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domenica 11 giugno 2023

Cagliari in A, dove resta il Verona

Un gol di Pavoletti, nel recupero, regala al Cagliari la promozione in Serie A. Sconfitto il Bari. L'ennesima impresa di Claudio Ranieri. Nello spareggio per restare in A, invece, è il Verona a vincere, superando per 3-1 lo Spezia. 

mercoledì 22 febbraio 2012

Marsiglia - Inter: se l'Inter perde, Ranieri è esonerato

Il Marsiglia non è il Barcellona. Diciamolo subito, a sgomberare il campo da possibili equivoci. L'Inter è, ultimamente, molto giù di corda, è una squadra disunita e logora, ma contro il Marsiglia, che non è il Barcellona, ha comunque il dovere di provare a vincere. Fra due ore, sarà importante giocare con la massima concentrazione. Ci vuole saggezza nel gioco, prudenza in difesa, perché, in vista del ritorno, anche un pareggio potrebbe bastare. L'importante è non imbarcare acqua come nelle ultime uscite di campionato. Ranieri, e lo sa, potrebbe essere all'ultima panchina nerazzurra. Mi auguro che schieri la migliore formazione possibile. Anche se, figuriamoci, manderà in campo la premiata ditta Zanetti e Cambiasso. Confido in Samuel e Milito. Ed in Maicon, sperando che abbia voglia di giocare. Per il resto, servirà parecchia fortuna. Ma, ripeto, si sappia che il Marsiglia non è il Barcellona.

lunedì 20 febbraio 2012

Ranieri esonerato dopo Marsiglia? E' l'ora di Zenga

Ranieri avrebbe le ore contate sulla panchina dell'Inter. La speranza di rimanerci è, infatti, disperatamente aggrappata alla difficilissima trasferta di Marsiglia. Per conto mio, il benservito a Ranieri andava dato fin da venerdì sera, dopo l'umiliante sconfitta casalinga con il Bologna. Perché la Champions resta l'unico obiettivo dell'Inter e tanto valeva giocarselo, sin dall'andata, con un nuovo tecnico, Zenga, il solo capace di rianimare un ambiente depresso, il solo capace di ricevere l'incondizionato sostegno dei tifosi, il solo dotato del temperamento necessario per panchinare i vari Zanetti e Cambiasso. Che invece Ranieri, alla Domenica Sportiva, ha inspiegabilmente elogiato. Il Marsiglia non è il Barcellona, sicché è battibile. Ma, non dall'Inter rinunciataria e patetica dell'ultimo mese. Nessuno, a parte Zenga, potrebbe tentare l'impresa di rilanciare una squadra, che, a giugno, dovrà essere rifondata.

venerdì 17 febbraio 2012

Inter travolta dal Bologna: clamorosa sconfitta interna (0-3). Ranieri va esonerato. Moratti va via prima

Vergogna! Una sconfitta memorabile, l'ennesima, anzi ad essere precisi la decima, in un campionato disgraziato. Quest'Inter non è all'altezza dell'Inter, della sua storia, del suo prestigio, del suo blasone. Dopo il rovescio interno con il Novara, arriva ancora una sconfitta casalinga con il Bologna. Di Vaio segna una doppietta e cala il sipario su un gruppo sfiatato, zanettiano, cioè appunto sfiatato come Zanetti, cambiassiano, cioè appunto sfiatato come Cambiasso. Ma, soprattutto privo di talento. Ranieri va esonerato di corsa, perché ci vuole fantasia per immaginare Faraoni fantasista: molta fantasia, laddove il mestiere del tecnico è esercizio di raziocinio. Per non dire di Forlan, che non sa fare alcunché, anzi no, sa sbagliare un gol che nemmeno il Pancev dell'inverno del '92. La difesa è ridicola. E Nagatomo scarsissimo: non conosce i fondamentali di difesa. Un birillo è più reattivo e meno disponibile ad abboccare alla prima finta. E siccome il 2-0 non bastava, segna pure Acquafresca, altro interista del vivaio lasciato andar via con troppa fretta. Tre ceffoni in pieno volto. Poi, la partita, per fortuna, finisce. Bisogna mandare la primavera in campo, i titolari a zappare. E Branca ... lasciamo stare. Ranieri ha concluso la sua avventura all'Inter. Moratti è andato via a partita in corso, ma le sue responsabilità in questa caduta dell'Inter sono innegabili.

