall'inizio. Segna con Gervinho, che salta Candreva e ipnotizza D'Ambrosio. Lo spartito non muta. Attacchi sterili nerazzurri, cross di Candreva e Biraghi sugli stinchi degli avversari. Il Parma riparte e rischia sempre di raddoppiare.

Cambi a metà secondo tempo. Ma il gioco nerazzurro resta un pianto. Qualche scossa viene da Sanchez, che tanto piace ai miei compagni di tifo, ma in stagione ha segnato un solo gol! Pareggia di testa De Vrij imbeccato allo stesso modo da un intelligente Lautaro.  Espulso Kucka per proteste, Parma in dieci. Soccorso della buona sorte. Segna infatti anche Bastoni, subentrato a Godin. Ancora di testa su cross Moses, con la difesa del Parma che dorme.


  1. Resta la pessima prestazione.  Conte sembra demoralizzato. La sua stagione finora - spero sempre di essere smentito nelle prossime partite - è un mezzo fallimento. E non mi consola pensare che l'avevo detto. Per niente.
  2. Due parole sui singoli: D'Ambrosio e Candreva non sono da Inter. Godin a 3 non sa giocare. Ha fatto meglio quando attaccava, ma dietro ha sofferto tantissimo. Eriksen, che ho sempre stimato, deve metterci ben altra grinta! La serie A non è bella, ma concede meno spazi della Premier League.

lunedì 17 febbraio 2020

Serie A 2019/20: il punto dopo la 24^ giornata. La Lazio scavalca l'Inter

Conte fallisce l'ennesima partita di cartello della stagione. E non ne sono sorpreso. La Lazio scavalca l'Inter, all'inseguimento della Juve, che batte un Brescia quanto mai rimaneggiato: perché non ha giocato Tonali? Vittoria più sofferta di quel che si creda, il Brescia, sebbene in attacco Balotelli abbia a stento recitato da comparsa, ha avuto le sue occasioni per pareggiare prima del raddoppio di Cuadrado, pur giocando in dieci per un'ora. La corsa per lo scudetto resta a tre, ma l'Inter ha compiuto un passo falso, il pareggio almeno era alla portata, che potrà costare caro. Il Napoli torna alla vittoria con un gol di Mertens. Continua la crisi della Roma, sconfitta in rimonta dall'Atalanta. Parma corsaro, con Gervinho, contro il Sassuolo. La Fiorentina dilaga sul campo della Sampdoria. Questa sera, Milan-Torino.

sabato 14 dicembre 2019

Gattuso: male la prima. Il Napoli perde con il Parma

Napoli sconfitto in casa dal Parma. Un gol di Gervinho allo scadere sancisce la sconfitta all'esordio di Gattuso. Che magari potrà far meglio di oggi, ma pensavo che non fosse adatto a sostituire Ancelotti. Forse non era un pensiero tanto peregrino. 

sabato 26 ottobre 2019

Inter - Parma: 2-2. Candreva, Karamoh, Gervinho, Lukaku

La difesa a tre mi ripugna concettualmente. Due gol regalati agli avversari, al netto della bella giocata di Karamoh, sono troppi. Specialmente se nati da contropiede dopo il vantaggio iniziale firmato da Candreva con  tiro deviato. Difesa troppo alta e cattive scelte di tempo. Anche di Brozovic. Brutta prova di Bastoni e, sì, anche di uno spaesato Godin. Poi l'Inter viene fuori, attacca, pareggia con Lukaku, comunque legnoso. Le occasioni fioccano, ma difetta la precisione al tiro. Conte sbaglia a togliere Lautaro Martinez. Per Esposito, che oggi sbaglia molto. Resta fortissimo, secondo me, ma stasera l'emozione l'ha soverchiato. Poi entra il peggiore in campo: Politano. Un cumulo di errori imbarazzanti, dettati da un'ansia di protagonismo incompatibile con un gioco di squadra,  che vanificano anche i 7 minuti di recupero. Politano, per conto mio, va mandato via a gennaio! L'Inter pareggia con il Parma 2-2 e resta seconda in classifica. Ad un punto dalla Juventus, che aveva pareggiato contro il Lecce. Occasione sprecata.

domenica 22 dicembre 2013

Juve sempre in testa, dilaga la Roma con l'attacco "forza quattro". Destro, Immobile e Toni segnano per Prandelli

Tevez sta decidendo il campionato, corre come un centrocampista, contrasta come un difensore e segna come un grande attaccante, qual è, del resto. Mossa indovinata quella della Juve, che ha creduto in lui in estate. Con Llorente forma una coppia affiatata e completa. La Juve tiene in testa, ma la Roma non molla. Garcia punta su un attacco "forza quattro", innervato dal genio superiore di Totti, con Ljiajic e Gervinho ad imperversare ai lati e Destro a capitalizzarne il lavoro al centro. Il Catania non era un avversario particolarmente ostico, ma la prova del nuovo assetto è stata superata. Goleade anche per Verona, contro una Lazio irriconoscibile, Petkovic sarà esonerato, e Torino, nel quale, oltre al solito Cerci, si fa notare Immobile, tornato goleador come ai tempi del Pescara di Zeman. Tra poco più di un'ora il derby di Milano. Nessuna dell due squadre è in salute. L'Inter di Tohir cerca la prima vittoria. Non sarà facile.

