Uno dei migliori giocatori al mondo, Salah, in questo momento. Mi fece subito una grande impressione appena arrivato in serie A, alla Fiorentina. Velocissimo, dribblava come da noi non si vedeva da tempo. Si confermò alla Roma, è esploso nel Liverpool di Klopp. Contro la Roma, andata delle semifinali di Champions, l'altra sera, è risultato immarcabile. Troppo rapido e tecnico. Specialmente, per Juan Jesus. Il problema è che uno come Salah non può essere marcato da un avversario. Non quando sia al meglio della forma. Il segreto è provare ad isolarlo, costringerlo a ricevere palla spalle alla porta, tagliargli i rifornimenti, raddoppiare la marcatura su di lui. Come fece Mourinho con Messi nel 2010. Altrimenti, Salah va via. A chiunque.
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giovedì 26 aprile 2018
giovedì 27 marzo 2014
Una brutta Inter pareggia 0-0 con l'Udinese. Troppi errori arbitrali ai danni dell'Inter perché sia solo un caso
La pochezza offensiva dell'Inter è autoevidente, come i limiti tecnici di alcuni giocatori, penso a Juan Jesus e D'Ambrosio, che sembrano imbranati come dei neofiti. Errori a ripetizione di mezza squadra, anche di Hernanes, intimidito, anche di Palacio, che in anni di calcio antico sarebbe stato spedito ad ossigenarsi in montagna. Icardi, quando non lanciato verso la porta, non trova la posizione mai, dicesi mai, mostrando limiti tattici imbarazzanti. Il calcio non è e non può essere soltanto istinto. Insomma, il pareggio a reti bianche contro l'Udinese, accolto dai fischi del Meazza, ci sta. Ci starebbe, se non fosse che Palacio calcia sul braccio staccato di un difensore e l'arbitro, ad un metro, non concede il rigore. Del resto, è dall'inizio del campionato che l'Inter di rigori non ne riceve. E questo è assurdo, va contro la logica, contro il buon senso, contro le immagini, contro la storia stessa del calcio. Troppi errori non sono più spiegabili con il caso, che poi è il partito degli stolti. C'è qualcosa che non va. Insomma, l'Inter è scarsa, ma non fino a questo punto. Certi arbitraggi sono insopportabili. Ed indecenti. E scandalosi. Sarebbe ora di finirla.
domenica 19 gennaio 2014
L'Inter di Thohir in crisi nera, perde anche contro il Genoa sotto il diluvio. Mazzarri in discussione
Partita indecente, come la prestazione di mezza squadra, da Juan Jesus che inciampava una volta su due, e Palacio, di cui dev'essere tornata dall'Argentina la controfigura, che sbagliava due comode occasioni da rete. Per il resto, tanta mediocrità. Ed una sconfitta maturata su calcio d'angolo, colpo di testa di Antonelli, con la difesa intontita ad una manciata di minuti dal termine. Mai avvertita, dal divano, la sensazione che l'Inter potesse vincere la partita. Ma, credo che per i giocatori, dal campo, la sensazione sia stata la stessa. Questa piccola Inter di Thohir non vale granché. E mi pare destinata a scendere altre posizioni in classifica. Mazzarri è confuso. Inevitabile che cominci ad essere discusso anche lui.
domenica 6 gennaio 2013
Stramaccioni va esonerato: disfatta dell'Inter a Udine
Disfatta? Sì, disfatta. E' il modo della sconfitta che offende e l'intelligenza e la pazienza dei tifosi nerazzurri. Stramaccioni, il fortunatissimo Stramaccioni, va esonerato su due piedi. Perché non ha il carisma per guidare una squadra blasonata ed onusta di gloria come l'Inter. Sul campo dell'Udinese, dopo un nebbioso primo tempo, i nerazzurri si sciolgono nella ripresa, asfaltati dal gioco semplice ed arioso dei bianconeri di Guidolin, con il solito Di Natale sugli scudi. Finisce 3-0. Palacio sbaglia tutto, per non dire Jonathan, da mandare via subito, non soltanto per fatto tecnico, ma anche per fatto estetico. Cassano predica nel deserto, gli altri, intorno, sfiatati e patetici accettano impotenti una lezione di gioco. Ci si mette anche Juan Jesus, che per troppa irruenza finsice espulso. Sneijder, in questa squadra priva di gioco, non sarebbe stato utile, a centrocampo intendo dire? Stramaccioni è vicino all'esonero. Se lo merita tutto, perché non ha ringiovanito la squadra, non le ha dato un gioco, ha difeso la politica improvvisata di Branca, assopendosi su di un aziendalismo inutile e parlando un italiano faticosissimo: un buon prospetto? Che vorrà mai dire? Detto poi di Alvaro Pereira! A casa! A studiare!
