I mondiali del 2014 si disputano in Brasile, dopo 64 anni da quelli del 1950, che proprio i padroni di casa persero, in una partita drammatica contro l'Uruguay di Ghiggia e Schiaffino. L'Italia, allenata da Prandelli, è reduce da un ottimo Europeo, chiuso al secondo posto dietro la Spagna. Ma, delude. Dopo l'iniziale successo contro l'Inghilterra, firmato da Balotelli, s'incarta, con Costarica e Uruguay. E va fuori al primo turno. Molte polemiche della vecchia guardia, guidata da Buffon, peraltro tra i meno convincenti della spedizione azzurra. Parte bene l'Argentina, con Messi che segna quattro gol nel girone eliminatorio, salvo sparire nelle partite ad eliminazione diretta, vieppiù nella finale contro una grande Germania, che già aveva travolto, 7-1, mineirazo, i padroni di casa del Brasile, orfano di Neymar, azzoppato nei quarti contro la Colombia del capocannoniere, con sei reti, James Rodriguez. Delude la Spagna campione in carica, fuori al primo turno come l'Italia, con Diego Costa, brasiliano naturalizzato a forza, che resta a secco. Alla fine, prima la Germania delle tre mezze punte, tra cui spicca Thomas Muller, 5 gol nella manifestazione come quattro anni prima. Il gol in finale, ai supplementari, lo segna però il discontinuo Gotze. Per la Germania, sapientemente guidata da Low, si tratta del quarto titolo mondiale: raggiunta l'Italia. Seconda l'Argentina di Messi, che rimane distante dal Maradona, sublime trascinatore ai mondiali del 1986, terza l'Olanda di Sneijder e Van Persie, al canto del cigno, quarto il deluso e deludente Brasile. Il centravanti tedesco Miroslav Klose, due gol, di cui uno nella semifinale stravinta contro il Brasile, raggiunge quota 16 gol ai mondiali ( dopo i 5 nel 2002, i 5 nel 2006 ed i 4 nel 2010), diventando il capocannoniere di tutti i tempi, davanti a Luis Nazario da Lima, Ronaldo, fermo a 15. (1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata, 11^ puntata, 12^ puntata, 13^ puntata, 14^ puntata, 15^ puntata, 16^ puntata, 17^ puntata, 18^ puntata, 19^ puntata, 20^ puntata)
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venerdì 17 novembre 2017
Storia dei mondiali di calcio: 21^ puntata (Quarto titolo per la Germania a Brasile 2014)
I mondiali del 2014 si disputano in Brasile, dopo 64 anni da quelli del 1950, che proprio i padroni di casa persero, in una partita drammatica contro l'Uruguay di Ghiggia e Schiaffino. L'Italia, allenata da Prandelli, è reduce da un ottimo Europeo, chiuso al secondo posto dietro la Spagna. Ma, delude. Dopo l'iniziale successo contro l'Inghilterra, firmato da Balotelli, s'incarta, con Costarica e Uruguay. E va fuori al primo turno. Molte polemiche della vecchia guardia, guidata da Buffon, peraltro tra i meno convincenti della spedizione azzurra. Parte bene l'Argentina, con Messi che segna quattro gol nel girone eliminatorio, salvo sparire nelle partite ad eliminazione diretta, vieppiù nella finale contro una grande Germania, che già aveva travolto, 7-1, mineirazo, i padroni di casa del Brasile, orfano di Neymar, azzoppato nei quarti contro la Colombia del capocannoniere, con sei reti, James Rodriguez. Delude la Spagna campione in carica, fuori al primo turno come l'Italia, con Diego Costa, brasiliano naturalizzato a forza, che resta a secco. Alla fine, prima la Germania delle tre mezze punte, tra cui spicca Thomas Muller, 5 gol nella manifestazione come quattro anni prima. Il gol in finale, ai supplementari, lo segna però il discontinuo Gotze. Per la Germania, sapientemente guidata da Low, si tratta del quarto titolo mondiale: raggiunta l'Italia. Seconda l'Argentina di Messi, che rimane distante dal Maradona, sublime trascinatore ai mondiali del 1986, terza l'Olanda di Sneijder e Van Persie, al canto del cigno, quarto il deluso e deludente Brasile. Il centravanti tedesco Miroslav Klose, due gol, di cui uno nella semifinale stravinta contro il Brasile, raggiunge quota 16 gol ai mondiali ( dopo i 5 nel 2002, i 5 nel 2006 ed i 4 nel 2010), diventando il capocannoniere di tutti i tempi, davanti a Luis Nazario da Lima, Ronaldo, fermo a 15. (1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata, 11^ puntata, 12^ puntata, 13^ puntata, 14^ puntata, 15^ puntata, 16^ puntata, 17^ puntata, 18^ puntata, 19^ puntata, 20^ puntata)
