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domenica 21 ottobre 2012

L'Inter batte anche il Catania: Cassano e Palacio

L'avevo scritto alla notizia del suo ingaggio e, per una volta, i fatti si sono incaricati di darmi ragione: Cassano sta vivendo la migliore stagione della carriera. Bellissimo il taglio sul lancio di Cambiasso e gol di testa da vero centravanti. Perché il Cassano di oggi sa giocare su tutto il fronte dell'attacco, grande tecnica, e si sapeva, ma anche grande continuità. Gli mancano soltanto i novanta minuti nelle gambe. Questo, comunque, è il miglior Cassano dai tempi della Roma di Capello. Può andare oltre. Da segnalare il secondo gol firmato da Palacio: era ora. Mi ha convinto la mossa di schierare Obi a destra. E' rapido e sa saltare l'uomo. E' una risorsa per la squadra. Buona la tenuta delle difesa. Tutto sommato, va meglio di come pensassi un mese fa.

domenica 7 ottobre 2012

L'Inter batte il Milan 1-0. Gol di Samuel. Molti errori, espulso Nagatomo. Allegri esonerato?

Decide un gol di Samuel su punizione dalla sinistra di Cambiasso, dopo una manciata di minuti. Milito, poco dopo, potrebbe chiudere la gara, se soltanto riuscisse a mettere a frutto un clamoroso errore di Abbiati, ma, il centravanti argentino sbaglia, due volte!, e non ci sono parole per restituire l'enormità dell'occasione sprecata. L'Inter si rintana in difesa, i rossoneri tengono le redini del gioco senza tuttavia incidere. Coutinho non vede palla e, questa volta, anche Cassano latita abbastanza. Segna Montolivo a gioco fermo. La partita s'infiamma, nella ripresa secondo a giallo a Nagatomo, che viene espulso. Il Milan reclama poi un rigore su Robinho, che forse c'è. L'Inter trema anche perché Handanovic sa lanciare con le mani fino a metà campo, parerà pure i rigori, ma ha fondamentali scadenti e non blocca un tiro che sia uno, smanacciando addosso agli avversari, che non ne approfittano. Nel frattempo Cassano è uscito per Pereira e, prima di lui, Coutinho ha lasciato il posto a Guarin. Lo spartito non cambia: il Milan attacca, l'Inter, senza un regista, arranca. Palacio, subentrato a Milito potrebbe chiudere, ma tira debolmente. Finisce 1-0 per l'Inter, tra polemiche infinite. La direzione di gara è stata davvero scadente. Ho la sensazione che Allegri sarà esonerato. Stramaccioni, senza lo straccio di un'idea, ha la fortuna di vincere il suo secondo derby.

domenica 30 settembre 2012

Inter terza dopo la vittoria sulla Fiorentina. Crolla la Roma di Zeman. Tripletta di Miccoli nella prima vittoria del Palermo

Juve prima a pari merito con il Napoli, dopo sei giornate di campionato. I bianconeri passeggiano su una Roma improponibile, che Zeman schiera senza incontristi: il risultato è un passivo di tre reti dopo venti minuti. Imbarazzante. Stekelenburg prende un gol su punizione, sul proprio palo, che nemmeno nelle serie inferiori. O il tecnico boemo cambia spartito o rischia di dover lasciare prima del tempo. Tiene il passo il Napoli con un rigore di Cavani. Vince la Lazio e vince l'Inter, dopo una bella gara contro la Fiorentina. Gigantesca prova di Cassano, al quarto gol con la maglia nerazzura, rete n. 91 in serie A. Prima aveva segnato Milito su rigore, salvo poi sbagliare almeno due comode occasioni. La difesa dell'Inter, però, è in costante difficoltà e Cambiasso ha il fiatone dopo un quarto d'ora. Fermato il Milan sul pari dal Parma: El Shaarawi è un fuoriclasse, farà la storia. Da segnalare la doppietta di Rolando Bianchi nel rotondo successo del Torino sull'Atalanta, la doppietta di Gilardino, rinato a Bologna, e la tripletta di Miccoli nel primo successo del Palermo: il suo terzo gol, volé da quaranta e passa metri a scavalcare il portiere è un'autentica perla.

