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martedì 5 marzo 2024

Serie A 23/24: il punto dopo la 27^ giornata. Inter in fuga

Il successo sofferto contro un Genoa molto ben schierato da Gilardino permette all'Inter di aumentare il distacco sulla Juve fino a 15 punti. Solo un tracollo, oggi impensabile, potrebbe rimettere in discussione uno scudetto che sembra già vinto.


Restano, comunque, undici partite da giocare e la lotta per l'Europa è molto aperta. La Juve, dopo aver coltivato ambizioni esagerate, sta patendo una crisi di risultati, sebbene, strano paradosso, giochi meglio di prima. Contro il Napoli ha perso, pur avendo interpretato una buona partita e sprecato molte occasioni con Vlahovic. Ora, il Milan, vittorioso senza alcun merito contro la Lazio, è a un solo punto dai bianconeri.


Al quarto posto c'è il sorprendente Bologna di Zirkzee, guidato da Thiago Motta: battuta l'Atalanta. Al quinto, la Roma di De Rossi, che si giova della buona salute di Dybala e della ritrovata vena realizzativa di Pellegrini.


Il Verona batte il sempre più pericolante Sassuolo, privato anche di Berardi a causa di un brutto infortunio. Cagliari corsaro a Empoli, pareggi tra Torino e Fiorentina, Udinese e Salernitana e Frosinone e Lecce.

mercoledì 27 settembre 2023

Inter-Sassuolo 1-2. Sbaglia Inzaghi

Il Sassuolo conferma la tradizione di avversario scorbutico per l'Inter. Sommer è chiamato a tre interventi non banali. L'Inter sfonda spesso a destra con Thuram e con Dumfries, che alla fine del primo tempo si mette in proprio e segna di sinistro dopo dribbling a rientrare. Ad inizio ripresa, il Sassuolo, sempre ispirato da Berardi, prima sfiora il gol, poi pareggia con Bajrami: grave incertezza di Sommer, beffato sul primo palo. Poco dopo, Berardi segna il suo ottavo gol all'Inter con un mancino straordinario sul palo lungo. Inter in forte difficoltà. I cambi sono inutili. Anzi dannosi, tanto che il Sassuolo sfiora ancora la rete. Solo Lautaro, nel recupero, va vicino al pareggio. Thuram andava lasciato in campo. Troppi giocatori stanchi, da Acerbi a Mkhitaryan a Calhanoglu. Assurdo aver rinunciato inizialmente a Pavard e Frattesi. Partita preparata male prima e letta male dopo da Inzaghi. Qualcuno deve pur dirlo.

martedì 26 settembre 2023

Il punto dopo la 5^ giornata di Serie A 23/24: Inter a punteggio pieno

Un mancino al volo di Dimarco consente all'Inter di ottenere il quinto successo consecutivo - battuto l'Empoli in trasferta - e di restare a punteggio pieno.


A inseguire, il Milan, che batte di misura il Verona, mentre la Juve crolla contro il Sassuolo di Berardi e Pinamonti, che continuo a ritenere il più efficace centravanti italiano. I bianconeri questi sono: modesti in difesa e a centrocampo, mentre in attacco hanno due grandi solisti come Vlahovic e Chiesa


Meritato terzo posto provvisorio per il Lecce, che batte il Genoa, mentre continuano a stentare le romane: la Lazio, molto involuta sul piano difensivo, pareggia in casa con il Monza, a segno Gagliardini; la Roma pareggia in trasferta con il Torino, a segno ancora Lukaku.


Pareggio anche per il Napoli, lontano parente della squadra irresistibile del girone d'andata dello scorso anno. Kvaratskhelia, più di tutti, sembra un altro. Fu vera gloria? Vedremo.


L'Atalanta batte il Cagliari, Fiorentina corsara a Udine, pareggio Salernitana e Frosinone.

