Il gol n. 115 di Pazzini in serie A ha regalato al Verona un meritato successo contro la Juve. Nel cui gioco non si riconoscono tracce di "sarrismo". Anzi. Gioca davvero male la Juventus, fin qui aggrappata all'intramontabile vena realizzativa di Cristiano Ronaldo. Non è la prima rimonta subita dalla Juve. Prova di una perduta solidità difensiva. E psicologica. Detto questo, ho molti dubbi che Sarri conservi la panchina sino al termine della stagione.
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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domenica 9 febbraio 2020
martedì 13 novembre 2018
Classifica dei cannonieri italiani in attività
Ecco una classifica dei primi goleador italiani, in tutte le competizioni, in attività: si conteggiano soltanto i gol segnati nei campionati e nelle coppe professionistici, con la nazionale maggiore e la nazionale under 21. Resta inteso che i gol non vanno solo contati ma anche pesati: i gol segnati in serie A non possono che valere molto di più di quelle segnati nelle altre serie professionistiche.
- Andrea Caracciolo 204 gol
- Fabio Quagliarella 188 gol
- Giampaolo Pazzini 186 gol
- Daniel Ciofani 180 gol
- Sergio Pellissier 172 gol
- Ciro Immobile 169 gol
- Graziano Pellè 160 gol
- Mario Balotelli 157 gol
- Mirco Antenucci 146 gol
- Marco Borriello 133 gol
- Lorenzo Insigne 130 gol
- Sergio Floccari 129 gol
- Alessandro Matri 125 gol
- Leonardo Pavoletti 115 gol
- Antonio Floro Flores 114 gol
- Andrea Belotti 103 gol
- Alberto Paloschi 87 gol
- Daniele De Rossi 85 gol
- Manolo Gabbiadini 83 gol
- Simone Zaza 80 gol
- Stephan El Shaarawi 79 gol
- Mattia Destro 79 gol
- Riccardo Meggiorini 77 gol
- Antonio Candreva 72 gol
- Domenico Berardi 72 gol
lunedì 11 settembre 2017
Classifica dei primi 10 (20) cannonieri italiani in attività
Ecco una classifica dei primi venti cannonieri italiani in attività, in tutte le competizioni. Si tengono in considerazioni i campionati professionistici, le coppe nazionali ed europee, nonché i gol con nazionale maggiore, under 21 ed olimpica. Primo, dopo il ritiro di Totti, è Gilardino, classe 1982.
- Gilardino 263 gol
- Maccarone 225 gol
- Caracciolo 192 gol
- Pazzini 178 gol
- Pellissier 169 gol
- Quagliarella 168 gol
- Giuseppe Rossi 145 gol
- Graziano Pellè 144 gol
- Borriello 133 gol
- Balotelli 133 gol
- Immobile 125 gol
- Matri 122 gol
- Floccari 120 gol
- Giovinco 117 gol
- Floro Flores 109 gol
- Insigne 106 gol
- Pavoletti 106 gol
- Belotti 86 gol
- Paloschi 78 gol
- Destro 73 gol
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martedì 31 gennaio 2017
Classifica dei primi 10 (anzi 20) cannonieri italiani in attività
Ecco una classifica dei primi venti cannonieri italiani in attività, in tutte le competizioni. Si tengono in considerazioni i campionati professionistici, le coppe nazionali ed europee, nonché i gol con nazionale maggiore, under 21 ed olimpica. Primo, manco a dirlo, Totti. Beninteso, occorre considerare che, per esempio, Destro ha giocato e segnato solo in campionati di serie A, come Cassano e Balotelli, mentre Pavoletti, sempre per esempio, ha fatto molti gol tra serie C (Lega Pro di seconda e prima divisione). Insomma, qui i gol si contano, poi vanno anche pesati. Classifica aggiornata al 31 gennaio 2016.