mercoledì 26 settembre 2012

L'Inter batte il Chievo 2-0: gol di Alvaro Pereira e Cassano. Stramaccioni salva la panchina. Cassano a 90 gol in serie A

Stramaccioni salva la panchina. Formazione prudentissima, con tre difensori centrali, Juan Jesus, Ranocchia e Samuel e tre terzini, Nagatomo, Zanetti ed Alvaro Pereira. Fortuna vuole che Sneijder debba uscire a metà del primo tempo. L'Inter rischia lo svantaggio, graziata da Pellissier. Poi, passa con Pereira, che tuttavia in fase difensiva lascia ancora molto a desiderare. Nella ripresa, catenaccio da provinciale per l'Inter, questa è la verità e Stramaccioni deve starci. Mezzo contropiede, assist di Gargano e gol di Cassano, con delizioso diagonale da sinistra verso destra. Per Cassano è il terzo gol in campionato, il gol n. 90 in serie in 300 partite: non male per una seconda punta! L'Inter scaccia la crisi, per adesso. Ma, la qualità del gioco è imbarazzante.

lunedì 24 settembre 2012

Stramaccioni rischia l'esonero. Arriva Zenga?

Affidare la guida tecnica dell'Inter ad un allenatore digiuno di esperienza ad alti livelli come Stramaccioni è stato un azzardo. Stramaccioni, dopo appena quattro giornate di campionato e due sconfitte due a San Siro, già rischia l'esonero. L'Inter che ha messo in campo è tra le più sconclusionate che si ricordino. Come ha mirabilmente sintetizzato Maurizio Crippa nel suo blog sul Foglio.it, Zeru Tituli. Condivido la sua analisi, circa il mancato collegamento tra i reparti, circa le sostituzioni avventate, circa gli schemi, patetici a dire il vero, per battere ogni semplice angolo. Soltanto non condivido il giudizio negativo su Cassano, che ha fatto meglio di Sneijder e che, portato a giocare più vicino alla porta, garantirebbe anche qualche gol di più. Un fatto resta, Stramaccioni rischia l'esonero. E le sue dichiarazioni di inutile sicumera potrebbero affrettarlo. Diversamente da Crippa, poi, penso che l'esonero di Stramaccioni sarebbe utile. Con lui, l'Inter perde non soltanto punti, ma, anche tempo. Ci vuole Zenga.

giovedì 20 settembre 2012

Inter - Rubin Kazan: 2-2. Ennesima figuraccia a San Siro. Stramaccioni va esonerato

E Stramaccioni sarebbe un grande allenatore? Poche, pochissime idee, ma confuse. Schiera Jonathan sulla destra, miniatura estetica di Maicon, che vale 100 e passa volte meno di Maicon. Procura il rigore per il Rubin Kazan, Handanovic para, ma sulla respinta l'Inter va sotto. Squadra svagata, con due centrocampisti patetici come Cambiasso, immobile, e Saverio Zanetti, inconcludente come per larga parte della sua carriera. Coutinho prova a saltare chiunque. Ma, non è Zico. E mai lo sarà. Faticherebbe a giocare in una provinciale. Soltanto da Cassano arriva qualche giocata di classe, come quella che libera Cambiasso, che crossa dalla destra per il colpo di testa di Livaja, la sola nota positiva di una serata davvero storta. Pareggio. Guarin rileva Jonathan nella ripresa. Poi, entra Milito per Livaja. L'Inter è molto lunga sul campo. E rischia continuamente di andare sotto. E ci va, con Rondon, che taglia la difesa nerazzurra, ferma come quella del subbuteo. Stramaccioni finge concentrazione, come stesse capendo qualcosa della partita. Ennesima figuraccia a San Siro. Appena rimediata dal pareggio al volo di Nagatomo, uno che indegnamente tiene il ruolo che fu di Facchetti e di Brehme. L'Inter manca ancora la vittoria a San Siro. Stramaccioni andrebbe esonerato.

