Finisce pari tra Roma e Lazio, con prevalenza territoriale della Roma. La Lazio resta in corsa per il titolo, la Roma per la qualificazione alla Champions. Ma, voglio parlare di Santon, beniamino di questo blog. Per anni contestato per errori, pochi, ingigantiti da stampa incompetente e tifosi, molti interisti come me purtroppo, incapaci di giudicare con equilibrio. Limitato da due gravi infortuni, non ha avuto la carriera che prometteva. Ma, è un campione. Stasera, l'ha dimostrato. Di questo passo, può tornare in nazionale.
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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domenica 26 gennaio 2020
giovedì 31 ottobre 2019
Serie A 2019/20: il punto dopo la 10^ giornata
- Decima giornata della serie A 2019/20.
- Juve fortunatissima. Batte allo spirare della partita il Genoa del bravissimo Thiago Motta, con un rigore, piuttosto dubbio, trasformato dal solito Cristiano Ronaldo. Che sopporta la tensione meglio degli altri, c'è poco da fare. Prima, c'era stata un'espulsione immeritata ai danni del Genoa cui era seguita, ma solo nel finale, la sacrosanta espulsione di un modesto Rabiot. Grande prova di Schone, regista acutissimo di un Genoa che ha lungamente irretito la squadra di Sarri.
- L'Inter resta ad un punto dalla Juve, grazie al sofferto successo contro il Brescia. La squadra è stanca. Ma, compatta.
- La Lazio travolge il Torino di Mazzarri: il capocannoniere Immobile, doppietta per lui, sale a 12 gol in campionato, 99 con la maglia della Lazio.
- Largo successo della Roma, rimasta presto in dieci, sul campo dell'Udinese. Gran gol iniziale di Zaniolo. E prova brillante di Santon. I giallorossi, pur decimati dagli infortuni, stanno risalendo la china.
- La partita del giorno, tra Napoli e Atalanta, finisce in pareggio. Il Napoli reclama un rigore, che resta dubbio, su Llorente. Aveva giocato meglio e avrebbe meritato di battere i bergamaschi. Ha sprecato troppo sotto porta, però.
- Stasera, il Milan ospita la Spal.
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domenica 2 dicembre 2018
Roma-Inter 2-2
Nel primo tempo gioca meglio la Roma. Superba la prova di Zaniolo. Che errore dell'Inter lasciarlo andare per Nainggolan! Su Zaniolo ci sarebbe anche un intervento da rigore di D'Ambrosio. Che, ingiustamente, non viene fischiato. Sulla ripartenza nerazzurra, segna un ottimo Keita Balde. Inter contratta, salvata da grandi parate di Handanovic. All'inizio della ripresa, gran tiro mancino di Under. Pari. L'Inter torna in vantaggio grazie ad un perentorio colpo di testa.di Icardi su angolo di Brozovic. Che poco dopo tocca con il braccio nella propria area. Rigore per la Roma, trasformato da Kolarov: 2-2. Spalletti interviene troppo tardi con i cambi. Disastrose le prove di Perisic e Asamoah, Joao Mario il migliore. Ora Juve-Inter.
lunedì 12 novembre 2018
Perché fa male la sconfitta dell'Inter con l'Atalanta
Si può perdere. Ma, c'è modo e modo. Anche l'Inter di Mourinho perse a Bergamo, campo tradizionalmente ostile. Mourinho, però, che possedeva un coraggio sconosciuto agli altri, e questo è il segreto della sua differenza, reagì con forza. Mise in panchina Chivu e Maxwell e diede fiducia al debuttante Santon. Ora, quella di ieri, per 4-1, ma il passivo avrebbe potuto assumere dimensioni più sconfortanti, è stata sconfitta anche peggiore. Il problema è come reagirà Spalletti. Lo scorso anno, dopo il 5-0 al Chievo, cominciarono due mesi senza vittorie, dall'Udinese in poi. E l'Inter era in testa al campionato. Quest'anno, l'Inter ha iniziato malissimo, si è ripresa, sette vittoria consecutive fino alla battuta d'arresto contro gli orobici. Che avrebbe potuto starci, ma non così, non in quel modo. Squadra sfilacciata, atteggiamento molle, confusione nelle scelte e sul campo. E i punti di ritardo dalla Juve sono già nove. Come reagirà Spalletti? Conta solo questo. Perché l'Inter, negli ultimi anni, alle prime difficoltà, si è sciolta come neve al sole. Spalletti, la scorsa stagione, nonostante prove imbarazzanti, tenne Perisic sempre in campo. Sta continuando ad operare allo stesso modo. Sebbene, in panchina, ci sia Lautaro Martinez. Le tre punte non sono un dogma!
