Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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mercoledì 30 marzo 2022
domenica 27 marzo 2022
Gand-Wevelgem 2022: vince Girmay. Primo storico successo di un corridore africano nel grande ciclismo
Corsa sostenuta. La fuga di giornata viene ripresa e si forma un gruppetto con i migliori, circa 20 corridori, ma senza Tim Merlier. Poi, nei pressi di Ypres, si avvantaggiano Laporte, Stuyven, Van Gestel e Girmay. E guadagnano. Dietro rientrano altri 15/20 corridori, tra i quali lo stesso Merlier. Volata a quattro e vince a sorpresa l'eritreo Biniam Girmay. Primo storico successo di un corridore africano in una classica del ciclismo. Secondo il francese Laporte, terzo il belga Van Gestel.
sabato 26 marzo 2022
Kane come Bobby Charlton: 49 gol in nazionale
A segno su rigore, nell'amichevole odierna contro la Svizzera, Harry Kane sale a 49 gol con l'Inghilterra, eguagliando Sir Bobby Charlton. Ora, davanti a lui resta solo Rooney, autore di 53 gol in nazionale.
Giro delle Fiandre 2022: i favoriti. Van der Poel contro tutti
Propongo un borsino dei favoriti per il Giro delle Fiandre 2022. Ronde van Vlaanderen in programma domenica 3 aprile.
* Aggiornamento del 30 marzo: aggiungo una stelletta a Van der Poel, che ha appena trionfato nell'Attraverso le Fiandre, replicando il successo del 2019.
* Aggiornamento del 02 aprile 2022: Van Aert, positivo al Covid, non ci sarà.
Van Aert *****- Van der Poel *****
- Asgreen ****
- Pidcock ***
- Pogacar ***
- Stuyven ***
- Van Avermaet ***
- Moscon **
- Sagan **
- Trentin *
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giovedì 24 marzo 2022
Italia-Macedonia 0-1. Fallimento! Mancini ha sbagliato tutto
Battere la Macedonia - per esteso, la Macedonia del Nord - per contendere al Portogallo ( o alla Turchia) l'accesso ai mondiali in Qatar. Questo si propone l'Italia di Mancini.
La cronaca.
Nonostante la modestia tecnica degli avversari, l'Italia fatica a creare occasioni da rete. La più importante delle quali nasce infatti da un errore macedone: Berardi calcia debolmente a porta vuota e spreca. Il risultato non cambia. Intervallo. Nella ripresa, è ancora Berardi a sfiorare il gol, servito da Verratti. Mentre Immobile corre a vuoto. Sotto tono anche Barella. Esce Insigne, entra Raspadori. Più tardi escono Barella e Immobile per Tonali e Pellegrini. Poi entrano Chiellini e Joao Pedro per Mancini e Berardi. Perché? Mezzo contropiede macedone frutta il gol di Trajkovski che ci lascia per la seconda volta consecutiva fuori dai mondiali. Tiro anche forte, sì, piazzato, sul palo lontano. Ma, Donnarumma, posizionato male (suo antico limite), parte tardi e non c'arriva. Un fallimento più che epocale. Pessima la gestione di Mancini questa sera. Dalla formazione iniziale- insistere su Immobile non ha pagato - al caos dei cambi. Con Balotelli, comunque, avremmo vinto e sfidato il Portogallo. E Mancini, tutto sommato, lo sapeva. Poi, c'ha ripensato. Peccato. Perché il calcio è fatto anche di colpi e di giocate impreviste. E Balotelli, che pure ha dissipato parte cospicua del suo talento, è capace degli uni e delle altre. Certo, con il Portogallo difficilmente sarebbe bastato. Ma, contro la Macedonia del Nord, beh, penso di sì. Come sarebbe bastato Zaniolo. Scamacca. Forse persino Belotti, mentre si rincorreva un gol che avremmo invece finito per subire. Tanti cross per Raspadori! L'approccio alla gara è stato, come si vede, tutto sgrammaticato. Un trionfo d'improvvisazione, impastata con un nervosismo che le telecamere hanno ripreso fin dai primi minuti: segno di paura, presentimento di sconfitta. Tutta la fortuna, davvero troppa, sperimentata all'Europeo è svanita. In un feroce e spietato contrappasso. Una generazione sta crescendo senza vedere l'Italia ai mondiali. È la sconfitta di un movimento e anche della sua stampa. Quella che voleva Jorginho, Jorginho!, pallone d'oro. Guardate come non rincorre sull'azione del gol macedone! Dopo una gara di nulla, di passaggi orizzontali o all'indietro, mai più di 3 o 4 metri. Il pallone d'oro avrebbero voluto dargli. Ma, l'avete visto Modric contro il Psg in Champions? Ecco, quello è un fuoriclasse. Jorginho, in altri tempi, avrebbe fatto panchina in una provinciale della Serie A. L'Italia manca i mondiali per la terza volta nella sua storia. E questa è la peggiore.