giovedì 31 ottobre 2013

La Roma batte il Chievo con gol di Borriello: dieci vittorie consecutive nelle prime dieci giornate. E' record

Borriello, al gol n. 71 in serie A, regala alla Roma un sofferto successo contro il Chievo. Per i giallorossi si tratta della decima vittoria nelle prime dieci giornate di campionato. Record! Tornano a cinque punti le più immediate inseguitrici, Napoli e Juventus. Desta davvero impressione il rendimento difensivo della Roma: un solo gol subito in dieci giornate. In pochi mesi, da Zeman a Garcia, passando per Andreazzoli, la difesa della Roma è diventata invulnerabile. Il gol di Borriello, invece, che avrei voluto all'Inter, dimostra la qualità del reparto offensivo della Roma, che attende il rientro non solo del capitano Totti e di Gervinho, ma anche di un grande talento ancora da valorizzare come Destro. Roma favorita per lo scudetto.

lunedì 28 ottobre 2013

Roma a punteggio pieno dopo nove giornate, Cassano vede il Brasile, Klose rianima la Lazio

La Roma senza Totti e Gervinho sbanca Udine in dieci e conquista la nona vittoria in nove giornate di campionato: 27 punti e record! Senza Totti e Gervinho, i giallorossi, forti di un grandissimo centrocampo, hanno nella tenuta difensiva la maggior risorsa. Un solo gol subito mi pare che non trovi riscontro negli altri campionati europei in corso. Segno di una concentrazione altissima e di una notevole organizzazione, i cui meriti vanno assegnati a Garcia. Precipita il Milan a Parma, Balotelli insegue i propri fantasmi, mentre Cassano, ispirato sebbene ancora sovrappeso, segna un gol centravanti autentico ed inventa assist a ripetizione: Prandelli deve portarlo in Brasile. Vince la Juve, aiutata da un rigore che non c'era, vince anche il Napoli, con due rigori trasformati da Higuain. Eroe di giornata il tedesco Klose, che subentra e propizia la vittoria della Lazio. Splendido il suo colpo di testa, specialità nella quale merita un posto nella storia del calcio. Quando Klose gioca, la Lazio è un'altra squadra.

domenica 6 ottobre 2013

Inter messa male in campo, la Roma vince 3-0 al Meazza, superlativo Totti

Esecuzione magistrale dalla distanza, pallone colpito di esterno collo, radente il suolo, Handanovic immobile; rigore forte e preciso; poi un gioco di prestigio che propizia il contropiede che chiude la partita. C'è la firma di Totti, autore di una doppietta, sulla vittoria della Roma contro l'Inter al Meazza. Prima sconfitta in campionato per i nerazzurri, settimo successo su sette partite per la Roma capolista. Mazzarri, troppo affezionato al proprio modulo, sbaglia ad escludere dall'undici titolare Kovavic come sbaglia a schierare Pereira, travolto da Gervinho, e Rolando, sconclusionato, ancora preferito ad Andreolli. Poi, l'Inter è anche sfortunata, come dimostra la traversa colpita da Guarin e la vasta mole di gioco non premiata neppure da un gol. Può succedere. Il resto, per la Roma, lo fa Totti.

martedì 6 marzo 2012

Arsenal - Milan: 3-0 dopo il primo tempo, ma passa il Milan e va ai quarti

Già scritto, già previsto. L'Arsenal rischia di eliminare il Milan. Dopo il primo tempo, conduce per 3-0 sui rossoneri, le cui facce esterrefatte ricordano quelle sbalordite di La Coruna 2004 o piuttosto quelle della finale di Champions del 2005, poi persa contro il Liverpool. Gli inglesi sono passati in vantaggio al 7' con Koscielny, al 26' ha raddoppiato Rosicky, infine Van Persie ha segnato il terzo gol su rigore al 42'. La ripresa si annuncia incandescente. Il Milan pare sotto gli effetti di un sortilegio, ma un gol metterebbe al sicuro la qualificazione. Sarà una questione di testa. Sulle fasce, ad ogni modo, Gervinho e Walcott stanno avendo il sopravvento: o Allegri trova le contro misure oppure l'Arsenal compie l'impresa. Nel secondo tempo, però, succede assai di meno. Anzi, la migliore occasione capita al Milan, sui piedi di Nocerino, servito magistralmente dal subentrato Aquilani. Ibra, pessimo, fatica a tenere palla, ma l'Arsenal ha finito la benzina. Il Milan è fortunato e fortunatissimo è Allegri, che aveva schierato una formazione presuntuosa e priva di equilibrio. La partita resta inchiodata sul 3-0 per i lancieri, sicché ai quarti, con molto affanno, va il Milan.