martedì 2 ottobre 2018
Serie A 2018/19: il punto dopo la 7^ giornata
Settima vittoria consecutiva per la Juve, che doma il Napoli di Ancelotti, peraltro ridotto in dieci da un'espulsione non così evidente. Il campionato pare chiuso prematuramente. Epperò, una cosa va detta. I bianconeri ricevono cartellini gialli in ritardo, rossi mai. E giocano con molta aggressività. L'indulgenza verso questo gioco, che all'estero potrebbero solo sognare, aiuta a scavare un solco con la concorrenza: faccio un esempio, l'entrata di Alex Sandro su Albiol era, meglio dire, purtroppo, sarebbe stata, da espulsione diretta. E questo conta, questo incide e decide, ferma la forza della squadra di Allegri, che è oggettiva. La Roma vince il derby con la Lazio: voglio sottolineare la prova superba di Santon. Il migliore in campo. Se fisicamente a posto e, per dirla in stile anglosassone, se in fiducia, Santon è tra i migliori terzini in circolazione. Vincono anche Inter, Fiorentina, con assurdo rigore regalato ad un tuffo olimpionico di Federico Chiesa, Milan e Sampdoria. Classifica tutto sommato corta, con l'eccezione della Juve, che ha già sei punti di vantaggio sul Napoli.
venerdì 27 aprile 2018
Inter-Juve: l'Inter deve vincere
Partita da non sbagliare, partita da vincere. L'Inter ha bisogno di battere la Juve per mille ragioni. Per coltivare il sogno della Champions League, per onorare la propria storia, per interrompere l'egemonia bianconera sul campionato, che dura da troppi anni, per ritrovare la consapevolezza della propria forza. E per vincere, avrà bisogno di limitare al massimo gli errori. Spalletti non deve fallire la formazione. Io giocherei con un 3-4-3, con Cancelo e Santon esterni, facendo partire Rafinha, che soffre ancora i ritmi alti, dalla panchina. Mi aspetto moltissimo da Icardi, già autore di quattro gol nel derby d'Italia.
sabato 14 aprile 2018
Atalanta-Inter: 0-0. Perisic sbaglia troppo
Partita tosta. Brutto primo tempo. Ripresa di marca interista. Perisic fallisce almeno due comode occasioni da rete. Icardi assente ingiustificato. Resta difficile la corsa alla Champions League.
sabato 31 marzo 2018
Inter-Verona 3-0: Icardi, Perisic, Icardi
Due punti guadagnati sulla Roma nella sfida per il terzo posto. L'Inter batte il Verona con doppietta di Icardi e gol di Perisic. Vincendo il derby mercoledì, i nerazzurri di Spalletti potrebbero scavalcare i giallorossi. Convincente Brozovic davanti alla difesa. Importante il contributo tecnico e di personalità di Rafinha. Perisic è uscito dal letargo. Oggi, ha rivisto il campo anche un buon Santon.
lunedì 19 febbraio 2018
Inter: le ragioni di una lunga crisi (in 5 punti)
Nove punti in dieci giornate sarebbero costati la panchina a qualunque altro allenatore. Spalletti resta in sella per i risultati delle prime quindici partite di serie A, per la mancanza di alternative e per il ricco contratto che lo lega all'Inter. Epperò, qualche colpa ce l'ha. Una crisi, questa dell'Inter, davvero preoccupante. Andiamo con ordine:
- Nelle prime 15 giornate, Icardi ha segnato 16 gol, Perisic sette. Impensabile che potessero continuare a quei ritmi. Eppure Spalletti non ha immaginato contromisure ad un loro prevedibile calo di rendimento.
