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domenica 26 febbraio 2023

Bologna-Inter 1-0: un disastro annunciato

In trasferta va sempre peggio. Almeno in campionato. Inzaghi non riesce a motivare una squadra, che ha peraltro limiti noti e che si smarrisce senza il sostegno del pubblico amico. Pessima partita di Brozovic, che garantisce minore copertura di Calhanoglu e va a due km/h. Lukaku, che già stoppa male su campi perfetti, con la pioggia soffre anche di più. Dumfries è spento. Francamente, tutto prevedibile. Però, l'ingresso di D'Ambrosio, mai stato da Inter, proprio non me lo spiego. Ha doti tecniche da Promozione. E le mostra con l'errore che porta al gol della vittoria bolognese. Sette sconfitte in 24 partite di campionato sono un lusso che nessuno, all'Inter, può permettersi. Spero che Inzaghi se ne renda conto. La squadra non regge il fronte europeo con quello interno. Tutto prevedibile. Purtroppo. Lui sembra non aver imparato alcunché dallo scudetto lasciato al Milan lo scorso anno. O fa un'impresa sbalorditiva in Champions oppure, questi, sono i suoi ultimi mesi all'Inter. 

sabato 19 marzo 2022

Inter-Fiorentina 1-1. Dumfries!

Inter con Vidal al posto di Brozovic.  D'Ambrosio in difesa sul centrodestra, con Skriniar centrale in luogo di De Vrij. Davanti Dzeko e Lautaro. 

La cronaca. 

È Calhanoglu a tenere i compiti di Brozovic. Buon affondo di Dumfries servito da Lautaro. Poi conclusione mancina di Nico Gonzalez: respinge Handanovic. Tanto equilibrio in campo. Saponara impegna Handanovic.  Occasione per Dumfries sul fronte opposto. Nessuno segna. Intervallo. Vidal calcia, Terracciano respinge, palla a Barella che spreca tirando alto. Lo stesso Barella più tardi perde la marcatura su Torreira, che segna con un piatto da distanza ravvicinata. L'Inter pareggia poco dopo con gran colpo di testa di Dumfries su cross di Perisic.  A un quarto d'ora dal termine, fuori Dzeko e Lautaro per Correa e Sanchez. Entrano pure Dimarco e Gosens per Bastoni e Perisic. Barella spreca un'altra buona occasione dopo un buon inserimento. Finisce 1-1. Altri due punti gettati via ma allo stesso tempo un punto guadagnato perché l'Inter ha anche rischiato di perdere. Simone Inzaghi sta gestendo male la squadra, continuando la sua scolastica rotazione nei cambi. Perché sostituire Lautaro oggi? Perché non osare un tridente prima, con Correa alle spalle dei due attaccanti? Troppo conservativo nelle scelte. Come dimostra il suo taglio di capelli da ventenne. L'Inter sta cedendo lo scudetto ad una squadra meno forte. Quale che potrà essere. E il tecnico ha le sue responsabilità. Insieme alla società, colta impreparata in estate, e ad alcuni giocatori. La stagione di Barella sta risultando, sia detto per esempio, davvero modesta. Nelle ultime 7 partite, l'Inter ha raccolto la miseria di 7 punti. Un rendimento sconfortante, stramaccioniano. Eppure gli avversari restano modesti. Occorrerebbe una scossa. Ma non so se ci sarà. 

domenica 16 gennaio 2022

Atalanta-Inter 0-0

Partita importante, non già decisiva per lo scudetto, ma importante.  L'Inter fa visita all'Atalanta, che deve guardarsi in classifica dalla Juve, che ieri l'ha raggiunta. Inzaghi, dal canto suo, premia lo stato di forma di Sanchez. Lautaro, che io farei giocare sempre, parte dalla panchina. Riposa anche De Vrij, dentro D'Ambrosio. Darmian titolare a destra in luogo di Dumfries. 

La cronaca. 