  

lunedì 4 settembre 2023

Serie A 23/23: 3^ giornata. Il punto

Inter e Milan in testa a punteggio pieno dopo tre giornate e prima del derby, programmato dopo la sosta per le nazionali. I nerazzurri, trascinati da Lautaro Martinez, che ha raggiunto la piena maturità agonistica, travolgono la Fiorentina e mostrano una tenuta superiore all'ora di gara: quella che spesso era mancata nella passata stagione. I rossoneri battono una Roma rimaneggiata.


Successo esterno della Lazio a Napoli, con la magia di tacco del solito Luis Alberto, da anni il miglior centrocampista del campionato. Sarri ripete la partita di qualche mese fa. Il Napoli attacca, ma è impreciso, la Lazio, grazie anche a un imprendibile Felipe Anderson, è spietata in contropiede.


Vittoria per la Juve sul campo dell'Empoli, il Torino batte di misura il Genoa.


L'Atalanta travolge il Monza, con doppietta di Scamacca. Il Sassuolo supera il Verona, con doppietta del capitano Berardi e gol di Pinamonti, che tocca quota 30 gol in Serie A. Credo che meritasse la convocazione in nazionale più di Retegui o di Gnonto. 


Vince il Lecce contro la Salernitana, il Bologna batte il Cagliari, con il primo gol in A di Fabbian. Pareggio a reti bianche tra Udinese e Frosinone.

martedì 2 maggio 2023

Serie A 22/23: il punto dopo la 32^ giornata

Un gol del salernitano Dia, nel finale, rimanda la festa per lo scudetto, ampiamente meritato, del Napoli.


Dietro, si ferma la Lazio, battuta in rimonta dall'Inter al Meazza: decisivo l'ingresso di Lautaro Martinez, autore di una doppietta.


La Juve non va oltre il pareggio a Bologna. Identico risultato per il Milan a Roma, dove succede tutto in un finale rocambolesco e gattopardesca. Cambia tutto. Cambia niente.


Ora, è più affollata la lotta per partecipare alla prossima Champions, dopo la vittoria dell'Atalanta contro il Torino: decide un gran gol di Zapata.


Una doppietta di Berardi regala al Sassuolo il successo contro l'Empoli, la Fiorentina travolge la Sampdoria, sempre più ultima, per 5-0. Il Lecce batte l'Udinese, Monza corsaro a La Spezia, pareggio tra Cremonese e Verona.

lunedì 30 gennaio 2023

Il punto dopo la 20^ di Serie A 22/23: Napoli sempre più in fuga

Comincia con clamore il girone di ritorno di un campionato, ormai già vinto dal Napoli. Vittorioso ieri sulla Roma di Mourinho, la squadra più capace, dopo l'Inter, di tenere testa agli azzurri di Spalletti. Al vantaggio splendido di Osimhen - però Ibanez ha dormito - aveva replicato El Shaarawy, prima che il sottovalutato e subentrato Giovanni Simeone chiudesse la partita nel finale: dimostrazione della profondità della rosa del Napoli e della predestinazione ad un successo atteso da troppi anni. 


Dietro il Napoli, ha vinto solo l'Inter, peraltro con qualche fatica, a Cremona. Sconfitta durissima del Milan contro il Sassuolo: Berardi ieri sembrava il grande campione che poche volte si è visto in carriera. Merito suo ma anche delle praterie lasciate dagli uomini di Pioli. 


La Juve, superata dal Monza, naviga a vista e non so come potrebbe fare altrimenti. Già l'organico non era di prima scelta, poi le vicende extrasportive, la penalizzazione ricevuta e le altre che potrebbero seguire hanno fatto il resto.


La Lazio non va oltre il pari con la Fiorentina, l'Atalanta di Lookman, che un poco somiglia a Rooney, per complessione compatta, versatilità e potenza, supera la Sampdoria, rilanciando la propria candidatura ad un posto nella prossima Champions.