lunedì 21 marzo 2022
Serie A 21/22: il punto dopo la 30^ giornata. Vincono Milan e Napoli. Derby alla Roma
Il Milan continua la sua serie di successi striminziti, che tuttavia gli stanno assicurando la vetta della classifica e i favori del pronostico. I rossoneri, ammesso che a qualcuno sia possibile, hanno il destino nelle loro mani. Tiene il Napoli, che si aggrappa al talento scapigliato di Osimhen, rimontando l'Udinese.
L'Inter s'impantana contro la Fiorentina e raccoglie un pareggio che profuma di resa. Vengono a galla tutti i limiti di Simone Inzaghi, a cominciare da quello che considero più grave: l'aziendalismo. Inzaghi è una persona perbene, che ha resistito per anni alla corte parsimoniosa di Lotito, dove ha imparato a fare di necessità virtù. Però la tifoseria dell'Inter è fiera, spesso orgogliosa, sempre insofferente. E indocile. Ha memoria di un grande passato. Aveva appena riassaporato le delizie del successo e al ridimensionamento - che la società pratica - non saprà rassegnarsi. All'Inter, essere aziendalisti, non basta. E non è tutto. Perché, nonostante il ridimensionamento da lui accettato - andato via Lukaku in estate, l'Inter avrebbe potuto avere facilmente Vlahovic! -, Inzaghi ha avuto la sua parte nel crollo recente della squadra. Cambi sballati, poca personalità - Sanchez lo fa entrare come se fosse costretto e il cileno starebbe benissimo in panchina - fedeltà giapponese al 3 -5-2, che era pure di Conte, senza però la voglia matta di vincere di Conte. Con il quale - lo scrivo io che con Conte sono sempre stato rigorosamente critico - 7 punti in 7 partite non sarebbero arrivati. Ne sarebbero arrivati almeno il doppio. Quelli che mancano sono responsabilità almeno parziale di Inzaghi. Perché le motivazioni di una squadra passano dall'allenatore, la tensione in partita passa dall'allenatore, la concentrazione sull'obiettivo anche. E quando serva, si cambia. Negli uomini e nel modulo.
Come dimostrato dalla Roma che ha stravinto il derby con una Lazio arrendevole. Il vantaggio precoce ha aiutato i giallorossi ma Mourinho, che al bel gioco bada poco, ma a tutto il resto sì, ha operato scelte precise, tenuto fuori Zaniolo, motivato il gruppo e persino calmato il tifo durante l'incontro, mostrando quell'attenzione ai dettagli che rappresenta la vera dote dei grandi condottieri. Bellissimo il gol finale su punizione di Pellegrini.
La Juve vince senza grande fatica contro la Salernitana: a segno Dybala, che andrà via a fine stagione, e Vlahovic.
Il Sassuolo travolge lo Spezia - Berardi meriterebbe di lottare per grandi traguardi -, il Genoa batte il Torino e si conferma in ripresa. Vittorie esterne per Atalanta e Sampdoria su Bologna e Venezia. Pareggio senza grandi apprensioni tra Empoli e Verona.
