Campagnaro e D'Ambrosio sono il manifesto di un'Inter malmessa: piedi sinistrati e vaghezza tattica. Da un buco sulla sinistra nasce il subitaneo gol di Tevez. Icardi non riceve un solo pallone giocabile, Guarin ne spreca un mucchio, il pressing bianconero è feroce e genera gli errori seriali di Ranocchia e Juan Jesus. La Juve potrebbe raddoppiare con Pogba mentre Mancini assiste impotente alla resa dei suoi. Finisce il primo tempo. Entra Podolski che sembra all'Inter da sempre. Poi, lancio rasoterra di Guarin ed Icardi segna con un fantastico diagonale che trafigge Buffon in uscita: quinto gol alla Juve. Gaudemus. Juve sulle gambe, Icardi manca due volte il gol. Entra anche Osvaldo per Hernanes. Poi espulso Kovacic con troppa severità. La colpa è di Osvaldo che si attarda a protestare con Icardi per un passaggio mancato: non voglio più vederlo con la maglia dell'Inter Osvaldo. Lui e la sua pettinatura da sciampista. Finisce in pareggio. Cambia poco la classifica dell'Inter, ma la Juve ha perso due punti. Contentiamoci.
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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martedì 6 gennaio 2015
mercoledì 24 settembre 2014
L'Inter batte l'Atalanta 2-0: prodezza di Osvaldo in sforbiciata, grande punizione di Hernanes
Ci vuole una grande conclusione di Osvaldo, sforbiciata funambolica in area su assist di Guarin, per sbloccare la partita. E dire che Osvaldo entra al posto dell'infortunato Icardi. In mezzo al campo, è Kovacic, imprendibile quando accelera, a fare la differenza, mentre Guarin, che parte titolare al posto di Hernanes, fa al solito parecchia confusione. Palacio, in avanti, è tatticamente utile, ma ancora arrugginito dal lungo infortunio. Sbaglia infatti un rigore calciando piuttosto male. Poi, a fine primo tempo, si diceva, prodezza isolata di Osvaldo. Nella ripresa, il ritmo cala. Entra Hernanes per Guarin e sembra cambiare poco perché questo Hernanes è lontano parente di quello ammirato nella Lazio, poi Mazzarri si cautela con M'Vila al posto di un affannato Palacio. L'Inter gioca per difendere lo striminzito vantaggio e fa bene. A tre minuti dal novantesimo, però, soprassalto di orgoglio di Hernanes, che trova la rete del 2-0 con una fantastica punizione spedita all'incrocio dei pali. L'Inter sale ad otto punti in classifica, sempre quattro in meno della coppia di testa, formata da Juve e Roma.
venerdì 29 agosto 2014
Si sblocca Kovacic: tripletta allo Stjarnan
Nella goleada con la quale l'Inter ha seppellito le velleità di un'onesta pattuglia di calciatori quasi amatoriali, quali sono gli islandesi dello Stjarnan, turno eliminatorio di Europa League, c'è da segnalare la tripletta di Kovacic. Uno che nelle precedenti 54 partite, a dispetto della reputazione da predestinato e dei colpi che, sia pure a intermittenza aveva mostrato, era sempre rimasto a secco. Mi piace pensare che possa, per lui e per l'Inter, essere la svolta. Gli avversari non erano granché impegnativi, ma i gol sono sempre gol, a tutte le latitudini, in tutte le occasioni e contro chiunque. Kovacic aveva bisogno di sbloccarsi. E c'è riuscito. Ora, vediamo dove saprà arrivare. Hanno segnato anche Osvaldo ed Icardi, autore di una doppietta: un altro dal quale è lecito attendersi il salto di qualità. Domenica, nella prima di campionato, si farà sul serio contro il Torino.
giovedì 31 luglio 2014
Osvaldo chi? Un "tronista" per l'Inter
Pettinato come un "tronista" televisivo del pomeriggio o come l'antagonista dei fotoromanzi degli anni '80, arriva, senza furore, dall'Inghilterra, Osvaldo, destinazione Inter. Purtroppo. Qualche gol notevole, per carità, Osvaldo l'ha segnato e me lo ricordo. Ha forza fisica, coordinazione naturale, ma, insomma, mai è stato un attaccante di vaglia internazionale. Nemmeno nelle stagioni migliori, poche, figuriamoci oggi, che pare in disarmo piuttosto che no. Poi, mi posso sbagliare e mi auguro di sbagliare. Comunque, fossi nella dirigenza dell'Inter, Osvaldo almeno dal barbiere ce lo manderei.
giovedì 6 marzo 2014
La piccola Italia di Prandelli viene sovrastata dalla Spagna. Il risultato di 1-0 va stretto agli spagnoli
Quelli toccano il pallone con un'arte che in Italia è stata dimenticata, persino i difensori spagnoli potrebbero impartire lezioni di palleggio ai nostri centrocampisti, lenti, leziosi e prevedibili. E Prandelli, con questa insopportabile vocazione deamicisiana, ha deciso che no, Cassano non può andare ai mondiali. Così capita che, assente pure Balotelli, si faccia la figura rimediata ieri sera a Madrid. Che la Spagna vinca per 1-0, potendo segnare tanti gol di più. Si è salvato soltanto Cerci tra gli azzurri, uno che ha talento vero. Per il resto, un pianto. Osvaldo, poi, perché dovrebbe giocare con l'Italia? Lo vedo benissimo come attore di fotoromanzi o protagonista di qualche reality, ma da centravanti della nazionale è inadeguato piuttosto che no. Dimenticavo: ma, Pirlo cosa aspetta a radersi la barba? Poiché la sostanza latita, almeno si potrebbe salvare la forma. Totti e Cassano debbono esserci ai mondiali. Altrimenti, si rischia un'altra eliminazione al primo turno. Basta con i comprimari, ce ne sono già abbastanza al governo. Altro che i valori del gruppo!
