La Fiorentina ha dato un altro saggio di seria programmazione, di oculata gestione. Dopo i colpi di Pizarro, Aquilani, Toni, tutti reduci da stagioni poco esaltanti e rinati in riva all'Arno, perché talento ed esperienza non possono svanire nel nulla, la Fiorentina ha ingaggiato Giuseppe Rossi, attaccante di razza del Villareal, bersagliato da due gravissimi infortuni, ma, destinato, a 26 anni, a riprendersi. Altre squadre avrebbero potuto scommettere su di lui e non l'hanno fatto, perché troppo spaventate dalle condizioni delle ginocchia dell'attaccante azzurro. Il tempo, scommetto invece io, dimostrerà quanto saggia ed affidata sia stata la scelta della Fiorentina. L'Inter dovrebbe prendere nota.
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venerdì 4 gennaio 2013
domenica 18 novembre 2012
L'Inter stenta con il Cagliari ma c'è puzza di calciopoli, Aquilani trascina la Fiorentina. Pari tra Juve e Lazio, il Milan ferma il Napoli
Allora, senza mezzi termini, dacché mi girano piuttosto che no. Stramaccioni non sa leggere le partite. Palacio, spremuto e peraltro a segno nel primo tempo, su assist fatato di Cassano, andava sostituito perché non ne aveva più. Stramaccioni, invece, al momento di recuperare l'incredibile 2-1 dei sardi firmato Sau, toglie il barese, che aveva escogitato giocate di qualità a ripetizione. Per di più, Milito aveva fallito un'occasione che nemmeno Bobo Vieri, a zero metri dalla porta. Tutto vero, però, c'è un però, grosso come una casa, ed imbarazzante come un casino. Un rigore solare ai danni di Ranocchia, solare come l'espulsione risparmiata a Lichsteiner nella sfida contro la Juve. Sento una ributtante puzza di calciopoli. Perché l'Inter, dopo aver pareggiato grazie ad un autogol propiziato da Alvarez, avrebbe potuto vincere. L'arbitro il rigore non l'ha dato, espellendo altresì Stramaccioni per proteste. Capitò anche a Simoni nel 1998. Orbene, se lo scudetto deve proprio andare alla Juve, se è già deciso, sospendiamo questa pantomima. Seguiremo lo sci, se del caso. Ce lo facciano sapere. E già che ci siamo, aggiungo che Chiellini può finire le partite soltanto con la Juve: sarebbe da espellere sempre. L'avrei cacciato anche ieri nella sfida pareggiata dalla Juve contro la Lazio, aggrappata ad un Marchetti in stato di grazia. Il Napoli, quando Cavani è appannato, non vince, come ieri, quando si è fatto recuperare da due guizzi del predestinato El Shaarawi, unico asso del Milan. Aquilani ha trascinato la Fiorentina ad una bella vittoria: eloquente testimonianza di una classe che non poteva essere evaporata, il primo gol su punizione. Toni, in riva all'Arno, si è ritrovato goleador. Montella è bravissimo e la Fiorentina sale al terzo posto assieme al Napoli, ad un solo punto dall'Inter.
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lunedì 28 novembre 2011
Il Milan tiene il passo della Juve
In attesa del recupero di domani sera a Napoli, dove la Juve potrebbe allungare ancora in classifica, il Milan liquida la pratica Chievo con disarmante facilità. Doppietta per Ibrahimovic, che si iscrive al circolo dei cannonieri centenari della serie A. A segno anche Pato e Thiago Silva, forse il migliore difensore del mondo in questo periodo. Il Milan, da qualche anno, ha ripreso a spendere molto, e bene, nelle campagne di rinforzamento. Aquilani, ad esempio, sta giocando con grande lucidità, con la sapienza tecnica che gli è naturale, e con la continuità che gli era mancata nelle ultime stagioni. Il suo ingaggio, come quello di Nocerino, è la prova di una saggia programmazione, quella che sta mancando all'Inter.
lunedì 31 ottobre 2011
Udinese e Lazio inseguono la Juve
Ibrahimovic, nel campionato italiano, fa sempre la differenza. La doppietta segnata contro la Roma ci mostra che lo svedese sta tornando ai livelli di miglior forma: pregevoli i cross di Aquilani. Il Milan, ne va dato atto a Galliani, ha fatto buone scelte. Quanto ai giallorossi, la sensazione è che non possano ancora fare a meno del talento e del carisma di Totti. Si conferma l'Udinese, che batte il Palermo con gol del solito Di Natale. La Lazio, che raccoglie i frutti di una splendida campagna di rafforzamento, espugna Cagliari. Klose, e lasciatemi dire che l'avevo detto in estate, si sta adattando sempre meglio al nostro calcio, sesta rete per lui ieri. La vittoria del Bologna contro l'Atalanta ha visto il ritorno al gol, su rigore, di Marco Di Vaio, che non trovava la via della porta da quindici partite. Pareggia il Novara di Rigoni e così l'Inter si mantiene appena sopra, un misero punto, la zona retrocessione. Che tempi!
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