Inter con Vidal al posto di Brozovic. D'Ambrosio in difesa sul centrodestra, con Skriniar centrale in luogo di De Vrij. Davanti Dzeko e Lautaro.
La cronaca.
È Calhanoglu a tenere i compiti di Brozovic. Buon affondo di Dumfries servito da Lautaro. Poi conclusione mancina di Nico Gonzalez: respinge Handanovic. Tanto equilibrio in campo. Saponara impegna Handanovic. Occasione per Dumfries sul fronte opposto. Nessuno segna. Intervallo. Vidal calcia, Terracciano respinge, palla a Barella che spreca tirando alto. Lo stesso Barella più tardi perde la marcatura su Torreira, che segna con un piatto da distanza ravvicinata. L'Inter pareggia poco dopo con gran colpo di testa di Dumfries su cross di Perisic. A un quarto d'ora dal termine, fuori Dzeko e Lautaro per Correa e Sanchez. Entrano pure Dimarco e Gosens per Bastoni e Perisic. Barella spreca un'altra buona occasione dopo un buon inserimento. Finisce 1-1. Altri due punti gettati via ma allo stesso tempo un punto guadagnato perché l'Inter ha anche rischiato di perdere. Simone Inzaghi sta gestendo male la squadra, continuando la sua scolastica rotazione nei cambi. Perché sostituire Lautaro oggi? Perché non osare un tridente prima, con Correa alle spalle dei due attaccanti? Troppo conservativo nelle scelte. Come dimostra il suo taglio di capelli da ventenne. L'Inter sta cedendo lo scudetto ad una squadra meno forte. Quale che potrà essere. E il tecnico ha le sue responsabilità. Insieme alla società, colta impreparata in estate, e ad alcuni giocatori. La stagione di Barella sta risultando, sia detto per esempio, davvero modesta. Nelle ultime 7 partite, l'Inter ha raccolto la miseria di 7 punti. Un rendimento sconfortante, stramaccioniano. Eppure gli avversari restano modesti. Occorrerebbe una scossa. Ma non so se ci sarà.