Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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mercoledì 15 febbraio 2023
giovedì 24 marzo 2022
Italia-Macedonia 0-1. Fallimento! Mancini ha sbagliato tutto
Battere la Macedonia - per esteso, la Macedonia del Nord - per contendere al Portogallo ( o alla Turchia) l'accesso ai mondiali in Qatar. Questo si propone l'Italia di Mancini.
La cronaca.
Nonostante la modestia tecnica degli avversari, l'Italia fatica a creare occasioni da rete. La più importante delle quali nasce infatti da un errore macedone: Berardi calcia debolmente a porta vuota e spreca. Il risultato non cambia. Intervallo. Nella ripresa, è ancora Berardi a sfiorare il gol, servito da Verratti. Mentre Immobile corre a vuoto. Sotto tono anche Barella. Esce Insigne, entra Raspadori. Più tardi escono Barella e Immobile per Tonali e Pellegrini. Poi entrano Chiellini e Joao Pedro per Mancini e Berardi. Perché? Mezzo contropiede macedone frutta il gol di Trajkovski che ci lascia per la seconda volta consecutiva fuori dai mondiali. Tiro anche forte, sì, piazzato, sul palo lontano. Ma, Donnarumma, posizionato male (suo antico limite), parte tardi e non c'arriva. Un fallimento più che epocale. Pessima la gestione di Mancini questa sera. Dalla formazione iniziale- insistere su Immobile non ha pagato - al caos dei cambi. Con Balotelli, comunque, avremmo vinto e sfidato il Portogallo. E Mancini, tutto sommato, lo sapeva. Poi, c'ha ripensato. Peccato. Perché il calcio è fatto anche di colpi e di giocate impreviste. E Balotelli, che pure ha dissipato parte cospicua del suo talento, è capace degli uni e delle altre. Certo, con il Portogallo difficilmente sarebbe bastato. Ma, contro la Macedonia del Nord, beh, penso di sì. Come sarebbe bastato Zaniolo. Scamacca. Forse persino Belotti, mentre si rincorreva un gol che avremmo invece finito per subire. Tanti cross per Raspadori! L'approccio alla gara è stato, come si vede, tutto sgrammaticato. Un trionfo d'improvvisazione, impastata con un nervosismo che le telecamere hanno ripreso fin dai primi minuti: segno di paura, presentimento di sconfitta. Tutta la fortuna, davvero troppa, sperimentata all'Europeo è svanita. In un feroce e spietato contrappasso. Una generazione sta crescendo senza vedere l'Italia ai mondiali. È la sconfitta di un movimento e anche della sua stampa. Quella che voleva Jorginho, Jorginho!, pallone d'oro. Guardate come non rincorre sull'azione del gol macedone! Dopo una gara di nulla, di passaggi orizzontali o all'indietro, mai più di 3 o 4 metri. Il pallone d'oro avrebbero voluto dargli. Ma, l'avete visto Modric contro il Psg in Champions? Ecco, quello è un fuoriclasse. Jorginho, in altri tempi, avrebbe fatto panchina in una provinciale della Serie A. L'Italia manca i mondiali per la terza volta nella sua storia. E questa è la peggiore.
mercoledì 9 marzo 2022
Real Madrid-Psg 3-1. Mbappé, Benzema (3). Un altro fallimento di Messi
Stasera, stadio Santiago Bernabeu, Real Madrid contro Psg, ritorno degli ottavi di finale di Champions League. I francesi giocano forti del successo dell'andata firmato da Mbappé. I giocatori di Ancelotti cercano una difficile rimonta.
La cronaca breve. Francesi in vantaggio con la solita prodezza del solito Mbappé. Nella ripresa, partita riaperta da un clamoroso errore di Donnarumma: pareggia Benzema. Che poi raddoppia ispirato da un grandissimo Modric. E triplica. Psg frastornato. Sconfitta la politica del Psg. Sconfitto, clamorosamente sconfitto Messi. Che da anni, a dispetto dei premi immeritati, è l'ombra di sé stesso. Il Barca che fu è stato più importante per lui di quanto lui sia stato per quel Barca.