- Totti 322 gol
- Gilardino 263 gol
- Maccarone 224 gol
- Caracciolo 184 gol
- Pazzini 171 gol
- Quagliarella 157 gol
- Pellissier 156 gol
- Cassano 153 gol
- Giuseppe Rossi 142 gol
- Graziano Pellè 138 gol
- Borriello 126 gol
- Balotelli 125
- Matri 119 gol
- Floccari 117 gol
- Pavoletti 107 gol
- Floro Flores 105 gol
- Immobile 103 gol
- Giovinco 99 gol
- Insigne 90 gol
- Paloschi 78 gol
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lunedì 16 gennaio 2017
Classifica dei primi venti cannonieri italiani in attività
Ecco una classifica dei primi venti cannonieri italiani in attività, in tutte le competizioni. Si tengono in considerazioni i campionati professionistici, le coppe nazionali ed europee, nonché i gol con nazionale maggiore, under 21 ed olimpica. Primo, manco a dirlo, Totti. Beninteso, occorre considerare che, per esempio, Destro ha giocato e segnato solo in campionati di serie A, come Cassano e Balotelli, mentre Pavoletti, sempre per esempio, ha fatto molti gol tra serie C (Lega Pro di seconda e prima divisione). Insomma, qui i gol si contano, poi vanno anche pesati. Classifica aggiornata al 5 dicembre 2016.
- Totti 322 gol
- Gilardino 263 gol
- Maccarone 224 gol
- Caracciolo 184 gol
- Pazzini 170 gol
- Quagliarella 157 gol
- Cassano 153 gol
- Pellissier 156 gol
- Giuseppe Rossi 142 gol
- Graziano Pellè 138 gol
- Borriello 125 gol
- Balotelli 124
- Matri 117 gol
- Floccari 115 gol
- Pavoletti 107 gol
- Floro Flores 105 gol
- Immobile 102 gol
- Giovinco 99 gol
- Insigne 89 gol
- Paloschi 78 gol
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martedì 15 novembre 2016
Classifica dei primi venti cannonieri italiani in attività
Ecco una classifica dei primi venti cannonieri italiani in attività, in tutte le competizioni. Si tengono in considerazioni i campionati professionistici, le coppe nazionali ed europee, nonché i gol con nazionale maggiore, under 21 ed olimpica. Primo, manco a dirlo, Totti. Beninteso, occorre considerare che, per esempio, Destro ha giocato e segnato solo in campionati di serie A, come Cassano e Balotelli, mentre Pavoletti, sempre per esempio, ha fatto molti gol tra serie C (Lega Pro di seconda e prima divisione). Insomma, qui i gol si contano, poi vanno anche pesati. Classifica aggiornata al 5 dicembre 2016.
- Totti 322 gol
- Gilardino 263 gol
- Maccarone 223 gol
- Caracciolo 182 gol
- Pazzini 168 gol
- Quagliarella 157 gol
- Cassano 153 gol
- Pellissier 152 gol
- Giuseppe Rossi 141 gol
- Graziano Pellè 138 gol
- Balotelli 121 gol
- Borriello 121
- Matri 115 gol
- Floccari 115 gol
- Pavoletti 111 gol
- Floro Flores 105 gol
- Immobile 100 gol
- Giovinco 99 gol
- Insigne 88 gol
- Paloschi 78 gol
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domenica 17 gennaio 2016
Pazzini 150 gol in carriera
Gol su rigore contro la Roma, appena il secondo in campionato con il Verona, e Pazzini si issa a 150 gol in carriera, dei quali 103 in serie A.
martedì 27 agosto 2013
Graziano Pellè ai mondiali di Brasile 2014?