Salernitana corsara a Lecce, Bologna vittorioso in casa con lo Spezia, pareggio tra Empoli e Torino. Questa sera l'Udinese ospiterà il Verona. 

domenica 29 gennaio 2023

Travolti Milan e Juve

Sconfitta durissimma del mainstream calcistico nostrano. Il Sassuolo - sotto 3-0 dopo 30 minuti all'ultima giornata del passato campionato, quando il Milan festeggiò uno scudetto più sorprendente e certo più immeritato di quello del Verona di Bagnoli nell'85 - oggi ha maramaldeggiato sui rossoneri a Milano. Quanto contano le motivazioni! Il "piolismo", triste invenzione mediatica è finito seppellito dai 5 gol dei neiroverdi capitanati da Berardi. Milan mai in partita, con dodici gol subiti nelle ultime tre gare.


Sconfitta casalinga anche per la Juve contro il Monza, che è una bella squadra. I bianconeri stanno vivendo il peggiore periodo della loro storia dopo il 2006: difficile giocare in certe condizioni psicologiche. 

giovedì 24 marzo 2022

Italia-Macedonia 0-1. Fallimento! Mancini ha sbagliato tutto

Battere la Macedonia - per esteso, la Macedonia del Nord - per contendere al Portogallo ( o alla Turchia) l'accesso ai mondiali in Qatar. Questo si propone l'Italia di Mancini. 

La cronaca. 

Nonostante la modestia tecnica degli avversari, l'Italia fatica a creare occasioni da rete. La più importante delle quali nasce infatti da un errore macedone: Berardi calcia debolmente a porta vuota e spreca. Il risultato non cambia. Intervallo. Nella ripresa, è ancora Berardi a sfiorare il gol, servito da Verratti. Mentre Immobile corre a vuoto. Sotto tono anche Barella. Esce Insigne, entra Raspadori. Più tardi escono Barella e Immobile per Tonali e Pellegrini. Poi entrano Chiellini e Joao Pedro per Mancini e Berardi. Perché? Mezzo contropiede macedone frutta il gol di Trajkovski che ci lascia per la seconda volta consecutiva fuori dai mondiali. Tiro anche forte, sì, piazzato, sul palo lontano. Ma, Donnarumma, posizionato male (suo antico limite), parte tardi e non c'arriva. Un fallimento più che epocale. Pessima la gestione di Mancini questa sera. Dalla formazione iniziale- insistere su Immobile non ha pagato - al caos dei cambi. Con Balotelli, comunque, avremmo vinto e sfidato il Portogallo. E Mancini, tutto sommato, lo sapeva. Poi, c'ha ripensato. Peccato. Perché il calcio è fatto anche di colpi e di giocate impreviste. E Balotelli, che pure ha dissipato parte cospicua del suo talento, è capace degli uni e delle altre. Certo, con il Portogallo difficilmente sarebbe bastato. Ma, contro la Macedonia del Nord, beh, penso di sì. Come sarebbe bastato Zaniolo. Scamacca. Forse persino Belotti, mentre si rincorreva un gol che avremmo invece finito per subire. Tanti cross per Raspadori! L'approccio alla gara è stato, come si vede, tutto sgrammaticato. Un trionfo d'improvvisazione, impastata con un nervosismo che le telecamere hanno ripreso fin dai primi minuti: segno di paura, presentimento di sconfitta. Tutta la fortuna, davvero troppa, sperimentata all'Europeo è svanita. In un feroce e spietato contrappasso. Una generazione sta crescendo senza vedere l'Italia ai mondiali. È la sconfitta di un movimento e anche della sua stampa. Quella che voleva Jorginho, Jorginho!, pallone d'oro. Guardate come non rincorre sull'azione del gol macedone! Dopo una gara di nulla, di passaggi orizzontali o all'indietro, mai più di 3 o 4 metri. Il pallone d'oro avrebbero voluto dargli. Ma, l'avete visto Modric contro il Psg in Champions? Ecco, quello è un fuoriclasse. Jorginho, in altri tempi, avrebbe fatto panchina in una provinciale della Serie A. L'Italia manca i mondiali per la terza volta nella sua storia. E questa è la peggiore. 



lunedì 21 marzo 2022

Serie A 21/22: il punto dopo la 30^ giornata. Vincono Milan e Napoli. Derby alla Roma

Il Milan continua la sua serie di successi striminziti, che tuttavia gli stanno assicurando la vetta della classifica e i favori del pronostico. I rossoneri, ammesso che a qualcuno sia possibile, hanno il destino nelle loro mani. Tiene il Napoli, che si aggrappa al talento scapigliato di Osimhen, rimontando l'Udinese.