mercoledì 12 giugno 2013
Inter: arriva Gilardino
Non si trova nella fase ascendente della sua parabola agonistica, è vero, ma Gilardino resta attaccante di vaglia internazionale, più di 200 gol tra i professionisti, 159 in serie A, tante reti con le rappresentative nazionali. Un grande mestierante del gol, un attaccante completo, che ha pagato anche troppo la non esaltante esperienza con il Milan. L'Inter fa bene ad ingaggiarlo, perché da Gilardino i gol sono sempre venuti e continueranno a venire: nelle ultime dieci stagioni, è andato otto volte in doppia cifra in serie A. E' senz'altro più affidabile di Osvaldo. Del resto, in questi tempi di vacche magre, non possiamo aspettarci un colpo alla Ronaldo.
venerdì 7 settembre 2012
Un'Italia imbottita di juventini pareggia male in Bulgaria
Troppi juventini. Ma, davvero Giovinco vale più di Cassano in questo momento? Stasera i difensori bulgari gli hanno messo, a Giovinco intendo dire, una soggezione che nemmeno Gargamella. Osvaldo segna una doppietta, ma l'Italia di Prandelli, sfiatata e messa male in campo soffre moltissimo. E rischia anche la sconfitta. Sicché il 2-2 finale, con l'Italia in dieci per l'infortunio di De Rossi a cambi esauriti, è un risultato da non disprezzare. Non illuda la finale agli Europei, l'Italia oggi come oggi è decisamente scarsa. A proposito, adesso, anche Peluso è più forte di Santon? Ma dai! Qualificarsi ai mondiali del 2014 non sarà facile. Per niente.
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mercoledì 16 novembre 2011
L'Italia di Prandelli perde con l'Uruguay: 0-1
D'accordo, gli uruguagi non vanno per il sottile in campo, lottano come leoni, picchiano all'occorrenza, sono abili a perdere tempo, ma, insomma l'Uruguay è una grande squadra, da qualche anno a questa parte non solo per storia e blasone, ma, per vittorie fresche. Sono i vincitori dell'ultima Coppa America, dopo il quarto posto al mondiale sudafricano. Contro una squadra così forte, pur priva di Suarez, infortunato, di Forlan, infortunato, e di Recoba, ingiustamente non convocato, la nazionale italiana ha mostrato limiti da correggere presto. Pirlo, a 32 anni suonati, quando raddoppiato, ormai va in difficoltà, il che vale anche per De Rossi, che pure è assai più giovane. Osvaldo non può far parte della nazionale, dacché ci sono almeno dieci centravanti più forti di lui in Italia, a cominciare dal compagno di squadra Borriello. Stesso discorso da fare per Pepe: non salta l'uomo una sola volta. Schelotto, all'ala, è visibilmente più bravo. Insomma, Prandelli ha messo su una buona squadra, ma, per il salto di qualità, occorre qualche scelta più coraggiosa, nell'attesa del ritorno di Cassano e di Giuseppe Rossi. Ho fatto il nome di Schelotto, faccio quello di Destro. Poi, dev'essere il campionato ad offrire qualche novità interessante. Ad oggi, l'Italia non vale più dei quarti di finale ai prossimi Europei.
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venerdì 11 novembre 2011
Italia: abbondanza di centravanti
Sulla Gazzetta si osserva la particolare abbondanza di centravanti toccata in sorte alla nazionale di Prandelli: Pazzini, Balotelli, Matri, Osvaldo, Gilardino e Borriello. Ma, io dico anche Destro, fuoriclasse dell'under 21 destinato ad una grande carriera: per la personalità che mostra, sulla tecnica nessuno può discutere, sarebbe già pronto per la nazionale maggiore. Non credo che la detta abbondanza sia un problema e nemmeno è la prima volta nella storia del nostro calcio. Tra la fine degli anni '70 ed i primi anni '80, in Italia giocavano quattro grandissimi centravanti: Altobelli, Rossi, Giordano e Pruzzo, nell'ordine di bravura ritenuto da chi scrive. I quattro erano quasi coatenei, essendo Altobelli e Pruzzo del 1955, laddove Rossi e Giordano erano del 1956. Non basta, c'era il più stagionato Graziani, classe 1952, ed il più giovane Virdis, classe 1957. Bearzot fece scelte nette, Rossi ed Altobelli, oltre a Graziani, e fu ripagato dalla vittoria del mondiale 1982. Prandelli dovrà essere altrettanto bravo e fortunato. E determinato, perché Bearzot ebbe il coraggio di accantonare presto Pruzzo, pur tre volte capocannoniere durante il suo mandato. E fece giocare Rossi in Spagna, sebbene, lo ricordano tutti, fosse rimasto fermo per due anni. Ora, trovo giusta la scelta di puntare su Pazzini e Balotelli. Poi, s'è capito, punterei direttamente su Destro, come prima alternativa.
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