lunedì 17 settembre 2012

Cassano goleador? Non è lontano da Baggio, Del Piero e Totti

Cassano è un goleador? La domanda non nasce di certo dai due gol segnati in queste prime tre giornate di campionato. Ma, piuttosto da una curiosità che mi ha portato a confrontare quanti gol avessero segnato i suoi più illustri ed immediati predecessori, cui, con tutte le cautele del caso e tutti i distinguo d'obbligo, può essere accostato per ruolo: Roberto Baggio, Del Piero, Totti. Baggio, classe 1967, alla fine della stagione 1996/97, a 30 anni, aveva segnato 119 gol in serie A, salvo chiudere a 205 nel 2004. Del Piero, alla fine della stagione 2003/2004, a 30 anni (li avrebbe compiuti a novembre), aveva segnato 108 gol in campionato, salvo chiudere nel 2012 a 188. Totti, alla fine della stagione 2005/2006, a 30 anni (li avrebbe compiuti a settembre) aveva segnato 125 gol in serie A, salvo arrivare, finora, a 215. Cassano, alla fine della stagione 2011/12, 30 anni a luglio scorso, di gol ne aveva segnati 87. Che vuol dire? Vuol dire che, tutto sommato, e nonostante pareri contrari, Cassano la porta la vede eccome. Magari un poco meno di questi assi appena citati. Ma, la vede. Ora, è già a quota 89. Tutto sta a farlo giocare con continuità. Perché, i numeri elencati ne sono una prova, i giocatori dall'alto tasso tecnico segnano molto anche dopo i 30 anni e persino di più di prima.

domenica 16 settembre 2012

L'Inter batte il Torino 2-0: gol di Milito e Cassano

Altro che gioco d'attacco. Vecchia scuola italiana, pragmatismo trapattoniano, Stramaccioni capisce finalmente che la difesa dell'Inter fa acqua da tutte le parti e schiera una formazione prudentissima. Prima da titolare per Juan Jesus, apprezzabile, che fa coppia con Ranocchia e Cambiasso che spesso arretra in mezzo ai due, come difensore aggiunto. Oltre a loro quattro terzini quattro, Zanetti, sfiatato, Nagatomo, scarso, Jonathan, molto scarso, ed Alvaro Pereira. Davanti, Milito e Sneijder a supporto. Il gol arriva presto grazie ad una conclusione di Milito da fuori area. Nella ripresa, entra Alvarez, tra i pochi nerazzurri con un'idea di gioco, Bianchi va vicino al pareggio per il Torino, ma calcia addosso ad Handanovic. Alla fine, Alvarez pesca Cassano, subentrato a Sneijder, che ci resta male e peggio per lui. Cassano spalle alla porta, si gira ed incrocia il tiro: gol bellissimo di un fuoriclasse più grande di quanto parecchi scettici credano. La partita finisce sul 2-0, l'Inter deve migliorare, il Torino si salverà senza dubbio.

venerdì 7 settembre 2012

Un'Italia imbottita di juventini pareggia male in Bulgaria

Troppi juventini. Ma, davvero Giovinco vale più di Cassano in questo momento? Stasera i difensori bulgari gli hanno messo, a Giovinco intendo dire, una soggezione che nemmeno Gargamella. Osvaldo segna una doppietta, ma l'Italia di Prandelli, sfiatata e messa male in campo soffre moltissimo. E rischia anche la sconfitta. Sicché il 2-2 finale, con l'Italia in dieci per l'infortunio di De Rossi a cambi esauriti, è un risultato da non disprezzare. Non illuda la finale agli Europei, l'Italia oggi come oggi è decisamente scarsa. A proposito, adesso, anche Peluso è più forte di Santon? Ma dai! Qualificarsi ai mondiali del 2014 non sarà facile. Per niente.

domenica 2 settembre 2012

Disfatta dell'Inter: la Roma di Zeman vince 3-1 al Meazza. Prova superlativa di Totti