E se Graziano Pellè giocasse i mondiali di Brasile 2014? Per anni paragonato a Luca Toni, come il centravanti emiliano è esploso a 27 anni: Toni era in B con il Palermo e mise a segno 30 gol. Pellè, lo scorso anno, aveva pure 27 anni, segnò giustappunto 27 gol con il Feyenoord, dimostrando a Rotterdam quanto non gli era riuscito negli altri campionati d'Olanda giocati con l'Az Alkmaar. D'evidenza, la mia è una provocazione. Però, uno come Pellè, centravanti vecchia maniera, alto, possente ed acrobatico, ma anche provvisto di buona tecnica oltre che di una certa esperienza internazionale, andrebbe a coprire un ruolo cui attualmente molti si candidano, senza che alcuno abbia convinto. Da Borriello, insicuro di un posto di titolare alla Roma, a Pazzini, ancora infortunato, a Gilardino, in fase calante. Pellè, a 28 anni, chissà?, potrebbe fare alla bisogna della nazionale italiana. Perché il titolare, si sa, è Balotelli. Ma, in panchina, un centravanti puro è necessario per scardinare le difese più chiuse e speculare sui calci piazzati. Per il pochissimo che conta il mio parere, candido Pellè. Dopotutto, si giocherà in Brasile!
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domenica 20 gennaio 2013
Allunga la Juve, rallentano Lazio e Napoli. Pazzini trascina il Milan
Nessun dubbio che l'Udinese avrebbe perso contro la Juve. Succede da sempre. Mi ha stupito il modo, la rotondità della vittoria bianconera, propiziata da una prova maiuscola, condita da doppietta di Pogba, avvicinato a Desailly, avvicinato a Vieira, ma che, a dire il vero, è diverso da tutti e due, soprattutto dal primo, e vede assai meglio la porta. La Lazio si è impantanata a Palermo, dove Dybala ha distillato perle di calcio antico, poca corsa e piede fatato. Pareggio anche per il Napoli contro la Fiorentina. Da segnalare la doppietta di Pazzini, stampo di centravanti classico, nel successo del Milan sul Bologna. Tra poco Roma - Inter.
martedì 21 agosto 2012
Cassano all'Inter, Pazzini al Milan. Chi ci guadagna?
Hanno formato per un paio di anni una coppia di attaccanti tra le più prolifiche della serie A, tanto che a Genova, sponda doriana, si sprecavano i paragoni con i gemelli del gol, che a mio parere restano superiori, Mancini e Vialli. Cassano e Pazzini, allora, oggi dovrebbe essere ufficiale, si danno il cambio, Cassano passa all'Inter, Pazzini passa al Milan. Ci guadagneranno tutti. L'Inter, che faceva giocare poco Pazzini, chiuso da Milito e da un gioco poco adatto alle sue caratteristiche: pochissimi cross. Il Milan, che in Cassano vedeva un problema, essendoci già altri fantasisti di vaglia in rosa. Pazzini, che al Milan segnerà i suoi gol: faccia alla porta, sa il fatto suo, è noto. Cassano, sempre bisognoso per indole di motivazioni nuove, che indosserà la maglia della squadra per la quale tifava da ragazzo, e che ha colpi da fuoriclasse. Nell'Inter di oggi, assieme a Sneijder, sarà il faro, il salvatore della patria. Un ruolo che gli si confà. Quello della stagione che comincia, sarà il miglior Cassano mai visto. Ci scommetto. Per il resto, però, ad oggi, la campagna di rafforzamento dell'Inter ricorda la ritirata di Napoleone dalla Russia. Fallimentare.
Una curiosità: Cassano, 30 anni, e Pazzini, 28, vantano entrambi 124 gol tra i professionisti.
Il parere di Bergomi: per una volta, esprimo il mio dissenso rispetto al parere reso da Beppe Bergomi sullo scambio Cassano - Pazzini. Per Bergomi ci guadagnerebbero i rossoneri, privi di un ariete d'area, laddove Cassano si pesterebbe i piedi con Coutinho, Palacio e Sneijder. No, proprio non sono d'accordo. Il Milan, sì, avrà da Pazzini la dote di un certo numero di gol. Ma, l'Inter un giocatore come Cassano non ce l'ha. Perché Sneijder è un centrocampista che segna poco, bravo soprattutto a legare il gioco d'attacco, Cassano è un attaccante, bravo negli assist, più discontinuo ma più geniale. E pieno di carisma. Coutinho non regge minimamente il confronto. Palacio è una seconda punta che parte dall'esterno. Insomma, Cassano di spazio ne avrà eccome. E sarà protagonista, voglio sbilanciarmi di nuovo, di una grandissima stagione.