Ora la pausa per le nazionali. L'Italia di Mancini, prima con la Macedonia, poi, se andasse bene, con Portogallo o Turchia, giocherà per un posto ai mondiali del Qatar. Mancarli, dopo quelli di Russia 2018, sarebbe un fallimento sportivamente colossale.
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domenica 20 marzo 2022
Gand-Wevelgem 2022: favoriti
Ecco il borsino dei favoriti della Gand-Wevelgem 2022.
- Van Aert *****
- Tim Merlier ****
- Pedersen ***
- Turgis ***
- VanMarcke ***
- Demare ***
- Van Avermaet **
- Trentin **
- Nizzolo **
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sabato 19 marzo 2022
Inter-Fiorentina 1-1. Dumfries!
Inter con Vidal al posto di Brozovic. D'Ambrosio in difesa sul centrodestra, con Skriniar centrale in luogo di De Vrij. Davanti Dzeko e Lautaro.
La cronaca.
È Calhanoglu a tenere i compiti di Brozovic. Buon affondo di Dumfries servito da Lautaro. Poi conclusione mancina di Nico Gonzalez: respinge Handanovic. Tanto equilibrio in campo. Saponara impegna Handanovic. Occasione per Dumfries sul fronte opposto. Nessuno segna. Intervallo. Vidal calcia, Terracciano respinge, palla a Barella che spreca tirando alto. Lo stesso Barella più tardi perde la marcatura su Torreira, che segna con un piatto da distanza ravvicinata. L'Inter pareggia poco dopo con gran colpo di testa di Dumfries su cross di Perisic. A un quarto d'ora dal termine, fuori Dzeko e Lautaro per Correa e Sanchez. Entrano pure Dimarco e Gosens per Bastoni e Perisic. Barella spreca un'altra buona occasione dopo un buon inserimento. Finisce 1-1. Altri due punti gettati via ma allo stesso tempo un punto guadagnato perché l'Inter ha anche rischiato di perdere. Simone Inzaghi sta gestendo male la squadra, continuando la sua scolastica rotazione nei cambi. Perché sostituire Lautaro oggi? Perché non osare un tridente prima, con Correa alle spalle dei due attaccanti? Troppo conservativo nelle scelte. Come dimostra il suo taglio di capelli da ventenne. L'Inter sta cedendo lo scudetto ad una squadra meno forte. Quale che potrà essere. E il tecnico ha le sue responsabilità. Insieme alla società, colta impreparata in estate, e ad alcuni giocatori. La stagione di Barella sta risultando, sia detto per esempio, davvero modesta. Nelle ultime 7 partite, l'Inter ha raccolto la miseria di 7 punti. Un rendimento sconfortante, stramaccioniano. Eppure gli avversari restano modesti. Occorrerebbe una scossa. Ma non so se ci sarà.
Milano-Sanremo 2022: vince Mohoric
La fuga di giornata è destinata ad essere ripresa. Sulla Cipressa, le difficoltà di Peter Sagan fanno da contrappunto al forcing della UAE, che prepara l'assalto di Pogacar. Davanti restano in meno di 40. Meno di 30. Pogacar scatta sul Poggio, lo seguono Van Aert e Van der Poel. Lo sloveno ci riprova altre due volte. Poi tocca al connazionale Roglic. Senza esito. Quarto scatto di Pogacar, che sta probabilmente esagerando. Tanto che va pure a riprendere Kragh Andersen. È Mohoric ad avvantaggiarsi in discesa. Van Aert guida l'inseguimento sull'Aurelia. Mohoric, lo sloveno che non aspettavamo, vince con discreto margine. Successo di strategia e coraggio. Secondo il francese Turgis, terzo un grande Van der Poel al debutto stagionale. Quinto Pogacar, preceduto da Michael Matthews, solo ottavo Van Aert. Nessun italiano tra i primi dieci. Albanese è undicesimo.