Stramaccioni deve farne di strada. Al cospetto del maestro Zeman, si trova ad ascoltare la lezione con tanto di abecedario tra le mani. Schiera Pereira interno sinistro, sebbene sia un terzino. L'impegno c'è, ma soltanto quello. Il solo Cassano, fuoriclasse autentico, gioca con personalità. Sneijder procede al piccolo trotto e sbaglia tutto per tutta la partita. La difesa nerazzurra è patetica. Ho visto tra i dilettanti parecchi giocatori più forti di Silvestre. Si salva Guarin, grande agonista, che cerca spesso la conclusione dalla media distanza senza la necessaria fortuna. Ma, a centrocampo la Roma è superiore. Totti se ne frega di stare a sinistra, tiene il centro del gioco e detta i tempi. La sua classe limpidissima spariglia le carte. Il resto è "zanettismo", vale a dire volontà applicata, il massimo che oggi l'Inter possa offrire. Totti propizia il gol di testa di Florenzi ed il meraviglioso gol di Osvaldo, che vanifica il fortunoso ma meritato pareggio di Cassano. Poi, perché quando una cosa deve andare male ci va, segna pure Marquinho da posizione defilatissima. La Roma di Zeman va sul 3-1 e finisce la partita. Stramaccioni, confuso più che mai, fa entrare anche Coutinho ma la serie A non è un ritrovo scout. Per l'Inter, secondo previsioni, si mette male. Arriverà Stramaccioni alla fine di settembre?

lunedì 27 agosto 2012

Inter: buona la prima. Battuto il Pescara 3-0

L'avversario, indebolito dalle partenze di Verratti ed Insigne, con molti giocatori nuovi, non era irresistibile, d'accordo. Ma, la vittoria dell'Inter è stata piuttosto netta. Sneijder, tornato ispirato e continuo come ai tempi di Mourinho ha diretto il gioco con sapienza, scortato da Guarin, grezzo ma una forza della natura, e da Gargano, corridore saggio, capace di recuperare tanti palloni. Cassano, schierato titolare, ha giocato da fermo, ma, l'ha fatto benissimo. Come in tutti gli sport con la palla, alla fine la tecnica fa premio sul fattore atletico. Cassano gioca con la sicurezza del veterano che è diventato e rende incisivo il gioco di prima, cui per adesso sanno partecipare soltanto Sneijder e Milito, a segno sebbene ancora giù di tono. La difesa non convince, Ranocchia gigioneggia troppo, Silvestre ha piedi da serie D, Zanetti, da difensore è un rischio conosciuto, sta sempre fuori zona. Comunque, buona la prima. Per avversari più forti, è chiaro, ci vorrà di più. E Maicon farebbe comodo ancora.

sabato 25 agosto 2012

Comincia il campionato: l'Inter debutta a Pescara. Non convocato Maicon

Comincia oggi il campionato di serie A 2012/13: uno dei più poveri, tecnicamente, della storia. Ricordo che, dopo i mondiali vittoriosi del 1982, la serie A radunava i migliori assi della pelota. Falcao già c'era, poi, arrivarono, Platini e Boniek, Junior e Cerezo, Dirceu e Rummenigge, Zico, l'innarrivabile Maradona, quindi Gullit, Van Basten, Matthaus, Voeller. Una strepitosa sequela di fuoriclasse. Oggi, i migliori, con qualche eccezione, sono tutti altrove ed il tasso tecnico del nostro campionato è minore di quello della Premier League e della Liga, forse anche della Bundesliga. Meno soldi, ma, anche minori idee. La Juventus, campione in carica, parte favorita, il Milan, nonostante tutto, dirà la sua. La sorpresa potrebbe essere la Roma di Zeman: Totti tornerà a fare faville. L'Inter, invece, resta un'incognita. Cassano, Gargano e Pereira portano nuova linfa, ma Maicon quasi certamente andrà via. Domani, nella trasferta di Pescara, il brasiliano non ci sarà. E tutti capiscono perché.

martedì 21 agosto 2012

Cassano all'Inter, Pazzini al Milan. Chi ci guadagna?

