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giovedì 18 aprile 2024
martedì 6 febbraio 2024
Il punto dopo la 23^ di Serie A 23/24: Inter avanti
Va all'Inter il derby d'Italia: i nerazzurri, guidati da un Calhanoglu assai ispirato, allungano in testa alla classifica, ma restano da giocare ancora quindici partite. Per l'Inter, sedici (recupero con l'Atalanta).
Il Milan vince, dentro una partita altelenante, contro il Frosinone. Jovic è un centravanti di valore.
L'Atalanta, con l'Inter la squadra più in forma del momento, supera la Lazio con De Ketelaere sugli scudi: a me non sembra un fenomeno. Ma, i progressi rispetto alle recite indecise della passata stagione sono innegabili.
Terzo successo consecutivo della Roma di De Rossi, che travolge il Cagliari. Con Dybala, la Roma è sempre un'altra squadra.
Il Bologna batte il Sassuolo, ormai pienamente invischiato nella lotta per non retrocedere; il Napoli supera il Verona con una prodezza di Kvaratskhelia. La Fiorentina perde a Lecce; pareggi a reti bianche tra Udinese e Monza, Empoli e Genoa e Torino e Salernitana.
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lunedì 18 settembre 2023
Inter a punteggio pieno: il punto dopo la 4^ di Serie A 23/24
L'Inter di Thuram e Mkhitaryan, capitanata da un Lautaro ormai maturo, travolge il Milan per 5-1, mantenendo un costante controllo della partita e colpendo i rossoneri con contropiede tanto veloci quanto efficaci. I nerazzurri sono a punteggio pieno e devono ancora far esordire giocatori del calibro di Pavard e Klaassen. L'impressione di forza è notevole. Pioli, dal tono delle dichiarazioni dopo la partita, sembra non aver capito le ragioni del quinto derby perso nel 2023.
La Juve batte la Lazio, che paga l'inadeguatezza di Casale e Romagnoli, troppo lenti per giocare assieme, tanto più in una squadra allenata da Sarri. Per quanto riguarda i bianconeri, Vlahovic e Chiesa non si integrano granché e giocano per conto proprio, ma hanno tanti gol nelle gambe.
La Roma travolge l'Empoli per 7-0: Dybala sugli scudi. Uno dei suoi gol mi ha ricordato quelli che segnava Roberto Baggio.
Il Napoli, indebolito dalla partenza di Kim e ancora frastornato dallo scudetto stravinto, non va oltre il pareggio contro un buon Genoa. Garcia ha un compito difficilissimo.
Il Frosinone batte in rimonta il Sassuolo, vanificando la doppietta iniziale di Pinamonti, sul quale Spalletti dovrebbe puntare per la nazionale. La Fiorentina, sempre in rimonta, supera l'Atalanta.
Pareggiano Monza e Lecce e Cagliari e Udinese. In serata, la Salernitana ospita il Torino, mentre il Bologna fa visita al Verona.
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mercoledì 31 maggio 2023
Europa League al Siviglia, Roma sconfitta ai rigori
Dybala nel primo tempo. Autogol di Mancini nella ripresa. Si va ai supplementari, accresciuti da un lungo recupero. Nessuno segna. Rigori. Per la Roma sbagliano Mancini e Ibanez. Siviglia infallibile e vince la settima Europa League in sette finali. Roma sconfitta. Prima amarezza per Mourinho in finale. Con questa squadra, il grandissimo tecnico portoghese non avrebbe potuto fare di più.
martedì 11 aprile 2023
Serie A 22/23: il punto dopo la 29^ giornata
Il Napoli torna subito al successo, superando il Lecce in trasferta: azzurri non brillanti, ma ormai, con 16 punti di vantaggio sulla seconda e sole 9 partite da giocare, lo scudetto è sempre più imminente.
Rallenta il Milan, che pareggia in casa con l'Empoli, forse con la testa alla sfida di Champions che, domani, opporrà i rossoneri proprio al Napoli.