- L'Inter aveva giocato sempre al 100% delle proprie possibilità, raccogliendo, qui e là, anche la mano della buona sorte. Impensabile poter tenere sempre così alta la tensione nervosa, impensabile che continuasse l'assistenza della fortuna. Spalletti avrebbe dovuto lavorare di più sulle soluzioni offensive. Invece un solo schema: cross dalle fasce. Gli avversari l'hanno capito.
- A gennaio, sarebbe stato necessario intervenire. Con un centrocampista capace d'inserirsi e di segnare, per esempio Ramires, e con un trequartista capace di accendere la luce sulla trequarti. Anche contro il Genoa, l'Inter ha tenuto il pallone più degli avversari. Ma, arrivata negli ultimi 30 metri, non sapeva che fare. Quanto sarebbe servito Pastore, specialmente ora che non c'è Perisic a saltare l'uomo, che Candreva è sparito, che Borja Valero, ma non è più una novità, cammina. E qui ci sono le colpe di Suning.
- Nelle ultime dieci partite, l'Inter ha segnato la miseria di 7 gol. Due Icardi, nessuno Perisic (cfr. punto 1). Candreva ha avuto un tracollo. Per di più la difesa ha cominciato a subire quello che priva evitava. Sarebbe stato saggio virare su un 4-4-2, in nome del vecchio motto di Sir Chapman: safety first. Spalletti non l'ha fatto. Insistendo con un 4-2-3-1, per il quale mancano gli interpreti e che la squadra non regge. Ora, la difesa sta subendo un gol a partita.
- Poi, ci sono i nodi irrisolti. A sinistra, Spalletti aveva scelto, e bene, Santon. E' bastata la partita sfortunata contro l'Udinese, per mettere tutto in discussione. Eppure la crisi era iniziata contro il Pordenone. E Santon non aveva giocato. Le altre tre sconfitte, Sassuolo, Milan in Coppa Italia e Genoa, hanno visto Santon in panchina. Hanno giocato Nagatomo, finalmente andato via, Dalbert, Cancelo e D'Ambrosio a sinistra. Tutti male, alcuni malissimo. Handanovic, per me da sempre non da Inter, da sempre trafitto da gol evitabili, al netto di qualche parata più spettacolare che difficile, ha sulla coscienza diversi punti persi, diversi gol presi. Compreso quello di El Shaarawi contro la Roma. Sono anni che va così. Come D'Ambrosio, la cui cifra tecnica è compatibile, al massimo, con la serie C. Aver puntato su di loro, ancora, è stato un errore di Spalletti. Come aver impiegato mesi a panchinare Candreva, poi tornato titolare, purtroppo, contro il Genoa. Stesso discorso per Borja Valero. Emmers, già oggi, è due volte più forte.
sabato 30 dicembre 2017
Inter-Lazio 0-0: Santon migliore in campo. Le pagelle dell'Inter
Dopo tre sconfitte, tra campionato e Coppa Italia, un pareggio, contro l'ottima Lazio di Simone Inzaghi, è un toccasana per l'Inter. Ecco le pagelle dei nerazzurri:
Handanovic 6,5: reattivo.
Ranocchia: tiene Immobile, che pure ha un altro passo. Concentrato.
Santon 7: attacca e difende con continuità, non sbaglia una chiusura. Impeccabile
Candreva 4: sbaglia tutto. Irritante come i suoi cross.
Vecino 6: Buona partita, ma solo di contenimento. Prudente.
Gagliardini 6: tiene il campo, pur senza brillare. Essenziale.
Borja Valero 6,5: lucido e persino gagliardo atleticamente. Professore.
Icardi 4,5: sempre anticipato, nessun duello vinto. Spuntato.