L'Inter s'impantana contro la Fiorentina e raccoglie un pareggio che profuma di resa. Vengono a galla tutti i limiti di Simone Inzaghi, a cominciare da quello che considero più grave: l'aziendalismo. Inzaghi è una persona perbene, che ha resistito per anni alla corte parsimoniosa di Lotito, dove ha imparato a fare di necessità virtù. Però la tifoseria dell'Inter è fiera, spesso orgogliosa, sempre insofferente. E indocile. Ha memoria di un grande passato. Aveva appena riassaporato le delizie del successo e al ridimensionamento - che la società pratica - non saprà rassegnarsi. All'Inter, essere aziendalisti, non basta. E non è tutto. Perché, nonostante il ridimensionamento da lui accettato - andato via Lukaku in estate, l'Inter avrebbe potuto avere facilmente Vlahovic! -, Inzaghi ha avuto la sua parte nel crollo recente della squadra. Cambi sballati, poca personalità - Sanchez lo fa entrare come se fosse costretto e il cileno starebbe benissimo in panchina - fedeltà giapponese al 3 -5-2, che era pure di Conte, senza però la voglia matta di vincere di Conte. Con il quale - lo scrivo io che con Conte sono sempre stato rigorosamente critico - 7 punti in 7 partite non sarebbero arrivati. Ne sarebbero arrivati almeno il doppio. Quelli che mancano sono responsabilità almeno parziale di Inzaghi. Perché le motivazioni di una squadra passano dall'allenatore, la tensione in partita passa dall'allenatore, la  concentrazione sull'obiettivo anche. E quando serva, si cambia. Negli uomini e nel modulo.

Come dimostrato dalla Roma che ha stravinto il derby con una Lazio arrendevole. Il vantaggio precoce ha aiutato i giallorossi ma Mourinho, che al bel gioco bada poco, ma a tutto il resto sì, ha operato scelte precise, tenuto fuori Zaniolo, motivato il gruppo e persino calmato il tifo durante l'incontro, mostrando quell'attenzione ai dettagli che rappresenta la vera dote dei grandi condottieri. Bellissimo il gol finale su punizione di Pellegrini.

La Juve vince senza grande fatica contro la Salernitana: a segno Dybala, che andrà via a fine stagione, e Vlahovic.

Il Sassuolo travolge lo Spezia - Berardi meriterebbe di lottare per grandi traguardi -, il Genoa batte il Torino e si conferma in ripresa. Vittorie esterne per Atalanta e Sampdoria su Bologna e Venezia. Pareggio senza grandi apprensioni tra Empoli e Verona.

Ora la pausa per le nazionali. L'Italia di Mancini, prima con la Macedonia, poi, se andasse bene, con Portogallo o Turchia, giocherà per un posto ai mondiali del Qatar. Mancarli, dopo quelli di Russia 2018, sarebbe un fallimento sportivamente colossale.



lunedì 7 marzo 2022

Serie A 21/22: il punto dopo la 28^ giornata. Milan capolista

Spalletti non ha allenato squadre capaci di vincere in Italia e perciò non ha vinto. Quante volte l'abbiamo letto e sentito? Mai sono stato d'accordo. Spalletti è sì un tecnico preparato, che ha avuto anche felici intuizioni in carriera e valorizzato calciatori e mostrato un gioco piacevole, ma non è un vincente. E non ditemi che il Napoli non avrebbe la squadra per conquistare questo scudetto. Ieri ha perso contro un Milan soltanto ordinato e persuaso di una forza che non ha. Davanti al pubblico amico, sarebbe stato lecito attendersi ben altra partita dagli azzurri. I rossoneri hanno guadagnato, grazie al gol di Giroud, la testa della classifica, con due punti di vantaggio sull'Inter, tornata al successo contro la Salernitatna, e tre proprio sul Napoli.

