Finisce un'epoca. Prima di quanti molti avessero pronosticato. Daniele De Rossi, 36 anni, è al passo d'addio con la Roma. Due anni dopo il ritiro di Francesco Totti, anche De Rossi va via. Non dal calcio, a quanto pare. Sarebbe destinato a giocare all'estero. Ed è verosimile, perché, al netto dei tanti infortuni, che hanno contrappuntato gli ultimi anni della sua carriera, De Rossi è centrocampista di caratura internazionale, per temperamento, carisma, qualità tecnica ed esperienza. Negli anni migliori, è stato ai vertici del ruolo. Sembrava, agli esordi, una mezzala, con Gerrard come modello di riferimento. Bravissimo nel gioco aereo, gran tiro da fuori e capacità di inserimento. I 21 gol in nazionale ne danno testimonianza. Presto, però, arretrò il suo raggio d'azione, facendo il centromediano metodista, con grandi esiti. Persino il centrale aggiunto. Come agli Europei del 2012 con Prandelli. De Rossi è stato uno dei migliori centrocampisti del calcio italiano, uno dei più forti in assoluto della sua generazione. A Roma, ha vissuto a lungo all'ombra di Totti, per anni è stato il capitan futuro. Finisce un'epoca.
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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martedì 14 maggio 2019
sabato 24 settembre 2016
Hamsik 100 gol con il Napoli
Quello segnato stasera contro il Chievo è il gol n. 100 di Marek Hamsik con la maglia del Napoli. Grandi numeri per il miglior centrocampista goleador oggi in circolazione, dopo il tramonto delle stelle inglesi Lampard e Gerrard. Il primatista di reti con il Napoli, Maradona, non è lontano, mi riferisco beninteso solo ai gol, a quota 115.
domenica 27 settembre 2015
Classifica dei migliori centrocampisti goleador
Proviamo a formare, con il contributo decisivo dei lettori più documentati, una classifica dei migliori centrocampisti goleador, con l'intesa di escludere da questo novero i trequartisti e tutti quei giocatori che, pur nominalmente schierati a centrocampo, ha giocato prevalentemente all'attacco. [Classifica in corso di aggiornamento]
- Teofilo Cubillas (Perù) 346 gol*
- Lampard (Inghileterra) 299 gol
- Kubala (Cecoslovacchia, Ungheria, Spagna) 283 gol
- Best (Irlanda del Nord) 256 gol
- Ronald Koeman (Olanda) 253 gol
- Matthaus (Germania) 230 gol
- Gerson (Brasile) 217 gol **
- Gerrard (Inghilterra) 209 gol
- Giresse (Francia) 202 gol
- Ballack (Germania) 197 gol
- Juninho Pernambucano (Brasile) 180 gol
- Brian Robson (Inghilterra) 176 gol
- Scholes (Inghilterra) 170 gol
- Hierro (Spagna) 165 gol
- Nedved (Repubblica Ceca) 165 gol
- Riquelme (Argentina) 162 gol
- Beckham (Inghilterra) 146 gol
- Bernd Schuster (Germania) 142 gol
- Jimmy Johnston (Scozia) 137 gol
- Socrates (Brasile) 136 gol
- Valentino Mazzola (Italia) 122 gol
- Garrincha (Brasile) 115 gol
- Xavi (Spagna) 111 gol
- Pirlo (Italia) 101 gol
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mercoledì 19 novembre 2014
Rooney 46 gol con l'Inghilterra, 283 gol in carriera
Da quando indossa la fascia di capitano, a lungo appartenuta a Gerrard, Rooney è tornato decisivo anche con la maglia della nazionale inglese. Doppietta per lui nella sfida carica di significati extra sportivi contro la Scozia, svoltasi ieri sera. Così Rooney sale a 46 gol con l'Inghilterra, terzo marcatore assoluto della storia, dopo Bobby Charlton, 49 gol, e Gary Lineker, 48 gol. Il sorpasso è imminente. In carriera, i gol di Rooney sono 282.
*Aggiornamento del 23 novembre 2014: gol contro l'Arsenal ieri in Premier League ed i gol di Rooney in carriera diventano 283.
*Aggiornamento del 23 novembre 2014: gol contro l'Arsenal ieri in Premier League ed i gol di Rooney in carriera diventano 283.
martedì 20 maggio 2014
Brasile 2014: tutti gli errori di Prandelli. Al caldo prevale la tecnica, altro che corsa e forza
Mi domando chi siano i consulenti di Prandelli. Eppure qualche nozione elementare di atletica dovrebbe essere a disposizione della guida tecnica azzurra. Sostenere che in Brasile, in presenza di grande caldo e di altrettanta umidità, servano corsa e forza, equivale a misconoscere i dati di base dell'atletica. In simili condizioni di clima, prevale, semmai, la tecnica. Con il caldo, le prestazioni si abbassano, la corsa, come la reattività, si riduce, anche la forza si fa meno esplosiva. I ritmi diventano più lenti, cosicché a fare la differenza, in uno sport con la palla, com'è il calcio, conta più di tutto la qualità tecnica degli interpreti. Possibile che nessuno abbia imparato la lezione di Usa '94. Furono i brevilinei Bebeto e Romario, uno che neppure possedeva il concetto di corsa, a farla da padroni. Come Roberto Baggio. Contrariamente a quanto sostenuto da Prandelli, l'esperienza conterà moltissimo, intesa come capacità di gestire lo sforzo nel corso di una partita, ma anche come capacità di organizzare il gioco, che non potrà vivere di assalti e di continui rovesciamenti di fronte. Prevarrà l'attesa. E con l'attesa prevarranno i colpi inaspettati, le giocate impreviste, i tiri da lontano. Prandelli, che per lo meno ha puntato su Cassano, avrebbe dovuto convocare anche Totti. Come Tabarez avrebbe dovuto convocare Recoba. Altro che Forlan! Hodgson, invece, Lampard e Gerrard li ha chiamati.