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domenica 14 settembre 2014
Cassano 107 gol in serie A, 147 in carriera
Il mondiale in Brasile, anche per lui, è stato la delusione che conosciamo. Cassano, però, a 32 anni, al pallone dà sempre del tu. A segno a San Siro nella rocambolesca partita che il suo Parma perde 5-4 contro il Milan di Inzaghi, Cassano si issa a 107 gol in serie A, 147 in carriera. Avrà pure sprecato, e l'ha fatto, la metà del suo talento, ma i numeri di Cassano non sono quelli di una meteora. Nella sua carriera, considerati anche gli innumerevoli assist, c'è la sostanza di tanti gol.
lunedì 14 luglio 2014
Germania campione del mondo per la quarta volta. Battuta l'Argentina con gol di Gotze ai supplementari
Germania campione del mondo ai mondiali brasiliani 2014. Quarto titolo dopo quelli del 1954, del 1974 e del 1990. Quattro titoli su otto finali disputate ed una continuità di rendimento che non conosce eguali nella storia del calcio. Sconfitta, secondo pronostico, l'Argentina di Messi, che resta lontano anni luce da Maradona. Messi, a segno soltanto nel girone eliminatorio, non sa mutare il rendimento dei compagni, non è uomo squadra. Ha fatto più il Barcellona per lui che non il contrario. Al riguardo, basti un dato, la media gol di Messi è di 0,83 gol a partita con il Barcellona, mentre con l'Argentina precipita quasi dimezzandosi a 0,45 gol a partita. Venendo alla finale, la gara è stata più equilibrata di quanto avessi previsto. Soprattutto nel primo tempo, quando la metà e passa del gioco argentino transitava per le brucianti accelerazioni di Lavezzi, poi sostituito all'intervallo: infortunio oppure errore sesquipedale di Sabella? La Germania, forte in tutti i reparti ha giocato meglio, ma Higuain nel primo tempo avrebbe potuto segnare su svarione di Kroos. Partita ai supplementari e gol a sei minuti dalla fine di Gotze, stop di petto e conclusione al volo di sinistro. Giusto così. La Germania era la squadra più forte, da Neuer al vecchio grande Klose, passando per Schweinsteiger, dominante come mai. Low, allenatore schivo e poco mondano, ce l'ha fatta.
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martedì 8 luglio 2014
Germania - Brasile 7-1. Germania prima finalista del mondiale
Almeno il gol della bandiera, segnato da un Oscar fino ad allora protagonista di una partita pessima. Germania - Brasile 7-1. Germania prima finale del mondiale 2014. Brasile umiliato e disfatto. Il Mineirazo soppianta il Maracanazo. Incredibile eppure è accaduto. Il dramma si è consumato tra il 23' ed il 29' del primo tempo. Tuttavia, anche nella ripresa, i tanti errori al tiro dei brasiliani hanno raccontato della pochezza caratteriale della squadra allenata da Scolari.
Germania - Brasile 7-0: dramma assurdo per i verdeoro. Mineirazo! Germania in finale
Di nuovo Schurlle. Germania-Brasile 7-0. Un disastro inimmaginabile. Punteggio più che tennistico. Brasile schiantato, ma, la Germania è stata terribile, ha infierito, ha maramaldeggiato. Questo è il sacco del Brasile. Questa la sequenza delle reti: 11' Thomas Muller, 23' Klose, 24' e 26' Kroos, 29' Khedira, 69' e 79' Schurrle. Germania in finale. Sarà l'ottava per i tedeschi.