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venerdì 18 marzo 2022
UCL draw: i quarti di Champions. Guardiola contro Simeone
Sorteggiati i quarti di finale di Champions League, con gli incroci delle semifinali. Potrebbe esserci, in semifinale, il derby di Madrid. Ma, la considero un'ipotesi remota. Detto questo, la sfida tra Guardiola e Simeone - e tra i due modi opposti che hanno di vedere e giocare il calcio - è davvero interessante.
Chelsea - Real Madrid
Manchester City - Atletico Madrid
Villareal - Bayern Monaco
Benfica - Liverpool
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giovedì 17 marzo 2022
I 10 migliori marcatori (goleador) in attività
Ecco una classifica aggiornata dei dieci migliori cannonieri (goleador) in attività. Conteggiati i gol nei campionati professionistici, nelle coppe nazionali e continentali, con la nazionale maggiore, olimpica e under 21. Classifica aggiornata al 27 aprile 2022.
- Cristiano Ronaldo 816 gol
- Lionel Messi 775 gol
- Robert Lewandoski 613 gol
- Zlatan Ibrahimovic 578 gol
- Luis Suarez 523 gol
- Benzema 437 gol
- Edinson Cavani 429 gol
- Neymar 417 gol
- Higuain 353 gol
- Lukaku 330 gol
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Harry Kane supera Lampard: 178 gol in Premier League
Partito male, Harry Kane si è rimesso in carreggiata. Ha segnato ieri il gol n. 12 in questa Premier, il n. 22 nella stagione meno facile per il lui e per il suo Tottenham. In Premier League i suoi gol totali sono ora 178, uno più dei 177 di Lampard, che non era un centravanti come lui, ma che vanta anche più del doppio delle partite giocate nella massima divisione inglese. Ora Kane, quinto assoluto nella graduatoria dei marcatori della Premier, mette nel mirino Aguero (184 gol), Andy Cole (187 gol) e poi, più lontani, Rooney (208 gol) e il primatista Shearer (260 gol). Può prenderli e staccarli tutti.
mercoledì 16 marzo 2022
Juve-Villareal 0-3. Juve eliminata! Capolavoro di Emery
Dopo un discreto primo tempo, la Juve torna al suo gioco sterile e monocorde, gestito da un centrocampo di pochissima qualità. Appena nel Villareal entra Gerard Moreno, la partita cambia. In pochi minuti, gli spagnoli segnano tre gol e firmano la terza eliminazione della Juve agli ottavi di Champions in tre anni. Un disastro. Che non mi ha minimamente sorpreso. La storia europea della Juve, per lo più, è questa. D'altra parte, perché avrebbe dovuto riuscire Vlahovic dove nulla aveva potuto persino Cristiano Ronaldo?
*Aggiornamento del 17 marzo 2022.
Una considerazione tattica a margine. Le squadre di Emery giocano in modo propositivo, il Villareal anche lo fa. Ieri no. Ieri ha aspettato la Juve, che così non ha potuto proporre il calcio di attesa e contropiede che le ha consentito una parziale rimonta in campionato. A un quarto d'ora dal termine, Emery ha cambiato per vincere e ha vinto. Grande allenatore. Che nelle Coppe continentali, semmai qualcuno l'avesse dimenticato, ha saputo vincere per quattro volte l'Europa League (tre con il Siviglia e una proprio con il Villareal). E il curriculum europeo qualcosa conta.