Primo tempo di rara bruttezza. Pressing alto atalantino e tentativi stucchevoli di gioco dal basso dell'Inter. Nella ripresa, complice la stanchezza, squadre più lunghe e più occasioni da rete. Dzeko ne sbaglia almeno tre, una la fallisce Vidal, peraltro impreciso anche nel palleggio, le ultime due D'Ambrosio. Ma anche i bergamaschi erano andati vicino al gol con Pessina e Muriel. Finisce 0-0. Resto del parere che Lautaro avrebbe dovuto giocare dal principio. Sanchez ha nelle gambe nemmeno un quarto dei gol dell'argentino. Per finire, oggi Brozovic ha giocato la peggiore partita da un anno in qua.

mercoledì 1 dicembre 2021

Inter-Spezia 2-0: Gagliardini, Lautaro (r)

Contro lo Spezia, Simone Inzaghi opta per qualche avvicendamento necessario. Riposa Barella, lasciando il posto a Gagliardini. Riposa Bastoni, con Skriniar che scala al centro - sempre infortunati Ranocchia e De Vrij - e Dimarco confermato a sinistra della difesa. Davanti, parte Corra al fianco di Lautaro Martinez. Dzeko inizialmente in panchina.

La cronaca. 

L'Inter batte anche lo Spezia, nonostante l'assenza di quattro titolari. E rischia solo nel primo tempo, quando Handanovic compie, per una volta, una grande parata. Va in vantaggio con Gagliardini che batte con il destro il portiere spezzino dopo scambio insistito ai limiti dell'area. Nella ripresa, Lautaro si procura e trasforma il rigore che vale il 2-0 finale. Nerazzurri affiatati e in salute. Ho visto bene anche il subentrato Sensi. Oltre a Gagliardini. Spesso criticato dai suoi stessi tifosi. Non da me, però. Non è un fuoriclasse, ma un centrocampista di complemento, che nella rosa dell'Inter può starci eccome. 

domenica 13 dicembre 2020

Cagliari-Inter: 1-3

Conte si costringe a schierare Eriksen.  L'Inter ha un mucchio di occasioni che fallisce sia per imprecisione sia per lo stato di  grazia del portiere del Cagliari, Cragno. Comunque, tre volte più forte di Handanovic, che puntualmente prende gol scadere. Nella ripresa  stesso copione, con qualche interprete diverso. Pareggia Barella ad una decina di minuti dal termine. Pochi minuti dopo, l'Inter passa in vantaggio con D'Ambrosio servito da un combattivo Barella. Nel recupero, molta sofferenza ma anche il terzo gol, segnato da Lukaku. La svolta della partita ha coinciso con il passaggio alla difesa a quattro. Speriamo che Conte, che esonererei comunque, abbia capito. 

sabato 26 settembre 2020

Inter-Fiorentina 4-3. Rimonta di sofferenza. Tanti errori di Conte

Debutto stagionale per l'Inter, stasera,  contro la Fiorentina.  Conte tiene Skriniar in panchina non potendo rinunciare alla tecnica raffinata di D'Ambrosio ( a scanso di equivoci,  il mio è un sarcasmo). Sulle fasce, Perisic a destra e Young a sinistra. Anzi no, il contrario. E Hakimi? Almeno c'è Eriksen. Dopo tre minuti, Fiorentina in vantaggio con Kouamé. Lautaro pareggia allo scadere e ad inizio ripresa propizia l'autogol di Ceccherini. Pareggia Castrovilli per i viola. L'ispiratore è un grandissimo Ribery, che ha 37 anni ma ne dimostra dieci di meno. Poi, sempre il francese serve Chiesa per il 2-3. Inter sofferente e Conte cambia tutto il centrocampo. Pareggia Lukaku, che prima aveva sbagliato almeno tre gol. E addirittura, allo scadere, D'Ambrosio, che aveva propiziato due gol viola, firma il contro sorpasso. L'Inter vince 4-3, nonostante gli errori vistosi di Conte. Fase difensiva pessima. Male i 3 centrali, l'attempato Kolarov, il modesto D'Ambrosio e Bastoni nel mezzo: non può e non sa guidare il reparto. Prova scialba di Lukaku e dei due croati e mi fermo, perché si sono salvati in pochi. Si è vinto e va bene così. Ma ha potuto più il braccetto di Iachini, che ha tolto Chiesa e Ribery delle confuse alchimie tattiche contiane. Positivo l'ingresso di Sanchez, che mette il suo talento nei due ultimi gol dell'Inter. Ecco, da uomo assist il cileno può ancora dire la sua.