Dramma Brasile: il Mineirazo non finisce più, 6-0 per la Germania
Segna anche Schurrle, subentrato a Klose. Mentre esce, sommerso dai fischi, Fred, che ha fatto peggio del Serginho del 1982. Germania - Brasile 6-0. Punteggio tennistico, mentre quella che era una tragedia sportiva sta già scolorendo nella farsa.
domenica 6 luglio 2014
Germania - Brasile, Argentina - Olanda: semifinali ad alta intensità
Semifinali nobili ai mondiali brasiliani. Tanto per dire, non c'è la Bulgaria, come ad Usa '94, e neppure ci sono Turchia e Corea del Sud, come nel mondiale del Sol Levante del 2002. Il Brasile vanta cinque titoli mondiali e se la vedrà, sia pur privo di Neymar quasi azzoppato dall'intervento vergognoso di Zuniga, con la Germania, tre titoli mondiali. L'Argentina, due titoli mondiali, con Di Maria, fin qui più decisivo di Lionello Messi, che rischia di rimanere fuori, se la vedrà con l'Olanda, la sola semifinalista a non aver vinto un mondiale, ma tre volte seconda. L'infortunio di Neymar cambia lo scenario, come lo cambia quello di Di Maria. Azzardo che la finale sarà quella del 1974: Germania - Olanda. E vincerà la Germania. Poi, magari, succederà il contrario. Stiamo a vedere. Di seguito propongo i migliori risultati (primi quattro posti finali) delle semifinaliste nella storia dei mondiali di calcio.
- Brasile: 5 vittorie (1958, 1962, 1970, 1994, 2002); 2 secondi posti (1950, 1998); 2 terzi posti (1938, 1978); 1 quarto posto (1974).
- Germania: 3 vittorie (1954, 1974, 1990); quattro secondi posti (1966, 1982, 1986, 2002); quattro terzi posti (1934, 1970, 2006, 2010); 1 quarto posto (1958).
- Argentina: 2 vittorie (1978, 1986); 2 secondi posti (1930, 1990).
- Olanda: 3 secondi posti (1974, 1978, 2010); 1 quarto posto (1998).
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giovedì 3 luglio 2014
Francia - Germania, Brasile - Colombia. Formazioni e pronostici
Francia contro Germania, Brasile contro Colombia. Ecco i primi quarti di finale del mondiale 2014. Vedo favorita la Germania come vedo favorito il Brasile. Ma, a questo punto della manifestazione, conteranno anche i dettagli, dal caldo all'umidità, dal vento all'umore ed alla salute della truppa. E più di tutto, conteranno le scelte dei rispettivi allenatori. I tedeschi ad esempio pare che siano alle prese con malanni influenzali. Nel Brasile, preoccupano le condizioni di Neymar. Qui di seguito le probabili formazioni:
Francia: Lloris, Debuchy, Varane, Koscielny, Evra, Pogba, Cabaye, Matuidi, Valbuena, Benzema, Giroud.
Germania: Neuer, Boateng, Hummels, Mertesacker, Howedes, Lahm, Khedira, Ozil, Kroos, Schurlle, Thomas Muller.
Brasile: Julio Cesar, Dani Alves, David Luiz, Thiago Silva, Marcelo, Paulinho, Fernandinho, Hernanes, Oscar, Neymar, Hulk.
Colombia: Ospina, Zuniga, Zapata, Yepes, Armero, Sanchez, Aguilar, Cuadrado, Gutierrez, James Rodriguez, Jakson Martinez.
