Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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sabato 26 marzo 2022
Giro delle Fiandre 2022: i favoriti. Van der Poel contro tutti
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domenica 3 ottobre 2021
Parigi-Roubaix 2021: trionfa Colbrelli
Polvere e fango, stavolta assieme, la magia senza tempo del pavé. Il duello ormai classico tra Van der Poel e Van Aert premia l'olandese. Ma davanti, a 60 km dal traguardo c'è Moscon con due belgi: Vermeersch e Van Asbroeck. All'inseguimento Van der Poel e Colbrelli. Van Aert è più dietro. Moscon resta da solo. È una maschera di fango. Fatica disumana. Se non fosse per il colore, le immagini sui ciottoli sembrerebbero uscire dagli '20. Si corre sospesi nel tempo. In un attimo, dal pavé all'asfalto e si torna contemporanei. E poi ancora indietro. Una giostra stupenda. Van der Poel, intanto, si produce in una tremenda accelerazione e resta solo all'inseguimento di Moscon. Ma Colbrelli si riporta sull'olandese. Poi, il destino, cinico, si abbatte su Moscon e i suoi sogni di gloria: prima fora la ruota posteriore, poi, cambiata la bicicletta, cade. Viene ripreso e poi staccato da Van der Poel, Vermeersch e Colbrelli, davvero in gran forma. Entrano loro nel velodromo di Roubaix. È Vermeersch a lanciare la volata. Colbrelli rimonta e vince. Trionfo strepitoso davanti a Vermeersch e Van der Poel. È la sua consacrazione. Quarto Moscon. Che era già stato quinto nel 2017. Grande giornata per il ciclismo italiano.
domenica 20 giugno 2021
Campionato italiano ciclismo 2021: vince Colbrelli
Oggi si corre il campionato nazionale di ciclismo 2021: da Bellaria-Igea Marina a Imola. Gli ultimi 150 km saranno in circuito. La selezione tra i migliori dovrà venire dalla Cima Gallisterna, da affrontare cinque volte.
La cronaca.
Durante l'ultima scalata della Cima Gallisterna, restano davanti Sonny Colbrelli e Fausto Masnada. In volata, Colbrelli rispetta il pronostico e vince per distacco.
lunedì 14 ottobre 2019
La stagione ciclistica 2019: in atto un ricambio generazionale
La stagione ciclistica 2019 si avvia alla conclusione: dopo il successo di Mollema al Giro di Lombardia e il bis di Wallays alla Parigi-Tours, resta poco altro. Mi pare che sia in atto un ricambio generazionale. Il colombiano Egan Bernal vincitore del Giro della Svizzera e, soprattutto, del Tour de France, si avvia a diventare il dominatore delle corse a tappe del prossimo decennio. Invecchiato Froome, che dovrà riprendersi da un grave infortunio, invecchiato Nibali, gli unici due in attività capaci di vincere tutte le tre grandi corse a tappe, l'avversario più solido di Bernal è Tom Dumoulin, che ha avuto nel 2019 il suo annus horribilis. Ma, l'olandese, forte in salita e sul passo, specialista massimo contro il tempo, nel prossimo lustro avrà ancora da dire la sua. Anno difficile anche per Thibaut Pinot, mai così vicino alla vittoria del Tour de France, che ha ammirato la prova di Alaphilippe, già vincitore della Milano-Sanremo e tanto altro in linea, che ha tenuto a lungo la maglia gialla, sovvertendo tutti i pronostici. Poi, c'è la Slovenia, nuova nazione del ciclismo. Con Roglic, vincitore della Vuelta, terzo al Giro d'Italia, e dominatore delle brevi corse a tappe, dalla Tirreno-Adriatico al Giro di Romandia. E con Pogacar, quinto alla Vuelta, che s'intuisce predestinato ad una grande carriera. Nelle corse di un giorno, è esploso il figlio d'arte Mathieu Van der Poel, che ha da migliorare in sagacia tattica, visto come è crollato nel finale del mondiale inglese, vinto dal danese Pedersen. Una citazione a parte merita il belga Evenepoel, 19 anni, trionfatore a San Sebastian, uno che va forte dappertutto. E che potrebbe vincere tutto. L'Italia non se la passa male. Viviani è forse il miglior velocista in circolazione. Bettiol, trionfatore al Giro delle Fiandre, può ripetersi. Trentin resta un corridore molto affidabile per le gare di un giorno. Moscon deve ancora trovare una dimensione esatta, ma ha talento vero. Da verificare anche nelle corse a tappe.