martedì 28 luglio 2020

Inter-Napoli 2-0: D'Ambrosio, Lautaro

Lasciato scappare uno scudetto che sarebbe stato possibile, l'Inter giocherà stasera per difendere il secondo posto in campionato, cui ambiscono anche Lazio e Atalanta, staccate di un solo punto. Sarà necessario battere il Napoli che eliminò l'Inter dalla Coppa Italia.

Gol di D'Ambrosio nel primo tempo, pescato da solo in area da un bravo Biraghi, e di Lautaro, subentrato nella ripresa. Prodezza assoluta la sua. Nel mezzo il Napoli gioca, ispirato da Insigne, e sfiora spesso il gol. Il centrocampo nerazzurro fa poco filtro e, sì, s'avverte l'assenza di Gagliardini.

L'Inter torna seconda in classifica. Ma sabato, ultima di questo stranissimo campionato, dovrà far visita all'Atalanta.

mercoledì 1 luglio 2020

Inter-Brescia: 6-0

Tre punti obbligatori, questa sera, contro il Brescia ultimo in classifica. L'Inter non ha alternative alla vittoria. Ed uno sguardo, appena ridato al calendario, aumenta il rimpianto per lo sciagurato pareggio allo scadere contro il Sassuolo. Si dirà: la Lazio non molla. Vero. Ma, giocherà contro il Milan senza Immobile e Caicedo. Si aggiungerà che la Juve è in ripresa, che Dybala segna gol decisivi e che Cristiano Ronaldo - al tiro è sempre il migliore in circolazione - è Cristiano Ronaldo. Vero. Ma affronterà in serie un Toro disperato, Milan e Atalanta. L'Inter, con più attenzione e meno errori gratuiti, avrebbe ancora potuto essere in corsa per il titolo. E penso che abbia il dover di giocare pensando di esserlo ancora. Persino contro l'evidenza della classifica. Nei chilometri finali della Milano-Sanremo 1992, nessuno, a parte Kelly, pensava che Argentin potesse perdere una corsa ormai sua. Vinse Kelly.

La cronaca.
L'Inter schiera: Handanovic, D'Ambrosio, De Vrij, Bastoni, Moses, Barella, Borja Valero, Gagliardini, Young, Lautaro, Sanchez.

Partita dominata dai nerazzurri. Anche perché il Brescia di più non può. Moses mostra di essere più duttile e più efficace e più incisivo di Candreva. Il centrocampo a tre è più solido. Si gioca sotto ritmo, il che agevola il compito di Borja Valero. Segnano Young, Sanchez su rigore e D'Ambrosio nel primo tempo; Gagliardini e i subentrati Eriksen e Candreva nella ripresa. Vittoria dovuta ma nettissima. Ancora una prova opaca, però, per un indolente Lautaro Martinez.

domenica 28 giugno 2020

Parma-Inter 1-2. Gervinho, De Vrij, Bastoni

L'Inter fa visita al Parma e schiera: Handanovic, Godin, De Vrij, Candreva, Barella, Gagliardini, Biraghi, Eriksen, Lukaku, Lautaro. E deve vincere. Perché rischia di finire quarta dietro Lazio e Atalanta.

L'Inter non ha schemi offensivi. Il Parma aspetta e riparte. Tre passaggi e arriva al tiro. Lo fa dall'inizio. Segna con Gervinho, che salta Candreva e ipnotizza D'Ambrosio. Lo spartito non muta. Attacchi sterili nerazzurri, cross di Candreva e Biraghi sugli stinchi degli avversari. Il Parma riparte e rischia sempre di raddoppiare.

