Partita ricca di occasioni, povera di gioco. Squadre allungate, sfilacciate, affidate alle giocate individuali. Soprattutto l'Inter che, priva di Cassano, si aggrappa alla prepotente vitalità di Guarin: gli schemi del sopravvalutato Stramaccioni sono questi, niente di più. Passa in vantaggio la Roma su discutibile rigore provocato da un maldestro intervento di Ranocchia: Totti trasforma da par suo dal dischetto. Gol n. 222 per il capitano giallorosso. Il pareggio nerazzurro nasce da un'azione solitaria di Guarin, che serve un comodo pallone a Palacio. Nella ripresa, il risultato non cambia. Buona la prova di Livaja, mi domando che fine abbia fatto Milito. Poi, perché schierare il solito Saverio Zanetti e non Benassi? Stramaccioni merita sempre l'esonero.
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domenica 20 gennaio 2013
lunedì 26 novembre 2012
Inter battuta anche a Parma: gol di Sansone. Stramaccioni in stato confusionale
Altra sberla per l'Inter. Questa volta è il Parma di Donadoni ad assestargliela. Dopo un primo tempo racchio piuttosto che no, nella ripresa i parmensi prendono le redini del gioco, anche perché il centrocampo nerazzurro è tra i più scarsi del campionato e pensare che Montolivo è finito al Milan a parametro zero. Branca si dimetta! Stramaccioni, in stato confusionale, dimostra quanto peso abbia avuto nei successi della prima parte di stagione il talento irregolare ma decisivo di Cassano, oggi assente per squalifica. Il gol di Sansone, che sembrava Matthaus, ha dimostrato, in un colpo solo, la pochezza atletica dell'ultimo Zanetti, la pochezza tattica del solito Guarin, la pochezza strategica di Handanovic, che non sa stare in porta e si tuffa sempre in ritardo. Para i rigori? Chissenefrega! Stramaccioni prova a ribaltare la partita con un trio improvvisato pescato dalla poverissima panchina: Coutinho, Duncan e Livaja. Tempo sprecato. L'Inter resta a -4 dalla Juve, del cui passo falso approfitta soltanto il Napoli, vittorioso a Cagliari con un gol di Hamsik: un centrocampista goleador che all'Inter si può soltanto sognare.
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domenica 11 novembre 2012
Inter battuta dall'Atalanta: 3-2 per i bergamaschi. Stramaccioni sbaglia tutto
Dopo la faticaccia di Belgrado, un allenatore più avveduto di Stramaccioni avrebbe scelto di ruotare gli uomini, soprattutto in avanti, tenendo a riposo i giocatori più stanchi. Invece, no. E penso a Cambiasso, tornato a camminare spaesato per il campo come lo scorso anno. Per tacere di Saverio Zanetti, autore di una prova imbarazzante, titolare per grazia ricevuta. Vai a capire da chi. Pesano eccome le assenze di Ranocchia e Samuel, laddove Nagatomo da difensore puro conferma di essere scarso piuttosto che no. Bonaventura porta in vantaggio l'Atalanta nel primo tempo, il pareggio è di Guarin all'inizio della ripresa, con sassata su punizione. Poi, segna Denis, che scappa a Silvestre e Juan Jesus e spinge in rete un assist delizioso di Morales. Che poi si procura anche un generoso rigore, scherzando un ingenuo Silvestre. Denis spiazza Handanovic, perché non esistono i portieri pararigori. I rigori, tirati bene, sono sempre gol. Tanto che lo sloveno viene spiazzato da uno, Denis, che non ha il piede più educato del campionato. L'Inter non ha cambi all'altezza. Non possono esserlo Alvaro Pereira ed Alvarez. O Livaja. Saltano tutti gli schemi e l'Inter, esponendosi al contropiede avversario, attacca alla rinfusa. A cinque minuti dalla fine, Palacio, servito da Gargano, accorcia le distanze. Ma, è un episodio altro che gli schemi di Stramaccioni! Atalanta in dieci nel recupero, ma, non basta per la rimonta nerazzurra. Prima sconfitta in trasferta per l'Inter, la Juve torna lontana quattro punti.
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giovedì 8 novembre 2012
L'Inter passa a Belgrado contro il Partizan: 3-1 per i nerazzurri. Palacio, Palacio, Guarin
Netto successo dell'Inter di Stramaccioni in Europa League. Sconfitto il Partizan Belgrado per 3-1. Gli avversari, a dire il vero, non hanno granché impressionato. Turn over all'inzio. Con Jonathan, Mudingay, Alvaro Pereira e Livaja. La partita cambia, però, nella ripresa, con l'ingresso di Palacio. Che capitalizza il gran lavoro del centrocampo, soprattutto quello di un instancabile Guarin. Poi a segno, personalmente, su assist delizioso del subentrato Cassano. E' la decima vittoria in trasferta dell'Inter. Stramaccioni gioca alla Trapattoni. Prudenza, atteggiamento guardingo e contropiede, ora fulmineo, ora manovrato. Niente di nuovo sotto il sole.
giovedì 20 settembre 2012
Inter - Rubin Kazan: 2-2. Ennesima figuraccia a San Siro. Stramaccioni va esonerato
E Stramaccioni sarebbe un grande allenatore? Poche, pochissime idee, ma confuse. Schiera Jonathan sulla destra, miniatura estetica di Maicon, che vale 100 e passa volte meno di Maicon. Procura il rigore per il Rubin Kazan, Handanovic para, ma sulla respinta l'Inter va sotto. Squadra svagata, con due centrocampisti patetici come Cambiasso, immobile, e Saverio Zanetti, inconcludente come per larga parte della sua carriera. Coutinho prova a saltare chiunque. Ma, non è Zico. E mai lo sarà. Faticherebbe a giocare in una provinciale. Soltanto da Cassano arriva qualche giocata di classe, come quella che libera Cambiasso, che crossa dalla destra per il colpo di testa di Livaja, la sola nota positiva di una serata davvero storta. Pareggio. Guarin rileva Jonathan nella ripresa. Poi, entra Milito per Livaja. L'Inter è molto lunga sul campo. E rischia continuamente di andare sotto. E ci va, con Rondon, che taglia la difesa nerazzurra, ferma come quella del subbuteo. Stramaccioni finge concentrazione, come stesse capendo qualcosa della partita. Ennesima figuraccia a San Siro. Appena rimediata dal pareggio al volo di Nagatomo, uno che indegnamente tiene il ruolo che fu di Facchetti e di Brehme. L'Inter manca ancora la vittoria a San Siro. Stramaccioni andrebbe esonerato.
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