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domenica 29 settembre 2019
Yorkshire 2019: Pedersen campione del mondo, Trentin secondo
Yorkshire 2019. Harrogate.
Corsa resa durissima dalla pioggia incessante. Autunno inglese! Tra i favoriti, fuori presto dai giochi il campione uscente Valverde, tiratissimo dopo la Vuelta. Sfortunato invece Gilbert, di fatto estromesso da una caduta. Stesso discorso per il giovane Evenepoel. A 53 km dal traguardo, si ritira anche Lutsenko, che aveva molto impressionato sulle nostre strade. È una corsa ad eliminazione. A 45 km dall'arrivo, Moscon esce a caccia dei due fuggitivi Pedersen e Küng. A 33 km dal traguardo scatta Van der Poel, subito seguito da Matteo Trentin. Restano in cinque davanti. L'Italia ha Moscon e il capitano Trentin. All'inizio dell'ultimo giro, si stacca Van der Poel: freddo? Fame? Inesperienza? Crolla letteralmente l'asso olandese. Moscon si stacca sul penultimo strappo. Restano in tre: Trentin, Pedersen e Küng. Ultimo chilometro. Strappo finale. Vince Pedersen, Trentin secondo. Bravo. Ma avrebbe potuto vincere. C'è delusione per l'occasione sfumata. Ma, questo è il ciclismo. Ad altri campioni, oggi, è andata decisamente peggio. Per il resto, Küng terzo, Moscon quarto, Sagan quinto.
Corsa resa durissima dalla pioggia incessante. Autunno inglese! Tra i favoriti, fuori presto dai giochi il campione uscente Valverde, tiratissimo dopo la Vuelta. Sfortunato invece Gilbert, di fatto estromesso da una caduta. Stesso discorso per il giovane Evenepoel. A 53 km dal traguardo, si ritira anche Lutsenko, che aveva molto impressionato sulle nostre strade. È una corsa ad eliminazione. A 45 km dall'arrivo, Moscon esce a caccia dei due fuggitivi Pedersen e Küng. A 33 km dal traguardo scatta Van der Poel, subito seguito da Matteo Trentin. Restano in cinque davanti. L'Italia ha Moscon e il capitano Trentin. All'inizio dell'ultimo giro, si stacca Van der Poel: freddo? Fame? Inesperienza? Crolla letteralmente l'asso olandese. Moscon si stacca sul penultimo strappo. Restano in tre: Trentin, Pedersen e Küng. Ultimo chilometro. Strappo finale. Vince Pedersen, Trentin secondo. Bravo. Ma avrebbe potuto vincere. C'è delusione per l'occasione sfumata. Ma, questo è il ciclismo. Ad altri campioni, oggi, è andata decisamente peggio. Per il resto, Küng terzo, Moscon quarto, Sagan quinto.
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mercoledì 16 gennaio 2019
Nibali correrà Giro e Tour nel 2019
Bella intervista di Vincenzo Nibali sul Corriere della Sera in edicola oggi. Il campione siciliano ha confermato l'intenzione di correre, nel 2019, il Giro d'Italia, per vincerlo, ed il Tour de France, comunque con ambizioni da protagonista. A 34 anni compiuti, il suo è un programma impegnativo. Tanto più che, dopo l'accidentale rottura della vertebra per la caduta occorsagli al Tour 2018, ha dovuto cambiare posizione in sella. Con la crisi tecnica di Aru e in attesa che Moscon si decida a competere per la classifica, Nibali resta il faro del ciclismo italiano nelle corse a tappe.