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lunedì 30 giugno 2014
Sneijder trascina l'Olanda ai quarti: Messico battuto in rimonta
Non si sostituisce il giocatore di maggior talento, Giovani Dos Santos, autore di una splendida conclusione mancina, che fino a quel momento qualificava il Messico ai quarti di finale. Non si fa, se di fronte c'è l'Olanda di Van Gaal, uno che sa tirare fuori il meglio, atleticamente, da tutti i suoi giocatori. Anche da Sneijder, tra i più sottovalutati, eppure il dieci dell'Olanda ha numeri di tutto rispetto. Regista avanzato, come fu lo Zidane, non ha il genio né la tecnica da illusionista del francese, essendo il suo, un gioco molto più lineare, ma, alla fine dei conti, Sneijder conta 143 gol in carriera in 514 partite, Zidane, che, va detto, resta più forte, in 798 partite, di gol ne segnò 156. Numeri che cito tanto per dare la dimensione della rilevanza di Sneijder. Insomma, Sneijder conosce il suo mestiere, fa poche rabone, pochissimi sombreri, ma sa calciare con grande maestria, sente i tempi del gioco. E, nelle occasioni salienti, c'è. Ai mondiali del 2010, segnò cinque gol, trascinando l'Olanda in finale. Ieri, dopo un girone in sordina, ha estratto dal cilindro la conclusione volante che ha permesso il pareggio dell'Olanda. Poi dribbling a ripetizione di Robben e rigore trasformato da Huntelaar, altro sottovalutato, sebbene abbia segnato oltre 300 gol in carriera, il che magari non è un caso. L'Olanda, soprattutto se Van Persie si dovesse scuotere dall'apatia di ieri pomeriggio, può vincere il mondiale.
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domenica 29 giugno 2014
Colombia ai quarti: fortissimo James Rodriguez, ricorda Recoba
Tutto mancino, gran tiro dalla distanza, forte nei calci piazzati, scatto. Mi ricorda Recoba, di cui ha meno fantasia ma maggior tenuta atletica, James Rodriguez, stella della Colombia, che ieri, con una sua pregevole doppietta, ha steso l'Uruguay del sopravvalutato Taberez. Colombia ai quarti, come nemmeno ai tempi di Valderrama. Ad Italia '90, agli ottavi, i colombiani persero con il Camerun di N'Kono, un portiere dimenticabile, che era però l'idolo di Buffon. Uno che, per l'appunto, di calcio non capiva e non capisce alcunché. Tornando a Rodriguez, il giovanotto, per ora in forza al Monaco, è davvero forte. Ai quarti se la vedrà contro i padroni di casa del Brasile, passati soltanto ai rigori contro il Cile. Sarà un confronto apertissimo.
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mercoledì 25 giugno 2014
Le brutte dichiarazioni di Buffon e De Rossi
Ma quanta insopportabile protervia! Buffon e De Rossi hanno reso dichiarazioni imbarazzanti accolte dalla piccola stampa italiana come fossero un nuovo discorso della montagna. Prima di tutto, reduci da un pessimo mondiale, avrebbero dovuto usare l'accortezza di tacere. Poi, avrebbero dovuto evitare attacchi personali a Balotelli, che non ha fatto peggio di loro. Anzi. Balotelli ha fallito l'occasione, sia chiaro, e voglio scriverlo con chiarezza. Ma, Buffon e De Rossi non hanno titoli per potersi impancare a censori. Mai, in passato, si sono addossate ai compagni le responsabilità di una sconfitta. Certi atteggiamenti da capetti, come quelli di Buffon e De Rossi, sono imperdonabili. Buffon ha dormito in occasione del gol della Costa Rica o l'ha dimenticato? De Rossi ha soltanto camminato e mai corso in questo mondiale, sbagliando appoggi elementari. O forse crede di essere Beckenbauer? Per questa ragione, voglio segnalare un articolo apparso su Il Sole 24 ore che sull'argomento è illuminante. Qualunque cosa avessero avuto da ridire non avrebbe dovuto varcare le soglie degli spogliatoi. Spero che Buffon e De Rossi abbiano chiuso con la nazionale.
martedì 24 giugno 2014
Neymar, doppietta al Camerun, 35 gol in nazionale, sesto assoluto nella storia
Doppietta al Camerun, dopo quella all'esordio contro la Croazia. Quattro gol per Neymar al mondiale brasiliano fino ad ora e provvisorio titolo di capocannoniere della manifestazione. Neymar si è, inoltre, portato a 35 gol con la nazionale brasiliana, staccando Jarzinho e Ronaldinho, fermi a 33, e scavalcando Rivaldo, 34 gol. Lontanissimo Pelé a 77 gol, come Ronaldo, 62 gol, più vicini sono Romario, 55 gol, e Zico, 52 gol. Mentre Bebeto, quinto marcatore nella storia della nazionale brasiliana, autore di 39 gol, potrebbe essere raggiunto e superato da Neymar già in questo mondiale. Prossima tappa, gli ottavi di finale, nei quali il Brasile affronterà il Cile. Il Brasile, che non brilla come squadra, si aggrappa disperatamente a Neymar.