Al quarto posto solitario c'è la Juve, che recita da provinciale contro lo Spezia e sembra rimontare quando sono gli altri che rallentano. Non può vincere lo scudetto, a meno di una caduta sul traguardo di chi è davanti, come quella che permise il successo di Fondriest ai mondiali di ciclismo del 1988.

Abraham regala alla Roma di Mourinho il successo su un'Atalanta in evidente disarmo. La Lazio batte comodamente il Cagliari e Immobile eguaglia il primato di reti di Piola

Pareggio a reti inviolate tra Genoa ed Empoli e Bologna e Torino, 1-1 tra Fiorentina e Verona, l'Udinese batte di misura la Sampdoria, mentre il Sassuolo travolge in trasferta il Venezia: continua la grande stagione di Berardi e Raspadori, che mi ricorda Aguero o, per tornare più indietro nel tempo, Bruno Giordano. Insomma, ha grande tecnica.

Per finire, ancora non sono state calendarizzate le partite da recuperare e sarebbe il caso di provvedere. Sia per la testa sia per la coda della classifica.

martedì 22 febbraio 2022

Serie A 21/22: il punto dopo la 26^ giornata

Nessuno vince in testa alla classifica e il Milan, costretto al pareggio da una rianimata Salernitana, conserva il primato. Il Napoli, infatti, perde a Cagliari - i sardi sono altra squadra rispetto a quella arrancante di qualche settimana fa - e l'Inter è sconfitta in casa dal Sassuolo: sbaglia formazione Inzaghi, continua a non parare Handanovic, la stanchezza si avverte e, diciamo anche questo, Berardi, Scamacca e Raspadori sono un tridente di tutto rispetto, avanguardia di una squadra che aveva già battuto fuori casa Milan e Juve. L'Inter continua ad avere una partita in meno. Lo scudetto si deciderà nelle ultimissime giornate. Se non nell'ultima.

Finisce 1-1 il derby tra Juve e Toro, con l'atteso ritorno al gol di Belotti. La Fiorentina batte tra le polemiche l'Atalanta, con gol di Piatek che, per ora, non fa rimpiangere Vlahovic. Pareggi tra Udinese e Lazio e Venezia e Genoa.

La Samp supera l'Empoli con doppietta di Quagliarella, il Bologna batte lo Spezia con doppietta di Arnautovic, un altro di quelli che in carriera ha raccolto la metà di quel che avrebbe potuto.

domenica 20 febbraio 2022

Inter-Sassuolo 0-2. Disastro nerazzurro

Dopo il pareggio del Milan a Salerno, l'Inter affronta il Sassuolo con la possibilità, vincendo, di riprendersi la vetta solitaria della classifica. Non sarà facile.

La cronaca. 

Primo tempo disastroso dell'Inter. Barella, stasera inguardabile, è travolto dal centrocampo del Sassuolo. Palla persa da Calhanoglu, ma forse c'è una spinta irregolare di Berardi, e tiretto scolastico di Raspadori. Restando in piedi, Handanovic lo fermerebbe di piatto. Invece no. Si tuffa e prende un gol imbarazzante, sotto le gambe. Poco dopo, Barella sbaglia ancora, dalla trequarti cross per Scamacca, dimenticato da Perisic e Dimarco e Sassuolo avanti di due reti. Consigli poi nega il gol a un colpo di testa di Skriniar e ad un bel tiro di Gagliardini. Intervallo. Nella ripresa, dentro Dumfries e Dzeko per Darmian e Gagliardini. Sanchez opera da trequartista. L'Inter non trova nemmeno il gol della speranza. Consigli para quel che deve, Lautaro, che ho sempre difeso, è impalpabile, Perisic stanco, Calhanoglu e Dimarco gareggiano in imprecisione al cross. Il Sassuolo in contropiede potrebbe segnare il terzo gol. Sconfitta amarissima e meritata. La penso sempre allo stesso modo: "safety first". Sarebbe stato meglio, visto come stiamo, iniziare con un solo attaccante e giocare più coperti. Barella non può giocare davanti alla difesa. E si sapeva che Berardi avrebbe pressato Calhanoglu. Meglio schierare da quella parte Gagliardini. Il portiere, quello, ci manca da anni. Ma ultimamente prende un gol ogni due tiri. A maggior ragione, la prudenza sarebbe stata necessaria. Anziché insistere con i soliti triangoli in mezzo al campo, senza la rapidità e il senso della posizione di Brozovic. Ultimamente, peraltro, pure lui appannato. 