lunedì 29 novembre 2021
Pallone d'Oro 2021 a Messi. Sopravvalutato. Solo secondo Lewandowski, terzo Jorginho
Ballon d'Or 2021
Graduatoria assurda quella del Pallone d'oro 2021. Vince Messi, che così arriva a 7 trofei. Ma almeno tre di questi sono ampiamente immeritati. Compreso l'ultimo. Che sarebbe toccato a Lewandowski, ingiustamente relegato al secondo posto. Terzo Jorginho, un altro capitato per caso sul podio. Solo quarto Benzema. Decimo Donnarumma. Questo premio non ha più senso. Andrebbe abolito. O per lo meno ignorato.
giovedì 23 settembre 2021
La buona stampa del Milan
Ho scritto altre volte del potere della narrazione sul calcio e nel calcio. Un potere ingombrante ma non assoluto. Da alcuni lustri, il Milan gode di buonissima stampa. Negli ultimi anni, anche di più. Così il secondo posto dello scorso anno è stato raccontato come uno scudetto, sfumato tre mesi prima della fine del campionato. Così, oggi, il successo di ieri sul Venezia, la squadra tecnicamente meno attrezzata della Serie A, è stato presentato, con poche eccezioni, come la prova di forza di una squadra solidissima. Mi pare che lo iato tra il campo e il racconto si faccia sempre più profondo. Pare soltanto a me? Ora, un tempo tutto era spiegabile, avendo il Milan alle spalle un colosso mediatico. Ma, oggi? Pioli, che la dirigenza rossonera aveva cercato di sostituire prima con Rangnick e poi con Spalletti, ora viene affrescato come uno stratega. Aver perso Calhanoglu e, soprattutto, Donnarumma senza alcun compenso economico è ricordato come una prova di forza. No, non me lo spiego.
domenica 11 luglio 2021
Italia campione d'Europa. Battuta l'Inghilterra d.c.r. 4-3
Ci siamo. Finale di Euro 2020 - Europei 2021 in realtà - a Londra, stadio di Wembley, dieci volte meno affascinante di quello vecchio. Ma, comunque, a Wembley. L'Italia sfiderà i padroni di casa dell'Inghilterra. Pronostico apertissimo. Per l'Italia non sarà facile, perché Southgate opta per il 3-4-3. Toglie un trequartista per Trippier, che sarà il terzo difensore di destra. Walker esterno a destra, Shaw a sinistra. Solo Sterling e Mount dietro Kane. Mancini conferma Chiesa.
La cronaca.
Vantaggio precoce degli inglesi con Shaw. L'Italia pareggia nella ripresa con Bonucci che si avventa su palla vagante dopo palo colpito da Verratti. Si va ai supplementari e poi ai rigori dove Donnarumma fa la differenza. Finisce 4-3 per gli azzurri. Hanno giocato il calcio più convincente della manifestazione e retto la tensione del tifo ostile. È una grande impresa. Italia campione d'Europa. L'11 luglio 2021, 39 anni dopo l'assolo luglio 1982, quando l'Italia fu campione del mondo. Va dato merito a Mancini. Tanto più che l'ho criticato tanto, quando allenava l'Inter. Southgate invece ha sbagliato tutto dopo il pareggio azzurro. Ha tardato a cambiare e i rigoristi che alla fine ha mandato in campo l'hanno tradito.
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lunedì 26 ottobre 2020
Serie A 2020/21: il punto dopo la 5^ giornata
L'Atalanta sembrava potesse davvero lottare per lo scudetto. Ma, non sarà così. Credo che punti a superare il girone di Champions League e, da qui ai primi di dicembre, perderà altri punti in campionato. La sconfitta netta contro la Samp, dopo quella con il Napoli è emblematica.
Il Napoli fatica a battere il Benevento, ma lo batte. Grande gol di Lorenzo Insigne che replica a quello del fratello Roberto. Gli azzurri di Gattuso sono forse i veri favoriti per il titolo. Rosa profonda e di qualità.
L'Inter batte il Genoa non senza difficoltà. La Lazio di un grande Luis Alberto supera il Bologna 2-1.
Stenta ancora la Juve di Pirlo. Come ho sempre sostenuto, la Juve è in declino da almeno un anno e mezzo. Declino che Cristiano Ronaldo ha coperto e rallentato. I bianconeri, fermati sul pari in casa dal Verona, hanno qualità solo davanti.