Perisic 4: fuori forma, mai in partita. Marginale.
Handanovic 6,5: reattivo.
Cancelo 6: ha qualità tecnica, ma in difesa è ancora spaesato. In fase di ambientamento.
Skriniar 6: leggesse anche bene le traiettorie, sarebbe un fenomeno. Dominante.Ranocchia: tiene Immobile, che pure ha un altro passo. Concentrato.
Santon 7: attacca e difende con continuità, non sbaglia una chiusura. Impeccabile
Candreva 4: sbaglia tutto. Irritante come i suoi cross.
Vecino 6: Buona partita, ma solo di contenimento. Prudente.
Gagliardini 6: tiene il campo, pur senza brillare. Essenziale.
Borja Valero 6,5: lucido e persino gagliardo atleticamente. Professore.
Icardi 4,5: sempre anticipato, nessun duello vinto. Spuntato.
Perisic 4: fuori forma, mai in partita. Marginale.
sabato 23 dicembre 2017
Sassuolo-Inter 1-0: disfatta nerazzurra. Sbaglia Spalletti
L'Inter getta via un'altra occasione. Partita imbarazzante contro il Sassuolo, il cui gol, firmato da Falcinelli, riassume tutti gli errori commessi da Spalletti e dai suoi giocatori. D'Ambrosio a sinistra, che ingiustamente sostituisce Santon, Brozovic, che non ha voglia e non ce la fa a rincorrere Politano, che sembra Robben, ma non lo è. Gli altri della difesa che dormono. Spalletti insiste con Candreva. Crosso meglio io. Anche con la palla medica. Fa decine di cross. Mai dal fondo. Ora fiacchi e mosci. Ora lunghi e sballati. Poi finte e controfinte. L'attaccante fa il primo movimento e resta spiazzato. Puro dilettantismo. Spalletti si ostina con un 4-2-3-1, per il quale mancano gli interpreti. Poi, c'è e ci può stare lo scadimento di forma di Icardi, che sbaglia anche il rigore. Il fiato corto di Borja Valero. La malavoglia di Perisic. Peccato. Epperò, Spalletti, un cambio tattico avrebbe potuto farlo, ferme alcune carenze di organico. Per esempio, fuori Candreva e dentro Joao Mario dal principio. Centrocampo a rombo e Perisic seconda punta.
sabato 16 dicembre 2017
Inter-Udinese: 1-3. Le pagelle dell'Inter
Prima sconfitta stagionale per l'Inter di Spalletti contro l'Udinese, che segue la stentata qualificazione in Coppa Italia contro il Pordenone. Le friulane si rivelano più dure del previsto per l'Inter. Che, a maggior ragione dopo oggi, qualcosa dovrà fare nel mercato di gennaio.
Handanovic: 5,5. Nell'area piccola, ogni palla è del portiere. Corresponsabile sul primo gol.
D'Ambrosio: 5,5. Pure lui si fa anticipare sul primo gol.
Skriniar: 6+. Il migliore, ma la sua partita difensiva non è impeccabile come altre volte.
Miranda: 6-. Si batte, ma sbaglia i tempi sul terzo gol avversario.
Santon: 5,5. Ora, i suoi critici riprenderanno fiato. Persa una palla, che aveva recuperato, in occasione del primo gol. Provoca ingenuamente il rigore. Ma, per il resto, gioca bene e con la voglia che ad altri manca. Da non sostituire.
Candreva: 5,5. Solo l'assist per Icardi, in mezzo a decine di cross sbagliati.
Vecino: 5. Stanco e svagato. Mai in partita.
Borsa Valero: 5,5. Un gran tunnel, ma tiro da zero a zero. Piccolo cabotaggio.
Brozovic: 6-. Oggi, meglio di altre volte. Non l'avrei tolto.Perisic: 5. Snervante. Uno con la sua classe avrebbe potuto raddrizzare la partita da solo.
Icardi: 6. Sufficiente per il gol. Ma, non è in giornata.