lunedì 10 gennaio 2022

Serie A 21/22: il punto dopo la 21^ giornata

Torna in testa alla classifica l'Inter, che doma una Lazio prudente e attendista, dopo una partita non facile. Il Milan batte il Venezia con apparente facilità e un paio di cospicui errori arbitrali a favore. Tutti a lodare il caos organizzato di Pioli, mentre a me pare che la miglior risorsa del Milan sia Tonali, centrocampista completo e di stampo inglese: rincorre tutti, tenendo sempre la posizione più utile alla squadra, affronta e vince un mucchio di contrasti. Detto questo, i rossoneri non possono vincere il titolo. Il Napoli batte la Samp con un gran gol di Petagna e tiene la terza piazza, davanti all'Atalanta che dilaga a Udine. La Juve risale al quinto posto, approfittando delle amnesie della Roma, che prima domina per oltre un'ora e poi regala tre gol ai bianconeri nel finale, sbagliando anche un rigore con Pellegrini. Manca personalità tra i giallorossi. Mourinho ce l'ha, ma sta in panchina. Lo Spezia batte il Genoa, in crisi tecnica dall'arrivo di Shevchenko. La Salernitana passa sorprendentemente a Verona, mentre il Sassuolo travolge l'Empoli. Scamacca, molto lodato, ha sì gran fisico, ma non mi pare un campione. Diversamente da Raspadori, che ha qualcosa di Aguero, nel tocco, nel tiro secco e nel dribbling stretto, e da Berardi, sempre più maturo, ormai vero regista di laterale. Stasera, Torino-Fiorentina, domani Cagliari-Bologna.

lunedì 13 dicembre 2021

Serie a: il punto dopo la 17^ giornata. Inter capolista

La poca consistenza del Cagliari attuale forse impedisce di comprendere la reala dimensione del gioco nerazzurro. L'impressione resta comunque notevolissima. Organizzazione meno intensa e stressante e meccanica di quella di Conte, maggior serenità e libertà di gioco nella metà campo avversaria. Come ho sempre pensato, non è necessario memorizzare tutti i movimenti e ripeterli in modo ossessivo, come voleva Conte, come insegnava Sacchi. E l'estro, combinato con la tecnica, può più degli schemi. L'Inter di Simone Inzaghi guadagna la vetta dando spettacolo.

Tutto questo, in una giornata in cui tiene il passo solo l'Atalanta, che espugna, non senza fortuna, il difficile campo del Verona di Giovanni Simeone, ancora a segno. L'Atalanta ha una rosa meno blasonata ma profonda quanto quella dell'Inter, forse di più. Tanti commentatori lo dimenticano. Il Napoli perde in casa dall'Empoli, il Milan pareggia a Udine. Hanno avuto infortuni, ma Spalletti e Pioli non mi sembrano all'altezza di lottare per il titolo. Loro due più che le loro squadre. L'ho sempre detto, anche quando guidavano la classifica.

La Juve, che ha un attacco tra i meno prolifici, lascia due punti a Venezia e mi pare destinata ad un campionato di mezza classifica, la Lazio viene rimontata dal Sassuolo di un Berardi a lungo immarcabile. Parecchi giocatori della Lazio stanno rendendo meno che in passato. Che c'entri la guida tecnica di Sarri?

Va alla Sampdoria il derby contro il Genoa. La Fiorentina del capocannoniere Vlahovic travolge la Salernitana e si assesta al quinto posto. Il Torino supera di misura il Bologna. Questa sera, la Roma di Mourinho ospita lo Spezia.

lunedì 15 novembre 2021

Irlanda del Nord-Italia: 0-0. Spareggi!