Inter - Bologna: se l'Inter perde, esonero per Ranieri

Nessuno osa dirlo apertamente, ma una nuova sconfitta in campionato, stasera contro il Bologna al Meazza, costerebbe l'esonero a Claudio Ranieri. L'Inter, uscita a pezzi dalla disfatta interna con il Novara, non può permettersi un'altra battuta d'arresto casalinga. Perché equivarrebbe a rinunciare ad ogni ambizione in campionato, anche di qualificazione alle Coppe del prossimo anno ed agirebbe sulla psicologia dei giocatori alla vigilia della delicata sfida di Champions con il Marsiglia. Non giocherà Milito, come non giocherà Alvarez. Ho letto di un Faraoni trequartista, si fa per dire, di destra. Mi pare che siamo alla frutta. Anzi, al caffé, perché anche Forlan viene annunciato tra i titolari. E Faraoni?

venerdì 10 febbraio 2012

Inter - Novara: Ranieri si gioca il posto?

All'andata finì 3-1 per i piemontesi e si concluse l'avventura di Gasperini sulla panchina dell'Inter. Ora, l'Inter ritrova il Novara, e la condizione piscofisica della quadra è, tutto sommato, la stessa di qualche mese fa. I nerazzurri hanno conquistato un solo punto nelle ultime tre partite di campionato ed offerto una prestazione imbarazzante contro la Roma. E' possibile che Ranieri rischi il posto? Il tecnico romano non ha colpe specifiche, essendo le maggiori responsabilità della dirigenza, che ha sbagliato il mercato sia in estate che a gennaio, e dei giocatori, molti dei quali hanno tirato i remi in barca. E, tuttavia, avvicinandosi la sfida di Champions con il Marsiglia, un'altra sconfitta in campionato indicherebbe uno stato di crisi assoluta. Ed in casi del genere è l'allenatore a pagare. Sicché Ranieri rischia il posto, eccome! Dovrebbero tornare Sneijder e Forlan. Non so se basterà. Mi auguro che Cambiasso e Zanetti scaldino la panchina. L'Inter avrebbe qualche possibilità in più.

giovedì 22 dicembre 2011

L'Inter batte il Lecce: Ranieri tiene tutti sulla corda

Inter batte Lecce 4-1. Muriel ha talento, ma, Lucio e Maicon l'hanno marcato con troppa cortesia. Il gol del vantaggio del Lecce ha, però, scatenato la veemente, a tratti scomposta, reazione dell'Inter, che ha colpito quattro legni quattro. Forlan, in campo nel primo tempo, mi sembra a fine carriera, non salta più l'uomo e non credo sia soltanto un problema di ritardo di condizione. Thiago Motta, assieme a Maicon, è la sola fonte del gioco nerazzurro. Però Motta è lento e da regista arretrato, per l'abitudine di perdere qualche pallone quando aggredito da avversari più rapidi, costituisce un rischio. Con il Lecce, figuriamoci con il Milan. Con Mourinho, non a caso, giocava sul centro destra o sul centro sinistra. Conclusione: ci manca un regista arretrato, perché Thiago Motta rende meglio da mezzala. Se non ci si adatta a giocare Sneijder, qualcuno a gennaio bisogna prendere. Bello il gol di Pazzini, che, faccia alla porta, è tra i migliori in circolazione. Può giocare solo in presenza di Maicon, oggi come oggi. Bello anche il gol di Milito, un gol alla Milito, che altri avrebbero sbagliato. Sarebbe importante che tornasse ai suoi livelli. Mi piace la gestione del gruppo decisa da Ranieri nelle ultime partite. Ruota i giocatori, fa entrare Cambiasso, che non regge una partita intera, nella ripresa. Se centellinasse anche il minutaggio di Zanetti, sarebbe meglio. Nagatomo è volenteroso ed orgoglioso, ma contro altri avversari si smarrisce: la prova di ieri non deve illudere. Bravo, infine, Alvarez. E' cresciuto. Per tenere dentro lui e Thiago Motta, però, gli altri due centrocampisti devono essere veloci. Uno potrebbe essere Poli. L'altro, con compiti di regia, all'Inter ancora non c'è. Alla ripresa, quasi subito sarà derby. Occorre arrivarci con dei rinforzi in rosa.