Nemmeno l'Inter vince: un cross sbagliato da Candreva regala il pareggio alla Salernitana, dopo il solito campionario di errori sotto porta dei nerazzurri, ora provvisoriamente quinti in classifica e fuori dalla prossima Champions League.
La Roma sale al terzo posto, espugnando il campo del Torino con gol su rigore di Dybala. I giallorossi di Mourinho non brillano ma confermano una grande solidità difensiva.
Spettacolare successo della Lazio, seconda in classifica, sulla Juve: sugli scudi il talento cristallino di Luis Alberto, mezzala classica che non ha eguali in Serie A, e la gran condizione di Zaccagni, uno che dribbla in tempi in cui quasi più nessuno lo fa e sa farlo.
Il Bologna si conferma e supera fuori casa l'Atalanta, il Verona batte allo scadere il Sassuolo, Cremonese corsare contro la Sampdoria, pareggi tra Udinese e Monza e tra Fiorentina e Spezia.
giovedì 16 marzo 2023
Il punto dopo la 26^ giornata di Serie A 22/23
Riprende la corsa del Napoli, che batte l'Atalanta, mentre le sue simpatiche inseguitrici, la più vicina è l'Inter a -18, gareggiano comicamente a chi fa peggio.
L'Inter è sconfitta sul campo dello Spezia dopo un lungo e sterile dominio territoriale, il Milan pareggia in casa con la Salernitana, la Lazio impatta a reti bianche contro il Bologna e la Roma perde in casa dal Sassuolo, nonostante un gol magnifico di Dybala.
Tra i neroverdi, torna al gol Pinamonti, che Mancini - invece d'inseguire novelli Camoranesi o Jorginho, peraltro ben più forti del pur discreto Retegui - potrebbe considerare quale futuro centravanti della nazionale. Non per la stagione in corso, finora avara di soddisfazioni, ma per le attitudini, l'età e la sostanziale assenza di concorrenti futuribili.
Tornando al campionato, l'Udinese vince a Empoli, il Torino a Lecce, la Fiorentina a Cremona. Pareggio invece tra Verona e Monza. Successo, infine, per la Juve, ancora in attesa di conoscere il proprio destino, contro la Sampdoria.
Sul reale valore della Serie A si avvicendano giudizi contrastanti. La qualità media, penso a difensori e fasi difensive, non sembra altissima e comunque inferiore a quella di un tempo. Però, Inter, Milan e Napoli sono approdate ai quarti di Champions League e nessuna altra nazione europea puà vantare tre compagini ancora in corsa a questo punto della competizione. Peraltro senza subire un solo gol agli ottavi. Allora, come sta la Serie A? Discretamente, tutto considerato. Mancano i grandi campioni italiani, ma tatticamente il nostro resta un campionato difficile, non tanto spettacolare, ma difficile. E affrontare queste difficoltà istruisce, tempra e aiuta in Europa.
mercoledì 8 febbraio 2023
Il punto dopo la 21^ di Serie A 22/23: derby all'Inter
Il Napoli è già forte per conto proprio, se poi gli avversari concedono due gol da dilettanti allo sbaraglio, come nel caso dello Spezia, beh, non c'è gara né può esserci. Gli azzurri di Spalletti conservano un vantaggio di 13 punti sull'Inter, seconda, che strapazza il Milan al di là del risultato finale di 1-0, firmato dal solito, grande, Lautaro Martinez.
Rallentano tutte le altre, dall'Atalanta, che perde con il Sassuolo, alla Lazio che pareggia a Verona, con l'eccezione della Roma, che batte l'Empoli con il solito schema: gol di testa su angolo di Dybala.
Torna al successo la Juve a Salerno e torna a segnare, addirittura una doppietta, Vlahovic, che pare uscito dal suo lunghissimo letargo.
