Elenco blog personale

Visualizzazione post con etichetta Cassano. Mostra tutti i post
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lunedì 4 marzo 2013

Cassano insolentisce Stramaccioni?

Di Cassano si scrive sempre. Perché c'è sempre qualcosa da scrivere. Offre titoli ed articoli con una generosità che si spinge ai limiti della dissipazione. Nell'ultimo caso, però, da quanto trapelato dal loquace spogliatoio nerazzurro, che è successo mai? Possibile che il diverbio con Stramaccioni sia nato da una battuta su Mourinho? Perché se le cose fossero davvero andate a questo modo, di che si è parlato negli ultimi due giorni? Voglio dire, alla fine e pure all'inizio, Stramaccioni non è Mourinho. Secondo me, il punto è questo. E Stramaccioni avrebbe preferito che Cassano non glielo ricordasse. Del resto, le dichiarazioni a fine gara di Stramaccioni odorano di mourinhismo a buon mercato da mesi. Mourinho, però, resta Mourinho, e Stramaccioni resta Stramaccioni. S'è capito, no? Mi è più simpatico Cassano.

lunedì 18 febbraio 2013

Inter travolta a Firenze. Stramaccioni va esonerato, Zanetti pensionato, Branca licenziato

Sostengo da mesi, quando tutta la stampa specializzata cedeva invece alla tentazione di scambiare la presunzione di Stramaccioni per competenza, che il tecnico romano non è all'altezza della situazione. Giunto senza meriti ad occupare la panchina di una delle più grandi squadre del mondo, Stramaccioni ha con il tempo maturato la convinzione strampalata di averlo meritato e di meritarlo. Eppure da mesi, nemmeno all'osservatore più distratto poteva sfuggire che l'Inter era priva di un'idea anche soltanto abbozzata del gioco, tutto affidato all'estro di Cassano oppure agli strappi di Guarin, digiuno di tattica quanto altri mai, oppure all'efficacia sotto porta di Milito. Oggi, che Stramaccioni vada esonerato è convinzione comune, tardiva, ma comune. La disfatta di ieri a Firenze non richiede un particolare sforzo ermeneutico. L'Inter ha fatto pena. E' stato un errore far giocare Kovacic con attorno uno che cammina Cambiasso, uno che corricchia, Kuzmanovic, ed uno che fa quello che gli pare, Guarin. Errore ancor più grave è stato sostitutire Kovacic nell'intervallo, come se il non gioco della squadra fosse stato colpa sua. Un talento giovane merita ben altra fiducia. Tanto più che si è tenuto in campo, e basta!, Saverio Zanetti, puntato e saltato da tutti: se ne vada in pensione. La fase difensiva è scadente ed ancor più scadente è la difesa nei suoi uomini chiave: Ranocchia è sempre altrove, come Nagatomo. Senza concentrazione, senza un'idea dello spazio e delle distanze non si può giocare in serie A. Vadano a ripassare la lezione di Picchi: immagini di repertorio ci sono eccome. Infine, sia licenziato Branca. Francamente, non debbo meno spiegare perché. L'evidenza parla da sé.

domenica 10 febbraio 2013

Inter - Chievo: 3-1. Cassano, Ranocchia e Milito rilanciano l'Inter verso il terzo posto

I pareggi della Lazio con il Napoli e del Milan con il Cagliari, restituiscono qualche speranza di terzo posto ai nerazzurri, che ritrovano Milito al centro dell'attacco. Stramaccioni esclude Kovacic, ripesca Cambiasso e si affida alla corsa di Gargano ed all'equilibrio tattico di Kuzmanovic. Tutto il gioco, ma siamo alle solite, passa dai piedi di Cassano, che trova un gol tanto fortunoso quanto importante: settimo centro in campionato per l'asso barese, che poi distilla il suo gioco spavaldo e fantasioso a piene mani. Pareggia Rigoni su dormita della difesa nerazzurra, ma Ranocchia, con perentorio stacco da centro area su angolo di Cassano, riporta in vantaggio l'Inter. Che nella ripresa fissa il punteggio sul 3-1 con Milito, prezioso per i tanti palloni che stoppa, difende e restituisce ai compagni. Il terzo posto è ancora possibile, ma Zanetti viene saltato da chiunque, bisogna mandarlo in panchina. Kovacic, poi, deve giocare.

domenica 3 febbraio 2013

Siena - Inter 3-1: Stramaccioni esonerato?