giovedì 8 dicembre 2011

Grande Napoli, Inter allo sbando

Il Napoli vola agli ottavi: qualificazione storica. Vittoria doveva essere con il Villareal dimesso di questi ultimi mesi, e vittoria è stata: Inler prima, Hamsik poi. Va fuori il City di Mancini, che paga la sconfitta del San Paolo. L'Inter riesce nell'impresa di perdere anche con il Cska di Mosca, davanti al proprio pubblico. Milito, ormai, è un caso. Sbaglia tutto il possibile. Nagatomo corre, corre parecchio, ma non occorre un occhio esperto per capire che non è da Inter. Il girone facile ha mascherato gli enormi limiti della compagine nerazzurra. Ranieri, e non me lo spiego, non ha fatto giocare Crisetig. Se non altro, ha concesso un tempo a Caldirola, che è giovane di buone prospettive. Da qui a gennaio, ci sarà da soffrire.

lunedì 28 novembre 2011

Ranieri crede ancora allo scudetto

Ranieri ha dichiarato di credere ancora allo scudetto e, francamente, non so come ci riesca. Tanto più dopo la sconcertante prova di Siena, conclusa fortunosamente con una vittoria nel finale, quando nemmeno il tifoso più incallito osava più sperarci. Sicché o Ranieri ha ricevuto assicurazioni da Moratti che a gennaio, al posto di Stankovic, Cambiasso e Zanetti, ci saranno centrocampisti giovani e forti, da ingaggiare costi quel che costi, oppure proprio non capisco perché parli di scudetto per una squadra che esprime un gioco avvilente, che si fa mettere sotto da tutti, che vive delle giocare estemporanee ora dell'uno ora dell'altro e che, per soprapprezzo, subisce infortuni a ripetizione. Da Maicon a Sneijder a Lucio. Mistero dell'Inter.

domenica 27 novembre 2011

L'Inter espugna Siena con Castaignos: ma che fatica!

Bisognava vincere e l'Inter ha vinto. Inizio stentato, Stankovic, ombra del guerriero che fu, non sta in piedi, come Cambiasso, sicché a centrocampo qualcosa di buono scaturisce soltanto dal mancino di Thiago Motta. Alvarez, dopo brevi momenti di gloria, torna incompiuto come all'inizio della stagione, Zarate, sulla fascia opposta, riceve palla sempre di spalle e, raddoppiato dai difensori del Siena, quasi sempre la perde. All'intervallo, Ranieri cambia rotta: dentro Castaignos ed Obi per Zarate ed Alvarez. Poi, a dieci minuti dalla fine, entra anche Milito per Cambiasso. L'Inter è lenta e priva di genio, una compagine di bassa classifica, che patisce la sapiente organizzazione difensiva del Siena. Allo scadere, però, Thiago Motta serve d'esterno Castaignos, appena dentro l'area, che controlla e gira rete, alla destra del portiere, nell'angolino. Arrivano i tre punti, ma l'Inter è messa davvero male. Castaignos, in prospettiva, mi sembra il più forte dei vari Alvarez, Coutinho ed Obi. Per fortuna, gennaio si avvicina. Moratti dovrà investire parecchio per rinforzare una squadra vecchia ed esangue.