Bologna corsaro a Firenze, mentre il Torino, settimo in classifica, supera l'Udinese. Il Lecce passa a Cremona, il Monza pareggia in casa con la Samp di Gabbiadini, uno che avrebbe meritato una carriera più fortunata.
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lunedì 16 gennaio 2023
Il punto dopo la 18^ giornata: Napoli di nuovo in fuga
Le otto vittorie della Juve erano state il frutto della buona sorte, dell'impegno e del pragmatismo, che, per una volta, Allegri ha abbandonato contro il Napoli, sembrato alla fine più forte di quanto sia: 5-1 è un risultato comunque clamoroso. Ed è forte sul serio. Abbastanza per vincere il campionato. Non si dica però che Osimhen, capocannoniere con 12 gol, è immarcabile. Contro l'Inter, chiusi gli spazi, erano emersi anche i suoi limiti tecnici. Quando invece ha spazio, allora, è incontenibile, per velocità, resistenza alla velocità ed un coraggio che sconfina nell'avventatezza.
Il Milan pareggia, in rimonta con il Lecce, l'Inter batte di misura il Verona. Vincono Roma, con un ottimo Dybala, Lazio e, più che tennisticamente, contro la Salernitana a vocazione zemaniana, l'Atalanta: tutte e tre salgono a 34 punti e conservano ambizioni di qualificazione alla prossima Champions League.
Poi, c'è una frattura, che separa le prime sette della classifica da tutte le altre, guidate dall'Udinese, 25 punti, pur sconfitta in casa dal Bologna.
La Serie A non è un campionato competitivo. Non c'è una classe media e le ultime tre paiono già inesorabilmente condannate alla retrocessione, ad una giornata dal termine del girone d'andata.
martedì 11 ottobre 2022
Il punto dopo la 9^ giornata di Serie A: Napoli in testa
Resta al comando il Napoli, che, d'altra parte, aveva avuto un inizio folgorante anche durante lo scorso campionato, salvo poi subire un acuto crollo di rendimento. La sensazione è che ora, invece, gli azzurri possano durare sino al termine della stagione. Il che non vuol dire che ci riescano necessariamente, ma ne hanno senz'altro la possibilità. La rosa è migliorata ed è forse la più completa della Serie A: è un privilegio poter fare entrare dalla panchina, a turno, Raspadori o Simeone, per esempio.
Terza vittoria consecutiva per 4-0 della Lazio di Sarri, che pratica un calcio piacevole, nel quale anche Vecino, sempre altelenante all'Inter, diventa un prezioso interprete, messo a proprio agio da uno spartito ormai mandato a memoria. Milinkovic-Savic continua ad offrire grandissime prestazioni e Luis Alberto parte addirittura dalla panchina.
Il Milan batte la Juve, con il secondo gol, quello di Diaz, che fotografa il momento sportivamente drammatico dei bianconeri. Bonucci non può più giocare, ormai è fermo. Vlahovic mostra la corda di una personalità non soverchiante, per adoperare un eufemismo, il centrocampo, nel suo complesso, ha poca qualità e meno visione. Allegri non riesce a tirar fuori di più da questo gruppo, cui continuano a mancare Chiesa e Pogba e nel quale il solo Di Maria ha la caratura tecnica e tattica per fare la differenza. Stagione già compromessa, a meno di imprevedibili sorprese.
L'Inter batte il Sassuolo: giocando più coperta, difende meglio e rischia meno. Decisiva la doppietta di Dzeko. La Roma supera a fatica il Lecce, ma perde Dybala, infortunatosi calciando un rigore!
La Salernitana batte il Verona, il Monza supera lo Spezia. Finisce in pareggio lo scontro al vertice tra Udinese e Atalanta, come quello tra le pericolanti Sampdoria - debutto come tecnico di Stankovic - e Bologna.
Il gol della giornata lo segna, in rovesciata, Mattia Destro, nel pareggio che l'Empoli strappa sul campo del Torino.