Va esonerato, lo scrivo da mesi, merita l'esonero, perché non è all'altezza del compito. Stramaccioni sta conducendo l'Inter alla disfatta. Non ha alcuna idea del gioco. Si affida a giocatori che farebbero panchina ovunque, come Saverio Zanetti, uno che dovrebbe essere in pensione almeno da due anni. Il gioco passa per Cassano, tutti lo sanno, tutti lo riconoscono e Stramaccioni che fa? Lo sostituisce con l'anziano Rocchi, invece di panchinare l'inconcludente ed irritante Guarin, che, come lui, ignora una qualunque idea di gioco, e calcia da tutte le posizioni oppure sfida un nugolo di avversari, cui consegnare infine il pallone. Quella di Siena è stata una partita orribile per l'Inter. Preso il primo gol sull'asse argentino, basta argentini all'Inter, Schelotto - Zanetti, Cassano, sola luce nella notte fonda, trova il pareggio in modo apperentemente casuale Ebbene, nessun filtro a centrocampo, poco dopo Sestu segna ancora per il Siena. con Handanovic, come al solito, immobile e lontano dalla linea di porta. Nella ripresa, fuori Schelotto, deludente, e dentro Kovacic, che, nonostante la timidezza inevitabile del debutto, mostra di saper star in campo, di saper toccare il pallone con naturalezza e di avere scelto una squadra oggi molto scarsa. Predica nel deserto. L'Inter prende pure il terzo gol. Fallo ed espulsione per lo svagatissimo Chivu e rete di Rosina dal dischetto. Poi, soltanto un arrembaggio vano alla porta avversaria. Stramaccioni si mordicchia il labbro inferiore, idee non ce ne sono. L'Inter perde 3-1. Stramaccioni, privo di carisma, va esonerato subito.

domenica 27 gennaio 2013

Inter - Torino: 2-2. Stramaccioni esonerato?

Il Torino per lunghi tratti sembra il Brasile del '58 e non soltanto perché Ventura schiera i granata con il 4-2-4, non soltanto perché Meggiorini fa ballare una samba parecchio ritmata quelle belle statuine che sembrano Chivu, Juan Jesus e Ranocchia, ma, soprattutto perché l'Inter ha le sembianze di una squadretta oratoriale. Di cui è emblematico l'errore marchiano in cui incappa Guarin propiziando il gol di Meggiorini, che pareggia il vantaggio di Chivu, su bella punizione. Il rumeno poi esce per infortunio, ormai gioca dieci partite a stagione. Mudingayi ha una tecnica poverissima, possibile che giochi nell'Inter? Gargano non può fare il regista. Nagatomo ha il fisico di uno scappato dalla fame e sbaglia tutte le giocate. Cassano, sotto tono fisicamente, inventa le uniche giocate decenti. Nella ripresa, arriva il raddoppio di Meggiorini. Pareggia il subentrato Cambiasso servito da Zanetti. Nessuno si inganni, i due camminano per il campo a lungo, soprattutto il buon Saverio. L'Inter non ha gioco ed il suo tecnico, sopravvalutato quanto altri mai, non ha un'idea del gioco. Finisce 2-2, l'Inter è lontanissima dalla Champions. Stramaccioni va esonerato.

lunedì 7 gennaio 2013

Icardi, Di Natale, Bojan, Cavani e la qualità realizzativa

Il gioco del calcio, in qualsiasi modo si voglia guardarlo, vive di una regola semplicissima e, spesso, forse a cagione di cotanta semplicità, sottovalutata. Si vince segnando un gol più degli avversari. Segnare è la cosa più importante, sicchè altrettanto importante è capitalizzare al massimo le occasioni  da rete. Ciò che non ha fatto Palacio, ma Di Natale in Udinese - Inter. Ciò che ha fatto Bojan, un campione potenziale grandissimo, in Milan - Siena, ciò che ha fatto Icardi, bella scoperta, in Juventus - Sampdoria, ciò che, per una volta, non ha fatto Destro in Napoli - Roma, ciò che nella stessa partita, e sempre da due anni a questa parte, ha fatto Cavani. Il resto conta meno. Un grande attaccante su tre occasioni da rete, segna almeno un gol. In mancanza, non è un grande attaccante. Nell'Inter, in assenza di Milito, la freddezza sotto porta appartiene soltanto a Cassano, tuttavia costretto, anche da fermo, a creare gioco sulla fascia sinistra. Anche perché, visto il centrocampo dell'Inter, Cassano è l'unica fonte di gioco della squadra.

