Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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lunedì 30 ottobre 2023
Il sopravvalutato Messi non merita il Pallone d'Oro 2023
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mercoledì 11 giugno 2014
Storia dei mondiali di calcio: 20^ puntata (2010, in Sudafrica trionfa la Spagna)
Innumerevoli successi con le squadre di club. Nessuno con la nazionale, tolto l'Europeo del 1964. Fino al 2008, quando, eliminata l'Italia di Donadoni ai quarti dal dischetto, la Spagna rivince il titolo europeo, acquista sicurezza, conta su una generazione irripetibile di campioni, su un centrocampo stellare e trionfa ai mondiali del 2010 in Sudafrica. Dove l'Italia con un Lippi di ritorno rimedia schiaffi e pernacchie uscendo al primo turno. Imbarazzante. Lippi lascia a casa Totti, Cassano e Balotelli. Quando si dice la lungimiranza. A casa! Molti pensano che possa essere il mondiale di Messi, che però non è Maradona, che a quei mondiali guida l'Argentina. La Germania travolge la rappresentativa Albiceleste 4-0. I tedeschi, innervati dal talento del giovane Muller, che, con Podolski ed Ozil, agisce alle spalle del centravanti Klose, si fermano in semifinale, come l'Uruguay del fortunatissimo Tabarez. La finale è Spagna contro Olanda. Gli olandesi sperano di vincere quel titolo sfuggito per un soffio nel 1974 e nel 1978. E ci vanno ancora vicinissimi. Ma, Robben, che forma un trio delle meraviglie con Sneijder e Van der Vaart, sbaglia due gol clamorosi davanti a Casillas. Ai supplementari, il fantastico centrocampo spagnolo formato da assi come Xavi, Iniesta e Xabi Alonso prende il sopravvento. E' un gol di Iniesta a decidere la vittoria del mondiale per la Spagna, mai andata prima oltre il quarto posto del 1950. Prima la Spagna, seconda l'Olanda, terza la Germania, quarto l'Uruguay. Capocannonieri Thomas Muller, autore di cinque gol, come Forlan, Sneijder e Villa. (1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata, 11^ puntata, 12^ puntata, 13^ puntata, 14^ puntata, 15^ puntata, 16^ puntata, 17^ puntata, 18^ puntata, 19^ puntata)
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martedì 12 marzo 2013
Barca - Milan: remuntada. Milan eliminato, Barcellona ai quarti
Secondo me il Barca travolgerà il Milan. Escludo che i rossoneri possano ripetere l'impresa dell'andata, laddove invece i catalani temono la fine di un ciclo e si batteranno per allungare almeno di qualche mese una storia leggendaria. Parecchio dipenderà dalla prova di Montolivo, chiamato a dirigere la manovra e, contemporaneamente, a contrastare gli assalti dei centrocampisti avversari. Soprattutto quelli di Iniesta, che graviterà nella sua zona d'influenza. E' soltanto una sensazione, ma credo che la remuntada riuscirà, con il Milan eliminato ed il Barca ai quarti di Champions.
Pronostico azzeccato: il Milan è fuori, travolto dal 4-0 del Barcellona. Messi, Messi, Villa, Jordi Alba. Remuntada, come contro il Deportivo La Coruna, per tacere del Liverpool.
Pronostico azzeccato: il Milan è fuori, travolto dal 4-0 del Barcellona. Messi, Messi, Villa, Jordi Alba. Remuntada, come contro il Deportivo La Coruna, per tacere del Liverpool.
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lunedì 7 gennaio 2013
Messi quarto pallone d'oro consecutivo: supera Cruijff, Platini e Van Basten
Tutto secondo pronostico, il pallone d'oro 2012 va a Lionello Messi, che precede Iniesta, cui non basta l'ennesimo successo con la Spagna, e Cristiano Ronaldo, trionfatore nella Liga con il Real Madrid. Nelle retine dei giurati sono rimaste le impressioni fortissime dei 91 gol stagionali di Messi, una cifra iperbolica cui pure molto ha contribuito la pochezza delle difese spagnole. Alla fine, è record per Messi: quattro palloni d'oro quattro, più dei tre di Cruijff, Platini e Van Basten.
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martedì 16 ottobre 2012
Le dieci migliori mezze ali della storia
La mezz'ala è il ruolo più difficile del calcio. Un ruolo che ha spesso rischiato di estinguersi, costretto nelle forche caudine del 4-4-2, il modulo meno intelligente mai concepito. Ad ogni modo la mezzala, si scrive pure senza apostrofo, è stato il ruolo di strepitosi interpreti del gioco del calcio. Facitori di gioco e goleador, incursori e registi, qualche volta anche interdittori. Insomma una summa del gioco. Segue classifica. Cosa ne pensate?
*Aggiornamento del 21 marzo 2023.