Cambi a metà secondo tempo. Ma il gioco nerazzurro resta un pianto. Qualche scossa viene da Sanchez, che tanto piace ai miei compagni di tifo, ma in stagione ha segnato un solo gol! Pareggia di testa De Vrij imbeccato allo stesso modo da un intelligente Lautaro.  Espulso Kucka per proteste, Parma in dieci. Soccorso della buona sorte. Segna infatti anche Bastoni, subentrato a Godin. Ancora di testa su cross Moses, con la difesa del Parma che dorme.


  1. Resta la pessima prestazione.  Conte sembra demoralizzato. La sua stagione finora - spero sempre di essere smentito nelle prossime partite - è un mezzo fallimento. E non mi consola pensare che l'avevo detto. Per niente.
  2. Due parole sui singoli: D'Ambrosio e Candreva non sono da Inter. Godin a 3 non sa giocare. Ha fatto meglio quando attaccava, ma dietro ha sofferto tantissimo. Eriksen, che ho sempre stimato, deve metterci ben altra grinta! La serie A non è bella, ma concede meno spazi della Premier League.

sabato 23 novembre 2019

Torino-Inter: 0-3. Lautaro, De Vrij, Lukaku. Infortunio al ginocchio per Barella

Conte sente l'urgenza di riproporre D'Ambrosio titolare. Detto questo, Inter presto in vantaggio con Lautaro Martinez: contropiede fulmineo e fulminante. Nel momento di maggior sofferenza, l'Inter raddoppia con De Vrij, che capitalizza un bel cross di Biraghi. Nella ripresa, è Lukaku a fissare il punteggio sul 3-0 per l'Inter. La nota dolente è l'infortunio al ginocchio occorso a Barella.

mercoledì 2 ottobre 2019

Barcellona-Inter 2-1

Gioca bene l'Inter nel primo tempo e trova un precoce vantaggio con Lautaro Martinez lanciato verso la porta di Ter Stegen da un rimpallo: conclusione mancina da applausi. De Jong e Busquets si pestano i piedi, Messi passeggia e Griezmanm sulla sinistra è spaesato.  L'Inter si difende e riparte con pericolosità. Nella ripresa, Vidal sostituisce Busquets e cambia la partita, con il suo pressing e il suo movimento. Aziona anche la volee magnifica di Suarez che pareggia. Brozovic è cotto come Candreva. Esce Sanchez per Gagliardini e Candreva per D'Ambrosio, un imbucato in una partita così importante. Sbaglia tutto. Un'accelerazione di Messi taglia la difesa, Godin sbaglia l'uscita e Suarez addomestica il pallone e regala la vittoria al Barca. Buona Inter, ma restano i limiti in alcuni ruoli. La grinta di Conte non basta.

mercoledì 25 settembre 2019

Inter-Lazio 1-0: D'Ambrosio. Inter capolista solitaria

Bella partita. L'Inter trova il vantaggio con un'incursione di testa di D'Ambrosio su cross di un bravissimo Biraghi. La Lazio resta in partita. E Correa comincia un duello a distanza con Handanovic, molto reattivo. Nella ripresa sale in cattedra Barella, che corre, contrasta e lancia. E dribbla anche. Dietro giganteggia De Vrij, meno Godin. A dieci minuti dalla fine esce un Lukaku impreciso per Alexis Sanchez al debutto in nerazzurro. Lautaro Martinez subentrato prima a Politano sbaglia davanti al portiere dopo aver recuperato un pallone  in area laziale. La partita resta in bilico fino alla fine. Vince l'Inter. Capolista solitaria a punteggio pieno.