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sabato 1 ottobre 2022
Inter-Roma 1-2
L'Inter parte con Acerbi al centro della difesa, Asllani al posto di Brozovic e Dimarco.a sinistra. Davanti Dzeko con Lautaro. La Roma propone un attacco inedito con Pellegrini a supporto di Dybala e Zaniolo.
La cronaca.
Inter in vantaggio con Dimarco servito d'esterno da Barella. Tocco destro di precisione e Rui Patricio battuto. Poco dopo, pallone perso con leggerezza da Barella a beneficio di Spinazzola che crossa per Dybala: sinistro e gol, con Handanovic in ritardo e Bastoni fuori posizione: costante deprimente. Nella ripresa, Inter vicina al gol con Calhanoglu che prende la traversa su punizione. Cresce Lautaro, che costringe a diversi gialli i romanisti. Poi, punizione della Roma dalla trequarti e gran terzo tempo di Smalling: gol. Skriniar in ritardo. Nemmeno questa è una novità. Inzaghi, sempre in ritardo pure lui, avvia il valzer dei cambi. Dentro Mkhitaryan e Correa per Asllani e Calhanoglu. Poi dentro anche Bellanova e Gosens per Dumfries e Bastoni. Da palla difesa da Dzeko, occasione per Bellanova, che spreca. Inzaghi, disperato e disperante, toglie anche Dimarco per Valentin Carboni. Cala il sipario sulla quarta sconfitta in campionato, la quinta stagionale. Il tempo di Inzaghi è scaduto. Come avevano preannunciato le dichiarazioni di ieri in conferenza stampa.
martedì 13 settembre 2022
Il punto dopo la 6^ di Serie A 22/23: polemiche sul Var
Polemiche a non finire sul gol annullato alla Juve nel recupero della partita con la Salernitana. Pare che, da immagini non trasmesse al Var, Candreva tenesse in gioco Bonucci. E allora il gol di Milik andava convalidato. Come aveva fatto l'arbitro in un primo tempo. L'errore c'è stato. Quel che sorprende è la cagnara organizzata dalla stampa nazionale, invece silente quando Pjanic non fu espulso in Inter-Juve del 2018 o quando Cuadrado, nel 2021, ottenne un rigore per aver lui, sì lui, scalciato Perisic. E cito due degli infiniti episodi che hanno favorito la Juve nella storia recente e meno recente della Serie A. Insomma, l'errore c'è, ma il racconto di quest'errore sta diventando eccessivo, smodato e fastidioso. Resta poi la brutta prestazione della Juve, a lungo dominata dalla Salernitana. Il pareggio ha riflettuto quanto visto in campo.
Frena l'Atalanta, fermata dalla Cremonese. Che ottiene il secondo punto, mentre il Monza, che pareggia a Lecce, il primo. L'Inter vince a fatica contro il Torino, anche, per una volta, grazie alle parate di Handanovic. Il Milan, in 10 per l'espulsione di Leao, supera di misura una Samp sempre più in crisi.
La Lazio batte il Verona, mentre la Roma, con Dybala ancora a segno, espugna il campo dell'Empoli. Il Bologna del capocannoniere Arnautovic batte la Fiorentina, che paga le fatiche di Coppa, mentre l'Udinese, forse la squadra più in forma della Serie A, vince per 3-1 sul campo del Sassuolo. Vittoria, infine, di misura del Napoli contro lo Spezia: decide un gol di Raspadori.
Dopo sei giornate di campionato, Napoli, Atalanta e Milan guidano la classifica con 14 punti.