Vincenzo Nibali al Tour de France |
venerdì 2 novembre 2018
Giro d'Italia 2019: il percorso
Presentato il percorso del Giro d'Italia 2019. Al primo sguardo, sembra molto più bello e tecnico e impegnativo di quello del Tour de France. Si partirà da Bologna, l'11 maggio: cronoprologo di poco più di 8 km, con gli ultimi 2 sulla mitica salita di San Luca, quella del Giro dell'Emilia. I velocisti arriveranno tutti con ritardo di almeno un minuto. E difficilmente potranno indossare la maglia rosa nei giorni a seguire. Con la conseguenza, almeno sulla carta, di una corsa meno controllata e più aperta ai colpi di mano delle fughe da lontano o delle azioni dei finisseur. Le successive quattro tappe sono per velocisti, fermo quanto appena detto. Nella settima frazione, a San Giovanni Rotondo, si arriverà dopo una breve picchiata dalla Coppa delle Casarinelle: potrebbe esserci il primo vero confronto tra i candidati alla vittoria finale. Replicato il giorno dopo con l'arrivo a L'Aquila. L'ottava tappa, con arrivo a Pesaro, misurerà 235 km. Poi, la Riccione-San Marino: cronometro di quasi 35 chilometri. Gli ultimi 15 in salita. Primo giorno di riposo. Quindi, due tappe per velocisti, prima della Cuneo-Pinerolo, in memoria dell'impresa di Fausto Coppi. Tappa breve, arrivo non in salita, ma una lunga discesa dal Montoso fin quasi al traguardo. Sembra disegnata per Nibali. Ben più difficile la successiva, con arrivo a Ceresole Reale: intanto per il chilometraggio, 188 km, poi perché l'arrivo è posto in cima ad una salita durissima. Il giorno dopo, 131 km, pochi, ma tante salite, per lo più inedite, con arrivo a Courmayer. Per scalatori puri, alla Simon Yates, per intenderci. Ma, anche Froome, se dovesse tornare, sarebbe a proprio agio su un simile tracciato. Quindi, Ivrea-Como, che un poco ricorderà il Giro di Lombardia e che ha davvero percorso e lunghezza, 237 km, da classica. Ultimo giorno di riposo. Si riprende con la tappa più dura del Giro: Lovere-Ponte di Legno, con Gavia e Mortirolo nel mezzo. Da questa tappa uscirà il vincitore o, se non altro, usciranno tutti quelli che non potranno più vincere. Non facile anche la tappa successiva, con arrivo ad Anterselva: peserà la stanchezza accumulata il giorno prima. Si rifiata con l'arrivo a Santa Maria di Sala, ultimo appello per le ruote veloci. Poi il trittico finale: arrivo in salita a San Martino di Castrozza, tappone di montagna con arrivo a Monte Avena, per chi volesse provare a ribaltare la classifica. Infine, cronometro conclusiva a Verona, come nel 1984, quando un incredulo Fignon perse la maglia rosa a vantaggio di Moser, aiutato dalle avveniristiche, per quei tempi, ruote lenticolari. Quest'ultima cronometro sarà breve. E tecnica, con salita e discesa. Ma, non dovrebbe permettere rovesciamenti clamorosi in classifica generale. Ancora non si sa chi parteciperà. Fossero al via, favoriti Simon Yates, Froome, Nibali, Tom Dumoulin e Thibaut Pinot. Non so ancora immaginare con quali specifiche possibilità. Sono curioso di vedere all'opera Moscon, che ha annunciato di volersi misurare con le proprie ambizioni di classifica.
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mercoledì 10 ottobre 2018
Giro di Lombardia 2018: i favoriti
Sabato 13 ottobre si correrà il Giro di Lombardia, la classica delle foglie morte, edizione 2018, ultima classica monumento della stagione ciclistica internazionale. Valverde proverà ad annettersi uno dei pochi successi, che ancora manca al suo immenso palmares. Ma, il Thibaut Pinot, ammirato oggi alla Milano-Torino, potrebbe dargli parecchio filo da torcere. L'elenco dei partenti è di primissimo ordine. Ecco il borsino dei favoriti.