domenica 17 febbraio 2019

Inter-Sampdoria 2-1: decide Nainggolan

Segna persino D'Ambrosio, che si avventa su un pallone vagante in area doriana dopo incursione dalla sinistra di Perisic. E il gol della vittoria lo sigla il redivivo Nainggolan, dopo il pronto pareggio di Gabbiadini. L'Inter ci mette tutta la volontà e, con qualche fortuna, tanto basta ad aver ragione di una Sampdoria meno brillante di qualche settimana fa.  Ma, restano i limiti di una rosa con poca qualità a centrocampo. Icardi ha assistito alla partita dalla tribuna.

domenica 27 gennaio 2019

Torino-Inter 1-0: Spalletti in confusione

Partita di rara bruttezza quella giocata, si fa per dire, e persa, meritatamente, dall'Inter  di un timorosso Spalletti sul campo del Torino. Che ha preso le sembianze del suo tecnico: si lamentano e protestano tutti. E finisce espulso invece Politano, subentrato a poco dalla fine, per qualche parola di troppo all'arbitro. Spalletti deve rinunciare a Perisic, ormai, vedasi dichiarazione di Marotta, fuori dal progetto tecnico. E schiera un'inutile e tremebonda difesa a tre, due tra i peggiori terzini della storia nerazzurra, D'Ambrosio e Dalbert, tre centrocampisti e Lautaro Martinez con Icardi. Pochissima qualità. Il Toro passa di testa con Izzo al 35'? mentre Handanovic osserva la parabola come una coppia di innamorati una stella, la notte di San Lorenzo.Imbarazzante. L'Inter non ha la forza e la tecnica per risalire la corrente. Politano entra troppo tardi, colpa di Spalletti, ed esce troppo presto, colpa sua e dell'arbitro. Nel mezzo, una fiera paesana di errori banali, passaggi all'indietro, angoli mosci. Un manifesto alla bruttezza. Mi pare che Spalletti sia giunto al capolinea.

domenica 2 dicembre 2018

Roma-Inter 2-2

Nel primo tempo gioca meglio la Roma. Superba la prova di Zaniolo. Che errore dell'Inter lasciarlo andare per Nainggolan! Su Zaniolo ci sarebbe anche un intervento da rigore di D'Ambrosio. Che, ingiustamente, non viene fischiato.  Sulla ripartenza nerazzurra, segna un ottimo Keita Balde. Inter contratta, salvata da grandi parate di Handanovic. All'inizio della ripresa, gran tiro mancino di Under. Pari. L'Inter torna in  vantaggio grazie ad un perentorio colpo di testa.di Icardi su angolo di Brozovic. Che poco dopo tocca con il braccio nella propria area. Rigore per la Roma, trasformato da Kolarov: 2-2. Spalletti interviene troppo tardi con i cambi. Disastrose le prove di Perisic e Asamoah, Joao Mario il migliore. Ora Juve-Inter. 

giovedì 29 novembre 2018

Tottenham-Inter 1-0: gli errori di Spalletti, i limiti della rosa nerazzurra

Non è un vincente, Spalletti. Lo dice la sua carriera. È un piazzato, ma non un vincente. E una statistica: ottava sconfitta, in otto partite, di squadre allenate da Spalletti in Inghilterra! Preparata male la partita. A cominciare dalla scelta di schierare un Nainggolan, che non stava in piedi. Il belga è forte. Ma, all'Inter, per via degli infortuni, è rimasto molto al di sotto dei suoi livelli abituali. Lautaro Martinez, nella ripresa, sarebbe dovuto entrare. Specialmente dopo il vantaggio inglese. Per il resto, D'Ambrosio e Asamoah sono terzini modesti. E tatticamente improvvidi. Brozovic è solido ma privo di estro. Perisic è decisivo in meno di dieci partite a stagione. Poche. Insomma, ai limiti di Spalletti si sommano quelli di una rosa incompleta. La sconfitta contro il Tottenham può costare la qualificazione agli ottavi di Champions. Peccato.