Hanno formato per un paio di anni una coppia di attaccanti tra le più prolifiche della serie A, tanto che a Genova, sponda doriana, si sprecavano i paragoni con i gemelli del gol, che a mio parere restano superiori, Mancini e Vialli. Cassano e Pazzini, allora, oggi dovrebbe essere ufficiale, si danno il cambio, Cassano passa all'Inter, Pazzini passa al Milan. Ci guadagneranno tutti. L'Inter, che faceva giocare poco Pazzini, chiuso da Milito e da un gioco poco adatto alle sue caratteristiche: pochissimi cross. Il Milan, che in Cassano vedeva un problema, essendoci già altri fantasisti di vaglia in rosa. Pazzini, che al Milan segnerà i suoi gol: faccia alla porta, sa il fatto suo, è noto. Cassano, sempre bisognoso per indole di motivazioni nuove, che indosserà la maglia della squadra per la quale tifava da ragazzo, e che ha colpi da fuoriclasse. Nell'Inter di oggi, assieme a Sneijder, sarà il faro, il salvatore della patria. Un ruolo che gli si confà. Quello della stagione che comincia, sarà il miglior Cassano mai visto. Ci scommetto. Per il resto, però, ad oggi, la campagna di rafforzamento dell'Inter ricorda la ritirata di Napoleone dalla Russia. Fallimentare.
Una curiosità: Cassano, 30 anni, e Pazzini, 28, vantano entrambi 124 gol tra i professionisti.
Il parere di Bergomi: per una volta, esprimo il mio dissenso rispetto al parere reso da Beppe Bergomi sullo scambio Cassano - Pazzini. Per Bergomi ci guadagnerebbero i rossoneri, privi di un ariete d'area, laddove Cassano si pesterebbe i piedi con Coutinho, Palacio e Sneijder. No, proprio non sono d'accordo. Il Milan, sì, avrà da Pazzini la dote di un certo numero di gol. Ma, l'Inter un giocatore come Cassano non ce l'ha. Perché Sneijder è un centrocampista che segna poco, bravo soprattutto a legare il gioco d'attacco, Cassano è un attaccante, bravo negli assist, più discontinuo ma più geniale. E pieno di carisma. Coutinho non regge minimamente il confronto. Palacio è una seconda punta che parte dall'esterno. Insomma, Cassano di spazio ne avrà eccome. E sarà protagonista, voglio sbilanciarmi di nuovo, di una grandissima stagione.

domenica 1 luglio 2012

La Spagna travolge e mortifica l'Italia 4-0. Prandelli fa scelte sconclusionate ed arriva la disfatta. Le pagelle degli azzurri

Mai vista una finale come questa. Una disfatta senza precedenti, una figuraccia epocale, che giunge, peraltro, inaspettata dopo un Europeo incoraggiante. Prandelli, uno che in carriera ha fatto, e farà, gli stessi risultati di Ranieri, vincere mai!, sbaglia tutte le scelte possibili. Il pingue Chiellini, scherzato da Fabregas in occasione del primo, bellissimo, gol di Silva. Chiellini lascia dopo 20 minuti, perché l'ha schierato? Mistero. Jordi Alba un quarto d'ora dopo fa il 2-0, servito da Xavi, che stasera oscura Pirlo, timido ai limiti dell'imbarazzo come De Rossi. Nella ripresa esce Cassano ed entra Di Natale, che spreca una buona occasione. Poi, esce Montolivo, il migliore dei nostri centrocampisti, per far posto a Thiago Motta. Che, ma guarda un poco!, si fa male, cambi finiti, Prandelli si accarezza il mento per darsi un tono, prendiamo anche il 3-0 di Torres, subentrato a Fabregas ed il 4-0 di Mata, subentrato ad Iniesta. Cala il sipario sugli Europei e cala nel modo peggiore. Spagna invencible armada vince gli Europei per la terza volta, la seconda consecutiva, con l'intermezzo clamoroso del mondiale sudafricano. Applausi ad un gruppo storico che va oltre la Germania Ovest dei metà anni '70.
Buffon 5: personalità da scolaro il primo giorno di elementari. Spaurito
Chiellini 3: non sta in piedi ed esce dopo venti minuti. Immobile
Balzaretti 5,5: entra per Chiellini e fa meglio, ma, niente che meriti di essere ricordato. Modesto
Barzagli 5: fa quello che può e non è molto contro avversari tecnici e brevilinei. Impacciato
Bonucci 5:  come Barzagli. Impacciato
De Rossi 5: in interdizione resta forte, ma per la regia si ripassi le lezioni di Giuseppe Giannini. Mediano
Montolivo 6: non avrebbe dovuto uscire, gioca con personalità. Maturo
Pirlo 4: incontra dei professori e torna studente, non gli riesce una giocata che sia una. Ridimensionato
Marchisio 3: ha giocato? Perché non me ne sono accorto. Non pervenuto
Cassano 6: sostituzione prematura, ma era comunque sulle gambe. Stanco
Balotelli 6: tende a strafare, ma, lotta e recupera palloni, riceve pochissima assistenza dai compagni. Abbandonato
Di Natale 5: sbaglia come contro la Germania una comoda occasione da rete. Inadeguato e provinciale.
Thiago Motta s.v.: si fa male subito. Sfortunato
Prandelli 4: nessuna strategia prima della partita, nessuna tattica durante. Impreparato