domenica 6 gennaio 2013

Stramaccioni va esonerato: disfatta dell'Inter a Udine

Disfatta? Sì, disfatta. E' il modo della sconfitta che offende e l'intelligenza e la pazienza dei tifosi nerazzurri. Stramaccioni, il fortunatissimo Stramaccioni, va esonerato su due piedi. Perché non ha il carisma per guidare una squadra blasonata ed onusta di gloria come l'Inter. Sul campo dell'Udinese, dopo un nebbioso primo tempo, i nerazzurri si sciolgono nella ripresa, asfaltati dal gioco semplice ed arioso dei bianconeri di Guidolin, con il solito Di Natale sugli scudi. Finisce 3-0. Palacio sbaglia tutto, per non dire Jonathan, da mandare via subito, non soltanto per fatto tecnico, ma anche per fatto estetico. Cassano predica nel deserto, gli altri, intorno, sfiatati e patetici accettano impotenti una lezione di gioco. Ci si mette anche Juan Jesus, che per troppa irruenza finsice espulso. Sneijder, in questa squadra priva di gioco, non sarebbe stato utile, a centrocampo intendo dire? Stramaccioni è vicino all'esonero. Se lo merita tutto, perché non ha ringiovanito la squadra, non le ha dato un gioco, ha difeso la politica improvvisata di Branca, assopendosi su di un aziendalismo inutile e parlando un italiano faticosissimo: un buon prospetto? Che vorrà mai dire? Detto poi di Alvaro Pereira! A casa! A studiare!

sabato 22 dicembre 2012

Inter - Genoa 1-1: Immobile e Cambiasso. Stramaccioni va esonerato

Basta con Stramaccioni, uno dei più sopravvalutati allenatori degli ultimi 30 anni. Non ha saputo insegnare alla squadra alcuno schema, con l'eccezione di quello da abecedario calcistico: palla a Cassano e vediamo cosa succede. Non per niente le azioni più pericolose dell'Inter nascono dalle invenzioni dell'asso barese, compreso il gol di testa con cui Cambiasso, pessimo sino ad allora, pareggia il gol di Immobile. Ranocchia va sempre per terra, lo salta chiunque ed Handanovic, non da Inter, non riesce a respingere una conclusione che tutto pare tranne che irresistibile. Discorso a parte merita Zanetti, che fallisce persino gli appoggi laterali: resta un mistero come abbia potuto avere la carriera che ha avuto un giocatore di tale povertà tecnica. Chivu non può più giocare in serie A, come mai avrebbe dovuto fare Pereira, Palacio ha patito l'emozione di giocare contro gli ex compagni. Livaja ha fallito un gol, che misura le sue possibilità future: via dall'Inter assieme a Stramaccioni!

mercoledì 19 dicembre 2012

Cassano 130 gol in carriera

Cifra tonda per Antonio Cassano. La rete, bellissima per la facilità di esecuzione che appartiene a lui ed a pochissimi altri, segnata contro il Verona in Coppa Italia o Tim Cup che dir si voglia, ha portato a 130 il bottino dei suoi gol in carriera. Avrebbero potuto essere di più, non c'è dubbio, ma Cassano, genio bizzoso ed irregolare, ha sempre preferito l'assist al gol. E numerosissimi sono stati gli assist serviti ai compagni nella sua lunga carriera. Una cosa possiamo dirla: la scommessa di chi l'ha voluto all'Inter è stata vinta. Quando Cassano gioca ed è in forma, come ieri sera, l'Inter vince e convince. Il suo tocco di palla è di primissimo ordine, come stoppa il pallone anche quando provenga da lanci non particolarmente calibrati è uno spettacolo assoluto, come spettacolari sono le sue finte di corpo, che gli permettono, con mezzo movimento, di sbarazzarsi di uno o più avversari. Ha, nelle giocate, la stessa naturalezza che si riconosceva in quelle di Meazza o di Roberto Baggio. Se, fino ad oggi, la sua parabola è stata meno esaltante di quelle loro, molto è dipeso dal suo temperamento umbratile e riottoso alla disciplina. Ha davanti a sé ancora tre o quattro anni per recuperare il tempo perduto.

