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domenica 30 aprile 2023

Inter-Lazio 3-1: Lautaro, Gosens, Lautaro per la rimonta nerazzurra

Vittoria in rimonta dell'Inter contro la Lazio. Biancocelesti in vantaggio con Felipe Anderson, che approfitta di un disimpegno sbagliato di Acerbi e batte Onana dopo scambio con Luis Alberto. La Lazio si rintana nella propria metà campo, cercando il contropiede. Anche nella ripresa, l'Inter sbaglia almeno 3 gol fino alla rete del pareggio di Lautaro, che calcia cadendo. Poi, gran rete acrobatica di Gosens su cross di Lukaku. E gol finale di Lautaro. Vittoria convincente dei nerazzurri, cui ha contribuito non poco Onana, sempre pronto e e reattivo nelle 3/4 occasioni che la Lazio ha creato. 

venerdì 7 aprile 2023

Salernitana-Inter 1-1. Imbarazzante

Inzaghi lascia a riposo Lautaro, gioca Correa, Bastoni, c'è De Vrij al centro della difesa con Acerbi a sinistra, e Brozovic, gioca Asllani. L'Inter passa in vantaggio con Gosens, liberato davanti al portiere avversario da un colpo di testa di Lukaku. Che poi comincia a sbagliare tiri, passaggi e scelte di gioco. Gli servirebbe un gol su azione. Nella ripresa, fioccano le occasioni di raddoppio per i nerazzurri. Palo di Barella, Gran parata di Ochoa su De Vrij. Inzaghi cambia e crea confusione. Dentro Lautaro per Correa, Brozovic per Barella, Gagliardini per Asllani. Più tardi Dia centra la traversa per la Salernitana. Esce Gosens per Dimarco. A una manciata di minuti dal termine, Lautaro fallisce un gol facile in contropiede. Arriva infine da un cross anomalo di Candreva il pareggio granata. Traiettoria impervia, ma le responsabilità di Onana sono evidenti. Quelle di Inzaghi anche. Non un buon viatico per la trasferta portoghese di Champions. 

venerdì 10 marzo 2023

Spezia-Inter: 2-1. Un disastro

Un rigore calciato malissimo da Lautaro è il prologo di una partita stregata, che l'Inter controlla in modo sterile, collezionando occasioni che non sfrutta. Subisce nella ripresa un assurdo gol in contropiede di Daniel Maldini. Pareggia con Lukaku, su rigore procurato da Dumfries, che poi ne regala uno allo Spezia. Nzola calcia maluccio, ma Handanovic non fa una parata decisiva da anni. L'Inter perde 2-1. Ottava sconfitta in 26 partite di campionato. Un disastro firmato Inzaghi, Marotta e Ausilio nell'ordine di vostra preferenza. O passa il turno con il Porto oppure Inzaghi sarà subito esonerato. Non ha tutte le colpe, ma molte sì. Il rendimento nerazzurro in trasferta è imbarazzante. E i cambi finali sono il segno di una confusione di idee che la squadra avverte, somatizza e moltiplica.

domenica 5 marzo 2023

Inter-Lecce 2-0: Mkhitaryan, Lautaro

È il professor Mkhitaryan a sbloccare il risultato con un destro a giro da dentro l'area, dopo assist di Barella. Ha 34 anni, ma può insegnare calcio a tanti. Nella ripresa raddoppia Lautaro Martinez, con un destro dei suoi, in anticipo, sul primo palo. L'Inter, che ha comunque sprecato una decina di punti in campionato, torna da sola seconda in classifica. Senza aver giocato una grande partita, mostrando la dovuta concentrazione. Quella mancata tante altre volte. Bravo Gosens e, per il pochissimo che è stato in campo, anche il subentrato Zanotti.

lunedì 13 febbraio 2023

Sampdoria-Inter: 0-0. Inter spenta

Inter spenta e nervosa contro una Sampdoria ordinata e pimpante. Plateale diverbio tra Lukaku e Barella. Prestazione imbarazzante di Gosens prima e Dimarco poi. Ingresso molle di Brozovic. E, per una volta, Lautaro poco reattivo in area avversaria. Lukaku, per il resto, mai capace di un uno contro uno vincente. E questo è un problema gigantesco, perché invece i controlli sbagliati e le sponde imorecise sono quelli di sempre. In queste condizioni, il belga non è utile. Inzaghi dal canto suo, ha sbagliato i cambi e confermato, in campionato, limiti di gestione ormai evidenti. Troppi i punti buttati via. Voglio vedere come schiererà l'Inter in Champions. Perché il Porto è battibile e va battuto. Ma ci vorrà un'Inter diversa da quella grigia di questa sera.

