Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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sabato 16 marzo 2024
Milano-Sanremo 2024: vince Philipsen
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venerdì 21 luglio 2023
TDF 2023: a Poligny vince Mohoric
Nella diciannovesima tappa del Tour de France 2023, a Poligny arriva primo uno dei fuggitivi di giornata, lo sloveno Mohoric. Nono Trentin, che si conferma in crescita di condizione.
sabato 8 ottobre 2022
Giro di Lombardia 2022: bis di Pogacar
Bis di Pogacar al Giro di Lombardia 2022: terza classica monumento in carriera, a soli 24 anni. Battuto in volata Enric Mas. Terzo l'altro spagnolo Mikel Landa. Salutano il ciclismo professionistico due grandi campioni come Nibali e Valverde, peraltro sesto all'arrivo. A 42 anni!
mercoledì 20 aprile 2022
Liegi-Bastogne-Liegi 2022: i favoriti
Ecco il borsino dei favoriti per la Liegi-Bastogne-Liegi 2022. Alaphilippe cercherà di riscattare con il primo successo alla Doyenne, la quarta piazza nella sua Freccia Vallone.
- Alaphilippe *****
- Pogacar ****
- Van Aert ***
- Mohoric ***
- Fuglsang ***
- Valverde ***
- Bardet **
- Evenepoel **
- Pidcock **
- Gaudu **
- Woods **
- Mollema **
- Gilbert *
- Barguil *
- Guillaume Martin *
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sabato 19 marzo 2022
Milano-Sanremo 2022: vince Mohoric
La fuga di giornata è destinata ad essere ripresa. Sulla Cipressa, le difficoltà di Peter Sagan fanno da contrappunto al forcing della UAE, che prepara l'assalto di Pogacar. Davanti restano in meno di 40. Meno di 30. Pogacar scatta sul Poggio, lo seguono Van Aert e Van der Poel. Lo sloveno ci riprova altre due volte. Poi tocca al connazionale Roglic. Senza esito. Quarto scatto di Pogacar, che sta probabilmente esagerando. Tanto che va pure a riprendere Kragh Andersen. È Mohoric ad avvantaggiarsi in discesa. Van Aert guida l'inseguimento sull'Aurelia. Mohoric, lo sloveno che non aspettavamo, vince con discreto margine. Successo di strategia e coraggio. Secondo il francese Turgis, terzo un grande Van der Poel al debutto stagionale. Quinto Pogacar, preceduto da Michael Matthews, solo ottavo Van Aert. Nessun italiano tra i primi dieci. Albanese è undicesimo.
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martedì 12 ottobre 2021
La stagione ciclistica 2021: il regno di Pogacar
Possiamo ritenere conclusa la stagione ciclistica 2021, sebbene manchi ancora qualche corsa. Diventa possibile un bilancio. Lo sloveno Tadej Pogacar sta riscrivendo la storia del ciclismo. Ha conquistato, oltre al secondo Tour de France consecutivo, vinto con un vantaggio che non era così ampio dai tempi del succeso di Jan Ullrich nel 1997, anche due classiche monumento, come la Liegi-Bastogne-Liegi e il Giro di Lombardia. Cose di cui era capace Merckx nei primissimi anni '70. E Pogacar, 23 anni, si è mostrato anche più precoce del fuoriclasse belga. Il ciclista dell'anno è senza dubbio lui. Il connazionale Roglic, fallito l'assalto al Tour, ha però vinto la Vuelta. E per la terza volta consecutiva. Le Olimpiadi a cronometro, il Giro dell'Emilia e la Milano-Torino hanno arricchito il suo palmares. La Slovenia continua a trainare il movimento a dispetto dei due milioni di abitanti. E va ricordato anche Mohoric, vincitore di due tappe al Tour. La grande rivalità tra il belga Van Aert e l'olandese Van der Poel ha fruttato poco a entrambi, sfiancati anche dalle energie spese in inverno nel cross. Credo che in futuro dovranno rivedere, nel senso di ridimensionare, i loro impegni, se vorrano vincere su strada tutto quello che il loro talento permetterebbe. Resta comunque la grande impressione di Van der Poel in maglia gialla al Tour. Tour che un giorno Van Aert, secondo me, potrebbe anche vincere. Quest'anno c'è arrivato debilitato. Da segnalare la vittoria del belga Stuyven alla Milano-Sanremo, del danese Asgreen al Giro delle Fiandre, proprio davanti a Van der Poel e quella, magnifica e inaspettata, di Colbrelli alla Parigi-Roubaix, nell'edizione forse più dura che ricordi. Colbrelli, anche campione italiano ed europeo quest'anno, ha conquistato la dimensione internazionale che gli era sempre mancata. Al Giro d'Italia successo meritato di Egan Bernal, davanti a Damiano Caruso, sorprendente secondo dopo una vita spesa nel ruolo di gregario di lusso. Nelle corse a tappe, con il tramonto di Nibali, l'Italia ha poco da spendere. Mi chiedo se Ganna, straordinario contro il tempo, in strada e su pista, campione olimpico e mondiale, potrebbe nello spazio di due o tre anni provare a far classifica. Io penso di sì. C'è stato il ritorno da protagonista delle volate di Mark Cavendish, classe 1985, salito a 34 vittorie parziali al Tour. Come Merckx. Anche se Merckx vinceva dappertutto. Comprese cinque edizioni finali del Tour. Alaphilippe si è confermato campione del mondo. Resta il campione più spettacolare del ciclismo attuale, a parer mio. E quello che conduce meglio la bicicletta. Evenepoel, per finire, è tornato da un infortunio che avrebbe chiuso la carriera di molti altri. In pianura è un drago. In salita ha sofferto. Ma, ha vinto un mucchio di brevi corse a tappe. Resta forte la curiosità intorno a lui e alla carriera che potrà avere.