1. Meazza*Aggiornamento del 21 marzo 2023.
2. Denis Law
3. Didì
4. Kocsis
5. Gerson
3. Didì
4. Kocsis
5. Gerson
6. Hector Scarone
7. Sandro Mazzola
8. Iniesta
9. Neeskens
10. Socrates
11. Kubala
7. Sandro Mazzola
8. Iniesta
9. Neeskens
10. Socrates
11. Kubala
12. Zsengeller
13. Gunter Netzer
14. Modric
15. Bernd Schuster
16. Giovanni Ferrari
17. Gren
18. Loik
19. Ballack
20. Scholes
21. Gerrard
22. Giresse
23. Lampard
24. Antognoni
13. Gunter Netzer
14. Modric
15. Bernd Schuster
16. Giovanni Ferrari
17. Gren
18. Loik
19. Ballack
20. Scholes
21. Gerrard
22. Giresse
23. Lampard
24. Antognoni
25. Bryan Robson
26. Tardelli
27. Seedorf
28. Junior
29. De Bruyne
30. Overath
31. Cerezo
32. Prosinecki
26. Tardelli
27. Seedorf
28. Junior
29. De Bruyne
30. Overath
31. Cerezo
32. Prosinecki
33. Scifo
34. David Silva
35. Toni Kroos
36. Nicola Berti
37. Souness
38. Boban
37. Souness
38. Boban
39. Rakitic
40. Pogba
41. Willy Van de Kerkhof
42. Olaf Thoen
43. David Platt
44. Joao Pinto
45. Mario Basler
46. Wijnaldum
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mercoledì 27 giugno 2012
Euro 2012: Spagna in finale, Portogallo battuto ai rigori
Derby iberico nella prima semifinale di Euro 2012, partita equilibrata, le gambe di Xavi hanno smesso di girare e la Spagna fatica a trovare la via della rete. Il tempo è passato anche per il formidabile metronomo del Barca. In tutta la gara, un'occasione per parte, Cristiano Ronaldo per il Portogallo, sinistro alto, ed Iniesta per la Spagna, da due passi, con intervento prodigioso di Rui Patricio. Del Bosque sbaglia a lasciare Torres in panchina, le furie rosse non vedono la porta. Supplementari, reti ancora inviolate, si va ai rigori. Rigore decisivo di Fabregas, gol, vince la Spagna, che vola in finale, dopo la vittoria ad Euro 2008 e quella ai mondiali del 2010. Eguagliata la Germania Ovest tra il 1972 ed il 1976. Il successo spagnolo in finale andrebbe anche oltre quella Germania, che perse gli Europei del 1976 ad opera della Cecoslovacchia.
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domenica 10 giugno 2012
Euro 2012: Italia - Spagna finisce 1-1. Buon debutto degli azzurri
Buon debutto degli azzurri di Prandelli, che sono andati oltre le migliori aspettative contro gli spagnoli, maestri insuperabili del palleggio. De Rossi ha governato la difesa con sapienza e tenacia, Pirlo davanti a lui ha stentato di più, ma ha saputo con una grande giocata mettere il subentrato Di Natale davanti a Casillas per il gol del vantaggio italiano. Vantaggio durato poco, perché una strepitosa combinazione Iniesta -Silva - Fabregas, onnipresente sul fronte offensivo, ha generato il meritato pareggio degli spagnoli. Da rivedere Cassano, perché ancora lontano dalla migliore condizione, e Balotelli, che ha sentito molto l'impegno. Brutta prova di Giaccherini, inadeguato alla ribalta europea. Per il resto, tutti hanno meritato un'ampia sufficienza. La Spagna, sul tramonto della partita, avrebbe potuto vincere: clamorosi due errori di Torres. Ad ogni modo, è stato un buon esordio. Le partite che restano nel girone saranno entrambe difficili. Specialmente quella con l'Irlanda di Trapattoni. Ma, francamente, credevo che fossimo messi peggio.
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martedì 3 aprile 2012
Il Barcellona elimina il Milan: 3-1. Ibra delude ancora
Ibrahimovic ancora a secco. Dopo gli ottavi di finale in Champions non segna, il sortilegio non si spezza. Lezione di gioco per il Milan da parte di un Barcellona, in cui Xavi gioca al piccolo trotto per via di un infortunio. Passa il Barca con Messi su rigore, netto, pareggia Nocerino, la migliore sorpresa della stagione rossonera. Poi la solita spinta in area, che in Italia si tollera ed in Europa no, ricordate Panucci ai mondiali del 2002?, nuovo rigore e nuovo gol di Messi. Nella ripresa, il Milan boccheggia, il Barcellona passeggia e segna ancora con Iniesta, favorito da un rimpallo dopo il solito slalom di Messi. Entra Pato e si fa male di nuovo: da non credere. Guardiola toglie Fabregas, il migliore in campo, per coprirsi di più. Il Barcellona vince con merito pieno e vola in semifinale. Il Milan è eliminato. Ibrahimovic può dimenticarsi il pallone d'oro.