Stasera Irlanda del Nord-Italia, ultima partita di qualificazione ai prossimi mondiali del Qatar. Italia in testa per differenza reti nel proprio girone, a pari punti con la Svizzera che ospiterà la Bulgaria. Partita sulla carta non difficile, nelle file degli avversari non ci sono campioni. Ma nemmeno ce n'erano il 15 gennaio 1958, quando a Belfast gli azzurri persero 2-1 e rimasero esclusi dai mondiali svedesi di quello stesso anno. E invece ce n'erano nell'Italia, imbottita di oriundi di molta classe, da Schiaffino a Ghiggia, da Montuori a Dino Da Costa, che segnò l'inutile gol della bandiera. Fu un disastro sportivo quella sconfitta, che divenne proverbiale. Sarebbe accaduto di nuovo, eliminati però dalla Svezia, negli spareggi del 2017, che ci sbarrarono le porte dei mondiali di Russia 2018. Non siamo ancora all'atto finale. Se gli elvetici dovessero superarci nel computo delle reti, ci resterebbero gli spareggi. Fa solo impressione che la squadra campione d'Europa si trovi in questa situazione. Impressione, poi, fino ad un certo punto, quando si consideri il successo estivo figlio anche della buona sorte e non soltanto del merito. Stiamo a vedere. 

La cronaca.

Irlanda del Nord arroccata in difesa e Italia alla ricerca vana di un pertugio. Quanto manca un centravanti, forte, di ruolo! Il primo tempo, noiosissimo, finisce a reti inviolate. Il risultato non cambia nella ripresa, sebbene Mancini provi, inutilmente, a stravolgere la squadra. Di grazia, poi, cosa sperava di ottenere dall'ingresso di Bernardeschi? Perché Bernardeschi gioca in nazionale? Il pareggio, dopo una partita pessima sul piano del gioco e del carattere, contro una squadra che faticherebbe nella nostra Serie B, condanna l'Italia agli spareggi. Sperando che ci vada meglio dell'ultima volta.

domenica 10 ottobre 2021

Spagna-Francia 1-2: la Francia vince la Nations League 2021

È la Francia a succedere al Portogallo nell'albo d'oro della Nations League. Battuta la Spagna per 2-1 in finale. Gol in rimonta di Benzema e Mbappé. Terza è finita l'Italia, che, nel pomeriggio, ha sconfitto il Belgio nella finale di consolazione. Gran gol di Barella e rigore di Berardi nel successo azzurro. 

sabato 2 ottobre 2021

Sassuolo-Inter 1-2. Dzeko, Lautaro

Oltre 50 minuti di puro imbarazzo, Sassuolo in cattedra, Boga in versione di gala, a mezza strada tra il Denilson del Torneo di Francia 1997 e il Gareth Bale del primo Tottenham. Skriniar lo stende ingenuamente e rigore trasformato da Berardi. Molti sotto tono tra i nerazzurri. Dal detto Skriniar a Dumfries, da Brozovic a Barella a Bastoni fino a Correa. A inizio ripresa, il Sassuolo potrebbe dilagare. Finalmente Inzaghi cambia. Dentro Dimarco per Bastoni, Darmian per Dumfries, Vidal per Calhanoglu e Dzeko per Correa. Il bosniaco segna subito di testa su cross da sinistra di Perisic. Più tardi Dzeko è atterrato in area avversaria. Rigore trasformato magistralmente da Lautaro. Vidal lotta e recupera palloni in serie a centrocampo. Squadre stanche e allungate. Continui rovesciamenti di fronte. Esce Lautaro per D'Ambrosio. Il Sassuolo è squadra tecnica, ma l'Inter ha sofferto troppo per quasi un'ora. Il centrocampo, con Calhanoglu, non va. Inzaghi dovrà metterci mano. La sosta per le nazionali porterà consiglio.

lunedì 27 settembre 2021

Serie A 21/22: il punto dopo la 6^ giornata. Napoli a punteggio pieno

Napoli ancora a punteggio pieno, dopo la facile vittoria per 2-0 contro il Cagliari di Mazzarri. Sono curioso di vedere gli azzurri contro squadre più quotate. Per ora, l'impressione è notevole. Con Osimhen sempre più decisivo. Lo scorso anno mancò tanto a Gattuso.