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domenica 22 giugno 2014
Klose 15 gol ai mondiali, raggiunto Ronaldo. Klose a segno in quattro edizioni dei mondiali come Pelè
Il gol contro il Ghana segnato ieri è il n. 15 ai mondiali per il centravanti tedesco Klose, che così raggiunge Ronaldo nella speciale classifica dei marcatori di tutti i tempi nella Coppa del Mondo. Per carità, il "fenomeno" brasiliano resta tecnicamente irripetibile, ma Klose ha compiuto una grande impresa, aiutata dalla sua notevole longevità agonistica. Che gli ha permesso di partecipare al quarto mondiale della carriera a 36 anni. Ronaldo 15 gol li ha segnati in tre mondiali. Sempre per le statistiche, ricordo che Klose ha eguagliato anche il primato di Pelé, a segno in quattro mondiali: 1958 (5 gol), 1962 (2 gol), 1966 (1 gol), 1970 (4 gol) per Pelé, 2002 (5 gol), 2006 (5 gol e titolo di capocannoniere), 2010 ( 4 gol) e 2014 (1 gol, fino ad ora) per Klose. Per finire, cifra tonda con la divisa della nazionale: sono 70 i gol di Klose
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venerdì 20 giugno 2014
Italia sconfitta dalla Costa Rica, che vola agli ottavi. Qualificazione a rischio. Le pagelle degli azzurri
Figuraccia imbarazzante e sconfitta meritata contro l'arrembante Costa Rica, che già aveva avuto ragione dell'Uruguay. Prandelli ci ha capito meno di niente. Al principio e poi a partita in corso. Alla Hodgson, per intenderci. Ecco le pagelle degli azzurri.
Buffon 6: gioca per grazia ricevuta e para quello che chiunque altro avrebbe parato. Ordinario
Abate 3: assurdo averlo convocato, piedi fucilati, intelligenza tattica non pervenuta. Dannoso
Darmian 5: a sinistra rende assai di meno che sulla corsia opposta. Fuori luogo
Barzagli 5: modesto è modesto, ma oggi era pure sulle gambe. Affaticato
Chiellini 3: scarso, senza appello. Juventino
Candreva 4: irriconoscibile, svuotato, la bruttissima copia del calciatore ammirato contro gli inglesi. Involuto
De Rossi 4: gioca da fermo, ma non è Maradona, che invece correva pure. Pensionato
De Rossi 4: gioca da fermo, ma non è Maradona, che invece correva pure. Pensionato
Pirlo 4,5: un lancio per Balotelli, in mezzo al nulla. Le passeggiate vada a farsele in Versilia. Pensionato
Marchisio 6: almeno corre, vince qualche contrasto, stoppa qualche pallone. Volenteroso
Thiago Motta 5: nel primo tempo sembra sia colpa sua, la ripresa smentisce il pregiudizio. Compassato
Cerci 6,5: forte, intraprendente, salta l'avversario, si smarca, avrebbe meritato di entrare prima. Estroso
Insigne 4: non ne imbrocca una e va a terra al primo refolo di vento. Inadeguato
Cassano 5,5: non è la sua partita, nessuno corre e non sa a chi dare il pallone. Esitante
Balotelli 4,5: ad impegnarsi si impegna, ma il pallonetto lo sbaglia. E certi errori si pagano. Intempestivo
Prandelli 2: sbaglia tutto il possibile, prima Balotelli isolato, poi svuota il centrocampo. Una sola colpa non è sua: la difesa scarsissima. Ad ogni modo, chiunque farebbe meglio di Chiellini.