martedì 10 gennaio 2023

Inter-Parma 2-1. Inter ai quarti di Coppa Italia

Un'Inter lenta ed impacciata va sotto per il gran gol di Juric. Troppo compassata la regia di Asslani. Nella ripresa il pareggio sfugge fino al gol di Lautaro nel finale, favorito anche da una deviazione. Poi grande intervento di Buffon su Dzeko. Nel secondo tempo supplementare, arriva il pallonetto di testa di Acerbi: bravo! Inter in vantaggio. Il risultato non cambia più. Inter ai quarti di finale di Coppa Italia. 

mercoledì 9 novembre 2022

Inter-Bologna 6-1

L'Inter parte male, subendo un gol più comico che altro dopo una ventina di minuti, e finisce in gloria, vincendo con un larghissimo 6-1. Il pareggio è di Dzeko: gran girata al volo di destro, che scuote compagni e pubblico. Poi Dimarco su punizione, Lautaro di testa su angolo di Calhanoglu, ancora Dimarco su azione. Poi Calhanoglu su rigore e infine il subentrato Gosens. 

martedì 1 novembre 2022

Bayern Monaco-Inter 2-0

Inter con Bellanova,  Gosens, Asslani e Gagliardini. Anche il Bayern lascia fuori diversi titolari. I nerazzurri reclamano un rigore per tocco di mano di Mané. E sfiorano il gol con Lautaro. Che più tardi perde la marcatura su Pavard, che segna di testa. Intervallo. Nella ripresa, stesso copione. Escono presto Lautaro, Barella e Gagliardini. I tedeschi raddoppiano con una gran conclusione da fuori area di Choupo-Moting.

domenica 16 ottobre 2022

Inter-Salernitana 2-0: Lautaro, Barella

Vittoria rotonda, meno netta di quanto avrebbe potuto essere e con qualche affanno difensivo di troppo. L'Inter batte la Salernitana 2-0, con gol di Lautaro nel primo - gran destro da fuori area - e di Barella, che dribbla e segna con un mancino preciso da dentro l'area. Servivano tre punti e tre punti sono arrivati. 

mercoledì 12 ottobre 2022

Barca-Inter 3-3: Lautaro immenso

Partita sentitissima dal Barcellona, come la semifinale di ritorno della Champions League 2009/10, sebbene la posta in palio sia decisamente meno elevata. I blaugrana ha patito psicologicamente la sconfitta di otto giorno fa, reagendo in modo scomposto, almeno nelle dichiarazioni a mezzo stampa. L'Inter sta uscendo con fatica da una crisi non ancora alle spalle. C'è molta curiosità per la formazione che schiererà Inzaghi. 

La cronaca.

Barca in avanti, Inter pronta a ripartire. Dzeko coglie una traversa, Dumfries calcia addosso a Ter Stegen. I catalani passano con Dembelè servito da Sergi Roberto, dopo che Rafinha aveva disorientato un Dimarco poco reattivo. Distratto Dumfries tagliato fuori dal movimento rapidissimo del francese. Intervallo. Pareggia presto Barella servito da un gran lancio di Bastoni. Circa dieci minuti dopo raddoppia Lautaro: stop di petto per liberare il destro che supera Ter Stegen: doppio palo e gol. Inzaghi cambia. Entrano Darmian per Dimarco; poi Bellanova per Dzeko e Gosens per Calhanoglu. Il Barca pareggia su angolo  palla a Lewandowski che trova la deviazione di Bastoni. Finale rocambolesco. Inter di nuovo avanti con il mancino di Gosens premiato da Lautaro che gestisce magnificamente un contropiede. Lewandowski pareggia di nuovo, questa volta di testa. Asslani, da poco subentrato, potrebbe regalare la vittoria all'Inter, dopo che Lautaro lo libera davanti al portiere. Ma sbaglia goffamente. Finisce 3-3. Quella dell'Inter è  comunque un'impresa. Lautaro Martinez è un fuoriclasse. 

martedì 13 settembre 2022

Viktoria Plzeň - Inter 0-2: Dzeko, Dumfries

Alle 18:45, in Repubblica Ceca, Boemia, andrà in scena la seconda partita del girone eliminatorio della Champions League 2022/23, tra Viktoria Plzeň e Inter. I nerazzurri, contro la formazione sulla carta più debole, hanno assoluto bisogno di punti. Di tre punti.

La cronaca. 

Con due gol, di Dzeko e Dumfries, l'Inter torna vittoriosa dalla Boemia. Successo importante che tiene in vita le speranze di una difficile qualificazione agli ottavi. Debutto per Acerbi da titolare. Gosens ha giocato tutta la partita, Lautaro è subentrato, come Calhanoglu. 

venerdì 15 aprile 2022

Spezia-Inter 1-3. Brozovic, Lautaro, Sanchez

L'Inter rende visita allo Spezia e Inzaghi decide di lasciar fuori inizialmente Lautaro, confermando davanti Dzeko e Correa. Questa la formazione nerazzurra: Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, Correa. Gosens dovrà attendere per il suo debutto da titolare.