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lunedì 18 luglio 2022
Dybala va alla Roma, meglio per l'Inter
Finito il romanzetto estivo su Dybala: va alla Roma. Dove avrà possibilità di mostrare il suo talento, che considero di molto inferiore a quello di Recoba, tanto per offrire dei riferimenti. Dybala, da alcuni anni, mostra un rendimento molto alterno, senza grandi garanzie di tenuta atletica. All'Inter, con Lautaro e Lukaku, avrebbe giocato pochissimo. Pertanto, non condivido la disperazione di molti amici nerazzuri per il mancato arrivo del mancino argentino. Ora, l'Inter dovrebbe, secondo me, salutare Dzeko e Sanchez, tenere Pinamonti e cercare di prendere Bremer. Conti permettendo.
venerdì 10 giugno 2022
Lautaro, Dybala, Lukaku. L'ottovolante del calciomercato
La Nations League, competizione di discreto fascino ma ancora priva di prestigio e tradizione, che non possono improvvisarsi, non riesce a tener banco come farebbero Mondiali o, meno, Europei. E allora tutta la scena è occupata dal calciomercato, che si concreta in un andirivieni di notizie e smentite, annunci e proclami, nell'attesa che giunga o mai arrivi il crisma solenne dell'ufficialità. E quante voci si rincorrono sul calciomercato dell'Inter! Via Bastoni, dentro Lukaku. Via Barella, dentro Lukaku, via Skriniar dentro Lukaku, via Lautaro, dentro Lukaku. Sì, perché Lukaku, come nella canzone di Caterina Caselli, Nessuno mi può giudicare, ha capito la differenza tra l'Inter e il Chelsea, ma pure tra Lautaro e qualunque altro compagno d'attacco. E ha scelto l'Inter. E Lautaro. E vuol tornare dopo la prodiga e infelice scelta di andarsene. Appena un anno fa. Ma, l'Inter sarebbe anche su Dybala, cui dovrebbe corrispondere solo l'ingaggio, certo lauto, senza pagarne il cartellino. E le casse societarie non traboccano di risorse. E si deve scegliere. Un reparto offensivo con - in ordine personale di preferenza - Lautaro, Dybala e Lukaku farebbe dell'Inter una squadra da scudetto. E forse da Champions. Sicché, Lukaku può tornare, ma deve restare Lautaro e arrivare di Dybala. Sarebbe il caso che salutasse Sanchez. E Dzeko. Vediamo cosa succederà.
mercoledì 1 giugno 2022
Italia-Argentina 0-3: Lautaro, Di Maria, Dybala
L'Italia, campione d'Europa, contro l'Argentina, campione del Sud America. Trofeo nuovo di zecca, ma confronto di grande fascino, che sarebbe stato bello giocare al prossimo mondiale. Dove l'Italia, incredibile dictu, non sarà presente. Sicché dovremo accontentarci della partita di questa sera.
Finisce 3-0 per l'Argentina ispirata da Lautaro, autore del primo gol e dell'assist per il secondo, firmato da un Di Maria in stato di grazia. Il terzo per l'Albiceleste lo sigla il subentrato Dybala nella ripresa con un mancino chirurgico. Solo Donnarumma impedisce che il passivo azzurro assuma dimensioni tennistiche. Messi ha giocato questa sera la miglior partita della sua stagione. Quanto all'Italia, meglio stendere un velo pietoso.
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lunedì 21 marzo 2022
Serie A 21/22: il punto dopo la 30^ giornata. Vincono Milan e Napoli. Derby alla Roma
Il Milan continua la sua serie di successi striminziti, che tuttavia gli stanno assicurando la vetta della classifica e i favori del pronostico. I rossoneri, ammesso che a qualcuno sia possibile, hanno il destino nelle loro mani. Tiene il Napoli, che si aggrappa al talento scapigliato di Osimhen, rimontando l'Udinese.