L'Inter e la stampa sportiva. Il caso di Onana
Onana esposto ad un fuoco di fila di critiche prima ancora che indossi la maglia dell'Inter mi offre il pretesto di scrivere qualcosa sull'eccentrico rapporto che lega la stampa sportiva italiana, con qualche eccezione sparuta, all'Inter. Gli errori arbitrali a favore dell'Inter - ne posso contare forse dieci in dieci anni - vengono valorizzati, acuiti, dilatati e sovraesposti. Le controprestazioni - capita che ce ne siano - della squadra sono raccontate con un fiume di aggettivi contundenti. Le controprestazioni dei giocatori pure. Quelle degli allenatori, allo stesso modo. Poiché chi scrive è interista - ma io lo dico e non mi nascondo dietro la facile iprocrisia dell'imparzialità - potrebbe dirsi: "beh, sei di parte, sei tifoso e, pertanto, intollerante ad ogni critica". Può essere, potrebbe essere, spero di no. Tifoso sì, accanito pure, ma non fino al punto di negare l'evidenza. I tifosi interisti hanno impiegato 5/10 minuti ad ammettere che quello su Belotti era stato un intervento da rigore. Mentre, dopo 24 anni, ancora aspettiamo, senza la minima fiducia, dichiarazioni analoghe di altra tifoseria per l'abbattimento in area di Ronaldo. Do you remember? Ma, fin qui, potrebbe starci. I tifosi sono tifosi, ognuno a modo proprio. Ma, la stampa sportiva non dovrebbe darsi delle regole di sobrietà? Non dovrebbe praticare, se non l'equidistanza, assente in rerum natura, almeno la tensione, l'ambizione all'equidistanza. I titoli di oggi sulla "papera" di Onana, futuro portiere dell'Inter, mi sono parsi davvero esagerati. Anche perché quella non era una papera. Se non fosse uscito, il pallone sarebbe entrato comunque. Noto verso l'Inter una durezza di giudizio che non mi spiego e che, di questa intensità, ricordo solo tra la metà degli anni '90 e la metà degli anni 2000. Tifoso sì, ma appassionato di calcio anche e, lasciatemelo dire, titolare di una discreta memoria.
martedì 15 marzo 2022
Serie A 21/22: il punto dopo la 29^ giornata
Allunga il Milan, che comincia a ricordarmi quello fortunatissimo di Zaccheroni della stagione 1998/99. Gli basta un gol nei primi minuti contro un Empoli molto impreciso, che pure rischia di pareggiare a più riprese. Se la dea bendata dovesse continuare a concedere i suoi larghi favori al Milan, beh, potrebbe anche succedere che una delle squadre meno forti degli ultimi 30 anni vinca il titolo.
Osimhen regala un prezioso successo esterno al Napoli sul Verona. Gli azzurri hanno tre punti meno del Milan e uno più dell'Inter, fermata sul pari dal Torino, che recrimina, con ragione, per un rigore negato a Belotti.
E d'accordo, ripeto, il rigore c'era. Ma, c'era anche su Lautaro contro il Verona, azione pressoché identica e senza che il difensore gialloblu sfiorasse il pallone, come ha invece fatto Ranocchia. Nessuno s'adontò, allora. Le levate di scudi della stampa unanime sotto le mentite spoglie di una giustificata indignazione, sono un trionfo d'ipocrisia. Non ricordo tante proteste quando Cuadrado, lo scorso anno, si procurò un rigore con un pestone, il suo, a Perisic. E quello sì che fu un errore decisivo.
Rallenta ancora l'Atalanta, che pareggia contro un Genoa sempre ostico da quand'è sotto la nuova direzione tecnica. La Juve può così consolidare il quarto posto dopo la solita partita di puro contenimento contro la Sampdoria, pur vinta 3-1. Allegri, a modo suo, sta facendo il massimo.
Pareggio - e in extremis - anche per la Roma a Udine e vittoria della Lazio sul Venezia: rigore di Immobile. Il Savoldi degli anni 2010/2020. Non perché gli somigli tecnicamente ma perché, i gol che fa, li fa quasi tutti in campionato. Vittoria dello Spezia sul Cagliari e della Fiorentina sul Bologna. Pareggio tra Salernitana, a segno Bonazzoli, beniamino di questo blog, e Sassuolo.
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domenica 13 marzo 2022
Torino-Inter: 1-1. Ma non è finita
Inter alla ricerca dei tre punti per rispondere alle vittorie di giornata di Juve, Milan e Napoli. Giocano Ranocchia, Darmian e Vecino al posto di De Vrij, Dumfries e Brozovic.
La cronaca.