La cronaca. Campo stretto e ritmo bassi. L'Inter fatica e lo Spezia si rende pericoloso. Sblocca il risultato un gran mancino di Brozovic che raccoglie una sponda aerea di D'Ambrosio. Nella ripresa, Spezia subito alla ricerca del pareggio. Inzaghi toglie Dzeko e Correa per Lautaro e Sanchez. È proprio Lautaro con un colpo al volo d'esterno a trasformare in gol un cross di Perisic. L'Inter spreca con Sanchez.  Maggiore accorcia le distanze con gran gol all'incrocio. Si chiude con il gol finale di Sanchez servito da Lautaro. Che considero il presente e il futuro dell'Inter.

sabato 9 aprile 2022

Inter-Verona: 2-0. Barella, Dzeko. L'Inter si sta ritrovando

L'Inter, senza Lautaro squalificato, schiera davanti Dzeko e Correa. In difesa, gioca Dimarco al posto di Bastoni. Mossa che si rivela vincente, atteso che Dimarco consente un predominio territoriale con le sue incursioni palla al piede - grande conduzione del pallone - e i suoi cross sempre tesi. Inter in vantaggio con Barella che raccoglie un traversone di Perisic, oggi dominante. Dzeko raddoppia avventandosi su palla allungata di testa da Perisic. L'Inter potrebbe triplicare in più occasioni, con Dumfries e Correa e Dzeko. A fine primo tempo Handanovic oppone la spalla a conclusione ravvicinata di Simeone. Ad inizio ripresa, l'Inter si abbassa. Inzaghi cambia subito De Vrij con D'Ambrosio.  Poi Correa con Gosens: Perisic avanza. Poi Vidal surroga Barella, apparso stanco, e Bastoni rileva Dimarco. D'Ambrosio colpisce il palo. Da ultimo, entra Gagliardini per Calhanoglu. Vittoria importante per l'Inter, ancora convalescente ma in via di guarigione. Unica nota stonata aver capitalizzato poco le tante occasioni create.

domenica 13 marzo 2022

Torino-Inter: 1-1. Ma non è finita

Inter alla ricerca dei tre punti per rispondere alle vittorie di giornata di Juve, Milan e Napoli. Giocano Ranocchia, Darmian e Vecino al posto di De Vrij, Dumfries e Brozovic. 

La cronaca.

Torino subito aggressivo. Da angolo una palla deviata arriva a Bremer che, solo in area piccola, segna l'1-0 per i granata. Difesa nerazzurra immobile come un presepe. L'Inter ha un'occasione con Lautaro, di testa. Ma Berisha para. Episodio dubbio in area nerazzurra con intervento al limite di Ranocchia su Belotti. L'arbitro non dà il rigore (riviste le immagini, il rigore c'era). Brutta Inter, che paga duramente l'assenza di Brozovic. Pessima prestazione di Vecino, che avrebbe dovuto ereditarne i compiti. Intervallo. Escono Bastoni, peraltro ammonito, e Perisic per Dimarco e Gosens. L'Inter inizialmente migliora. E ha due grandi occasioni sciupate da Dimarco e Dzeko. Poi torna fuori il Torino che sfiora il gol, ma para Handanovic su colpo di testa di Izzo. Fuori Vecino e Lautaro per Vidal e Sanchez. Vidal va al tiro, centrale, e Berisha si rifugia in angolo. Entra Correa per Calhanoglu. Dzeko nel finale fallisce un altro facile colpo di testa su cross di Dimarco. Nel recupero il disordinato forcing nerazzurro per una volta si fa razionale: da Vidal a Dzeko a Sanchez e gol. Tutto in tre tocchi. Pareggio deludente per i nerazzurri contro un Torino davvero intenso. Partita preparata da male da Inzaghi. Davvero male. Lo scudetto si allontana. Ma non è finita. Devono ripeterselo fino allo sfinimento società, allenatore e giocatori. Perché nessuna delle prime vincerà tutte le partite che restano. 