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venerdì 16 luglio 2021
TdF 2021: a Libourne bis di Mohoric
Nella diciannovesima tappa del Tour de France 2021, da Mourenx a Libourne, va via una grande fuga, dalla quale emerge solitario Mohoric, che già si era annesso la settima frazione. Con le tre, per ora, tappe vinte da Pogacar sono cinque i successi sloveni in quest'edizione della Grande Boucle. Il gruppo della maglia gialla è arrivato dopo oltre venti minuti.
venerdì 2 luglio 2021
TdF 2021: 7^ tappa vince Mohoric. Ribaltone. Risale Nibali
Settima tappa del Tour de France 2021, da Vierzon a Le Creuzot, per 249,1 km. Finale discretamente movimentato con Gpm di quarta, terza e, l'ultimo, di seconda categoria. Arrivo dopo discesa. Tappa ideale per Alaphilippe.
La cronaca.
Ribaltone alla Grande Boucle. Non vedevo qualcosa del genere dal 1990, quando LeMond attaccò Chiappucci in una tappa simile a quella odierna. Mathieu Van der Poel, in giallo, va in fuga, con Van Aert, con Mohoric, che poi vincerà la tappa, con lo stesso Vincenzo Nibali. E un'altra ventina di corridori. E li lasciano andare. Pogacar e la sua squadra faticano a contenere i danni e non trovano manforte negli altri pretendenti al successo finale. Un'imboscata riuscita. Così Van der Poel resta in giallo e magari non fa paura in vista di Parigi, ma Van Aert dovrebbe farne di più, e anche Nibali risale al sesto posto. Pogacar si ritrova quinto a 3'43" da Van der Poel. A 3'10" da Van Aert, uno che, lo scrivevo anche lo scorso anno, potrebbe anche curare la classifica, perché va forte dappertutto. Tanto più che il suo capitano, Roglic, è ormai tagliato fuori: ha oltre nove minuti di ritardo. Una sorpresa in una giornata sorprendente. Vediamo come va a finire. Domani, le Alpi.
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domenica 4 ottobre 2020
Liegi-Bastogne-Liegi 2020: trionfa Roglic. Beffato Alaphilippe
Arrivo regale alla Liegi-Bastogne-Liegi 2020. Con il campione del mondo, Alaphilippe, il vincitore del Tour, Pogacar, il secondo del Tour, Roglic, la sorpresa del Tour Hirschi più Mohoric. Alaphilippe alza le braccia troppo presto in un esagerato eccesso di fiducia nei suoi grandi mezzi. E vince Roglic con colpo di reni finale: parziale ricompensa della sconfitta patita alla Grande Boucle. Che beffa per Alaphilippe! Stesso errore di Bugno con Musseeuw al Giro delle Fiandre del 1994. Solo che Bugno vinse lo stesso.
Aggiornamento del 05 ottobre 2020: Alaphilippe è poi stato arretrato al quinto posto per volata irregolare. Tutto sommato, per lui, meglio così. Avrà minori rimpianti. Sicché primo Roglic, secondo Hirschi, terzo Pogacar.
martedì 15 maggio 2018
A Gualdo Tadino vince Matej Mohoric. Crolla Esteban Chaves
Ci prova due volte. Alla fine, sul traguardo di Gualdo Tadino, vince la decima tappa, partita da Penne, lo sloveno Matj Mohoric. Il tutto nel giorno in cui Esteban Chaves esce di classifica e Simon Yates va a caccia di abbuoni nei traguardi volanti, più per puntellare il suo morale che la classifica generale del Giro d'Italia 2018, che pure il corridore inglese guida. Davvero inaspettata la crisi occorsa a Chaves. Che ha perso di più 25 minuti in una tappa non difficile. Si parla di allergia e mal di gola per il colombiano. Del resto, sono le insidie tipiche del Giro: il polline ed il tempo ondivago di primavera. Domani, tappa appenninica da Assisi ad Osimo. Ultimi 5 km parecchio impegnativi tra muri e pavé nostrano.
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