Una curiosità: Cassano, 30 anni, e Pazzini, 28, vantano entrambi 124 gol tra i professionisti.
Il parere di Bergomi: per una volta, esprimo il mio dissenso rispetto al parere reso da Beppe Bergomi sullo scambio Cassano - Pazzini. Per Bergomi ci guadagnerebbero i rossoneri, privi di un ariete d'area, laddove Cassano si pesterebbe i piedi con Coutinho, Palacio e Sneijder. No, proprio non sono d'accordo. Il Milan, sì, avrà da Pazzini la dote di un certo numero di gol. Ma, l'Inter un giocatore come Cassano non ce l'ha. Perché Sneijder è un centrocampista che segna poco, bravo soprattutto a legare il gioco d'attacco, Cassano è un attaccante, bravo negli assist, più discontinuo ma più geniale. E pieno di carisma. Coutinho non regge minimamente il confronto. Palacio è una seconda punta che parte dall'esterno. Insomma, Cassano di spazio ne avrà eccome. E sarà protagonista, voglio sbilanciarmi di nuovo, di una grandissima stagione.
lunedì 7 maggio 2012
Euro 2012: Prandelli e gli attaccanti dell'Italia. Da convocare Destro e Totti
Gli Europei 2012 si avvicinano a grandi passi. L'Italia di Prandelli, ciò nonostante, manca ancora di una precisa fisionomia. Soprattutto, in attacco. Certa l'assenza dello sfortunato Giuseppe Rossi, nel ruolo di seconda punta, Cassano e Giovinco sono sicuri della convocazione. Per il resto, moltissimi dubbi. Chi sarà il centravanti? Balotelli, che rende di più da attaccante esterno o da seconda punta? Credo che Balotelli, ad ogni modo, farà parte della spedizione, ma ciò non toglie che restano altre due maglie da assegnare. Gilardino ha vissuto la peggiore stagione della carriera. Matri non segna da febbraio, Borriello ha giocato pochissimo, Pazzini ha visto più la panchina che il campo. Ritengo che Prandelli, fermi Cassano, Giovinco e Balotelli, dovrebbe convocare Destro e Totti. Destro perché in stato di grazia, perché ha brillato in tutte le rappresentative nazionali, perché ha un repertorio vastissimo, per quanto manchi ancora di esperienza. Totti perché invece ha tutta l'esperienza necessaria, la maggior classe ed una qualità balistica, destinata a segnare la differenza. Si obietterà, perché non Di Natale o Miccoli? Perché Di Natale e Miccoli si pesterebbero i piedi con Cassano e Giovinco, che sono più giovani. Stiamo a vedere che decisioni prenderà Prandelli.
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domenica 25 marzo 2012
L'Inter perde anche con la Juve, 2-0 per i bianconeri: Ranieri esonerato
Quante altre scuse dovremo ascoltare? L'Inter gioca con tutte le forze che ha, e non sono molte, va vicina al gol nel primo tempo, due volte con Milito, e poi con Forlan, il peggiore in campo insieme a "sua altezza" Nagatomo, con Obi e con Stankovic. Ma, non segna. Perché non crede in se stessa, ha compreso la fine di un'epoca irripetibile. Nella ripresa, la difesa si addormenta e segna, udite, udite, Caceres, che salta indisturbato tra tante racchie statuine. Vergogna! Poi, Ranieri ci mette del suo, sostituisce Obi e Poli, autori di una buona prova, e manda in campo l'inutile Faraoni e Pazzini. E puntualmente arriva, in contropiede, il gol di Del Piero a calare la saracinesca sulle residue speranze europee dell'Inter peggiore degli ultimi anni. L'Inter è ottava in classifica! Ranieri va esonerato immediatamente. Via Ranieri, via Branca!