Insigne 4: non ne imbrocca una e va a terra al primo refolo di vento. Inadeguato
Cassano 5,5: non è la sua partita, nessuno corre e non sa a chi dare il pallone. Esitante
Balotelli 4,5: ad impegnarsi si impegna, ma il pallonetto lo sbaglia. E certi errori si pagano. Intempestivo
Prandelli 2: sbaglia tutto il possibile, prima Balotelli isolato, poi svuota il centrocampo. Una sola colpa non è sua: la difesa scarsissima. Ad ogni modo, chiunque farebbe meglio di Chiellini.
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Italia - Costarica: tocca a Cassano?
Nessuno quasi più ne parla. A cominciare da Prandelli. Ma, in Brasile c'è anche Cassano. Che gli esperti vorrebbero ai margini del gruppo, deluso ed amareggiato. Non so come stiano le cose. Credo, però, che il suo talento sia troppo prezioso perché l'Italia possa continuare a farne a meno. Fra quasi un'ora, comincerà Italia - Costarica. Toccherà a Cassano? Dall'inizio credo di no. Ma, a partita in corso scommetto di sì.
giovedì 19 giugno 2014
Pernacchia al tiqui taca. Spagna fuori dal mondiale brasiliano
Lo riconosco, Olanda e Cile sono tra le squadre migliori ammirate al mondiale brasiliano, ma ciò non toglie che il tiqui taca sia finito. Finito con tanto di pernacchia di commiato. Gli spagnoli hanno fatto il loro tempo. Come ho sempre sostenuto, il segreto del loro gioco non era tanto la tecnica o la disposizione tattica, ma, piuttosto il ritmo, i tempi di gioco. A quei ritmi, quelli altissimi che tutti ricordano, gli spagnoli non perdevano un pallone e, comunque, lo recuperavano sempre rapidamente: un moto perpetuo di tutti i giocatori. Calato il ritmo, sono emersi tutti i loro limiti. La scarsa attitudine al tiro da fuori, la mediocrità dei difensori nell'uno contro uno. L'incapacità di trovare la rete con cross dalle fasce. Fuori al primo turno la Spagna che fu campione di tutto. Era ora. Sipario. E pernacchia. Inevitabile contrappasso di tanta supponenza.
mercoledì 18 giugno 2014
Thomas Muller: 8 gol ai mondiali, 20 gol in nazionale, 134 gol in carriera
Con la splendida tripletta rifilata al Portogallo, Thomas Muller si è portato ad 8 gol nei mondiali, 5 nel 2010, di cui fu capocannoniere, 3 appunto in quelli in corso. Per le statistiche, segnalo che nella storia dei mondiali di calcio nessuno ha vinto due volte il titolo di capocannoniere. Per Thomas Muller i gol in nazionale sono 20 e quelli in carriera 134. Dopo una crisi tecnico - tattica conosciuta nella stagione che ha preceduto gli Europei del 2012, l'asso tedesco ha saputo riprendersi il centro della scena. Giocatore poco appariscente, restio alla giocata ad effetto, Muller ha un repertorio molto vasto, tecnica di primissimo ordine, capacità balistiche anche dalla media distanza, attitudine a colpire con entrambi i piedi, gioco aereo, corsa, sagacia tattica. E, più di tutto, una tranquillità quasi solenne quando gioca. Esegue sempre la giocata più intelligente, più utile, più redditizia. Insomma, un grande campione, tanto forte quanto poco spettacolare.
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Il Brasile pareggia con il Messico: la squadra di Scolari è messa male
Pareggio con il Messico, che va stretto al Messico, piuttosto che al Brasile. Evidentemente sovrastato dal ruolo di padrone di casa, condannato alla vittoria. Con lo spettro incombente del 1950 e del Maracanà in lacrime. Tolto Neymar, costretto spesso a partire palla al piede alla ricerca di prodezze personali, il Brasile mi pare connotato da una mediocrità di fondo. Oltre che da una personalità carente. Con l'eccezione del solito Neymar e di David Luiz. Dani Alves sembra un ex giocatore, meglio Maicon al suo posto. In mezzo al campo, Luiz Gustavo e Ramires hanno poche idee mentre il subentrato Bernard, con la taglia da giocatore di subbuteo, fatica a reggersi in piedi. Possibile che non ci sia spazio per Hernanes. Quanto al centravanti, poi, tra Fred e la sua alternativa Jo, meglio stendere un velo pietoso.
