Manca ancora parecchio tempo agli Europei, ma la sconfitta di ieri contro gli Usa di Klisnmann ha lasciato almeno una certezza: manca un fuoriclasse, capace di decidere le partite. In Italia, in questo momento, c'è soltanto Balotelli, non convocato da Prandelli per l'amichevole con gli Stati Uniti. L'infortunio di Cassano ha tolto qualità e fantasia all'attacco azzurro, privato anche della rapidità e della freddezza di Giuseppe Rossi. Matri non è da nazionale, Pazzini è in crisi nera con l'Inter e, comunque, deve essere servito con traversoni dal fondo, Giovinco soffre i giocatori di stazza. Balotelli, insomma, è indispensabile. Forse varrà la pena di convocare anche Di Natale, che, tuttavia, nell'Udinese è il faro e gioca, ormai, da centravanti unico. Francamente, se fosse in condizione fra un paio di mesi, penserei anche a Totti: come trequartista è più decisivo sia di Thiago Motta che di Montolivo.
io vedrei benissimo la coppia Di Natale - Balotelli. Di Natale pur avendo la tecnica di una seconda punta gioca stabilmente centravanti. Balotelli, che invece il fisico del centravanti, grazie alle doti tecniche, al tiro e alla progressione, può giocare bene anche lontano dalla porta. Sinceramente non condivido il giudizio su Matri che a mio parere, pur non essendo un fenomeno, è molto più completo di Pazzini che senza cross dal fondo è praticamente nullo. Meglio Osvaldo. Giovinco ha dei limiti fisici ma in nazionale può tornare utile come seconda punta, anche entrando a partita in corso. Peccato che El Sharawi non giochi con continuità nel Milan perchè ha un grande potenziale (e infatti il Milan lo ha preso pagandolo la metà di Alvarez)
RispondiEliminaIl centravanti italiano più forte è Mattia Destro. Ma, viene considerato ancora giovane. Con Balotelli formerebbe una grandissima coppia. Pazzini, in effetti, è bravo soltanto faccia alla porta, può stare nel gruppo degli attaccanti della nazionale, ma in questo momento, anche all'Inter, è fuori condizione. Giovinco non mi dispiace, ma è bravo nel gioco di rimessa, non con le difese schierate, perché va giù alla prima spallata.
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