La Juve batte una Samp modestissima, ma subisce di nuovo due gol. Sempre più difficile il lavoro di Allegri, che perde per infortunio Dybala e Morata.

Tanto spettacolo nel pareggio tra Inter e Atalanta, ma anche tanti errori. Inter sbilanciata: lasciati 21 tiri ai bergamaschi. Troppi. 

Il derby capitolino va alla Lazio di Sarri, che travolge la Roma in contropiede. Troppo sbilanciati i giallorossi. La mano di Mourinho si vede solo sui calci piazzati.

Nella vittoria del Milan, gol di Daniel Maldini, nipote di Cesare e figlio di Paolo: una storia cui anche i tifosi di altre squadre non possono rimanere insensibili.

Vince il Sassuolo contro la Salernitana: segna Berardi. Da segnalare la doppietta di Destro, sempre molto stimato da chi scrive, salito a 85 gol in Serie A. Il suo Genoa pareggia 3-3 in casa con il Bologna. Vince l'Empoli 4-2 contro il Bologna e primo gol di Pinamonti con i toscani: nessuno mi convincerà che sia meno forte di Satriano. Si conferma buona squadra la Fiorentina, che espugna Udine con un rigore di Vlahovic.

sabato 26 giugno 2021

Italia-Austria 2-1: Italia ai quarti

Cresciuta la posta in palio, cresciuto il livello dell'avversario. Italia in grande difficoltà contro l'Austria. Il pareggio, dopo i novanta minuti regolamentari, è un risultato giusto. Mancini ha ricavato poco dai cambi: Pessina, Locatelli e Chiesa per Verratti, Barella e Berardi. Grande partita di Arnautovic tra gli austriaci. Si va ai supplementari. Un cross di Spinazzola arriva a Chiesa, che controlla di destro e tira di sinistro: gol. Italia in vantaggio. Una gran punizione di Insigne è deviata in angolo dal portiere austriaco. Dagli sviluppi dell'angolo, allo scadere del primo tempo supplementare, palla a Pessina, che raddoppia con un mancino incrociato. Vengo smentito nello spazio di pochi minuti: i cambi si rivelano decisivi. Meglio così. L'Austria accorcia a cinque minuti dal termine, con Kalajdzic, che raccoglie di testa un angolo basso. Sorpreso Donnarumma sul suo palo. Secondo errore di giornata, dopo quello sul gol di Arnautovic poi annullato per fuorigioco. Sofferenza finale. Chiesa divora un gol, non servendo Belotti. Finisce 2-1: Italia ai quarti di finale. Con Belgio o Portogallo ci vorrà di più. Parecchio di più. 

mercoledì 16 giugno 2021

Italia-Svizzera 3-0: Locatelli (2), Immobile

Terminata la prima giornata degli Europei 2021, questa sera torna in campo l'Italia di Mancini, contro la Svizzera, squadra priva di grandi talenti ma solida e organizzata. Un successo azzurro varrebbe l'immediata qualificazione agli ottavi di finale.

La cronaca. 

È Locatelli l'eroe della serata azzurra. Prima segna su cross di Berardi, da lui stesso servito, colpendo a centro area dopo 35 metri di corsa. Poi, nella ripresa, spedisce a fil di palo un sinistro incrociato. Immobile, quasi allo scadere, si fa perdonare due gol falliti in contropiede, con un destro da fuori area, che vale il 3-0 finale. Italia già qualificata agli ottavi. Ho visto meno brillanti, stasera, Barella e Insigne. Ancora una grande prova, invece, per Berardi. Si tratterà di capire come si comporterà la difesa contro attacchi più qualitativi. Mi pare il reparto meno forte.