martedì 13 marzo 2012
Inter eliminata dal Marsiglia all'ultimo minuto: fine ingloriosa di una stagione fallimentare. Ranieri esonerato subito
Sneijder deve lasciare immediatamente l'Inter: la sua prova scandalosa non merita commenti. La sua e quella di Ranieri sono la faccia smunta di una disfatta annunciata. L'Inter riesce a farsi eliminare da un Marsiglia scarso che più scarso non si può. Fatali gli errori iniziali di mira dell'ineffabile Sneijder e di Milito, che pecca di sufficienza, colpendo di petto invece che di testa. Un vantaggio precoce avrebbe mutato il volto della partita. Che sembra cambiare nel secondo tempo, quando Obi e Pazzini rilevano l'olandese stanco e Forlan: il peggiore acquisto del dopo Gresko. Ad un quarto d'ora dalla fine, da una mischia nasce il gol di Milito, l'Inter attacca, ma alla rinfusa, Maicon fa finalmente la differenza. Due punizioni sprecate fanno pensare ai supplementari. Ma l'Inter, vecchia, con Cambiasso che è stanco appena entrato, non sta più in piedi. Rinvio del portiere francese, Lucio e Samuel, esausti dopo una prova valorosa, commettono un imperdonabile errore di posizione. Brandao stoppa, si gira e tira. Julio Cesar è beffato, come milioni di tifosi nerrazzurri incolpevoli. Una stagione disastrosa si chiude in modo amarissimo. Inutile rigore del 2-1 di Pazzini, che avrebbe dovuto giocare dall'inizio. Inter fuori da tutto. Ora, fuori i responsabili. Ranieri, Moratti, Branca, Sneijder, quello di questa sera, i senatori imbolsiti. Ultima notazione: Nagatomo è troppo basso e troppo scarso. Ultimissima notazione: quanto mi scoccia che Deschamps debba andare ai quarti. Non lo sopportavo da giocatore, della Juve manco a dirlo, figuriamoci da allenatore.
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domenica 4 marzo 2012
L'Inter pareggia con il Catania: Ranieri è esonerato. Una crisi infinita
Ranieri le prova tutte, schiera Palombo in cabina di regia, Forlan dietro Pazzini e Milito, Zanetti e Cambiasso, perché tanto, loro due, si schierano da soli. Immediatamente si capisce che la caratura tecnica del Catania è superiore a quella dell'Inter: Barrientos, Bergessio, Gomez e Lodi danno del tu al pallone, sul quale invece Faraoni e Nagatomo, entrambi improponibili inciampano ogni volta. Il giapponese viene scherzato da Gomez, in occasione del primo gol etneo, come uno scolaretto burlato il primo giorno di scuola: imbarazzante. L'Inter attacca in modo confuso, disarticolato ed arrembante, Forlan calcia da tutte le posizioni, ma senza angolare. Così il Catania controlla il gioco, e, dopo averne sbagliato uno clamoroso, trova il gol del raddoppio con Izco. Il Meazza fischia e fischia, di fronte all'ennesima prova vergognosa di una squadra incapace di giocare alla pari con chiunque. Zanetti passeggia, come il compare Cambiasso. Sono loro due l'immagine emblematica di un fallimento annunciato. Finisce il primo tempo. Nella ripresa, finalmente sostituito Faraoni entra Sneijder, che ha un'idea del calcio. Al '60, udite, udite, esce Cambiasso, ed era ora, per Poli, mentre Obi sostituisce Palombo. Il Catania si disunisce, Forlan azzecca la prima grande giocata stagionale e trova il gol. Più tardi, è Milito con un gran tiro a ristabilire la parità. Pareggio strappato a fatica. Ranieri va esonerato, perché niente di suo c'è in questo striminzito punticino. E' una crisi infinita. Via Ranieri, ci vuole Zenga.