- Valverde ****
- Thibaut Pinot ****
- Miguel Angel Lopez ***
- Alaphilippe ***
- Bardet ***
- Woods **
- Rigoberto Uran **
- Simon Yates **
- Moscon **
- Barguil *
- Nibali *
Henri Pellissier vince il Giro di Lombardia allo sprint nel 1911 |
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domenica 30 settembre 2018
Innsbruck 2018: trionfa Valverde. L'Embatido è campione del mondo
Mondiali di ciclismo 2018: Innsbruck. Sagan cede dopo 100 km. Tre anni fa, avrebbe tenuto fino alla fine. L'Italia raccoglie risposte positive solo da Moscon, non da Nibali, fuori a 20 km dall'arrivo. Prevedibile. Prima di lui, erano usciti dai giochi anche Simon Yates e Kwiatkowski e Daniel Martin. Roglic, invece, prima si stacca, poi rientra sui migliori. Comincia il Gramartboden, terribile muro con pendenze assurde. Restano davanti Valverde, Woods, Bardet, Moscon. Cede Alaphilippe. Moscon lotta con i denti. Ma porta un peso superiore agli altri. Si stacca. Comincia un tratto di mezza pianura a 8 km dal traguardo. Poi, discesa. Francia o Spagna, con l'incognita del canadese Woods. Insegue il tenacissimo Tom Dumoulin: un passista magnifico. Discesa terminata a 3 km dall'arrivo. E Tom Dumoulin rientra a 1,5 km dal traguardo. Trionfa Valverde. Che comincia e conclude la volata in testa. Dopo 4 terzi posti e 2 secondi posti, arriva la vittoria al campionato del mondo per Valverde. L'embatido è storia del ciclismo. Secondo Bardet, terzo Woods, quarto Tom Dumoulin. Quinto Moscon. Tornando ad Alejandro Valverde, l'asso spagnolo ha conquistato la vittoria n. 122 tra i professionisti. E, senza dubbio, Valverde è per costanza di rendimento, classe e qualità dei successi uno dei maggiori ciclisti della storia.
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mercoledì 19 settembre 2018
Giro della Toscana 2018: vince Moscon, su Bardet e Pozzovivo
Dopo la Coppa Agostoni, Gianni Moscon si aggiudica anche il Giro della Toscana, battendo Romain Bardet e Pozzovivo. È in grande forma, Moscon, e comincio a pensare che a Innsbruck potrà dire la sua.
martedì 18 settembre 2018
Mondiali di ciclismo di Innsbruck 2018: i convocati di Cassani
Percorso durissimo, quello dei mondiali di ciclismo di Innsbruck, in programma domenica 30 settembre 2018. Gli azzurri in gara saranno otto. Nessuno con autentiche ambizioni di vittoria. Perché le condizioni di Nibali, osservate alla Vuelta, lasciano pensare che il campione siciliano migliorerà ancora, ma, con ogni verosimiglianza, non fino a poter lottare per una medaglia. Aru è uscito parecchio ridimensionato da questa stagione. Moscon, dopo la squalifica, ha ripreso a correre bene, vincendo la Coppa Agostoni. E' un predestinato, ma si tratta di capire quanto fondo abbia nelle gambe ora, vista l'inattività forzata. Gli altri convocati sono modesti, tutto sommato, con l'eccezione di Giovanni Visconti, che spero Cassani voglia schierare titolare. L'Italia ciclistica avrebbe avuto molte più possibilità su un percorso per velocisti o finisseuer, con Viviani, Trentin, Nizzolo, Colbrelli, Ulissi. Tornando a Innsbruck, vedo Valverde e Alaphilippe favoriti rispetto a tutti gli altri. Peraltro, Spagna e Francia avranno due grandissime squadre. Soprattutto, la Francia.
* Aggiornamento del 19 settembre 2018: Moscon batte Bardet in volata, di forza, resistendo al tentativo di rimonta del francese, al Giro della Toscana. Crescono le sue ambizioni in vista di Innsbruck.