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mercoledì 7 novembre 2012
Stiramento per Ranocchia e Samuel: emergenza in difesa per l'Inter. Torna Silvestre ed arretra Cambiasso
Ora, vedremo quanto è abile Stramaccioni. Dopo la pessima partenza, l'ambizioso tecnico romano con un notevole revirement, resosi conto che la difesa dell'Inter era impresentabile, aveva abdicato al proprio credo tattico, sacrificando la linea difensiva a quattro e puntando su tre difensori, più due terzini sulle fasce. Qualche volta, i difensori in campo erano stati sei: Samuel, Ranocchia, Juan Jesus, Zanetti, Nagatomo ed Alvaro Pereira. Nessuna concessione allo spettacolo, poco possesso del pallone e molta concretezza. Da qui era ripartita l'Inter con una serie vincente culminata nella trasferta vittoriosa contro la Juve. Ora, rovescio imprevisto di fortuna, si fermano Ranocchia e Samuel, pilastri, il secondo più del primo, di quella difesa a tre da cui, si diceva, l'Inter aveva tratto la forza per rimettersi in carreggiata. Sicché Stramaccioni, alternative non ne ha sul piano tecnico, dovrà puntare sul modesto Silvestre ed arretrare Cambiasso, che sta vivendo sulla trequarti e dintorni il miglior periodo di forma da due anni a questa parte. Come ne uscirà il celebrato Stramaccioni? Spero bene.
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lunedì 29 ottobre 2012
L'Inter espugna Bologna, la Juve vince tra le polemiche, respira il Milan
Lo schieramento a tre ha conferito alla retroguardia nerazzurra una solidità notevole: i sette successi consecutivi nascono da questa scelta. Ranocchia, a segno su assist di Cambiasso, sta giocando a livelli mai toccati lo scorso anno, Samuel è il muro che conosciamo, laddove Juan Jesus possiede una straordinaria forza fisica che compensa piedi poco raffinati per essere un brasiliano. Rifiata il Milan grazie ad El Shaarawi. Ma, la notizia di giornata è la fortunosa vittoria della Juve a Catania: i bianconeri sono stati favoriti da un clamoroso errore arbitrale. Siamo alle solite? Il tempo dirà. Tiene il passo il Napoli, rallenta la Lazio superata da una bella Fiorentina: bellissimo il gol di Toni. La Roma di Zeman perde in casa ancora una volta. Altro che scudetto!
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mercoledì 26 settembre 2012
L'Inter batte il Chievo 2-0: gol di Alvaro Pereira e Cassano. Stramaccioni salva la panchina. Cassano a 90 gol in serie A
Stramaccioni salva la panchina. Formazione prudentissima, con tre difensori centrali, Juan Jesus, Ranocchia e Samuel e tre terzini, Nagatomo, Zanetti ed Alvaro Pereira. Fortuna vuole che Sneijder debba uscire a metà del primo tempo. L'Inter rischia lo svantaggio, graziata da Pellissier. Poi, passa con Pereira, che tuttavia in fase difensiva lascia ancora molto a desiderare. Nella ripresa, catenaccio da provinciale per l'Inter, questa è la verità e Stramaccioni deve starci. Mezzo contropiede, assist di Gargano e gol di Cassano, con delizioso diagonale da sinistra verso destra. Per Cassano è il terzo gol in campionato, il gol n. 90 in serie in 300 partite: non male per una seconda punta! L'Inter scaccia la crisi, per adesso. Ma, la qualità del gioco è imbarazzante.
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