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giovedì 8 marzo 2012
Maradona è più forte di Messi. Messi è meno forte di Maradona
Cinquina o non cinquina, che poi il Bayer Leverkusen non è il Real di Di Stefano, sebbene qualcuno sembri averlo dimenticato, Messi non è Maradona. Eppure tutti stanno lì a somministrare sondaggi, che, manco a dirlo, dopo la pretesa impresa di ieri sera, cominciano a premiare Messi. Non ho visto un solo gol difficile tra i suoi di ieri. Ha tirato bene, e persino di destro, ma sempre marcato con molta cortesia, altro che i calcioni rifilati a Maradona durante tutta la carriera. Lionello Messi, in due Mondiali, ha segnato un miserrimo gol, non decisivo, e tanto basti. Maradona rendeva sublimi le squadre in cui giocava, Messi è reso sublime dal Barcellona. Sempre che qualcuno non ritenga che Fusi, Alemao e Crippa valgano Xavi, Iniesta e Fabregas, o che De Napoli valga Busquets. Messi, per conto mio, è e rimarrà lontanissimo da Maradona. E' il migliore di questi tempi Messi. Ma, Maradona è il migliore di ogni tempo. Per il futuro, nemmeno troppo remoto, poi, Messi dovrà guardarsi da Neymar, che segna gol meravigliosi come questi in Coppa Libertadores.
mercoledì 15 febbraio 2012
Guardiola non verrà all'Inter
Le indiscrezioni che vorrebbero Guardiola all'Inter a partire dalla prossima stagione mi sembrano destituite di fondamento. Il tecnico dei blaugrana non è un demiurgo. Ha allenato, fino ad oggi, campioni provati, esperti di un gioco che nel Barcellona si pratica, senza interruzioni, da almeno quattro lustri. Un gioco che non può prescindere da eccellenti palleggiatori, quali sono Xavi, Iniesta, Fabregas, ma anche Busquets, Dani Alves, Thiago Alcantara. All'Inter, oggi, partito Motta, e tolto Sneijder, nessuno ha i requisiti tecnici minimi per poter riproporre quel gioco arioso e fitto che soltanto il Barcellona sa esprimere. In altri termini, senza massicci investimenti, escludo che Guardiola potrebbe accettare di allenare una squadra come l'Inter attuale, costituzionalmente incapace di esercitare un costante possesso del pallone. Troppi incontristi e troppo vecchi nel centrocampo dell'Inter. Senza dimenticare che al Barca c'è Messi, che è esaltato dal gioco del Barca, ma che al tempo stesso lo esalta con le sue accelerazioni, come, in qualche modo, faceva Cruijff nell'Ajax. Sicché, ripeto, escludo che Guardiola venga all'Inter. Tolto il caso che Moratti decida di mettergli a disposizione 100 milioni di euro per una rifondazione tecnica del gruppo. E chi ci crede?
venerdì 20 gennaio 2012
Come si batte il Barcellona?
Esercizio di fantasia calcistica: come si batte il Barcellona? Si può battere questo Barcellona? Si può, perché qualche volta perde, soprattutto in campionato, magari da avversari assai meno blasonati. Ma, sono rarissimi incidenti di percorso. Di solito, un paio a stagione. Nelle partite decisive, invece, i blaugrana vincono sempre. Persero con l'Inter di Mourinho nell'andata delle semifinali di Champions del 2010 e con il Real Madrid, sempre di Mourinho, nella finale di Coppa del Re del 2011. Per il resto, da quando c'è Guardiola al timone della nave Barca, soltanto vittorie nelle sfide decisive. Vorrà pur dire qualcosa. Che il Barca è la squadra più forte di sempre non lo so, certamente che il Barca è la squadra più forte di quest'epoca. Sicché, per tornare alla domanda iniziale, come si batte questo Barca? 1. Metodo Mourinho: pressing altissimo, ricordate Eto'o e Pandev?, squadra cortissima, ripartenze improvvise, concentrazione assoluta. Due volte ha funzionato, ma ultimamente ha fatto cilecca, perché qualche distrazione nella partita capita, perché il metodo in commento richiede la migliore condizione atletica di tutti i giocatori, e non sempre c'è. 2. Metodo Zeman: squadra sempre corta, ma, anche fuorigioco ricercato con spavalderia e sistematicità, tattica rischiosissima, perché c'è il pericolo d'imbarcare un mare di reti. 3. Metodo alla viva il parroco: lasciare l'inziativa al Barca, che tanto se la prenderebbe comunque, aspettare ai limiti della propria area, intasando gli spazi centrali, quelli cari a Xavi, Fabregas ed Iniesta, un centravanti possente in avanti, da cercare con lanci lunghi alla prima palla recuperata, pronto ad aspettare che i compagni salgano e, poi, tiro dalla distanza. Contro il Barca bisognerebbe calciare da 25, 30 metri. E calciare bene. Funzionerebbe? Non lo so, ma, tentar non nuoce ed è sempre meglio di aspettare che questa fantastica generazione del Barca invecchi.
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