sabato 15 dicembre 2012

Klose affossa l'Inter. Stramaccioni sbaglia tutto

Primo tempo di studio, Lazio quadrata, Inter pure. Nella ripresa, prende il sopravvento la boria di Stramaccioni, che schiera Palacio per Cambiasso, tornando al tridente, che la squadra dimostra di patire. Gli schemi nerazzurri sono i soliti: accelerazioni di Guarin e dribbling di Cassano. Varco per i biancocelesti, Klose, fuoriclasse assoluto, brucia il macchinoso Ranocchia e trafigge Handanovic con un diagonale incrociato di precisione quasi chirurgica. L'Inter prova a recuperare e forse il pareggio potrebbe scapparci, ma Coutinho, peggiore in campo, sparacchia in tribuna un delizioso assist di Cassano. Finisce 1-0 per la Lazio. 

domenica 9 dicembre 2012

Inter - Napoli 2-1: Milito, Guarin e Cavani

Stramaccioni toglie Zanetti dalla fascia, piazza Cambiasso al centro della difesa, così che entrambi abbiano meno da correre, e lascia Palacio in panchina, con Cassano, al rientro, al fianco di Milito. Sana prudenza, dopo parecchi punti gettati via per un'esuberanza tattica del tutto improvvida. Segna Guarin, vero uomo partita, anarchico, è vero, ma le sue accelerazioni lasciano costantemente gli avversari sul posto. Raddoppia Milito, ancora nel primo tempo. Cassano delizia con tanti sapienti tocchi dei suoi, che fanno respirare la squadra. Gli schemi di Stramaccioni, alla fine, sono tutti qui. Secondo tempo di sofferenza, il Napoli preme, accorcia le distanze con Cavani, potrebbe pareggiare, come l'Inter potrebbe, in contropiede, chiudere la partita. Finisce 2-1 per i nerazzurri: ci può stare. L'Inter scavalca il Napoli al secondo posto. 

venerdì 7 dicembre 2012

Inter - Napoli: decide Cassano?

Domenica sera, l'Inter ospita il Napoli al Meazza. Sfida scudetto, tra la terza e la seconda della classifica. Nell'Inter, si attende Cassano al rientro dopo le due giornate di squalifica. Credo che il campione barese sarà decisivo: in questo scorcio di stagione, il 60% del gioco offensivo dell'Inter è passato dai suoi piedi. Nel Napoli, oltre al solito Cavani, è in grande forma Hamsik, straordinario centrocampista goleador, che vale oggi un Lampard od un Gerrard di qualche stagione fa. L'Inter un centrocampista del genere, oggi come oggi, può soltanto sognarlo. A proposito, Sneijder dovrebbe rimanere ancora una volta fuori dalla lista dei convocati. E' un errore.

domenica 2 dicembre 2012

Inter di misura sul Palermo, derby alla Juve, tengono il passo Napoli, Lazio e Roma

L'Inter vince, ed era ora, di misura con il Palermo. Resta il problema della sterilità offensiva, tanto che i nerazzurri passano su autogol degli avversari. Proviamo a guardare il bicchiere mezzo pieno, se non altro Cassano rientrerà dalla squalifica per la sfida contro il Napoli, oggi a valanga sul Pescara. Il derby di Torino, purtroppo, è finito alla Juve, aiutata come al solito. Per gli uomini di Ventura, si è messa male dopo l'espulsione del primo tempo. Marchisio, doppietta per lui, si conferma uomo da partite che contano. El Shaarawi, e molti errori arbitrali, trascina il Milan alla vittoria contro il Catania: il giovanotto, debbo ripetermi, è un predestinato. Come Destro, che ormai si è sbloccato, e segna due volte nel successo della Roma. Da segnalare, infine, la tripletta di Paloschi nel successo del Chievo: sembrava che si fosse perso ed invece si sta ritrovando.

lunedì 26 novembre 2012

Milan di rigore sulla Juve, Montolivo è ormai un leader. Vince la Roma con Destro, successo per le genovesi

Rigore discutibile, quello poi trasformato da Robinho. Ma, il Milan ha giocato meglio della Juventus, i cui centrocampisti sono stanchi ed i cui attaccanti poco prolifici. Il resto è chiacchiericcio sterile. Tra i rossoneri, Montolivo, ieri con la fascia di capitano, è diventato il leader tecnico: ci ha messo del tempo, oggi però Montolivo è il miglior centrocampista italiano. Seconda vittoria consecutiva per la Roma, con prova magistrale del solito Totti, e gol di Destro. Vincono le genovesi, ma la partita più bella è quella finita pari tra il Torino di Ventura, che schiera, con Cerci, la migliore ala del campionato, e la Fiorentina del bravo Montella. Questa sera, l'Inter, senza Sneijder escluso dall'aziendalista Stramaccioni, rende visita al Parma. Temo che l'assenza di Cassano peserà.