giovedì 28 giugno 2012

L'Italia travolge la Germania 2-1 e va in finale contro la Spagna. Balotelli, uber alles, realizza una doppietta strepitosa. Le pagelle degli azzurri


Buffon 6,5: due grandi interventi ed un'uscita mezza sbagliata all'inizio. Attento
Chiellini 6: reduce da infortunio, va al piccolo trotto, ma tiene botta con esperienza. Navigato
Balzaretti 5,5: a destra non riesce a spingere, ma difende con ordine, fino al fallo ingenuo da rigore. Inadeguato
Barzagli 7: imperioso ed elegante, sia su Gomez sia su Klose, invecchiando migliora sul serio. Autorevole
Bonucci 6:  si appoggia a Barzagli e tiene alla distanza. Ordinato
De Rossi 7: lotta come un leone, soprattutto in interdizione. Leader
Montolivo 7: grandissima partita, manda in gol Balotelli con lancio al bacio, peccato per un'indecisione sotto porta, esce forse troppo presto.Genietto
Pirlo 7: grande tecnica, regia continua ed ispirata . Direttore d'orchestra.
Marchisio 4,5: tira quando non dovrebbe, egoista, supponente ed impreciso. Juventino
Cassano 7,5: indirizza la partita con una giocata clamorosa, palla tra i piedi è il migliore. Asso
Balotelli 9: la tempesta perfetta si abbatte sulla Germania, imperioso stacco di testa su cross di Cassano, tiro fantastico di controbalzo all'incrocio su lancio di Montolivo, campione fantastico, decide la partita e stavolta esulta eccome. Fuori categoria, predistinato, uber alles
Diamanti 6: stavolta cincischia troppo. Forte comunque
Di Natale 4: sbaglia gol clamorosi, roba da non credere. Inadeguato e provinciale.
Thiago Motta 6,5: subentra e gioca con la solita maestria. Professore
Prandelli 7: indovina la formazione iniziale, meno i primi due cambi, troppo prematuri. Comunque bravo

domenica 24 giugno 2012

Italia in semifinale, battuta l'Inghilterra ai rigori. Le pagelle degli azzurri

Buffon 6: tiene fino ai rigori, para quello di Cole. Attento
Abate 6: meglio del solito, ma esce per infortunio. Volitivo
Maggio 6: rileva Abate e fa la sua parte sulla fascia destra. Pronto
Balzaretti 6: piedi incerti, nessuna idea vincente. Modesto
Barzagli 7: tiene Rooney e non è poco. Autorevole
Bonucci 6:  aiuta Barzagli e lotta con lo scorrettissimo Carroll. Attento
De Rossi 7: lotta come un leone, esce stremato per infortunio. Leader
Montolivo 6,5: grande partita, peccato per il rigore che gli costa mezzo punto.Genietto
Pirlo 7: grande tecnica, beffarda esecuzione dal dischetto come Totti nel 2000 . Temerario
Marchisio 6,5: elegante e coriaceo allo stesso tempo, come al solito. Volitivo
Cassano 6,5: campione vero, gli manca la miglior condizione. Deciso
Balotelli 8: sbaglia due occasioni, è vero, ma resta immarcabile,  terrorizza gli avversari, esecuzione magistrale dal dischetto. Fuori categoria
Diamanti 8: grandissima personalità, grandissimo piede sinistro, ha qualcosa di Recoba, segna il rigore decisivo. Forte
Nocerino 7: stop e tiro da centravanti di razza, corre con intelligenza e segna dal dischetto. Solido
Prandelli 7: indovina ancora la mossa Diamanti. Ispirato

lunedì 18 giugno 2012

L'Italia batte l'Irlanda, 2-0, e si qualifica ai quarti. Le pagelle degli azzurri