Spalletti: 5,5. Più per il Pordenone che per l'Udinese. Sbaglia i cambi. E merita rinforzi in mezzo al campo a gennaio.
domenica 3 dicembre 2017
Inter-Chievo: 5-0. Inter capolista
Partita sontuosa dell'Inter, che travolge il Chievo 5-0. Da una grande accelerazione del ritrovato Santon, 100 presenze in nerazzurro, nasce il gol del vantaggio di Perisic, che si avventa sulla respinta di Sorrentino. Poi segna Icardi, seguito, nella ripresa, ancora da Perisic e da Skriniar, al cui fianco si distingue anche Ranocchia, oggi impeccabile. Perisic arrotonda sul 5-0, per la tripletta personale. Grandi i meriti di Spalletti. Scavalcato il Napoli in testa alla classifica. Sabato, l'Inter, da capolista giocherà sul campo della Juventus. E vincerà.
lunedì 20 novembre 2017
Serie A 2017/18: il punto dopo la 13^ giornata. Napoli capolista, Inter seconda
Vince il Napoli di Insigne, ingiustamente escluso da Ventura nella caporetto azzurra contro la Svezia. Il Milan, che pure gioca meglio di altre volte, continua a navigare in acque limacciose. Il derby capitolino va alla Roma, soprattutto grazie al talento, di forza e temperamento, di Nainggolan. Uno che il Belgio si permette di tenere in panchina, solo perché può schierare, in ruoli prossimi al suo, Hazard e De Bruyne. Un tempo era l'Italia ad avere consimili problemi di abbondanza sulla trequarti e dintorni. La Juve crolla al Marassi contro la Samp del preparato Giampaolo e del grandissimo Zapata. Che ha tecnica e fisico, qualcosa di Boksic, con meno dribbling, ma maggior precisione sotto porta. Se il Napoli l'avesse tenuto, avrebbe lo scudetto in tasca. Che, invece, dovrà giocarsi per lo meno con l'Inter di Spalletti, che è sempre più coriacea, ritrova Santon, e batte una buona Atalanta 2-0: doppietta di testa di Icardi. Il secondo gol dell'argentino è un pezzo di scuola del centravanti. Per smarcamento, tempismo ed esecuzione. Arranca il Toro di uno spento Belotti, che sbaglia anche un calcio di rigore: 1-1 contro il Chievo. Pareggio anche tra Spal e Fiorentina: a segno Paloschi, tornato goleador e Chiesa, destinato a ripetere la carriera del padre. Sfuma sul finire della partita la possibilità del primo punto in serie A del Benevento: vince il Sassuolo 2-1.
domenica 19 novembre 2017
Inter-Atalanta: doppietta di Icardi
Doppietta di Icardi nella ripresa, dopo un primo tempo difficile, nel quale l'Inter soffre il pressing organizzato dell'Atalanta, una squadra dal temperamento inglese. Grande ritorno in campo di Santon, sapientemente rilanciato da Spalletti a sinistra. Ma, oggi ha giocato bene anche D'Ambrosio a destra. In crescita Gagliardini. L'Inter torna al secondo posto della classifica. E, per lo scudetto, sebbene il Napoli resti favorito, c'è.
domenica 15 ottobre 2017
Inter-Milan 3-2: tripletta di Icardi
Passaggio a vuoto all'inizio della ripresa. Per il resto, un'Inter solida. Peccato che i terzini siano Nagatomo e D'Ambrosio. Il primo sbaglia sul gol di Suso, il secondo sparisce sulla rete di Bonaventura. E così vengono vanificati i due gol di un grande Icardi. Vecino giganteggia. E l'avevo detto che è un campione. Poi il rigore per una trattenuta. Icardi dal dischetto: gol!!!! INTER batte Milan 3-2. Entra pure Santon. Tutto bellissimo stasera. Ora, il Napoli.