L'Inter s'impantana contro la Fiorentina e raccoglie un pareggio che profuma di resa. Vengono a galla tutti i limiti di Simone Inzaghi, a cominciare da quello che considero più grave: l'aziendalismo. Inzaghi è una persona perbene, che ha resistito per anni alla corte parsimoniosa di Lotito, dove ha imparato a fare di necessità virtù. Però la tifoseria dell'Inter è fiera, spesso orgogliosa, sempre insofferente. E indocile. Ha memoria di un grande passato. Aveva appena riassaporato le delizie del successo e al ridimensionamento - che la società pratica - non saprà rassegnarsi. All'Inter, essere aziendalisti, non basta. E non è tutto. Perché, nonostante il ridimensionamento da lui accettato - andato via Lukaku in estate, l'Inter avrebbe potuto avere facilmente Vlahovic! -, Inzaghi ha avuto la sua parte nel crollo recente della squadra. Cambi sballati, poca personalità - Sanchez lo fa entrare come se fosse costretto e il cileno starebbe benissimo in panchina - fedeltà giapponese al 3 -5-2, che era pure di Conte, senza però la voglia matta di vincere di Conte. Con il quale - lo scrivo io che con Conte sono sempre stato rigorosamente critico - 7 punti in 7 partite non sarebbero arrivati. Ne sarebbero arrivati almeno il doppio. Quelli che mancano sono responsabilità almeno parziale di Inzaghi. Perché le motivazioni di una squadra passano dall'allenatore, la tensione in partita passa dall'allenatore, la concentrazione sull'obiettivo anche. E quando serva, si cambia. Negli uomini e nel modulo.
Come dimostrato dalla Roma che ha stravinto il derby con una Lazio arrendevole. Il vantaggio precoce ha aiutato i giallorossi ma Mourinho, che al bel gioco bada poco, ma a tutto il resto sì, ha operato scelte precise, tenuto fuori Zaniolo, motivato il gruppo e persino calmato il tifo durante l'incontro, mostrando quell'attenzione ai dettagli che rappresenta la vera dote dei grandi condottieri. Bellissimo il gol finale su punizione di Pellegrini.
La Juve vince senza grande fatica contro la Salernitana: a segno Dybala, che andrà via a fine stagione, e Vlahovic.
Il Sassuolo travolge lo Spezia - Berardi meriterebbe di lottare per grandi traguardi -, il Genoa batte il Torino e si conferma in ripresa. Vittorie esterne per Atalanta e Sampdoria su Bologna e Venezia. Pareggio senza grandi apprensioni tra Empoli e Verona.
Ora la pausa per le nazionali. L'Italia di Mancini, prima con la Macedonia, poi, se andasse bene, con Portogallo o Turchia, giocherà per un posto ai mondiali del Qatar. Mancarli, dopo quelli di Russia 2018, sarebbe un fallimento sportivamente colossale.
venerdì 14 gennaio 2022
Dybala all'Inter non mi convince
Del talento, che possiede in misura cospicua, non discuto. Ma uno che entra ed esce dall'infermeria, come Dybala, all'Inter non serve. Certamente non con l'ingaggio che l'asso argentino sembrerebbe pretendere. Ecco, l'ho detto. Con estrema sintesi.
domenica 19 settembre 2021
Juve-Milan 1-1. Juve terzultima
Gol in contropiede di Morata nel primo tempo. Pareggio di testa di Rebic nella ripresa. Ho rivisto, dopo più di un anno, un buon Dybala. Per il resto Juve modesta e presto a corto di fiato contro un Milan privo di molti giocatori. I bianconeri sono terzultimi, con due soli punti! Credo che Allegri si sia già pentito di essere tornato.
martedì 21 luglio 2020
Serie A 19/20: punto dopo 34^ giornata
Il quinto rigore post Covid, il dodicesimo per Cristiano Ronaldo, spiana la strada ad una Juve sfibrata al successo casalingo contro la Lazio. Una Lazio che, dalla ripresa, le ha perse quasi tutte, penalizzata da molti infortuni e provata dagli impegni ravvicinati. Così è arrivato, non ancora aritmeticamente ma poco cambia, il nono scudetto consecutivo per la Juve. Sempre meno competitiva ed avvincente la Serie A. In questa stagione, anche per colpa degli avversari dei bianconeri, che, Inter in testa, hanno sciupato occasioni preziose di avvicinare la vetta e di rendere appena più avvincente la trama stanca di un campionato di bassa qualità.