martedì 1 novembre 2011

Ranieri dice: "non sono il mago di Oz"

In un'intervista alla Gazzetta, Ranieri ha usato una delle stravaganti locuzioni che, ogni tanto, tira fuori dal suo cilindro di comunicatore sui generis. Riferendosi alle difficoltà della squadra, ha dichiarato di non essere il mago di Oz. Il che, dopo le difese d'ufficio, vale a dire dovute ed inevitabili del gruppo, significa una cosa soltanto: il gruppo stesso non è granché, il resto è fumo di protezione, quello che si usava nelle battaglie navali, per circondare la nave amica in difficoltà. Ha aggiunto, inoltre, che la squadra non è logora. E, per certi versi, non ha torto, nel senso che non tutti i giocatori sono logori. Lo sono, però, certamente proprio quei giocatori che, fino ad oggi, Ranieri non ha avuto il coraggio di panchinare, come Zanetti e Cambiasso. Le alternative, in squadra, ci sono, da Crisetig allo stesso Muntari, indisponibile in Coppa però. Poli dovrebbe rientrare. Ranieri deve mandare un segnale di discontinuità e far giocare chi stia bene. Altrimenti, il gruppo finirà per logorarsi per davvero. Tutto. In campo deve scendere chi lo meriti. Non possono valere criteri diversi dal merito. E' la prima regola del campo. E Ranieri, ch'è uomo di campo, lo sa. Lo pratichi, allora.

sabato 29 ottobre 2011

Disfatta dell'Inter: colpo "gobbo" a Milano

Una sconfitta tra le più brutte contro gli avversari di sempre: capolinea dell'Inter di Ranieri contro una Juventus lontanissima dall'essere una grande squadra. L'avevo detto, per vincere, bisognava lasciare in panchina Zanetti e Cambiasso. Che, tanto per cambiare, hanno giocato tutta la partita, perdendo contrasti, sbagliando appoggi di due metri e tiri e cross. Corricchiando come in quei tristi ritrovi da dopo lavoro. Gli uomini di Conte avrebbero potuto segnare dieci reti, perchè ci voleva niente ad arrivare ai limiti dell'area nerazzurra. Castellazzi ha giocato molto bene. Nessuna protezione da un centrocampo che è il più scarso che l'Inter abbia avuto negli ultimi 30 anni. Tanto più che Sneijder, stasera, era giù di tono. Sicché qualche scintilla di vivacità veniva da Zarate e da Maicon, autore del gol, con tiro deviato, che pareggiava la rete iniziale di Vucinic. Poi, mentre Chivu posava da giocatore di subbuteo, fermo, immobile, marmoreo, segnava Marchisio, a chiusura di un triangolo. Nagatomo se ne restava lontano ed inattivo sulla fascia: come se l'azione, ma direi piuttosto la partita, non lo riguardasse. Sol calante! Nella ripresa, ci si attendeva una scossa ed invece il buon Ranieri che fa? Toglie Zarate, che per lo meno ha colpi e coraggio, per mettere Castaignos, uno che non può giocare titolare neppure in serie D: stop sbagliati, scatti a vuoto, evanescenza, evanescenza, evanescenza. Ma chi l'ha voluto? Milito, che pure ha segnato duecento gol in carriera, per quanto sia fuori forma, poteva tornare utile nelle mischie finali, ma resta malinconico in panchina. Non venitemi a dire che Ranieri sta facendo meglio di Gasperini! Tutti gli errori che poteva commettere, li ha commessi, da Zanetti, a Cambiasso, a Castaignos. Qualche parola voglio spenderla anche per Alvarez: il giovanotto sa dribblare. Bravo!? Peccato che lo faccia in orizzontale. E che non tiri. Ma dai! E Branca ancora non si dimette. Per chiudere, ringrazio Del Piero. Ha fallito il terzo gol e reso meno aspro questo sabato sera autunnale. Insomma, l'Inter è alla frutta, ha vinto la Juve, il raffreddore non passa. No, non ce l'avrei fatta a sopportare anche il gol di Del Piero. A vederlo esultare. A sentirlo elogiare. Branca dimettiti!