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martedì 1 ottobre 2013
Lampard 283 gol in carriera
A segno questa sera in Champions per la prima vittoria europea del nuovo Chelsea di Mourinho, Lampard conferma le sue doti di straordinario goleador: addirittura 283 gol in carriera. Una cifra iperbolica per un centrocampista, che dirige la manovra, rifinisce, corre e contrasta. Soltanto gli scarsi risultati della nazionale inglese, nella quale ha faticato a coesistere con il grande Gerrard, hanno impedito a Lampard di ottenere il pallone d'oro, che pure avrebbe meritato. Peraltro, a 35 anni, Lampard è anche un limpido esempio di longevità agonistica. E' decimo nella classifica dei dieci migliori marcatori in attività, da quanto mi risulta.
venerdì 7 dicembre 2012
Inter - Napoli: decide Cassano?
Domenica sera, l'Inter ospita il Napoli al Meazza. Sfida scudetto, tra la terza e la seconda della classifica. Nell'Inter, si attende Cassano al rientro dopo le due giornate di squalifica. Credo che il campione barese sarà decisivo: in questo scorcio di stagione, il 60% del gioco offensivo dell'Inter è passato dai suoi piedi. Nel Napoli, oltre al solito Cavani, è in grande forma Hamsik, straordinario centrocampista goleador, che vale oggi un Lampard od un Gerrard di qualche stagione fa. L'Inter un centrocampista del genere, oggi come oggi, può soltanto sognarlo. A proposito, Sneijder dovrebbe rimanere ancora una volta fuori dalla lista dei convocati. E' un errore.
martedì 16 ottobre 2012
Le dieci migliori mezze ali della storia
La mezz'ala è il ruolo più difficile del calcio. Un ruolo che ha spesso rischiato di estinguersi, costretto nelle forche caudine del 4-4-2, il modulo meno intelligente mai concepito. Ad ogni modo la mezzala, si scrive pure senza apostrofo, è stato il ruolo di strepitosi interpreti del gioco del calcio. Facitori di gioco e goleador, incursori e registi, qualche volta anche interdittori. Insomma una summa del gioco. Segue classifica. Cosa ne pensate?
*Aggiornamento del 21 marzo 2023.
1. Meazza*Aggiornamento del 21 marzo 2023.
2. Denis Law
3. Didì
4. Kocsis
5. Gerson
3. Didì
4. Kocsis
5. Gerson
6. Hector Scarone
7. Sandro Mazzola
8. Iniesta
9. Neeskens
10. Socrates
11. Kubala
7. Sandro Mazzola
8. Iniesta
9. Neeskens
10. Socrates
11. Kubala
12. Zsengeller
13. Gunter Netzer
14. Modric
15. Bernd Schuster
16. Giovanni Ferrari
17. Gren
18. Loik
19. Ballack
20. Scholes
21. Gerrard
22. Giresse
23. Lampard
24. Antognoni
13. Gunter Netzer
14. Modric
15. Bernd Schuster
16. Giovanni Ferrari
17. Gren
18. Loik
19. Ballack
20. Scholes
21. Gerrard
22. Giresse
23. Lampard
24. Antognoni
25. Bryan Robson
26. Tardelli
27. Seedorf
28. Junior
29. De Bruyne
30. Overath
31. Cerezo
32. Prosinecki
26. Tardelli
27. Seedorf
28. Junior
29. De Bruyne
30. Overath
31. Cerezo
32. Prosinecki
33. Scifo
34. David Silva
35. Toni Kroos
36. Nicola Berti
37. Souness
38. Boban
37. Souness
38. Boban
39. Rakitic
40. Pogba
41. Willy Van de Kerkhof
42. Olaf Thoen
43. David Platt
44. Joao Pinto
45. Mario Basler
46. Wijnaldum
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venerdì 9 dicembre 2011
Il nuovo Marchisio
A segno anche ieri, nella vittoria ai supplementari della Juventus sul Parma, in Coppa Italia. Marchisio, 25 anni, ma saranno 26 a gennaio, è definitivamente maturato e raccoglie i frutti di una lunga semina. Proveniente dalle giovanili della Juventus, temprato da un'esperienza in provincia, il centrocampista di Conte è stato protagonista della corsa bianconera di questi mesi. Semplicemente, ha compiuto il suo processo di crescita. Di qui i sette gol in tredici partite sino ad ora, media da grande attaccante. Segnava anche gli anni passati, quest'anno ci riesce di più: altra sicurezza. E pensare che, in estate, pareva che dovessa andar via. La lezione che ne viene è intuitiva: i giovani di talento si aspettano. Nessuno, che sia bravo, disimpara a giocare. Ci vuole pazienza. E ci vogliono partite e partite. Poi, però, il salto di qualità viene compiuto. La Juve, così, si è ritrovata in casa un campione. Che non è Lampard o Gerrard, cui è stato paragonato, ma giocatore di vaglia internazionale sì. Crisetig, potenzialmente, è più forte. Avranno all'Inter la pazienza e la lungimiranza di aspettarne la maturazione? A proposito, Branca non si è ancora dimesso.
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