domenica 18 novembre 2012

L'Inter stenta con il Cagliari ma c'è puzza di calciopoli, Aquilani trascina la Fiorentina. Pari tra Juve e Lazio, il Milan ferma il Napoli

Allora, senza mezzi termini, dacché mi girano piuttosto che no. Stramaccioni non sa leggere le partite. Palacio, spremuto e peraltro a segno nel primo tempo, su assist fatato di Cassano, andava sostituito perché non ne aveva più. Stramaccioni, invece, al momento di recuperare l'incredibile 2-1 dei sardi firmato Sau, toglie il barese, che aveva escogitato giocate di qualità a ripetizione. Per di più, Milito aveva fallito un'occasione che nemmeno Bobo Vieri, a zero metri dalla porta. Tutto vero, però, c'è un però, grosso come una casa, ed imbarazzante come un casino. Un rigore solare ai danni di Ranocchia, solare come l'espulsione risparmiata a Lichsteiner nella sfida contro la Juve. Sento una ributtante puzza di calciopoli. Perché l'Inter, dopo aver pareggiato grazie ad un autogol propiziato da Alvarez, avrebbe potuto vincere. L'arbitro il rigore non l'ha dato, espellendo altresì Stramaccioni per proteste. Capitò anche a Simoni nel 1998. Orbene, se lo scudetto deve  proprio andare alla Juve, se è già deciso, sospendiamo questa pantomima. Seguiremo lo sci, se del caso. Ce lo facciano sapere. E già che ci siamo, aggiungo che Chiellini può finire le partite soltanto con la Juve: sarebbe da espellere sempre. L'avrei cacciato anche ieri nella sfida pareggiata dalla Juve contro la Lazio, aggrappata ad un Marchetti in stato di grazia. Il Napoli, quando Cavani è appannato, non vince, come ieri, quando si è fatto recuperare da due guizzi del predestinato El Shaarawi, unico asso del Milan. Aquilani ha trascinato la Fiorentina ad una bella vittoria: eloquente testimonianza di una classe che non poteva essere evaporata, il primo gol su punizione. Toni, in riva all'Arno, si è ritrovato goleador. Montella è bravissimo e la Fiorentina sale al terzo posto assieme al Napoli, ad un solo punto dall'Inter.

venerdì 16 novembre 2012

Serie A: 13^ giornata. Juventus - Lazio, Napoli - Milan ed il derby della Lanterna

Sia il Milan che la Juve rischiano una precoce eliminazione dalla Champions. Sicché domani, c'è da scommetterci, scenderanno in campo condizionate dalla preoccupazione europea. Il Milan andrà a Napoli e, con ogni probabilità, perderà. Perché gli uomini di Mazzarri sono in forma, perché il miedo escenico del San Paolo gremito è sempre notevole, perché i rossoneri sono complessivamente deboli ed Allegri sta aggrappato alla panchina da troppo tempo, a dispetto delle rassicurazioni della dirigenza. La Juve ospiterà la Lazio, che è forte con Klose, assai meno senza: il tedesco, oltre a trovare la porta con assiduità, ha il dono di far giocare bene i compagni, costituendo un punto di riferimeno su tutto il fronte di attacco. Se ci sarà, il colpaccio dei biancocelesti merita una buona quotazione. Drammatico derby della Lanterna: sia la Sampdoria che il Genoa stanno vivendo momenti difficili. Delicato il compito dell'arbitro. L'Inter aspetta il Cagliari, deve riscattare la caduta di Bergamo e può riavvicinarsi alla Juve. Parecchio dipenderà dall'estro di Cassano, ultimamente appannato. Lunedì, poi, Roma - Torino. Credo che Zeman non possa più sbagliare.

giovedì 8 novembre 2012

L'Inter passa a Belgrado contro il Partizan: 3-1 per i nerazzurri. Palacio, Palacio, Guarin

Netto successo dell'Inter di Stramaccioni in Europa League. Sconfitto il Partizan Belgrado per 3-1. Gli avversari, a dire il vero, non hanno granché impressionato. Turn over all'inzio. Con Jonathan, Mudingay, Alvaro Pereira e Livaja. La partita cambia, però, nella ripresa, con l'ingresso di Palacio. Che capitalizza il gran lavoro del centrocampo, soprattutto quello di un instancabile Guarin. Poi a segno, personalmente, su assist delizioso del subentrato Cassano. E' la decima vittoria in trasferta dell'Inter. Stramaccioni gioca alla Trapattoni. Prudenza, atteggiamento guardingo e contropiede, ora fulmineo, ora manovrato. Niente di nuovo sotto il sole.