Buffon 6: sbaglia un'uscita, ma salva il risultato su Andrews. Attento
Abate 5,5: a correre corre, ma i piedi sono gli stessi di Maggio. Modesto
Balzaretti 7: partita di grande sostanza, corsa e discreta tecnica, va spesso al cross dal fondo. Tenace
Chiellini 6: lotta come al solito ed esce per infortunio. Ammirevole
Barzagli 7: torna dall'infortunio e sfoggia una prova impeccabile. Autorevole
Bonucci 6: entra per Chiellini e fa la sua parte. Attento
De Rossi 7: lotta come un leone, a centrocampo è un'altra cosa. Leader
Thiago Motta 7: spostato al centro non sbaglia un pallone.Professore
Pirlo 6: grande tecnica,ma, fiato corto, perde qualche pallone di troppo. Sfiatato
Marchisio 6,5: elegante e coriaceo allo stesso tempo, come al solito. Volitivo
Cassano 7: campione vero, grande stacco di testa e gol perentorio. Decisivo
Balotelli 9: quante chiacchiere inutili, segna il gol più bello dell'Europeo, fuoriclasse dagli orizzonti vastissimi. Formidabile
Di Natale 6: ci mette impegno, ma i 35 anni si sentono tutti. Anziano
Diamanti 7: arrivato tardi al grande calcio, ha forza fisica ed un piede notevole, il sinistro. Forte
Prandelli 7: torna alla difesa a quattro, indovina la mossa Diamanti, ma Balotelli andava schierato dal principio. Fortunato.

giovedì 14 giugno 2012

Italia - Croazia: 1-1. Le pagelle degli azzurri


Buffon 6: amministra fino al gol, ma nell'area piccola il portiere deve uscire. Anonimo
Maggio 5,5: a correre corre, ma i piedi, quelli sono un pianto, distratto sul cross che porta al gol croato. Modesto
Giaccherini 4: un'ala che non sa crossare. Da non credere e pensare che un tempo avevamo Causio, Bruno  Conti, Donadoni. Inadeguato
Chiellini 4: come avrà fatto la Juventus a vincere lo scudetto con questi giocatori è un mistero, si addormenta sul gol. Sbadato
Bonucci 6: partita di onesta fatica. Attento
De Rossi 6: non è Beckenbauer e si vede. Spaesato
Thiago Motta 6: palla al piede resta un professore, lotta e fa sentire il suo peso in mezzo a tanti lillipuziani. Possente
Pirlo 7: grande tecnica, splendida punizione a foglia morta, la squadra ruota tutta intorno a lui. Decisivo
Marchisio 6,5: elegante e coriaceo allo stesso tempo, tra gli ultimi ad arrendersi. Volitivo
Cassano 6: voto di stima, tatticamente fa il suo, ma gli manca lo spunto per i dribbling decisivi. Scarico
Balotelli 6: sbaglia qualche gol, è vero. Ma, andava tenuto in campo: chissà perché Prandelli gli preferisce il paese dei puffi. Appena esce becchiamo il gol del pareggio. Incompreso
Di Natale 5: ora, lo riconosco. Non è giocatore da grandi eventi: il gol con la Spagna è l'eccezione. Provinciale
Giovinco 5: non sta in piedi. Decisamente basso
Montolivo 6: almeno impegna il portiere avversario con un gran tiro da fuori. Poliedrico
Prandelli 5: nemmeno nel 1934, il nostro attacco era tanto basso. E poi un conto è essere Meazza, il massimo calciatore italiano di sempre, un conto è essere Di Natale. Destro andava convocato: i gol di rapina ci mancano come il pane. Assurdo togliere Balotelli, il solo capace di tenere botta contro i marcantoni croati. Sprovveduto.