mercoledì 2 marzo 2022

Perché Inzaghi dovrebbe cambiare l'Inter

Flessioni di rendimento capitano nel corso di una lunga stagione. Colpiscono singoli giocatori, vedasi Barella, lontanissimo parente del centrocampista tuttofare ammirato la passata stagione, o squadre, come la stessa Inter. Si tratta dell'Inter, ma non può dirsi che le altre prime della classe in Serie A se la passino granché meglio. Però, non tutte le crisi sono uguali. E quella dell'Inter pare più profonda, quasi sistemica. Come se, appunto, il sistema di gioco di Simone Inzaghi stesse mostrando la corda di una sopravvenuta inadeguatezza. Il 3-5-2 inzaghiano che pure ha divertito e portato punti per un paio di mesi abbondanti non è la replica di quello contiano, perché con Conte l'Inter difendeva più vicina alla propria porta e, grazie ad Hakimi e Lukaku, era in grado di ribaltare rapidamente il fronte. Loro due non ci sono più. Dzeko, che ha più tecnica di Lukaku, non ha i suoi strappi, Dumfries, fisicamente forte, non ha la tecnica di Hakimi. E manca anche il gioco di prima di Eriksen, che imiegava due tempi di gioco in meno rispetto al compassato Calhanoglu. Il calcio di Inzaghi è più collettivo, più corale e più libero in avanti. E, pertanto, anche più dispendioso. Richiede un maggior possesso della palla e tanti giocatori oltre la linea della palla. Ora, la squadra è stremata. E sfiduciata anche. Insistere con lo stesso copione, aspettandosi recite diverse dagli stessi interpreti, non credo che possa funzionare. Il rientro di Gosens e Correa consentirebbe altre interpretazioni tattiche, passando ad un 3-4-3 o a un 3-5-1-1, che forse aiuterebbero ad uscire dalle difficoltà presenti. Nel 3-4-3, per esempio, potrebbe rifiatare uno tra Barella e Calhanoglu, e l'altro giocare con Brozovic, e Dumfries e Gosens ai lati. Con Lautaro centravanti unico come con l'Argentina e Perisic e Correa a supporto. Inzaghi dovrebbe pensarci. Perché la stagione, per come si sono messe le cose, fa ancora in tempo a finire in gloria, ma potrebbe anche essere un fallimento. Un grande tecnico si vede nelle difficoltà. Nella reazione alle difficoltà. E nella libertà dai dogmi, che attengono alla fede, non al campo. Nella Lazio di Inzaghi, voglio ricordare, tanti gol venivano dai centrocampisti: lo scorso anno, in A, 9 per Luis Alberto e 8 per Mlinkovic-Savic, vera arma tattica, quando veniva avanzato in funzione di pivot. All'Inter, i centrocampisti hanno altre caratteristiche e segnano meno. Inzaghi dovrebbe prenderne atto. Cosa ne pensate?

martedì 1 marzo 2022

Milan-Inter 0-0. Debutta Gosens

Derby d'andata delle semifinali di Coppa Italia. Partita i cui esiti finiranno per riverberarsi sul resto della stagione. L'Inter, dopo la beffarda sconfitta patita in campionato, è andata in crisi. Oggi vorrebbe rilanciarsi. Dovrebbe rilanciarsi. Deve rilanciarsi. Non si tratta soltanto d'ipotecare l'accesso alla finale o di conquistare un derby, ma d'imprimere la svolta decisiva ad una stagione dagli esiti ancora imprevedibili.

La cronaca. 

Inter in affanno come nelle ultime uscite. Brozovic, marcato a uomo da Krunic, perde brutti palloni. Che Handanovic si ostina ad affidargli. Barella cammina e Leao lo sorprende spesso, mettendo in ambasce anche Skriniar. L'Inter migliora leggermente nel finale del primo tempo. Intervallo. Leao tira subito. Intervento goffo di Handanovic, ma gli va bene. Entrano Vidal e Sanchez per Barella, irriconoscibile, e Lautaro. A dieci minuti dal termine, entra, dopo una lunga assenza, anche Correa per Dzeko. Poi Darmian per Dumfries e il debuttante Gosens per Perisic. Finisce 0-0. Brutta partita, raccontata malissimo in televisione. 

sabato 19 giugno 2021

Portogallo-Germania 2-4

Non basta al Portogallo il gol n. 12 nelle fasi finali degli Europei di Cristiano Ronaldo. La Germania, ispirata dalle sontuose rifiniture di Thomas Muller e trascinata dagli affondi di Gosens, rimonta e vince: 4-2 per i tedeschi il risultato finale. A segno anche Havertz. 

sabato 11 gennaio 2020

Inter-Atalanta: 1-1. Lautaro, Gosens

Precoce vantaggio nerazzurro, nel senso di interista, visto che l'avversario è l'Atalanta: segna Lautaro Martinez con un bel diagonale destro. Partita intensa. Soprattutto nella ripresa. Malinovskij, subentrato a Zapata, colpisce il palo. Il pareggio è nell'aria e, una ventina di minuti dopo, lo firma Gosens, complice un errore di Candreva. Nel finale, Handanovic para un rigore a Muriel. Brutta partita dell'Inter. Molto dimessa e rinunciataria. Conte, questo è proprio un suo limite, sbaglia ancora i cambi. Detto questo, la rosa dell'Inter ha limiti evidenti, soprattutto sulle fasce. E, a centrocampo,  non ci sono valide alternative ai titolari. Per lottare per il titolo urgono rinforzi.