Vince anche il Cagliari contro il Crotone e la Fiorentina di Castrovilli, doppietta per lui contro l'Udinese. Stasera, il Milan capolista ospita la Roma. Non ci sarà Donnarumma, positivo al Covid.
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serie A 2020/21
venerdì 12 giugno 2020
Juve-Milan 0-0. Juve in finale di Coppa Italia
Partita appena decente. Del resto, dopo una così lunga pausa, sarebbe stato irragionevole attendersi di più. Il Milan è anche rimasto in dieci. Errore dal dischetto per un Cristiano Ronaldo poco in forma. Il Milan ha potuto solo difendersi, mostrando molti limiti di qualità, acuiti dall'assenza di un finalizzatore. Una notazione su Donnarumma: la sua tecnica resta molto rozza e rudimentale. Non tiene un pallone. Raramente azzarda una presa e le sue respinte sono goffe. Penso, ma lo scrivevo anche anni fa, che sia sopravvalutato.
giovedì 19 dicembre 2019
Il calcio, la difesa e la statura
La statura media cresce. Si mangia di più, si mangia meglio? Fatto sta che la statura media cresce. E con la statura crescono anche i guai alla schiena e alle articolazioni, per la verità. Nel calcio sembra cresciuta più che nella società, perché, spieghiamolo subito, nelle giovanili, con poche eccezioni, si preferisce puntare sui giocatori alti e grossi. Con qualche controindicazione, tuttavia. Perché il calcio è sport con attrezzo, il pallone, che va giocato con i piedi. E più si è alti, meno è facile controllare il pallone in modo appropriato. Si dirà: e allora Ibrahimovic, alto 1,95 m? E, cambiando ruolo Zidane, 1,85 m, ma autentico prestigiatore della pelota? Insomma, ci sono giocatori molto alti anche forniti di notevolissimi mezzi tecnici e capaci di un controllo di palla, che, sulla carta, apparirebbe più difficile. E non c'è più lo stupore che accompagnava Socrates, alto 1,90 m, e virtuoso del colpo di tacco e del gioco di prima. La difficoltà, ad ogni modo resta. Se sei molto alto è più difficile, per leggi fisiche autoevidenti, avere un buon controllo del pallone. A meno di avere il baricentro basso. Sì, perché ci sono brevilinei di alta statura. Ricordate Van Basten? Alto 1,88 m, ma aveva un busto ben più lungo delle gambe. Anche Ibrahimovic è così. Sarebbe un pessimo giocatore di pallacanestro o un pessimo saltatore in alto. Nel calcio, il baricentro basso bilancia una statura fuori norma. In difesa, poi, oggi vediamo titolari quasi tutti granatieri di Sardegna. Per fare un esempio, nell'Italia del 1982, il più alto azzurro era Bergomi, 1,84 m, poi Collovati, 1,83 m, ma anche Scirea, 1,78 m, Gentile 1,80 m, lo stesso Zoff, 1,80 m. Guardate la nazionale di oggi: non c'è un centrale che sia più basso di 1,88 m. I portieri sono tutti più alti e Donnarumma sfiora i 2 m. Epperò, nella marcatura, si difende peggio. Il calcio non è solo aereo, anzi. "Se Dio avesse voluto il gioco aereo, ci avrebbe fatto giocare sulle nuvole", diceva Brian Clough, formidabile e istrionico allenatore del mitico Nottingham Forest, vincitore delle Coppe dei Campioni del 1979 e del 1980. Puntati, i difensori odierni, chiamati a reagire con 90 kg da spostare, faticano moltissimo. Cambiano i tempi di reazione, gli appoggi sul terreno, l'attitudine a scivolare. Insomma, alti, grossi, non sempre efficaci. Con l'eccezione di Van Dijk. Forse, il reclutamento dei calciatori dovrebbe obbedire a canoni meno rigidi.
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mercoledì 21 giugno 2017
Donnarumma è sopravvalutato
Vista, non tutta, la partita che l'Italia under 21 di Di Biagio ha perso 3-1 contro la Repubblica Ceca agli Europei di categoria. Tralasciando il resto, ma quanto è sopravvalutato Donnarumma? Posizionamento da calcio amatoriale, non prende un rasoterra, ci mette una vita a tuffarsi.
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