domenica 11 novembre 2018

Atalanta-Inter 4-1

Primo tempo disastroso per l'Inter. Che soffre il dinamismo degli atalantini. Sulla corsia di sinistra, fanno tutto ciò che vogliono. La solita resistenza di D'Ambrosio. Sotto di un gol presto, Icardi pareggia su rigore all'alba della ripresa. Non è giornata. Formazione inadeguata, atteggiamento pure. L'Atalanta ripassa in vantaggio e vince, infine, 4-1. Il mio sarà un pregiudizio, ma se Spalletti in carriera ha vinto così poco, una ragione c'è.

martedì 25 settembre 2018

Inter - Fiorentina 2-1. Si sblocca Icardi

Parte forte la Fiorentina, poi viene fuori l'Inter. Che manca diverse occasioni per imprecisioni nell'ultimo passaggio. Un tocco di mano viola propizia, allo scadere, il rigore trasformato da Icardi: prima rete in campionato. Nella ripresa, Fiorentina aggressiva. Calcia un indomito Federico Chiesa. Deviazione di Skriniar e Handanovic battuto. Esce Candreva, che sbaglia tiri su tiri, il corpo sempre all'indietro. Entra Politano. Poi, Keita subentra a Vecino, con Nainggolan che affianca Brozovic. La Fiorentina prende il sopravvento, ma, misteri del calcio, l'Inter trova il gol con D'Ambrosio, sin lì tra i peggiori in campo. Anche con una certa fortuna, vince l'Inter. Insufficiente la prova di Nainggolan, Perisic, Candreva e Politano.

sabato 15 settembre 2018

Inter-Parma 0-1: Di Marco mette in crisi l'Inter. Spalletti in discussione

Tutto sbagliato, tutto da rifare, avrebbe detto Gino Bartali. Intanto, nessun peso societario. Terzo grave torto arbitrale subito in 4 partite. Rigore netto quello non concesso su tocco di braccio di Di Marco. Terzino dal mancino educato, ma tatticamente improvvido,  ex Inter, che a metà ripresa uccella Handanovic, al solito immobile, con conclusione spedita sotto l'incrocio opposto. Spalletti sbaglia tutto. Keita non è un centravanti e si vede. Nella ripresa, lo toglie quando potrebbe servire all'ala. Entra Icardi. Svogliato e svagato.  Contro squadre chiuse mostra limiti storici. Il problema è che il Parma riparte tre o quattro volte e rischia sempre di segnare. E questo è un difetto tattico cui Spalletti non è estraneo. Dopo 4 partite 4 punti sono una miseria inaccettabile. Un passo falso contro il Tottenham, in Champions, potrebbe costargli la panchina.

lunedì 27 agosto 2018

Tutti gli errori di Spalletti: analisi dopo Inter-Torino

Inizio imbarazzante di campionato. Spalletti è il maggiore responsabile del misero punto raccolto dopo due partite contro squadre più deboli come Sassuolo e Torino. Ecco una lista dei suoi errori.

  1. Giocatori fuori ruolo. Contro il Sassuolo, Asamoah mezza punta, ieri, Skriniar mezzo sinistro in difesa.
  2. D'Ambrosio in campo. Uno che s'impegna sempre, ma la cui cifra tecnica è, ad esagerare, da serie C. Nelle interviste dopo la partita di ieri, Spalletti ha ammesso di aver puntato su di lui, per cominciare l'azione!!!
  3. Centrocampo troppo ridotto. Due centrocampisti, con Brozovic ancora a corto di fiato e Vecino in affanno, non bastano. E non sono bastati. Sarebbe servito Gagliardini, con D'Ambrosio in panchina.
  4. Cambi tardivi e sbagliati. Dalbert non può giocare nell'Inter. Evidenza solare. Keita e Lautaro Martinez andavano schierati prima. Politano, bravo per un'ora, non aveva più energie. 
  5. Icardi non ha avuto palloni giocabili. Un centravanti d'area come lui o viene servito a dovere o non serve.
  6. Spalletti non ha spronato la squadra. Era confuso anche nel dopo gara.
  7. Le dichiarazioni dopo la partita profumano di resa anticipata. L'ambiente dell'Inter va facilmente in fibrillazione. Spalletti dovrebbe parlare meno e lavorare meglio.