domenica 4 novembre 2012

Il Milan di El Shaarawi capocannoniere risorge con il Chievo, travolta la Lazio a Catania, appena un punto per il Napoli

Juve prima, Inter ad un punto, Napoli terzo a cinque punti. Sì, perché gli uomini di Mazzarri non capitalizzano la grande mole di gioco prodotta contro il Torino e si fanno raggiungere sul pareggio dai granata. Capitola la Lazio sul difficilissimo campo del Catania, ma, il 4-0 finale sa troppo di disfatta. Klose fa sentire tremendamente la sua assenza. Bella vittoria della Fiorentina di Montella, con Jovetic leader, Toni cannoniere ritrovato, e Borja Valero regista, il giocatore più tecnico del campionato dopo Totti e Cassano. Risorge, infine, il Milan contro il Chievo: El Shaarawi, in gol, si conferma capocannoniere. La notizia, però, è la definitiva maturazione di Montolivo che comanda il gioco con la sicurezza di un veterano, qual è del resto, e segna di nuovo. Fra poco più di un'ora, la Roma sfiderà il Palermo. Zeman sa di non poter più sbagliare.

sabato 3 novembre 2012

Inter - Juve 3-1. Finisce l'imbattibilità dei bianconeri dopo 49 giornate. Gol della Juve viziato da fuorigioco. Milito e Palacio ammutoliscono lo Juventus Stadium

Sembrava tornata calciopoli. Gol viziato da fuorigioco per i bianconeri all'alba della partita. L'Inter assorbiva il colpo. Conclusione di Cassano a girare, Buffon immobile, palla fuori di poco. Poi, ancora calciopoli, nel senso almeno di calci, entrata terribile di Lichsteiner su Palacio: da rosso diretto o, quanto meno, da giallo. E sarebbe stato poi rosso comunque per doppia ammonizione. Invece niente, lo svizzero impunito resta in campo. Da cui lo toglie subito però Alessio, confermando che, sì, l'espulsione c'era. Il furore bianconero, impersonato da Marchisio, evapora all'intervallo. L'Inter trova il gol su rigore, era ora, trasformato da Milito. Esce Cassano, stremato, ed entra Guarin. Sarà proprio lui a spellare le mani di Buffon con una solenne botta dal limite dell'area, respinta affannosa e ribattuta vincente ancora di Milito, tornato a frenare, sterzare e dribblare come nell'anno del triplete.  C'è spazio anche per il gol di Palacio, nel recupero, servito da un convincente Nagatomo. L'Inter espugna lo Juventus Stadium, il colpo gobbo questa non volta riesce. Stramaccioni ha fatto le scelte giuste. Derby d'Italia all'Inter.

giovedì 1 novembre 2012

Cassano trascina l'Inter alla vittoria sulla Samp, Roma in crisi nera, la Juve la spunta alla fine con Pogba

Antivigilia di derby d'Italia. L'Inter farà visita sabato sera alla Juventus: distacco immutato dopo il turno infrasettimanale. Quattro punti. La squadra di Stramaccioni vince in rimonta contro la Sampdoria: difesa a quattro questa volta, ma, Alvaro Pereira si rivela a sinistra uno dei tanti errori di Branca. Guarin, a segno,  sta tornando a buoni livelli. Decisivo, come al solito, Cassano nei panni classici di uomo assist: il genio barese gioca con una semplicità straordinaria e conferma, ancora, una volta, che la tecnica fa premio sulla corsa nel calcio. Splendido l'assist che regala a Palacio. La Juve vince all'ultimo con un gol di Pogba, destinato ad una bella carriera. Cede di schianto la Roma contro il Parma sopra un campo onestamente impraticabile: peggiore difesa del campionato per i giallorossi di Zeman. Il tecnico boemo resta fedele al suo credo, ma, in difesa, non ha giocatori all'altezza del compito. O sceglie un atteggiamento più prudente oppure, come si dice, non mangia il panettone. Il Napoli è sfortunato a Bergamo: Insigne è forte, ma la ferocia agonistica di Cavani manca eccome. Senza convinzione, il talento da solo non basta e non può bastare. O Insigne lo capisce oppure è destinato a rimanere un campione incompiuto. Sabato, Juventus - Inter. Bianconeri favoriti? Secondo me, hanno paura di perdere l'imbattibilità. Stramaccioni, però, non potrà regalare un tempo ai bianconeri come ha fatto con i blucerchiati.