Di certo, Sarri non ha vinto la scommessa del bel gioco, per il quale era stato chiamato in sostituzione di Allegri. Si è aggrappato, oltre che ai citati limiti delle formazioni rivali, ai colpi e ai gol di Cristiano Ronaldo e di Dybala. Oltre che al metus reverentialis che la Juve sembra sempre ispirare ai direttori di gara.
L'Inter, se n'è già parlato, ha pareggiato in casa della Roma; l'Atalanta non ha vinto a Verona. Successi invece per Napoli e Milan, che si contendono un mesto sesto posto: sembra uno scioglilingua.
Vittorie salvezza per Fiorentina - Iachini non fa notizia ma fa sempre il suo lavoro egregiamente - e Sampdoria, guidata da due attaccanti di vaglia, Quagliarella, noto a tutti e autore di un gol capolavoro - e Bonazzoli, che noto a tutti diventerà. Il fenomeno della Primavera dell'Inter si sta imponendo dopo un apprendistato più lungo del previsto. Ma, la stoffa c'è, altro che se c'è!
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domenica 8 marzo 2020
Juve-Inter 2-0. Lukaku peggiore in campo. I soliti errori di Conte
Appena si alzi il livello dell'avversario, l'Inter di Conte paga dazio. Già visto con Juve all'andata, Barca e Borussia in Champions, Lazio e di nuovo Juve, proprio stasera, al ritorno. Non è un caso. Come non è un caso che in tutte queste partite Lukaku sia stato, e per distacco, il peggiore in campo. E Conte sbaglia ad affidarsi a lui. Che seguo da quasi dieci anni. Il belga, nelle partite importanti, sparisce. È noto. Conte non può non saperlo. E tutto questo al netto della discreta partita che l'Inter gioca nella seconda metà del primo tempo e all'inizio della ripresa. Il gol di Ramsey, propiziato da errori in serie dei difensori nerazzurri, spegne la luce prima ancora che entri Dybala, chiudendo la partita. Bravo l'argentino, ma Young, che prima mi era piaciuto, abbocca ad una finta scolastica, mentre Handanovic cerca la solita parata con l'ipnosi. Che non riesce, manco a dirlo. I cambi sono sbagliati. Assurdo togliere Barella. E non portano alcunché. Anche Eriksen fa la comparsa. Lo scudetto, sempre che il campionato continui, è andato. Sconfitta bruciante. Contro una Juve peraltro modesta. Aggiungo che non mi sono minimamente piaciute le dichiarazioni di Conte. Proprio per niente!
lunedì 11 novembre 2019
Serie A 2019/20: il punto dopo la 12^ giornata
- Serie A 2019/20, 12^ giornata.
- Vince la Juve contro un Milan volenteroso ma scolastico. I rossoneri hanno buoni palleggiatori, da Bennacer a Chalanoglu a Bonaventura, ma manca il Piatek dello scorso anno. Troppi tiri dalla distanza, tiri da 0-0, non bastano ad annettersi una partita, che decide una prodezza di Dybala, subentrato allo scontento Cristiano Ronaldo.
- L'Inter segue la Juve ad un punto, grazie al successo contro il Verona firmato da Barella.
- Pareggiano Napoli, in piena crisi tecnica ed ambientale, e Atalanta, fermata dalla Samp del pragmatico Ranieri.
- Crolla la Roma a Parma, mentre la Lazio batte il Lecce, con Immobile che sale a 14 gol in classifica marcatori.
- Si rianima il Toro contro il Brescia: doppietta di Belotti su rigore nel rotondo 4-0 finale per i granata.
- Un grande Cagliari, ispirato da un Nainggolan in stato di grazia, travolge la Fiorentina e si issa al terzo posto della classifica. Mi aveva impressionato già alla seconda giornata, il Cagliari, quando aveva perduto di misura contro l'Inter.
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