giovedì 17 agosto 2017
Perché Spalletti dovrebbe giocare con la difesa a tre
Mai così polemici, negli ultimi anni, i tifosi nerazzurri sulla campagna di rafforzamento della squadra. Eppure mi pare che qualche buon innesto sia stato compiuto. Borja Valero ha la personalità e l'esperienza del comandante. Potrà essere decisivo. Vecino ha la corsa di Berti ed un tiro notevole, Gagliardini, dopo la flessione conosciuta durante gli ultimi due mesi della passata stagione, ha i mezzi per imporsi come un centrocampista di caratura internazionale. Dalbert lo conosco poco, Cancelo, dovesse arrivare, potrebbe sostituire Candreva, da tempo sfiatato, a destra: lo vedo più ala che terzino. Detto questo, Spalletti farebbe bene a virare su una difesa a tre. Con Santon mezzo destro, Skriniar centrale, ha il carattere ed il tempismo necessari al ruolo, e Miranda (o Mangala) mezzo sinistro. Cancelo e Dalbert potrebbero giocare senza i vincoli del ruolo di terzino. Poi tre centrocampisti liberi anche di scambiarsi ruoli e posizioni: Borja Valero, Vecino e Gagliardini. Davanti Icardi con il supporto di Perisic, libero da compiti di rientro. E Pinamonti, che è fortissimo, in rampa di lancio. Oltre a Schick, dovesse arrivare. Per me, quest'Inter è forte ed equilibrata. E non dovrebbe fallire, a tenersi prudenti nel pronostico, la qualificazione alla prossima Champions League.
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domenica 28 maggio 2017
Inter-Udinese: 5-2. Bella prova di Santon e Andreolli
Vittoria inutile ai fini della classifica ed all'esito di una stagione cominciata malissimo e contrappuntata da continui cambi di allenatore. Mancata la qualificazione persino all'Europa League. Epperò qualche indicazione nel successo colto dall'Inter sull'Udinese può trarsi comunque. Andreolli è un ottimo difensore. A patto di star bene fisicamente è più forte ed affidabile di Murillo e di Medel ed anche dell'ultimo Miranda. Santon è il miglior terzino dell'Inter. Per corsa, tecnica e cognizioni tattiche. Assurdo che sia rimasto fuori per mesi, facendo spazio ad Ansaldi e, da non credere, a Nagatomo. Sono due interisti autentici, giocatori con grande sentimento di appartenenza, che all'Inter dovrebbero restare. Senza giocatori di questo tipo, con questa storia, non si vince. Poi, va da sé, la squadra ha bisogno di altro. Di liberarsi dei contratti con giocatori svogliati o troppo deboli. E di ingaggiare talenti veri, anche sul piano della personalità. Quanto al nuovo tecnico, dubito che l'umbratile Spaletti saprebbe adattarsi al vulcanico ambiente nerazzurro, già frustrato da troppi anni di delusioni. Io, come al solito in minoranza, darei a Zenga la possibilità che merita. Il calcio è un fatto umano, prima tecnico. Ed il temperamento val più della tattica.
domenica 21 maggio 2017
Lazio-Inter 1-3: sugli scudi Andreolli e Santon
Vittoria che serve a poco, ma che conferma quanto scrivo, inutilmente, da mesi. Andreolli e Santon sono interisti autentici e debbono giocare titolari. Anche Vecchi ha esaltato le prestazioni di Andreolli e Santon "che hanno l'Inter nella loro storia e nel loro cuore". Mi offro per la panchina dell'Inter al minimo sindacale.
domenica 14 maggio 2017
Inter-Sassuolo 1-2: tecnico nuovo problemi Vecchi
Assurdo schierare prima Nagatomo e poi Ansaldi. Con Santon in panchina. L'unico abituato a difendere. A tenere la posizione. Da dove nascono gol del Sassuolo? Vecchi, dopo l'esonero di De Boer, schierò Nagatomo in Europa League. Ne fu ripagato con un esiziale autogol. Oggi, con un primo tempo disastroso. Sbagliare è umano. Ma, Vecchi ha perseverato. Poi il solito pianto generale. Due punti nelle ultime otto partite. Suning deve svegliarsi.
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