Torino subito aggressivo. Da angolo una palla deviata arriva a Bremer che, solo in area piccola, segna l'1-0 per i granata. Difesa nerazzurra immobile come un presepe. L'Inter ha un'occasione con Lautaro, di testa. Ma Berisha para. Episodio dubbio in area nerazzurra con intervento al limite di Ranocchia su Belotti. L'arbitro non dà il rigore (riviste le immagini, il rigore c'era). Brutta Inter, che paga duramente l'assenza di Brozovic. Pessima prestazione di Vecino, che avrebbe dovuto ereditarne i compiti. Intervallo. Escono Bastoni, peraltro ammonito, e Perisic per Dimarco e Gosens. L'Inter inizialmente migliora. E ha due grandi occasioni sciupate da Dimarco e Dzeko. Poi torna fuori il Torino che sfiora il gol, ma para Handanovic su colpo di testa di Izzo. Fuori Vecino e Lautaro per Vidal e Sanchez. Vidal va al tiro, centrale, e Berisha si rifugia in angolo. Entra Correa per Calhanoglu. Dzeko nel finale fallisce un altro facile colpo di testa su cross di Dimarco. Nel recupero il disordinato forcing nerazzurro per una volta si fa razionale: da Vidal a Dzeko a Sanchez e gol. Tutto in tre tocchi. Pareggio deludente per i nerazzurri contro un Torino davvero intenso. Partita preparata da male da Inzaghi. Davvero male. Lo scudetto si allontana. Ma non è finita. Devono ripeterselo fino allo sfinimento società, allenatore e giocatori. Perché nessuna delle prime vincerà tutte le partite che restano.
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sabato 12 marzo 2022
A Carpegna bis di Pogacar
Sul traguardo di Carpegna, nella sesta tappa della Tirreno-Adriatico 2022, magnifico assolo di Pogacar: Vingegaard e Landa, secondo e terzo di giornata, gli cedono oltre un minuto. Evenepoel naufraga ad oltre 4'. Pogacar ha vinto oggi - domani facile tappa per velocisti - la sua seconda Tirreno-Adriatico consecutiva e si candida al ruolo di grande favorito per la prossima Milano-Sanremo.
venerdì 11 marzo 2022
A Fermo vince Barguil. Pogacar ed Evenepoel sbagliano strada
Nel finale della quinta tappa della Tirreno-Adriatico 2022, verso il traguardo di Fermo, Pogacar, Evenepoel e Vingegaard sbagliano strada e perdono vantaggio e tempo. La vittoria di giornata va al francese Barguil. Immutata la classifica generale, con Pogacar che ha 9" di vantaggio su Evenepoel. Domani, nella tappa da Apecchio a Carpegna, si deciderà la corsa.
giovedì 10 marzo 2022
A Bellante trionfa Pogacar
Primo arrivo in salita nella quarta tappa della Tirreno-Adriatico 2022, dalla Cascata delle Marmore a Bellante, e primo successo del campionissimo del ciclismo contemporaneo: Tadej Pogacar. Che precede sul traguardo Vingegaard, Lafay ed Evenepoel. Alaphilippe cede 35" e giunge trentasettesimo di giornata. Ora, Pogacar guida la classifica generale con 9" su Evenepoel e 21" su Ganna.
mercoledì 9 marzo 2022
Real Madrid-Psg 3-1. Mbappé, Benzema (3). Un altro fallimento di Messi
Stasera, stadio Santiago Bernabeu, Real Madrid contro Psg, ritorno degli ottavi di finale di Champions League. I francesi giocano forti del successo dell'andata firmato da Mbappé. I giocatori di Ancelotti cercano una difficile rimonta.
La cronaca breve. Francesi in vantaggio con la solita prodezza del solito Mbappé. Nella ripresa, partita riaperta da un clamoroso errore di Donnarumma: pareggia Benzema. Che poi raddoppia ispirato da un grandissimo Modric. E triplica. Psg frastornato. Sconfitta la politica del Psg. Sconfitto, clamorosamente sconfitto Messi. Che da anni, a dispetto dei premi immeritati, è l'ombra di sé stesso. Il Barca che fu è stato più importante per lui di quanto lui sia stato per quel Barca.
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