domenica 10 giugno 2012

Italia - Spagna: 1-1. Le pagelle degli azzurri

Buffon 7: attento per tutta la partita, incolpevole sul gol di Fabregas, salva il risultato con un'uscita coraggiosa su Torres. Sicuro
Maggio 6: un altro giocatore rispetto alla gara con la Russia, reattivo, lucido, pimpante, spesso, però, arrivato sul fondo non sa che fare. Generoso
Giaccherini 5: non salta l'uomo neppure per sbaglio, fallisce passaggi semplici, difende, ma questa non è colpa sua, con affanno, sebbene lodevole per l'impegno. Inadeguato
Chiellini 6,5: con i "piccoletti" spagnoli dovrebbe soffrire e soffre, ma gioca una partita caparbia, va spesso in anticipo, domina nel gioco aereo. Gladiatore
Bonucci 6: meno sicuro di Chiellini, fa la sua parte, Iniesta gli va via, ma non so oggi chi potrebbe tenerlo. Tiene alla distanza. Efficace
De Rossi 7: dirige la difesa con piglio deciso, comincia tutte le azioni azzurre e contrasta quelle avversarie con interventi acrobatici, spesso in scivolata. Condottiero
Thiago Motta 6: palla al piede è un professore, sfiora il gol con un grande colpo di testa, sul quale si esalta Casillas, qualche volta, però, ritarda il contropiede. Sapiente
Pirlo 7: meriterebbe qualcosa di meno, perché impiega più di mezz'ora ad entrare in partita. Si riscatta con accelerazione, dribbling e assist per il gol di Di Natale. Ispirato
Marchisio 6,5: elegante e coriaceo allo stesso tempo, una grande azione solitaria nel finale, conclusa con un tiro fiacco. Non è Tardelli, insomma, ma è forte. Elegante
Cassano 6: con tutto quello che ha passato, di più non avrebbe potuto fare. Salta l'uomo un paio di volte. E' destinato a crescere. Intermittente
Balotelli 6: se stesse tranquillo, non ce ne sarebbe per nessuno. Sbaglia un gol, che altre volte avrebbe segnato, ma aiuta la squadra catturando e difendendo palloni. Atteso
Di Natale 7: mi ha sorpreso, grandissima esecuzione al momento del gol, perché la tecnica non è acqua. Glaciale.
Giovinco 6,5: cerca di mettersi in evidenza e ci riesce con molta corsa ed un assist ragguardevole per Di Natale. Genietto
Nocerino s.v.: gioca gli ultimi minuti. Ingiudicabile.
Prandelli 7: imparata la lezione di Mourinho. Squadra raccolta e contropiede. Saggio

Euro 2012: Italia - Spagna finisce 1-1. Buon debutto degli azzurri

Buon debutto degli azzurri di Prandelli, che sono andati oltre le migliori aspettative contro gli spagnoli, maestri insuperabili del palleggio. De Rossi ha governato la difesa con sapienza e tenacia, Pirlo davanti a lui ha stentato di più, ma ha saputo con una grande giocata mettere il subentrato Di Natale davanti a Casillas per il gol del vantaggio italiano. Vantaggio durato poco, perché una strepitosa combinazione Iniesta -Silva - Fabregas, onnipresente sul fronte offensivo, ha generato il meritato pareggio degli spagnoli. Da rivedere Cassano, perché ancora lontano dalla migliore condizione, e Balotelli, che ha sentito molto l'impegno. Brutta prova di Giaccherini, inadeguato alla ribalta europea. Per il resto, tutti hanno meritato un'ampia sufficienza. La Spagna, sul tramonto della partita, avrebbe potuto vincere: clamorosi due errori di Torres. Ad ogni modo, è stato un buon esordio. Le partite che restano nel girone saranno entrambe difficili. Specialmente quella con l'Irlanda di Trapattoni. Ma, francamente, credevo che fossimo messi peggio.