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giovedì 24 marzo 2022

Italia-Macedonia 0-1. Fallimento! Mancini ha sbagliato tutto

Battere la Macedonia - per esteso, la Macedonia del Nord - per contendere al Portogallo ( o alla Turchia) l'accesso ai mondiali in Qatar. Questo si propone l'Italia di Mancini. 

La cronaca. 

Nonostante la modestia tecnica degli avversari, l'Italia fatica a creare occasioni da rete. La più importante delle quali nasce infatti da un errore macedone: Berardi calcia debolmente a porta vuota e spreca. Il risultato non cambia. Intervallo. Nella ripresa, è ancora Berardi a sfiorare il gol, servito da Verratti. Mentre Immobile corre a vuoto. Sotto tono anche Barella. Esce Insigne, entra Raspadori. Più tardi escono Barella e Immobile per Tonali e Pellegrini. Poi entrano Chiellini e Joao Pedro per Mancini e Berardi. Perché? Mezzo contropiede macedone frutta il gol di Trajkovski che ci lascia per la seconda volta consecutiva fuori dai mondiali. Tiro anche forte, sì, piazzato, sul palo lontano. Ma, Donnarumma, posizionato male (suo antico limite), parte tardi e non c'arriva. Un fallimento più che epocale. Pessima la gestione di Mancini questa sera. Dalla formazione iniziale- insistere su Immobile non ha pagato - al caos dei cambi. Con Balotelli, comunque, avremmo vinto e sfidato il Portogallo. E Mancini, tutto sommato, lo sapeva. Poi, c'ha ripensato. Peccato. Perché il calcio è fatto anche di colpi e di giocate impreviste. E Balotelli, che pure ha dissipato parte cospicua del suo talento, è capace degli uni e delle altre. Certo, con il Portogallo difficilmente sarebbe bastato. Ma, contro la Macedonia del Nord, beh, penso di sì. Come sarebbe bastato Zaniolo. Scamacca. Forse persino Belotti, mentre si rincorreva un gol che avremmo invece finito per subire. Tanti cross per Raspadori! L'approccio alla gara è stato, come si vede, tutto sgrammaticato. Un trionfo d'improvvisazione, impastata con un nervosismo che le telecamere hanno ripreso fin dai primi minuti: segno di paura, presentimento di sconfitta. Tutta la fortuna, davvero troppa, sperimentata all'Europeo è svanita. In un feroce e spietato contrappasso. Una generazione sta crescendo senza vedere l'Italia ai mondiali. È la sconfitta di un movimento e anche della sua stampa. Quella che voleva Jorginho, Jorginho!, pallone d'oro. Guardate come non rincorre sull'azione del gol macedone! Dopo una gara di nulla, di passaggi orizzontali o all'indietro, mai più di 3 o 4 metri. Il pallone d'oro avrebbero voluto dargli. Ma, l'avete visto Modric contro il Psg in Champions? Ecco, quello è un fuoriclasse. Jorginho, in altri tempi, avrebbe fatto panchina in una provinciale della Serie A. L'Italia manca i mondiali per la terza volta nella sua storia. E questa è la peggiore. 



domenica 5 luglio 2020

Inter-Bologna 1-2: Conte ha fallito

Detto che Handanovic è quanto mai sopravvalutato. Che pure oggi ha subito due gol evitabili, la sconfitta interna contro il Bologna decreta il fallimento stagionale di Conte. E di Marotta che l'ha voluto. Un disastro imbarazzante culminato in una rimonta patita con l'uomo in più. Nel mezzo, anche il rigore sbagliato da Lautaro.  Centrocampo fiacco, attacco spuntato e difesa in continua apprensione. Cosa avrebbe aggiunto Conte? Il famigerato "top player metaforico"? 

Più passano le partite e più si ridesta il ricordo dell'Inter di Lippi. Le analogie sono impressionanti. Partiti per sbaragliare, nell'enfasi di una stampa irreggimentata e di una tifoseria in larga parte smemorata, si finì mestamente con uno spareggio Champions. Che poi risolse Roberto Baggio. 

sabato 13 giugno 2020

Napoli-Inter: 1-1. Conte fallisce ancora. Napoli in finale di Coppa Italia

Stadio San Paolo di Napoli, ore 21.00.

L'Inter cerca di rimontare il risultato dell'andata. E ci riesce subito con un angolo di Eriksen che sorprende Ospina. Il portiere del Napoli saprà poi riscattarsi con almeno due grandi parate. E l'assist per Insigne, che, a fine  primo tempo, guida magistralmente un ribaltamento di fronte dopo un angolo per l'Inter. Gol di Mertens, che sale a 122 gol  nella storia azzurra. Staccato Hamsik. Il belga è capocannoniere assoluto. Pessimo lo schieramento della difesa nerazzurra nell'azione. Prendere un gol in contropiede, essendo in vantaggio, è un'assurdità. Evidenti le colpe di Conte, che non ha saputo guidare il posizionamento dei suoi uomini. E certe situazioni vanno previste e preparate in allenamento. È toccato ad Eriksen rincorrere Insigne! Nella ripresa, Inter sotto tono. A nulla sono serviti i cambi.  Certo, Sanchez ha fatto meglio di un impalpabile Lautaro. E Lukaku, ma questa non è una notizia, le partite importanti le sbaglia tutte. Tre centrali difensivi contro il solo Mertens mi sono sembrati troppi. E poi Skriniar e Bastoni sono troppo lenti per fare il mezzo destro e il mezzo sinistro. La stagione nerazzurra non ha preso una bella piega. In virtù della vittoria all'andata, il pareggio di stasera ha qualificato il Napoli alla finale contro la Juve. Altro obiettivo fallito da Conte, dopo la mancata qualificazione agli ottavi di Champions. 