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giovedì 1 marzo 2012
L'Italia ha bisogno di Balotelli: sconfitta di misura con gli Usa
Manca ancora parecchio tempo agli Europei, ma la sconfitta di ieri contro gli Usa di Klisnmann ha lasciato almeno una certezza: manca un fuoriclasse, capace di decidere le partite. In Italia, in questo momento, c'è soltanto Balotelli, non convocato da Prandelli per l'amichevole con gli Stati Uniti. L'infortunio di Cassano ha tolto qualità e fantasia all'attacco azzurro, privato anche della rapidità e della freddezza di Giuseppe Rossi. Matri non è da nazionale, Pazzini è in crisi nera con l'Inter e, comunque, deve essere servito con traversoni dal fondo, Giovinco soffre i giocatori di stazza. Balotelli, insomma, è indispensabile. Forse varrà la pena di convocare anche Di Natale, che, tuttavia, nell'Udinese è il faro e gioca, ormai, da centravanti unico. Francamente, se fosse in condizione fra un paio di mesi, penserei anche a Totti: come trequartista è più decisivo sia di Thiago Motta che di Montolivo.
lunedì 23 gennaio 2012
L'Inter batte la Lazio e la scavalca al quarto posto
Vittoria preziosa, sebbene giunta all'esito di una partita poco brillante, nella quale si è notata l'assenza di un regista acuto come Thiago Motta. Cambiasso, ieri sembrava quello annaspante di inizio stagione, e Zanetti non sanno costruire il gioco né dettarne i tempi. Alvarez, invece, ha il senso della giocata, ieri ne ha eseguite almeno tre di un certo livello, ma non del gioco. Per quello, si è dovuto attendere l'ingresso in campo di Sneijder. Insomma, l'Inter ha bisogno di un centrocampista capace di governare la manovra, perché Motta spesso è infortunato e Sneijder pure. Bello il gol del vantaggio biancoceleste di Rocchi, lasciato troppo libero da Lucio. La notizia è che ormai Milito e Pazzini sono una coppia d'attacco redditizia. A segno entrambi, per pareggio e vittoria. La rete di Milito è del repertorio, controllo, scambio e diagonale chirurgico, Pazzini, che lotta di più che nel passato, ha eseguito un bel pallonetto. A questo punto, scavalcata proprio la Lazio, l'Inter è quarta. Lo scudetto ha smesso di essere un miraggio, ma, occorre rinforzare la squadra. Un regista ed un attaccante di scorta servono.
giovedì 19 gennaio 2012
Forlan sempre infortunato: ennesimo stiramento
Sta battendo tutti i primati il biondo attaccante uruguagio Forlan, ultima prodezza della campagna di rafforzamento, va bene, si fa per dire, orchestrata da Branca. Che è successo? Forlan si è stirato. Di nuovo? Di nuovo. Sul serio? Sul serio. E la notizia dove sarebbe? Stavolta, ha cambiato coscia, stiramento bipartisan. Comunque, a quanto si legge, starà fuori un mesetto. Nemmeno Pancev ebbe nei primi mesi all'Inter un simile rendimento. Tanto più che ha già saltato il girone di Champions per via del noto errore, sempre di Branca, che aveva dimenticato la partecipazione di Forlan ai preliminari di Europa League. Ora, Castaignos, comunque acerbo, dovrebbe andare in prestito. Zarate ha deluso su tutta la linea. Sicché tolti Milito e Pazzini, l'Inter non ha attaccanti da schierare. Forlan, infatti, è sempre infortunato. Tevez ha cartellino troppo costoso e non può fare le coppe, per di più preferiva il Milan, e così va escluso un suo ingaggio. Va a finire che torna Recoba. Contratto a gettone, sarebbe un affare. Anche per togliersi lo sfizio di smentire i tanti, rancorosi, critici del Chino. Perché un'alternativa, in panchina, ci vuole. Che farà Branca?