* Aggiornamento del 19 settembre 2018: Moscon batte Bardet in volata, di forza, resistendo al tentativo di rimonta del francese, al Giro della Toscana. Crescono le sue ambizioni in vista di Innsbruck.
venerdì 9 marzo 2018
Tirreno-Adriatico 2018: a Trevi vince Roglic. Geraint Thomas guida la classifica
Arrivato tardi al ciclismo professionistico, lo sloveno Roglic è sempre più un corridore vincente. Roglic, che ha all'attivo una tappa al Giro ed un tappa al Tour, ha vinto oggi, a Trevi, la terza frazione della Tirreno-Adriatico 2018. Geraint Thomas guida la classifica generale.
sabato 7 ottobre 2017
Giro di Lombardia 2017: bis di Nibali, secondo Alaphilippe, terzo Moscon
Grande assolo di Nibali al Giro di Lombardia 2017. Sulla penultima ascesa di giornata recupera su Thibaut Pinot, lo stacca in discesa e vola verso il traguardo. Pinot viene ripreso e staccato anche da Alaphilippe: non vedevo uno così forte in discesa dai tempi di Savoldelli. Vince Nibali, che replica il successo del 2015, secondo Alaphilippe, terzo Moscon. Uno che le classiche monumento finirà per vincerle tutte.
sabato 30 settembre 2017
Giro dell'Emilia 2017: trionfa Visconti
Successo splendido al Giro dell'Emilia 2017, per il siciliano Giovanni Visconti, già tre volte campione italiano ed autore di un grande assolo. Secondo il compagno di squadra Nibali. Terzo Rigoberto Uran, quarto Nicolas Roche, quinto Moscon.
mercoledì 6 settembre 2017
Vuelta 2017: a Los Machucos trionfa Denifl, secondo Contador. Nibali stacca Froome
Non in quota, ma che salita questa di Los Machucos alla Vuelta a Espana 2017. Le pendenze inziali al 26% la fanno somigliare ad una di quelle rampe da garage, che spaccano le frizioni. Gli escapados, i quattro fuggitivi di giornata, tra i quali Moreno, Alaphilippe e l'austriaco Denifl cominciano a perdere terreno, mentre Contador scatta come ai tempi belli. Irresistibile. E nessuno dei migliori che possa seguirlo. Froome va del suo passo, scortato da Moscon ed altri due compagni di squadra, ci prova Nibali. Che va, non quanto Contador, ma va. Solo Denifl in testa e Contador che lo insegue, mentre la giornata storta di Froome prende forma e sostanza. Alla fine vince Denifl, secondo Contador a 28", poi Miguel Angel Lopez, rivelazione di questa Vuelta, Nibali, Zakarin e Majka a 1'04". Froome, preceduto anche da Kelderman, arriva a 1'46", cedendo, così, 1'18" a Contador e 42" a Nibali. Froome resta maglia rossa e favorito. Epperò Nibali è più vicino e di salita ce n'è ancora fino all'Angliru. L'ho scritto ieri, lo ripeto oggi, se vorrà compiere l'impresa di spodestare Froome, Nibali dovrà seguire, meglio provare a seguire, questo magnifico Contador senza tempo. Per la cronaca, Aru è scivolato, ad oltre sei minuti, al nono posto: deludente.
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Vuelta a Espana 2017
venerdì 1 settembre 2017
Vuelta 2017: tris di Trentin, secondo Moscon
Storico tris di Matteo Trentin alla Vuelta a Espana 2017. Vince a Tomares davanti a Gianni Moscon, per una volta libero dal gregariato verso Froome. Trentin e Moscon li aspetto protagonisti il prossimo anno tra Gand-Wevelgem, Fiandre e Roubaix.
domenica 9 aprile 2017
Parigi-Roubaix 2017: trionfa Van Avermaet. Quinto Moscon
Avrei voluto il quinto sigillo di Boonen, che ha chiuso oggi una carriera leggendaria. Invece no. Però, ha vinto un grande campione l'edizione 2017 della Parigi-Roubaix, Greg Van Avermaet, da anni protagonista delle migliori corse di un giorno, già secondo dietro Gilbert al Giro delle Fiandre, ma al primo successo in una classica monumento. Da segnalare il quinto posto del trentino Moscon, nemmeno 23 anni. Che ha stoffa.
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