martedì 12 marzo 2019

Juve-Atletico Madrid: prove tecniche di fallimento

Giocano contro la storia. Battuti a Madrid, dall'Atletico di Simeone, i bianconeri vorrebbero tanto ribaltare il risultato questa sera, spinti dalla stampa amica, tutta quella italiana. E dal loro giocatore più iconico, lo strapagato Cristiano Ronaldo, che per essere fortissimo è fortissimo, ma lotta contro l'anagrafe: 34 anni suonati. Come la Juve lotta contro la storia, la sua storia. Che, in Champions League, a dispetto delle innumeri partecipazioni, è storia di sconfitte, batoste e fallimenti in serie. Allegri dice che un'eliminazione non sarebbe un fallimento. Eh no! Sarebbe un fallimento eccome. Peraltro, l'ennesimo. Illustrato dall'inutilità di aver preso, compromettendo il bilancio, Cristiano Ronaldo. FINOALCONFINE!

mercoledì 20 aprile 2016

#Mancinivattene: Genoa-Inter 1-0. Mancini sbaglia al solito la formazione. Brutta sconfitta, stagione fallimentare

Di nuovo Medel e Melo assieme, Jovetic fuori per far posto allo spompato Palacio, uno che non segnerebbe neppure se giocasse da solo. Il gol del Genoa, lo segna De Maio, era nell'aria ed arriva puntuale a schaffeggiare le ambizioni mal riposte di un allenatore supponente e strapagato. La Roma vince, trascinata da un immenso Totti, Champions sfumata, fallimento compiuto. #Mancinivattene

lunedì 4 aprile 2016

#Mancinivattene: le ragioni di un fallimento. La crisi dell'Inter

Gestione dilettantesca della squadra. Nervosismo, umoralità, scelte continuamente rinnegate. Giocatori prima voluti e poi ripudiati: Podolski, Shaquiri, Jovetic, Telles, ma anche Santon, impiegato a singhiozzo e costretto a giocare senza la miglior condizione. Nel suo ruolo, la continuità d'impiego è indispensabile. Mancini ha depresso il valore, anche di mercato, della più parte dei giocatori dell'Inter. Non ha dato un gioco, ha insistito su un centrocampo a due, che è impensabile. A due giocava l'Argentina di Redondo e Simeone. E non mi pare che Brozovic, che qualcosa sa comunque fare, e Medel reggano il confronto. Ma, quell'Argentina, aveva anche Batistuta, Balbo, Caniggia e, soprattutto, Maradona. Mancini se ne rende conto? Il Real Madrid, che ogni tanto soffre, gioca a due, ma quei due sono Kroos e Modric. Mancini se ne rende conto? Ieri, contro il Torino, l'Inter è stata penalizzata da errori arbitrali, è vero. Ma il gol era arrivato in modo rocambolesco, passaggio filtrante di Santon, tiro di Brozovic ed intervento maldestro di un difensore granata che portava al rigore trasformato da Icardi, Per il resto, l'Inter era stata inconcludente. E che Belotti avesse un altro passo si era visto subito. Nagatomo, inspiegabilmente promosso titolare dopo le iniziali esclusioni, fa errori su errori, di posizionamento e di intervento. Il rigore per il Toro non c'era, ma Nagatomo è una calamità per la difesa dell'Inter. Mancini se ne rende conto? Palacio non tira più in porta, che senso ha schierarlo, peraltro assieme a Ljiaic, che ama giocare come Palacio, ma oggi come oggi, per quanto svogliato, ha più dribbling e più tiro? Un centrocampista in più avrebbe dato e darebbe più equilibrio. Mancini sbaglia le formazioni iniziali e le correzioni a partita in corso. E mai ammette le proprie responsabiltià. Deve andarsene. Ha fatto peggio di Mazzarri. #Mancinivattene

domenica 30 agosto 2015

Pechino 2015: disastro azzurro. Nessuna medaglia e nessuna prospettiva

Tamberi ottavo nell'alto e su di lui erano appuntate le residue speranze di podio per questa povera Italia dell'atletica, uscita scornata e scontenta da Pechino 2015. Nessuna medaglia e, quel che è più grave, nessuna prospettiva. Si sono prosciugate anche le fonti storiche dei successi azzurri, dalla marcia, storia vecchissima, alla maratona, storia più recente. Nel mezzofondo, va già male da quasi 20 anni. Nulla è rimasto di una grande scuola, come è emerso anche dalla staffetta veloce, dove tecnica dei cambi e costante allenamento un tempo permettevano risultati anche dove latitava il talento naturale. Niente di niente. Né fra gli uomini né fra le donne. Niente di buono in vista delle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Il Coni che dice?

giovedì 19 marzo 2015

Mancini vattene: Inter fuori anche dall'Europa League

Nessuna rimonta. Anzi, mai in partita. L'Inter va fuori anche dall'Europa League e perde di nuovo contro il Wolfsburg all'esito di una partita patetica, contrappuntata da errori al tiro, buchi difensivi imbarazzanti, paura della giocata. Lo stratega peraltro si inventa Hernanes e Kovacic sulle fasce: uno spreco. Grinta poi, quella Mancini non ce l'aveva da giocatore e non riesce a trasmetterla ai suoi calciatori. La sua gestione, ed era prevedibile, è stata fallimentare. #Mancinivattene! Via anche Juan Jesus e Campagnaro.