domenica 15 giugno 2014
Italia - Inghilterra 2-1: Marchisio, Sturridge e Balotelli. Le pagelle degli azzurri
Esordio fortunato e vincente per l'Italia a Brasile 2014. Battuta l'Inghilterra, schierata con il tipico schema di Hodgson, a casaccio, che tuttavia aveva attaccanti ed ali di rapidità, forza e tecnica. Chiellini, ad esempio, è uscito schiantato dal confronto sia con Sturridge che con Sterling. Brutta anche la prova di Paletta e, difensivamente, di Darmian. Grande, come al solito nei momenti topici, Balotelli, che si è distinto con Marchisio e Candreva per la bella prova. De Rossi, Pirlo e Verratti, tutti assieme, non servono. Ecco le pagelle degli azzurri.
Sirigu: 6. Esordio mondiale teso ma tutto sommato efficace, attento sui tiri da fuori degli inglesi. Emozionato
Darmian: 5,5. Media tra la fase offensiva, da 7, e quella difensiva, da 4. Abbandona la sua zona quando Rooney s'invola e serve il pallone per il pareggio di Sturridge. Arrembante
Barzagli: 6. gioca con esperienza, non brilla ma neppure sfigura. Attento
Paletta: 4. Nemmeno l'avrei convocato. Per sua fortuna gli inglesi girano spesso lontano dall'area azzurra. Inadeguato
Chiellini: 4. Peggiore in campo. Lentissimo, lo saltano tutti. Sopravvalutato
Candreva: 7,5. Questa volta cerca meno la conclusione e di più la giocata, il cross, per i compagni. Corre moltissimo e lo fa con giudizio. Bellissima finta e traversone per il gol di Balotelli. Maturato
De Rossi: 5,5. Cammina per il campo, nessuna giocata di rilievo. Sfiatato
Pirlo: 5. Regia lenta e poco ispirata. Invecchiato
Verratti: 6. Tecnica di primissimo ordine la sua. Può fare di meglio. Rivedibile
Marchisio: 7,5. Bel gol dalla distanza e solito movimento senza palla, che lo rende unico nello statico centrocampo azzurro. Determinante
Balotelli: 8. Gol splendido per posizionamento e coordinazione. Movimento su tutto il fronte d'attacco, forza e tecnica. Dominante
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sabato 14 giugno 2014
Inghilterra - Italia: chi vince? Favorita l'Inghilterra, che ha tutto a favore tranne Hodgson
Basterà Hodgson a far vincere l'Italia? La sensazione è che l'Inghilterra sia più forte. Sebbene la stampa specializzata sia portata a ritenere il contrario. L'Italia ha una difesa scadente, sia nei singoli che nell'assieme. Laddove gli inglesi hanno attaccanti, da Sturridge a Rooney, fino all'ala Sterling, capaci di grandi giocate. Balotelli come punta unica e senza l'assistenza del genio irregolare di Cassano è destinato a soffrire le marcature dei difensori avversari, soprattutto del possente Cahill. A centrocampo il piccolo trotto di Pirlo e De Rossi costringerà Verratti ad un gioco non suo. Perché Verratti si esalta con compagni disposti alla corsa senza palla ed allo smarcamento. Nella nazionale che Prandelli si appresta a schierare, invece, tutti vogliono il pallone tra i piedi, con la sola eccezione di Marchisio, che però mi sembra piuttosto sfiatato. Pirlo cincischia, De Rossi boccheggia, Candreva tira appena può, due o tre metri sopra la traversa. Un errore rinunciare a Cassano. Per queste ragioni, vedo gli inglesi favoriti. Unico motivo di speranza è che il tecnico d'Albione è Hodgson. Uno che di calcio sa davvero poco. Le speranze azzurre, e non è un paradosso, sono tutte riposte in lui. Oppure in Cassano, se mai dovesse entrare.
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