giovedì 20 ottobre 2011

Inter: bando ai facili entusiasmi

L'Inter, a detta di Ranieri, 60 anni oggi, avrebbe ritrovato l'autostima. Dopo la vittoria a Lille, beninteso. Io non credo che sia stato o sia un problema di autostima. L'Inter, semmai, a Lille ha potuto finalmente schierare Thiago Motta e Sneijder, due professori del centrocampo, i soli nella rosa nerazzurra che abbiano un'idea di regia, di direzione del gioco. I soli, insomma, capaci di orientare una sfida, ora aumentando ora rallentando il ritmo, Motta più indietro, Sneijder più avanti. Purtroppo, entrambi subiscono frequenti infortuni e, di solito, non superano le 25-30 presenze in campionato. Sicché Ranieri deve specialmente sperare che i due stiano lontani dall'infermeria. Ultima notazione: il Chievo gioca bene e l'Inter ha un disperato bisogno di punti. Vietato distrarsi.

martedì 18 ottobre 2011

Un'Inter spaurita va a Lille

L'Inter agitata dai fantasmi della bassissima classifica di campionato rende visita al Lille, o Lilla, Francia del nord, poco più di 200.000 abitanti ed una bacheca del tutto imparagonabile a quella nerazzurra. Tuttavia, in questa terza giornata di Champions, l'Inter ha pochissime certezze, eccezion fatta per il ritorno di Sneijder, incaricato di restituire idee e vigore al centrocampo più scarso d'Europa, perché tale è quello dell'Inter attualmente. Dall'altra parte il talento belga Hazard, uno che avrebbe potuto sostituire proprio Sneijder, ove fosse partito durante l'estate. Ranieri è preoccupato: sa che l'Inter, stasera, non può perdere di nuovo. Le conseguenze morali di una nuova disfatta sarebbero incalcolabili.

giovedì 29 settembre 2011

Dubbi su Ranieri

Il sondaggio ha mostrato un sostanziale equilibrio di vedute, con leggerissima maggioranza di quelli che non credono che Ranieri possa risollevare l'Inter. Resta il fatto delle due vittorie, in campionato e Champions, con le quali il tecnico romano ha cominciato la sua avventura nerazzurra. Insomma, la squadra, in molti elementi, da Zanetti a Cambiasso, pur bravo a Mosca, a Samuel, appare logora. Però, magari insistendo su giocatori giovani ma promettenti come Crisetig, valorizzando l'estro di Zarate ed utilizzando il buon senso, che Ranieri ha sempre avuto, è possibile che l'Inter raddrizzi la stagione. Stiamo a vedere.

domenica 25 settembre 2011

L'Inter espugna Bologna

Squadra più razionale quella proposta da Ranieri: tutti i giocatori agiscono nel loro ruolo. L'Inter mostra un poco di orgoglio e tanto basta per tenere testa al resistibile Bologna. Passa con un tiro dal limite di Pazzini, sul quale Gillet va con poca decisione, tocca e non trattiene. Riposo e ripresa, il Bologna, governato dal sinistro fatato di Diamanti, prende un netto sopravvento territoriale, che porta a molti calci d'angolo ed al rigore che proprio Diamanti trasforma. Ranieri, dopo aver sostituito il solito esilissimo Coutinho, manda in campo anche Milito per Forlan. Più tardi, velo di Pazzini, controllo di Milito, atterrato. Espulsione, rigore e gol del medesimo Milito. Cui si aggiunge la rete finale di Lucio su punizione di Muntari. Ranieri esordisce con una vittoria, comunque, importante. L'Inter, però, al momento, è davvero poca cosa. Per una volta, non dirò alcunché su Zanetti e Cambiasso.