venerdì 13 gennaio 2012
All'Inter non serve Tevez, resti al City
Niente Milan, è ufficiale. Ma, escludo che Tevez venga all'Inter. Perché all'Inter non serve. La manovra di disturbo dei piani del Milan è riuscita. Va bene così. Pazzini e Milito cominciano ad intendersi, Alvarez è migliorato, Sneijder, a condizione di star bene, è sempre un grande giocatore. Non è l'attacco dell'Inter, in questo momento, ad avere bisogno di ritocchi. Ci fossero i soldi, andrebbero spesi per un centrocampista forte e di prospettiva. Farebbe alla bisogna anche Montolivo, sebbene ventisettenne. Poi, per giugno, si dovrebbe far tornare Destro. E, magari, Balotelli, il cui cartellino, però, è difficile da avvicinare. La priorità, tuttavia, sia oggi che a giugno, resta il centrocampo.
sabato 7 gennaio 2012
L'Inter travolge il Parma: 5-0
Vittoria sonante dell'Inter contro un Parma molto dimesso, ad eccezione del velocissimo Giovinco. Prova superba di Alvarez: i piedi, il piede sinistro nel suo caso, contano nel calcio. Più della corsa e del dinamismo. Risorge anche Milito, l'attaccante tecnicamente più forte del campionato. Dopo un anno e mezzo di vero oblio, sembra quello del triplete. Si trova bene con Pazzini, pure lui a segno con un bel tocco sull'uscita del portiere avversario. Gli altri gol sono di Thiago Motta, nel primo tempo, e di Faraoni nella ripresa: il giovanotto calcia con coraggio e trova una rete molto bella. Santon, però, è di un'altra categoria. E, purtroppo, ora è a Newcastle. Come Destro è a Siena: segna una clamorosa doppietta contro la Lazio. Forza fisica, tecnica, sana spavalderia di gioco. Altro che Tevez.
giovedì 22 dicembre 2011
L'Inter batte il Lecce: Ranieri tiene tutti sulla corda
Inter batte Lecce 4-1. Muriel ha talento, ma, Lucio e Maicon l'hanno marcato con troppa cortesia. Il gol del vantaggio del Lecce ha, però, scatenato la veemente, a tratti scomposta, reazione dell'Inter, che ha colpito quattro legni quattro. Forlan, in campo nel primo tempo, mi sembra a fine carriera, non salta più l'uomo e non credo sia soltanto un problema di ritardo di condizione. Thiago Motta, assieme a Maicon, è la sola fonte del gioco nerazzurro. Però Motta è lento e da regista arretrato, per l'abitudine di perdere qualche pallone quando aggredito da avversari più rapidi, costituisce un rischio. Con il Lecce, figuriamoci con il Milan. Con Mourinho, non a caso, giocava sul centro destra o sul centro sinistra. Conclusione: ci manca un regista arretrato, perché Thiago Motta rende meglio da mezzala. Se non ci si adatta a giocare Sneijder, qualcuno a gennaio bisogna prendere. Bello il gol di Pazzini, che, faccia alla porta, è tra i migliori in circolazione. Può giocare solo in presenza di Maicon, oggi come oggi. Bello anche il gol di Milito, un gol alla Milito, che altri avrebbero sbagliato. Sarebbe importante che tornasse ai suoi livelli. Mi piace la gestione del gruppo decisa da Ranieri nelle ultime partite. Ruota i giocatori, fa entrare Cambiasso, che non regge una partita intera, nella ripresa. Se centellinasse anche il minutaggio di Zanetti, sarebbe meglio. Nagatomo è volenteroso ed orgoglioso, ma contro altri avversari si smarrisce: la prova di ieri non deve illudere. Bravo, infine, Alvarez. E' cresciuto. Per tenere dentro lui e Thiago Motta, però, gli altri due centrocampisti devono essere veloci. Uno potrebbe essere Poli. L'altro, con compiti di regia, all'Inter ancora non c'è. Alla ripresa, quasi subito sarà derby. Occorre arrivarci con dei rinforzi in rosa.
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